Proposta sviluppo sostenibile e prospettive turistiche di giaveno
Rimini wake hub 2017 - Slow Tourism
1. Silvia Badriotto - Slow Tourism
- Cosa è il turismo lento?
- Case history e spunti nel territorio
2. Presentazioni:
Chi sono?
Silvia Badriotto
Consulente di promozione e comunicazione digitale applicata al turismo e alla cultura. Blogger
e content editor
Svolgo attività di digital PR, supporto al management di operatori turistici, alberghieri e della ristorazione
nelle scelte strategiche relative alla presenza, promozione e comunicazione online.
Come consulente di comunicazione digitale svolgo anche attività di formazione riguardo l’utilizzo dei
social media, strategie di contenuti e web marketing. www.silviabadriotto.it
Il Blog Nuovi Turismi
Appassionata ai nuovi temi del turismo e ai suoi modi di comunicarlo ho aperto nel 2011 il blog Nuovi
Turismi.
Attenta e specializzata ai temi legati al turismo lento e marketing territoriale.
Viaggio molto in Italia, perché ci sono così tante cose da vedere e molti posti sconosciuti, ma amo tutte
le destinazioni che sono attente alle tematiche di sviluppo turistico territoriale, all’ eco-turismo e al
turismo sostenibile.
www.nuovi-turismi.com
3. Slow tourism: Cosa è il Turismo Lento?
Il Turismo Lento è una filosofia di vivere prima che applicata nel viaggio.
• Promuovere la qualità e l’esperienza contrapponendosi al turismo di
massa, veloce e di consumo che poco valorizza le tipicità di un luogo.
• Conoscenza e scoperta di cibi biologici e a Km zero, propensione a
destinazioni attente dal risparmio energetico e alla raccolta
differenziata per perseguire valori sostenibili verso un turismo più sano
e reale.
Per chi viaggia in chiave slow è cresciuta la volontà di andar oltre alla
brochure e conoscere l’impatto ambientale di una struttura turistica e la
sensibilità ecologica dei gestori o la provenienza e del cibo prima di
acquistare un determinato servizio.
4. Perché fare Slow Tourism.
L’approccio al Turismo Lento in 6 passi
Fare slow tourism è un approccio all’offerta e alla fruizione di prodotti
turistici che interagiscono come segue:
[Dati dallo studio “Destinazione Slow Up” del Dipartimento di Scienze
Politiche e Sociali UniTS]
1. Collaborazione: stimolare le interazioni con la
comunità ospitante.
La sfera relazionale tra le persone che sono portatori
di diverse esperienze, credenze,saperi, culture e la
capacità del sistema di offerta di creare fertili
opportunità di scambio tra di loro
2. Autenticità: esaltare le specificità dei luoghi.
La capacità di offrire prodotti e servizi non
standardizzati e in grado di esaltare le differenze,
rimarcando all’ospite che non potrebbe essere
ovunque ma proprio in quel luogo, con le sue
peculiarità ed eccellenze.
3. Sostenibilità: minimizzando l’impatto sull’ambiente.
L’impatto delle attività turistiche sull’ambiente locale è
importante, ribadendo la necessità di un approccio
sostenibile:
– ecologicamente leggero nel lungo periodo,
– economicamente conveniente,
– eticamente e socialmente equo nei riguardi delle
comunità locali.
5. Perché fare Slow Tourism.
L’approccio al Turismo Lento in 6 passi
4. Tempo: richiede una programmazione rivolta al miglioramento della qualità.
Ci vuole tempo nell’organizzazione aziendale e territoriale e richiede un orientamento strategico con
una progettualità esplicita di medio-lungo periodo.
Significa dedicare tempo per:
– analizzare,
– comprendere,
– progettare
miglioramenti qualitativi delle attività, dei servizi e della destinazione per chi ne fruisce come cliente e
per chi ci lavora
5. Lentezza: privilegiano ritmi non frenetici.
La costruzione, promozione e offerta di servizi e prodotti di turismo lento, dai ritmi non frenetici, non
massificati, in grado di far partecipare l’ospite a un’esperienza completa, profonda e coinvolgente,
che gli consenta di assimilare gradualmente i legami con la realtà locale.
6. Emozione: coinvolgono in un’esperienza multisensoriale.
La capacità di generare momenti memorabili, che fanno ripartire l’ospite diverso da come è arrivato,
segnato da un’esperienza realmente coinvolgente e gratificante. Ispirando la voglia di tornare e il
passaparola.
Io aggiungo, Rispetto per le necessità e bisogni delle persone ed inclusione sociale per un turismo per
tutti.
6. Esiste una ricetta del Turismo Slow?
Ambiente,Territorio, Patrimonio Culturale
sono elementi imprescindibili dell’offerta turistica.
Il mantenimento delle tradizioni locali dell’intera
comunità sono indispensabili per lo sviluppo, la
sostenibilità economica, ambientale e sociale.
• Sono cambiati i modi e i momenti di fare una vacanza,
perdono fascino i viaggi confezionati,
• Si riscoprono “vecchi” territori con testimonianze della loro
storia e paesaggi unici,
• Cresce l’esigenza del viaggio sia come scoperta sia come
nuova esperienza.
7. Turismo nei Borghi
Il Turismo nei borghi non deve solo avere una connotazione
culturale ma territoriale, dove la visita e il soggiorno sono legati
all’heritage, ma anche all’ambiente circostante, alla scoperta
delle tradizioni, del significato più profondo del luogo e delle
persone che in esso vi risiedono.
Il 2017 è stato dichiarato:
- l’anno dei borghi italiani dal MiBACT
- l’anno del Turismo Sostenibile dall' Organizzazione
mondiale del turismo (UNWTO).
L’occasione per scoprire l’Italia più autentica e una grande
opportunità per riscoprire la bellezza delle piccole realtà
del territorio, vivendo le loro tradizioni popolari e il loro
patrimonio paesaggistico, culturale ed enogastronomico.
8. I borghi nell’entroterra di Rimini
Distanza da Rimini:
A18km Verucchio: borgo con origini antiche, che risalgono al tempo dei
Villanoviani, i cui reperti sono conservati nel Museo Civico Archeologico situato
presso il Monastero dei Padri Agostiniani. Si tratta di una delle più grandi e meglio
conservate fortificazioni malatestiane.
A 15km Santarcangelo di Romagna: con il borgo storico che sorge sulla cima
del Monte Giove, proprio sopra le omonime grotte e le stradine che si arrampicano
fino alla cima, sovrastata dalla Rocca Malatestiana.
A circa 30km: Saludecio, San GIovanni in Marignano e Gradara (PU) con il
castello di Paolo e Francesca, citato da Dante
Oltre 30km: Mondaino, Montebello, Montegridolfo, Montefiore Conca, San
Leo
Molti sono annoverati tra «I più belli d’Italia» e/o Bandiere Arancioni del TCI
9. Case history e spunti nel territorio
Cultura a Rimini
• Centro storico
• Borgo San Giuliano l'antico quartiere dei pescatori oltre il
di Tiberio caratterizzato dai murales di Fellini. Ora rivalutato con numerosi
localini.
Arco di Augusto
Esperienza di un blogger brasiliano ospite di TTG Incontri 2015
http://www.viagemcriativa.com.br/2015/10/20/video-arco-romano/
10. Case history e spunti nel territorio
Cultura
• Terre di Piero – 4 regioni
sulle tracce di Piero della
Francesca
Piero della Francesca fu chiamato a Rimini
da Sigismondo Pandolfo Malatesta a lavorare
al Tempio Malatestiano dove lasciò l’affresco
votivo monumentale con San Sigismondo e
Sigismondo Pandolfo Malatesta.
http://www.terredipiero.it/rimini/
11. Case history e spunti nel territorio
Natura
• Cammini dell'Emilia Romagna
Le vie dei pellegrini, che siano dei
cammini di fede o per ritrovare se stessi.
Sarebbe interessante intercettare il flusso
del circuito regionale ‘Turismo Religioso
e dei Cammini’
Cammino di San Francesco da Rimini
a La Verna inaugurato nel nel 2013.
Maggiori info:
http://www.emiliaromagnaturismo.it/
it/vie-di-pellegrinaggio/vie-
pellegrinaggio-primo-piano.html
http://www.travelemiliaromagna.it/ca
mmini-emilia-romagna/
http://www.emiliaromagnaturismo.it/it/vie-di-
pellegrinaggio/mappa_cammini_aggiornata_lightversdefinitivama
ggio17pdfcopia.pdf
12. Case history e spunti nel territorio
Natura
• Parchi, riserve naturali attorno a Rimini
Attività di trekking, mountain bike, pesca, nordic
walking e birdwatching specialmente in primavera
e autunno per destagionalizzare.
PARCO DEL MARANO
Situato a pochi chilometri dalla riviera riminese, il parco
si estende lungo il bacino del fiume Marano.
Area protetta
OSSERVATORIO NATURALISTICO
VALMARECCHIA
L'osservatorio Naturalistico Valmarecchia,è
situato all'interno dell'Oasi di Protezione della
fauna di Montebello, L'Oasi naturalistica, si
estende su 1200 ettari e fu creata con lo scopo
di per gli aspetti geologici, vegetali e ftutelare un
territorio aunistici.
Il PARCO DELLA CAVA di Rimini costituisce un
grande polmone verde per la città, poco distante dal
centro storico. Privo di recinzioni, il parco è accessibile
24 ore su 24. Al suo interno si estende un lago
artificiale, un tempo una cava d’argilla.
13. Case history e spunti nel territorio
Sapori
• Food Valley -
Euro Food Trip
Progetto parallelo dedicato
alle tipicità ed esperienze
enogastronomiche. Fatto
in collaborazione
con Turismo Emilia
Romagna e Costa Brava
Pirineu de Girona
promossa
da Iambassador.
http://www.travelemiliaromagna.it/eurofoodtrip/
Video del progetto:
http://www.emisevenmedia.com/project/euro-
food-trip/