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FORMAZIONE RISORSE UMANE
      DR.SSA SARA MANCINI




          TOTAL QUALITY
MIGLIORARE LA CULTURA PER MODIFICARE
GLI ATTEGGIAMENTI E RENDERE EFFICIENTE
   LA GESTIONE DELL’ORGANIZZAZIONE




          FORMAZIONE GESTIONALE
L’EQUAZIONE DEL SUCCESSO
MIGLIORAMENTO : CULTURA = EFFICIENZA : ORGANIZZAZIONE
Da una pluriennale esperienza di ricerca, formazione ed innovazione
                                        effettuata in aziende, enti privati ed istituzionali, tra cui l’università,
                                        propongo la mia collaborazione a favore di aziende, enti ed organiz-
                                        zazioni per condividere le mie conoscenze ed esperienze e per fornire
                                        un contributo teso a migliorare l’attuale contesto, di forte trasforma-
                                        zione, che il sistema mondiale ci impone.

                                        Sintesi del profilo

                                        •	 Laurea in Sociologia;
                                        •	 Master in Marketing e Master in Gestione delle Risorse Umane;
                                        •	 Collaborazione con l’Università “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara;
                                        •	 Oltre dieci anni di esperienza in un’azienda di consulenza di Dire-
                                           zione Aziendale, Formazione e Selezione del Personale;
                      DR.SSA
              SARA
                                        •	 Più di 1000 i partecipanti che hanno seguito i miei corsi;
                                        •	 Migliaia le ore di formazione erogate, sia a libero mercato sia fi-
                                           nanziati attraverso il Fondo Sociale Europeo e i Fondi Interprofes-
       MANCINI                             sionali.

                                        Aree tematiche
 PROFILO PROFESSIONALE

                                        •	   Total Quality;
60100 ANCONA - Via Sandro Totti, 12/A
                                        •	   Customer Care;
65126 PESCARA - Via Nazario Sauro, 3
                                        •	   Lean Production;
00147 ROMA – Piazza Lorenzo Lotto, 1
                                        •	   Leadership;
                                        •	   Comunicazione;
          Mobile: + 39 346.1013053
                                        •	   Psicologia della sicurezza;
        E-mail: info@saramancini.it
     Sito Web: www.saramancini.it
                                        •	   Team Building.

                 P. Iva 01897800684     Attività di docenza

                                        •	 Oltre 100 Aziende: grandi, medie e piccole del centro/nord Italia,
                                           sia commerciali sia industriali e di diversi settori (automotive, me-
                                           talmeccanico, gomma e plastica, legno, 	 arredamento, alimenta-
                                           re, edilizia, elettrico, elettronico, servizi, credito, etc.);
                                        •	 Enti datoriali: Confindustria, CNA;
                                        •	 Enti istituzionali: Regioni, Sindacati, Istituti di Credito, Consorzi;
                                        •	 Enti di formazione accreditati e certificati;
                                        •	 Ministero della Giustizia: formazione a favore di detenuti in mate-
                                           ria di cittadinanza e legalità.




                                                                SOCIO AIF
                                                         ASSOCIAZIONE ITALIANA FORMATORI
OFFERTA FORMATIVA PER AZIENDE,
        ORGANIZZAZIONI ED ENTI DI FORMAZIONE

          METODOLOGIE             •	    Lezioni frontali
                                  •	    Tecniche di coinvolgimento
            DIDATTICHE            •	    Partecipazione attiva
                                  •	    Esercitazioni di gruppo
                                  •	    Simulazioni di casi reali
                                  •	    Proiezione filmati



  MATERIALE DIDATTICO E           •	    Dispensa didattica
                                  •	    Valutazione delle competenze in entrata e in uscita
 SISTEMA DI VALUTAZIONE           •	    Questionario di gradimento finale
                                  •	    Attestato di partecipazione

                                  Al termine dell’attività formativa Total Quality verrà rilasciata una relazione
                                  in cui saranno evidenziate le eventuali aree di miglioramento emerse
                                  durante l’attività formativa.


FORMAZIONE SU “MISURA”            I contenuti dell’offerta formativa possono essere adeguati alle specifiche
                                  esigenze dell’organizzazione, previa analisi delle esigenze formative.



          PARTECIPANTI            Il numero consigliato dei partecipanti in aula è di 10 persone per ogni
                                  edizione.




                                       FONDI INTERPROFESSIONALI




              Marchi utilizzati per informare che le docenze possono essere finanziate da
                  Fondimpresa, Fondi Interprofessionali e Fondo Sociale Europeo,
                             mediante la presentazione di Piani Formativi.
INDICE
I programmi formativi si sviluppano nelle seguenti aree tematiche:


GESTIONE TOTALE DELLA QUALITÀ						
                             .............................................................................. PAG. 9

          Cod. Q.1 - Total Quality e aree                       interfunzionali dell’azienda tra collaborazione e
          miglioramento continuo .............................................................................................................................. Pag. 10
          Cod. Q.2 - Total Quality nell’area produzione tra collaborazione e miglioramento continuo...................... Pag. 11
          Cod. Q.3 - Tecniche di problem solving ......................................................................................................... Pag. 12
          Cod. Q.4 - Leadership e gestione del Team ................................................................................................... Pag. 13
          Cod. Q.5 - Lavorare per obiettivi .................................................................................................................. Pag. 14


GESTIONE DEL CLIENTE .................................................................................................. PAG. 15
          Cod. C.1 - Customer Service e Qualità del servizio ....................................................................................... Pag. 16
          Cod. C.2 - Gestione dei reclami e assistenza al cliente ................................................................................. Pag. 17
          Cod. C.3 - Ufficio commerciale e gestione telefonica del cliente .................................................................. Pag. 18
          Cod. C.4 - Comunicazione telefonica efficace per il Front Office .................................................................. Pag. 19
          Cod. C.5 - Vendere in negozio: come gestire e fidelizzare il cliente ............................................................. Pag. 20


GESTIONE DELLA PRODUZIONE					
                         .................................................................................... PAG. 21

          Cod. P.1 - Pensare snello: principi, metodologie e approcci alla Lean Production                                    .................................. Pag. 22
          Cod. P.2 - Da Capo a Leader : come gestire gli operatori .............................................................................. Pag. 23



GESTIONE DELLA COMUNICAZIONE ............................................................................. PAG. 25
          Cod. M.1 - Comunicazione interpersonale e assertività ............................................................................... Pag. 26
          Cod. M.2 - Clima aziendale: negoziazione e gestione dei conflitti ............................................................... Pag. 27
          Cod. M.3 - Assistenti di Direzione e Segretarie............................................................................................. Pag. 28



GESTIONE DELLA SICUREZZA......................................................................................... PAG. 29

          Cod. S.1 - Comunicazione e psicologia della sicurezza in azienda ............................................................... Pag. 30




FORMAZIONE OUTDOOR - TEAM BUILDING .............................................................. PAG. 31
          Cod. Business.1 - Parco Avventura Majella ................................................................................................... Pag. 31
          Cod. Business.2 - Orienteering ................................................................................................................... Pag. 31
La gestione dell’organizzazione in ottica di Qualità Totale può essere intrapresa
attraverso l’adozione delle norme della serie 9000, ma soprattutto diffondendo la
cultura della qualità nell’organizzazione.
COD. Q

GESTIONE TOTALE
 DELLA QUALITÀ




    LEAN-THINKING

          9
COD. Q.1                      OBIETTIVI
    “TOTAL QUALITY E
                                  Diffondere la cultura manageriale della gestione Totale della Qualità per
AREE INTERFUNZIONALI              favorire:
    DELL’AZIENDA TRA
                                  •	   la collaborazione tra le aree interfunzionali (acquisti, vendite, produzione,
     COLLABORAZIONE                    logistica, magazzino, amministrazione, etc.);
                                  •	   la partecipazione di tutte le risorse umane dell’organizzazione alla
    E MIGLIORAMENTO                    soddisfazione del cliente;
          CONTINUO”               •	   l’attuazione delle metodologie di miglioramento continuo;
                                  •	   l’implementazione di una cultura basata sulla qualità del prodotto e
                                       dell’organizzazione.
   L’ adozione di una cultura
                                  Rendere consapevoli i responsabili di area che il miglioramento continuo è
       orientata alla gestione    attuabile attraverso il coinvolgimento delle risorse umane a tutti i livelli.
         Totale della Qualità     Diffondere la consapevolezza dell’importanza dell’implementazione di
    consente di migliorare la     buoni processi di comunicazione.

              collaborazione,     Adottare un sistema relazionale basato sul Team di lavoro e sulla Leadership.

la motivazione del personale
e la soddisfazione del cliente.            CONTENUTI

                                  •	   I principali cambiamenti che hanno coinvolto le organizzazioni e le
                                       risorse umane.
                                  •	   Gli aspetti fondamentali che hanno trasformato il sistema industriale,
                                       l’economia e le organizzazioni: Ford e Toyota.
                                  •	   Il Sistema di Gestione per la Qualità ISO e la Gestione Totale della
                                       Qualità: analogie e differenze a confronto.
                                  •	   I costi della non qualità.
                                  •	   Il miglioramento continuo: realizzazione del prodotto/servizio, la
                                       misurazione e il controllo, la responsabilità della direzione, la gestione
                                       delle risorse.
                                  •	   Lavorare in ottica di processo e lavorare per funzioni: approcci e
                                       metodologie, vantaggi e svantaggi per il cliente.
                                  •	   L’evoluzione della Qualità: la gestione Lean.
                                  •	   Caratteristiche delle organizzazioni basate sulla Qualità: lavorare
                                       in Team e per obiettivi, gestione orientata alla comunicazione, alla
                                       Leadership, alla delega e alla motivazione; la cultura del Problem Solving.
                                  •	   Esercitazioni: adozione di alcuni strumenti fondamentali del Total
                                       Quality Management (Gambel Test, principio di Pareto, diagramma
                                       Hishikawa).



                                           DURATA                                  2 GIORNI (16 ORE)

                                           A CHI È RIVOLTO

                                  Manager, responsabili di funzione e a tutti coloro che gestiscono collaboratori.




                                                10
COD. Q.2                     OBIETTIVI
      “TOTAL QUALITY
                                  Fornire i principali strumenti per affrontare i cambiamenti che hanno
NELL’AREA PRODUZIONE              coinvolto le risorse umane a seguito del processo culturale ed organizzativo
 TRA COLLABORAZIONE               generato dalla Qualità Totale.

     E MIGLIORAMENTO              Fornire le metodologie per attuare il miglioramento continuo nei processi di
                                  produzione.
           CONTINUO”
                                  Diffondere la cultura basata sulla qualità organizzativa e sull’integrazione
                                  dei reparti (produzione, logistica, acquisti, magazzino, etc.).
Più tempo un articolo resta in
                                  Rendere consapevoli i responsabili di area che il miglioramento continuo è
                  produzione,     attuabile attraverso il coinvolgimento delle risorse umane a tutti i livelli.

più volte verrà movimentato e     Diffondere la consapevolezza dell’importanza dell’implementazione di
                                  buoni processi di comunicazione.
                    maggiore
      sarà il suo costo finale.   Adottare un sistema relazionale basato sul Team di lavoro e sulla Leadership.



                   
Henry Ford
                                           CONTENUTI

                                  •	   Gli aspetti fondamentali che hanno trasformato il sistema industriale,
                                       l’economia e le organizzazioni: Ford e Toyota.
                                  •	   Il Sistema di Gestione per la Qualità ISO e la Gestione Totale della
                                       Qualità: analogie e differenze a confronto.
                                  •	   I costi della non qualità dell’area produzione.
                                  •	   Il miglioramento continuo: realizzazione del prodotto, la misurazione e
                                       il controllo, la responsabilità della direzione, la gestione delle risorse.
                                  •	   Lavorare in ottica di processo e lavorare per funzioni: approcci e
                                       metodologie, vantaggi e svantaggi per il cliente.
                                  •	   L’evoluzione della Qualità: la Lean Production.
                                  •	   Caratteristiche delle organizzazioni basate sulla Qualità: lavorare in Team
                                       e per obiettivi, gestione orientata alla comunicazione, alla Leadership,
                                       alla delega e alla motivazione; la cultura del Problem Solving.
                                  •	   Esercitazioni:
                                           ɲɲ adozione di alcuni strumenti fondamentali del Total Quality
                                               Management (Gambel Test, principio di Pareto, diagramma
                                               Hishikawa).
                                           ɲɲ Analisi di un caso dal titolo: un contributo dalla sociologia
                                               industriale.



                                           DURATA                                 2 GIORNI (16 ORE)


                                           A CHI È RIVOLTO

                                  Manager, responsabili di stabilimento/produzione, responsabili intermedi di
                                  produzione, capi squadra, capi reparto, capi turno.




                                               11
COD. Q.3                OBIETTIVI
         “TECNICHE
                            Conoscere i principali strumenti del Problem Solving.
DI PROBLEM SOLVING”
                            Diffondere la consapevolezza che il Problem Solving è lo strumento principale
       Analizza i fatti e   per attuare il miglioramento continuo in azienda.

        parla con i dati.   Generare la consapevolezza che la collaborazione e la comunicazione sono
                            fondamentali per prendere decisioni: Decision Making.


         
Ishikawa Kaoru
                                    CONTENUTI

                            •	   Problem Setting, Problem Solving.
                            •	   La struttura del Problem Solving.
                            •	   Gli Strumenti per le decisioni e il Decision Making.
                            •	   I sette strumenti statistici e il metodo PDCA.
                            •	   Il Problem Solving secondo l’approccio “Lean”:
                                    ɲɲ Lean Production e Toyota Production System (5 S, Muda, Poka
                                        Yoke, etc.);
                                    ɲɲ Six Sigma - metodologia per il controllo della qualità;
                                    ɲɲ Hishikawa, Pareto, il modello 8D, A3 e il Brainstorming;
                                    ɲɲ Il miglioramento continuo (Kaizen, Kairyo, Kanban, etc.);
                                    ɲɲ I Circoli della Qualità.

                            Esercitazioni sull’approccio alla risoluzione dei problemi.



                                    DURATA                                  1 GIORNO (8 ORE)


                                    A CHI È RIVOLTO

                            Manager, responsabili di funzione e a tutti coloro che gestiscono collaboratori.
                            Responsabili di stabilimento/produzione, responsabili intermedi di
                            produzione, capi squadra, capi reparto, capi turno. Tutto il personale che a
                            vario titolo è coinvolto nella tematica formativa.




                                         12
COD. Q.4                      OBIETTIVI
       “LEADERSHIP E
                                   Fornire le conoscenze fondamentali sulle dinamiche relazionali e di gruppo.
  GESTIONE DEL TEAM”               Consentire di individuare il proprio stile di Leadership.

Ci sono tre tipologie di leader.   Saper rendere un Team efficace.

Quelli che ti dicono cosa fare.    Essere in grado di sensibilizzare il Team agli obiettivi dell’organizzazione.
                                   Saper generare senso di responsabilità e rendere un Team propositivo.
         Quelli che ti lasciano
             fare ciò che vuoi.
                                           CONTENUTI
         E i leader “lean” che
               vengono da te e     •	   La comunicazione interpersonale e le dinamiche relazionali di gruppo;
          ti aiutano a scoprire    •	   Stili di Leadership;
                                   •	   Il Manager, il Leader, il Coach;
                     cosa fare.    •	   Come formare un Team;
                                   •	   Quando il Team è efficace;
                                   •	   Cosa deve fare un Team per vincere;
                                   •	   Perché giocare in squadra.
                    John Shook
                                   Esercitazioni e visione filmati didattici.



                                           DURATA                                  1 GIORNO (8 ORE)


                                           A CHI È RIVOLTO

                                   Responsabili di funzione e a tutti coloro che gestiscono collaboratori.
                                   Responsabili di stabilimento/produzione, responsabili intermedi di
                                   produzione, capi squadra, capi reparto, capi turno.




                                                13
COD. Q.5                    OBIETTIVI
          “LAVORARE PER
                                   Definire le caratteristiche fondamentali di un obiettivo raggiungibile.
              OBIETTIVI”
                                   Sviluppare le capacità di saper definire i propri obiettivi.
      Quanto più gli obiettivi
                                   Diffondere la conoscenza dei principali strumenti di pianificazione degli
sono specifici e quantificabili,   obiettivi.

         tanto più abbiamo la
                responsabilità              CONTENUTI
               di raggiungerli.
                                   •	   Che cos’è un obiettivo.
                                   •	   Aspetti fondamentali del lavoro per obiettivi.
                                   •	   Caratteristiche degli obiettivi.
                                   •	   Le 5 fasi da seguire per raggiungere un obiettivo.
                                   •	   La pianificazione degli obiettivi e il controllo (diagramma di Gantt).

                                   Esercitazione: definizione dei propri obiettivi aziendali correlati alla politica
                                   per la qualità.



                                            DURATA                                  1 GIORNO (8 ORE)


                                            A CHI È RIVOLTO

                                   Responsabili di funzione e a tutti coloro che gestiscono collaboratori.
                                   Responsabili di stabilimento/produzione, responsabili intermedi di
                                   produzione. Tutto il personale che a vario titolo è coinvolto nella tematica
                                   formativa.




                                                14
COD. C

 GESTIONE
DEL CLIENTE




     15
COD. C.1                     OBIETTIVI
 “CUSTOMER SERVICE E
                                 Fornire gli strumenti per generare un servizio al cliente basato sulla qualità.
QUALITÀ DEL SERVIZIO”
                                 Saper interpretare e valutare la soddisfazione del cliente (customer
          I vostri clienti più   satisfaction).

       insoddisfatti sono la     Saper pianificare le attività orientate al miglioramento del servizio al cliente.

  vostra più grande fonte di     Diffondere la consapevolezza che la fidelizzazione del cliente è basata sulla
                                 conoscenza e soddisfazione delle sue esigenze.
            apprendimento.


                    Bill Gates
                                          CONTENUTI

                                 •	   Evoluzione del mercato e orientamento al cliente.
                                 •	   Cosa acquista il cliente: integrazione di più bisogni.
                                 •	   La soddisfazione del cliente: aspettative prima dell’acquisto, percezione
                                      dopo l’acquisto e confronto dei valori.
                                 •	   La progettazione di una misura della customer satisfaction:
                                      predisposizione del questionario.
                                 •	   Cosa valutare: aspetti tangibili, affidabilità, tempi di risposta,
                                      competenze relazionali, empatia.
                                 •	   La valutazione degli indicatori e le azioni di miglioramento.
                                 •	   Aspetti relazionali e comunicazione interpersonale con il cliente.


                                          DURATA                              1,5 GIORNI (12 ORE)


                                          A CHI È RIVOLTO

                                 Personale addetto all’ufficio commerciale e a tutti coloro che hanno frequenti
                                 contatti con il cliente (vendita e post-vendita).




                                              16
COD. C.2                    OBIETTIVI
“GESTIONE DEI RECLAMI
                                  Diffondere la consapevolezza che il reclamo è un’importante opportunità
       E ASSISTENZA AL            per fidelizzare il cliente.
              CLIENTE”
                                  Gestire i reclami in modo positivo e saper adottare un comportamento
                                  adeguato alla situazione.
I clienti non si aspettano che
                                  Saper evitare i conflitti con il cliente.
                siate perfetti.
Vogliono semplicemente che
risolviate i problemi quando               CONTENUTI
                si verificano.

                                  •	   Perché il reclamo è importante: la qualità, il servizio, l’assistenza post
                                       vendita e la comunicazione.
                                  •	   Come gestire i reclami telefonici: le fasi del reclamo e il linguaggio da
                Donald Porter          evitare.
                                  •	   Come e quando rispondere ad un reclamo scritto.
                                  •	   Tecniche per fidelizzare il cliente attraverso la gestione del reclamo.



                                           DURATA                              1,5 GIORNI (12 ORE)


                                           A CHI È RIVOLTO

                                  A tutti coloro che hanno frequenti relazioni con il cliente in ottica commerciale
                                  (vendita e post vendita).




                                                17
COD. C.3                      OBIETTIVI
“UFFICIO COMMERCIALE
                                   Sapersi relazionare con il cliente in ottica commerciale e di disponibilità a
E GESTIONE TELEFONICA              soddisfare le sue esigenze.
         DEL CLIENTE”
                                   Adottare tecniche e comportamenti efficaci per valorizzare il cliente.

Offrite ai vostri clienti almeno   Acquisire la consapevolezza che lo strumento telefonico è un importante
                                   mezzo di comunicazione che consente di acquisire, fidelizzare o perdere un
    una cosa che non possano       cliente.
    trovare da un’altra parte.

                                            CONTENUTI

                                   •	   Come è cambiato il mercato e come si sono trasformate le esigenze del
                                        cliente.
                                   •	   La comunicazione interpersonale e le peculiarità della comunicazione
                                        telefonica.
                                   •	   Come costruire la propria immagine e quella della propria azienda.
                                   •	   Saper gestire una trattativa di vendita al telefono e saper stabilire una
                                        relazione eccellente con il cliente.
                                   •	   Affrontare le obiezioni e saper chiudere la trattativa.
                                   •	   Gestire il cliente adirato e risolvere un reclamo in ottica di fidelizzazione.

                                   Simulazioni: sono previste simulazioni telefoniche registrate e visione di
                                   filmati didattici.



                                            DURATA                               1,5 GIORNI (12 ORE)


                                            A CHI È RIVOLTO

                                   A tutti coloro che hanno frequenti relazioni con il cliente in ottica commerciale.




                                                 18
COD. C.4                 OBIETTIVI
    “COMUNICAZIONE
                             Saper trasmettere efficacia ed efficienza al proprio interlocutore.
TELEFONICA EFFICACE          Orientarsi al cliente e alla sua soddisfazione.
PER IL FRONT OFFICE”         Conoscere i principali strumenti della comunicazione telefonica.
                             Fornire gli strumenti per gestire l’interlocutore telefonico.
                             Acquisire abilità per la gestione dei clienti adirati.
               Ascoltare.
    Non c’è cosa migliore             CONTENUTI
              da fare che
                ascoltare    •	   La comunicazione interpersonale e le caratteristiche della comunicazione
                                  telefonica.
  chi ha qualcosa da dire.   •	   Orientamento al cliente.
                             •	   Tecniche di accoglienza telefonica per il Front Office.
                             •	   L’immagine dell’azienda e dell’operatore telefonico.
                             •	   I principi della comunicazione telefonica: come, quando e cosa dire.
                             •	   Gestire la chiamata: il filtro, le attese, la cortesia, gli interlocutori
                                  impazienti.
                             •	   I segreti della comunicazione telefonica efficace.
                             •	   Come gestire un reclamo telefonico.

                             Simulazioni: sono previste simulazioni telefoniche registrate e visione di
                             filmati didattici.



                                      DURATA                             1,5 GIORNI (12 ORE)


                                      A CHI È RIVOLTO

                             Personale di Front Office addetto alla gestione telefonica degli interlocutori.




                                          19
COD. C.5                  OBIETTIVI
 “VENDERE IN NEGOZIO:
                                 Completare la preparazione tecnica del personale di vendita attraverso
        COME GESTIRE E           l’orientamento al cliente e l’acquisizione dei principali strumenti di vendita.
FIDELIZZARE IL CLIENTE”          Saper gestire gli aspetti psicologici e relazionali della trattativa di vendita.
                                 Conoscere i principali aspetti emotivi della vendita ed essere consapevoli del
                                 proprio stile di comunicazione.
     Assicuratevi un cliente,
                                 Migliorare il rapporto con il cliente in ottica di fidelizzazione.
           non una vendita.


           Katherine Barchetti
                                          CONTENUTI

                                 •	   Evoluzione del mercato e concetto di customer satisfaction.
                                 •	   Cosa si aspetta il cliente dal venditore.
                                 •	   La comunicazione interpersonale: trasmettere la propria immagine e
                                      comunicare l’immagine del punto vendita.
                                 •	   Valorizzare il cliente attraverso il linguaggio: cosa dire e cosa non dire.
                                 •	   Sviluppare le abilità di ascolto e capire le esigenze del cliente.
                                 •	   Organizzare l’attività di vendita.
                                 •	   Le fasi del processo di vendita: dall’approccio iniziale alla conclusione
                                      della vendita.
                                 •	   La motivazione di acquisto.
                                 •	   La presentazione del prodotto: caratteristiche, vantaggi, benefici.
                                 •	   Il servizio al cliente.
                                 •	   La gestione dei reclami.
                                 •	   Come differenziarsi dalla concorrenza.



                                          DURATA                                   2 GIORNI (16 ORE)


                                          A CHI È RIVOLTO

                                 Personale addetto al punto vendita e al post-vendita, personale commerciale
                                 e tecnico-commerciale.




                                              20
COD. P

    GESTIONE
DELLA PRODUZIONE




     LEAN-THINKING

          21
COD. P.1                      OBIETTIVI
     “PENSARE SNELLO:
                                    Diffondere i principi su cui si basa la Lean Production.
PRINCIPI, METODOLOGIE
 E APPROCCI ALLA LEAN               Fornire gli strumenti interpretativi per avere una visione d’insieme sui
                                    cambiamenti organizzativi generati dal sistema Lean.
          PRODUCTION”
                                    Diffondere la consapevolezza dell’importanza del proprio impegno per
                                    generare un cambiamento efficace in ottica Lean.
La lean manufacturing mira a
                    combinare
                                             CONTENUTI
    la flessibilità e la qualità
      tipiche dell’artigianato      •	   L’evoluzione dei sistemi organizzativi industriali: Just in Time (Jit), Total
         con i costi contenuti           Productive Maintenance (TPM), Total Quality Management (TQM), World
                                         Class Manufacturing (WCP).
   della produzione di massa.       •	   Metodi e tecniche per implementare un sistema Lean in azienda:
                                         miglioramento continuo, lotta agli sprechi, gestione a vista.
                                    •	   Approcci comportamentali e relazionali delle risorse umane per attuare
             Tratto dalla rivista        il cambiamento organizzativo e generare competitività.
                 The Economist
                                    Esercitazioni: analisi del proprio contesto lavorativo in ottica Lean.



                                             DURATA                                  2 GIORNI (16 ORE)


                                             A CHI È RIVOLTO

                                    Responsabili di stabilimento/produzione, responsabili              intermedi    di
                                    produzione, capi squadra, capi reparto, capi turno.




                                                  22
COD. P.2                  OBIETTIVI
  “DA CAPO A LEADER:
                               Migliorare la capacità di gestire e guidare il personale. Aiutare i capi intermedi
    COME GESTIRE GLI           a svolgere il proprio ruolo di leader della produttività industriale sviluppando
         OPERATORI”            le abilità di comunicazione e valorizzazione delle risorse umane che operano
                               nell’ambito della produzione.

I grandi leader sono spesso
  dei grandi semplificatori.
                                       CONTENUTI

               
Colin Powell   •	   Il capo di produzione: competenze tecniche, gestionali e relazionali.
                               •	   Stili di gestione e motivazione degli operatori.
                               •	   Saper responsabilizzare e delegare.
                               •	   Creare una squadra orientata al lavoro per obiettivi.
                               •	   Saper coinvolgere e motivare gli operatori.
                               •	   Condividere i risultati e valorizzare il proprio Team.
                               •	   La comunicazione efficace e il linguaggio verbale: cosa dire e cosa non
                                    dire.



                                       DURATA                                   2 GIORNI (16 ORE)


                                       A CHI È RIVOLTO

                               Responsabili di stabilimento/produzione, responsabili              intermedi    di
                               produzione, capi squadra, capi reparto, capi turno.




                                            23
Colui che parla senza modestia, troverà difficoltà nel far capire che ciò che dice è
una cosa buona.
                                                                               Confucio




                                             24
COD. M

      GESTIONE
DELLA COMUNICAZIONE




         25
COD. M.1                  OBIETTIVI
  “COMUNICAZIONE
                           Sviluppare la consapevolezza dell’importanza della comunicazione nelle
INTERPERSONALE E           relazioni interpersonali.
     ASSERTIVITÀ”
                           Conoscere i principali fondamenti della comunicazione.

La cosa più importante     Indentificare il proprio stile di comunicazione.

   nella comunicazione
            è ascoltare
                                   CONTENUTI
ciò che non viene detto.
                           •	   Come avviene la comunicazione: relazione e contenuto.
                           •	   La comunicazione verbale, non verbale e paraverbale.
                           •	   Il linguaggio del corpo.
          
Peter Drucker   •	   Il feed-back nella comunicazione.
                           •	   Il contenuto della comunicazione: percezione ed interpretazione.
                           •	   Le mappe interpretative e i filtri percettivi.
                           •	   Stili comunicativi: aggressivo, passivo, assertivo.
                           •	   Gli schemi interpretativi e l’attribuzione delle responsabilità.
                           •	   Le euristiche del ragionamento.
                           •	   L’analisi transazionale.

                           Esercitazioni: sono previste esercitazioni sulla comunicazione e role playing.



                                   DURATA                                     1 GIORNO (8 ORE)


                                   A CHI È RIVOLTO

                           Responsabili delle aree funzionali. A tutto il personale dell’azienda.




                                        26
COD. M.2                 OBIETTIVI
  “CLIMA AZIENDALE:
                             Fondare i presupposti per una efficace comunicazione.
      NEGOZIAZIONE
     E GESTIONE DEI          Generare la consapevolezza           dell’importanza    della   comunicazione
                             interpersonale.
         CONFLITTI”
                             Migliorare il linguaggio verbale e saper adottare un comportamento
                             adeguato alla relazione.
 Comunicare l’un l’altro,
                             Saper valorizzare l’interlocutore per stabilire relazioni costruttive.
 scambiarsi informazioni     Strategie e tattiche della negoziazione.

                è natura;    Considerare i conflitti come un’opportunità di confronto con gli altri e di
                             miglioramento del clima aziendale.
        tenere conto delle
         informazioni che
                                     CONTENUTI
ci vengono date è cultura.
                             •	   Le dinamiche della comunicazione: cosa si comunica, cosa riceve
   
Johann Wolfgang Goethe        l’interlocutore.
                             •	   Le insidie della comunicazione: cancellazione, deformazione e
                                  generalizzazione.
                             •	   Le dinamiche dei conflitti: quando e come evolve.
                             •	   Strategie per la gestione del conflitto: compromesso, competizione,
                                  cooperazione, evitamento, collusione e accomodamento.
                             •	   La negoziazione efficace: stili e modelli di comportamento.
                             •	   Negoziato costruttivo: la somma dei giochi.

                             Esercitazioni: sono previste esercitazioni sulla comunicazione e role playing.



                                     DURATA                                   1 GIORNO (8 ORE)


                                     A CHI È RIVOLTO

                             Responsabili delle aree funzionali. A tutto il personale dell’azienda.




                                          27
COD. M.3                OBIETTIVI
           “ASSISTENTI DI
                                 La professionalità di una segretaria e assistente di direzione è determinata
               DIREZIONE         sia dalla capacità di saper organizzare il proprio lavoro sia dalla capacità
           E SEGRETARIE”         comunicativa e manageriale.

                                 Il corso ha il duplice obiettivo di formare una professionalità con competenze
 Essere umili con i superiori    tecniche, organizzative e comunicative verso il proprio direttore, ma anche
                                 verso i propri collaboratori.
                 è un dovere.
Con i colleghi è una cortesia.
                                         CONTENUTI
 Con i subordinati è nobiltà.
                                 Come è cambiato il ruolo della segretaria e dell’ assistente di direzione. La
             Benjamin Franklin   comunicazione come fattore principale di mediazione.

                                 La riservatezza di ruolo: come relazionarsi con il direttore e con propri
                                 collaboratori. Organizzare le attività: il lavoro, l’agenda e i viaggi.

                                 Comunicare con gli ospiti. Scrivere, archiviare, gestire il tempo e l’agenda,
                                 organizzare un viaggio d’affari e comunicare al telefono.



                                         DURATA                                 2 GIORNI (16 ORE)


                                         A CHI È RIVOLTO

                                 Segretarie e responsabili di segreteria. Segretarie di manager e Assistenti di
                                 direzione.




                                             28
COD. S

   GESTIONE
DELLA SICUREZZA




       29
COD. S.1              OBIETTIVI
    “COMUNICAZIONE E
                            Diffondere la conoscenza dei principali cambiamenti generati dalla
     PSICOLOGIA DELLA       normativa sulla sicurezza.
SICUREZZA IN AZIENDA”
                            Aumentare la consapevolezza dell’importanza della prevenzione e della
                            partecipazione attiva del lavoratore.
 Non cercare la sicurezza
                            Conoscere il modello organizzativo e gestionale della sicurezza ispirato al
 è la cosa più pericolosa   sistema Toyota.
              del mondo.
                            Fornire gli strumenti per aumentare la consapevolezza dei rischi e dei pericoli
                            connessi al proprio lavoro.

             Hugh Walpole
                                    CONTENUTI

                            •	   La psicologia e la comunicazione per la sicurezza.
                            •	   Safety e Security.
                            •	   I processi psicologici della sicurezza: la percezione del rischio,
                                 l’attenzione, la motivazione, la personalità del lavoratore e lo stress
                                 lavorativo.
                            •	   Il ruolo della formazione e dell’informazione.
                            •	   Analisi dei costi della non sicurezza.
                            •	   Il modello Toyota per la sicurezza: metodologie e strumenti.

                            Esercitazioni: sono previste esercitazioni sulla percezione, attenzione e
                            assuefazione al pericolo; saranno proiettati video didattici sulla sicurezza.


                                    DURATA                                  1 GIORNO (8 ORE)


                                    A CHI È RIVOLTO

                            Responsabili della Sicurezza, a tutti coloro che gestiscono collaboratori. A
                            tutto il personale dell’azienda.




                                         30
IN COLLABORAZIONE CON



             FORMAZIONE OUTDOOR - TEAM BUILDING
         PER CREARE UNA SQUADRA, RIUNIRE AGENTI E VENDITORI,
     PREMIARE UN GRUPPO DI LAVORO E MIGLIORARE IL CLIMA AZIENDALE




                                                                                       www.parconaturalemajella.it



COD. BUSINESS.1                   L’attività del Parco Avventura consiste nell’ affrontare gli oltre 150 giochi sospesi tra
    PARCO AVVENTURA MAJELLA       gli alberi, camminando tra passerelle, ponti tibetani e tunnel tirolesi mozzafiato,
                                  il tutto nella massima sicurezza e con l’assistenza del personale qualificato. I
      (PERCORSO ACROBATICO IN     partecipanti, dopo aver indossato l’attrezzatura di sicurezza (imbrago, casco,
        ALTEZZA TRA GLI ALBERI)   sottocasco e guanti), seguiranno una spiegazione sulle tecniche di percorrenza e,
                                  sotto la guida degli operatori di terra, affronteranno i vari percorsi suddivisi in base
                                  ai livelli di difficoltà.
                                  I partecipanti, divisi in squadre in base al colore delle pettorine indossate, saranno
                                  osservati dagli istruttori i quali valuteranno, in base ad una scala di punteggio, la
                                  correttezza esecutiva dei percorsi, la collaborazione tra i componenti del gruppo, la
                                  comunicazione e la capacità di interagire in team. La squadra vincente sarà quella
                                  che avrà totalizzato il punteggio più alto.


                                   Durata: 3 ore | Difficoltà: Bassa, attività adatta a tutti
                                   Periodo: da Aprile ad Ottobre | Quota individuale: 30,00 € (IVA esclusa)




               COD. BUSINESS.2    L’orienteering o corso di orientamento è uno sport di recente diffusione; è nato nei
                ORIENTEERING      paesi scandinavi agli inizi del ‘900.
                                  Orienteering significa orientarsi, ossia muoversi in un ambiente con l’aiuto di carte
                                  topografiche e della bussola. Le carte topografiche consentono di “mappare” il
                                  territorio quali sentieri percorribili e non, corsi d’acqua, ruderi e combinazione del
                                  territorio che si affronterà. La mappatura consentirà ai partecipanti, suddivisi in
                                  squadre, di decidere in autonomia il percorso di intraprendere.

                                   Durata: 3 ore | Difficoltà: Bassa, attività adatta a tutti
                                   Periodo: da Aprile ad Ottobre | Quota individuale: 30,00 € (IVA esclusa)


                                                      31
DR.SSA SARA MANCINI

60100 ANCONA - Via Sandro Totti, 12/A
65126 PESCARA - Via Nazario Sauro, 3
00147 ROMA – Piazza Lorenzo Lotto, 1


      Mobile: + 39 346.1013053
     Email: info@saramancini.it
    Sito Web: www.saramancini.it


          P. Iva 01897800684

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  • 1. FORMAZIONE RISORSE UMANE DR.SSA SARA MANCINI TOTAL QUALITY MIGLIORARE LA CULTURA PER MODIFICARE GLI ATTEGGIAMENTI E RENDERE EFFICIENTE LA GESTIONE DELL’ORGANIZZAZIONE FORMAZIONE GESTIONALE
  • 2. L’EQUAZIONE DEL SUCCESSO MIGLIORAMENTO : CULTURA = EFFICIENZA : ORGANIZZAZIONE
  • 3. Da una pluriennale esperienza di ricerca, formazione ed innovazione effettuata in aziende, enti privati ed istituzionali, tra cui l’università, propongo la mia collaborazione a favore di aziende, enti ed organiz- zazioni per condividere le mie conoscenze ed esperienze e per fornire un contributo teso a migliorare l’attuale contesto, di forte trasforma- zione, che il sistema mondiale ci impone. Sintesi del profilo • Laurea in Sociologia; • Master in Marketing e Master in Gestione delle Risorse Umane; • Collaborazione con l’Università “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara; • Oltre dieci anni di esperienza in un’azienda di consulenza di Dire- zione Aziendale, Formazione e Selezione del Personale; DR.SSA SARA • Più di 1000 i partecipanti che hanno seguito i miei corsi; • Migliaia le ore di formazione erogate, sia a libero mercato sia fi- nanziati attraverso il Fondo Sociale Europeo e i Fondi Interprofes- MANCINI sionali. Aree tematiche PROFILO PROFESSIONALE • Total Quality; 60100 ANCONA - Via Sandro Totti, 12/A • Customer Care; 65126 PESCARA - Via Nazario Sauro, 3 • Lean Production; 00147 ROMA – Piazza Lorenzo Lotto, 1 • Leadership; • Comunicazione; Mobile: + 39 346.1013053 • Psicologia della sicurezza; E-mail: info@saramancini.it Sito Web: www.saramancini.it • Team Building. P. Iva 01897800684 Attività di docenza • Oltre 100 Aziende: grandi, medie e piccole del centro/nord Italia, sia commerciali sia industriali e di diversi settori (automotive, me- talmeccanico, gomma e plastica, legno, arredamento, alimenta- re, edilizia, elettrico, elettronico, servizi, credito, etc.); • Enti datoriali: Confindustria, CNA; • Enti istituzionali: Regioni, Sindacati, Istituti di Credito, Consorzi; • Enti di formazione accreditati e certificati; • Ministero della Giustizia: formazione a favore di detenuti in mate- ria di cittadinanza e legalità. SOCIO AIF ASSOCIAZIONE ITALIANA FORMATORI
  • 4. OFFERTA FORMATIVA PER AZIENDE, ORGANIZZAZIONI ED ENTI DI FORMAZIONE METODOLOGIE • Lezioni frontali • Tecniche di coinvolgimento DIDATTICHE • Partecipazione attiva • Esercitazioni di gruppo • Simulazioni di casi reali • Proiezione filmati MATERIALE DIDATTICO E • Dispensa didattica • Valutazione delle competenze in entrata e in uscita SISTEMA DI VALUTAZIONE • Questionario di gradimento finale • Attestato di partecipazione Al termine dell’attività formativa Total Quality verrà rilasciata una relazione in cui saranno evidenziate le eventuali aree di miglioramento emerse durante l’attività formativa. FORMAZIONE SU “MISURA” I contenuti dell’offerta formativa possono essere adeguati alle specifiche esigenze dell’organizzazione, previa analisi delle esigenze formative. PARTECIPANTI Il numero consigliato dei partecipanti in aula è di 10 persone per ogni edizione. FONDI INTERPROFESSIONALI Marchi utilizzati per informare che le docenze possono essere finanziate da Fondimpresa, Fondi Interprofessionali e Fondo Sociale Europeo, mediante la presentazione di Piani Formativi.
  • 5. INDICE I programmi formativi si sviluppano nelle seguenti aree tematiche: GESTIONE TOTALE DELLA QUALITÀ .............................................................................. PAG. 9 Cod. Q.1 - Total Quality e aree interfunzionali dell’azienda tra collaborazione e miglioramento continuo .............................................................................................................................. Pag. 10 Cod. Q.2 - Total Quality nell’area produzione tra collaborazione e miglioramento continuo...................... Pag. 11 Cod. Q.3 - Tecniche di problem solving ......................................................................................................... Pag. 12 Cod. Q.4 - Leadership e gestione del Team ................................................................................................... Pag. 13 Cod. Q.5 - Lavorare per obiettivi .................................................................................................................. Pag. 14 GESTIONE DEL CLIENTE .................................................................................................. PAG. 15 Cod. C.1 - Customer Service e Qualità del servizio ....................................................................................... Pag. 16 Cod. C.2 - Gestione dei reclami e assistenza al cliente ................................................................................. Pag. 17 Cod. C.3 - Ufficio commerciale e gestione telefonica del cliente .................................................................. Pag. 18 Cod. C.4 - Comunicazione telefonica efficace per il Front Office .................................................................. Pag. 19 Cod. C.5 - Vendere in negozio: come gestire e fidelizzare il cliente ............................................................. Pag. 20 GESTIONE DELLA PRODUZIONE .................................................................................... PAG. 21 Cod. P.1 - Pensare snello: principi, metodologie e approcci alla Lean Production .................................. Pag. 22 Cod. P.2 - Da Capo a Leader : come gestire gli operatori .............................................................................. Pag. 23 GESTIONE DELLA COMUNICAZIONE ............................................................................. PAG. 25 Cod. M.1 - Comunicazione interpersonale e assertività ............................................................................... Pag. 26 Cod. M.2 - Clima aziendale: negoziazione e gestione dei conflitti ............................................................... Pag. 27 Cod. M.3 - Assistenti di Direzione e Segretarie............................................................................................. Pag. 28 GESTIONE DELLA SICUREZZA......................................................................................... PAG. 29 Cod. S.1 - Comunicazione e psicologia della sicurezza in azienda ............................................................... Pag. 30 FORMAZIONE OUTDOOR - TEAM BUILDING .............................................................. PAG. 31 Cod. Business.1 - Parco Avventura Majella ................................................................................................... Pag. 31 Cod. Business.2 - Orienteering ................................................................................................................... Pag. 31
  • 6. La gestione dell’organizzazione in ottica di Qualità Totale può essere intrapresa attraverso l’adozione delle norme della serie 9000, ma soprattutto diffondendo la cultura della qualità nell’organizzazione.
  • 7. COD. Q GESTIONE TOTALE DELLA QUALITÀ LEAN-THINKING 9
  • 8. COD. Q.1 OBIETTIVI “TOTAL QUALITY E Diffondere la cultura manageriale della gestione Totale della Qualità per AREE INTERFUNZIONALI favorire: DELL’AZIENDA TRA • la collaborazione tra le aree interfunzionali (acquisti, vendite, produzione, COLLABORAZIONE logistica, magazzino, amministrazione, etc.); • la partecipazione di tutte le risorse umane dell’organizzazione alla E MIGLIORAMENTO soddisfazione del cliente; CONTINUO” • l’attuazione delle metodologie di miglioramento continuo; • l’implementazione di una cultura basata sulla qualità del prodotto e dell’organizzazione. L’ adozione di una cultura Rendere consapevoli i responsabili di area che il miglioramento continuo è orientata alla gestione attuabile attraverso il coinvolgimento delle risorse umane a tutti i livelli. Totale della Qualità Diffondere la consapevolezza dell’importanza dell’implementazione di consente di migliorare la buoni processi di comunicazione. collaborazione, Adottare un sistema relazionale basato sul Team di lavoro e sulla Leadership. la motivazione del personale e la soddisfazione del cliente. CONTENUTI • I principali cambiamenti che hanno coinvolto le organizzazioni e le risorse umane. • Gli aspetti fondamentali che hanno trasformato il sistema industriale, l’economia e le organizzazioni: Ford e Toyota. • Il Sistema di Gestione per la Qualità ISO e la Gestione Totale della Qualità: analogie e differenze a confronto. • I costi della non qualità. • Il miglioramento continuo: realizzazione del prodotto/servizio, la misurazione e il controllo, la responsabilità della direzione, la gestione delle risorse. • Lavorare in ottica di processo e lavorare per funzioni: approcci e metodologie, vantaggi e svantaggi per il cliente. • L’evoluzione della Qualità: la gestione Lean. • Caratteristiche delle organizzazioni basate sulla Qualità: lavorare in Team e per obiettivi, gestione orientata alla comunicazione, alla Leadership, alla delega e alla motivazione; la cultura del Problem Solving. • Esercitazioni: adozione di alcuni strumenti fondamentali del Total Quality Management (Gambel Test, principio di Pareto, diagramma Hishikawa). DURATA 2 GIORNI (16 ORE) A CHI È RIVOLTO Manager, responsabili di funzione e a tutti coloro che gestiscono collaboratori. 10
  • 9. COD. Q.2 OBIETTIVI “TOTAL QUALITY Fornire i principali strumenti per affrontare i cambiamenti che hanno NELL’AREA PRODUZIONE coinvolto le risorse umane a seguito del processo culturale ed organizzativo TRA COLLABORAZIONE generato dalla Qualità Totale. E MIGLIORAMENTO Fornire le metodologie per attuare il miglioramento continuo nei processi di produzione. CONTINUO” Diffondere la cultura basata sulla qualità organizzativa e sull’integrazione dei reparti (produzione, logistica, acquisti, magazzino, etc.). Più tempo un articolo resta in Rendere consapevoli i responsabili di area che il miglioramento continuo è produzione, attuabile attraverso il coinvolgimento delle risorse umane a tutti i livelli. più volte verrà movimentato e Diffondere la consapevolezza dell’importanza dell’implementazione di buoni processi di comunicazione. maggiore sarà il suo costo finale. Adottare un sistema relazionale basato sul Team di lavoro e sulla Leadership. 
Henry Ford CONTENUTI • Gli aspetti fondamentali che hanno trasformato il sistema industriale, l’economia e le organizzazioni: Ford e Toyota. • Il Sistema di Gestione per la Qualità ISO e la Gestione Totale della Qualità: analogie e differenze a confronto. • I costi della non qualità dell’area produzione. • Il miglioramento continuo: realizzazione del prodotto, la misurazione e il controllo, la responsabilità della direzione, la gestione delle risorse. • Lavorare in ottica di processo e lavorare per funzioni: approcci e metodologie, vantaggi e svantaggi per il cliente. • L’evoluzione della Qualità: la Lean Production. • Caratteristiche delle organizzazioni basate sulla Qualità: lavorare in Team e per obiettivi, gestione orientata alla comunicazione, alla Leadership, alla delega e alla motivazione; la cultura del Problem Solving. • Esercitazioni: ɲɲ adozione di alcuni strumenti fondamentali del Total Quality Management (Gambel Test, principio di Pareto, diagramma Hishikawa). ɲɲ Analisi di un caso dal titolo: un contributo dalla sociologia industriale. DURATA 2 GIORNI (16 ORE) A CHI È RIVOLTO Manager, responsabili di stabilimento/produzione, responsabili intermedi di produzione, capi squadra, capi reparto, capi turno. 11
  • 10. COD. Q.3 OBIETTIVI “TECNICHE Conoscere i principali strumenti del Problem Solving. DI PROBLEM SOLVING” Diffondere la consapevolezza che il Problem Solving è lo strumento principale Analizza i fatti e per attuare il miglioramento continuo in azienda. parla con i dati. Generare la consapevolezza che la collaborazione e la comunicazione sono fondamentali per prendere decisioni: Decision Making. 
Ishikawa Kaoru CONTENUTI • Problem Setting, Problem Solving. • La struttura del Problem Solving. • Gli Strumenti per le decisioni e il Decision Making. • I sette strumenti statistici e il metodo PDCA. • Il Problem Solving secondo l’approccio “Lean”: ɲɲ Lean Production e Toyota Production System (5 S, Muda, Poka Yoke, etc.); ɲɲ Six Sigma - metodologia per il controllo della qualità; ɲɲ Hishikawa, Pareto, il modello 8D, A3 e il Brainstorming; ɲɲ Il miglioramento continuo (Kaizen, Kairyo, Kanban, etc.); ɲɲ I Circoli della Qualità. Esercitazioni sull’approccio alla risoluzione dei problemi. DURATA 1 GIORNO (8 ORE) A CHI È RIVOLTO Manager, responsabili di funzione e a tutti coloro che gestiscono collaboratori. Responsabili di stabilimento/produzione, responsabili intermedi di produzione, capi squadra, capi reparto, capi turno. Tutto il personale che a vario titolo è coinvolto nella tematica formativa. 12
  • 11. COD. Q.4 OBIETTIVI “LEADERSHIP E Fornire le conoscenze fondamentali sulle dinamiche relazionali e di gruppo. GESTIONE DEL TEAM” Consentire di individuare il proprio stile di Leadership. Ci sono tre tipologie di leader. Saper rendere un Team efficace. Quelli che ti dicono cosa fare. Essere in grado di sensibilizzare il Team agli obiettivi dell’organizzazione. Saper generare senso di responsabilità e rendere un Team propositivo. Quelli che ti lasciano fare ciò che vuoi. CONTENUTI E i leader “lean” che vengono da te e • La comunicazione interpersonale e le dinamiche relazionali di gruppo; ti aiutano a scoprire • Stili di Leadership; • Il Manager, il Leader, il Coach; cosa fare. • Come formare un Team; • Quando il Team è efficace; • Cosa deve fare un Team per vincere; • Perché giocare in squadra. John Shook Esercitazioni e visione filmati didattici. DURATA 1 GIORNO (8 ORE) A CHI È RIVOLTO Responsabili di funzione e a tutti coloro che gestiscono collaboratori. Responsabili di stabilimento/produzione, responsabili intermedi di produzione, capi squadra, capi reparto, capi turno. 13
  • 12. COD. Q.5 OBIETTIVI “LAVORARE PER Definire le caratteristiche fondamentali di un obiettivo raggiungibile. OBIETTIVI” Sviluppare le capacità di saper definire i propri obiettivi. Quanto più gli obiettivi Diffondere la conoscenza dei principali strumenti di pianificazione degli sono specifici e quantificabili, obiettivi. tanto più abbiamo la responsabilità CONTENUTI di raggiungerli. • Che cos’è un obiettivo. • Aspetti fondamentali del lavoro per obiettivi. • Caratteristiche degli obiettivi. • Le 5 fasi da seguire per raggiungere un obiettivo. • La pianificazione degli obiettivi e il controllo (diagramma di Gantt). Esercitazione: definizione dei propri obiettivi aziendali correlati alla politica per la qualità. DURATA 1 GIORNO (8 ORE) A CHI È RIVOLTO Responsabili di funzione e a tutti coloro che gestiscono collaboratori. Responsabili di stabilimento/produzione, responsabili intermedi di produzione. Tutto il personale che a vario titolo è coinvolto nella tematica formativa. 14
  • 13. COD. C GESTIONE DEL CLIENTE 15
  • 14. COD. C.1 OBIETTIVI “CUSTOMER SERVICE E Fornire gli strumenti per generare un servizio al cliente basato sulla qualità. QUALITÀ DEL SERVIZIO” Saper interpretare e valutare la soddisfazione del cliente (customer I vostri clienti più satisfaction). insoddisfatti sono la Saper pianificare le attività orientate al miglioramento del servizio al cliente. vostra più grande fonte di Diffondere la consapevolezza che la fidelizzazione del cliente è basata sulla conoscenza e soddisfazione delle sue esigenze. apprendimento. Bill Gates CONTENUTI • Evoluzione del mercato e orientamento al cliente. • Cosa acquista il cliente: integrazione di più bisogni. • La soddisfazione del cliente: aspettative prima dell’acquisto, percezione dopo l’acquisto e confronto dei valori. • La progettazione di una misura della customer satisfaction: predisposizione del questionario. • Cosa valutare: aspetti tangibili, affidabilità, tempi di risposta, competenze relazionali, empatia. • La valutazione degli indicatori e le azioni di miglioramento. • Aspetti relazionali e comunicazione interpersonale con il cliente. DURATA 1,5 GIORNI (12 ORE) A CHI È RIVOLTO Personale addetto all’ufficio commerciale e a tutti coloro che hanno frequenti contatti con il cliente (vendita e post-vendita). 16
  • 15. COD. C.2 OBIETTIVI “GESTIONE DEI RECLAMI Diffondere la consapevolezza che il reclamo è un’importante opportunità E ASSISTENZA AL per fidelizzare il cliente. CLIENTE” Gestire i reclami in modo positivo e saper adottare un comportamento adeguato alla situazione. I clienti non si aspettano che Saper evitare i conflitti con il cliente. siate perfetti. Vogliono semplicemente che risolviate i problemi quando CONTENUTI si verificano.
 • Perché il reclamo è importante: la qualità, il servizio, l’assistenza post vendita e la comunicazione. • Come gestire i reclami telefonici: le fasi del reclamo e il linguaggio da Donald Porter evitare. • Come e quando rispondere ad un reclamo scritto. • Tecniche per fidelizzare il cliente attraverso la gestione del reclamo. DURATA 1,5 GIORNI (12 ORE) A CHI È RIVOLTO A tutti coloro che hanno frequenti relazioni con il cliente in ottica commerciale (vendita e post vendita). 17
  • 16. COD. C.3 OBIETTIVI “UFFICIO COMMERCIALE Sapersi relazionare con il cliente in ottica commerciale e di disponibilità a E GESTIONE TELEFONICA soddisfare le sue esigenze. DEL CLIENTE” Adottare tecniche e comportamenti efficaci per valorizzare il cliente. Offrite ai vostri clienti almeno Acquisire la consapevolezza che lo strumento telefonico è un importante mezzo di comunicazione che consente di acquisire, fidelizzare o perdere un una cosa che non possano cliente. trovare da un’altra parte.
 CONTENUTI • Come è cambiato il mercato e come si sono trasformate le esigenze del cliente. • La comunicazione interpersonale e le peculiarità della comunicazione telefonica. • Come costruire la propria immagine e quella della propria azienda. • Saper gestire una trattativa di vendita al telefono e saper stabilire una relazione eccellente con il cliente. • Affrontare le obiezioni e saper chiudere la trattativa. • Gestire il cliente adirato e risolvere un reclamo in ottica di fidelizzazione. Simulazioni: sono previste simulazioni telefoniche registrate e visione di filmati didattici. DURATA 1,5 GIORNI (12 ORE) A CHI È RIVOLTO A tutti coloro che hanno frequenti relazioni con il cliente in ottica commerciale. 18
  • 17. COD. C.4 OBIETTIVI “COMUNICAZIONE Saper trasmettere efficacia ed efficienza al proprio interlocutore. TELEFONICA EFFICACE Orientarsi al cliente e alla sua soddisfazione. PER IL FRONT OFFICE” Conoscere i principali strumenti della comunicazione telefonica. Fornire gli strumenti per gestire l’interlocutore telefonico. Acquisire abilità per la gestione dei clienti adirati. Ascoltare. Non c’è cosa migliore CONTENUTI da fare che ascoltare • La comunicazione interpersonale e le caratteristiche della comunicazione telefonica. chi ha qualcosa da dire. • Orientamento al cliente. • Tecniche di accoglienza telefonica per il Front Office. • L’immagine dell’azienda e dell’operatore telefonico. • I principi della comunicazione telefonica: come, quando e cosa dire. • Gestire la chiamata: il filtro, le attese, la cortesia, gli interlocutori impazienti. • I segreti della comunicazione telefonica efficace. • Come gestire un reclamo telefonico. Simulazioni: sono previste simulazioni telefoniche registrate e visione di filmati didattici. DURATA 1,5 GIORNI (12 ORE) A CHI È RIVOLTO Personale di Front Office addetto alla gestione telefonica degli interlocutori. 19
  • 18. COD. C.5 OBIETTIVI “VENDERE IN NEGOZIO: Completare la preparazione tecnica del personale di vendita attraverso COME GESTIRE E l’orientamento al cliente e l’acquisizione dei principali strumenti di vendita. FIDELIZZARE IL CLIENTE” Saper gestire gli aspetti psicologici e relazionali della trattativa di vendita. Conoscere i principali aspetti emotivi della vendita ed essere consapevoli del proprio stile di comunicazione. Assicuratevi un cliente, Migliorare il rapporto con il cliente in ottica di fidelizzazione. non una vendita. Katherine Barchetti CONTENUTI • Evoluzione del mercato e concetto di customer satisfaction. • Cosa si aspetta il cliente dal venditore. • La comunicazione interpersonale: trasmettere la propria immagine e comunicare l’immagine del punto vendita. • Valorizzare il cliente attraverso il linguaggio: cosa dire e cosa non dire. • Sviluppare le abilità di ascolto e capire le esigenze del cliente. • Organizzare l’attività di vendita. • Le fasi del processo di vendita: dall’approccio iniziale alla conclusione della vendita. • La motivazione di acquisto. • La presentazione del prodotto: caratteristiche, vantaggi, benefici. • Il servizio al cliente. • La gestione dei reclami. • Come differenziarsi dalla concorrenza. DURATA 2 GIORNI (16 ORE) A CHI È RIVOLTO Personale addetto al punto vendita e al post-vendita, personale commerciale e tecnico-commerciale. 20
  • 19. COD. P GESTIONE DELLA PRODUZIONE LEAN-THINKING 21
  • 20. COD. P.1 OBIETTIVI “PENSARE SNELLO: Diffondere i principi su cui si basa la Lean Production. PRINCIPI, METODOLOGIE E APPROCCI ALLA LEAN Fornire gli strumenti interpretativi per avere una visione d’insieme sui cambiamenti organizzativi generati dal sistema Lean. PRODUCTION” Diffondere la consapevolezza dell’importanza del proprio impegno per generare un cambiamento efficace in ottica Lean. La lean manufacturing mira a combinare CONTENUTI la flessibilità e la qualità tipiche dell’artigianato • L’evoluzione dei sistemi organizzativi industriali: Just in Time (Jit), Total con i costi contenuti Productive Maintenance (TPM), Total Quality Management (TQM), World Class Manufacturing (WCP). della produzione di massa. • Metodi e tecniche per implementare un sistema Lean in azienda: miglioramento continuo, lotta agli sprechi, gestione a vista. • Approcci comportamentali e relazionali delle risorse umane per attuare Tratto dalla rivista il cambiamento organizzativo e generare competitività. The Economist Esercitazioni: analisi del proprio contesto lavorativo in ottica Lean. DURATA 2 GIORNI (16 ORE) A CHI È RIVOLTO Responsabili di stabilimento/produzione, responsabili intermedi di produzione, capi squadra, capi reparto, capi turno. 22
  • 21. COD. P.2 OBIETTIVI “DA CAPO A LEADER: Migliorare la capacità di gestire e guidare il personale. Aiutare i capi intermedi COME GESTIRE GLI a svolgere il proprio ruolo di leader della produttività industriale sviluppando OPERATORI” le abilità di comunicazione e valorizzazione delle risorse umane che operano nell’ambito della produzione. I grandi leader sono spesso dei grandi semplificatori. CONTENUTI 
Colin Powell • Il capo di produzione: competenze tecniche, gestionali e relazionali. • Stili di gestione e motivazione degli operatori. • Saper responsabilizzare e delegare. • Creare una squadra orientata al lavoro per obiettivi. • Saper coinvolgere e motivare gli operatori. • Condividere i risultati e valorizzare il proprio Team. • La comunicazione efficace e il linguaggio verbale: cosa dire e cosa non dire. DURATA 2 GIORNI (16 ORE) A CHI È RIVOLTO Responsabili di stabilimento/produzione, responsabili intermedi di produzione, capi squadra, capi reparto, capi turno. 23
  • 22. Colui che parla senza modestia, troverà difficoltà nel far capire che ciò che dice è una cosa buona. Confucio 24
  • 23. COD. M GESTIONE DELLA COMUNICAZIONE 25
  • 24. COD. M.1 OBIETTIVI “COMUNICAZIONE Sviluppare la consapevolezza dell’importanza della comunicazione nelle INTERPERSONALE E relazioni interpersonali. ASSERTIVITÀ” Conoscere i principali fondamenti della comunicazione. La cosa più importante Indentificare il proprio stile di comunicazione. nella comunicazione è ascoltare CONTENUTI ciò che non viene detto. • Come avviene la comunicazione: relazione e contenuto. • La comunicazione verbale, non verbale e paraverbale. • Il linguaggio del corpo. 
Peter Drucker • Il feed-back nella comunicazione. • Il contenuto della comunicazione: percezione ed interpretazione. • Le mappe interpretative e i filtri percettivi. • Stili comunicativi: aggressivo, passivo, assertivo. • Gli schemi interpretativi e l’attribuzione delle responsabilità. • Le euristiche del ragionamento. • L’analisi transazionale. Esercitazioni: sono previste esercitazioni sulla comunicazione e role playing. DURATA 1 GIORNO (8 ORE) A CHI È RIVOLTO Responsabili delle aree funzionali. A tutto il personale dell’azienda. 26
  • 25. COD. M.2 OBIETTIVI “CLIMA AZIENDALE: Fondare i presupposti per una efficace comunicazione. NEGOZIAZIONE E GESTIONE DEI Generare la consapevolezza dell’importanza della comunicazione interpersonale. CONFLITTI” Migliorare il linguaggio verbale e saper adottare un comportamento adeguato alla relazione. Comunicare l’un l’altro, Saper valorizzare l’interlocutore per stabilire relazioni costruttive. scambiarsi informazioni Strategie e tattiche della negoziazione. è natura; Considerare i conflitti come un’opportunità di confronto con gli altri e di miglioramento del clima aziendale. tenere conto delle informazioni che CONTENUTI ci vengono date è cultura. • Le dinamiche della comunicazione: cosa si comunica, cosa riceve 
Johann Wolfgang Goethe l’interlocutore. • Le insidie della comunicazione: cancellazione, deformazione e generalizzazione. • Le dinamiche dei conflitti: quando e come evolve. • Strategie per la gestione del conflitto: compromesso, competizione, cooperazione, evitamento, collusione e accomodamento. • La negoziazione efficace: stili e modelli di comportamento. • Negoziato costruttivo: la somma dei giochi. Esercitazioni: sono previste esercitazioni sulla comunicazione e role playing. DURATA 1 GIORNO (8 ORE) A CHI È RIVOLTO Responsabili delle aree funzionali. A tutto il personale dell’azienda. 27
  • 26. COD. M.3 OBIETTIVI “ASSISTENTI DI La professionalità di una segretaria e assistente di direzione è determinata DIREZIONE sia dalla capacità di saper organizzare il proprio lavoro sia dalla capacità E SEGRETARIE” comunicativa e manageriale. Il corso ha il duplice obiettivo di formare una professionalità con competenze Essere umili con i superiori tecniche, organizzative e comunicative verso il proprio direttore, ma anche verso i propri collaboratori. è un dovere. Con i colleghi è una cortesia. CONTENUTI Con i subordinati è nobiltà. Come è cambiato il ruolo della segretaria e dell’ assistente di direzione. La Benjamin Franklin comunicazione come fattore principale di mediazione. La riservatezza di ruolo: come relazionarsi con il direttore e con propri collaboratori. Organizzare le attività: il lavoro, l’agenda e i viaggi. Comunicare con gli ospiti. Scrivere, archiviare, gestire il tempo e l’agenda, organizzare un viaggio d’affari e comunicare al telefono. DURATA 2 GIORNI (16 ORE) A CHI È RIVOLTO Segretarie e responsabili di segreteria. Segretarie di manager e Assistenti di direzione. 28
  • 27. COD. S GESTIONE DELLA SICUREZZA 29
  • 28. COD. S.1 OBIETTIVI “COMUNICAZIONE E Diffondere la conoscenza dei principali cambiamenti generati dalla PSICOLOGIA DELLA normativa sulla sicurezza. SICUREZZA IN AZIENDA” Aumentare la consapevolezza dell’importanza della prevenzione e della partecipazione attiva del lavoratore. Non cercare la sicurezza Conoscere il modello organizzativo e gestionale della sicurezza ispirato al è la cosa più pericolosa sistema Toyota. del mondo. Fornire gli strumenti per aumentare la consapevolezza dei rischi e dei pericoli connessi al proprio lavoro. Hugh Walpole CONTENUTI • La psicologia e la comunicazione per la sicurezza. • Safety e Security. • I processi psicologici della sicurezza: la percezione del rischio, l’attenzione, la motivazione, la personalità del lavoratore e lo stress lavorativo. • Il ruolo della formazione e dell’informazione. • Analisi dei costi della non sicurezza. • Il modello Toyota per la sicurezza: metodologie e strumenti. Esercitazioni: sono previste esercitazioni sulla percezione, attenzione e assuefazione al pericolo; saranno proiettati video didattici sulla sicurezza. DURATA 1 GIORNO (8 ORE) A CHI È RIVOLTO Responsabili della Sicurezza, a tutti coloro che gestiscono collaboratori. A tutto il personale dell’azienda. 30
  • 29. IN COLLABORAZIONE CON FORMAZIONE OUTDOOR - TEAM BUILDING PER CREARE UNA SQUADRA, RIUNIRE AGENTI E VENDITORI, PREMIARE UN GRUPPO DI LAVORO E MIGLIORARE IL CLIMA AZIENDALE www.parconaturalemajella.it COD. BUSINESS.1 L’attività del Parco Avventura consiste nell’ affrontare gli oltre 150 giochi sospesi tra PARCO AVVENTURA MAJELLA gli alberi, camminando tra passerelle, ponti tibetani e tunnel tirolesi mozzafiato, il tutto nella massima sicurezza e con l’assistenza del personale qualificato. I (PERCORSO ACROBATICO IN partecipanti, dopo aver indossato l’attrezzatura di sicurezza (imbrago, casco, ALTEZZA TRA GLI ALBERI) sottocasco e guanti), seguiranno una spiegazione sulle tecniche di percorrenza e, sotto la guida degli operatori di terra, affronteranno i vari percorsi suddivisi in base ai livelli di difficoltà. I partecipanti, divisi in squadre in base al colore delle pettorine indossate, saranno osservati dagli istruttori i quali valuteranno, in base ad una scala di punteggio, la correttezza esecutiva dei percorsi, la collaborazione tra i componenti del gruppo, la comunicazione e la capacità di interagire in team. La squadra vincente sarà quella che avrà totalizzato il punteggio più alto. Durata: 3 ore | Difficoltà: Bassa, attività adatta a tutti Periodo: da Aprile ad Ottobre | Quota individuale: 30,00 € (IVA esclusa) COD. BUSINESS.2 L’orienteering o corso di orientamento è uno sport di recente diffusione; è nato nei ORIENTEERING paesi scandinavi agli inizi del ‘900. Orienteering significa orientarsi, ossia muoversi in un ambiente con l’aiuto di carte topografiche e della bussola. Le carte topografiche consentono di “mappare” il territorio quali sentieri percorribili e non, corsi d’acqua, ruderi e combinazione del territorio che si affronterà. La mappatura consentirà ai partecipanti, suddivisi in squadre, di decidere in autonomia il percorso di intraprendere. Durata: 3 ore | Difficoltà: Bassa, attività adatta a tutti Periodo: da Aprile ad Ottobre | Quota individuale: 30,00 € (IVA esclusa) 31
  • 30. DR.SSA SARA MANCINI 60100 ANCONA - Via Sandro Totti, 12/A 65126 PESCARA - Via Nazario Sauro, 3 00147 ROMA – Piazza Lorenzo Lotto, 1 Mobile: + 39 346.1013053 Email: info@saramancini.it Sito Web: www.saramancini.it P. Iva 01897800684