Storia contemporanea - L’età contemporanea dalle rivoluzioni settecentesche all’imperialismo

Salvatore Fabbrizio
Salvatore FabbrizioStudente universitario um Università di Genova
LA RESTAURAZIONE
Il processo mediante il quale dopo il periodo Napoleonico si ristabiliscono i poteri dei
sovrani assoluti ossia dell’ “Antico Regime”
1814
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Gli stati europei protagonisti sono:
Austria
Prussia
Russia
Gran Bretagna
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Mutamenti Geopolitici
• Nel 1814 - 1815 ci fu il Congresso di Vienna che fu la conferenza dei maggiori ambasciatori europei nel
quale disegnarono la mappa del continente secondo i voleri degli stati vincitori.
• Tra i mutamenti geopolitici più significativi troviamo:
• l’accrescimento della Russia che guadagnò il grosso del Ducato di Varsavia e la Prussia che acquistò la
Westfalia e la Renania settentrionale.
• la Germania passò dall’avere quasi 300 stati ad averne 39 , i quali andarono sotto la guida della
Prussia e dell’Austria .
• La Gran Bretagna acquisì dai Paesi Bassi il Sudafrica e il Capo di Buona Speranza ;
• l’Italia fu divisa in una decina di stati (regno di sardegna ,regno lombardo-veneto, parma,modena,
ducato di lucca , granducato di toscana , stato pontificio , regno di napoli , regno di sicilia , ducato di massa e
carrara … )
• Dopo la caduta di Napoleone e del suo impero, teoricamente si cercò di ritornare integralmente all’Ancien
Régime
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I principi della restaurazione
• Il ritorno alla legittimità ripristinò le prerogative della nobiltà europea e delle
famiglie regnanti.
• L'equilibrio, diceva che tutte le potenze dovevano avere uguale forza politica
• La cintura di Stati "cuscinetto" intorno alla Francia, per impedire la sua
egemonia su tutta l'Europa.
Legittimità ed Equilibrio
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Si creano diverse alleanza
Santa Alleanza Quadruplice Alleanza
Questa Santa Alleanza si basava sul principio di
intervento, nel caso uno stato avesse avuto dei problemi
causati da disordini rivoluzionari che potevano contagiare
gli altri stati, questi intervenivano per sedare le rivolte.
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Il pensiero politico della
restaurazione
• La Nazione
• I Liberali e i Democratici
Dopo il Congresso di Vienna l’Europa era profondamente cambiata, si diffuse la
cultura, grazie ai giornali, i teatri etc.. le persone avevano cosi, modo di confrontarsi
tra di loro e di esprimere tra loro il proprio punto di vista.
Con il ritorno dei vecchi Re, avevano voglia di libertà, si diffuse il liberalismo, che voleva
limitare il potere dei Re, dando garanzie ai cittadini contro i soprusi di chi li governava.
I Re sostenevano che loro erano re per diritto divino, mentre il pensiero liberalista affermava
che erano re per un patto stipulato con il popolo, e per questo il Re dovevano aiutare propri sudditi.
Nella restaurazione il modello politico e la monarchia assoluta che gestisce la burocrazia. eccetto in
Francia e in Gran Bretagna che c’è una monarchia costituzionale cioè divisione dei poteri sulla base di
una costituzione.
Tutte le costituzioni sono costituzioni concesse dal sovrano, la Gran Bretagna è stato un modello di
monarchia costituzione dal 600, ispirando tutta l’Europa.
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L’idea di nazione inizio con Napoleone
Il Congresso di Vienna non riuscì ad annullare i cambiamenti radicali come la
crescita della popolazione, risultato della rivoluzione industriale, la quale avviante in Gran
Bretagna nella prima metà del 1800 e che si diffonde in Europa determinando una rivoluzione
nei trasporti, affermandosi la borghesia.
Si diffondono diverse ideologie, Liberismo, Democratici e Cattolici.
• I liberismo afferma la libertà per i singoli cittadini, sul piano economico come libertà di
impresa, concorrenza e commercio. Il diritto al voto è per un ceto ristretto.
• I democratici proponevano l’abbattimento della monarchia per instaurare la repubblica,
basata su sovranità popolare, società più ugualitaria, vi aderirono intellettuali e piccola e
media borghesia. il diritto al voto è per tutta la rappresentanza
• I Cattolici in in Italia cercavano equilibrio tra valori religiosi e ideali liberali.
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Tipi di ideologie che si diffondono
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3 CICLI DI RIVOLUZIONI
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I vari moti rivoluzionari
• 1820 - 25
• 1830 - 31
• 1848 - 49
I primi due ebbero un carattere politico
orientato da movimenti di ispirazione
nazional-liberale.
Il terzo oltre a gli obbiettivi nazional-
liberali, si comincino a sentir parole
d’ordine che incitano a una trasformazione
democratica degli assetti politici.
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Le rivoluzioni di questi anni sembrano
quasi tutte collegate tra loro, le notizie
dello scoppio di una rivoluzione in un
determinato luogo i propagano
attraverso i giornali “i pamphlets”
Il ruolo dei militari hanno un ruolo
decisivo, formatosi
professionalmente e
ideologicamente nel periodo
rivoluzionario e napoleonico,
adattano la tecnica del colpo di
stato. In tutte le società segrete, che
accolgono molti militari e intellettuali
insoddisfatti dell’ordine restaurato, sono
strutture essenziali per coordinare i
tentativi rivoluzionari
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Indipendenza dell’America Latina
Le società coloniali dell’America centrale e meridionale sono dominate dai cosiddetti
“Creoli” (bianchi occidentali, nati però nel continente americano) possessori delle ricche
piantagioni di canna da zucchero, di cacao, di tabacco e caffè, che fanno lavorare gli indios, neri o
i meticci.
Sia nell’impero portoghese del Brasile, sia nelle colonie spagnole i creoli da tempo hanno
assunto un atteggiamento di insofferenza nei confronti dell’amministrazione del prelievo fiscale,
controllati in modo quasi esclusivo da funzionari della madrepatria europee.
Nel 1808, quando la Spagna viene occupata da Napoleone e quando la monarchia borbonica viene
deposta, le elite di alcune aree coloniali ne approfittano per recidere i legami con la
madrepatria, l’esempio della rivoluzione americana e quella francese guidano l’azione dei capi
rivoluzionari,
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Nel 1811 a Caracas forma una giunta di governo capeggiata da Francesco
de Miranda, che proclama L’indipendenza della repubblica del Venezuela.
Negli anni seguenti si formano gruppi ribelli ovunque nell’America
latina ed hanno l’appoggio economico e militare dal Regno Unito,
interessato a diventare il principale agente commerciale dell’area, in
sostituzione della Spagna e del Portogallo.
Francisco De Miranda
La rivolta a Nord è guidata da Simon Bolivar che diventa capo
dopo la morte di De Miranda
Simon Bolivar
• Nel 1817 organizza una spedizione in Cile rendendola indipendente nel
1818
• Nel 1819 Bolivar battendo la resistenza spagnola proclamano
l’indipendenza dello stato federato di Gran Colombia (un area
che include Venezuela, Colombia ed Equador)
• Nel 1821 il Messico conquista la sua autonomia casi come fanno gli
Stati dell’area compresa tra Messico e Colombia, che si uniscono nella
Federazione delle province unite dell’America centrale
• Nel 1822 e 1824 le truppe della Repubblica di Gran Colombia, guidate da
Bolivar, e quelle argentine, guidate da San Martin sconfiggono l’esercito
spagnolo in Perù, proclamandone l’indipendenza
Jose
San Martin
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Nel 1822 infine il Brasile si sgancia dal suo legame con il Portogallo e diventa un impero
indipendente sotto il regno di “Pedro 1°” erede al trono del Portogallo, che accetta la corona del
nuovo Stato indipendente offertagli dai creoli.
Pedro I
Dopo la liberazione dell’intero continente, l’ipotesi di imitare gli stati uniti tanto voluta da
Bolivar si rivela un fallimento, le rivalità sociali e territoriali prevalgono e si frantumano
anche quelle esistenti (Gran Colombia, America Centrale) dando vita a 8 Stati diversi
(Guatemala, Honduras, El Salvador, Nicaragua, Costa Rica, Venezuela, Colombia ed
Equador) infine L’Uruguay a lungo conteso tra Brasile e Argentina diventa anch'esso stato
indipendente nel 1828
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Nell'area balcanica controllato dall'impero
ottomano, intellettuali capi politici, serbi e greci,
che negli anni precedenti hanno potuto viaggiare in
Europa, hanno avuto modo di conoscervi
direttamente o indirettamente l'esperienza della rivoluzione
francese e l'elaborazione del nazionalismo
romantico
• L’indipendenza della Grecia
1822 - 27
• Altri tentativi di indipendenza:
Serbia, Moldavia e Valacchia
(oggi regioni della Romania).
Le Rivolte nella penisola balcanica
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In Serbia un primo tentativo indipendentista scoppia 1804 e viene
represso nel 1813. In una seconda insurrezione che ha luogo tra 1815 e
1816 e il sultano ottomano attribuisce a Milos Obrenovic , Capo della
rivolta, il titolo di capo della regione serba la possibilità di ampia
autonomia amministrativa di giustizia, di imposte, di dogane, di
amministrazioni locali. Se non è la costituzione di uno Stato serbo indipendente, E
comunque riconoscimento di un ampia autonomia alla regione, che tuttavia
resta ancora sotto la sovranità ottomana.
Milos Obrenovic
Intanto ad Odessa sin dal 1814 alcuni mercanti greci
fondano una società segreta che vuole raccogliere
tutti Cristiano-Ortodossi animati da sentimenti
indipendentisti e anti ottomani, la Filiki Eteria
(società degli amici).
Emblema della
Filikí Etería…Il
drappo esibisce
l'abbreviazione del
motto della società,
che è tutt'oggi
quello della Grecia:
«ὴ Ελευθερία ή
θάνατος», «Libertà
o morte.»
Nel 1820 capo dell’Eteria diventa
Alèxandros Ypsilàntis aiutante dello
Zar Alessandro I , che sperò di
convincerlo a sostenere un eventuale
insurrezione antiottomana.
Alèxandros Ypsilàntis
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• Nel marzo del 1821 Ypsilàntis tenta di promuovere un'insurrezione delle
comunità greche in Moldavia e Valacchia. Efficacemente coordinata dall’Eteria la
rivolta successo e conduce nel 1822 alla proclamazione dell'indipendenza della
Grecia.
• La lotta per l'indipendenza greca che prosegue negli anni successivi al 1822
trovo una soluzione decisiva quando Regno Unito, Francia e Russia firma Londra un
Trattato nel quale si impegna a garantire l'autonomia della Grecia (26 luglio 1827)
concretamente i tre Stati firmatari inviano delle squadre navali che il 20 ottobre
seguente nello scontro che ha luogo a Navarino , distruggono completamente la
flotta turco-Egiziana.
• L'anno seguente un corpo di spedizione francese occupa il Peloponneso, mentre esercito russo
attacca l'impero Ottomano occupando Moldavia e Valacchia e minacciando di entrare
Istanbul.
• Nel settembre del 1829 viene firmata la pace di Adrianopoli: L’impero ottomano
riconosce la costituzione dello Stato greco indipendente a cui le potenze
europee del 1832 impongono l'adozione della forma monarchica sotto un re
tedesco (nella persona del principe Ottone Von Wittelsbach di baviera) la Grecia
dovrebbe assumere la forma di una monarchia costituzionale, ma il re, ottone primo, si rifiuta
di concederla ma vi sarà costretto solo nel 1843 da un'insurrezione dell'esercito sostenuto
dell'opinione pubblica. Gli accordi di Adrianopoli anche prevedono la formazione di un
autonomo principato di Serbia, al leader serbo Milos Obrenovic viene attribuito il titolo di
principe ereditario. Gli accordi prevedono anche la formazione di due distinti principati di
Moldavia e Valacchia , parzialmente autonomi, ed i principi non sono ereditari ma vengono
eletti da assemblee di notabili laici ed ecclesiastici. I tre principati danubiani(serbia, moldavia,
valacchia) restano fortemente sotto la sovranità ottomana ma sono posti effettivamente sotto il
protettorato dell'impero russo
OttoneVonWittelsbach
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Nel continente Europeo al porto di Cadice in Spagna
scoppia un altra rivolta a seguito della decisione del Re di
Spagna “Ferdinando 7° di Borbone” che nel 1814
revoca la costituzione che era stata approvata nel
1812 nel corso della guerra anti napoleonica, suscitando
così con questa mossa politica, una delusione collettiva di
una fetta molto grande dell'opinione pubblica, le stesse
persone che avevano perso familiari in guerra per
difendere quella costituzione ora abolita dal Re.
Questa delusione è resa ancora più acuta dalle crisi che
scuote le colonie americane, il quale il re Ferdinando VII
per reprimere le rivolte delle colonie, invia dei soldati E
degli ufficiali, gli stessi ufficiali che si sentono traditi da lui
e dalla sua linea neoassolutista di governo.
Le truppe in partenza per il Sudamerica sono
concentrate nel porto di Cadice, È proprio lì il 1
gennaio del 1820, si ribellano sotto la guida dei
colonnelli Raffael del Riego e Antonio Quiroga
entrambi veterani della guerra antinapoleonica, il loro
programma è ripristinare la costituzione del 1812
Rivoluzione Spagnola
1820 - 25
Ferdinando VII
Raffael del Riego
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• Le numerose società segrete esistenti in Spagna favoriscono il
diffondersi della ribellione nelle altre città. Così facendo il re per
dominare una situazione che ormai sembra fuori controllo, accetta di
rimettere in vigore la costituzione del 1812 e convocare l'elezione della
camera elettiva prevista dal testo costituzionale.
• Il movimento che esce vittorioso dalla rivoluzione si mostra
fortemente disunito
• Ai liberali più moderati, Interessa preservare le istituzioni
costituzionali
• Ai democratici che vorrebbero introdurre riforme sociali che
avviino un processo di redistribuzione delle proprietà
terriere: la contrapposizione che si crea finisce per impedire un
soddisfacente funzionamento delle istituzioni costituzionali
• A porre fine alla rivoluzione spagnola provvede comunque
l'intervento esterno: Durante il congresso di Verona (30 ottobre 1822) le
potenze della Santa alleanza (con l'astensione del rappresentante del
regno unito) affidano alla Francia il compito di reprimere l'esperimento
costituzionale spagnolo. Il 7 aprile del 1823 un esercito francese
forte di 100.000 uomini entra in Spagna e abbatte i rivoluzionari
davanti a Cadice. La costituzione viene di nuovo revocata da
Ferdinando VII eppure in questo caso la fine dell'esperienza
costituzionale è seguita da imprigionamenti ed esecuzioni
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Rivoluzione in Italia
• L’esempio della rivoluzione spagnola del 1820 si rivela contagiosa e chiama all’azione i gruppi carbonari che sono presenti e attivi nel Regno Delle
Due Sicilie
• Nella notte tra 1 e 2 luglio 1820 una 30ª di carbonari di Nola, capeggiati dal prete Luigi Minichini e 127 sottufficiali del Reggimento Cavalleria Borbone
guidati dal tenente Michele Morelli e dal sottostante Giuseppe Silvati si muovono verso Avellino al grido di “Costituzione e libertà!”
• Il Re Ferdinando I di Borbone, decide di non opporre resistenza alla rivolta e in poco tempo l’insurrezione ha successo
• Il 9 luglio i rivoluzionari entrano a Napoli, Francesco di Borbone (nominato da suo padre Vicario, cioè suo sostituto a tutti gli effetti) promuove un
governo di orientamento liberale Il 13 Luglio il re giura sul vangelo di difendere e conservare la Costituzione, che è quella spagnola del 1812 tradotto in
italiano e adottata senza alcuna variazione.
• 2 giorni più tardi, si presenta subito la prima gravissima complicazione per il nuovo governo costituzionale, a Palermo scoppia una insurrezione
autonomista, Il governo provvisorio Palermitano chiede la ricostituzione di un regno autonomo di Sicilia e l’introduzione della costituzione
spagnola. Il governo di Napoli reagisce inviando un contingente militare nell’isola, che ai primi di ottobre riesce a far capitolare Palermo.
• Nel corso del 1820 il fermento rivoluzionario si trasmette anche al Piemonte (cuore del Regno di Sardegna) dove gruppi carbonari formulano il loro
programma in due punti principale: concessione di una Costituzione e guerra all’Austria per la liberazione del Lombardo-Veneto e la formazione di
un Regno dell’Alta Italia sotto la casa Savoia
• Tra il 9 e 10 marzo 1821 ad Alessandria un gruppo di congiurati riesce a far insorgere due reggimenti e a impadronirsi della cittadella militare.
• Il 12 marzo la rivolta si propaga a Torino dove nella notte tra il 12 e il 13 marzo il Re Vittorio Emanuele I dopo aver abdicato a favore del fratello Carlo
Felice per temporanea assenza di costui nomina reggente il nipote Carlo Alberto principe di Carignano. Il 13 marzo Carlo Alberto annuncia la
concessione della costituzione spagnola del 1812 e due giorni dopo fedeltà.Il 16 Marzo il Re Carlo Felice giunto a Modena, sconfessa l’operazione
fatta da Carlo Alberto, ordinandogli di recarsi a Novara dove si trovano le truppe fedeli alla monarchia.
• Le grandi potenze non stanno a guardare. Seguendo le disposizioni negli accordi internazionali siglati nel 1815 a Vienna, dal 27 ottobre 1820 si riunisce a
Troppau (in Austria) un congresso delle potenze europee, il 26 gennaio 1821 a Lubiana (Slovenia) un nuovo congresso, al quale partecipa anche
Ferdinando I delle Due Sicilia che rappresenta lo Stato costituzionale creatosi a Napoli dopo la rivoluzione del luglio 1820, chiede un intervento militare
austriaco, che metta termina l'esperienza costituzionale in atto nel suo regno. La richiesta viene accettata, il 4 febbraio il generale austriaco Frimont
dirigendosi a sud verso l'esercito costituzionale napoletano guidato da Guglielmo Pepe, che viene sconfitto. Il 24 marzo del 1821 gli austriaci
sono a Napoli. Contemporaneamente l’Austria invia di un corpo di spedizione a sostegno delle truppe del Re di Sardegna Carlo Felice. Lo scontro avviene
nei pressi di Novara L'8 aprile del 1821 E hai esito favorevole per gli austriaci. I mesi della seguire sono scanditi da fughe di profughi, processi, ed
esecuzioni.
Giuseppe Silvati
Carlo Felice
Vittorio
Emanuele I
Carlo Albero
Principe di
Carignano
Ferdinando I
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Moti1830 - 31
I moti del 1830-1831 furono tentativi di insurrezione, eredi dei moti del 1820-1821, che nacquero in
Francia e si diffusero poi in numerosi paesi europei.
Come durante i moti di dieci anni prima, i veri protagonisti di queste insurrezioni non furono membri
del popolo, ma la borghesia cittadina.
Su esempio del popolo francese, che aveva cacciato il suo re Carlo X e l'opprimente politica reazionaria
del governo dando vita ad un regime monarchico costituzionale retto da Luigi Filippo d'Orléans,
numerose altre nazioni diedero vita ad insurrezioni; positive, come nel caso del Belgio, che ottenne
l'indipendenza dai Paesi Bassi, negative, come nel caso della Polonia e di Modena.
Francia Belgio Polonia
Ducato di Modena
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Rivoluzione Francia 1830
• Salito al trono Carlo X, il nuovo re dimostrò subito il suo desiderio di tornare ad un regime
simile a quello della monarchia assoluta, restaurando integralmente le condizioni pre-
rivoluzionarie. Concesse numerosi privilegi al clero ed all'aristocrazia fino ad emanare
una legge, la cosiddetta "legge del Miliardo", che avrebbe risarcito tutti i nobili
fuoriusciti dal territorio francese durante gli anni della rivoluzione. Carlo X, con l'aiuto del
suo primo ministro Polignac, di idee fortemente reazionarie, decise di ovviare alle sempre
più numerose proteste dei democratici e dei borghesi revocando la carta
costituzionale ottriata, concessa da Luigi XVIII nel 1814 e pubblicizzando la campagna
militare che avrebbe portato di lì a poco alla conquista dell’Algeria.
• Le manifestazioni di protesta andarono sempre più ampliandosi, anche a causa della crisi
recessiva, dovuta a due anni di carestia: il re perse la fiducia persino del suo Parlamento alle
elezioni. Così Carlo, il 26 luglio 1830, emanò quattro decreti, le ordinanze di Saint-
Cloud, con i quali restringeva ulteriormente il diritto di voto, escludendo
completamente la borghesia, annullava la libertà di stampa applicando pesanti censure,
scioglieva il Parlamento ed indiceva nuove elezioni.
• In seguito a queste disposizioni, il popolo di Parigi insorse, guidato principalmente da
esponenti della media ed alta borghesia. In tre giornate particolarmente violente, le
"tre gloriose" (27, 28 e 29 luglio) i parigini si scontrarono per le vie cittadine con
i soldati del re, che non riuscirono a tenere testa alla folla. L'assalto delle truppe venne
respinto e Carlo X dovette rinunciare al trono fuggendo in Inghilterra.
Carlo X
Polignac
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• Venne offerta la corona di Francia a Luigi Filippo d'Orléans, membro di un ramo cadetto
dei Borbone. Sembrava l'uomo adatto alle esigenze: di nobile stirpe, quindi atto ad essere il re, figlio
di un aristocratico schieratosi con i rivoluzionari, eccellente amministratore delle sue terre, dotato di
abitudini e mentalità tipicamente borghesi. Luigi Filippo, che regnò per diciotto anni, fu un monarca
costituzionale: il re non era più tale per volere divino, ma per legittimazione dei suoi sudditi. Inoltre,
la nuova Costituzione non era più "ottriata" (ossia elargita ai sudditi dalla volontà del sovrano, come
atto unilaterale), bensì frutto di un accordo tra il sovrano ed il Parlamento
Luigi Filippo d'Orléans
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Rivoluzione Paesi Bassi e Belgio
• In seguito al Congresso di Vienna, Belgio e Paesi Bassi furono uniti in un unico stato, che
avrebbe dovuto funzionare da stato cuscinetto per una eventuale volontà francese di espansione territoriale. Lo
stato aveva come forma di governo la monarchia, retta dall'olandese Guglielmo I di Orange-Nassau.
• I belgi mal sopportavano l'unione tra il loro paese e i Paesi Bassi: il nuovo re aveva adottato una forte
politica di accentramento amministrativo e tutti gli incarichi di rilievo erano occupati da
olandesi.
• I belgi erano esclusi così dalla vita politica. A questo si andavano ad aggiungere motivi religiosi: gli
olandesi erano protestanti, mentre il Belgio era un paese con forti tradizioni cattoliche. Inoltre la politica
di dipendenza economica dall'Inghilterra promossa dal governo olandese frenava la sempre maggiore crescita
economica delle industrie belghe.
• Nonostante fossero divisi in tre regioni con forti antagonismi tra loro, i belgi misero da parte le antiche rivalità e
si unirono in un movimento, che prese il nome di movimento unionista, che univa le forze agricole
delle campagne e quelle industriali delle città. Ben presto, nell'agosto 1830, scoppiò a Bruxelles
un moto rivoluzionario. Guglielmo non seppe scendere a patti con gli insorti ed inviò truppe
armate per sedare la rivolta. Tuttavia il moto belga riscosse numerose simpatie tra i francesi, che vedevano così
infrangersi lo stato cuscinetto creato sul loro confine
• Alla conferenza indetta a Londra, i delegati francesi guidati dal principe Talleyrand convinsero
gli inglesi sulla necessità di una nazione belga indipendente. Malgrado la loro vicinanza a re Guglielmo,
gli inglesi si espressero a favore di un nuovo stato belga. Il Belgio fu così definitivamente riconosciuto come stato
indipendente, staccato dai Paesi Bassi, con un regime monarchico costituzionale a capo del quale fu scelto il
principe tedesco Leopoldo di Sassonia-Coburgo, che prese il nome di Leopoldo I del Belgio
Guglielmo I di Orange-
Nassau
Leopoldo I
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Insurrezione Polonia
• Sull'onda dei successi ottenuti dai rivoluzionari francesi, che erano riusciti a mettere in fuga
l'assolutista Carlo X, alcuni polacchi, appartenenti principalmente a circoli intellettuali e
militari, promossero un moto rivoluzionario che portasse all’ indipendenza. A scatenare questa
reazione furono diversi fattori: in particolar modo la grande ostilità nei confronti della Russia, che
andava esercitando con sempre maggiore intensità una politica di repressione nei confronti della
Polonia, in particolare dopo l'ascesa dello Zar Nicola I, che aveva già sventato con la violenza il moto
decabrista. Quando diedero inizio alla rivoluzione, i giovani cadetti erano convinti che la Francia di
Luigi Filippo sarebbe intervenuta militarmente a favore degli insorti contro la Russia. Pur mostrando
simpatia per l'insurrezione, il re francese mantenne un atteggiamento di passività, senza schierarsi
apertamente
• Entrare in guerra contro la Russia a favore della Polonia avrebbe avuto come conseguenza la reazione
della Prussia e dell'Austria, unite allo zar dai patti della Santa Alleanza.
• Perse le speranze in un aiuto francese, si pensava di poter contare almeno sulle masse popolari delle
campagne. Tuttavia queste, da secoli legate alle servitù feudali, non ebbero la reazione prevista.
Nonostante ciò, il moto portò alla liberazione della Polonia centrale ed alla formazione di
un esercito regolare. Ben presto però sorsero dei conflitti fra i capi del moto: alcuni erano
convinti che, giunti a questo punto, si dovesse scendere a patti con i russi, altri credevano
invece nella necessità di una guerra ad oltranza. Approfittando delle divisioni interne degli
insorti, le armate russe attaccarono i reparti polacchi che tentarono una strenua resistenza,
ma nell'ottobre 1831 furono costretti a capitolare. Varsavia venne presa ed il moto soffocato nel
sangue. La Polonia tornava ad essere una provincia russa.
Zar Nicola I
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I moti nei ducati e nello stato
Pontefice
• In seguito ai moti francesi, si riaccesero in alcuni italiani le speranze per una nuova insurrezione. In particolare,
nel ducato di Modena la carboneria locale, con a capo Ciro Menotti, aveva intrecciato rapporti
amichevoli con il duca Francesco IV, che si mostrava particolarmente interessato alla questione ed aveva
in mente oscuri progetti espansionistici per tramutare il suo piccolo ducato in un regno italico. Si
andò così organizzando un grande moto di insurrezione che si allargò a numerose città
appartenenti allo Stato Pontificio, da Bologna alle Marche. A Modena l'arresto di Ciro Menotti, il 3
febbraio 1831, su ordine dello stesso duca Francesco IV, fece scoppiare la rivolta.
• Il 5 febbraio gli insorti dichiararono la secessione delle Legazioni Romagnole (di Bologna, Ferrara,
Forlì e Ravenna), dallo Stato della Chiesa. La rivolta si diffuse, inoltre, tra le varie Legazioni delle Marche.
Inizialmente, in Romagna, se si eccettua uno scontro tra insorti e gendarmi avvenuto a Forlì, le autorità pontificie
cedettero il potere senza resistenza. Le nuove autorità provvisorie proclamarono la nascita delle
Province Unite Italiane, una repubblica parlamentare con capitale Bologna sotto la presidenza di
Giovanni Vicini che ne promulgò la costituzione. Il territorio delle Province Unite fu attraversato, tra il 5 e
il 9 febbraio, dalle truppe del generale Giuseppe Sercognani, comandante della Guarda nazionale di Pesaro. Dopo
aver sconfitto ad Ancona e Terni gli Zuavi pontifici, Sercognani si spinse fino ai confini col Lazio. Alle porte di
Rieti fu respinto dall'esercito pontificio, che lo costrinse a rientrare.
• A Forlì il 17 marzo, Napoleone Luigi Bonaparte, già re d'Olanda per pochi giorni col titolo di Luigi II, trovò la
morte, per una epidemia di morbillo. Il Bonaparte si era volontariamente impegnato nel sostegno dell'insurrezione
come carbonaro, assieme al fratello, il futuro Napoleone III, che divenne un ricercato della polizia austriaca
(entrambi erano stati espulsi mesi prima da Roma per il loro attivismo politico).
• Nonostante gli insorti fossero riusciti ad impadronirsi di importanti città come Parma e Bologna (in questo periodo
va inquadrata l'incursione compiuta da Giuseppe Sercognani con i volontari della Vanguardia in direzione di
Roma), le Province Unite Italiane non riuscirono a reggere l'intervento armato dell'Austria del
febbraio-marzo 1831. Gli insorti sperarono invano nell'intervento di Luigi Filippo di Francia che
aveva prestato soccorso con successo ai ribelli belgi; non aiutarono la causa secessionista anche le notevoli discordie
presenti tra gli stessi capi della rivolta. Gli austriaci scesero verso il Po seguendo la via del Brennero; oltrepassato il
fiume (25 febbraio) si diressero verso Modena. In pochi giorni furono a Bologna e poi a Ferrara. Il 25 marzo
avvenne la Battaglia delle Celle a Rimini. Il 26 aprile 1831, con l'occupazione della piazzaforte di Ancona,
le Province Unite cessarono di esistere e in breve tempo fu ristabilito l'ordine, cui seguirono
condanne a morte. In Romagna, alla fine dell'anno il pontefice inviò un esercito di cinquemila soldati per
reprimere le rivolte di Rimini, Cesena («Battaglia del Monte», 22 gennaio 1832) e Forlì.
bandiera della Carboneria
Ciro Menotti
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IL RISORGIMENTO
Per risorgimento si intende quel periodo storico che va dall’inizio dell’800 che include
attraverso mezzi come la poesia, la cultura, inizia a svilupparsi un pensiero di nazione
unitaria, di discendenza quasi parentale, sconvolgendo gli assetti geo-politici e creando la
“nazione”
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L’Italia prima dell’unificazione
• Dall’inizio dell’800 fino alla prima metà di esso , in Europa vengono
prodotte opere artistiche come poesie, tragedie. romanzi, pitture
etc… che rielaborano in vari modi il mito della nazione italiana. Tra i testi
italiani di ispirazione nazinal-patriotica troviamo menti brillanti come, Giacomo
Leopardi, Alessandro Manzoni, Domenico Guerazzi etc…Tutti questi testi
spiegano cos’è la nazione italiana e perché bisogna combattere per essa. Il sangue è
uno dei legami forti che tiene insieme la comunità, la Cultura della nazione e la
coesione attraverso una comune confessione religiosa, lingua comune da un
comune passato. Alessandro Manzoni nell’Ode di Marzo 1821 immagina la
nazione “una nazione che abbia un solo esercito, una sola lingua, unica religione,
memorie comuni, un unico sangue e una passione da tutti condivisa”. All’interno
delle varie storie narrate ,si possono individuare almeno tre figure principali :
1. L’Eroe Nazionale un soldato coraggioso pronto a combattere i nemici
e quasi sempre destinato a morire
2. La figura del Traditore che provocato dall' ambizione e dal desiderio di
potere causa la morte dell’eroe
3. l'Eroina nazionale che condivide con l'eroe l’unico elemento fondamentale
ovvero il senso di lealtà nei confronti della comunità. Può essere una donna
virtuosa , spesso una madre affettuosa o una sposa amorosa , il quale onore
viene minacciato dai nemici stranieri.
L'eroe nazionale infatti a molti tratti che lo avvicinano alla figura di Cristo come
martire , l’eroe svolge una funzione testimoniale, grazie alla mortesofferenza alle
quali di solito è destinato. Un altro riferimento alla storia di Gesù può essere
trovato nella figura del traditore, se Giuda è la causa diretta della sofferenza di
Cristo, il traditore è spesso la causa della morte dell’eroe. Terzo elemento l’eroina,
la minaccia alle donne. Le donne vanno difese come l’onore della nazione, solo così
si può avere libertà.
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Giuseppe Mazzini e la Giovine Italia
• All'interno dell'universo democratico sin dal 1831 la stella di Giuseppe Mazzini
si impone per la forza della sua predicazione politica E per il fatto della sua rete organizzativa:
La Giovane Italia. Giuseppe Mazzini risveglia gli ideali patriottici nel corso di una passeggiata
in una domenica dell'aprile del 1821 nella strada nuova di Genova, lì con la madre È un amico
di famiglia, incontra un piemontese che è arrivato Genova in cerca di soldi E di un imbarco
per fuggire, per recarsi in Spagna a combattere per la libertà di quella nazione.
• Nel 1827 Mazzini si affilia ha una vendita carbonara genovese tuttavia la
delazione di un infiltrato conduce al suo arresto.
• Nel novembre del 1830 a cui segue la reclusione nel carcere di Savona.
• Nel febbraio del 1831 va in esilio, stabilendosi in Francia a Marsiglia
• Da li nel luglio del 1831 Fonda la Giovine Italia, un'associazione politica diversa
rispetto al modello carbonaro (dove lui ha mosso i primi passi politici. Il limite principale
che ha riscontrato principalmente nell’esperienza carbonara è l’inefficacia propagandistica e
operativa, infatti la Giovine Italia si pone come obbiettivo principale la propaganda
diretta, perché chiunque voglia “chiamare il popolo alle armi, deve potergli dire il perché”
tale opera di propaganda deve essere compiuto degli affiliati attraverso la diffusione
di opuscoli o fogli volantini che spieghino i punti fondamentali del programma
dell'associazione
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Le diverse ipotesi idealiste su come
sarebbe potuta essere l’Italia unita
• L’ipotesi di una federazione di Stati (tipo Stati Uniti) è
presente in Italia ,ma viene respinta e ritenuta un
inaccettabile sbaglio , poiché il federalismo applicato
all’Italia non farebbe che alimentare i localismi e le
divisioni (tra i rappresentati di questo filo ideologico ricordiamo
Carlo Cattane).
• Il liberalismo moderato più accettato dalle classi dirigenti perchè
non rivoluzionario. Il maggior esponente sarà Vincenzo
Gioberti 1801 e stato mazziniano ma si stacca e propone un
altra alternativa a quella mazziniana e la rende pubblica ed
esiliato scrive " il primato morale e civile degli italiani"
nel 1843 che ha grandissima diffusione, vende 800 mila copie e
lo compra solo l’elite. Il primato parla della comunità
italiana che si e modellata e trova la sua principale
comune nel cristianesimo, e che l’Italia ospiti la sante sede.
Questa nazione italiana unificata dal cristianesimo deve dare vita,
rinascere, a una comunita ad un unione confederale tra
gli stati esisteti " tutte monarchie" sotto la guida del
papale
• Nel 1844 verra pubblica un altra opera di Cesare Balbo che
pubblica le " speranze d italia" e si sofferma sul Austria,
ipotizzando che l’Austria rinuci a questi terreni per espandersi nel
impero ottomano. Propone che la guida del movimento
non sia affidata al papa, ma alla monarchia piemontese
" i Savoia". Gioberti Cesare Balbo
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Nel 1846 Gregorio 16° muore e diventa papa Pio 9° (che si
pensava essere più moderno) fa piccole riforme nel regno della
chiesa, e danno l via nel 46/47 per chiedere delle riforme a
tutti gli altri stati italiani, tra le quali la richiesta più forte è
quella della costituzione.
Papa Gregorio XVI
Papa Pio IX
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LE RIVOLUZIONE DEL 1848
I moti del 1848, detti anche rivoluzione del 1848 o primavera dei popoli, furono un'ondata
di moti rivoluzionari borghesi che sconvolsero l'Europa nel 1848 e nel 1849. Scopo dei
moti fu abbattere i governi della Restaurazione per sostituirli con governi liberali.
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Rivoluzione Francia 1848
• 1848 è sinonimo di grandi sconvolgimenti perchè in tutta l’Europa tra il 48-49 ci fu una grande ondata
rivoluzionaria eccetto in Spagna e la Gran Bretagna.
• Tutto questo e preceduto da un biennio di grave crisi economia perché sono anni segnati da gravi crisi climatiche,
aumentano i prezzi di beni di prima necessita, diminuisce la domanda di prodotti industriali, crisi della
manifattura, disoccupazione e sofferenze sociali.
• Tutto inizia in Francia a Parigi,  Da tempo in Francia una parte cospicua dell'opinione pubblica si allontanata
dal re Luigi Filippo e dalla classe dirigente liberale democratica che lo sostiene, Avanzate richieste di
ampliamento del suffragio, in modo che tutti maschi adulti possono prendere parte alla vita politica. Ci
sono gruppi che si spingono anche oltre e sperano si possa creare le condizioni per l'abbattimento della monarchia liberale
e la costituzione di una Repubblica. Come fanno ormai del 1847, i gruppi politici di opposizione, (liberali
progressisti, radicali e repubblicani) organizzato una campagna di banchetti (cioè posti dove si mangia e si
parla di politica) per raccogliere consensi a favore di una riforma della legge elettorale: il governo però
decide di proibire il banchetto previsto per il 22 febbraio. I liberali repubblicani sono inclini a non reagire ma i
radicali promuovono una manifestazione di protesta il 22 febbraio del 1848 migliaia di persone
scendono nelle strade di Parigi. La sera del 23 febbraio, un incidente provoca la reazione di un reparto
dell'esercito schierato nella Boulever des capucines, che spara sulla folla uccidendo 52 dimostranti.
• La protesta si infiamma: 1500 barricate vengono costruite durante la notte per le strade di Parigi, Mentre i
dimostranti assaltano le armerie, per essere in grado di difendersi. Nel corso della notte gli scontri si moltiplicano
senza che l'esercito riesca A fronteggiare la guerriglia urbana, nella tarda mattinata del 24 febbraio Luigi Filippo
capisce di non poter più controllare la situazione, decide quindi di abdicare e di abbandonare la Francia,
Recandosi in Inghilterra. La duchessa di Orleans, Madre del nipote di Luigi Filippo, un bambino di nove anni in
favore del quale egli abdicato, si reca subito in parlamento per ottenere l'immediato riconoscimento della successione, ma
subito dopo di lei sopraggiunge la folla di dimostranti, A sostegno dei deputati dei capi democratici. L'intervento dei
dimostranti in parlamento e decisiva la situazione, infatti viene risolta con la nomina di un governo
provvisorio maggioranza repubblicana, guidato dal poeta Alphonse De Martine. Il governo proclama
subito la Repubblica (e la seconda Repubblica francese, dopo la prima istituita nel 1792) nelle settimane
seguenti abolisce la pena di morte per reati politici, abolisce la schiavitù nelle colonie, proclama la
libertà di stampa e di associazione e riforma la legge elettorale, introducendo il suffragio universale
maschile.
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Il discorso di Alphonse de Lamartine del 25 Febbraio 1848
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… I cambiamenti …
In Francia viene eletta questa assemblea costituente votata e da degli esiti un po diversi, perché
la maggioranza e moderata, addirittura ce un elevato numero di monarchi, si vede un
cambiamento moderato, difronte a ciò avviene un altra ondata rivoluzionaria, Parigi insorge di nuovo
giugno 1848 e si tratterà di un altra rivoluzione cittadina con decina di migliaia di morti che verra stroncata
dallo stesso governo provvisorio, intanto continuano i lavori nell’assemblea e nel novembre del 1848 si ha
una costituzione:
Non riconosce solo diritti solidi ma anche sociali: 
• Istruzione obbligatoria e a carico dello stato
• Vengono abolito i carichi nobiliari
• Famiglia e lavoro, ordine pubblico e proprietà 
• Repubblica presidenziale 
Dicembre 1848 la costituzione e nata e si svolgono le elezioni presidenziali con 5 milioni di votanti,
viene eletto Luigi Napoleone Buonaparte " nipote di Napoleone" e ha grandissimo consenso,
deve la sua forza al mito di Napoleone e perché nel corso della campagna elettorale si era contraddistinto per
riavere l’ordine e alla pace sociale in Francia anche nelle classi più povera ha avuto gran successo. All inizio del
49 ci sono le elezioni per l’assemblea amministrativa e anche li il risultato vede una netta vittoria dei partiti
moderati (di destra), ci furono leggi ordinarie che limitarono i poteri del popolo. Nel 50 viene emanata una
nuova legge elettorale limitando il suffragio universale eliminando le classi più povere. Il 48 finisce in Francia
con l repubblica e si ha una imposizione conservatrice.
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Rivoluzione nell’Impero Austriaco
1848
• la rivoluzione dilaga nell'impero austriaco, il modello della rivoluzione
francese viene replicata Vienna, cioè nel cuore del conservatorismo
europeo. Il 13 marzo del 1848 una grande folla si riversa nelle
strade di Vienna per forzare il governo a concedere riforme
paragonabili a quelle che stanno facendo in Francia in Italia.
• Il 14 marzo del 1848 l'imperatore Ferdinando I licenzia suo Primo
Ministro Metternich e promette una costituzione.
• il 15 marzo 1848 manifestazioni di piazza attraversano Budapest, dove si
forma un governo autonomo guidato dal patriota ungherese Lajos Kossuth.
Re Ferdinando I
Metternich
Lajos Kossuth
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• 11 aprile del 1848 l'imperatore concede al governo ungherese il
riconoscimento di una larga autonomia: viene approvata una
costituzione ungherese, che contempla un parlamento eletto con suffragio
censitario, e vengono anche aboliti i privilegi fiscali ancora riconosciuti ai
nobili e sia alle servitù feudali a carico dei contadini, ancora in vigore nelle
campagne.
• La stessa norma viene approvata dal governatore della Galizia che poco
dopo sarà estesa a tutti i territori dell'impero
• L'imperatore annuncia la convocazione di un'assemblea costituente
imperiale, che verrà eletta a suffragio universale maschile.
• Il 22 luglio si riunisce l'assemblea costituzionale imperiale e uno dei sei primi atti
(7 Settembre 1848) è l’abolizione delle servitù feudali su tutto il
territorio dell’impero
• Il 2 Giugno 1848 nel frattempo si è aperta a Praga un congresso dei popoli
slavi dell’impero che ha come obbiettivo quello di trasformare l’impero in una
federazione di stati dotati di larghe autonomie
• Il 2 dicembre del 1848 imperatore Ferdinando abdica a favore Francesco
Giuseppe, facendo piazza pulita delle garanzie costituzionali concessi
dal suo predecessore, il 7 marzo 1849 l'assemblea costituente imperiale viene
sciolta dalle truppe maratona costituzione redatta dei collaboratori dell'imperatore,
di conseguenza molto moderata
Francesco Giuseppe
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• A Venezia il 17 il 18 marzo si tengono imponenti manifestazioni di ispirazione indipendentalista.
• Il 18 marzo Milano insorge dopo cinque giorni di scontri durissimi, Milano viene liberata. Il
maresciallo comandante delle forze armate austriache, da ordine al suo esercito di abbandonare la
città e di rifugiarsi nel cosiddetto “quadrilatero” ed intanto a Milano si formò un governo
provvisorio che coordinava l'insurrezione.
• Il 22 marzo anche a Venezia un'insurrezione quasi del tutto incruenta conduce alla liberazione
delle città e alla proclamazione della Repubblica di Venezia guidata da Daniele Manin
• L'impero austriaco sembra sopraffatto. Il 23 marzo si apre un altro fronte di crisi perché il re di
Sardegna, Carlo Alberto, decide di dichiarare guerra all'Austria (si tratta della cosiddetta prima
guerra di indipendenza)
Daniele Manin
Carlo Alberto di
Savoia
Italia del 48
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Rivoluzione Prussia - Germania
1848
• il 18 marzo 1848 (proprio mentre insorge Milano) a Berlino scoppia una rivolta che
l'esercito e cerca di reprimere, provocando la morte di circa 200 manifestanti. Il 19 marzo
una nuova manifestazione induce il re a ordinare all'esercito di allontanarsi dalla città
• Il 25 marzo il re di Prussia, Federico Guglielmo 4º autorizza l'elezione di un'assemblea
costituente prussiana, eletta suffragio universale maschile a doppio turno, e adotta la bandiera del
movimento nazionalista tedesco (nera, rossa e oro a bande orizzontali)
• Il 22 maggio del 1848 l'assemblea costituente prussiana comincia i suoi lavori, Tra marzo e aprile del
1848 in tanto, la maggior parte degli Stati della confederazione germanica autorizza
l'elezione a suffragio censitario di delegati da invitare a un'assemblea nazionale tedesca,
con sede a Francoforte, che si riunisce per la prima volta il 18 maggio seguente: la convocazione
dell'assemblea di Francoforte e coincide con lo scioglimento della confederazione germanica
• In Posnania, cioè nell'area della Polonia inglobata nella Prussia, e in particolare nella città di
Poznan, le notizie della rivoluzione a Berlino e della convocazione dell'assemblea nazionale tedesca
mobilitando i nazionalisti polacchi, che chiedono al governo prussiano e all'assemblea di
Francoforte una larga autonomia, come premessa per la ricostruzione di uno Stato
polacco. Il tentativo è inizialmente salutato con qualche simpatia dai parlamentari prussiani e tedeschi:
ma poi il governo prussiano sceglie la linea dura e invia un contingente di 30.000 soldati
che il 19 aprile attacca la piccola armata nazionale polacca, (circa 9000 uomini) dopo qualche
insuccesso, Il 9 maggio i prussiani sconfiggono completamente i polacchi.
Federico
Guglielmo IV Re di
Prussia
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• In Germania le promesse della primavera del 1848 si risolvono col freddo
dell'inverno seguente. L'assemblea prussiana, riunitosi il 22 maggio 1848, ha una
vita assai breve:
• Il 5 dicembre del 1848 il re di Prussia, Federico Guglielmo IV, la soglie d’autorità
E procede all'emanazione di una costituzione redatta direttamente dei suoi
collaboratori. Questa costituzione concessa dal sovrano attribuisce al Re potere esecutivo,
riservando il legislativo un parlamento bicamerale: la camera alta È composta dai principi
reali E dei nobili prussiani, la camera bassa eletta suffragio indiretto Sulla base dei sistemi
elettorali delle tre classi.
• Pochi mesi più tardi il 30 gennaio gennaio del 1850 Federico Guglielmo IV, impone una
revisione costituzionale che rende ancora più forte il potere del sovrano.
• Intanto a Francoforte alla fine di marzo, inizio aprile 1849 dopo lunghe discussioni e
contrasti sul tema dell'assetto del possibile futuro Stato tedesco, assemblea nazionale
tedesca decide a favore della costituzione di un regno piccolo tedesco (ovvero un
regno che escluda le aree tedesche dell'impero austriaco) l'assemblea decide anche di
offrirne la corona sovrano del più forte Stato tedesco ovvero la Prussia, Federico
Guglielmo IV la rifiuta sprezzantemente. È un modo molto traumatico di mettere fine
al sogno dello stato tedesco unitario.
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IL REGNO UNITO DI GRAN
BRETAGNA E IRLANDA
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• La Gran Bretagna e stabile perché ha una monarchia fino dal 600 essendo separata dal
mare "dalla manica" non viene toccata da napoleone e neanche dalle rivolte del 48 e essendo cosi
stabile sarà un modello per tutto 800 dal continente.
• Monarchia e Parlamento formato dalla camera dei comuni e la camera dei lord che
sono per lo più aristocratici e membri della magistratura. Dopo gli anni 1990 i lord non saranno
più ereditari ma proposti dalle camere e eletti dalla regina.
• Sin dalla meta del 700 chi vinceva le elezioni formava il governo, quindi si ha una
monarchia parlamentare, il re e a capo delle religione, in Inghilterra ci sono due chiese,
l’anglicana che e la maggioritaria e il re ne e a capo e le altre chiese che sono i
protestanti di vario tipo considerati anticonformisti.
Conservatori “Tory” (Desta) Liberali “Whig” (Sinistra)
Più vicini ai proprietari terrieri
Più vicini alla classe produttiva borghese
Legati alla chiesa Anglicana (dove il capo è il reregina) Legati alle chiese non conformiste come il Calvinismo
Più vicini al potere Monarchico Più vicini al potere Parlamentare
Si hanno due tipi di partiti
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• Il sistema elettorale è a maggioranza quindi anche un voto può cambiare tutto
• I cattolici e gli ebrei erano escusi dalla politica.
• i conservatori "tory" governano fino al 1830 e sono riuscite ad ottenere alcune leggi moto importanti per
i loro rappresentati sulla proprietà terriera chiamata corn laws (leggi sul grano) protezionismo
granario nel 1815 consiste che nel grano estero ci sia una grande tassa ma svantaggio le classi più
basse perché il pane costava di più. Il governo tory iniziarono a fare molta fatica a governare perché i whig
iniziarono a intraprendere iniziative politiche e sociali mettendo appunto un programma politico che
prevedeva profonde riforme, non tanto di ampliamento si suffragio, ma riforme dei collegi elettorali che
in Gran Bretagna erano ancora in vigore leggi di epoche precedenti e che non riflettevano più gli equilibri
sociali, visto che era cambiata dalla rivoluzione industriale, da qui infatti si evince la definizione dei “borghi
putridi” (nel senso morale della cosa) perché c’erano circoscrizioni che avevano rappresentanza
anche se con pochissimi abilitati
• I whig una volta andati al potere abolirono il divieto ai cattolici e ai ebrei di tutte le limitazioni, cosi
facendo gli irlandesi entrarono in parlamento (gli irlandesi sono tutti cattolici)
1. Nel 1830 i whig tornarono al governo e realizzarono tutte queste riforme:
2. 1832 ampliano il suffragio, si incomincia a ridisegnare i collegi elettorali (nel 1872 il voto diventa segreto)
3. Si inizia a parlare di voto alle donne ma poi si accantona, anche se va ricordato che c’è la regina vittoria dal 1839
fino al 1901 ma esclusa dalla politica
4. Vengono emanati leggi nei confronti dei lavoratori di fabbrica tutelarli, Grazie alle leggi emanate
nel 1833/34.( Poor Law Amendament Act) l’orario di lavoro diventa di 9 ore, vietano il lavoro in
fabbrica dei bambini al di sotto dei 9 anni, etc… vengono emanate anche la legge sui poveri nel
1834 fatta dai liberali, rende invivibili le condizioni di vita delle “case di lavoro” dove si vive in
maniera assurdo, libera manodopera perché più tosto che vivere in queste work house,
preferiscono trovare lavoro in fabbrica
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Movimento Cartista
• Il clientelismo e la corruzione, il mondo del lavoro si organizza e viene proposto un
programma politico molto delineato, viene detto movimento Cartista, presenta al
parlamento 1838 la carta del popolo, che richiede riforme molto profonde, che
mobilità migliaia di persone attraverso manifestazioni di piazza, petizioni etc.
• Questa carta del popolo chiede che il diritto di voto venga esteso a tutti,
estendendo il suffragio universale maschile, chiede che i parlamentari
vengano pagati, in modo che anche le classi più basse potessero partecipare
alla classe politica, visto che per fare politica si sarebbe dovuto assentare dal
lavoro e anche viaggiare; chiedono la riforma delle circoscrizioni e che il
parlamento venisse eletto annualmente, per evitare il formasi di lobby.
• Presentano al parlamento questa people’s chart che respinge per intero tutti i
punti della carta, e di fonte a questo rifiuto il movimento si sfalda intorno a gli
anni 40
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La Figura della Regina Vittoria
Hannover
• Grazie alle tradizioni storiche della Gran Bretagna permette di sedere al trono
la regina Vittoria Hannover, anche se può sembrare strano in un periodo
storico come quello del 700° dove la figura della donna e la politica non sono
ambivalenti.
• Vittoria sposa il cugino Alberto di Sassonia di qui profondamente
innamorata e di qui ne resta incinta per 9 volte. Costantemente impregnata nei
suoi compiti di madre e moglie Vittoria pur non sottraendosi alle suo ruolo di
responsabilità pubblica, delega quasi sempre il coniuge a molte
incombenze governative.
• Anche dopo la morte del marito avvenuta nel 1816, Vittoria mantiene
un profilo pubblico basso, aprendo i lavori parlamentari molto di rado e
rifiutandosi per alcuni anni di viaggiare in carrozza, trasmettendo
all’opinione pubblica più il suo ruolo da madre di famiglia, più tosto
che di Regina, atteggiamento che le farà guadagnare un enorme stima da parte
dell’opinione pubblica
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La Francia Dalla II Repubblica (1848-1851)
Al Secondo impero (1852-1870)
• All’uscita del biennio rivoluzionario del 1848-49 la Francia continua ad
essere ciò che è stata sin dal 1789, lo stato europeo più instabile sia sul
piano interno che internazionale.
• Tra 1850 e il 1851 la seconda repubblica è attraversata da una forte
tensione politica, il parlamento è diviso da diversi raggruppamenti politici
che stentano a imporsi gli uni su gli altri. La situazione di stallo si risolve
nel 1851 quando il parlamento respinge una proposta formulata dal
governo che con una deroga al testo costituzionale vorrebbe
autorizzare la rieleggibili di Luigi Napoleone Bonaparte alla carica
di presidente.
• Bonaparte è un uomo ambizioso e tenace, non si lascia intimorire da questa
sconfitta politica e nel 1849 è riuscito a rafforzare la popolarità che gli
deriva dall’essere il nipote del grande Napoleone, ordinando la
repressione militare della repubblica romana e la restaurazione del
Papa Pio IX, una situazione che gli porta le simpatie del mondo
cattolico francese
Napoleone III
Papa Pio IX
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• Preclusa la possibilità di un elezione, Napoleone reagisce con una soluzione inventata da Napoleone I, cioè con il colpo di
stato il 2 dicembre 1851. Il 2 dicembre reparti dell’esercito occupano la sede del parlamento, mentre nello stesso
tempo proclama la convocazione di un plebiscito che si tiene il 21 e 22 dicembre 1851, dove tutti i cittadini sono
chiamati a pronunciarsi sulla seguente questione “Il popolo francese vuole il mantenimento dell’autorità di Luigi
Napoletano Buonaparte e gli delega i poteri necessari per stabilire una costituzione” dove i risultati gli sono
largamente favorevoli
• Lo scioglimento della Camera democratica viene seguito dall’elaborazione di una Costituzione autoritaria e dall’attribuzione a
Luigi Bonaparte il titolo di imperatore.
• Il 2 Dicembre del 1852, all’anniversario del colpo di stato, si tiene la cerimonia di investitura dell’imperatore che assume il nome di
Napoleone III guida del Secondo Impero
• Formalmente sopravvive un sistema parlamentare, anche perché la Costituzione prevedeva un assemblea
legislativa eletta a suffragio universale maschile, affiancata da un Senato composto da membri nominati a vita.
Però di fatto l’assetto politico-costituzionale era tutto sbilanciato a favore dell’imperatore, cui spettava il controllo
dell’esecutivo e del giudiziario, l’iniziativa legislativa e guida delle forze armate.
• Definito l’assetto istituzionale del suo Secondo impero, Napoleone III, incoraggia molto l’innovazione tecnologica e lo
sviluppo economico. La rete ferroviaria e il sistema vario vengono notevolmente potenziali, che culmina in un
importante accordo commerciale tra Francia e Regno Unito siglato nel 1860 e vengono effettuati vari lavori pubblici, con il
quale fa acquistare ancora più consenso al suo regime, perché offre una soluzione al problema della disoccupazione.
Inoltre viene attuata una vasta ristrutturazione urbanistica di Parigi.
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• Volendo percorrere la strada del suo predecessore, anche Napoletano III intende attuare
una politica estera dinamica, che attraverso gloriose azioni militari, ottengono
significativi vantaggi diplomatici e strategici per una grande Francia.
• La prima iniziativa importate viene realizzata nel 1853-55 quando la Francia si
impegna insieme con il Regno Unito e poi con il regno di Sardegna in una
spedizione militare in Crimea contro l’impero Russia. L’occasione è offerta da un
attacco sferrato della Russia all’impero ottomano nel 1853, con l’intenzione di impadronirsi
della Moldavia e Vallacchia. La Francia e la Gran Bretagna per evitare di un
ulteriore espansione della Russia nei Balcani. La guerra si conclude con la
sconfitta della Russia nel 1855 e con la convocazione di una conferenza di pace
a Parigi nel 1856, Grazie a questo Napoleone III riesce a celebrare il ruolo
della Francia di nuovo come una grande potenza come ai tempi di Napoleone I.
• Preso da questa vittoria si fa promotore di ulteriori battaglie, alcune vinte e altre
perse, tra qui la più importante fu la sconfitta in Messico, dopo averla attaccata
con la scusa di difendere gli interessi degli investitori francesi. Insuccesso che
grava notevolmente sul prestigio e sulle fortune politiche di Napoleone III
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Il regno di Sardegna
dal 1850 al 1859
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• Negli anni immediatamente successivi al fallimento della rivoluzioni del 1848-49 , la situazione italiana
è caratterizzata da due tratti fondamentali. Da un lato i gruppi mazziniani, ancora molto attivi, vedono
fallire, uno dopo l'altro, tutti i loro tentativi insurrezionali. La sequenza di insuccessi allontana da
Mazzini, e dalle sue associazioni una parte prestigiosa e crescente dell'opinione pubblica di
orientamento nazional-patriottico.
• I delusi da Mazzini trovano nel Regno di Sardegna un oggetto istituzionale e politico in grado di
accogliere di accogliere le istanze del movimento risorgimentale.
• Il nuovo Re di Sardegna conferma lo Statuto Albertino concesso da suo padre Carlo Alberto l’anno
precedente.
• Dopo la fine del biennio rivoluzionario, il governo del regno di Sardegna, guidato da
Massimo D’Azeglio, decide di accogliere gli immigrati politici in fuga da tutte le aree
italiane dove siano in atto repressioni contro coloro che hanno preso parte alle iniziative di ispirazione
patriottica, e cosi molti migliaia di esuli si recano in piemonte dove trovano ospitalità. Il prestigio che
il regno di Sardegna conquista con queste decisioni si accresce ulteriormente quando la
guida del governo viene assunta da Camillo benso conte di Cavour.
• Uomo politico di grande intelligenza, Buon conoscitore del sistema politico britannico, Cavour
Copenaghen 1850 il ruolo di ministro di agricoltura, industria e Commercio e dal 1851 quello di
ministro delle finanze nei governi guidati da Massimo d’Azeglio.
• Quando diventa capo del governo nel 1852, Cavour mostra tutta la sua stoffa di grande
uomo di Stato sotto la sua guida prosegue l'azione di ridimensionamento dei privilegi
ecclesiastici già avviata dal governo precedente con le leggi Siccardi. Cavour prosegue in questa linea
con una legge del 1855 che abolisce le congregazioni religiose contemplative (cioè a tutte quelle che non
si dedicano con attività “utili” come insegnamento) esistenti nel regno di Sardegna, I beni degli enti
ecclesiastici vengono espropriati e assegnati a una cassa ecclesiastica, un'istituzione statale che con le
rendite dei beni espropriati paga lo stipendio ai parroci del regno. Cavour
Massimo d’Azeglio
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• Questo provoca uno scontro tra Cavour che cerca di affermare la
laicità del regno e e Vittorio Emanuele II che non vuole che i rapporti la
Santa Sede diventino ancora più tesi di quanto non siano già. Ma Cavour con
un ampia maggioranza parlamentare riesce a far prevalere la sua linea di pensiero.
• L’intervento del regno nella guerra di Crimea al fianco della Francia e
del Regno Unito non è militarmente determinante, ne garantisce vantaggi
diplomatici e territoriali, ma gli assicura un prestigio e una visibilità
internazionale molto superiore alla sua forza effettiva, ed è in virtù di
questo prestigio che Cavour può prendere parte alla conferenza di pace
che si tiene a Parigi nel 1856, dove viene anche esaminata la situazione della
penisola italiana, che i ministri francesi e e inglesi definiscono pericolosamente
instabile.
• Nel 1858 Napoleone III invita Cavour a un incontro diplomatico
riservato, che si tiene il 20 - 21 luglio in Francia, nella stazione termale di
Plombières. Napoleone III si dice disposto ad aiutare militarmente il
Regno di Sardegna in una guerra contro l’Austria, in vista di un riassetto
geo-politico complessivo della penisola, con la formazione di una confederazione
italiana composta da 4 regni autonomi (Alta italia, Centro italia, Napoli e Roma
papale che ne sarebbe affidata al papa per compensarlo della gran parte della
perdita dei suoi territori)
• Viene cosi stipulato un trattato di alleanza tra Francia e Regno di
Sardegna che viene siglato il 24 gennaio 1859
Cavour Presidente
del consiglio
piemontese
Napoleone III
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Unificazione
Italiana
1859 - 1860
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• La situazione di tensione tra Regno di Sardegna e L’impero d’Austria, studiatamente alimentata dal
governo Cavour nei primi mesi del 1859, ha come esito un Ultimatum militare che i diplomatici
austriaci notificano al governo di Torino il 24 aprile 1859, è l’inizio della cosiddetta seconda guerra di
indipendenza è l’avvio di un interno ciclo di eventi che condurrà alla formazione di un Regno Unito
d’Italia. Come da accordi presi, nella primavera del 1859, Napoleone III unisce le sue truppe dell’esercito a quelle del
Regno di Sardegna per “difendere” il regno dall’aggressione Austriaca.
• La guerra che combattono contro l’impero austriaco ha successo, e porta all'occupazione della
Lombardia, e quando la conquista del Veneto è a portata di mano, inaspettatamente Napoleone III che è
a capo dell’esercito Franco-Piemontese decide di interrompere la guerra e stipulare un armistizio con gli
austriaci(Villafranca 11 luglio 1859) ed è la fine della guerra.
• Napoleone III fa questa scelta a causa del malumore che si è diffuso in Francia a causa del numero
altissimo di soldati francesi morti, e in secondo luogo a causa dell’evoluzione della situazione politica nella
ducato di Modena, in quella di Parma, in Emilia-Romagna e nel Granducato di Toscana, che sta sconvolgendo tutti i
piani previsti a Plombières.
• Li infatti tra la fine di aprile e il giugno del 1859, scoppiano una serie di sollevazioni che portano alla
cacciata del granduca di Toscana, delle duchessa di Parma, del duca di Modena e delle autorità pontefice di
Bologna e di Romagna a una loro sostituzione con governi provvisori favorevoli all'unione di queste arie con il nuovo
Stato che si sta formando a nord attraverso l'annessione della Lombardia regno di Sardegna.
• La formazione dei governi provvisori in Emilia-Romagna e in Toscana è la presemssa alla convocazione dei
Plebisciti di annessione che si terranno 11-12 marzo 1860 invitati gli elettori a decidere se “unirsi
alla Monarchia Costituzionale del Re Vittorio Emanuele, o Regno Separato” e che possono votare tutti i
maschi che abbiano compiuto 21 anni
• Il 25 Marzo 1860 in Piemonte, sardegna, lombardia, Emilia, Romagna e Torino si tengono le elezioni per il
Parlamento di Torino, con le regole della legge elettorale dell'ex regno di Sardegna (quindi a suffragio
ristretto) con il risultato della formazione di una Camera dei Deputati denominata da una solida
maggioranza liberale che sostiene la politica avviata da Cavour .
• Un mese più tardi si tengono i plebisciti di annessionione di Nizza e Savoia alla Francia che anche in questo caso danno un
risultato favorevole
• Mentre si stanno tenendo i vari plebisciti di annessione, Giuseppe Garibaldi raccoglie a Genova un
migliaio di volontari con i quali il 5 - 6 maggio 1860 si imbarcano su due piroscafi diretti verso la
Sicilia dove da tempo ci sono in atto agitazioni antiborboniche. Impresa militare autonoma al quale
il governo del nuovo stato italiano non è coinvolto.
Giuseppe Garibaldi
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• 11 Maggio i garibaldini con una certa fortuna riescono a sbarcare a Marsala.
Garibaldi da allora con il tempo riesce a raggiungere il numero di 50.000 unità
riuscendo a sbaragliare l’esercito borbonico, procedendo da Palermo a
Messina e poi dalla Calabria a Napoli dove entra trionfante il 7 Settembre
1860
• Il 21 Ottobre 1860 in Sicilia e nel mezzogiorno continentale si tengono i plebisciti
di annessione con i quali si chiede a gli elettori di pronunziarsi sulla seguente formula “ Il
popolo vuole l’Italia una ed indivisibile con Vittorio Emanuele, Re costituzionale e i suoi
legittimi discendenti” con i risultati in entrambi i casi favorevoli
• il 4 Novembre 1860 si tengono anche i plebisciti di annessione delle marche E
dell'Umbria, che integra nel processo di unificazione. (Restano fuori dall’italia
unita al momento solo Roma e il Lazio, Venezia e il Veneto)
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L’Italia Post-Unitaria
• Dopo l’unità ci si rese conto che di unito c’era ben poco, iniziando con la lingua italiana che erano in pochissimi a
parlarla, basti pensare che il Re Vittorio Emanuele parlava e scriveva in francese.
• Non era uguale neanche sotto l’aspetto economico-sociale, una panoramica approssimativa vedeva l’esistenza di tre arie economiche diverse
“L’aerea della valle padana, L’Italia centrale (Toscana, Umbria, Marche), e l’Italia meridionale e le isole
• Nel Mezzogiorno scoppia un movimento di reazione all’unità che le autorità del regno chiamano Brigantaggio, le azioni
compiute dalle bande sono di sconcertante violenza. Ma un efferatezza di certo non minore accompagnata la repressione additata alle forze
dell’esercito, che addirittura esponevano i cadaveri a scopo intimidatorio
• Il primo parlamento del regno di Italia si riunisce a Torino, capitale del regno il 18 febbraio 1861 la legislatura che si apre in
quest'occasione è indicata come 8° legislatura del regno d'Italia, perché si continua la numerazione delle legislature del regno di Sardegna. Il
primo re d'Italia si chiama Vittorio Emanuele II
• Infine lo statuto Albertino viene adottato dal nuovo regno, senza che si apportino alcuna modifica.
• Dopo quattro mesi il capo del governo Cavour muore il 6 giugno 1861. Il processo di costruzione degli assetti normativi
istituzionali del regno sono affidati ad un raggruppamento politico liberal-monarchico “destra storica”. Gli uomini della
destra storica hanno una visione politica elitistica, perché ritengono che la politica debba essere riservata solo a gli uomini più ricchi e più
colti. Ammettendo perciò al voto solo il 2% della popolazione del regno d’Italia. Inoltre sono favorevoli a strutture statali basate
sull'accentramento amministrativo, cioè che la maggior parte delle decisioni debbano essere prese dagli organismi centrali (parlamento è
soprattutto governo), mentre gli enti locali (province comuni) non debba avere che limitate autonomie, amministrando sotto il controllo di
funzionari statali dipendenti direttamente dal governo ( il principale dei quali è il prefetto)
• I governi della destra attuano una politica che seguì essenzialmente due linee guida sperimentata da Cavour il regno di
Sardegna: costruzione gli assetti normativi e infrastrutture, ed separazione tra Stato e Chiesa.
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• La crisi più grave si presenta del 1866, il governo guidato da Alfonso La Mormora, si accorda col governo prussiano per una possibile guerra
comune contro l’Austria, che per evitare di avere due fronti aperti, l'Austria comunica al governo italiano di essere pronta accedere il Veneto e
la provincia di Mantova, con l'intermediazione di Napoleone III, a patto che l'Italia si ritiri dall'alleanza. Ma il governo italiano decide di rispettare
l'impegno preso con i prussiani rifiutare la proposta.
• Gli austriaci hanno perso la guerra contro i prussiani il 26 luglio, una tregua viene sottoscritta anche da italiani austriaci. Negli accordi di pace
l'Austria cede il Veneto e Mantova all’Italia attraverso la mediazione di Napoleone III
• Garibaldi e i suoi, continuano a progettare la conquista di Roma attraverso un'azione militare simile alla spedizione dei mille, E ne tentano la
realizzazione per ben due volte nel 1862 E nel 1867. Nel 1862 Garibaldi organizzò una spedizione che partendo dalla Sicilia, intende marciare su
Roma, ma l'iniziativa di Garibaldi è del tutto illegale agli occhi del governo I suoi garibaldini non sono altro che privati cittadini I quali hanno preso le
armi per compiere un'azione militare assolutamente non autorizzata, così il governo d'Italia mandare esercita fermare Garibaldi e suoi il 29
agosto del 1862, e nello scontro a fuoco anche Garibaldi stesso viene ferito un piede, mentre dei sue volontari, vengono giustiziati sul posto in quanto
ritenuti disertori dell'esercito regio, dopo essere stato catturato Garibaldi viene rinchiuso in carcere, ma viene liberato dopo un mese con un
provvedimento di amnistia.
• Nel 1867 il secondo tentativo garibaldino viene bloccato a Mentana, nei pressi di Roma, da un corpo di spedizione francese, stanziato a
protezione dello Stato Pontificio. Anche questa volta Garibaldi viene arrestato, viene tenuto 20 giorni in prigione e poi liberato senza processo.
L'anno seguente Garibaldi sdegnato si dimette da deputato.
• Nell'agosto del 1870 Mazzini a 65 anni, la situazione internazionale apri, a suo parere, nuove possibilità per un'insurrezione repubblicana nella penisola, per questo
sollecitato dai repubblicani siciliani il 14 agosto si reca a Palermo, Dove è arrestato dalla polizia ancora prima di sbarcare dalla nave, per essere condotto nella fortezza di
Gaeta. Resta in carcere due mesi ma grazie ha un'amnistia generale il 9 ottobre lascia il carcere senza processo. Rifiuta di accettare la clemenza regia e decide di
tornasse in esilio volontario. Nel 1871 torna ancora diverse volte in Italia segretamente sotto falso nome, in incognito sotto la falsa identità di Dott.
George Brown, e muore il 10 marzo del 1872
• La reazione del pontefice e durissima il 26 marzo 1860 lascia una scomunica maggiore nei confronti di tutti coloro che hanno concorso
nell’usurpazione delle terre che appartenevano allo stato pontificio. Questo è solo il primo di una serie di atti di dichiarata conflittualità che il pontefice
pronuncia nei confronti dello Stato liberale.
• Lo stato italiano non fa molto per attenuare la tensione, non solo nel 1865 introduce il matrimonio civile, 1866 si vedono i beni degli enti
ecclesiastici aboliti, ma il 20 settembre 1870 approfittando di una crisi internazionale che ha coinvolto la Francia E chi è obbligato e che ha costretto
Napoleone III a ritirare il contingente militare stanziato a Roma protezione del Papa, l'esercito italiano entrare nello Stato Pontificio e occupa Roma. La
rabbia del pontefice è assoluta: lo stato italiano gli riconosce come territorio proprio, solo una piccola storia della città di Roma, il Papa
proclama di ritenersi prigioniero del regno d’Italia. Il 2 ottobre del 1870 l'annessione di Roma e del Lazio È sancita da un plebiscito, la
conquista di Roma E lo spostamento della capitale nella città eterna è un grande successo.
• << fatta l'Italia bisogna fare gli italiani>> È lo slogan che riassume una riflessione formulata in questi anni da Massimo d'Azeglio, E dai il programma che
soprattutto la sinistra liberale cercherà di realizzare quando andrà al governo nel 1876 come serie di iniziative e di riforme
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L’Unificazione della Germaniae le sue conseguenze
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• Tra gli anni 60 gli anni 70 dell'ottocento del cuore dell’Europa ha luogo un altro grande
mutamento geopolitico, che questa volta conduce alla formazione io lo Stato nazionale
tedesco. Non troppo diversamente da ciò che è successo nella penisola italica,
questo processo viene guidato da una monarchia uscita con tratti nuovi dalla
rivoluzione del 1848-49, si tratta del Regno di Prussia, che come quello di
Sardegna a ora la forma di una monarchia costituzionale.
• Come lo statuto Albertino anche la costituzione prussiana, concessa dal re
Federico Guglielmo IV nel 1850, si fonda sulla preminenza del sovrano sul
Parlamento
• Dal punto di vista sociopolitico, la Prussia continua reggersi su una solida alleanza
tre proprietari terrieri nobili delle regioni orientali ( gli Junker ) e il sovrano, che
li predilige quando deve procedere alle nomine di nuovi membri del senato,
ma continua a preferirli anche nei ruoli direttivi della burocrazia dell’esercito
• All'interno il Parlamento nella Prussia di metà 800, ci sono proprio due
schieramenti: una destra conservatrice che a radici agrarie e nobiliari e una
sinistra liberale che ha profilo urbano è borghese. Lo scontro tra queste due anime
politiche Prussiane si animano intorno a un'istituzione tradizionalmente centrale nel
sistema di potere prussiano cioè l’esercito.
• Ogni maschio adulto prussiano è sottoposto alla coscrizione universale
obbligatoria , cioè una ferma di 2 anni nell'esercito, seguito da altri 2 anni di
iscrizione tra le truppe di riserva e da altri 14 anni nella milizia territoriale.
Tutto questo è visto come un dovere civico e non come un obbligo. Il vantaggio e nel
disporre di un esercito di quantità. Gli storici che si sono occupati delle istituzioni militari
prussiane, sottolineano che si tratta di un sistema che produce potenti effetti
nazionalizzanti.
Bismarck, von Roon e von Moltke
negli anni sessanta dell’Ottocento.
Bismarck era uno Junker.
Esercito Prussiano
Coscrizione militare universale
obbligatoria
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• Nel 1861 alla morte del re Federico Guglielmo IV, sale al trono
l’erede Guglielmo I, che vuole creare l’egemonia prussiana nel
mondo di lingua tedesca
• Nel 1862 il Re Guglielmo I affida il governo a uno Junker, Otto Von
Bismark, che insieme al re, varano un piano per riorganizzare e
potenziale l’esercito, che provoca una crisi politico-costituzionale.
I gruppi parlamentari liberali non accettano il piano perché
aumenterebbero le spese e la pressione fiscale, ma Bismark
sostenuto dalla destra conservatrice fa approvare il bilancio
relativo alle spese militare dal re, ignorando l’opposizione del
parlamento
• Il potenziamento dell’esercito, reso possibile dall’atto di forza di
Bismarck contro il parlamento prussiano, può avvalersi di un accordo
commerciale (l’unione doganale) che sin dal 1834, unisce la
Prussia e gli altri stanti tedeschi a esclusione dell’Austria, e
l’accordo consente l’acquisto e lo scambio di prodotti a prezzi
relativamente bassi entro l’area commerciale germanica, e cosi ciò
che l’industria prussiana non può produrre per l’esercito lo si può acquistare a
prezzi contenuti dagli altri stati aderenti all’accordo
Re Guglielmo I - successore
di Guglielmo IV
Re Federico Guglielmo IV
Lo Jonker Otto Von Bismarck nominato
Cancelliere dal Re Guglielmo I
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• L’alleanza con l’Austria attaccano il regno di Danimarca, approfittando di una crisi dinastica
danese e nell’agosto 1864 la Danimarca si arrende
• Bismark usa l’alleanza con l’Austria come pretesto per imporsi, all’inizio del 1866 Bismark si
allea con l’Italia, contando sulla neutralità di Napoleone III e nel giugno 1866 dichiara
guerra all’Austria.
• Il 3 luglio del 1866 a Sadowa i prussiani sconfiggono gli austriaci e grazie alla pace fatta
a Praga, l’Austria cede il Veneto all’Italia e lo Hannover, la Sassonia e gli altri stati a nord
del reno vengono ceduti alla Prussia.
• In Prussia e nel resto della Germania, L’esito della guerra suscita grandissimo entusiasmo nell’opinione
pubblica, ma l’ampliamento territoriale della Prussia mette in allarme Napoleone III,
che cerca un accordo preventivo con con Austria e Russia, che fa suscitare nei diplomatici Prussiani e
nell’opinione pubblica tedesca la paura che la nuova Confederazione della Germania del Nord sia
accerchiata e soffocata dalle altre potenze europee
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• In Francia nonostante l’esito della guerra del 1866, vi sono numerosi politici e militari che sottovalutano ancora
la forza dell’esercito tedesco, mentre Napoleone III sembra molto meno sicuro di loro al riguardo
• Bismarck invece è determinatissimo a far precipitare le relazioni diplomatiche, cosi da arrivare
a una guerra che egli è certo di poter vincere, Nel luglio del 1870 l’occasione arriva, Bismarck
manipola un Telegramma da Ems che è il re Gugliemo I gli ha inviato in merito alla questione
spagnola, in modo da dare l’impressione che il sovrano prussiano abbia sostanzialmente
voluto sfidare la Francia, e poi lo comunica alla stampa.
• Bismarck vuole dare l’impressione che il Re si sia rifiutato di ricevere l’ambasciatore
Francese, che in questi rapporti diplomatici ottocenteschi, questi gesti possono essere cause per far
scatenare una guerra.
• Dopo la pubblicazione della versione abbreviata del telegramma di Ems, sia in Francia sia in
Germania, vi sono manifestazioni nazionaliste, favorevoli alla guerra, cosi dopo qualche esitazione Napoleone
III il 19 luglio 1870 dichiara guerra alla Prussia e Bismarck cosi ottiene due risultati, far scoppiare la
guerra e far passare la Prussia come un paese aggredito
• L’esercito tedesco irrompe nel territorio francese e dopo sei settimane di combattimento Sconfigge i
francesi definitivamente a Sedan il 1° Settembre 1870
• Napoleone III è fatto prigioniero e firma la resa, il 4 Settembre 1870 il corpo legislativo
francese dichiara decaduta la dinastia napoleonica e proclama la formazione di una
repubblica
• il 18 Gennaio 1871 il Re Gugliemo I dopo essersi assicurato l’assenso dei principi degli stati tedeschi
meridionali, viene proclamato Imperatore Tedesco
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L’impero Tedesco - Secondo Reich
• L’impero tedesco detto anche Secondo Reich è formato dalla Prussia, dagli stati della
Confederazione della Germania Del Nord, dalla Baviera e Dal Beden
• Il 16 Aprile 1871 viene promulgata la costituzione dell’impero che stabilisce:
L’impero è una federazione di 25 stati,
con un certo grado di autonomia,
sottoposte alle decisioni prese dagli istituti
dell’impero
Il 16 Luglio 1871 viene promulgata la
costituzione dell’impero
L’IMPERATORE
Capo dell’esecutivo
Il CANCELLIERE
Capo del Governo
Il PARLAMENTO IMPERIALE
Diviso in due camere, la camera dei
deputati e il consiglio federale
LA CAMERA DEI DEPUTATI
Eletta a suffragio universale malie
segreto, Può approvare leggi e
interventi solo nelle spese militari
IL CONSIGLIO FEDERALE
Camera formata dai
rappresentati dei 25 Stati
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La Comune di Parigi e La Terza
Repubblica Francese
• Con la caduta di Napoleone III venne proclamata la Terza Repubblica.
• L’8 Febbraio 1871 si tengono le elezioni per l’assemblea nazionale, il Governo è presieduto da un
monarchico Adolphe Thiers, che è favorevole a una rapida rappacificazione con i tedeschi.
• Il 28 Marzo 1871 viene eletto il nuovo consiglio per il comune di parigino (La Commune) che diventa l’organo di autogoverno
della città. La comune approva alcune norme di un certo rilievo simbolico (Es. la proprietà collettiva di alcune delle aziende
abbandonate dagli industriali e l’equiparazione nella retribuzione tra operai e impiegati)
• Il Governo è contestato dal popolo, per protestare occupano Parigi, ma il 18 Marzo 1871 il governo invia l’esercito a Parigi per
liberarla e dopo scontri durissimi riesce nel suo intento
Nel 1875 l’Assemblea
nazionale approva tre leggi a
qui è attribuito un valore
costituzionale
Un Presidente Della Repubblica
con mandato di 7 anni, eletto dal
parlamento e viene riconosciuto come
capo delle forze armate, responsabile della
politica estera, responsabile di nominare il
governo e inoltre gli viene riconosciuto il
diritto di presentare e promulgare le leggi e
sciogliere la camera (previo assenso del Senato)
Che Prevede
Un
Un Parlamento con assetto
bicamerale che sostituisce la
provvisoria Assemblea Nazionale
che si divide in
La Camera dei
deputati eletta a
suffragio universale maschile
Senato composto da
due tipi di membri: 75
senatori inamovibili
225 eletti da un corpo
elettorale di secondo
grado
Adolphe Thiers
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L’impero Austro-Ungarico
• L’unificazione Tedesca produce gravi contraccolpi anche nell’impero austriaco
• Le gravissime tensioni che hanno scosso l’impero durante il 1848-49 non hanno prodotto alcun significativo mutamento
costituzionale, alla fine del biennio rivoluzionario le costituzioni e le autonomie che erano state concesse nei due anni precedenti
vengono tutte revocate. Dal punto di vista politico, il giovane imperatore Francesco Giuseppe e i suoi collaboratori, ritengono di
poter governare l'impero senza troppo allontanarsi dalla linea idealmente autocratica tracciata da Metternich durante la
Restaurazione.
• L'imperatore non revoca l'abolizione dei diritti feudali E della servitù della gleba nelle campagne E ciò gli assicura una durevole di
conoscenze fedeltà dalle comunità contadine, resta, tuttavia, una parte delle élite urbana dell'impero, che continuano a formare
organizzazioni culturali politiche (nei limiti concessi dalle leggi dell’impero) che alimentano discorsi indipendentalisti e nazionalisti.
• Ma i problemi dell'impero nel periodo successivo alla rivoluzione del 48 49 non tanto dalla politica interna, quanto da
quell’esterna. tra il 1859 e il 1866 l'Austria, che è lo Stato che ha voluto imporsi come il garante della stabilità geopolitica europea
dopo la caduta di Napoleone I, viene battuta gravemente in due guerre perdendo parti rilevanti del suo territorio (il lombardo-
veneto) E soprattutto, perdendo ogni influenza sulle regioni tedeschi centrosettentrionali, che dal 1871 vengono racchiusi nel nuovo
confine interno dell’impero tedesco
• Nel 1861 viene concessa la prima costituzione, che riconferma l'assetto centralista dell'impero suscitando molti dissensi soprattutto
tra gli ungheresi
• Nel 1867 dopo la grave sconfitta contro i Prussiani, la costituzione viene radicalmente riformata, con una riforma costituzionale
che trasforma l'Impero Austriaco, in Impero Austro-Ungarico. La nuova costituzione del 1867, infatti riconosce l'esistenza di due
organi statali distinti indipendenti, l'Austria E il regno d'Ungheria, Dove Francesco Giuseppe È allo stesso tempo imperatore di
entrambi.
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L’espansioni
territoriali e la
Guerra Civile in
USA
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• Nei primi anni dell'ottocento gli stati uniti sono una realtà in piena espansione
demografica territoriale, la federazione statunitense passa da 5 milioni di individui
a più di 31 milioni nel 1860. Una simile crescita demografica si traduce in una continua
ricerca di nuove terre, ovest sono ancora terreni abitati da tribù indiane, formati da gruppi di
cacciatori nomadi. Per tutto l'ottocento si replica la dinamica già osservata nel corso del settecento,
cioè gruppi di pionieri, sostenuti dall'esercito degli Stati Uniti, cercano di occupare nuove terre ad
ovest, con inevitabili guerre tra pionieri e tribù indiane. Gli indiani sopravvissuti vengono costretti a
risiedere in zone delimitate chiamate “riserve”
• Questa spinta verso il Far West (il lontano Ovest) che alla metà dell'ottocento ha condotti pionieri
all'Oceano Pacifico, si traduce nella formazione di nuovi Stati appartenenti alla federazione che si
dotano delle medesime strutture istituzionali possedute dagli altri stati.
• Oltre a quest'espansione verso ovest, gli statunitensi mi tentano altre verso nord, conducendo una
guerra nel 1812-15 contro regno unito, per la conquista del Canada, dove perdendo smetteranno
di pensare a questo tipo di espansione provando verso sud, dove invece nel 1803 gli stati uniti
acquistano la Louisiana che Napoleone avendo bisogno di finanziamenti per le sue guerre gli
vende ed acquistano la Florida dalla Spagna nel 1819.
• Le grandissime potenzialità economiche aperte da questa marcia verso ovest, trova espressione in
due concetti: da un lato prenderà forma il mito della frontiera ovvero l'idea di una missione che
spinge la conquista e alla civilizzazione di territori selvaggi, soprattutto da quella parte della
popolazione definita “Wasp = White-Anglo-Saxon-Protestant”, questo mito anima immaginario
statunitense in due diverse direzioni una quelle espansive progressiva, l'altra quella difensiva
ossessionata dalla retorica dell'accerchiamento
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• Il presidente James Monroe il un discorso al congresso, traccia una politica estera nel quale
enuncia un programma di separazione con l’Europa. Un discorso di Monroe che può essere
riassunto in “L’America a gli americani” facendo capire che cercherà di tenere lontano le potenze
Europee sul continente americano.
• Se la “Dottrina Monroe” si oppone al colonialismo delle vecchie potenze europee, non contrasta
però la voglia di conquistare nuove terre da parte degli Stati Uniti e della sua popolazione
anche nella maniera più sbrigativa e sbrigativa possibile.
• Il governo del presidente democratico James Knox Polk decide di dichiarare guerra al
Messico e dopo un duro conflitto nel 1846-48, gli Stati Uniti vincitori si annettono il Texas, e
cosi apre la strada per annettersi i territori confinanti come in particolare il (Nuovo Messico,
L’Arizona, Utah e California dove nel 1848-49 sono state scoperte ricche miniere d’oro).
• L’anti colonialismo di Monroe basato sulla teoria del “mito della frontiera” crea cosi una pratica
di “imperialismo civilizzante” di qui ne fanno subito le spese i messicani visti da alcuni politici
nord-americani più inferiori dei pelle rossa
• Nel 1830 le ferrovie iniziano a svilupparsi in maniera molto fissa nel nord-omerica orientale,
permettendo di percorrere i grandi spazi americani in maniera veloce, questo porterà anche
un beneficio economico, favorendo lo sviluppo dell’agricoltura specializzata, che fa facilmente
viaggiare i prodotti con il treno fino ai vari mercati statunitensi.
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Sistema Politico Statunitense 1830 al
1850
• Gli stati uniti nascono come una società nuova, tenuta a battesimo da una guerra di indipendenza combattuta con la madrepatria britannica, una
società nelle quali la nobilità di tipo europeo non è mai esistita, una società nella quale la mobilità sociale ascendente è incredibilmente rapida e fattibile.
• Tutti questi elementi spiegano perchè la democrazia e l’ugualitarismo siano ideali politici potenti anche se smentiti dalla realtà (vista l’enorme divergenza
sociale nei confronti di persone di colore diverso, di cittadini di serie b etc.)
• Nel 1830 il suffragio universale maschile e le differenze sociali, favoriscono un mutamento nel funzionamento del sistema politico nord-americano. Dal
1828 la mappa politica statunitense, fino ad allora dominata da un incontrastato dominio dei raggruppamento repubblicano comincia ad assumere di
nuovo una struttura duale. Dal comune gruppo repubblicano nascono due formazioni politiche diversi:
I Whig I Democratici
I Whig sono statalisti e protezionisti
I Democratici guidati da Andrew Jackson che vince le elezioni
presidenziali del 1828 e resta presidente fino al 1837 sono favorevoli
ad un mercato auto-regolato e di basse tariffe doganali e non sono
propensi a rafforzare il governo centrale
Sono sostenuti dagli imprenditori e dagli operai del Nord-Est, e dagli agricoltori
che producono per il mercato interno
Li appoggiano i piantatori e i grandi proprietari del sud, che
esportano le loro merci in Europa e quindi vedono con grande
simpatia l’orientamento liberale
L’importanza del mutamento non sta solo nel fatto che questi due raggruppamenti propongono soluzioni diverse ai problemi che
attanagliano la vita politica, ma con i nuovi raggruppamenti si creano forme organizzative più adatte a dialogare con l’opinione pubblica di
massa come quella del suffragio universale maschile. dando vita ai veri primi partiti politici della storia dei sistemi rappresentativi . Essi si
dotano di di reti territorialmente diffuse, club popolari e giornali. I due gruppi politici tengono due distinte “convenzioni” cioè due
congressi nei quali i delegati locali di ciascun partito sono chiamati a scegliere il candidato per le elezioni presidenziali. Il sistema poi si
replica per le candidature dei due partiti al posto di deputato, di governatore etc… creando tanto attivismo grazie al fenomeno del Spoils
System
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La questione Schiavitù 1830-60
• Un punto saliente di divisione trai vari stati del sud del Nord America, È la schiavitù. Tra fine
1700 e 1804 il Parlamenti degli stati del Nord l'hanno abolita, al sud invece non solo è legale
ma su di essa si basa anche tutta l'economia delle piantagioni. A metà ottocento la popolazione
di origine africana raggiungi 4 milioni su una popolazione totale di 30 milioni. Solo 400 mila
neri sono liberi, e di questi la metà risiede a nord. I neri non hanno diritto al voto.
• Nella prima metà dell'ottocento, il congresso (il Parlamento) non si esprime in alcun modo
sulla questione, anche perché la maggior parte delle elite della nazione viene dal sud, E negli
anni 40 tutti presidenti, sia whig che democratici sono proprietari di schiavi.
• Gli schiavi sono considerati poco più che delle bestie, e come le bestie vengono venduti
comprati sul mercato interno.
• Di fronte una simile realtà fra gli anni 30 e gli anni 40 cominciò a formarsi un ampio
movimento antischiavista, movimento che ovviamente si diffonde degli stati del Nord, formato
da afroamericani, riuscite a fuggire dalle piantagioni e da bianchi ispirati dei principi religiosi
• Di fronte a questo movimento di capitali politici negli stati del sud nel 1850 fare approvare dal
congresso federale un Fugitive Slave Act che autorizzi i padrone a inseguire gli schiavi fuggiaschi
anche nei territori liberi.
• Nel Nord la mobilitazione antischiavista continua e nel 1852 Harriet Beecher Stowe pubblica
la capanna dello sia Tom un romanzo antischiavista
Harriet Beecher Stowe
Frustate date agli schiavi
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• Nel 1854 fanno passare nel congresso federale il Kansas-Nebraska Act che abroga il divieto di introdurre la schiavitù negli stati di una
nuova acquisizione e stabilisce che siano i residenti degli stati a decidere se rendervi legale la schiavitù oppure no.
• Questo provoca un profondo rimescolamento del sistema politico del sistema politico, il partito dei Whig si spacca con i Whig
Meridionali che appoggiano la legge e quelli settentrionali che vi si oppongono. Dalla spaccatura emerge una nuova geografia dei partiti
non più duale ma tripartitica
I Whig Meridionali I Repubblicani I Democratici
Che si fondono con i rappresentanti dell’American
Party, un partito xenofobo, questo
raggruppamento ha una base quasi
esclusivamente meridionale
Questo partito ha quasi tutta la concentrazione negli
stati del nord. Sono Antischiavisti
Questo partito che ha una base meridionale ma
anche settentrionale, non è influenzato dalla
crisi
Sulla politica economica sono protezionisti, indifesa
degli interessi degli agricoltori che producono per il
mercato interno. Sono uniti nella difesa della
schiavitù con i democratici che ritengono sia
istituzione essenziale per la salvaguardia delle
peculiarità socialisti riuniti
È la formazione più compatta politicamente, si
impegna in campagne elettorali molto decise, fonda
il suo programma sul protezionismo doganale,
favorevole all'industria del Nord-est, raccogliendo
consensi degli imprenditori, promette di distribuire
terre possedute dal demonio tra coloro che le
avevano lavorate, si dichiara a favore dell'intervento
dello Stato nella sovvenzione di lavori pubblici,
sostiene con forza la necessità dell'abolizione della
schiavitù
Sulla politica economica sono liberisti, a sostegno
degli interessi dei proprietari terrieri del sud E dei
commercianti. Sono uniti nella difesa della schiavitù
con i whig meridionali che ritengono sia istituzione
essenziale per la salvaguardia delle peculiarità
socialisti riuniti
I Whig I Democratici
I Whig sono statalisti e protezionisti
I Democratici guidati da Andrew Jackson che vince le elezioni
presidenziali del 1828 e resta presidente fino al 1837 sono favorevoli
ad un mercato auto-regolato e di basse tariffe doganali e non sono
propensi a rafforzare il governo centrale
Sono sostenuti dagli imprenditori e dagli operai del Nord-Est, e dagli agricoltori
che producono per il mercato interno
Li appoggiano i piantatori e i grandi proprietari del sud, che
esportano le loro merci in Europa e quindi vedono con grande
simpatia l’orientamento liberale
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• Nel elezioni presidenziali del 1860 I repubblicani presentano una candidatura
moderata, rispetto all'azione propagandistica che hanno svolto negli anni
precedenti.
• Il loro uomo è Abraham Lincoln, un avvocato dell'Illinois, che in realtà non è
contrario alla schiavitù, ma sostiene solo la necessità, di proibire la schiavitù
negli stati di una nuova acquisizione, mantenendo negli altri esistenti.
• Lincoln vince le elezioni presidenziali, e appare chiaro che se i democratici
fossero rimasti uniti Lincoln sarebbe stato battuto.
• Al sud si pensa che Lincoln sia solo un uomo di facciata e che il partito
repubblicano voglia procedere al varo di leggi che aboliscano completamente
la schiavitù. Così gli stati del sud, uno dopo l'altro, arrivano alla conclusione
che differenza di interesse e di cultura politica, che li separava quelli del nord
sono troppo profonde per continuare a convivere all'interno di un unico stato.
• Tra la fine del 1860 e lìinizio del 1861: South Carolina, Mississippi, Florida,
Alabama, Georgia, Louisiana e Texas, proclamano la secessione e la costituzione
di un'identità politica indipendente, chiamata stati confederati
d’America (febbraio 1861). Nel Marzo del 1861 questa nuova confederazione
si dota di una nuova Costituzione (molto simile a quella degli stati uniti) e di
un presidente provvisorio Jefferson Davis e di una capitale, Montgomery in
Alabama
Abraham Lincoln
Abraham Lincoln
Jefferson Davis
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La guerra di secessione
1861 - 1865
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• Il casus belli che scatena la guerra è l'attacco di forze confederate ho un forte
unionista che ancora risiede in South Caroline (12 aprile 1861), Lincoln che
fino ad allora aveva temporeggiato, risponde denuncia l'insurrezione degli
stati meridionali il 15 aprile 1861 diramando un appello per l'arruolamento
di 75.000 volontari E annunciando l'inizio delle ostilità.
• Dopo aver fatto apparire volontari I due schieramenti passano alla
coscrizione obbligatoria. La guerra che dura ben cinque anni è come una
guerra moderna (con l'utilizzo di fucili e cannoni tecnologicamente molto
avanzati per l’epoca) e utilizzando tecniche tradizionali (come l'attacco alla
baionetta contro il fronte nemico) fa sì che questa combinazione cray una
guerra sanguinosissima. Il totale delle vittime è superiore a quello subito
degli eserciti statunitensi in tutte le loro guerre precedenti e successive,
comprese le guerre mondiali del novecento
• Nel corso della guerra la moderazione di Lincoln in merito alla schiavitù
viene superata dagli eventi, così che egli diventa protagonista di un processo
di radicale emancipazione, che certo condizioni normali, non avrebbe mai
voluto così totale completa. Rendendo i neri liberi e permettendogli di
arruolarsi nell’esercito
• Dopo l’ultima accanita resistenza dei confederati, il 9 Aprile 1865 il generale
Robert Edward Lee, comandate dell’esercito confederale, firma la resa. La
secessione è finita, l’integrità degli stati uniti è assicurata.
Robert Edward Lee
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Storia contemporanea - L’età contemporanea dalle rivoluzioni settecentesche all’imperialismo
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Storia contemporanea - L’età contemporanea dalle rivoluzioni settecentesche all’imperialismo

  • 1. LA RESTAURAZIONE Il processo mediante il quale dopo il periodo Napoleonico si ristabiliscono i poteri dei sovrani assoluti ossia dell’ “Antico Regime” 1814 Salvatore Fabbrizio - LinkedIn https://www.linkedin.com/in/salvatore-fabbrizio/
  • 2. Gli stati europei protagonisti sono: Austria Prussia Russia Gran Bretagna Salvatore Fabbrizio - LinkedIn https://www.linkedin.com/in/salvatore-fabbrizio/
  • 3. Mutamenti Geopolitici • Nel 1814 - 1815 ci fu il Congresso di Vienna che fu la conferenza dei maggiori ambasciatori europei nel quale disegnarono la mappa del continente secondo i voleri degli stati vincitori. • Tra i mutamenti geopolitici più significativi troviamo: • l’accrescimento della Russia che guadagnò il grosso del Ducato di Varsavia e la Prussia che acquistò la Westfalia e la Renania settentrionale. • la Germania passò dall’avere quasi 300 stati ad averne 39 , i quali andarono sotto la guida della Prussia e dell’Austria . • La Gran Bretagna acquisì dai Paesi Bassi il Sudafrica e il Capo di Buona Speranza ; • l’Italia fu divisa in una decina di stati (regno di sardegna ,regno lombardo-veneto, parma,modena, ducato di lucca , granducato di toscana , stato pontificio , regno di napoli , regno di sicilia , ducato di massa e carrara … ) • Dopo la caduta di Napoleone e del suo impero, teoricamente si cercò di ritornare integralmente all’Ancien Régime Salvatore Fabbrizio - LinkedIn https://www.linkedin.com/in/salvatore-fabbrizio/
  • 4. I principi della restaurazione • Il ritorno alla legittimità ripristinò le prerogative della nobiltà europea e delle famiglie regnanti. • L'equilibrio, diceva che tutte le potenze dovevano avere uguale forza politica • La cintura di Stati "cuscinetto" intorno alla Francia, per impedire la sua egemonia su tutta l'Europa. Legittimità ed Equilibrio Salvatore Fabbrizio - LinkedIn https://www.linkedin.com/in/salvatore-fabbrizio/
  • 5. Si creano diverse alleanza Santa Alleanza Quadruplice Alleanza Questa Santa Alleanza si basava sul principio di intervento, nel caso uno stato avesse avuto dei problemi causati da disordini rivoluzionari che potevano contagiare gli altri stati, questi intervenivano per sedare le rivolte. Salvatore Fabbrizio - LinkedIn https://www.linkedin.com/in/salvatore-fabbrizio/
  • 6. Il pensiero politico della restaurazione • La Nazione • I Liberali e i Democratici Dopo il Congresso di Vienna l’Europa era profondamente cambiata, si diffuse la cultura, grazie ai giornali, i teatri etc.. le persone avevano cosi, modo di confrontarsi tra di loro e di esprimere tra loro il proprio punto di vista. Con il ritorno dei vecchi Re, avevano voglia di libertà, si diffuse il liberalismo, che voleva limitare il potere dei Re, dando garanzie ai cittadini contro i soprusi di chi li governava. I Re sostenevano che loro erano re per diritto divino, mentre il pensiero liberalista affermava che erano re per un patto stipulato con il popolo, e per questo il Re dovevano aiutare propri sudditi. Nella restaurazione il modello politico e la monarchia assoluta che gestisce la burocrazia. eccetto in Francia e in Gran Bretagna che c’è una monarchia costituzionale cioè divisione dei poteri sulla base di una costituzione. Tutte le costituzioni sono costituzioni concesse dal sovrano, la Gran Bretagna è stato un modello di monarchia costituzione dal 600, ispirando tutta l’Europa. Salvatore Fabbrizio - LinkedIn https://www.linkedin.com/in/salvatore-fabbrizio/
  • 7. L’idea di nazione inizio con Napoleone Il Congresso di Vienna non riuscì ad annullare i cambiamenti radicali come la crescita della popolazione, risultato della rivoluzione industriale, la quale avviante in Gran Bretagna nella prima metà del 1800 e che si diffonde in Europa determinando una rivoluzione nei trasporti, affermandosi la borghesia. Si diffondono diverse ideologie, Liberismo, Democratici e Cattolici. • I liberismo afferma la libertà per i singoli cittadini, sul piano economico come libertà di impresa, concorrenza e commercio. Il diritto al voto è per un ceto ristretto. • I democratici proponevano l’abbattimento della monarchia per instaurare la repubblica, basata su sovranità popolare, società più ugualitaria, vi aderirono intellettuali e piccola e media borghesia. il diritto al voto è per tutta la rappresentanza • I Cattolici in in Italia cercavano equilibrio tra valori religiosi e ideali liberali. Salvatore Fabbrizio - LinkedIn https://www.linkedin.com/in/salvatore-fabbrizio/
  • 8. Salvatore Fabbrizio - LinkedIn https://www.linkedin.com/in/salvatore-fabbrizio/
  • 9. Tipi di ideologie che si diffondono Salvatore Fabbrizio - LinkedIn https://www.linkedin.com/in/salvatore-fabbrizio/
  • 10. 3 CICLI DI RIVOLUZIONI Salvatore Fabbrizio - LinkedIn https://www.linkedin.com/in/salvatore-fabbrizio/
  • 11. I vari moti rivoluzionari • 1820 - 25 • 1830 - 31 • 1848 - 49 I primi due ebbero un carattere politico orientato da movimenti di ispirazione nazional-liberale. Il terzo oltre a gli obbiettivi nazional- liberali, si comincino a sentir parole d’ordine che incitano a una trasformazione democratica degli assetti politici. Salvatore Fabbrizio - LinkedIn https://www.linkedin.com/in/salvatore-fabbrizio/
  • 12. Le rivoluzioni di questi anni sembrano quasi tutte collegate tra loro, le notizie dello scoppio di una rivoluzione in un determinato luogo i propagano attraverso i giornali “i pamphlets” Il ruolo dei militari hanno un ruolo decisivo, formatosi professionalmente e ideologicamente nel periodo rivoluzionario e napoleonico, adattano la tecnica del colpo di stato. In tutte le società segrete, che accolgono molti militari e intellettuali insoddisfatti dell’ordine restaurato, sono strutture essenziali per coordinare i tentativi rivoluzionari Salvatore Fabbrizio - LinkedIn https://www.linkedin.com/in/salvatore-fabbrizio/
  • 13. Indipendenza dell’America Latina Le società coloniali dell’America centrale e meridionale sono dominate dai cosiddetti “Creoli” (bianchi occidentali, nati però nel continente americano) possessori delle ricche piantagioni di canna da zucchero, di cacao, di tabacco e caffè, che fanno lavorare gli indios, neri o i meticci. Sia nell’impero portoghese del Brasile, sia nelle colonie spagnole i creoli da tempo hanno assunto un atteggiamento di insofferenza nei confronti dell’amministrazione del prelievo fiscale, controllati in modo quasi esclusivo da funzionari della madrepatria europee. Nel 1808, quando la Spagna viene occupata da Napoleone e quando la monarchia borbonica viene deposta, le elite di alcune aree coloniali ne approfittano per recidere i legami con la madrepatria, l’esempio della rivoluzione americana e quella francese guidano l’azione dei capi rivoluzionari, Salvatore Fabbrizio - LinkedIn https://www.linkedin.com/in/salvatore-fabbrizio/
  • 14. Nel 1811 a Caracas forma una giunta di governo capeggiata da Francesco de Miranda, che proclama L’indipendenza della repubblica del Venezuela. Negli anni seguenti si formano gruppi ribelli ovunque nell’America latina ed hanno l’appoggio economico e militare dal Regno Unito, interessato a diventare il principale agente commerciale dell’area, in sostituzione della Spagna e del Portogallo. Francisco De Miranda La rivolta a Nord è guidata da Simon Bolivar che diventa capo dopo la morte di De Miranda Simon Bolivar • Nel 1817 organizza una spedizione in Cile rendendola indipendente nel 1818 • Nel 1819 Bolivar battendo la resistenza spagnola proclamano l’indipendenza dello stato federato di Gran Colombia (un area che include Venezuela, Colombia ed Equador) • Nel 1821 il Messico conquista la sua autonomia casi come fanno gli Stati dell’area compresa tra Messico e Colombia, che si uniscono nella Federazione delle province unite dell’America centrale • Nel 1822 e 1824 le truppe della Repubblica di Gran Colombia, guidate da Bolivar, e quelle argentine, guidate da San Martin sconfiggono l’esercito spagnolo in Perù, proclamandone l’indipendenza Jose San Martin Salvatore Fabbrizio - LinkedIn https://www.linkedin.com/in/salvatore-fabbrizio/
  • 15. Nel 1822 infine il Brasile si sgancia dal suo legame con il Portogallo e diventa un impero indipendente sotto il regno di “Pedro 1°” erede al trono del Portogallo, che accetta la corona del nuovo Stato indipendente offertagli dai creoli. Pedro I Dopo la liberazione dell’intero continente, l’ipotesi di imitare gli stati uniti tanto voluta da Bolivar si rivela un fallimento, le rivalità sociali e territoriali prevalgono e si frantumano anche quelle esistenti (Gran Colombia, America Centrale) dando vita a 8 Stati diversi (Guatemala, Honduras, El Salvador, Nicaragua, Costa Rica, Venezuela, Colombia ed Equador) infine L’Uruguay a lungo conteso tra Brasile e Argentina diventa anch'esso stato indipendente nel 1828 Salvatore Fabbrizio - LinkedIn https://www.linkedin.com/in/salvatore-fabbrizio/
  • 16. Salvatore Fabbrizio - LinkedIn https://www.linkedin.com/in/salvatore-fabbrizio/
  • 17. Nell'area balcanica controllato dall'impero ottomano, intellettuali capi politici, serbi e greci, che negli anni precedenti hanno potuto viaggiare in Europa, hanno avuto modo di conoscervi direttamente o indirettamente l'esperienza della rivoluzione francese e l'elaborazione del nazionalismo romantico • L’indipendenza della Grecia 1822 - 27 • Altri tentativi di indipendenza: Serbia, Moldavia e Valacchia (oggi regioni della Romania). Le Rivolte nella penisola balcanica Salvatore Fabbrizio - LinkedIn https://www.linkedin.com/in/salvatore-fabbrizio/
  • 18. In Serbia un primo tentativo indipendentista scoppia 1804 e viene represso nel 1813. In una seconda insurrezione che ha luogo tra 1815 e 1816 e il sultano ottomano attribuisce a Milos Obrenovic , Capo della rivolta, il titolo di capo della regione serba la possibilità di ampia autonomia amministrativa di giustizia, di imposte, di dogane, di amministrazioni locali. Se non è la costituzione di uno Stato serbo indipendente, E comunque riconoscimento di un ampia autonomia alla regione, che tuttavia resta ancora sotto la sovranità ottomana. Milos Obrenovic Intanto ad Odessa sin dal 1814 alcuni mercanti greci fondano una società segreta che vuole raccogliere tutti Cristiano-Ortodossi animati da sentimenti indipendentisti e anti ottomani, la Filiki Eteria (società degli amici). Emblema della Filikí Etería…Il drappo esibisce l'abbreviazione del motto della società, che è tutt'oggi quello della Grecia: «ὴ Ελευθερία ή θάνατος», «Libertà o morte.» Nel 1820 capo dell’Eteria diventa Alèxandros Ypsilàntis aiutante dello Zar Alessandro I , che sperò di convincerlo a sostenere un eventuale insurrezione antiottomana. Alèxandros Ypsilàntis Salvatore Fabbrizio - LinkedIn https://www.linkedin.com/in/salvatore-fabbrizio/
  • 19. • Nel marzo del 1821 Ypsilàntis tenta di promuovere un'insurrezione delle comunità greche in Moldavia e Valacchia. Efficacemente coordinata dall’Eteria la rivolta successo e conduce nel 1822 alla proclamazione dell'indipendenza della Grecia. • La lotta per l'indipendenza greca che prosegue negli anni successivi al 1822 trovo una soluzione decisiva quando Regno Unito, Francia e Russia firma Londra un Trattato nel quale si impegna a garantire l'autonomia della Grecia (26 luglio 1827) concretamente i tre Stati firmatari inviano delle squadre navali che il 20 ottobre seguente nello scontro che ha luogo a Navarino , distruggono completamente la flotta turco-Egiziana. • L'anno seguente un corpo di spedizione francese occupa il Peloponneso, mentre esercito russo attacca l'impero Ottomano occupando Moldavia e Valacchia e minacciando di entrare Istanbul. • Nel settembre del 1829 viene firmata la pace di Adrianopoli: L’impero ottomano riconosce la costituzione dello Stato greco indipendente a cui le potenze europee del 1832 impongono l'adozione della forma monarchica sotto un re tedesco (nella persona del principe Ottone Von Wittelsbach di baviera) la Grecia dovrebbe assumere la forma di una monarchia costituzionale, ma il re, ottone primo, si rifiuta di concederla ma vi sarà costretto solo nel 1843 da un'insurrezione dell'esercito sostenuto dell'opinione pubblica. Gli accordi di Adrianopoli anche prevedono la formazione di un autonomo principato di Serbia, al leader serbo Milos Obrenovic viene attribuito il titolo di principe ereditario. Gli accordi prevedono anche la formazione di due distinti principati di Moldavia e Valacchia , parzialmente autonomi, ed i principi non sono ereditari ma vengono eletti da assemblee di notabili laici ed ecclesiastici. I tre principati danubiani(serbia, moldavia, valacchia) restano fortemente sotto la sovranità ottomana ma sono posti effettivamente sotto il protettorato dell'impero russo OttoneVonWittelsbach Salvatore Fabbrizio - LinkedIn https://www.linkedin.com/in/salvatore-fabbrizio/
  • 20. Nel continente Europeo al porto di Cadice in Spagna scoppia un altra rivolta a seguito della decisione del Re di Spagna “Ferdinando 7° di Borbone” che nel 1814 revoca la costituzione che era stata approvata nel 1812 nel corso della guerra anti napoleonica, suscitando così con questa mossa politica, una delusione collettiva di una fetta molto grande dell'opinione pubblica, le stesse persone che avevano perso familiari in guerra per difendere quella costituzione ora abolita dal Re. Questa delusione è resa ancora più acuta dalle crisi che scuote le colonie americane, il quale il re Ferdinando VII per reprimere le rivolte delle colonie, invia dei soldati E degli ufficiali, gli stessi ufficiali che si sentono traditi da lui e dalla sua linea neoassolutista di governo. Le truppe in partenza per il Sudamerica sono concentrate nel porto di Cadice, È proprio lì il 1 gennaio del 1820, si ribellano sotto la guida dei colonnelli Raffael del Riego e Antonio Quiroga entrambi veterani della guerra antinapoleonica, il loro programma è ripristinare la costituzione del 1812 Rivoluzione Spagnola 1820 - 25 Ferdinando VII Raffael del Riego Salvatore Fabbrizio - LinkedIn https://www.linkedin.com/in/salvatore-fabbrizio/
  • 21. • Le numerose società segrete esistenti in Spagna favoriscono il diffondersi della ribellione nelle altre città. Così facendo il re per dominare una situazione che ormai sembra fuori controllo, accetta di rimettere in vigore la costituzione del 1812 e convocare l'elezione della camera elettiva prevista dal testo costituzionale. • Il movimento che esce vittorioso dalla rivoluzione si mostra fortemente disunito • Ai liberali più moderati, Interessa preservare le istituzioni costituzionali • Ai democratici che vorrebbero introdurre riforme sociali che avviino un processo di redistribuzione delle proprietà terriere: la contrapposizione che si crea finisce per impedire un soddisfacente funzionamento delle istituzioni costituzionali • A porre fine alla rivoluzione spagnola provvede comunque l'intervento esterno: Durante il congresso di Verona (30 ottobre 1822) le potenze della Santa alleanza (con l'astensione del rappresentante del regno unito) affidano alla Francia il compito di reprimere l'esperimento costituzionale spagnolo. Il 7 aprile del 1823 un esercito francese forte di 100.000 uomini entra in Spagna e abbatte i rivoluzionari davanti a Cadice. La costituzione viene di nuovo revocata da Ferdinando VII eppure in questo caso la fine dell'esperienza costituzionale è seguita da imprigionamenti ed esecuzioni Salvatore Fabbrizio - LinkedIn https://www.linkedin.com/in/salvatore-fabbrizio/
  • 22. Rivoluzione in Italia • L’esempio della rivoluzione spagnola del 1820 si rivela contagiosa e chiama all’azione i gruppi carbonari che sono presenti e attivi nel Regno Delle Due Sicilie • Nella notte tra 1 e 2 luglio 1820 una 30ª di carbonari di Nola, capeggiati dal prete Luigi Minichini e 127 sottufficiali del Reggimento Cavalleria Borbone guidati dal tenente Michele Morelli e dal sottostante Giuseppe Silvati si muovono verso Avellino al grido di “Costituzione e libertà!” • Il Re Ferdinando I di Borbone, decide di non opporre resistenza alla rivolta e in poco tempo l’insurrezione ha successo • Il 9 luglio i rivoluzionari entrano a Napoli, Francesco di Borbone (nominato da suo padre Vicario, cioè suo sostituto a tutti gli effetti) promuove un governo di orientamento liberale Il 13 Luglio il re giura sul vangelo di difendere e conservare la Costituzione, che è quella spagnola del 1812 tradotto in italiano e adottata senza alcuna variazione. • 2 giorni più tardi, si presenta subito la prima gravissima complicazione per il nuovo governo costituzionale, a Palermo scoppia una insurrezione autonomista, Il governo provvisorio Palermitano chiede la ricostituzione di un regno autonomo di Sicilia e l’introduzione della costituzione spagnola. Il governo di Napoli reagisce inviando un contingente militare nell’isola, che ai primi di ottobre riesce a far capitolare Palermo. • Nel corso del 1820 il fermento rivoluzionario si trasmette anche al Piemonte (cuore del Regno di Sardegna) dove gruppi carbonari formulano il loro programma in due punti principale: concessione di una Costituzione e guerra all’Austria per la liberazione del Lombardo-Veneto e la formazione di un Regno dell’Alta Italia sotto la casa Savoia • Tra il 9 e 10 marzo 1821 ad Alessandria un gruppo di congiurati riesce a far insorgere due reggimenti e a impadronirsi della cittadella militare. • Il 12 marzo la rivolta si propaga a Torino dove nella notte tra il 12 e il 13 marzo il Re Vittorio Emanuele I dopo aver abdicato a favore del fratello Carlo Felice per temporanea assenza di costui nomina reggente il nipote Carlo Alberto principe di Carignano. Il 13 marzo Carlo Alberto annuncia la concessione della costituzione spagnola del 1812 e due giorni dopo fedeltà.Il 16 Marzo il Re Carlo Felice giunto a Modena, sconfessa l’operazione fatta da Carlo Alberto, ordinandogli di recarsi a Novara dove si trovano le truppe fedeli alla monarchia. • Le grandi potenze non stanno a guardare. Seguendo le disposizioni negli accordi internazionali siglati nel 1815 a Vienna, dal 27 ottobre 1820 si riunisce a Troppau (in Austria) un congresso delle potenze europee, il 26 gennaio 1821 a Lubiana (Slovenia) un nuovo congresso, al quale partecipa anche Ferdinando I delle Due Sicilia che rappresenta lo Stato costituzionale creatosi a Napoli dopo la rivoluzione del luglio 1820, chiede un intervento militare austriaco, che metta termina l'esperienza costituzionale in atto nel suo regno. La richiesta viene accettata, il 4 febbraio il generale austriaco Frimont dirigendosi a sud verso l'esercito costituzionale napoletano guidato da Guglielmo Pepe, che viene sconfitto. Il 24 marzo del 1821 gli austriaci sono a Napoli. Contemporaneamente l’Austria invia di un corpo di spedizione a sostegno delle truppe del Re di Sardegna Carlo Felice. Lo scontro avviene nei pressi di Novara L'8 aprile del 1821 E hai esito favorevole per gli austriaci. I mesi della seguire sono scanditi da fughe di profughi, processi, ed esecuzioni. Giuseppe Silvati Carlo Felice Vittorio Emanuele I Carlo Albero Principe di Carignano Ferdinando I Salvatore Fabbrizio - LinkedIn https://www.linkedin.com/in/salvatore-fabbrizio/
  • 23. Salvatore Fabbrizio - LinkedIn https://www.linkedin.com/in/salvatore-fabbrizio/
  • 24. Moti1830 - 31 I moti del 1830-1831 furono tentativi di insurrezione, eredi dei moti del 1820-1821, che nacquero in Francia e si diffusero poi in numerosi paesi europei. Come durante i moti di dieci anni prima, i veri protagonisti di queste insurrezioni non furono membri del popolo, ma la borghesia cittadina. Su esempio del popolo francese, che aveva cacciato il suo re Carlo X e l'opprimente politica reazionaria del governo dando vita ad un regime monarchico costituzionale retto da Luigi Filippo d'Orléans, numerose altre nazioni diedero vita ad insurrezioni; positive, come nel caso del Belgio, che ottenne l'indipendenza dai Paesi Bassi, negative, come nel caso della Polonia e di Modena. Francia Belgio Polonia Ducato di Modena Salvatore Fabbrizio - LinkedIn https://www.linkedin.com/in/salvatore-fabbrizio/
  • 25. Rivoluzione Francia 1830 • Salito al trono Carlo X, il nuovo re dimostrò subito il suo desiderio di tornare ad un regime simile a quello della monarchia assoluta, restaurando integralmente le condizioni pre- rivoluzionarie. Concesse numerosi privilegi al clero ed all'aristocrazia fino ad emanare una legge, la cosiddetta "legge del Miliardo", che avrebbe risarcito tutti i nobili fuoriusciti dal territorio francese durante gli anni della rivoluzione. Carlo X, con l'aiuto del suo primo ministro Polignac, di idee fortemente reazionarie, decise di ovviare alle sempre più numerose proteste dei democratici e dei borghesi revocando la carta costituzionale ottriata, concessa da Luigi XVIII nel 1814 e pubblicizzando la campagna militare che avrebbe portato di lì a poco alla conquista dell’Algeria. • Le manifestazioni di protesta andarono sempre più ampliandosi, anche a causa della crisi recessiva, dovuta a due anni di carestia: il re perse la fiducia persino del suo Parlamento alle elezioni. Così Carlo, il 26 luglio 1830, emanò quattro decreti, le ordinanze di Saint- Cloud, con i quali restringeva ulteriormente il diritto di voto, escludendo completamente la borghesia, annullava la libertà di stampa applicando pesanti censure, scioglieva il Parlamento ed indiceva nuove elezioni. • In seguito a queste disposizioni, il popolo di Parigi insorse, guidato principalmente da esponenti della media ed alta borghesia. In tre giornate particolarmente violente, le "tre gloriose" (27, 28 e 29 luglio) i parigini si scontrarono per le vie cittadine con i soldati del re, che non riuscirono a tenere testa alla folla. L'assalto delle truppe venne respinto e Carlo X dovette rinunciare al trono fuggendo in Inghilterra. Carlo X Polignac Salvatore Fabbrizio - LinkedIn https://www.linkedin.com/in/salvatore-fabbrizio/
  • 26. • Venne offerta la corona di Francia a Luigi Filippo d'Orléans, membro di un ramo cadetto dei Borbone. Sembrava l'uomo adatto alle esigenze: di nobile stirpe, quindi atto ad essere il re, figlio di un aristocratico schieratosi con i rivoluzionari, eccellente amministratore delle sue terre, dotato di abitudini e mentalità tipicamente borghesi. Luigi Filippo, che regnò per diciotto anni, fu un monarca costituzionale: il re non era più tale per volere divino, ma per legittimazione dei suoi sudditi. Inoltre, la nuova Costituzione non era più "ottriata" (ossia elargita ai sudditi dalla volontà del sovrano, come atto unilaterale), bensì frutto di un accordo tra il sovrano ed il Parlamento Luigi Filippo d'Orléans Salvatore Fabbrizio - LinkedIn https://www.linkedin.com/in/salvatore-fabbrizio/
  • 27. Rivoluzione Paesi Bassi e Belgio • In seguito al Congresso di Vienna, Belgio e Paesi Bassi furono uniti in un unico stato, che avrebbe dovuto funzionare da stato cuscinetto per una eventuale volontà francese di espansione territoriale. Lo stato aveva come forma di governo la monarchia, retta dall'olandese Guglielmo I di Orange-Nassau. • I belgi mal sopportavano l'unione tra il loro paese e i Paesi Bassi: il nuovo re aveva adottato una forte politica di accentramento amministrativo e tutti gli incarichi di rilievo erano occupati da olandesi. • I belgi erano esclusi così dalla vita politica. A questo si andavano ad aggiungere motivi religiosi: gli olandesi erano protestanti, mentre il Belgio era un paese con forti tradizioni cattoliche. Inoltre la politica di dipendenza economica dall'Inghilterra promossa dal governo olandese frenava la sempre maggiore crescita economica delle industrie belghe. • Nonostante fossero divisi in tre regioni con forti antagonismi tra loro, i belgi misero da parte le antiche rivalità e si unirono in un movimento, che prese il nome di movimento unionista, che univa le forze agricole delle campagne e quelle industriali delle città. Ben presto, nell'agosto 1830, scoppiò a Bruxelles un moto rivoluzionario. Guglielmo non seppe scendere a patti con gli insorti ed inviò truppe armate per sedare la rivolta. Tuttavia il moto belga riscosse numerose simpatie tra i francesi, che vedevano così infrangersi lo stato cuscinetto creato sul loro confine • Alla conferenza indetta a Londra, i delegati francesi guidati dal principe Talleyrand convinsero gli inglesi sulla necessità di una nazione belga indipendente. Malgrado la loro vicinanza a re Guglielmo, gli inglesi si espressero a favore di un nuovo stato belga. Il Belgio fu così definitivamente riconosciuto come stato indipendente, staccato dai Paesi Bassi, con un regime monarchico costituzionale a capo del quale fu scelto il principe tedesco Leopoldo di Sassonia-Coburgo, che prese il nome di Leopoldo I del Belgio Guglielmo I di Orange- Nassau Leopoldo I Salvatore Fabbrizio - LinkedIn https://www.linkedin.com/in/salvatore-fabbrizio/
  • 28. Insurrezione Polonia • Sull'onda dei successi ottenuti dai rivoluzionari francesi, che erano riusciti a mettere in fuga l'assolutista Carlo X, alcuni polacchi, appartenenti principalmente a circoli intellettuali e militari, promossero un moto rivoluzionario che portasse all’ indipendenza. A scatenare questa reazione furono diversi fattori: in particolar modo la grande ostilità nei confronti della Russia, che andava esercitando con sempre maggiore intensità una politica di repressione nei confronti della Polonia, in particolare dopo l'ascesa dello Zar Nicola I, che aveva già sventato con la violenza il moto decabrista. Quando diedero inizio alla rivoluzione, i giovani cadetti erano convinti che la Francia di Luigi Filippo sarebbe intervenuta militarmente a favore degli insorti contro la Russia. Pur mostrando simpatia per l'insurrezione, il re francese mantenne un atteggiamento di passività, senza schierarsi apertamente • Entrare in guerra contro la Russia a favore della Polonia avrebbe avuto come conseguenza la reazione della Prussia e dell'Austria, unite allo zar dai patti della Santa Alleanza. • Perse le speranze in un aiuto francese, si pensava di poter contare almeno sulle masse popolari delle campagne. Tuttavia queste, da secoli legate alle servitù feudali, non ebbero la reazione prevista. Nonostante ciò, il moto portò alla liberazione della Polonia centrale ed alla formazione di un esercito regolare. Ben presto però sorsero dei conflitti fra i capi del moto: alcuni erano convinti che, giunti a questo punto, si dovesse scendere a patti con i russi, altri credevano invece nella necessità di una guerra ad oltranza. Approfittando delle divisioni interne degli insorti, le armate russe attaccarono i reparti polacchi che tentarono una strenua resistenza, ma nell'ottobre 1831 furono costretti a capitolare. Varsavia venne presa ed il moto soffocato nel sangue. La Polonia tornava ad essere una provincia russa. Zar Nicola I Salvatore Fabbrizio - LinkedIn https://www.linkedin.com/in/salvatore-fabbrizio/
  • 29. I moti nei ducati e nello stato Pontefice • In seguito ai moti francesi, si riaccesero in alcuni italiani le speranze per una nuova insurrezione. In particolare, nel ducato di Modena la carboneria locale, con a capo Ciro Menotti, aveva intrecciato rapporti amichevoli con il duca Francesco IV, che si mostrava particolarmente interessato alla questione ed aveva in mente oscuri progetti espansionistici per tramutare il suo piccolo ducato in un regno italico. Si andò così organizzando un grande moto di insurrezione che si allargò a numerose città appartenenti allo Stato Pontificio, da Bologna alle Marche. A Modena l'arresto di Ciro Menotti, il 3 febbraio 1831, su ordine dello stesso duca Francesco IV, fece scoppiare la rivolta. • Il 5 febbraio gli insorti dichiararono la secessione delle Legazioni Romagnole (di Bologna, Ferrara, Forlì e Ravenna), dallo Stato della Chiesa. La rivolta si diffuse, inoltre, tra le varie Legazioni delle Marche. Inizialmente, in Romagna, se si eccettua uno scontro tra insorti e gendarmi avvenuto a Forlì, le autorità pontificie cedettero il potere senza resistenza. Le nuove autorità provvisorie proclamarono la nascita delle Province Unite Italiane, una repubblica parlamentare con capitale Bologna sotto la presidenza di Giovanni Vicini che ne promulgò la costituzione. Il territorio delle Province Unite fu attraversato, tra il 5 e il 9 febbraio, dalle truppe del generale Giuseppe Sercognani, comandante della Guarda nazionale di Pesaro. Dopo aver sconfitto ad Ancona e Terni gli Zuavi pontifici, Sercognani si spinse fino ai confini col Lazio. Alle porte di Rieti fu respinto dall'esercito pontificio, che lo costrinse a rientrare. • A Forlì il 17 marzo, Napoleone Luigi Bonaparte, già re d'Olanda per pochi giorni col titolo di Luigi II, trovò la morte, per una epidemia di morbillo. Il Bonaparte si era volontariamente impegnato nel sostegno dell'insurrezione come carbonaro, assieme al fratello, il futuro Napoleone III, che divenne un ricercato della polizia austriaca (entrambi erano stati espulsi mesi prima da Roma per il loro attivismo politico). • Nonostante gli insorti fossero riusciti ad impadronirsi di importanti città come Parma e Bologna (in questo periodo va inquadrata l'incursione compiuta da Giuseppe Sercognani con i volontari della Vanguardia in direzione di Roma), le Province Unite Italiane non riuscirono a reggere l'intervento armato dell'Austria del febbraio-marzo 1831. Gli insorti sperarono invano nell'intervento di Luigi Filippo di Francia che aveva prestato soccorso con successo ai ribelli belgi; non aiutarono la causa secessionista anche le notevoli discordie presenti tra gli stessi capi della rivolta. Gli austriaci scesero verso il Po seguendo la via del Brennero; oltrepassato il fiume (25 febbraio) si diressero verso Modena. In pochi giorni furono a Bologna e poi a Ferrara. Il 25 marzo avvenne la Battaglia delle Celle a Rimini. Il 26 aprile 1831, con l'occupazione della piazzaforte di Ancona, le Province Unite cessarono di esistere e in breve tempo fu ristabilito l'ordine, cui seguirono condanne a morte. In Romagna, alla fine dell'anno il pontefice inviò un esercito di cinquemila soldati per reprimere le rivolte di Rimini, Cesena («Battaglia del Monte», 22 gennaio 1832) e Forlì. bandiera della Carboneria Ciro Menotti Salvatore Fabbrizio - LinkedIn https://www.linkedin.com/in/salvatore-fabbrizio/
  • 30. Salvatore Fabbrizio - LinkedIn https://www.linkedin.com/in/salvatore-fabbrizio/
  • 31. IL RISORGIMENTO Per risorgimento si intende quel periodo storico che va dall’inizio dell’800 che include attraverso mezzi come la poesia, la cultura, inizia a svilupparsi un pensiero di nazione unitaria, di discendenza quasi parentale, sconvolgendo gli assetti geo-politici e creando la “nazione” Salvatore Fabbrizio - LinkedIn https://www.linkedin.com/in/salvatore-fabbrizio/
  • 32. L’Italia prima dell’unificazione • Dall’inizio dell’800 fino alla prima metà di esso , in Europa vengono prodotte opere artistiche come poesie, tragedie. romanzi, pitture etc… che rielaborano in vari modi il mito della nazione italiana. Tra i testi italiani di ispirazione nazinal-patriotica troviamo menti brillanti come, Giacomo Leopardi, Alessandro Manzoni, Domenico Guerazzi etc…Tutti questi testi spiegano cos’è la nazione italiana e perché bisogna combattere per essa. Il sangue è uno dei legami forti che tiene insieme la comunità, la Cultura della nazione e la coesione attraverso una comune confessione religiosa, lingua comune da un comune passato. Alessandro Manzoni nell’Ode di Marzo 1821 immagina la nazione “una nazione che abbia un solo esercito, una sola lingua, unica religione, memorie comuni, un unico sangue e una passione da tutti condivisa”. All’interno delle varie storie narrate ,si possono individuare almeno tre figure principali : 1. L’Eroe Nazionale un soldato coraggioso pronto a combattere i nemici e quasi sempre destinato a morire 2. La figura del Traditore che provocato dall' ambizione e dal desiderio di potere causa la morte dell’eroe 3. l'Eroina nazionale che condivide con l'eroe l’unico elemento fondamentale ovvero il senso di lealtà nei confronti della comunità. Può essere una donna virtuosa , spesso una madre affettuosa o una sposa amorosa , il quale onore viene minacciato dai nemici stranieri. L'eroe nazionale infatti a molti tratti che lo avvicinano alla figura di Cristo come martire , l’eroe svolge una funzione testimoniale, grazie alla mortesofferenza alle quali di solito è destinato. Un altro riferimento alla storia di Gesù può essere trovato nella figura del traditore, se Giuda è la causa diretta della sofferenza di Cristo, il traditore è spesso la causa della morte dell’eroe. Terzo elemento l’eroina, la minaccia alle donne. Le donne vanno difese come l’onore della nazione, solo così si può avere libertà. Salvatore Fabbrizio - LinkedIn https://www.linkedin.com/in/salvatore-fabbrizio/
  • 33. Giuseppe Mazzini e la Giovine Italia • All'interno dell'universo democratico sin dal 1831 la stella di Giuseppe Mazzini si impone per la forza della sua predicazione politica E per il fatto della sua rete organizzativa: La Giovane Italia. Giuseppe Mazzini risveglia gli ideali patriottici nel corso di una passeggiata in una domenica dell'aprile del 1821 nella strada nuova di Genova, lì con la madre È un amico di famiglia, incontra un piemontese che è arrivato Genova in cerca di soldi E di un imbarco per fuggire, per recarsi in Spagna a combattere per la libertà di quella nazione. • Nel 1827 Mazzini si affilia ha una vendita carbonara genovese tuttavia la delazione di un infiltrato conduce al suo arresto. • Nel novembre del 1830 a cui segue la reclusione nel carcere di Savona. • Nel febbraio del 1831 va in esilio, stabilendosi in Francia a Marsiglia • Da li nel luglio del 1831 Fonda la Giovine Italia, un'associazione politica diversa rispetto al modello carbonaro (dove lui ha mosso i primi passi politici. Il limite principale che ha riscontrato principalmente nell’esperienza carbonara è l’inefficacia propagandistica e operativa, infatti la Giovine Italia si pone come obbiettivo principale la propaganda diretta, perché chiunque voglia “chiamare il popolo alle armi, deve potergli dire il perché” tale opera di propaganda deve essere compiuto degli affiliati attraverso la diffusione di opuscoli o fogli volantini che spieghino i punti fondamentali del programma dell'associazione Salvatore Fabbrizio - LinkedIn https://www.linkedin.com/in/salvatore-fabbrizio/
  • 34. Le diverse ipotesi idealiste su come sarebbe potuta essere l’Italia unita • L’ipotesi di una federazione di Stati (tipo Stati Uniti) è presente in Italia ,ma viene respinta e ritenuta un inaccettabile sbaglio , poiché il federalismo applicato all’Italia non farebbe che alimentare i localismi e le divisioni (tra i rappresentati di questo filo ideologico ricordiamo Carlo Cattane). • Il liberalismo moderato più accettato dalle classi dirigenti perchè non rivoluzionario. Il maggior esponente sarà Vincenzo Gioberti 1801 e stato mazziniano ma si stacca e propone un altra alternativa a quella mazziniana e la rende pubblica ed esiliato scrive " il primato morale e civile degli italiani" nel 1843 che ha grandissima diffusione, vende 800 mila copie e lo compra solo l’elite. Il primato parla della comunità italiana che si e modellata e trova la sua principale comune nel cristianesimo, e che l’Italia ospiti la sante sede. Questa nazione italiana unificata dal cristianesimo deve dare vita, rinascere, a una comunita ad un unione confederale tra gli stati esisteti " tutte monarchie" sotto la guida del papale • Nel 1844 verra pubblica un altra opera di Cesare Balbo che pubblica le " speranze d italia" e si sofferma sul Austria, ipotizzando che l’Austria rinuci a questi terreni per espandersi nel impero ottomano. Propone che la guida del movimento non sia affidata al papa, ma alla monarchia piemontese " i Savoia". Gioberti Cesare Balbo Salvatore Fabbrizio - LinkedIn https://www.linkedin.com/in/salvatore-fabbrizio/
  • 35. Nel 1846 Gregorio 16° muore e diventa papa Pio 9° (che si pensava essere più moderno) fa piccole riforme nel regno della chiesa, e danno l via nel 46/47 per chiedere delle riforme a tutti gli altri stati italiani, tra le quali la richiesta più forte è quella della costituzione. Papa Gregorio XVI Papa Pio IX Salvatore Fabbrizio - LinkedIn https://www.linkedin.com/in/salvatore-fabbrizio/
  • 36. LE RIVOLUZIONE DEL 1848 I moti del 1848, detti anche rivoluzione del 1848 o primavera dei popoli, furono un'ondata di moti rivoluzionari borghesi che sconvolsero l'Europa nel 1848 e nel 1849. Scopo dei moti fu abbattere i governi della Restaurazione per sostituirli con governi liberali. Salvatore Fabbrizio - LinkedIn https://www.linkedin.com/in/salvatore-fabbrizio/
  • 37. Rivoluzione Francia 1848 • 1848 è sinonimo di grandi sconvolgimenti perchè in tutta l’Europa tra il 48-49 ci fu una grande ondata rivoluzionaria eccetto in Spagna e la Gran Bretagna. • Tutto questo e preceduto da un biennio di grave crisi economia perché sono anni segnati da gravi crisi climatiche, aumentano i prezzi di beni di prima necessita, diminuisce la domanda di prodotti industriali, crisi della manifattura, disoccupazione e sofferenze sociali. • Tutto inizia in Francia a Parigi,  Da tempo in Francia una parte cospicua dell'opinione pubblica si allontanata dal re Luigi Filippo e dalla classe dirigente liberale democratica che lo sostiene, Avanzate richieste di ampliamento del suffragio, in modo che tutti maschi adulti possono prendere parte alla vita politica. Ci sono gruppi che si spingono anche oltre e sperano si possa creare le condizioni per l'abbattimento della monarchia liberale e la costituzione di una Repubblica. Come fanno ormai del 1847, i gruppi politici di opposizione, (liberali progressisti, radicali e repubblicani) organizzato una campagna di banchetti (cioè posti dove si mangia e si parla di politica) per raccogliere consensi a favore di una riforma della legge elettorale: il governo però decide di proibire il banchetto previsto per il 22 febbraio. I liberali repubblicani sono inclini a non reagire ma i radicali promuovono una manifestazione di protesta il 22 febbraio del 1848 migliaia di persone scendono nelle strade di Parigi. La sera del 23 febbraio, un incidente provoca la reazione di un reparto dell'esercito schierato nella Boulever des capucines, che spara sulla folla uccidendo 52 dimostranti. • La protesta si infiamma: 1500 barricate vengono costruite durante la notte per le strade di Parigi, Mentre i dimostranti assaltano le armerie, per essere in grado di difendersi. Nel corso della notte gli scontri si moltiplicano senza che l'esercito riesca A fronteggiare la guerriglia urbana, nella tarda mattinata del 24 febbraio Luigi Filippo capisce di non poter più controllare la situazione, decide quindi di abdicare e di abbandonare la Francia, Recandosi in Inghilterra. La duchessa di Orleans, Madre del nipote di Luigi Filippo, un bambino di nove anni in favore del quale egli abdicato, si reca subito in parlamento per ottenere l'immediato riconoscimento della successione, ma subito dopo di lei sopraggiunge la folla di dimostranti, A sostegno dei deputati dei capi democratici. L'intervento dei dimostranti in parlamento e decisiva la situazione, infatti viene risolta con la nomina di un governo provvisorio maggioranza repubblicana, guidato dal poeta Alphonse De Martine. Il governo proclama subito la Repubblica (e la seconda Repubblica francese, dopo la prima istituita nel 1792) nelle settimane seguenti abolisce la pena di morte per reati politici, abolisce la schiavitù nelle colonie, proclama la libertà di stampa e di associazione e riforma la legge elettorale, introducendo il suffragio universale maschile. Salvatore Fabbrizio - LinkedIn https://www.linkedin.com/in/salvatore-fabbrizio/
  • 38. Il discorso di Alphonse de Lamartine del 25 Febbraio 1848 Salvatore Fabbrizio - LinkedIn https://www.linkedin.com/in/salvatore-fabbrizio/
  • 39. … I cambiamenti … In Francia viene eletta questa assemblea costituente votata e da degli esiti un po diversi, perché la maggioranza e moderata, addirittura ce un elevato numero di monarchi, si vede un cambiamento moderato, difronte a ciò avviene un altra ondata rivoluzionaria, Parigi insorge di nuovo giugno 1848 e si tratterà di un altra rivoluzione cittadina con decina di migliaia di morti che verra stroncata dallo stesso governo provvisorio, intanto continuano i lavori nell’assemblea e nel novembre del 1848 si ha una costituzione: Non riconosce solo diritti solidi ma anche sociali:  • Istruzione obbligatoria e a carico dello stato • Vengono abolito i carichi nobiliari • Famiglia e lavoro, ordine pubblico e proprietà  • Repubblica presidenziale  Dicembre 1848 la costituzione e nata e si svolgono le elezioni presidenziali con 5 milioni di votanti, viene eletto Luigi Napoleone Buonaparte " nipote di Napoleone" e ha grandissimo consenso, deve la sua forza al mito di Napoleone e perché nel corso della campagna elettorale si era contraddistinto per riavere l’ordine e alla pace sociale in Francia anche nelle classi più povera ha avuto gran successo. All inizio del 49 ci sono le elezioni per l’assemblea amministrativa e anche li il risultato vede una netta vittoria dei partiti moderati (di destra), ci furono leggi ordinarie che limitarono i poteri del popolo. Nel 50 viene emanata una nuova legge elettorale limitando il suffragio universale eliminando le classi più povere. Il 48 finisce in Francia con l repubblica e si ha una imposizione conservatrice. Salvatore Fabbrizio - LinkedIn https://www.linkedin.com/in/salvatore-fabbrizio/
  • 40. Rivoluzione nell’Impero Austriaco 1848 • la rivoluzione dilaga nell'impero austriaco, il modello della rivoluzione francese viene replicata Vienna, cioè nel cuore del conservatorismo europeo. Il 13 marzo del 1848 una grande folla si riversa nelle strade di Vienna per forzare il governo a concedere riforme paragonabili a quelle che stanno facendo in Francia in Italia. • Il 14 marzo del 1848 l'imperatore Ferdinando I licenzia suo Primo Ministro Metternich e promette una costituzione. • il 15 marzo 1848 manifestazioni di piazza attraversano Budapest, dove si forma un governo autonomo guidato dal patriota ungherese Lajos Kossuth. Re Ferdinando I Metternich Lajos Kossuth Salvatore Fabbrizio - LinkedIn https://www.linkedin.com/in/salvatore-fabbrizio/
  • 41. • 11 aprile del 1848 l'imperatore concede al governo ungherese il riconoscimento di una larga autonomia: viene approvata una costituzione ungherese, che contempla un parlamento eletto con suffragio censitario, e vengono anche aboliti i privilegi fiscali ancora riconosciuti ai nobili e sia alle servitù feudali a carico dei contadini, ancora in vigore nelle campagne. • La stessa norma viene approvata dal governatore della Galizia che poco dopo sarà estesa a tutti i territori dell'impero • L'imperatore annuncia la convocazione di un'assemblea costituente imperiale, che verrà eletta a suffragio universale maschile. • Il 22 luglio si riunisce l'assemblea costituzionale imperiale e uno dei sei primi atti (7 Settembre 1848) è l’abolizione delle servitù feudali su tutto il territorio dell’impero • Il 2 Giugno 1848 nel frattempo si è aperta a Praga un congresso dei popoli slavi dell’impero che ha come obbiettivo quello di trasformare l’impero in una federazione di stati dotati di larghe autonomie • Il 2 dicembre del 1848 imperatore Ferdinando abdica a favore Francesco Giuseppe, facendo piazza pulita delle garanzie costituzionali concessi dal suo predecessore, il 7 marzo 1849 l'assemblea costituente imperiale viene sciolta dalle truppe maratona costituzione redatta dei collaboratori dell'imperatore, di conseguenza molto moderata Francesco Giuseppe Salvatore Fabbrizio - LinkedIn https://www.linkedin.com/in/salvatore-fabbrizio/
  • 42. • A Venezia il 17 il 18 marzo si tengono imponenti manifestazioni di ispirazione indipendentalista. • Il 18 marzo Milano insorge dopo cinque giorni di scontri durissimi, Milano viene liberata. Il maresciallo comandante delle forze armate austriache, da ordine al suo esercito di abbandonare la città e di rifugiarsi nel cosiddetto “quadrilatero” ed intanto a Milano si formò un governo provvisorio che coordinava l'insurrezione. • Il 22 marzo anche a Venezia un'insurrezione quasi del tutto incruenta conduce alla liberazione delle città e alla proclamazione della Repubblica di Venezia guidata da Daniele Manin • L'impero austriaco sembra sopraffatto. Il 23 marzo si apre un altro fronte di crisi perché il re di Sardegna, Carlo Alberto, decide di dichiarare guerra all'Austria (si tratta della cosiddetta prima guerra di indipendenza) Daniele Manin Carlo Alberto di Savoia Italia del 48 Salvatore Fabbrizio - LinkedIn https://www.linkedin.com/in/salvatore-fabbrizio/
  • 43. Rivoluzione Prussia - Germania 1848 • il 18 marzo 1848 (proprio mentre insorge Milano) a Berlino scoppia una rivolta che l'esercito e cerca di reprimere, provocando la morte di circa 200 manifestanti. Il 19 marzo una nuova manifestazione induce il re a ordinare all'esercito di allontanarsi dalla città • Il 25 marzo il re di Prussia, Federico Guglielmo 4º autorizza l'elezione di un'assemblea costituente prussiana, eletta suffragio universale maschile a doppio turno, e adotta la bandiera del movimento nazionalista tedesco (nera, rossa e oro a bande orizzontali) • Il 22 maggio del 1848 l'assemblea costituente prussiana comincia i suoi lavori, Tra marzo e aprile del 1848 in tanto, la maggior parte degli Stati della confederazione germanica autorizza l'elezione a suffragio censitario di delegati da invitare a un'assemblea nazionale tedesca, con sede a Francoforte, che si riunisce per la prima volta il 18 maggio seguente: la convocazione dell'assemblea di Francoforte e coincide con lo scioglimento della confederazione germanica • In Posnania, cioè nell'area della Polonia inglobata nella Prussia, e in particolare nella città di Poznan, le notizie della rivoluzione a Berlino e della convocazione dell'assemblea nazionale tedesca mobilitando i nazionalisti polacchi, che chiedono al governo prussiano e all'assemblea di Francoforte una larga autonomia, come premessa per la ricostruzione di uno Stato polacco. Il tentativo è inizialmente salutato con qualche simpatia dai parlamentari prussiani e tedeschi: ma poi il governo prussiano sceglie la linea dura e invia un contingente di 30.000 soldati che il 19 aprile attacca la piccola armata nazionale polacca, (circa 9000 uomini) dopo qualche insuccesso, Il 9 maggio i prussiani sconfiggono completamente i polacchi. Federico Guglielmo IV Re di Prussia Salvatore Fabbrizio - LinkedIn https://www.linkedin.com/in/salvatore-fabbrizio/
  • 44. • In Germania le promesse della primavera del 1848 si risolvono col freddo dell'inverno seguente. L'assemblea prussiana, riunitosi il 22 maggio 1848, ha una vita assai breve: • Il 5 dicembre del 1848 il re di Prussia, Federico Guglielmo IV, la soglie d’autorità E procede all'emanazione di una costituzione redatta direttamente dei suoi collaboratori. Questa costituzione concessa dal sovrano attribuisce al Re potere esecutivo, riservando il legislativo un parlamento bicamerale: la camera alta È composta dai principi reali E dei nobili prussiani, la camera bassa eletta suffragio indiretto Sulla base dei sistemi elettorali delle tre classi. • Pochi mesi più tardi il 30 gennaio gennaio del 1850 Federico Guglielmo IV, impone una revisione costituzionale che rende ancora più forte il potere del sovrano. • Intanto a Francoforte alla fine di marzo, inizio aprile 1849 dopo lunghe discussioni e contrasti sul tema dell'assetto del possibile futuro Stato tedesco, assemblea nazionale tedesca decide a favore della costituzione di un regno piccolo tedesco (ovvero un regno che escluda le aree tedesche dell'impero austriaco) l'assemblea decide anche di offrirne la corona sovrano del più forte Stato tedesco ovvero la Prussia, Federico Guglielmo IV la rifiuta sprezzantemente. È un modo molto traumatico di mettere fine al sogno dello stato tedesco unitario. Salvatore Fabbrizio - LinkedIn https://www.linkedin.com/in/salvatore-fabbrizio/
  • 45. IL REGNO UNITO DI GRAN BRETAGNA E IRLANDA Salvatore Fabbrizio - LinkedIn https://www.linkedin.com/in/salvatore-fabbrizio/
  • 46. • La Gran Bretagna e stabile perché ha una monarchia fino dal 600 essendo separata dal mare "dalla manica" non viene toccata da napoleone e neanche dalle rivolte del 48 e essendo cosi stabile sarà un modello per tutto 800 dal continente. • Monarchia e Parlamento formato dalla camera dei comuni e la camera dei lord che sono per lo più aristocratici e membri della magistratura. Dopo gli anni 1990 i lord non saranno più ereditari ma proposti dalle camere e eletti dalla regina. • Sin dalla meta del 700 chi vinceva le elezioni formava il governo, quindi si ha una monarchia parlamentare, il re e a capo delle religione, in Inghilterra ci sono due chiese, l’anglicana che e la maggioritaria e il re ne e a capo e le altre chiese che sono i protestanti di vario tipo considerati anticonformisti. Conservatori “Tory” (Desta) Liberali “Whig” (Sinistra) Più vicini ai proprietari terrieri Più vicini alla classe produttiva borghese Legati alla chiesa Anglicana (dove il capo è il reregina) Legati alle chiese non conformiste come il Calvinismo Più vicini al potere Monarchico Più vicini al potere Parlamentare Si hanno due tipi di partiti Salvatore Fabbrizio - LinkedIn https://www.linkedin.com/in/salvatore-fabbrizio/
  • 47. • Il sistema elettorale è a maggioranza quindi anche un voto può cambiare tutto • I cattolici e gli ebrei erano escusi dalla politica. • i conservatori "tory" governano fino al 1830 e sono riuscite ad ottenere alcune leggi moto importanti per i loro rappresentati sulla proprietà terriera chiamata corn laws (leggi sul grano) protezionismo granario nel 1815 consiste che nel grano estero ci sia una grande tassa ma svantaggio le classi più basse perché il pane costava di più. Il governo tory iniziarono a fare molta fatica a governare perché i whig iniziarono a intraprendere iniziative politiche e sociali mettendo appunto un programma politico che prevedeva profonde riforme, non tanto di ampliamento si suffragio, ma riforme dei collegi elettorali che in Gran Bretagna erano ancora in vigore leggi di epoche precedenti e che non riflettevano più gli equilibri sociali, visto che era cambiata dalla rivoluzione industriale, da qui infatti si evince la definizione dei “borghi putridi” (nel senso morale della cosa) perché c’erano circoscrizioni che avevano rappresentanza anche se con pochissimi abilitati • I whig una volta andati al potere abolirono il divieto ai cattolici e ai ebrei di tutte le limitazioni, cosi facendo gli irlandesi entrarono in parlamento (gli irlandesi sono tutti cattolici) 1. Nel 1830 i whig tornarono al governo e realizzarono tutte queste riforme: 2. 1832 ampliano il suffragio, si incomincia a ridisegnare i collegi elettorali (nel 1872 il voto diventa segreto) 3. Si inizia a parlare di voto alle donne ma poi si accantona, anche se va ricordato che c’è la regina vittoria dal 1839 fino al 1901 ma esclusa dalla politica 4. Vengono emanati leggi nei confronti dei lavoratori di fabbrica tutelarli, Grazie alle leggi emanate nel 1833/34.( Poor Law Amendament Act) l’orario di lavoro diventa di 9 ore, vietano il lavoro in fabbrica dei bambini al di sotto dei 9 anni, etc… vengono emanate anche la legge sui poveri nel 1834 fatta dai liberali, rende invivibili le condizioni di vita delle “case di lavoro” dove si vive in maniera assurdo, libera manodopera perché più tosto che vivere in queste work house, preferiscono trovare lavoro in fabbrica Salvatore Fabbrizio - LinkedIn https://www.linkedin.com/in/salvatore-fabbrizio/
  • 48. Movimento Cartista • Il clientelismo e la corruzione, il mondo del lavoro si organizza e viene proposto un programma politico molto delineato, viene detto movimento Cartista, presenta al parlamento 1838 la carta del popolo, che richiede riforme molto profonde, che mobilità migliaia di persone attraverso manifestazioni di piazza, petizioni etc. • Questa carta del popolo chiede che il diritto di voto venga esteso a tutti, estendendo il suffragio universale maschile, chiede che i parlamentari vengano pagati, in modo che anche le classi più basse potessero partecipare alla classe politica, visto che per fare politica si sarebbe dovuto assentare dal lavoro e anche viaggiare; chiedono la riforma delle circoscrizioni e che il parlamento venisse eletto annualmente, per evitare il formasi di lobby. • Presentano al parlamento questa people’s chart che respinge per intero tutti i punti della carta, e di fonte a questo rifiuto il movimento si sfalda intorno a gli anni 40 Salvatore Fabbrizio - LinkedIn https://www.linkedin.com/in/salvatore-fabbrizio/
  • 49. La Figura della Regina Vittoria Hannover • Grazie alle tradizioni storiche della Gran Bretagna permette di sedere al trono la regina Vittoria Hannover, anche se può sembrare strano in un periodo storico come quello del 700° dove la figura della donna e la politica non sono ambivalenti. • Vittoria sposa il cugino Alberto di Sassonia di qui profondamente innamorata e di qui ne resta incinta per 9 volte. Costantemente impregnata nei suoi compiti di madre e moglie Vittoria pur non sottraendosi alle suo ruolo di responsabilità pubblica, delega quasi sempre il coniuge a molte incombenze governative. • Anche dopo la morte del marito avvenuta nel 1816, Vittoria mantiene un profilo pubblico basso, aprendo i lavori parlamentari molto di rado e rifiutandosi per alcuni anni di viaggiare in carrozza, trasmettendo all’opinione pubblica più il suo ruolo da madre di famiglia, più tosto che di Regina, atteggiamento che le farà guadagnare un enorme stima da parte dell’opinione pubblica Salvatore Fabbrizio - LinkedIn https://www.linkedin.com/in/salvatore-fabbrizio/
  • 50. La Francia Dalla II Repubblica (1848-1851) Al Secondo impero (1852-1870) • All’uscita del biennio rivoluzionario del 1848-49 la Francia continua ad essere ciò che è stata sin dal 1789, lo stato europeo più instabile sia sul piano interno che internazionale. • Tra 1850 e il 1851 la seconda repubblica è attraversata da una forte tensione politica, il parlamento è diviso da diversi raggruppamenti politici che stentano a imporsi gli uni su gli altri. La situazione di stallo si risolve nel 1851 quando il parlamento respinge una proposta formulata dal governo che con una deroga al testo costituzionale vorrebbe autorizzare la rieleggibili di Luigi Napoleone Bonaparte alla carica di presidente. • Bonaparte è un uomo ambizioso e tenace, non si lascia intimorire da questa sconfitta politica e nel 1849 è riuscito a rafforzare la popolarità che gli deriva dall’essere il nipote del grande Napoleone, ordinando la repressione militare della repubblica romana e la restaurazione del Papa Pio IX, una situazione che gli porta le simpatie del mondo cattolico francese Napoleone III Papa Pio IX Salvatore Fabbrizio - LinkedIn https://www.linkedin.com/in/salvatore-fabbrizio/
  • 51. • Preclusa la possibilità di un elezione, Napoleone reagisce con una soluzione inventata da Napoleone I, cioè con il colpo di stato il 2 dicembre 1851. Il 2 dicembre reparti dell’esercito occupano la sede del parlamento, mentre nello stesso tempo proclama la convocazione di un plebiscito che si tiene il 21 e 22 dicembre 1851, dove tutti i cittadini sono chiamati a pronunciarsi sulla seguente questione “Il popolo francese vuole il mantenimento dell’autorità di Luigi Napoletano Buonaparte e gli delega i poteri necessari per stabilire una costituzione” dove i risultati gli sono largamente favorevoli • Lo scioglimento della Camera democratica viene seguito dall’elaborazione di una Costituzione autoritaria e dall’attribuzione a Luigi Bonaparte il titolo di imperatore. • Il 2 Dicembre del 1852, all’anniversario del colpo di stato, si tiene la cerimonia di investitura dell’imperatore che assume il nome di Napoleone III guida del Secondo Impero • Formalmente sopravvive un sistema parlamentare, anche perché la Costituzione prevedeva un assemblea legislativa eletta a suffragio universale maschile, affiancata da un Senato composto da membri nominati a vita. Però di fatto l’assetto politico-costituzionale era tutto sbilanciato a favore dell’imperatore, cui spettava il controllo dell’esecutivo e del giudiziario, l’iniziativa legislativa e guida delle forze armate. • Definito l’assetto istituzionale del suo Secondo impero, Napoleone III, incoraggia molto l’innovazione tecnologica e lo sviluppo economico. La rete ferroviaria e il sistema vario vengono notevolmente potenziali, che culmina in un importante accordo commerciale tra Francia e Regno Unito siglato nel 1860 e vengono effettuati vari lavori pubblici, con il quale fa acquistare ancora più consenso al suo regime, perché offre una soluzione al problema della disoccupazione. Inoltre viene attuata una vasta ristrutturazione urbanistica di Parigi. Salvatore Fabbrizio - LinkedIn https://www.linkedin.com/in/salvatore-fabbrizio/
  • 52. • Volendo percorrere la strada del suo predecessore, anche Napoletano III intende attuare una politica estera dinamica, che attraverso gloriose azioni militari, ottengono significativi vantaggi diplomatici e strategici per una grande Francia. • La prima iniziativa importate viene realizzata nel 1853-55 quando la Francia si impegna insieme con il Regno Unito e poi con il regno di Sardegna in una spedizione militare in Crimea contro l’impero Russia. L’occasione è offerta da un attacco sferrato della Russia all’impero ottomano nel 1853, con l’intenzione di impadronirsi della Moldavia e Vallacchia. La Francia e la Gran Bretagna per evitare di un ulteriore espansione della Russia nei Balcani. La guerra si conclude con la sconfitta della Russia nel 1855 e con la convocazione di una conferenza di pace a Parigi nel 1856, Grazie a questo Napoleone III riesce a celebrare il ruolo della Francia di nuovo come una grande potenza come ai tempi di Napoleone I. • Preso da questa vittoria si fa promotore di ulteriori battaglie, alcune vinte e altre perse, tra qui la più importante fu la sconfitta in Messico, dopo averla attaccata con la scusa di difendere gli interessi degli investitori francesi. Insuccesso che grava notevolmente sul prestigio e sulle fortune politiche di Napoleone III Salvatore Fabbrizio - LinkedIn https://www.linkedin.com/in/salvatore-fabbrizio/
  • 53. Il regno di Sardegna dal 1850 al 1859 Salvatore Fabbrizio - LinkedIn https://www.linkedin.com/in/salvatore-fabbrizio/
  • 54. • Negli anni immediatamente successivi al fallimento della rivoluzioni del 1848-49 , la situazione italiana è caratterizzata da due tratti fondamentali. Da un lato i gruppi mazziniani, ancora molto attivi, vedono fallire, uno dopo l'altro, tutti i loro tentativi insurrezionali. La sequenza di insuccessi allontana da Mazzini, e dalle sue associazioni una parte prestigiosa e crescente dell'opinione pubblica di orientamento nazional-patriottico. • I delusi da Mazzini trovano nel Regno di Sardegna un oggetto istituzionale e politico in grado di accogliere di accogliere le istanze del movimento risorgimentale. • Il nuovo Re di Sardegna conferma lo Statuto Albertino concesso da suo padre Carlo Alberto l’anno precedente. • Dopo la fine del biennio rivoluzionario, il governo del regno di Sardegna, guidato da Massimo D’Azeglio, decide di accogliere gli immigrati politici in fuga da tutte le aree italiane dove siano in atto repressioni contro coloro che hanno preso parte alle iniziative di ispirazione patriottica, e cosi molti migliaia di esuli si recano in piemonte dove trovano ospitalità. Il prestigio che il regno di Sardegna conquista con queste decisioni si accresce ulteriormente quando la guida del governo viene assunta da Camillo benso conte di Cavour. • Uomo politico di grande intelligenza, Buon conoscitore del sistema politico britannico, Cavour Copenaghen 1850 il ruolo di ministro di agricoltura, industria e Commercio e dal 1851 quello di ministro delle finanze nei governi guidati da Massimo d’Azeglio. • Quando diventa capo del governo nel 1852, Cavour mostra tutta la sua stoffa di grande uomo di Stato sotto la sua guida prosegue l'azione di ridimensionamento dei privilegi ecclesiastici già avviata dal governo precedente con le leggi Siccardi. Cavour prosegue in questa linea con una legge del 1855 che abolisce le congregazioni religiose contemplative (cioè a tutte quelle che non si dedicano con attività “utili” come insegnamento) esistenti nel regno di Sardegna, I beni degli enti ecclesiastici vengono espropriati e assegnati a una cassa ecclesiastica, un'istituzione statale che con le rendite dei beni espropriati paga lo stipendio ai parroci del regno. Cavour Massimo d’Azeglio Salvatore Fabbrizio - LinkedIn https://www.linkedin.com/in/salvatore-fabbrizio/
  • 55. • Questo provoca uno scontro tra Cavour che cerca di affermare la laicità del regno e e Vittorio Emanuele II che non vuole che i rapporti la Santa Sede diventino ancora più tesi di quanto non siano già. Ma Cavour con un ampia maggioranza parlamentare riesce a far prevalere la sua linea di pensiero. • L’intervento del regno nella guerra di Crimea al fianco della Francia e del Regno Unito non è militarmente determinante, ne garantisce vantaggi diplomatici e territoriali, ma gli assicura un prestigio e una visibilità internazionale molto superiore alla sua forza effettiva, ed è in virtù di questo prestigio che Cavour può prendere parte alla conferenza di pace che si tiene a Parigi nel 1856, dove viene anche esaminata la situazione della penisola italiana, che i ministri francesi e e inglesi definiscono pericolosamente instabile. • Nel 1858 Napoleone III invita Cavour a un incontro diplomatico riservato, che si tiene il 20 - 21 luglio in Francia, nella stazione termale di Plombières. Napoleone III si dice disposto ad aiutare militarmente il Regno di Sardegna in una guerra contro l’Austria, in vista di un riassetto geo-politico complessivo della penisola, con la formazione di una confederazione italiana composta da 4 regni autonomi (Alta italia, Centro italia, Napoli e Roma papale che ne sarebbe affidata al papa per compensarlo della gran parte della perdita dei suoi territori) • Viene cosi stipulato un trattato di alleanza tra Francia e Regno di Sardegna che viene siglato il 24 gennaio 1859 Cavour Presidente del consiglio piemontese Napoleone III Salvatore Fabbrizio - LinkedIn https://www.linkedin.com/in/salvatore-fabbrizio/
  • 56. Unificazione Italiana 1859 - 1860 Salvatore Fabbrizio - LinkedIn https://www.linkedin.com/in/salvatore-fabbrizio/
  • 57. • La situazione di tensione tra Regno di Sardegna e L’impero d’Austria, studiatamente alimentata dal governo Cavour nei primi mesi del 1859, ha come esito un Ultimatum militare che i diplomatici austriaci notificano al governo di Torino il 24 aprile 1859, è l’inizio della cosiddetta seconda guerra di indipendenza è l’avvio di un interno ciclo di eventi che condurrà alla formazione di un Regno Unito d’Italia. Come da accordi presi, nella primavera del 1859, Napoleone III unisce le sue truppe dell’esercito a quelle del Regno di Sardegna per “difendere” il regno dall’aggressione Austriaca. • La guerra che combattono contro l’impero austriaco ha successo, e porta all'occupazione della Lombardia, e quando la conquista del Veneto è a portata di mano, inaspettatamente Napoleone III che è a capo dell’esercito Franco-Piemontese decide di interrompere la guerra e stipulare un armistizio con gli austriaci(Villafranca 11 luglio 1859) ed è la fine della guerra. • Napoleone III fa questa scelta a causa del malumore che si è diffuso in Francia a causa del numero altissimo di soldati francesi morti, e in secondo luogo a causa dell’evoluzione della situazione politica nella ducato di Modena, in quella di Parma, in Emilia-Romagna e nel Granducato di Toscana, che sta sconvolgendo tutti i piani previsti a Plombières. • Li infatti tra la fine di aprile e il giugno del 1859, scoppiano una serie di sollevazioni che portano alla cacciata del granduca di Toscana, delle duchessa di Parma, del duca di Modena e delle autorità pontefice di Bologna e di Romagna a una loro sostituzione con governi provvisori favorevoli all'unione di queste arie con il nuovo Stato che si sta formando a nord attraverso l'annessione della Lombardia regno di Sardegna. • La formazione dei governi provvisori in Emilia-Romagna e in Toscana è la presemssa alla convocazione dei Plebisciti di annessione che si terranno 11-12 marzo 1860 invitati gli elettori a decidere se “unirsi alla Monarchia Costituzionale del Re Vittorio Emanuele, o Regno Separato” e che possono votare tutti i maschi che abbiano compiuto 21 anni • Il 25 Marzo 1860 in Piemonte, sardegna, lombardia, Emilia, Romagna e Torino si tengono le elezioni per il Parlamento di Torino, con le regole della legge elettorale dell'ex regno di Sardegna (quindi a suffragio ristretto) con il risultato della formazione di una Camera dei Deputati denominata da una solida maggioranza liberale che sostiene la politica avviata da Cavour . • Un mese più tardi si tengono i plebisciti di annessionione di Nizza e Savoia alla Francia che anche in questo caso danno un risultato favorevole • Mentre si stanno tenendo i vari plebisciti di annessione, Giuseppe Garibaldi raccoglie a Genova un migliaio di volontari con i quali il 5 - 6 maggio 1860 si imbarcano su due piroscafi diretti verso la Sicilia dove da tempo ci sono in atto agitazioni antiborboniche. Impresa militare autonoma al quale il governo del nuovo stato italiano non è coinvolto. Giuseppe Garibaldi Salvatore Fabbrizio - LinkedIn https://www.linkedin.com/in/salvatore-fabbrizio/
  • 58. • 11 Maggio i garibaldini con una certa fortuna riescono a sbarcare a Marsala. Garibaldi da allora con il tempo riesce a raggiungere il numero di 50.000 unità riuscendo a sbaragliare l’esercito borbonico, procedendo da Palermo a Messina e poi dalla Calabria a Napoli dove entra trionfante il 7 Settembre 1860 • Il 21 Ottobre 1860 in Sicilia e nel mezzogiorno continentale si tengono i plebisciti di annessione con i quali si chiede a gli elettori di pronunziarsi sulla seguente formula “ Il popolo vuole l’Italia una ed indivisibile con Vittorio Emanuele, Re costituzionale e i suoi legittimi discendenti” con i risultati in entrambi i casi favorevoli • il 4 Novembre 1860 si tengono anche i plebisciti di annessione delle marche E dell'Umbria, che integra nel processo di unificazione. (Restano fuori dall’italia unita al momento solo Roma e il Lazio, Venezia e il Veneto) Salvatore Fabbrizio - LinkedIn https://www.linkedin.com/in/salvatore-fabbrizio/
  • 59. L’Italia Post-Unitaria • Dopo l’unità ci si rese conto che di unito c’era ben poco, iniziando con la lingua italiana che erano in pochissimi a parlarla, basti pensare che il Re Vittorio Emanuele parlava e scriveva in francese. • Non era uguale neanche sotto l’aspetto economico-sociale, una panoramica approssimativa vedeva l’esistenza di tre arie economiche diverse “L’aerea della valle padana, L’Italia centrale (Toscana, Umbria, Marche), e l’Italia meridionale e le isole • Nel Mezzogiorno scoppia un movimento di reazione all’unità che le autorità del regno chiamano Brigantaggio, le azioni compiute dalle bande sono di sconcertante violenza. Ma un efferatezza di certo non minore accompagnata la repressione additata alle forze dell’esercito, che addirittura esponevano i cadaveri a scopo intimidatorio • Il primo parlamento del regno di Italia si riunisce a Torino, capitale del regno il 18 febbraio 1861 la legislatura che si apre in quest'occasione è indicata come 8° legislatura del regno d'Italia, perché si continua la numerazione delle legislature del regno di Sardegna. Il primo re d'Italia si chiama Vittorio Emanuele II • Infine lo statuto Albertino viene adottato dal nuovo regno, senza che si apportino alcuna modifica. • Dopo quattro mesi il capo del governo Cavour muore il 6 giugno 1861. Il processo di costruzione degli assetti normativi istituzionali del regno sono affidati ad un raggruppamento politico liberal-monarchico “destra storica”. Gli uomini della destra storica hanno una visione politica elitistica, perché ritengono che la politica debba essere riservata solo a gli uomini più ricchi e più colti. Ammettendo perciò al voto solo il 2% della popolazione del regno d’Italia. Inoltre sono favorevoli a strutture statali basate sull'accentramento amministrativo, cioè che la maggior parte delle decisioni debbano essere prese dagli organismi centrali (parlamento è soprattutto governo), mentre gli enti locali (province comuni) non debba avere che limitate autonomie, amministrando sotto il controllo di funzionari statali dipendenti direttamente dal governo ( il principale dei quali è il prefetto) • I governi della destra attuano una politica che seguì essenzialmente due linee guida sperimentata da Cavour il regno di Sardegna: costruzione gli assetti normativi e infrastrutture, ed separazione tra Stato e Chiesa. Salvatore Fabbrizio - LinkedIn https://www.linkedin.com/in/salvatore-fabbrizio/
  • 60. • La crisi più grave si presenta del 1866, il governo guidato da Alfonso La Mormora, si accorda col governo prussiano per una possibile guerra comune contro l’Austria, che per evitare di avere due fronti aperti, l'Austria comunica al governo italiano di essere pronta accedere il Veneto e la provincia di Mantova, con l'intermediazione di Napoleone III, a patto che l'Italia si ritiri dall'alleanza. Ma il governo italiano decide di rispettare l'impegno preso con i prussiani rifiutare la proposta. • Gli austriaci hanno perso la guerra contro i prussiani il 26 luglio, una tregua viene sottoscritta anche da italiani austriaci. Negli accordi di pace l'Austria cede il Veneto e Mantova all’Italia attraverso la mediazione di Napoleone III • Garibaldi e i suoi, continuano a progettare la conquista di Roma attraverso un'azione militare simile alla spedizione dei mille, E ne tentano la realizzazione per ben due volte nel 1862 E nel 1867. Nel 1862 Garibaldi organizzò una spedizione che partendo dalla Sicilia, intende marciare su Roma, ma l'iniziativa di Garibaldi è del tutto illegale agli occhi del governo I suoi garibaldini non sono altro che privati cittadini I quali hanno preso le armi per compiere un'azione militare assolutamente non autorizzata, così il governo d'Italia mandare esercita fermare Garibaldi e suoi il 29 agosto del 1862, e nello scontro a fuoco anche Garibaldi stesso viene ferito un piede, mentre dei sue volontari, vengono giustiziati sul posto in quanto ritenuti disertori dell'esercito regio, dopo essere stato catturato Garibaldi viene rinchiuso in carcere, ma viene liberato dopo un mese con un provvedimento di amnistia. • Nel 1867 il secondo tentativo garibaldino viene bloccato a Mentana, nei pressi di Roma, da un corpo di spedizione francese, stanziato a protezione dello Stato Pontificio. Anche questa volta Garibaldi viene arrestato, viene tenuto 20 giorni in prigione e poi liberato senza processo. L'anno seguente Garibaldi sdegnato si dimette da deputato. • Nell'agosto del 1870 Mazzini a 65 anni, la situazione internazionale apri, a suo parere, nuove possibilità per un'insurrezione repubblicana nella penisola, per questo sollecitato dai repubblicani siciliani il 14 agosto si reca a Palermo, Dove è arrestato dalla polizia ancora prima di sbarcare dalla nave, per essere condotto nella fortezza di Gaeta. Resta in carcere due mesi ma grazie ha un'amnistia generale il 9 ottobre lascia il carcere senza processo. Rifiuta di accettare la clemenza regia e decide di tornasse in esilio volontario. Nel 1871 torna ancora diverse volte in Italia segretamente sotto falso nome, in incognito sotto la falsa identità di Dott. George Brown, e muore il 10 marzo del 1872 • La reazione del pontefice e durissima il 26 marzo 1860 lascia una scomunica maggiore nei confronti di tutti coloro che hanno concorso nell’usurpazione delle terre che appartenevano allo stato pontificio. Questo è solo il primo di una serie di atti di dichiarata conflittualità che il pontefice pronuncia nei confronti dello Stato liberale. • Lo stato italiano non fa molto per attenuare la tensione, non solo nel 1865 introduce il matrimonio civile, 1866 si vedono i beni degli enti ecclesiastici aboliti, ma il 20 settembre 1870 approfittando di una crisi internazionale che ha coinvolto la Francia E chi è obbligato e che ha costretto Napoleone III a ritirare il contingente militare stanziato a Roma protezione del Papa, l'esercito italiano entrare nello Stato Pontificio e occupa Roma. La rabbia del pontefice è assoluta: lo stato italiano gli riconosce come territorio proprio, solo una piccola storia della città di Roma, il Papa proclama di ritenersi prigioniero del regno d’Italia. Il 2 ottobre del 1870 l'annessione di Roma e del Lazio È sancita da un plebiscito, la conquista di Roma E lo spostamento della capitale nella città eterna è un grande successo. • << fatta l'Italia bisogna fare gli italiani>> È lo slogan che riassume una riflessione formulata in questi anni da Massimo d'Azeglio, E dai il programma che soprattutto la sinistra liberale cercherà di realizzare quando andrà al governo nel 1876 come serie di iniziative e di riforme Salvatore Fabbrizio - LinkedIn https://www.linkedin.com/in/salvatore-fabbrizio/
  • 61. L’Unificazione della Germaniae le sue conseguenze Salvatore Fabbrizio - LinkedIn https://www.linkedin.com/in/salvatore-fabbrizio/
  • 62. • Tra gli anni 60 gli anni 70 dell'ottocento del cuore dell’Europa ha luogo un altro grande mutamento geopolitico, che questa volta conduce alla formazione io lo Stato nazionale tedesco. Non troppo diversamente da ciò che è successo nella penisola italica, questo processo viene guidato da una monarchia uscita con tratti nuovi dalla rivoluzione del 1848-49, si tratta del Regno di Prussia, che come quello di Sardegna a ora la forma di una monarchia costituzionale. • Come lo statuto Albertino anche la costituzione prussiana, concessa dal re Federico Guglielmo IV nel 1850, si fonda sulla preminenza del sovrano sul Parlamento • Dal punto di vista sociopolitico, la Prussia continua reggersi su una solida alleanza tre proprietari terrieri nobili delle regioni orientali ( gli Junker ) e il sovrano, che li predilige quando deve procedere alle nomine di nuovi membri del senato, ma continua a preferirli anche nei ruoli direttivi della burocrazia dell’esercito • All'interno il Parlamento nella Prussia di metà 800, ci sono proprio due schieramenti: una destra conservatrice che a radici agrarie e nobiliari e una sinistra liberale che ha profilo urbano è borghese. Lo scontro tra queste due anime politiche Prussiane si animano intorno a un'istituzione tradizionalmente centrale nel sistema di potere prussiano cioè l’esercito. • Ogni maschio adulto prussiano è sottoposto alla coscrizione universale obbligatoria , cioè una ferma di 2 anni nell'esercito, seguito da altri 2 anni di iscrizione tra le truppe di riserva e da altri 14 anni nella milizia territoriale. Tutto questo è visto come un dovere civico e non come un obbligo. Il vantaggio e nel disporre di un esercito di quantità. Gli storici che si sono occupati delle istituzioni militari prussiane, sottolineano che si tratta di un sistema che produce potenti effetti nazionalizzanti. Bismarck, von Roon e von Moltke negli anni sessanta dell’Ottocento. Bismarck era uno Junker. Esercito Prussiano Coscrizione militare universale obbligatoria Salvatore Fabbrizio - LinkedIn https://www.linkedin.com/in/salvatore-fabbrizio/
  • 63. • Nel 1861 alla morte del re Federico Guglielmo IV, sale al trono l’erede Guglielmo I, che vuole creare l’egemonia prussiana nel mondo di lingua tedesca • Nel 1862 il Re Guglielmo I affida il governo a uno Junker, Otto Von Bismark, che insieme al re, varano un piano per riorganizzare e potenziale l’esercito, che provoca una crisi politico-costituzionale. I gruppi parlamentari liberali non accettano il piano perché aumenterebbero le spese e la pressione fiscale, ma Bismark sostenuto dalla destra conservatrice fa approvare il bilancio relativo alle spese militare dal re, ignorando l’opposizione del parlamento • Il potenziamento dell’esercito, reso possibile dall’atto di forza di Bismarck contro il parlamento prussiano, può avvalersi di un accordo commerciale (l’unione doganale) che sin dal 1834, unisce la Prussia e gli altri stanti tedeschi a esclusione dell’Austria, e l’accordo consente l’acquisto e lo scambio di prodotti a prezzi relativamente bassi entro l’area commerciale germanica, e cosi ciò che l’industria prussiana non può produrre per l’esercito lo si può acquistare a prezzi contenuti dagli altri stati aderenti all’accordo Re Guglielmo I - successore di Guglielmo IV Re Federico Guglielmo IV Lo Jonker Otto Von Bismarck nominato Cancelliere dal Re Guglielmo I Salvatore Fabbrizio - LinkedIn https://www.linkedin.com/in/salvatore-fabbrizio/
  • 64. • L’alleanza con l’Austria attaccano il regno di Danimarca, approfittando di una crisi dinastica danese e nell’agosto 1864 la Danimarca si arrende • Bismark usa l’alleanza con l’Austria come pretesto per imporsi, all’inizio del 1866 Bismark si allea con l’Italia, contando sulla neutralità di Napoleone III e nel giugno 1866 dichiara guerra all’Austria. • Il 3 luglio del 1866 a Sadowa i prussiani sconfiggono gli austriaci e grazie alla pace fatta a Praga, l’Austria cede il Veneto all’Italia e lo Hannover, la Sassonia e gli altri stati a nord del reno vengono ceduti alla Prussia. • In Prussia e nel resto della Germania, L’esito della guerra suscita grandissimo entusiasmo nell’opinione pubblica, ma l’ampliamento territoriale della Prussia mette in allarme Napoleone III, che cerca un accordo preventivo con con Austria e Russia, che fa suscitare nei diplomatici Prussiani e nell’opinione pubblica tedesca la paura che la nuova Confederazione della Germania del Nord sia accerchiata e soffocata dalle altre potenze europee Salvatore Fabbrizio - LinkedIn https://www.linkedin.com/in/salvatore-fabbrizio/
  • 65. • In Francia nonostante l’esito della guerra del 1866, vi sono numerosi politici e militari che sottovalutano ancora la forza dell’esercito tedesco, mentre Napoleone III sembra molto meno sicuro di loro al riguardo • Bismarck invece è determinatissimo a far precipitare le relazioni diplomatiche, cosi da arrivare a una guerra che egli è certo di poter vincere, Nel luglio del 1870 l’occasione arriva, Bismarck manipola un Telegramma da Ems che è il re Gugliemo I gli ha inviato in merito alla questione spagnola, in modo da dare l’impressione che il sovrano prussiano abbia sostanzialmente voluto sfidare la Francia, e poi lo comunica alla stampa. • Bismarck vuole dare l’impressione che il Re si sia rifiutato di ricevere l’ambasciatore Francese, che in questi rapporti diplomatici ottocenteschi, questi gesti possono essere cause per far scatenare una guerra. • Dopo la pubblicazione della versione abbreviata del telegramma di Ems, sia in Francia sia in Germania, vi sono manifestazioni nazionaliste, favorevoli alla guerra, cosi dopo qualche esitazione Napoleone III il 19 luglio 1870 dichiara guerra alla Prussia e Bismarck cosi ottiene due risultati, far scoppiare la guerra e far passare la Prussia come un paese aggredito • L’esercito tedesco irrompe nel territorio francese e dopo sei settimane di combattimento Sconfigge i francesi definitivamente a Sedan il 1° Settembre 1870 • Napoleone III è fatto prigioniero e firma la resa, il 4 Settembre 1870 il corpo legislativo francese dichiara decaduta la dinastia napoleonica e proclama la formazione di una repubblica • il 18 Gennaio 1871 il Re Gugliemo I dopo essersi assicurato l’assenso dei principi degli stati tedeschi meridionali, viene proclamato Imperatore Tedesco Salvatore Fabbrizio - LinkedIn https://www.linkedin.com/in/salvatore-fabbrizio/
  • 66. L’impero Tedesco - Secondo Reich • L’impero tedesco detto anche Secondo Reich è formato dalla Prussia, dagli stati della Confederazione della Germania Del Nord, dalla Baviera e Dal Beden • Il 16 Aprile 1871 viene promulgata la costituzione dell’impero che stabilisce: L’impero è una federazione di 25 stati, con un certo grado di autonomia, sottoposte alle decisioni prese dagli istituti dell’impero Il 16 Luglio 1871 viene promulgata la costituzione dell’impero L’IMPERATORE Capo dell’esecutivo Il CANCELLIERE Capo del Governo Il PARLAMENTO IMPERIALE Diviso in due camere, la camera dei deputati e il consiglio federale LA CAMERA DEI DEPUTATI Eletta a suffragio universale malie segreto, Può approvare leggi e interventi solo nelle spese militari IL CONSIGLIO FEDERALE Camera formata dai rappresentati dei 25 Stati Salvatore Fabbrizio - LinkedIn https://www.linkedin.com/in/salvatore-fabbrizio/
  • 67. La Comune di Parigi e La Terza Repubblica Francese • Con la caduta di Napoleone III venne proclamata la Terza Repubblica. • L’8 Febbraio 1871 si tengono le elezioni per l’assemblea nazionale, il Governo è presieduto da un monarchico Adolphe Thiers, che è favorevole a una rapida rappacificazione con i tedeschi. • Il 28 Marzo 1871 viene eletto il nuovo consiglio per il comune di parigino (La Commune) che diventa l’organo di autogoverno della città. La comune approva alcune norme di un certo rilievo simbolico (Es. la proprietà collettiva di alcune delle aziende abbandonate dagli industriali e l’equiparazione nella retribuzione tra operai e impiegati) • Il Governo è contestato dal popolo, per protestare occupano Parigi, ma il 18 Marzo 1871 il governo invia l’esercito a Parigi per liberarla e dopo scontri durissimi riesce nel suo intento Nel 1875 l’Assemblea nazionale approva tre leggi a qui è attribuito un valore costituzionale Un Presidente Della Repubblica con mandato di 7 anni, eletto dal parlamento e viene riconosciuto come capo delle forze armate, responsabile della politica estera, responsabile di nominare il governo e inoltre gli viene riconosciuto il diritto di presentare e promulgare le leggi e sciogliere la camera (previo assenso del Senato) Che Prevede Un Un Parlamento con assetto bicamerale che sostituisce la provvisoria Assemblea Nazionale che si divide in La Camera dei deputati eletta a suffragio universale maschile Senato composto da due tipi di membri: 75 senatori inamovibili 225 eletti da un corpo elettorale di secondo grado Adolphe Thiers Salvatore Fabbrizio - LinkedIn https://www.linkedin.com/in/salvatore-fabbrizio/
  • 68. L’impero Austro-Ungarico • L’unificazione Tedesca produce gravi contraccolpi anche nell’impero austriaco • Le gravissime tensioni che hanno scosso l’impero durante il 1848-49 non hanno prodotto alcun significativo mutamento costituzionale, alla fine del biennio rivoluzionario le costituzioni e le autonomie che erano state concesse nei due anni precedenti vengono tutte revocate. Dal punto di vista politico, il giovane imperatore Francesco Giuseppe e i suoi collaboratori, ritengono di poter governare l'impero senza troppo allontanarsi dalla linea idealmente autocratica tracciata da Metternich durante la Restaurazione. • L'imperatore non revoca l'abolizione dei diritti feudali E della servitù della gleba nelle campagne E ciò gli assicura una durevole di conoscenze fedeltà dalle comunità contadine, resta, tuttavia, una parte delle élite urbana dell'impero, che continuano a formare organizzazioni culturali politiche (nei limiti concessi dalle leggi dell’impero) che alimentano discorsi indipendentalisti e nazionalisti. • Ma i problemi dell'impero nel periodo successivo alla rivoluzione del 48 49 non tanto dalla politica interna, quanto da quell’esterna. tra il 1859 e il 1866 l'Austria, che è lo Stato che ha voluto imporsi come il garante della stabilità geopolitica europea dopo la caduta di Napoleone I, viene battuta gravemente in due guerre perdendo parti rilevanti del suo territorio (il lombardo- veneto) E soprattutto, perdendo ogni influenza sulle regioni tedeschi centrosettentrionali, che dal 1871 vengono racchiusi nel nuovo confine interno dell’impero tedesco • Nel 1861 viene concessa la prima costituzione, che riconferma l'assetto centralista dell'impero suscitando molti dissensi soprattutto tra gli ungheresi • Nel 1867 dopo la grave sconfitta contro i Prussiani, la costituzione viene radicalmente riformata, con una riforma costituzionale che trasforma l'Impero Austriaco, in Impero Austro-Ungarico. La nuova costituzione del 1867, infatti riconosce l'esistenza di due organi statali distinti indipendenti, l'Austria E il regno d'Ungheria, Dove Francesco Giuseppe È allo stesso tempo imperatore di entrambi. Salvatore Fabbrizio - LinkedIn https://www.linkedin.com/in/salvatore-fabbrizio/
  • 69. L’espansioni territoriali e la Guerra Civile in USA Salvatore Fabbrizio - LinkedIn https://www.linkedin.com/in/salvatore-fabbrizio/
  • 70. • Nei primi anni dell'ottocento gli stati uniti sono una realtà in piena espansione demografica territoriale, la federazione statunitense passa da 5 milioni di individui a più di 31 milioni nel 1860. Una simile crescita demografica si traduce in una continua ricerca di nuove terre, ovest sono ancora terreni abitati da tribù indiane, formati da gruppi di cacciatori nomadi. Per tutto l'ottocento si replica la dinamica già osservata nel corso del settecento, cioè gruppi di pionieri, sostenuti dall'esercito degli Stati Uniti, cercano di occupare nuove terre ad ovest, con inevitabili guerre tra pionieri e tribù indiane. Gli indiani sopravvissuti vengono costretti a risiedere in zone delimitate chiamate “riserve” • Questa spinta verso il Far West (il lontano Ovest) che alla metà dell'ottocento ha condotti pionieri all'Oceano Pacifico, si traduce nella formazione di nuovi Stati appartenenti alla federazione che si dotano delle medesime strutture istituzionali possedute dagli altri stati. • Oltre a quest'espansione verso ovest, gli statunitensi mi tentano altre verso nord, conducendo una guerra nel 1812-15 contro regno unito, per la conquista del Canada, dove perdendo smetteranno di pensare a questo tipo di espansione provando verso sud, dove invece nel 1803 gli stati uniti acquistano la Louisiana che Napoleone avendo bisogno di finanziamenti per le sue guerre gli vende ed acquistano la Florida dalla Spagna nel 1819. • Le grandissime potenzialità economiche aperte da questa marcia verso ovest, trova espressione in due concetti: da un lato prenderà forma il mito della frontiera ovvero l'idea di una missione che spinge la conquista e alla civilizzazione di territori selvaggi, soprattutto da quella parte della popolazione definita “Wasp = White-Anglo-Saxon-Protestant”, questo mito anima immaginario statunitense in due diverse direzioni una quelle espansive progressiva, l'altra quella difensiva ossessionata dalla retorica dell'accerchiamento Salvatore Fabbrizio - LinkedIn https://www.linkedin.com/in/salvatore-fabbrizio/
  • 71. • Il presidente James Monroe il un discorso al congresso, traccia una politica estera nel quale enuncia un programma di separazione con l’Europa. Un discorso di Monroe che può essere riassunto in “L’America a gli americani” facendo capire che cercherà di tenere lontano le potenze Europee sul continente americano. • Se la “Dottrina Monroe” si oppone al colonialismo delle vecchie potenze europee, non contrasta però la voglia di conquistare nuove terre da parte degli Stati Uniti e della sua popolazione anche nella maniera più sbrigativa e sbrigativa possibile. • Il governo del presidente democratico James Knox Polk decide di dichiarare guerra al Messico e dopo un duro conflitto nel 1846-48, gli Stati Uniti vincitori si annettono il Texas, e cosi apre la strada per annettersi i territori confinanti come in particolare il (Nuovo Messico, L’Arizona, Utah e California dove nel 1848-49 sono state scoperte ricche miniere d’oro). • L’anti colonialismo di Monroe basato sulla teoria del “mito della frontiera” crea cosi una pratica di “imperialismo civilizzante” di qui ne fanno subito le spese i messicani visti da alcuni politici nord-americani più inferiori dei pelle rossa • Nel 1830 le ferrovie iniziano a svilupparsi in maniera molto fissa nel nord-omerica orientale, permettendo di percorrere i grandi spazi americani in maniera veloce, questo porterà anche un beneficio economico, favorendo lo sviluppo dell’agricoltura specializzata, che fa facilmente viaggiare i prodotti con il treno fino ai vari mercati statunitensi. Salvatore Fabbrizio - LinkedIn https://www.linkedin.com/in/salvatore-fabbrizio/
  • 72. Sistema Politico Statunitense 1830 al 1850 • Gli stati uniti nascono come una società nuova, tenuta a battesimo da una guerra di indipendenza combattuta con la madrepatria britannica, una società nelle quali la nobilità di tipo europeo non è mai esistita, una società nella quale la mobilità sociale ascendente è incredibilmente rapida e fattibile. • Tutti questi elementi spiegano perchè la democrazia e l’ugualitarismo siano ideali politici potenti anche se smentiti dalla realtà (vista l’enorme divergenza sociale nei confronti di persone di colore diverso, di cittadini di serie b etc.) • Nel 1830 il suffragio universale maschile e le differenze sociali, favoriscono un mutamento nel funzionamento del sistema politico nord-americano. Dal 1828 la mappa politica statunitense, fino ad allora dominata da un incontrastato dominio dei raggruppamento repubblicano comincia ad assumere di nuovo una struttura duale. Dal comune gruppo repubblicano nascono due formazioni politiche diversi: I Whig I Democratici I Whig sono statalisti e protezionisti I Democratici guidati da Andrew Jackson che vince le elezioni presidenziali del 1828 e resta presidente fino al 1837 sono favorevoli ad un mercato auto-regolato e di basse tariffe doganali e non sono propensi a rafforzare il governo centrale Sono sostenuti dagli imprenditori e dagli operai del Nord-Est, e dagli agricoltori che producono per il mercato interno Li appoggiano i piantatori e i grandi proprietari del sud, che esportano le loro merci in Europa e quindi vedono con grande simpatia l’orientamento liberale L’importanza del mutamento non sta solo nel fatto che questi due raggruppamenti propongono soluzioni diverse ai problemi che attanagliano la vita politica, ma con i nuovi raggruppamenti si creano forme organizzative più adatte a dialogare con l’opinione pubblica di massa come quella del suffragio universale maschile. dando vita ai veri primi partiti politici della storia dei sistemi rappresentativi . Essi si dotano di di reti territorialmente diffuse, club popolari e giornali. I due gruppi politici tengono due distinte “convenzioni” cioè due congressi nei quali i delegati locali di ciascun partito sono chiamati a scegliere il candidato per le elezioni presidenziali. Il sistema poi si replica per le candidature dei due partiti al posto di deputato, di governatore etc… creando tanto attivismo grazie al fenomeno del Spoils System Salvatore Fabbrizio - LinkedIn https://www.linkedin.com/in/salvatore-fabbrizio/
  • 73. La questione Schiavitù 1830-60 • Un punto saliente di divisione trai vari stati del sud del Nord America, È la schiavitù. Tra fine 1700 e 1804 il Parlamenti degli stati del Nord l'hanno abolita, al sud invece non solo è legale ma su di essa si basa anche tutta l'economia delle piantagioni. A metà ottocento la popolazione di origine africana raggiungi 4 milioni su una popolazione totale di 30 milioni. Solo 400 mila neri sono liberi, e di questi la metà risiede a nord. I neri non hanno diritto al voto. • Nella prima metà dell'ottocento, il congresso (il Parlamento) non si esprime in alcun modo sulla questione, anche perché la maggior parte delle elite della nazione viene dal sud, E negli anni 40 tutti presidenti, sia whig che democratici sono proprietari di schiavi. • Gli schiavi sono considerati poco più che delle bestie, e come le bestie vengono venduti comprati sul mercato interno. • Di fronte una simile realtà fra gli anni 30 e gli anni 40 cominciò a formarsi un ampio movimento antischiavista, movimento che ovviamente si diffonde degli stati del Nord, formato da afroamericani, riuscite a fuggire dalle piantagioni e da bianchi ispirati dei principi religiosi • Di fronte a questo movimento di capitali politici negli stati del sud nel 1850 fare approvare dal congresso federale un Fugitive Slave Act che autorizzi i padrone a inseguire gli schiavi fuggiaschi anche nei territori liberi. • Nel Nord la mobilitazione antischiavista continua e nel 1852 Harriet Beecher Stowe pubblica la capanna dello sia Tom un romanzo antischiavista Harriet Beecher Stowe Frustate date agli schiavi Salvatore Fabbrizio - LinkedIn https://www.linkedin.com/in/salvatore-fabbrizio/
  • 74. • Nel 1854 fanno passare nel congresso federale il Kansas-Nebraska Act che abroga il divieto di introdurre la schiavitù negli stati di una nuova acquisizione e stabilisce che siano i residenti degli stati a decidere se rendervi legale la schiavitù oppure no. • Questo provoca un profondo rimescolamento del sistema politico del sistema politico, il partito dei Whig si spacca con i Whig Meridionali che appoggiano la legge e quelli settentrionali che vi si oppongono. Dalla spaccatura emerge una nuova geografia dei partiti non più duale ma tripartitica I Whig Meridionali I Repubblicani I Democratici Che si fondono con i rappresentanti dell’American Party, un partito xenofobo, questo raggruppamento ha una base quasi esclusivamente meridionale Questo partito ha quasi tutta la concentrazione negli stati del nord. Sono Antischiavisti Questo partito che ha una base meridionale ma anche settentrionale, non è influenzato dalla crisi Sulla politica economica sono protezionisti, indifesa degli interessi degli agricoltori che producono per il mercato interno. Sono uniti nella difesa della schiavitù con i democratici che ritengono sia istituzione essenziale per la salvaguardia delle peculiarità socialisti riuniti È la formazione più compatta politicamente, si impegna in campagne elettorali molto decise, fonda il suo programma sul protezionismo doganale, favorevole all'industria del Nord-est, raccogliendo consensi degli imprenditori, promette di distribuire terre possedute dal demonio tra coloro che le avevano lavorate, si dichiara a favore dell'intervento dello Stato nella sovvenzione di lavori pubblici, sostiene con forza la necessità dell'abolizione della schiavitù Sulla politica economica sono liberisti, a sostegno degli interessi dei proprietari terrieri del sud E dei commercianti. Sono uniti nella difesa della schiavitù con i whig meridionali che ritengono sia istituzione essenziale per la salvaguardia delle peculiarità socialisti riuniti I Whig I Democratici I Whig sono statalisti e protezionisti I Democratici guidati da Andrew Jackson che vince le elezioni presidenziali del 1828 e resta presidente fino al 1837 sono favorevoli ad un mercato auto-regolato e di basse tariffe doganali e non sono propensi a rafforzare il governo centrale Sono sostenuti dagli imprenditori e dagli operai del Nord-Est, e dagli agricoltori che producono per il mercato interno Li appoggiano i piantatori e i grandi proprietari del sud, che esportano le loro merci in Europa e quindi vedono con grande simpatia l’orientamento liberale Salvatore Fabbrizio - LinkedIn https://www.linkedin.com/in/salvatore-fabbrizio/
  • 75. • Nel elezioni presidenziali del 1860 I repubblicani presentano una candidatura moderata, rispetto all'azione propagandistica che hanno svolto negli anni precedenti. • Il loro uomo è Abraham Lincoln, un avvocato dell'Illinois, che in realtà non è contrario alla schiavitù, ma sostiene solo la necessità, di proibire la schiavitù negli stati di una nuova acquisizione, mantenendo negli altri esistenti. • Lincoln vince le elezioni presidenziali, e appare chiaro che se i democratici fossero rimasti uniti Lincoln sarebbe stato battuto. • Al sud si pensa che Lincoln sia solo un uomo di facciata e che il partito repubblicano voglia procedere al varo di leggi che aboliscano completamente la schiavitù. Così gli stati del sud, uno dopo l'altro, arrivano alla conclusione che differenza di interesse e di cultura politica, che li separava quelli del nord sono troppo profonde per continuare a convivere all'interno di un unico stato. • Tra la fine del 1860 e lìinizio del 1861: South Carolina, Mississippi, Florida, Alabama, Georgia, Louisiana e Texas, proclamano la secessione e la costituzione di un'identità politica indipendente, chiamata stati confederati d’America (febbraio 1861). Nel Marzo del 1861 questa nuova confederazione si dota di una nuova Costituzione (molto simile a quella degli stati uniti) e di un presidente provvisorio Jefferson Davis e di una capitale, Montgomery in Alabama Abraham Lincoln Abraham Lincoln Jefferson Davis Salvatore Fabbrizio - LinkedIn https://www.linkedin.com/in/salvatore-fabbrizio/
  • 76. La guerra di secessione 1861 - 1865 Salvatore Fabbrizio - LinkedIn https://www.linkedin.com/in/salvatore-fabbrizio/
  • 77. • Il casus belli che scatena la guerra è l'attacco di forze confederate ho un forte unionista che ancora risiede in South Caroline (12 aprile 1861), Lincoln che fino ad allora aveva temporeggiato, risponde denuncia l'insurrezione degli stati meridionali il 15 aprile 1861 diramando un appello per l'arruolamento di 75.000 volontari E annunciando l'inizio delle ostilità. • Dopo aver fatto apparire volontari I due schieramenti passano alla coscrizione obbligatoria. La guerra che dura ben cinque anni è come una guerra moderna (con l'utilizzo di fucili e cannoni tecnologicamente molto avanzati per l’epoca) e utilizzando tecniche tradizionali (come l'attacco alla baionetta contro il fronte nemico) fa sì che questa combinazione cray una guerra sanguinosissima. Il totale delle vittime è superiore a quello subito degli eserciti statunitensi in tutte le loro guerre precedenti e successive, comprese le guerre mondiali del novecento • Nel corso della guerra la moderazione di Lincoln in merito alla schiavitù viene superata dagli eventi, così che egli diventa protagonista di un processo di radicale emancipazione, che certo condizioni normali, non avrebbe mai voluto così totale completa. Rendendo i neri liberi e permettendogli di arruolarsi nell’esercito • Dopo l’ultima accanita resistenza dei confederati, il 9 Aprile 1865 il generale Robert Edward Lee, comandate dell’esercito confederale, firma la resa. La secessione è finita, l’integrità degli stati uniti è assicurata. Robert Edward Lee Salvatore Fabbrizio - LinkedIn https://www.linkedin.com/in/salvatore-fabbrizio/