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CROLLA UN MITO:

IL RISCHIO ZERO
Lo ripetono tutti…

“Voglio solo che il mio
capitale sia protetto!”
Molti lo sanno ma fanno
finta di non saperlo…
 In realtà la sicurezza si è vanificata negli
ultimi anni nell’ambito della gestione dei
patrimoni, grandi o piccoli che siano.
 Dopo il caso Lehman, che ha visto fallire
un emittente con rating A, e dopo
l’esplodere dei timori di tenuta dei “Piigs”
europei, il “no risk” si è sfaldato e ogni
mito si è frantumato.
Cos’è la sicurezza?
 Da un punto di vista concreto il “no risk”
si esplicita non solo nella tutela del
capitale destinato ad un certo
prodotto, ma anche in una rivalutazione
pari all’inflazione registrata nel periodo di
durata dell’investimento.
100 +
inflazione
100
Distorsione…
 Gli investitori che acquistavano Bund con
rendimenti negativi:
disposti a pagare un premio per restare
posizionati su uno Stato considerato
“sicuro”.
Non vale più il principio del patrimonio che
resta integro e di una remunerazione pari
all’inflazione.
Distorsione…

100

100 - %
- inflazione
Evoluzione radicale:
 La certezza dell’”asset” sicuro che si è
liquefatta
 Il rendimento garantito ad una certa
scadenza che non esiste più
La storia…
 La Germania nel secolo scorso è andata
in default 2 volte (1932 e 1939)
 L’oro e gli immobili hanno subito crolli
inattesi proprio quando venivano (forse
volutamente) prospettate corse delle
quotazioni verso nuovi record
Come fare allora?
 Stabilire un livello di rischio
predefinito, fissando cioè una perdita
massima accettabile (in termini tecnici un
DRAWDOWN) che vale però solo in
assenza di sempre possibili tsunami
(cigni neri), tipo un 11 settembre
2011, dirompenti per ogni tipologia di
investimenti
Quali sono i RISCHI reali?














1. Rischio MERCATO
Rischio CREDITO
Rischio FINANZIARIO
Rischio TASSI
Rischio CAMBIO
Rischio LIQUIDITA’
Rischio VOLATILITA’
Rischio CONCENTRAZIONE
Rischio RIMBORSO ANTICIPATO
Rischi GIURIDICI
Rischio INFLAZIONE
Rischio PAESE
13. Rischio TECNICO o di FRODE
1. Rischio MERCATO
E’ quello più imponderabile, perché legato
a vari fattori, determinati dalle situazioni
macroeconomiche e geopolitiche
E’ generale, in quanto fattore esterno
riferito quasi contemporaneamente a tutti
gli “asset”, anche in presenza di
un’elevata diversificazione del patrimonio
1. Rischio MERCATO
 La gravità di questo rischio è elevata, ma
di solito si manifesta con effetti a onda.
 Se si interviene sulla prima, se ne blocca
il propagarsi.
Come ci si difende?
Con una diversificazione di asset non
correlate tra loro
Con una parziale strategia
“contrarian”, cioè collocandosi sempre
per parte del portafoglio in direzione
opposta al trend in atto.
2. Rischio CREDITO
 Dipende dall’insolvenza della controparte
su cui è investito: emittente di
un’obbligazione che va in default e non
rimborsa a scadenza il capitale del suo
debito.
Come ci si difende?
 La strada migliore è di scegliere prodotti
gestiti (fondi comuni) che al loro interno
contengono molti titoli e quindi
diversificazione settoriale e geografica.
3. Rischio FINANZIARIO
 Viene troppo spesso trascurato
 Si riferisce all’assenza di una
remunerazione dell’investimento (es un
prodotto a capitale garantito che non ha
dato nel corso dell’investimento nessun
rendimento)
Come ci si difende?
 Prediligere strumenti che consentono di
salvaguardare non solo il capitale ma
anche la tenuta rispetto ai fattori inflattivi
4. Rischio TASSI
 Deriva dai movimenti dei tassi di
interesse delle varie aree monetarie
 Coinvolge i rapporti di cambio e i
rendimenti delle obbligazioni
Come ci si difende?
 Assecondare i trend con strategie a
favore, passando da prodotti a tasso
fisso a quelli a tasso variabile, o
viceversa, a seconda delle diverse fasi.
 Previsione di tassi in rialzo = variabile
 Previsione di tassi in discesa = fisso
5. Rischio CAMBIO
 La valuta in cui è emesso uno strumento
finanziario è soggetta a continui
movimenti rispetto alle altre monete
Come ci si difende?
 Con strategie di copertura, previste da
alcuni prodotti cosiddetti “hedgiati” (es
fondi) oppure da costruire per le posizioni
su singole azioni o obbligazioni.
 Sfruttando a proprio favore il trend di una
valuta rispetto ad un’altra.
6. Rischio LIQUIDITA’
 La maggior parte dei prodotti finanziari è
quotata e quindi non corre, in condizioni di
mercati normali, questo pericolo.
 In certe fasi invece gli scambi si diradano e le
controparti, ciò inevitabilmente avviene quando
un investitore ha premura di
vendere, scompaiono. E’ un brutto
segnale, che può dipendere da tensioni globali
o sul singolo prodotto.
Come ci si difende?
 Privilegiando i fondi comuni che sono
considerati gli strumenti più liquidi
 Monitorando continuamente gli “spread”
denaro/lettera (prezzi di acquisto e di
vendita) il che richiede un’elevata
competenza
7. Rischio VOLATILITA’
 Si riferisce alle fluttuazioni di prezzo di un
prodotto finanziario: di solito più è
pericoloso e maggiore risulta la sua
velocità di variazione nel tempo.
 Va quindi calibrato in rapporto alla
tipologia del singolo investitore (profilo di
rischio)
Come ci si difende?
 Premesso che quasi tutti i prodotti sono
esposti a questa variabile (esclusi i conti
deposito, polizze a gestione separata,
buoni postali…) ci si può difendere non
acquistando i prodotti più esposti a
questa variabile
8. Rischio CONCENTRAZIONE
 Mettere troppo denaro su poche tipologie
di investimento. E’ il peggiore errore che
molti commettono, così come quello di
puntare solo al mercato nazionale (home
bias).
Come ci si difende?
 Diversificando, nell’ambito però di una
strategia basata su regole ben precise e
non sulla casualità delle novità offerte
dalla banca/posta.
 Diversificazione per Asset
 Diversificazione Geografica/Settoriale
 Diversificazione valutaria
9. Rischio RIMBORSO ANTICIPATO
 E’ sempre più presente per alcune categorie
di prodotti e va considerato
adeguatamente, perché può portare perdite
in conto capitale in rapporto al prezzo di
acquisto
 Come ci si difende?
Verificando, prima dell’acquisto, le modalità
di rimborso e – in presenza di una precisa
clausola di restituzione anticipata – non
acquistando sopra tale limite, che è una
specie di protezione
10. Rischi GIURIDICI
 Sono complessi e dipendono dalle normative in
vigore nei Paesi in cui il prodotto è stato
emesso. E’ difficile – se non impossibile –
valutarne l’esistenza o l’impatto.
 Come ci si difende?
Non esagerando con l’internazionalizzazione a
tutti i costi del portafoglio, perché alcune
legislazioni sono meno restrittive di altre e
consentono opzioni a favore di chi
emette, spesso nascoste negli incomprensibili
testi dei prospetti di offerta.
11. Rischio INFLAZIONE
 E’ sempre presente ma spesso non
adeguatamente valutato. Quella
reale fra l’altro è diversa – e
solitamente maggiore – rispetto a
quella dichiarata
 Come ci si difende?
Acquistando prodotti più sensibili al
suo manifestarsi
12. Rischio PAESE
 Si riferisce all’insieme dei
prodotti finanziari emessi in un
certo Paese o riferiti allo stesso
 Come ci si difende?
Con una forte diversificazione
geografica degli investimenti
13. Rischio TECNICO o DI FRODE

 Dipende da errori tecnologici o
umani, oppure da truffe
volutamente perpetrate
 Come ci si difende?
Affidandosi a mani esperte e
fidate, il vostro Consulente di
Fiducia
Quanto devo guadagnare per
recuperare una perdita?
-10%
-20%
-30%
-40%
-50%
-60%
-70%

+11,11%
+25%
+42,86%
+66,67%
+100%
+150%
+233,3%
Distorsioni cognitive
 Se sto perdendo, prima di cambiare
aspetto di recuperare
100

80
Ma dev’essere il titolo a recuperare o il mio denaro a ritornare al valore iniziale???
A volte conviene cambiare cavallo…

100

80

80

Scegliendo uno strumento più efficiente che mi permetta di arrivare a 100 :
- più velocemente
- rischiando meno
Esempio: 2 fondi che investono nello stesso mercato

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Esiste il Rischio Zero?

  • 1. CROLLA UN MITO: IL RISCHIO ZERO
  • 2. Lo ripetono tutti… “Voglio solo che il mio capitale sia protetto!”
  • 3. Molti lo sanno ma fanno finta di non saperlo…  In realtà la sicurezza si è vanificata negli ultimi anni nell’ambito della gestione dei patrimoni, grandi o piccoli che siano.  Dopo il caso Lehman, che ha visto fallire un emittente con rating A, e dopo l’esplodere dei timori di tenuta dei “Piigs” europei, il “no risk” si è sfaldato e ogni mito si è frantumato.
  • 4. Cos’è la sicurezza?  Da un punto di vista concreto il “no risk” si esplicita non solo nella tutela del capitale destinato ad un certo prodotto, ma anche in una rivalutazione pari all’inflazione registrata nel periodo di durata dell’investimento. 100 + inflazione 100
  • 5. Distorsione…  Gli investitori che acquistavano Bund con rendimenti negativi: disposti a pagare un premio per restare posizionati su uno Stato considerato “sicuro”. Non vale più il principio del patrimonio che resta integro e di una remunerazione pari all’inflazione.
  • 7. Evoluzione radicale:  La certezza dell’”asset” sicuro che si è liquefatta  Il rendimento garantito ad una certa scadenza che non esiste più
  • 8. La storia…  La Germania nel secolo scorso è andata in default 2 volte (1932 e 1939)  L’oro e gli immobili hanno subito crolli inattesi proprio quando venivano (forse volutamente) prospettate corse delle quotazioni verso nuovi record
  • 9. Come fare allora?  Stabilire un livello di rischio predefinito, fissando cioè una perdita massima accettabile (in termini tecnici un DRAWDOWN) che vale però solo in assenza di sempre possibili tsunami (cigni neri), tipo un 11 settembre 2011, dirompenti per ogni tipologia di investimenti
  • 10. Quali sono i RISCHI reali?              1. Rischio MERCATO Rischio CREDITO Rischio FINANZIARIO Rischio TASSI Rischio CAMBIO Rischio LIQUIDITA’ Rischio VOLATILITA’ Rischio CONCENTRAZIONE Rischio RIMBORSO ANTICIPATO Rischi GIURIDICI Rischio INFLAZIONE Rischio PAESE 13. Rischio TECNICO o di FRODE
  • 11. 1. Rischio MERCATO E’ quello più imponderabile, perché legato a vari fattori, determinati dalle situazioni macroeconomiche e geopolitiche E’ generale, in quanto fattore esterno riferito quasi contemporaneamente a tutti gli “asset”, anche in presenza di un’elevata diversificazione del patrimonio
  • 12. 1. Rischio MERCATO  La gravità di questo rischio è elevata, ma di solito si manifesta con effetti a onda.  Se si interviene sulla prima, se ne blocca il propagarsi.
  • 13. Come ci si difende? Con una diversificazione di asset non correlate tra loro Con una parziale strategia “contrarian”, cioè collocandosi sempre per parte del portafoglio in direzione opposta al trend in atto.
  • 14. 2. Rischio CREDITO  Dipende dall’insolvenza della controparte su cui è investito: emittente di un’obbligazione che va in default e non rimborsa a scadenza il capitale del suo debito.
  • 15. Come ci si difende?  La strada migliore è di scegliere prodotti gestiti (fondi comuni) che al loro interno contengono molti titoli e quindi diversificazione settoriale e geografica.
  • 16. 3. Rischio FINANZIARIO  Viene troppo spesso trascurato  Si riferisce all’assenza di una remunerazione dell’investimento (es un prodotto a capitale garantito che non ha dato nel corso dell’investimento nessun rendimento)
  • 17. Come ci si difende?  Prediligere strumenti che consentono di salvaguardare non solo il capitale ma anche la tenuta rispetto ai fattori inflattivi
  • 18. 4. Rischio TASSI  Deriva dai movimenti dei tassi di interesse delle varie aree monetarie  Coinvolge i rapporti di cambio e i rendimenti delle obbligazioni
  • 19. Come ci si difende?  Assecondare i trend con strategie a favore, passando da prodotti a tasso fisso a quelli a tasso variabile, o viceversa, a seconda delle diverse fasi.  Previsione di tassi in rialzo = variabile  Previsione di tassi in discesa = fisso
  • 20. 5. Rischio CAMBIO  La valuta in cui è emesso uno strumento finanziario è soggetta a continui movimenti rispetto alle altre monete
  • 21. Come ci si difende?  Con strategie di copertura, previste da alcuni prodotti cosiddetti “hedgiati” (es fondi) oppure da costruire per le posizioni su singole azioni o obbligazioni.  Sfruttando a proprio favore il trend di una valuta rispetto ad un’altra.
  • 22. 6. Rischio LIQUIDITA’  La maggior parte dei prodotti finanziari è quotata e quindi non corre, in condizioni di mercati normali, questo pericolo.  In certe fasi invece gli scambi si diradano e le controparti, ciò inevitabilmente avviene quando un investitore ha premura di vendere, scompaiono. E’ un brutto segnale, che può dipendere da tensioni globali o sul singolo prodotto.
  • 23. Come ci si difende?  Privilegiando i fondi comuni che sono considerati gli strumenti più liquidi  Monitorando continuamente gli “spread” denaro/lettera (prezzi di acquisto e di vendita) il che richiede un’elevata competenza
  • 24. 7. Rischio VOLATILITA’  Si riferisce alle fluttuazioni di prezzo di un prodotto finanziario: di solito più è pericoloso e maggiore risulta la sua velocità di variazione nel tempo.  Va quindi calibrato in rapporto alla tipologia del singolo investitore (profilo di rischio)
  • 25. Come ci si difende?  Premesso che quasi tutti i prodotti sono esposti a questa variabile (esclusi i conti deposito, polizze a gestione separata, buoni postali…) ci si può difendere non acquistando i prodotti più esposti a questa variabile
  • 26. 8. Rischio CONCENTRAZIONE  Mettere troppo denaro su poche tipologie di investimento. E’ il peggiore errore che molti commettono, così come quello di puntare solo al mercato nazionale (home bias).
  • 27. Come ci si difende?  Diversificando, nell’ambito però di una strategia basata su regole ben precise e non sulla casualità delle novità offerte dalla banca/posta.  Diversificazione per Asset  Diversificazione Geografica/Settoriale  Diversificazione valutaria
  • 28. 9. Rischio RIMBORSO ANTICIPATO  E’ sempre più presente per alcune categorie di prodotti e va considerato adeguatamente, perché può portare perdite in conto capitale in rapporto al prezzo di acquisto  Come ci si difende? Verificando, prima dell’acquisto, le modalità di rimborso e – in presenza di una precisa clausola di restituzione anticipata – non acquistando sopra tale limite, che è una specie di protezione
  • 29. 10. Rischi GIURIDICI  Sono complessi e dipendono dalle normative in vigore nei Paesi in cui il prodotto è stato emesso. E’ difficile – se non impossibile – valutarne l’esistenza o l’impatto.  Come ci si difende? Non esagerando con l’internazionalizzazione a tutti i costi del portafoglio, perché alcune legislazioni sono meno restrittive di altre e consentono opzioni a favore di chi emette, spesso nascoste negli incomprensibili testi dei prospetti di offerta.
  • 30. 11. Rischio INFLAZIONE  E’ sempre presente ma spesso non adeguatamente valutato. Quella reale fra l’altro è diversa – e solitamente maggiore – rispetto a quella dichiarata  Come ci si difende? Acquistando prodotti più sensibili al suo manifestarsi
  • 31. 12. Rischio PAESE  Si riferisce all’insieme dei prodotti finanziari emessi in un certo Paese o riferiti allo stesso  Come ci si difende? Con una forte diversificazione geografica degli investimenti
  • 32. 13. Rischio TECNICO o DI FRODE  Dipende da errori tecnologici o umani, oppure da truffe volutamente perpetrate  Come ci si difende? Affidandosi a mani esperte e fidate, il vostro Consulente di Fiducia
  • 33. Quanto devo guadagnare per recuperare una perdita? -10% -20% -30% -40% -50% -60% -70% +11,11% +25% +42,86% +66,67% +100% +150% +233,3%
  • 34. Distorsioni cognitive  Se sto perdendo, prima di cambiare aspetto di recuperare 100 80 Ma dev’essere il titolo a recuperare o il mio denaro a ritornare al valore iniziale???
  • 35. A volte conviene cambiare cavallo… 100 80 80 Scegliendo uno strumento più efficiente che mi permetta di arrivare a 100 : - più velocemente - rischiando meno
  • 36. Esempio: 2 fondi che investono nello stesso mercato