1. ISTITUTO COMPRENSIVO
CENTRO STORICO- PESTALOZZI
SCUOLA-CITTA' PESTALOZZI
www.scuolacittapestalozzi.it
WIKISCHOOL – Scuola Laboratorio D.M. 14 Giugno 2011
a.s. 2011/12
pestalozzi@comune.fi.it FIIC90083@istruzione.it
2. Progetto di sperimentazione nazionale
“scuole laboratorio in rete”
Applicazione Art 11 .P.R.275/1999
Ricerca e innovazione didattica
formazione professionale
documentazione
Scuola Secondaria di Scuola-Città Scuola Secondaria di
1° grado Pestalozzi 1° grado
Rinascita Firenze Don Milani
Milano Genova
3. Dalla Scuola laboratorio alla Wikischool
Un wiki è un sito web che viene aggiornato dai suoi
utilizzatori e i cui contenuti sono prodotti grazie alla
collaborazione di tutti coloro che vi hanno accesso.
lo scopo è quello di condividere, scambiare, immagazzinare
e ottimizzare la conoscenza in modo collaborativo.
Da qui nasce la metafora delle “wiki-schools”, che
intende esprimere la scelta strategica di una costruzione
endogena (dentro le scuole), connettiva (tra le scuole),
prossimale (vicina all’esperienza professionale dei
docenti) dell’innovazione
4. La conoscenza generativa
Il nuovo Progetto si propone di accentuare e sviluppare
l’idea dell’innovazione dal basso, anche grazie alle
opportunità offerte dalle tecnologie.
Le tecnologie consentono intensificazione delle
interazioni e dei processi riflessivi, cooperativi, di
apprendimento reciproco.
Il profilo della scuola nuova:
rendere protagonisti gli studenti e i docenti dei processi
di apprendimento, scolastico per gli uni e professionale
per gli altri.
5. LA PROPOSTA PROGETTUALE SI INNESTA
NEL PERCORSO DI RICERCA DELLA SCUOLA SUI
CONTESTI FAVOREVOLI ALL’ APPRENDIMENTO
CONTINUA LO SCOPO DELLA "SCUOLA
LABORATORIO":
ESSERE RISORSA PER I DOCENTI E PER LE
SCUOLE
6. L’OTTICA DEI DOCENTI
Consolidare e sviluppare la funzione di “Centro
Risorse per lo sviluppo professionale dei docenti” delle
scuole del territorio.
RETI
Allo scopo di:
● ricercare e sperimentare, in coerenza con gli studi e le teorie
dell’apprendimento, soluzioni innovative nell’applicazione delle
indicazioni e delle disposizioni.
• diffondere le soluzioni, le esperienze e le riflessioni prodotte
sulle tematiche affrontate con la costituzione di comunità di
pratiche.
7. L’OTTICA DEGLI STUDENTI
Quale scuola nella società dell'informazione e
quali i nuovi bisogni formativi degli studenti?
FINALITA’ FORMATIVE
valorizzare il sapere degli studenti,
favorire il lavoro autonomo e collaborativo,
sviluppare la responsabilità personale,
accrescere la motivazione e il protagonismo anche
nella costruzione del proprio curricolo.
8. Sul piano del “saper essere”
● imparare a sperimentarsi in più
situazioni e su più versanti;
● imparare a conoscersi nelle proprie
difficoltà, nei propri punti di forza,
nelle proprie attitudini ed interessi
● imparare ad autovalutare il proprio
percorso di apprendimento;
● imparare a scegliere;
● imparare a sostenere le proprie idee,
ma anche essere disponibili al
confronto con altri punti di vista;
● imparare a collaborare e ad offrire il
proprio aiuto.
9. Sul piano dei saperi disciplinari
● Fornire strumenti di conoscenza.
● Far emergere attitudini e capacità.
● Dare rilievo agli aspetti formativi
definiti delle singole discipline.
● Mettere in relazione aree diverse del
sapere, ponendo particolare
attenzione sullo sviluppo del saper
fare.
● Creare un contesto favorevole per la
costruzione cooperativa ed interattiva
della conoscenza e delle
competenze.
● Favorire la comunicazione e lo
scambio delle conoscenze (tra
studenti e tra adulti) in un processo
continuo di arricchimento reciproco.
10. Sul piano delle tecnologie
● Studiare la valenza formativa e
la valenza pratica che le nuove
tecnologie della comunicazione
e dell’informazione possono
avere nel contesto educativo.
●
● Valorizzare i nuovi modi di
conoscere , di comunicare, e le
nuove forme di intelligenza
digitale che i nuovi linguaggi
multimediali sviluppano nei
ragazzi di oggi.
11. Sul piano dell’organizzazione scolastica
● Superare alcune rigidità presenti nella
struttura scolastica tradizionale
(classi, programmi e tempi
standardizzati) che limitano e
appiattiscono i processi di
insegnamento e apprendimento
mortificando attitudini e potenzialità.
● Rispondere ai bisogni formativi
essenziali, per costruire un contesto
innovativo.
● Favorire motivazione e gratificazione
personale che sono alla base del
successo formativo.
● Adeguare l’identità della scuola alla
realtà culturale e sociale del terzo
millennio.
15. Lavoro di classe e saperi disciplinari
Nel curricolo della scuola ricerca di saperi essenziali
Progettazione di attività da fare:
a livello di classe
a livello di gruppi
Progettazione di attività da fare con gruppi misti per età
Open learning
Progettazione di attività per:
potenziare
approfondire
scegliere lo stile più adatto
collegare diversi saperi
16. Nel progetto….
L’accelerazione nella società, la vita nel 'qui ed ora' porta
alla perdita dell’idea di progettualità sui tempi lunghi.
È da sviluppare l’idea di progetto per permettere all’alunno di
individuare quale potrebbe essere il percorso, quali gli obiettivi,
quali i vantaggi e quali i rischi.
Avere in mente il progetto dà la possibilità di uno sguardo
riflessivo, di una mappa del proprio percorso.
I bisogni e le aspettative degli adolescenti presentano una
notevole complessità, si intrecciano esigenze di ordine
emotivo e relazionale, cognitivo…, ma le esigenze evolvono
rapidamente e assommano aspetti costanti a problemi sempre
nuovi e in divenire.
17. Ancora qualche possibile risposta …
Si ripensa al lavoro individuale del giorno
precedente
Accoglienza
Si organizza il lavoro individuale del giorno
(momento stesso
denominato anche
allena-menti) Ci si prende cura dei problemi individuali
emersi
Ognuno ha il suo piano di lavoro preparato
Studio dagli insegnanti per 15 giorni
individuale È possibile lavorare spalla a spalla con i
compagni/e del biennio
(momento denominato
anche lavoro
Si creano relazioni diverse da quelle di classe
autonomo)
18. Obiettivo e richiesta ….
Grande responsabilità individuale da parte degli alunni
Sviluppo di competenza di autovalutazione
Sviluppo della capacità di scegliere
… TUTOR…
Facilitatore e mediatore che
aiuta la comunicazione, aiuta l’
alunno ad esprimere il suo
stile di apprendimento, aiuta
gli insegnanti a fare proposte
adatte al singolo alunno.
Aiuta l’alunno a prender coscienza del suo percorso in
forma dinamica, a capire l’efficacia del metodo di studio
19. Il tutor e l’alunno avranno uno strumento ….
Autovalutazione iniziale e lungo il
percorso
Valutazione degli insegnanti
Patto formativo
Annotazioni sul comportamento
Le scoperte
Dossier sulle attività scelte
20. A cura di
Stefania Cotoneschi, Coordinatrice della Sperimentazione
Stefano Dogliani, Dirigente