4. • PROGRAMMAZIONE: i comportamenti di ogni individuo sono riconducibili a dei
"programmi" di funzionamento analizzabili e riproducibili;
• NEURO: ogni comportamento è il risultato di processi neurologici; (Goleman)
• LINGUISTICA: i processi neurali sono rappresentati ed espressi attraverso il
linguaggio, non solo verbale, ma anche paraverbale e corporeo.
5. Non si può non comunicare: ogni
comportamento è comunicazione.
La PNL nasce dal modellamento di terapeuti e comunicatori
efficaci.
Nel 1970 Richard Bandler (un matematico) e John Grinder (un
linguista) dell'Università californiana di Santa Cruz iniziarono
ad osservare ed analizzare il comportamento comunicativo di
alcuni psicoterapeuti eccellenti, come Fritz Perls, Virginia
Satir e Milton Erickson.
Bandler e Grinder integrarono i loro studi con le teorie di
altri autori quali Gregory Bateson, Paul Watzlawick, Noam
Chomsky, approdando alla formulazione dei principi della
Programmazione Neurolinguistica: non una teoria volta a
spiegare i "perché" ma un modello che descrive il "come".
7. Come ha ampliato le sue capacità
e cosa ha fatto per cambiare i
suoi comportamenti?
8. Convinzione: Ho paura! Sono in pericolo.
La paura paralizza l’azione.
• Capacità
Incapacità di
relazionarsi con le
cose sconosciute
• Comportamenti
Fuga dalla situazione
Richiesta di aiuto
9. Cambiamento
“Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel
mondo” Mahatma Gandhi
• Capacità
- Di spostare il focus da
lui all’atro cioè dalla sua
mappa del mondo a quella
del suo interlocutore
• Comportamenti
- Ascolto attivo
(Scoiattoli)
10. Ascolto attivo
• sospendere i giudizi di valore e l’urgenza
classificatoria, cercando di non definire a priori il
proprio interlocutore o quanto egli dice in ’’categorie’’
di senso note e codificate
• osservare ed ascoltare, raccogliendo tutte le
informazioni necessarie sulla situazione contingente,
ricordando che il silenzio aiuta a capire e che il vero
ascolto è sempre nuovo, non è mai definito in anticipo
in quanto rinuncia ad un sapere già acquisito
• mettersi nei panni dell’altro - dimostrare empatia,
cercando di assumere il punto di vista del proprio
interlocutore e condividendo, per quello che è
umanamente possibile, le sensazioni che manifesta.
12. Allargare la mappa del mondo
• In pratica la mappa la possiamo vedere come la nostra
visione del mondo ma come dice uno dei fondamenti
della PNL “la mappa non è il territorio” ,questo
significa che la nostra visione non coincide con la
realtà ma è solamente una delle infinite combinazioni
per vedere il mondo.
• Allargare quindi la nostra mappa significa allargare il
nostro punto di vista, allargare le nostre possibilità di
scelta, entrare dunque in possesso di nuove soluzioni
per vecchi problemi, creando nuove convinzioni.
13. Cambiamento
“Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel
mondo” Mahatma Gandhi
•
•
•
•
Capacità
I sette poteri, come
ci spiega Rovira nel
suo libro
omonimo, che sono:
Coraggio
Responsabilità
Determinazione
• Comportamenti
Va oltre le convenzioni
Rapport
Ricalco
Guida
14. Cambiamento
“Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel
mondo” Mahatma Gandhi
•
•
•
•
•
Capacità
Fiducia
Amore
Collaborazione
Umiltà (non umiliare
l’altro per affermare
sé stesso)
15. Cambiamento
“Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel
mondo” Mahatma Gandhi
Nessuno cambia Nessuno
Le persone, così come le
organizzazioni, sono dei sistemi
cibernetici e ogni variazione in una
parte influenzerà necessariamente
tutte le altre.
16. Il Rapport
Il rapport consolida la sintonia facilitando
l’ascolto, l’osservazione delle
risposte – verbali e non – dell’interlocutore e
la calibrazione del feedback.
Permette quindi di verificare se il messaggio è
andato a segno e, se occorre,
di scegliere i comportamenti più appropriati
agli obiettivi da raggiungere,
preparando la fase della guida.
17. Ricalco e guida
• Uno dei modi migliori per entrare in
SINTONIA con la mappa del mondo di un
interlocutore consiste nel cercare di vedere il
mondo attraverso i suoi occhi. Questa tecnica
viene denominata in PNL : RICALCO E GUIDA.
• La prima fase (RICALCO) è finalizzata a
creare Feeling;
• La seconda fase (GUIDA) a far capire la
propria mappa al proprio interlocutore.
18. Ricalco
• "Il procedimento di ricalco, sia esso
inconscio o deliberato, è senza dubbio
alla base di molte esperienze che
definiamo: rapporto, fiducia, influenza,
persuasione e così via. Quando
eseguiamo il ricalco di un individuo mediante comunicazioni che provengono
dal contesto del suo modello del mondo ci sincronizziamo con i suoi processi
interni.
19. Guida
Quando abbiamo ricalcato la strategia
dell'individuo con il quale stiamo comunicando
e ci sembra di avere stabilito un sicuro
rapporto, infrangiamo il ricalco e cambiamo il
nostro comportamento: cerchiamo cioè di
indurre l'individuo stesso a un comportamento
diverso. Se il rapporto e la fiducia instauratisi
sono sufficienti, potremmo effettuare la
transizione con dolcezza e facilità.
20. .
Ricalco e Guida
Secondo Milton Erickson
• Erickson ritiene che la persona ha già tutte le
risorse necessarie, sta male perché non riesce
a usarle nella situazione disfunzionale, relega
le sue risorse e potenzialità solo a determinati
contesti.
• La strategia passa attraverso queste
differenti fasi:
21. • 1. Ricalco della mente cosciente per instaurare un
rapport (fiducia). Secondo Erickson "il compito diviene
quello di utilizzazione intenzionale della sintomatologia
per andare incontro ai bisogni unici del paziente.
(Opere, vol. IV, p. 180)
• 2. Distrazione della mente cosciente
• 3. Guida della mente inconscia
Ciò permette di creare una comunicazione diretta tra
la mente inconscia e quella conscia al fine di attingere
alle risorse del paziente perché possa auto curarsi o
perlomeno sentirsi meglio.
• 4. Alla fine l’Io cosciente ha acquisito una risorsa in
più (ampliamento della mappa)
25. Interruzione di schema
È una tecnica che scombina i cliché e aggira le
resistenze.
Genera la confusione. Il
paziente, stordito, forse inizierà a ridere, e
supererà l’obiezione.
La tecnica della confusione ammorbidisce
l’interpretazione problematica. Libera il
paziente dal suo stesso blocco, amplia la sua
mappa del mondo.
27. Non esiste il fallimento
Esistono risultati alti o bassi
È noto il caso di Thomas Edison. Dopo aver
tentato per ben 9.999 volte di perfezionare la
lampadina elettrica senza riuscirci, qualcuno
gli chiese: “Hai forse intenzione di andare
incontro ai 10.000 fallimenti?”. La risposta di
Edison fu: “Io non fallisco, semplicemente ho
scoperto un altro modo di non inventare la
lampadina elettrica”
28. FINE
La Dott.ssa Simona Dalloca RINGRAZIA per la collaborazione:
Dott.ssa Gabriella Nasi, Direzione Sanitaria Ospedale Cristo Re
Dottor Paolo Transocchi, Dirigente Medico ASL Roma B
Dottor Egidio Sesti, Direttore della UOC Qualita` aziendale e Risk
Management dell'ASL Roma B