Programma "TB e AIDS: due storie parallele", 21-22 Marzo 2014 Milano
PPT Matteelli "Volunteering and controlling TB"
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Alberto Matteelli
Istituto Malattie Infettive e Tropicali
Università di Brescia
Centro Collaboratore OMS per TB/HIV
Volontariato e controllo
della tubercolosi
2. Disclaimer
• Sono
un
operatore
di
sanità
pubblica
• Da
questa
angolazione
la
riflessione
sul
ruolo
del
volontariato
nel
controllo
della
TB
4. Un
passaggio
naturale
?
La
ges<one
e
controllo
della
TB
sono
affidate
ai
servizi
sanitari,
mentre
la
comunità,
i
singoli
individui
o
le
associazioni,
mancano
di
un
mandato
di
partenariato
è
La
TB
è
una
patologia
fortemente
medicalizzata
–
Tipico
esempio
di
programma
ver<cale
è
AcceDare
il
contribuito
di
personale
non
sanitario
e
non
dipendente
da
struDure
pubbliche
ha
richiesto
una
importante
maturazione
culturale
5. Le
radici
del
supporto
comunitario
Alma
Ata,
12
SeDembre
1978
“…
si
enfa<zza
l’importanza
dell’impegno
direDo
dell’
individuo,
delle
famiglie
e
delle
comunità
nel
raggiungimento
dell’obieLvi
di
salute.”
6. Dalla
dichiarazione
di
Alma
Ata
…….“Individui
e
comunità
hanno
il
diriDo
ed
il
dovere
di
partecipare
alla
pianificazione
e
alla
realizzazione
dei
programmi
sanitari”……..
Si
crea
un
collegamento,
da
quel
momento
indissolubile,
tra
salute
individuale
e
comunitaria
e
gius;zia
sociale.
La
salute
nel
paniere
dei
beni
sociali
7. The
global
response:
Stop
TB
Strategy
&
Global
Plan
1. Pursue
high-‐quality
DOTS
To
save
lives,
prevent
suffering,
protect
the
expansion
vulnerable,
&
promote
human
rights
2. Address
TB-‐HIV,
MDR-‐TB,
and
needs
of
the
poor
and
vulnerable
3. Contribute
to
health
system
strengthening
4.
Engage
all
care
providers
5. Empower
people
with
TB
and
communi;es
6.
Enable
and
promote
research
8. Quale
target
di
intervento
per
il
volontariato
?
I
sogge[
più
vulnerabili
• Nei
paesi
a
basse
risorse:
–
Residen<
in
aree
remore
–
I
più
poveri
• In
Italia
–
Immigra<
senza
accesso
al
SSN
–
Tossicodipenden<
/alcolis<
–
Senza
fissa
dimora
9. Quali
a[vità
per
il
controllo/ges;one
della
TB
?
Index case Early
Diagnosis
BCG
vaccination Adequate
Treatment
Preventive
Chemotherapy
Environmental
Control
contact
10. Responsabilità
del
volontariato
nel
controllo
della
TB
è
Riconoscimento
dei
casi
è
Completamento
della
terapia
è
“advocacy”
ed
“awareness”
12. The
community-‐based
interven;ons
package
in
Tanzania
• Building
capacity
of
community
based
organiza<ons
(CBOs)
to
conduct
health
educa<on
in
the
community,
magnet
theatre,
supervising
CORPS
as
they
conduct
TB
contract
tracing,
and
to
coordinate
with
tradi<onal
healers
and
private
drug
sellers.
• Engaging
Community’s
Own
Resource
Persons
(CORPS)
as
key
leaders
in
community
sensi<za<on
and
referrals.
• Engaging
private
drug
sellers
and
tradi=onal
healers
to
contribute
to
the
referral
system.
• Deploying
sputum
fixers
to
collect
sputum
from
the
TB
suspects,
fix
on
the
slides,
transport
to
the
laboratory
for
the
diagnosis
and
returning
results.
• Performing
community
TB
DOTS
13. Delays
in
treatment
of
symptoma;c
PTB
by
migra;on
status
in
Reggio
Emilia,
Italy
Migration status n Total delay Patient delay Health care delay
mean (median) mean (median) mean (median)
Recent migrants
(residence in Italy <3 years) 81 82.3 (62) 38 (16) 44.4 (18)
Other migrants
(residence in Italy >3 years) 40 74.9 (42.5) 27.8 (4.5) 47.2 (27.5)
All migrant patients 129 77.2 (57) 33.4 (14) 44 (18)
Italian-born patients 142 102 (71.5) 21 (3) 80.9 (60)
All patients 271 90.1 (65) 26.9 (7) 63.3 (36)
Gagliotti C, Int J Tub Lung Dis 2006; 10: 305
14. Migliorare
l’accesso
ai
servizi
per
le
persone
immigrate
• Informare
i
migran<
sui
diriL
e
doveri
in
relazione
ai
percorsi
sanitari
e
alle
strategie
di
prevenzione
e
cura
– Sviluppo
di
informazione
appropriata
– U<lizzo
di
canali
appropria<
di
comunicazione
(si<
web)
– Coinvolgimento
di
community
leaders
per
la
produzione
e
diffusione
dell’informazione
• Connessione
tra
interven<
di
natura
sanitaria,
sociale
ed
is<tuzionale
nell’area
dell’informazione
ed
orientamento
Ministero della Salute 2010 –
Politiche efficaci a contrastare la tubercolosi negli immigrati da paesi ad elevata endemia tubercolare
15. Stranieri
irregolari,
a
Milano
cure
negate
Una
legge
italiana
garan+sce
ai
ci.adini
stranieri
privi
di
permesso
di
soggiorno
il
diri.o
alla
salute.
In
teoria.
• 560
pazien<
affeL
da
patologie
rilevan<
o
cronico-‐evolu<ve
invia<
dal
NAGA
a
struDure
sanitarie
pubbliche
o
private
convenzionate
con
codice
STP
• Nel
61,6%
dei
casi
la
richiesta
ha
avuto
esito
nega;vo.
• Le
cause:
– prassi
disomogenee
– parziale
disapplicazione
della
norma<va
• Le
ragioni:
– La
mancanza
d’informazione
dei
ciDadini
stranieri
– la
mancanza
d'informazione
degli
operatori
sanitari
NAGA,
Marzo
2011
16. Diagnosi
precoce
in
gruppi
a
rischio
La ricerca attiva dei casi di TB è costo
efficace soltanto in gruppi di popolazione ad
elevato rischio di malattia (es. immigrati,
HIV+, etc.)
• Ques<onario
• Esame
obieLvo
• Radiografia
del
torace
• Esami
microbiologici
17. Diagnosi
precoce:
un
obie[vo
fa[bile
?
Da
oDobre
2009
a
luglio
2010
intervento
concertato
tra
INMI,
Centro
Salute
per
i
Migran<
Forza<
di
Roma,
Caritas
Diocesana
di
Roma
e
ambulatorio
STP
RM
H
di
NeDuno.
• Ques<onario
su
sintomi
è
selezione
sospeL
• Riferimento
dei
sospeL
a
struDura
sanitaria
• Risulta<:
– Screening
offerto
a
1899
persone
– Ques<onario
completato
da
1760
(92,7%)
– Ques<onario
posi<vo
in
223
(12.7%)
– Valuta<
dalla
struDura
sanitaria
in
93
(41,7%)
– Diagnos<ca<
con
TB
7
(7.5%)
Giradi
E,
Congresso
Nazionale
SIMIT
2010
18. Diagnosi
precoce:
un
obie[vo
fa[bile
?
Commento
ai
risulta<
dello
studio:
1. Screening
con
ques<onario
faLbile
2. Elevata
“resa”
dell’”ac<ve
case
finding”
tra
i
soggeL
riferi<
per
ques<onario
posi<vo
3. Proporzione
molto
bassa
di
sospeL
che
effeLvamente
accedono
alla
struDura
sanitaria
di
riferimento
Giradi
E,
Congresso
Nazionale
SIMIT
2010
19. Identificazione e trattamento
dell’infezione tubercolare latente
Sotto la responsabilità di:
• Immigrato iscritto al SSN è MMG
• Immigrato non iscritto al SSN è PS e servizi per
immigrati; interventi territoriali di ONG
• Immigrati in centri chiusi è carceri, centri di
detenzione ed espulsione, centri di accoglienza
Ministero della Salute 2010 –
Politiche efficaci a contrastare la tubercolosi negli immigrati da paesi ad elevata endemia tubercolare
20. Identificazione e trattamento
dell’infezione tubercolare latente
Rapporto costo-efficacia dipende da:
• Proporzione dei soggetti sottoposti a
screening
• Proporzione dei soggetti diagnosticati che
iniziano il trattamento
• Proporzione dei soggetti che completano il
trattamento
21. • OggeDo:
prevenzione,diagnosi
e
traDamento
della
TB
nei
Centri
di
Iden<ficazione
ed
Espulsione
(CIE)
• Strategie:
– Formazione
del
personale
sanitario
– Informazione
degli
ospi<
dei
CIE
– Screening
dei
casi
di
malaLa
tra
i
nuovi
ingressi
– Screening
e
traDamento
dell’ITBL
– Isolamento
dei
casi
di
TB
bacillifera
– Supporto
al
completamento
della
terapia
mediante
DOT
– Offerta
del
test
HIV
per
i
casi
di
TB
– Sorveglianza
del
personale
operante
nei
CIE
23. Tasso di abbandono della terapia antitubercolare in stranieri
e italiani
Istituto Malattie Infettive, 1999 - 2008
40
35
30
25
stranieri
20
%
italiani
15
10
5
0
1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008
Anno
24. Migliorare
l’adesione
al
tra`amento
an;tubercolare
• Assicurare
il
follow-‐up
per
tuDo
il
periodo
di
traDamento,
anche
aDraverso
forme
di
accoglienza
e
di
accompagnamento
sociale,
coinvolgendo:
– Servizi
sociali,
NGO
e
associazioni
di
volontariato
– Mediatori
culturali
– Membri
della
famiglia
o
della
comunità
di
appartenenza
• Coinvolgimento
dei
pazien<
nelle
decisioni
terapeu<che
• Adozione
della
DOT
comunitaria
in
gruppi
seleziona<
di
pazien<
(senza
fissa
dimora,
affeL
da
MDR-‐TB,
etc.)
Ministero
della
Salute
2010
–
Poli<che
efficaci
a
contrastare
la
tubercolosi
negli
immigra<
da
paesi
ad
elevata
endemia
tubercolare
25. DOT
for
TB
in
a
low
prevalence
region
• Lausanne,
1997
–
2000
• DOT
at
service
OR
home
• Criteria
for
DOT
–
Immigrant
status
–
social
problems
–
physical/psychiatric
comorbidi<es
• 54
Pa<ents
in
the
interven<on
• Cure
or
treatment
completed
in
88.9%
vs.
historical
rate
of
70%
in
the
’90s
Deruaz
J
Swiss
Med
Wkly
2004;
134:
552
26. STOP TB ITALIA ONLUS
L’Impegno Italiano al Controllo della Tubercolosi
Advocacy
ed
awareness
Riduzione
dello
s<gma
27. A[vità
• Sensibilizzazione
e
informazione
dell’opinione
pubblica
e
delle
is<tuzioni
e
advocacy
nei
confron<
del
potere
poli<co:
– TB
DAY
(Sta<
Generali
della
TB,
Le
Suoniamo
alla
TB,
…)
– Indagini
DOXA
sulla
percezione
della
malaLa
– Sito
Stop
TB
italia
(www.stoptb.it)
e
social
network
– Quaderni
della
salute
– Even<
di
sensibilizzazione
e
fund
raising
lega<
a
musica
e
arte
• Supporto
alla
formazione
degli
operatori
sanitari
e
medici
– Convegni
nazionali
2010-‐2011-‐2012
– Corsi
di
formazione
a
Sondalo
(OMS,
Università
di
Brescia,
...)
• Sostegno
economico
ad
interven<
direL:
– Gugulethu,
Sud
Africa
– Djoffior,
Senegal
– Dharamsala,
India
28. Attività 2006- 2011
“Respiro” Michilangelo
Pistoletto
“Lungenmaschine”
Guenther Pusch
29. TB Day 2012
• 23 marzo Convegno “la TB nelle aree metropolitane”
• 24 marzo Proiezione film “Never give up” girato a Dharamsala,
India
• 24 marzo Concerto “Le suoniamo alla tubercolosi”
www.stoptb.it
2 MILIONI DI MORTI ALL’ANNO.
E ORA DI SALIRE SUL RING.
24 MARZO - GIORNATA MONDIALE CONTRO
LA TUBERCOLOSI. Nelle piazze italiane informazioni
e raccolta fondi per Gugulethu, baraccopoli di Città
del Capo, Sud Africa.
30. Il
volontariato
tra
individuo/comunità
e
sistema
sanitario
L’individuo/comunità prende coscienza di:
• DIRITTI
• RESPONSABILITA’
nel controllo/gestione della TB
Come
faDore
di
coesione
sociale,
sempre
più
importante
in
un
contesto
di
crisi
economica,
perdita
di
solidarietà
e
s<gma<zzazione
del
diverso
31. Perché
ricorrere
al
volontariato
?
• PermeDe
di
oDenere
risulta<
che
il
seDore
pubblico
non
può
(o
non
può
più)
raggiungere
?
• L’apporto
del
volontariato
è
costo-‐efficace
?
32. Quali
prospe[ve
future
?
Scenario
A:
la
sanità
pubblica
favorisce
l’emergere
di
progeL
nel
mondo
del
volontariato,
che
contribuiscano
all’obieLvo
del
controllo
della
TB
Scenario
B:
il
mondo
del
volontariato
si
rende
consapevole
di
necessità
non
risolte
dalla
sanità
pubblica
e
si
adopera
per
pianificare
interven<
nelle
aree
caren<
e
per
veder
riconosciuto
il
proprio
ruolo