Da un progetto proposto da Luca Baino, Flavia Cappellini, Alessandro Lugoboni di Classe IV era nata l'idea di una web series che raccontasse SQcuola di Blog all'esterno. Questa era la loro proposta. Video teaser http://youtu.be/F25EoYYelQA
4. Mission
È stato commissionato lo sviluppo di un progetto adito a integrare la
comunicazione off-line tra SQcuola di Blog (SQDB) e i media tradizionali.
Rete e televisione parlano ancora due linguaggi diversi, ma compatibili
e integrabili. L’obiettivo ultimo è trasmettere l’esperienza di SQcuola di
Blog in un format televisivo, ed essere i primi a farlo, sviluppando una
strategia di storytelling per mettere il focus sulle persone e sulle aziende
che stanno dietro SQcuola di Blog.
Premesse
Da oltre un anno è sotto gli occhi di tutti che i social-network stanno
modificato il modo di vedere e vivere la televisione. Il rapporto tra i
programmi televisivi e il pubblico si è evoluto, e tramite i social media,
ogni giorno vengono generati generosi flussi di interazioni.
Nel primo trimestre del 2013 le trasmissioni a sfondo politico/sociale, come
Piazza Pulita e Ballarò, sono quelle che meglio di tutte hanno coniugato la
comunicazione “on-air” (TV) con l’online (SOCIAL). Specie grazie a Twitter,
che ha dimostrato come il pubblico utilizzi gli hashtag degli argomenti più
che non gli account ufficiali dei programmi.
Su Facebook invece Le Iene la fanno da padrona, con più di 2 milioni
di utenti collegati alla fanpage ufficiale, di cui ben il 65% interagisce
generando commenti e condivisioni.
Ma è la politica l’indiscusso argomento leader per il maggiore engagement
da parte dei telespettatori, sebben talent show e satira stiano al passo.
Il Total Engagement di FB (somma di like, commenti, condivisioni e post
spontanei) premia trasmissioni come le già citate Iene, ma anche programmi
per target molto diversi, cme Amici di Maria De Filippi e Servizio Pubblico.
Parlando di web series, Lost in Google è un punto di riferimento per
l’intelligenza e l’ironia con cui viene raccontato il web... proprio dall’interno.
Risulta tra le migliori web serie del 2012 anche per come è riuscita a
interagire con il pubblico, realizzando le richieste degli utenti di episodio
in episodio.
ByMySide parla di storie interiori e di intimismo, toccando corde molto
profonde. Con 300.000 visualizzazioni su YouTube, oltre 25.000 visitatori
del sito ufficiale e migliaia di iscritti ai vari social networks, ByMySide è
stata un vero successo in rete tanto da meritarsi l’assegnazione del premio
ufficiale SIAE, in collaborazione con il MEI Meeting Etichette Indipendenti,
per la Miglior Web Serie del 2012.
5. Kubrick, una storia porno invece mira solo a divertire, ma sbaglia nella
scarsa quantità di episodi e nel non osare abbastanza. L’opera rimane così
incompiuta.
Freaks! prende Misfits! dal mercato anglosassone e ne fa una versione
italiana. La presenza di famosi youtubers nel cast è la principale, se non
unica, ragione del successo della serie. La seconda stagione, lunga il
doppio e trasmessa da Deejay TV, sancisce la conclusione della serie, per
scarsi ascolti e scarse idee.
Stucks! invece unisce bei dialoghi, storie divertenti e personaggi fuori
dagli schemi in salsa erotico-surreale. Interamente girata a Roma e recitata
in americano, punta a uscire dal paese e ci riesce, vincendo parecchi premi
negli USA, ma ottenendo anche feedback positivi in patria.
Per quanto riguarda formazione e web, arriva la serie Lato C, un talent
search, dove 8 concorrenti del Politecnico di Milano hanno dovuto lavorare
su compiti assegnati dalle varie aziende; il programma mostrava sia le loro
idee, che il processo creativo, che i giudizi dei committenti stessi. Questo
è sicuramente un format da cui attingere idee e spunti.
l parallelismo tv-web ha cambiato (e sta ancora cambiando) il concet-
to stesso di audience. Il pubblico mostra un comportamento più attivo,
sceglie quali programmi e trasmissioni vedere anche i base al proprio
network, commentando in real time, suggerendo o sconsigliando specifi-
che trasmissioni.
I grafici mostrati dimostrano come non sia sufficiente, per un programma
di successo, essere semplicemente online, ma è necessario far dialogare
i modo bi-direzionale trasmissione e pubblico... cioè, televisione e web.
Intro e target
L’obiettivo è quello di realizzare un reality show che mostri il semestre
accademico degli studenti di SQDB. Come inserito nella mission, si rac-
conteranno storie umane, personali, piene di sentimenti e con diversi tipo-
logie di personaggi a interpretarle. Ma si parlerà anche di business, social
media marketing e promotion.
Si punta a realizzare un programma in grado di espandersi in maniera espo-
nenziale, coinvolgendo gli spettatori su più piani emozionali.
Gli obiettivi sono:
• divertire
• emozionare
• insegnare
6. Si va a concepire un prodotto completo, che piaccia a persone diverse per
ragioni diverse.
Avremo storie che parleranno di sentimenti, difficoltà, insuccessi, vitto-
rie, umorismo, notti insonni e idee folli dei partecipanti.
Tutti elementi che porteranno all’immedesimazione a alla condivisione.
Inoltre, dovrà fare breccia anche nei cuori della aziende che sponsorizza-
no il programma che, oltre a essere interessate ai dati di ascolto, saranno
esse stesse tra i protagonisti. Non saranno più semplici sponsor anonimi,
ma diventeranno personaggi umani e reali, con cui gli spettatori (possi-
bili clienti) empatizzeranno.
Infine, il social media marketing sta diventando un fenomeno “di moda”.
Svelarne i segreti, raccontarne i retroscena, mostrarne interazioni creative
e ipotizzarne gli sviluppi futuri andrà a interessare una parte di pubblico
molto importante per la promozione del brand, raccontando questa nuova
realtà anche a chi ancora la ignora.
SQDB ha tutte le premesse per realizzare un reality che vada a interagire
con un pubblico:
• al 70% femminile
• al 77% laureato
• età media di 33 anni
Stando ai dati forniti, questo sarà il pubblico principale dello show, il che
è tutto a vantaggio di SQcuola di Blog perché si tratta di un pubblico
partecipativo, a cavallo tra due generazioni, potenzialmente divulgativo e
influente sul web.
La promozione avverrà principalmente con il passa-parola, ma per il lan-
cio sono da valutare strumenti di promozione social come advertising su
Facebook (potente strumento di targettizzazione), articoli su blog e siti
specializzati, senza dimenticare strumenti pubblicitari più classici, come
l’essere ospiti in trasmissioni radiofoniche o persino televisive. La cosa più
importante è creare un prodotto di qualità tale che possa mantenere le
promesse fatte durante il lancio pubblicitario.
7. Naming, claim e Alexa
Si propone di lanciare il progetto reality della SQcuola di Blog come
web serie e di valutare un adattamento televisivo nel caso di un suc-
cesso che lo permetta.
La prima stagione sarà composta da 20 episodi bisettimanali di 7 minuti
l’uno (sigla compresa). E Alexa sarà il personaggio protagonista della serie.
Ma chi è Alexa?
Alexa è lo pseudonimo di una ragazza che vuole essere ammessa a
SQcuola di Blog. Purtroppo viene esclusa e, infuriata, usa le sue capacità
informatiche per hackerare i sistemi della scuola e stalkerare gli studenti.
Segue i blogger, i manager, gli insegnanti e ce li mostra, diventando
una vera e propria conduttrice del programma, oltre che il fil rouge che
collega tutte le storie e i luoghi d’Italia in cui SQcuola di Blog è ambientata.
Sarà anche il personaggio principale della Caccia ad Alexa, una caccia
al tesoro sul web per coinvolgere il pubblico da casa, approfondita nelle
pagine successive.
Following Alexa, è il titolo che proponiamo per il reality show di SQDB.
A livello di sottotesto, si vuole giocare con il significato della parola
FOLLOW.
Alexa è inseguita durante la caccia, ma è anche colei che insegue SQcuola
di Blog, la quale a sua volta rincorre il ranking sul web.
Alexa è un personaggio narcisista, che rincorre la propria popolarità e il
proprio status simbol. Guarda all’apparenza e alle cifre. La sua ossessione
per SQcuola di Blog porterà a innamorarsi in modo quasi morboso del
Preside. Alla fine dell’inseguimento i due arrivano a confrontarsi (svolta
narrativa all’interno della serie): la ragazza era inconsciamente attratta da
SQcuola di Blog perché sapeva che questa le avrebbe dato la possibilità di
capire meglio sé stessa.
Così come chi vive di pura popolarità e apparenza, anche Alexa (in quanto
ranking) prova un disagio nel fare quello che fa senza capirne il motivo.
Il ranking visualizza solo la popolarità di un sito, non ne valuta i contenuti
(es: YouPorn ha un altissimo ranking).
Alexa non era innamorata del Preside. Voleva solo capire chi è.
Nonostante sia un’hacker incredibile, la ragazza non era entrata a SQcuola
di Blog proprio perché era troppo incentrata su sé stessa e sulla popolarità
8. del web, senza però capire le regole fondamentali del 2.0: dare valore e,
solo molto dopo, ricevere.
alexa si trasforma così da personaggio in metafora: rappresenta la
mentalità sbagliata di approccio al web, di chi sfrutta la rete in maniera
impropria e di chi ha poca consapevolezza di ciò che sta facendo (come,
ad esempio, i politici in campagna elettorale o le interazioni dei ragazzini).
SQcuola di Blog, al contrario, ci insegna le giuste regole per sapere vivere
e “servire” la community del web: che la storia personale di Alexa sia
d’insegnamento anche ai manager d’azienda, facili vittime di queste false
credenze.
Queste rivelazioni non necessariamente porranno fine alla serie, ma sicu-
ramente scateneranno un cambio nel suo leitmotiv.
alexa
11. La Prima stagione sarà composta da 20 episodi bisettimanali di 7 mi-
nuti l’uno (sigla compresa). Verrà raccontato un semestre della SQcuola
di Blog, dalle selezioni degli studenti fino alla presentazione dei PW di
Parma. Viste le dinamiche del master sono particolari e complesse, non
verrà presa a modello un’unica trasmissione, ma si cercherà di realizzare
un “artwork” tra diversi format.
Il titolo degli episodi richiamerà sempre il linguaggio “nerd” da social net-
work, scherzandoci sopra (Es: Login per l’episodio pilota, piuttosto che
Benvenuti nella prima cerchia per l’arrivo degli studenti).
La serie si dividerà in due parti dal registro narrativo abbastanza diverso.
La prima parte (ep. 1-12) presenterà le selezioni, gli insegnanti, gli studen-
ti, le aziende, e racconterà le loro storie.
I modelli di riferimento sono i talent show di MTV (es: Ginnaste o Ballerini)
in cui si mostrano i retroscena, le difficoltà, i sentimenti e l’allenamento.
La seconda parte (ep. 13-20) sarà più dinamica e prenderà a modello la
struttura talent di programmi come Master Chef.
Siamo a Parma, i ragazzi salgono sul palco, si mettono in gioco, sotto pres-
sione e sotto giudizio. Si racconteranno due PW a episodio.
Episodi 1 - 4 · Le selezioni
Viene presentato lo staff della SQcuola di blog, veri e indiscussi protago-
nisti della prima parte del reality. All’inizio gli studenti non ci sono ancora,
perché sono ancora tutti candidati.
Staff e pubblico si trovano davanti a una lunga serie di aspiranti studenti,
che non vengono mai mostrati in volto. Si presenteranno al pubblico con i
loro curriculum e lettere motivazionali (obbligatoriamente video) e con le
loro interazioni web. Si assisterà alle selezioni, ai dubbi degli insegnanti,
ai loro confronti e alle difficili scelte di chi è dentro e chi è fuori. Inoltre si
inizieranno a introdurre le realtà aziendali.
In ogni episodio ci sarà un solo argomento, ma sarà sviscerato da tutti i
vari protagonisti oppure verrà mostrato ogni volta un diverso aspetto della
SQDB.
Nei primi quattro capitoli, si parlerà, in ordine di:
• staff degli insegnanti;
• curriculum video dei candidati;
• le aziende che muovono SQDB;
• le selezioni stanno finendo, chi sarà dentro e chi fuori?
12. Scaletta puntata pilota:
• 30 sec di sigla apertura;
• 1 min di Alexa sta stalkerando le selezioni dei candidati di SQcuola di
Blog e ci introduce all’ambiente;
• 4 min per presentare tutto lo staff degli insegnanti mentre interagiscono
tra loro sfruttando diversi ambienti e diversi mezzi social (parlano di perso-
na, via Skype o in chat);
• 30 sec di Alexa tira le fina e chiude l’episodio;
• 30 sec di sigla di coda;
Episodi 5 - 12 · Il corso
Da qui in poi vengono mostrati finalmente in volto i partecipanti.
Si raccontano le dinamiche di gruppo, si mostrano i webinar, l’utilizzo dei
social e i consigli degli insegnanti. Vengono raccontati i primi incontri/scon-
tri tra gli studenti, le prime amicizie che si stringono e i primi compiti di
gruppo. I voti, le delusioni e il listening, con tutto quello che ne comporta.
Infine arriva l’assegnazione dei PW, la formazione dei gruppi di lavoro e la
frenetica corsa contro il tempo per la presentazione di Parma.
Alexa farà sempre da collante e si useranno panoramiche della varie città
dove si trovano in ragazzi, per evitare l’effetto claustrofobia che le riprese
amatoriali potrebbero provocare.
Episodi 13 - 20 · Parma
Seconda fase del corso.
Si racconta l’arrivo dei ragazzi a Parma e le presentazioni dei PW.
Scaletta modello episodio PW:
• 30 sec di sigla apertura;
• 30 sec di Alexa che introdurrà di volta in volta i PW.
• 1 minuto dedicato al primo PW (montaggio di riprese della preparazione
e reazione del cliente);
• 2 min di confronto alla Master Chef tra ragazzi ed esaminatori;
• 1 minuto dedicato al secondo PW (montaggio di riprese della preparazio
ne e reazione del cliente);
• 2 min di confronto alla Master Chef tra ragazzi ed esaminatori;
• 30 sec di Alexa che tirerà le somme sul lavoro dei ragazzi;
• 30 sec di sigla di coda;
13. Strategia social
Una strategia social è fondamentale per rendere il reality un prodotto di
successo virale.
L’interazione con il pubblico è stata studiata proprio per far appassionare
gli spettatori e renderli promotori stessi del programma. E tale interazio-
ne cambia con il proseguire della stagione.
Prima parte: le selezioni
SQcuola di Blog utilizza il sistema delle wild cards per andare a ripescare
alcuni esclusi dalle prime selezioni. Noi proponiamo l’introduzione paral-
lela delle Public Card, con cui verranno ripescati coloro che sono piaciuti
maggiormente al pubblico nell’arco dei primi due episodi.
3 wild card e 3 pubblic card.
Da considerare che il pubblico sceglierà sulla base di ciò che gli verrà mo-
strato, quindi ci sarà comunque nei candidati un livello di qualità minimo
filtrato da SQcuola di Blog.
Seconda parte: formare i gruppi
Nuovamente il voto del pubblico potrà essere usato per formare i gruppi
e assegnare i PW. Ovviamente non si può applicare a tutti i PW o a tutti
gli studenti, ma si potrebbe usare per quelli che si distingueranno come
personaggi più popolari e apprezzati sul web.
Terza parte: sostenere i PW
Si propone di immedesimare lo spettatore negli investitori, fornendo a
chiunque si registri un capitale virtuale di 5 chips da gestire.
Gli spettatori decideranno, vedendo le presentazioni dei PW, se investire
tutto su un’idea sola, se dividere il proprio capitale su più progetti o addi-
rittura se nessuno vale la pena di investire. In questo modo si fa prendere
coscienza al pubblico di cosa significhi scegliere, anche solo per gioco e
SQcuola di Blog (e le aziende) avranno un ulteriore tipo di feedback: cosa
piace a chi ci segue il programma da casa?
Da studiare un premio per il PW che sarà maggiormente votato.
14. Caccia ad AlexaStrategia social principale del format: Gioco interattivo con il pubblico.
Trenta giorni.
Dieci indizi.
Un’unica traccia. Un solo vincitore.
La prima caccia alla donna sul web.
La caccia si sviluppa nell’arco di minimo 30 giorni, durante i quali verranno
rilasciati tutti gli indizi necessari per trovare Alexa.
La partecipazione è libera, basterà iscriversi in un apposito modulo presen-
te sul sito di SQcuola di Blog.
Obiettivo: trovare Alexa.
Vincitore: il primo (e unico) che la troverà.
Premio: ingresso a SQcuola di Blog nella classe successiva.
La storia
Tutti i partecipanti alla caccia sono agenti dei servizi segreti di SQcuola di
Blog arruolati dal Preside.
Le comunicazioni tra il Preside e i partecipanti avverranno tramite brevi
video di 30 secondi che faranno anche da collante narrativo tra un indizio
e l’altro. Tutti visti in soggettiva come in questi link:
https://www.youtube.com/watch?v=QYm-dT24iRY
https://www.youtube.com/watch?v=Rgox84KE7iY
Quando inizia la caccia, viene mandato a tutti i partecipanti il primo video
con un brief e con il primo indizio.
Alla consegna di ogni indizio verrà rilasciato singolarmente il nuovo video
con congratulazioni e nuovo indizio da seguire. Non sarà una cosa mecca-
nica, ma sarà una vera storia nella storia. Ad esempio, alcuni video subiran-
no l’intromissione della stessa Alexa, nel tentativo di depistare i giocatori.
Nel primo brief verrà segnalato il link della puntata del reality in cui si spie-
ga cos’è il listening, così da fornire ai giocatori gli strumenti di base per
cercare sul web.
La difficoltà sarà ovviamente crescente, ma ci saranno un paio di
checkpoint, cioè degli stop obbligati alla caccia.
Ad esempio, gli indizi 4 e 8 saranno all’interno degli episodi del reality,
quindi anche chi sarà davanti agli altri dovrà necessariamente aspettare l’u-
scita del nuovo episodio per poter continuare la caccia. Questo al duplice
scopo di far durare di più il gioco e dare una possibilità in più anche a chi
è meno pratico o a chi ha iniziato dopo gli altri.
15. Alla fine, il primo che risolve il decimo indizio, trova Alexa e riceve il video
finale in cui la ragazza in persona gli fa i complimenti, ma ovviamente riu-
scirà a fuggire. Il giocatore vince così l’ingresso alla SQcuola di Blog.
Chi arriverà dopo, riceverà un video con il Preside, che spiegherà al gioca-
tore che qualcuno è stato più veloce, ma se lui è arrivato fin lì, vuol dire che
ha la stoffa per entrare a SQcuola di Blog, e inviterà il giocatore a candidar-
si anche seguendo il normale iter. Sul sito verrà pubblicata la classifica dei
giocatori, anche mostrando i tempi in cui è stata svolta la caccia (analisi
che porterebbe a divertenti valutazioni sulla bravura di alcuni giocatori che
magari hanno iniziato dopo, ma hanno rimontato).
Le tracce
La caccia al tesoro classica funziona sul seguente ordine:
• rispondere alla domande (spesso indovinelli);
• interpretare le risposte;
• cercare la nuova domanda;
Il rischio di sbagliare l’interpretazione della risposta, il dubbio sul luogo in
cui cercare, è sempre stato un cardine. Noi, anche utilizzando i video, pos-
siamo mantenere quest’effetto non dicendo chiaramente il canale in cui
cercare, ma suggerendolo sempre in maniera sibillina.
Gli indizi sono un pretesto per far esplorare ai giocatori i vari social su cui
andranno a cimentarsi nella SQcuola di Blog. Oltre a interpretare il sugge-
rimento sibillino sul canale, il giocatore dovrà capire se l’indizio è nascosto
in pagine, profili, hasthag o immagini. I giocatori devono scovare conver-
sazioni e da lì, in qualche modo, seguire sempre logo di Alexa.
Esempi:
• Instagram/Pinterest: dovranno trovare l’immagine che mostri il logo.
Magari anche non integrale, ma camuffato o “smontato”.
• Twitter: dovranno scovare un commento nascosto e poi contattare
quell’utente per avere maggiori dettagli.
• gioco simile si può fare sui Forum. Un unico post di un tizio che ha come
avatar il logo di Alexa.
• Facebook funziona bene per veicolare messaggi oltre che immagini,
quindi potrebbero essere seminati testi criptici in pagine apposite;
• Youtube: chiaramente l’interazione con episodi della serie, anche per
creare dei checkpoint per chi si unirà dopo alla caccia. Qui ci saranno indizi
nascosti nelle immagini o nei dialoghi degli utenti.
Infine, ogni giocatore avrà diritto a un bonus.
Alexa, che in fondo vuole farsi trovare, interverrà spiegando dove trovare
l’indizio e come arrivarci. Utilizzabile per qualunque indizio, in qualunque
momento della caccia, tranne che per l’ultimo. Ci sono modi più facili per
entrare a SQcuola di Blogma questo è il più divertente.
16. Distribuzione
La distribuzione avverrà principalmente sul canale YouTube di SQcuola di
Blog, perché il pubblico si trova lì. Per far fronte al disordine di YouTube,
si propone di creare una pagina con grafica dedicata all’interno del sito
SQcuola di Blog in cui raccogliere tutto il materiale del reality, inserendolo
in maniera chiara, ordinata e precisa.
Questa pagina incorporta i video del canale di YouTube, in modo che la vi-
sualizzazioni vengano contate direttamente sulla piattaforma (con un conta-
tore sincronizzato che lo mostri anche sulla pagina) e bisognerà studiare un
metodo per sincronizzare anche i commenti tra YouTube e la pagina del sito.
Sarà così più facile per l’utente condividere, commentare e partecipare.
Questa scelta portarà del traffico direttamente sul sito di SQcuola di Blog.
Pertanto, si può valutare la possibilità di usare la piattaforma Training Web
per mostrare alcuni backstage della realizzazione della serie o alcune inter-
viste particolarmente interessanti. Si potrebbero così inserire retroscena,
spiegazioni e materiale che non può essere inserito in episodi da 7 minuti.
Si consiglia inoltre di creare sulla Fanpage di SQcuola di Blog una tab You-
tube dedicata a Following Alexa che permetterà la visualizzazione diretta
degli episodi della serie.
Da valutare la possibilità di usare famose piattaforme di lancio di web se-
rie, oppure di partecipare a concorsi di settore. Per entrambi gli scopi se-
gnaliamo www.webseriestv.it.
In questo caso, dividere le visualizzazioni non rappresenta un vero pro-
blema perché il prodotto sarebbe mostrato a fianco di serie che stanno
diventando famose e che attirano pubblico.
Seguiti, sviluppi e adattamenti
Per un possibile seguito, mentre viene trasmessa la seconda stagione di
Following Alexa, valutare un possibile spin off, dal titolo Blogger vs Ma-
nager, che mostri la vita professionale di alcuni blogger di successo della
serie madre.
In generale, con 7 minuti, gli episodi hanno un tempo standard per il web,
in relazione alla quantità di storie da raccontare, e adattabile alla televisione.
La serie potrebbe anche diventare una rubrica o un approfondimento di
una trasmissione televisiva già esistente.
Sviluppare una strategia di product placement per coinvolgere maggior-
mente le aziende sostenitrici e sviluppare pubblicità interne in maniera
spontanea e accattivante.