AGRICivismo_Linee guida e buone pratiche per l’agricoltura urbana
URBANA_ppt_AG_23.05.2013
1. CRIMINE E AMBIENTI URBANII. LA SCUOLA ECOLOGICA DI ERNEST W. BURGESS E ROBERT E. PARK A CHICAGO (1925 ca.)
II. LA CRESCITA URBANA SECONDO MAURICE DAVIE E LA CRITICA AL ‘MODELLO A ZONE CONCENTRICHE’
III. LE RIELABORAZIONI DELLA ‘TEORIA ECOLOGICA’ DEL CRIMINE TRA GLI ANNI 1950 E 1980
IV. L’EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA A ST. LOUIS MISSOURI NEL 1954
V. LA SOVRAPPOPOLAZIONE A KOWLOON WALLED CITY HONG KONG NEL 1960
VI. LA MISCELANZA ETNICA A HILLBROW JOHANNESBURG NEL 1970
VII. LE VELE DI SCAMPIA A NAPOLI-SECONDIGLIANO NELLA META’ DEGLI ANNI 1970
VIII. IL CICLO VIZIOSO NELLE AREE URBANE SECONDO CLIFFORD R. SHAW E HENRY D. McKAY (1940 ca.)
IX. LA SEPARAZIONE TRA ETNIE A BOTKIRKA-FITTJA STOCCOLMA E AD HAMMRKULLEN GÖTEBORG
X. LA BASE CULTURALE DELLA SOLIDARIETA’ SOCIALE SECONDO E. DURKHEIM (1897)
XI. LA XENOFOBIA A SAN PIETROBURGO NELL’OBLAST DI LENINGRADO
XII. IL CRIMINE D’ODIO A ROSTOCK-LICHTENHANGEN NEL 1992
XIII. LE LACUNE DELLE DEMOCRAZIE PLURALISTE
XIV. LA TOSSICODIPENDENZA NEL DTES DI VANCOUVER
XV. L’ESCLUSIONE DAL MERCATO DEL LAVORO DEI QUARTIERI HAUTS-DE-ROUEN
XVI. Il CLIMA DI INTOLLERANZA A GRÖPELINGEN BREMA
XVII. LA LOGICA DI MASSIMIZZAZIONE DEI PROFITTI INDIVIDUALI
XVIII. IL BOOM EDILIZIO INCONTROLLATO A STOCKTON CALIFORNIA
XIX. IL PIGNORAMENTO DEI MUTUI A CLEVELAND OHIO
XX. I FURTI IN TRASFERTA INTORNO A DUBLINO
2. ‘ C H I C A G O C I T Y ’ D I E R N E S T W . B U R G E S S E R O B E R T E . P A R K
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“Questo schema rappresenta una costruzione ideale delle tendenze di
qualunque cittadina o città ad espandere radialmente dal suo distretto
centrale di business - sulla mappa “Il Loop” (I). Circondando l’area del
centro esiste normalmente un’area in transizione, che viene invasa da
business e manifattura leggera (II). Una terza area (III) è abitata dai
lavoratori nelle industrie che sono scappati dall’area di deterioramento
(II) ma che desiderano vivere nei pressi di facile accesso al proprio
lavoro. Oltre questa zona sta l’‘area residenziale’ (IV) di edifici
residenziali di alta classe o di distretti esclusivi ‘ad accesso ristretto’ di
abitazioni unifamiliari. Ancora più in là, oltre i confini della città, sta la
zona dei pendolari - aree suburbane, o città satellite - a trenta-sessanta
minuti di distanza dal distretto centrale di business. Questo schema
mostra chiaramente il principale fatto di espansione, cioè, la tendenza
di ciascuna zona interna ad estendere la propria area attraverso
l’invasione della zona successiva circostante.”
E.W. Burgess a proposito della città nel famoso articolo “The Growth of
the City” (1923), riapparso come II capitolo nel volume di Robert E.
Park The City (1925).
“La città, soprattutto la moderna città Americana, colpisce a primo
acchito come poco più di un prodotto di semplici processi di natura e
crescita, tanto che è difficile riconoscerla come un’entità viva. Il piano
urbanistico della maggior parte di città Americane, per esempio, è una
scacchiera. L’unità di distanza è il rione. Questa forma geometrica
suggerisce che la città è una costruzione puramente artificiale che
potrebbe magari essere tolta e rimessa, come una casa di blocchi.
Il fatto è, però, che la città è radicata nelle abitudini e costumi delle
persone che la abitano. La conseguenza è che la città possiede
un’organizzazione morale come anche fisica, e queste due
interagiscono mutualmente in maniere caratteristiche per dare forma e
modificarsi l’un l’altra. E’ la struttura della città che dapprima ci colpisce
attraverso la sua vastità e complessità visibili. Ma questa struttura ha la
sua base, tuttavia, nella natura umana, della quale essa è
un’espressione. D’altra parte, questa vasta organizzazione che è sorta
in risposta alle necessità dei suoi abitanti, una volta formata, si impone
su di loro come un crudo fatto esterno, e li forma, a sua volta, in
accordo con il design e gli interessi che essa incorpora.“
3. L A C R E S C I T A U R B A N A S E C O N D O M A U R I C E D A V I E E L A C R I T I C A A L ‘ M O D E L L O A Z O N E C O N C E N T R I C H E ’
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Così si esprime Maurice Davie nel suo studio della metà degli
anni 1930 The Pattern of Urban Growth:
“Un’estensione dell’ipotesi di zone concentriche include la
nozione del gradiente, utilizzato per misurare il grado di
dominanza che un centro esercita su zone successive
all’esterno in direzione della propria periferia. Con gradiente si
indica il tasso di mutamento di una condizione variabile come la
proprietà di casa, gruppi per genere ed età, povertà, divorzio, o
delinquenza, dal punto di vista della sua distribuzione su una
determinata area. Un ottimo lavoro in questo campo è stato
fatto da Shaw, che, sulla base dell’ipotesi di Burgess, ha
calcolato i tassi di delinquenza giovanile in Chicago per cerchi
concentrici dal centro della città alla sua periferia. I suoi dati
indicano una tendenza pronunciata dei tassi a declinare con
ciascuna successiva zona esterna. Egli di conseguenza applicò
la stessa tecnica ad uno studio della delinquenza giovanile in
una serie di altre città Americane e trovò un modello gradiente
similare di distribuzione. Altri studi utilizzando la stessa tecnica
mostrano gli stessi risultati.
In nessuno di questi studi sulla delinquenza c’è molto esame
critico del significato dei risultati. Parrebbe come se Shaw si
fosse apprestato a dimostrare la correttezza dell’ipotesi di
Burgess, e gli altri a sostenere la procedura di Shaw. Noi non
mettiamo in questione l’accuratezza dei risultati generali che i
tassi di delinquenza, considerati per zona, tendano a
decrescere all’esterno partendo dal centro della città, ma
mettiamo in questione il loro significato dal punto di vista sia
dell’ecologia urbana che del problema della delinquenza
stesso. I fatti più salienti che riguardano la distribuzione della
delinquenza sono oscurati, e i dati distorti, considerando il tasso
per zone.
Questo punto può essere illustrato dallo studio originale di
Chicago. La città fu divisa in 113 aree, la maggior parte delle
quali miglia quadrate, e i tassi di delinquenti maschili in varie
serie furono calcolati su base di popolazione maschile tra i 10 e
i 16 anni nelle aree. Vennero disegnati cerchi concentrici ad
intervalli di 2 miglia, e i tassi calcolati per ciascuna zona. I tassi
di zona, come segnalato sopra, tendevano a decrescere
all’infuori partendo dal centro della città. Non c’è niente,
tuttavia, in questi stessi tassi per area che suggerirebbe una
combinazione in zone concentriche. I tassi per aree di miglia
quadrate per una serie tipica sono forniti nella mappa allegata
(Mappa III).”
4. III. Le rielaborazioni della ‘Teoria ecologica’ del crimine
▪ Più un luogo è densamente popolato, maggiori saranno le
probabilità che si verifichino comportamenti non conformi;… si
sostiene infatti che l’urbanizzazione produca molto spesso alti
livelli di disorganizzazione sociale, specialmente tra i poveri e gli
immigrati (Gresham M. Sykes, 1955 ca.);
▪ La dimensione della densità viene messa in relazione con la
varietà, l’intensità e il numero delle subculture e la loro
presenza dietro i comportamenti devianti (Claude S. Fischer,
1975);
▪ I quartieri degradati sono tali a causa del disinteresse sociale
dimostrato per l’area di residenza, che a sua volta crea un forte
clima di paura e criminalità, che a sua volta produce un minore
controllo sociale e il degrado dei quartieri (Rodney Stark, 1987);
▪ Spesso il crimine è collegato con la differenziazione sociale, che
determina un senso di ‘deprivazione relativa’, che a sua volta si
trasforma in aumento della possibilità di crimini violenti (Ralph B.
Taylor & Jeanette Covington, 1988).
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5. P R U I T T - I G O E - S T . L O U I S , M I S S O U R I , U . S . A .
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Why They Built the Pruitt-Igoe Project
di Alexander von Hoffman - Joint Center for Housing Studies, Harvard
University
St. Louis Pruitt-Igoe è un prodotto del programma di housing pubblico
federale statunitense del dopoguerra portato a termine nel 1956.
Nel 1947 la Commissione mise a punto un piano urbano globale per
riportare la gente a St. Louis. Il piano designò il quartiere DeSoto-Carr, il
sito finale di Pruitt-Igoe, come "estremamente obsoleto" e fornì planimetrie
dettagliate per la sua ricostruzione.
L'elezione di Joseph Darst come sindaco trasformò questi piani. Darst, in
particolare, riteneva orrendi i progetti di casette basse realizzati dai suoi
predecessori, e ammirava molto i nuovi grattacieli di edilizia residenziale
pubblica che il sindaco di New York William O‘Dwyer gli aveva mostrato
durante una visita in quella città.
Sotto la pressione di Darst, nel gennaio del 1950 la St. Louis Housing
Authority rimodernò lo schema di riqualificazione della città per il quartiere
DeSoto-Carr. Nel frattempo gli architetti George Hellmuth e Minoru
Yamasaki - assunti su insistenza di Darst - convinsero l’Authority ad
adottare progetti di alti palazzi con ascensori in stile modernista per
l'edilizia pubblica. Il primo di questi è stato Cochran Gardens. Questo
venne seguito da un piano su scala più grande per Pruitt-Igoe che, una
volta completato, comprendeva 2,870 unità abitative in 33 edifici di undici
piani.
http://www.soc.iastate.edu/sapp/pruittigoe.html (Iowa State Univ.)
The Pruitt-Igoe Myth: a Serious Look at Public Housing and the Fate
of US Cities
di Fred Mazelis - 1 febbraio 2012
Il Mito di Pruitt-Igoe: Un serio sguardo all’edilizia popolare e al destino
delle città statunitensi. In breve tempo, tuttavia, il complesso divenne un
esempio della crisi urbana che attraversò molte città statunitensi del
periodo. A partire dalla metà degli anni 1960 Pruitt-Igoe fu afflitto da
criminalità crescente e venne sempre più abbandonato dai suoi abitanti.
Nel 1971 le autorità statali e federali decisero di demolire alcuni degli
edifici del progetto.
Un residente descrive l’isolamento di molti che vivevano lì, spiegando le
restrizioni costanti per i residenti e lo definisce un "ambiente carcerario."
Delitto e violenza delle bande erano accompagnate da disoccupazione e
disperazione.
http://www.wsws.org/en/articles/2012/02/prui-f01.html
Dal 1950 al 1970, la popolazione della città diminuì di 234,000 persone, e
la sua quota di popolazione nell’area metropolitana crollò dal 51 al 26%.
Foto: http://transdesign.parsons.edu/blog/2012/12/12/pruitt-igoe-revisited/
Foto: http://soci320student.blogspot.it/2012/04/what-is-pruitt-igoe-myth.html
6. K O W L O O N W A L L E D C I T Y - H O N G K O N G
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Inside the Kowloon Walled City where 50,000 residents eked out a grimy
living in the most densely populated place on earth
di Pamela Owen
“All'interno della Città murata Kowloon in cui 50.000 residenti sbarcarono un
lunario sudicio nel luogo più densamente popolato della terra.” Una volta pensato
per essere il luogo più densamente popolato della terra, con 50,000 persone
stipate in pochi isolati, queste immagini forniscono una visione rara nella vita di
coloro che hanno vissuto Kowloon Walled City.
Sono state scattate dal fotografo canadese Greg Girard, in collaborazione con Ian
Lamboth, i quali hanno trascorso cinque anni per familiarizzare con la città cinese
prima che venisse demolita nel 1992.
La città era un fenomeno con 33.000 famiglie e fabbriche che vivevano in più di
300 grattacieli interconnessi, tutti costruiti senza il contributo di un solo architetto.
Kowloon Walled City (KWC) era un blocco monolitico di 6.5 acri a 10-16 piani
nella zona di volo del vecchio aeroporto di Hong Kong.
Trenta volte la densità di Manhattan senza strade e poca illuminazione notturna,
era un sudicio labirinto infestato da topi e scarafaggi. KWC era una terra di
nessuno che non ricadeva né sotto giurisdizione Britannica né Cinese. In essa
prostituzione, gioco d’azzardo e droga, ma anche famiglie normali che lavoravano
in circa 800 fabbriche e negozi. Vi erano 161 dottori e dentisti irregolari insieme a
produttori di insaccati animali per I fornitori delle maggiori tradizionali palle di
pesce di Hong Kong.
http://www.dailymail.co.uk/news/article-2139914/A-rare-insight-Kowloon-Walled-
City.html
Il Kowloon Walled City Park oggi occupa uno dei luoghi più storici del
territorio. Una volta in posizione strategica a nord-est della penisola di
Kowloon e adiacente a quella che sarebbe diventata Kowloon Bay, il
sito venne utilizzato dai funzionari imperiali nel 15° secolo e fu
fortificato nel 1668. Tra il 25 novembre 1846 e il 31 maggio 1847,
venne costruita una guarnigione murata della città con massicce mura
di pietra per sei torri di guardia e quattro porte che racchiusero un’area
di circa 6,5 ettari.
Nel 1898, i Nuovi Territori vennero dati in consegna agli inglesi per un
periodo di 99 anni. In un primo momento, i funzionari Qing
continuavano a stazionare in città. Nel 1899, tuttavia, le truppe
britanniche espulsero gli ufficiali e soldati Qing. Il vuoto risultante di
ordine civile a partire dal 1899 portò al deterioramento dell'area in una
semi-enclave senza legge.
http://www.greggirard.com/work/kowloon-walled-city--13
Foto dei Canadesi Greg Girard e Ian Lambot, i quali hanno trascorso cinque anni per
conoscere i residenti e scattare fotografie degli edifici densamente popolati.Foto dei Canadesi Greg Girard e Ian Lambot.
7. ( P O N T E C I T Y ) H I L L B R O W - J O H A N N E S B U R G , S U D A F R I C A
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Ponte della Città, un grattacielo residenziale all'interno del centro urbano
di Johannesburg, Sud Africa, è il più alto del suo genere nel sud del
mondo. Fin dalla sua costruzione nel 1970 è diventata un'icona di
Johannesburg città. Si trova al confine del quartiere di Hillbrow e
circondario, un sobborgo inquieto, noto per la sua popolazione ben
miscelata di residenti e migranti non sudafricani, in particolare da altri
paesi africani.
La periferia del centro urbano di Hillbrow è inoltre nota per essere
sovraffollata e pericolosa, con criminalità e xenofobia che raggiungono
statistiche di punta all'interno del paese. Ponte City è diventato il primo
punto di arrivo di migliaia di migranti provenienti dal resto dell'Africa e
funziona come un alveare di sistemi materiali e immateriali. Fornisce
soprattutto una grande concentrazione di case per molti senza fissa
dimora, in cui sia le persone che le infrastrutture, sono studiate e utilizzate
al fine di cogliere una nuova comprensione della costruzione all'interno di
questo ambiente unico nel suo genere.
Judith Erasmus, 'HOMELESSNESS & HOPE' - Johannesburg's Ponte
City. Open House International, Sep2009, Vol. 34 Issue 3, p.74.
Ponte's fourth coming: An urban icon reborn
di Nickolaus Bauer - 20 Apr 2012
Quando ha aperto le sue porte nel 1975, Ponte Torre era la crème de la
crème della vita cittadina. Ma verso la metà degli anni 1980, anche per via
del melting pot di culture, Hillbrow è diventato un covo per attività illecite.
Gli abitanti di quel periodo sostengono che i piani 11 e 12 furono del tutto
spogliati e, insieme con il parcheggio al piano di sotto, non erano altro che
case di tolleranza informali.
Dei 467 appartamenti in costruzione, poco più di 40 sono stati occupati
quando la ricostruzione è finalmente cessata. "E’ stato difficile attrarre
residenti indietro. Abbiamo dovuto ricostruire tutto, dalle infrastrutture
all'interno fino alla percezione che la gente ha avuto al di fuori", dice Kruger.
Alla fine del 2011, quasi tutti i 54 piani erano stati ristrutturati, molti da zero.
Forse il compito più difficile è toccato a Quinton Oosthuizen, e cioè la
gestione della manutenzione di Ponte.
Ma la punta di diamante sarà il 54° piano passerella che, quando finalmente
completato, permetterà alle persone di camminare all'esterno di Ponte in
pannelli di vetro rinforzato, sistemati in un cablaggio collegato a una ringhiera
intorno all'edificio.
Considerando che la società immobiliari operanti in Hillbrow e dintorni offrono
valutazioni Berea dell'intero edificio che variano da R50-milioni a R200-
milioni, Kruger dice che la sua ultima valutazione della proprietà lo stima a
R500-milioni.
http://mg.co.za/article/2012-04-20-pontes-fourth-coming-an-urban-icon-
reborn
Foto: www.touristlink.com/
Foto: http://www.jhblive.com/
8. L E V E L E D I S C A M P I A - N A P O L I , I T A L I A
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Il Piano di Zona per Napoli-Secondigliano fu redatto dal Comune di
Napoli ai sensi della legge 167/62 ed approvato dal Ministero dei Lavori
Pubblici il 25/08/65 al n°2440, anche se con un ridimensionamento di
superfici e di vani.
In un’area di circa 400 ettari, per 78000 abitanti, poco distante
dall’aeroporto di Capodichino, fu previsto un grande insediamento di
edilizia economica e popolare.
Con i suoi 110 mila abitanti, l’intero quartiere di Scampía è la quarta
città della Campania, dopo Napoli, Salerno, Torre del Greco, e prima di
Caserta, Avellino, Benevento. Una città dormitorio priva delle più
elementari ed essenziali infrastrutture e dei servizi che la possano
rendere civile ed umana.
Il progetto venne elaborato negli anni ’72-’74 su incarico della Cassa
per il Mezzogiorno da un gruppo di stimati professionisti e docenti
universitari (tra i quali Vincenzo Forino, Camillo Gubitosi, Alberto Izzo,
Nicola Pagliara, Aldo Loris Rossi, Raimondo Taranto) coordinato
dall’Arch. Franz Di Salvo.
Le Vele (sette edifici contrassegnati con le lettere A-B-C-D-F-G-H)
impegnano i lotti “M” ed “L” per la costruzione di 6453 vani, pari a circa
1192 alloggi, per circa 6500 abitanti ed un indice di affollamento di un
abitante per vano.
Enrico Sicignano, Le Vele di Scampía a Napoli ovvero il fallimento
dell’utopia, http://www.laterizio.it/costruire/_pdf/n65/65_368_373.pdf.
Com'è oggi Scampia: il racconto tv delle Iene
Paolo Trincia nel quartiere napoletano che ha detto no alla fiction Gomorra 2. Ciro
Corona, presidente dell'Associazione Anticamorra: "Solo pubblicità a luoghi
comuni. Oggi Scampia è completamente cambiata“
Redazione di http://www.napolitoday.it/ - 21 gennaio 2013
Carabinieri sequestrano oltre 800 grammi di stupefacenti
(ANSA) - NAPOLI, 6 FEB - I carabinieri del nucleo radiomobile di Napoli hanno
effettuato controlli e perquisizioni per contrastare lo spaccio di stupefacenti a
Scampia nell'area della ''Vanella Grassi'', sotto l'influenza del gruppo camorristico
omonimo.
Redazione di http://www.ansa.it/ - 06 febbraio 2013
Droga: Scampia, minorenne fermato con 51 dosi di eroina
NAPOLI - Un ragazzo di 16 anni è stato arrestato dalla polizia per spaccio di droga
nel corso di controlli nelle Vele di Scampia. P.A., 16 anni, di Napoli, è stato
bloccato ieri sera da una pattuglia all' interno della «Vela celeste» al viale della
Resistenza.
Redazione di http://www.ilmessaggero.it/primopiano/cronaca/ - 10 Febbraio
2013
Droga dalla Colombia
undici arresti a Scampia
L'organizzazione provvedeva all'importazione in Italia e alla vendita al dettaglio di
droga rivenduta soprattutto nel Lotto G di via Labriola. Colpito soprattuto il gruppo
Bastone, aderente al cartello Amato-Pagano. Rapporti con il cartello di Medellin.
Redazione di http://napoli.repubblica.it/cronaca/2013/02/26// - 26 Febbraio
2013
Scampia Le vele dall’alto. Foto: http://www.panoramio.com/photo/16054766‘Dentro le Vele di Scampia’: Fotoreportage di Ada Masella, 02/10/2012,
http://www.huffingtonpost.it/ada-masella/dentro-le-vele-di-
scampia_b_1929295.html#slide=2008047
9. VIII: Juvenile Delinquency and Urban Areas,
Shaw e McKay (1942; 1969)
9
CRIMINE
I processi di controllo imposti
dall’esterno, attraverso le informazioni
e le azioni richieste influenzano i
valori e i riferimenti degli attori
organizzativi sino a deformarne i
comportamenti
DISORGANIZZAZIONE
Tre fattori strutturali - basso status
economico, eterogeneità etnica, e
mobilità residenziale - conducono al
decadimento dell’organizzazione
sociale di comunità
DISORGANIZZAZIONE
Comunità strutturalmente
disorganizzate sono orientate
all’emergenza di subculture ordinate
per età che trasmettono un senso di
accettazione di crimine e devianza
CRIMINE
Il concetto di “disorganizzazione
sociale” può essere definito come
l’incapacità di una struttura
comunitaria a realizzare i valori comuni
dei suoi residenti e a mantenere
efficaci controlli
10. B O T K Y R K A - F I T T J A - S T O C C O L M A , S V E A L A N D , S V E Z I A
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Oro i Fittja efter skottlossning
18 januari 2010 kl 16:40 , Nyheter P4 Radio Stockholm
‘Preoccupazioni in Fittja dopo le sparatorie’. In Fittja si sta diffondendo
l’ansia e la paura dopo la sparatoria di ieri sera nella Casa della Gioventù.
Tre persone sono rimaste ferite da colpi d’arma da fuoco quando due
uomini mascherati sono entrati nel centro giovanile e hanno iniziato a
sparare. La sparatoria è l'ottava di Botkyrka dal mese di ottobre, e molti di
coloro che vivono nel comune si sentono sempre più insicuri.
Quello che è veramente successo ieri, non è ancora chiaro. La polizia non
ha arrestato nessuno e non ha alcun sospetto.
Nationaldemokraterna till aktion i Botkyrka! 20 marzo 2002
Il quotidiano online ‘Nationaldemokraterna’ può ora rivelare che dietro il
recente stupro di gruppo in Botkyrka starebbe un gruppo finlandese di
giovani zingari. Mentre i mezzi di comunicazione e il governo avevano
sistematicamente scelto di coprire lo stupro di gruppo, l'aspetto etnico è
stato dunque sollevato oggi da Nationaldemokraterna a Botkyrka.
Ancora un altro stupro di gruppo ha avuto luogo in Svezia, questa volta nel
quartiere multiculturale Botkyrka (vd. foto sottostante) a sud di Stoccolma,
in particolare in Norsborg (sobborgo situato nel comune di Botkyrka,
n.d.c.).
Attivisti nazional-democratici hanno visitato l’area di Kärsbyskolan dove sono
stati coinvolti alcuni studenti. A Kärsbyskolan la gang di zingari ha diffuso
paura e terrore. Un insegnante è stato picchiato quasi a morte dai uno dei
sospetti stupratori.
Un gruppo di quattro ragazzi di età tra i 12 e i 15 anni sono infatti sospettati di
aver brutalmente violentato una ragazzina di 12 anni mentre camminava nei
pressi di Kärsbyskolan in Norsborg, dove sia lei che gli aggressori studiano.
Gli zingari finlandesi sono noti ai servizi sociali e alla polizia per aver
terrorizzato sia studenti che insegnanti, ma la direzione scolastica ha coperto
l’intera vicenda per timore che la cattiva reputazione rovinasse la scuola.
Kärsbyskolan è una scuola multiculturale nel sobborgo di Norsborg a Botkyrka,
una delle municipalità svedesi con maggiore popolazione immigrata e crimine.
La polizia ha creato la cosiddetto Commissione-Fittja, dal nome del vicino
sobborgo Fittja, per cercare di ridurre la grave criminalità tra bande di
immigrati della zona, ma il compito è difficile poiché le bande sono numerose e
ben organizzate.
http://www.nd.se/Artiklar/2002/03/nationaldemokraterna-till-aktion-i-botkyrka
Botkyrka. Foto: http://www.panoramio.com/photo/2487367
Fittja. Foto: http://uhansson.blogspot.it/2012/05/besok-i-fittja.html
11. H A M M A R K U L L E N - G Ö T E B O R G , V Ä S T E R G Ö T L A N D , S V E Z I A
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Alcune delle aree suburbane Svedesi erano state in precedenza
piccoli villaggi rurali gradualmente inglobati in città in via di sviluppo.
Altre aree suburbane sono state costruite tramite il Programma
Milione (Miljonprogrammet), l’ambizioso programma di edilizia
residenziale implementato tra il 1965 e il 1974 da parte del partito
Social-democratico Svedese. Esempi ne sono: Rosengard, Tensta,
Skärholmen, Hammarkullen, Hjällbo, e Eriksbo.
Queste aree sono caratterizzate da un’eterogeneità etnica estrema,
basso status sociale dei residenti, alti tassi di disoccupazione, e alte
statistiche criminali per quanto riguarda la popolazione giovanile tra i
15 e i 20 anni.
Sharif Ako, Timtjenko Michail, Talusi Wasfi e Staffan Höjer. I giovani
e la criminalità in Hammarkullen. Uno studio della prospettiva dei giovani
sulla segregazione come fattore di rischio per la criminalità. Università di
Göteborg. 2010.
Hammarkullen ha 7,914 abitanti (2009) dei quali il 57% sono nativi
stranieri, e rappresentanti 84 nazionalità e 115 lingue. Tipicamente in
un’area suburbana Svedese il 18% dei residenti proviene dall’Iraq e
un altro 25% è non-Europeo. I distretti suburbani hanno molti aspetti
sociali in comune, soprattutto un’alta proporzione di persone che
lavorano in proprio. Il 32% riceve sussidi di supporto. Il 33% della
popolazione ha più di 18 anni, e il 9% ha almeno 65 anni (rispetto alla
media nazionale del 16 e 17% rispettivamente). Il 36% di famiglie con
bambini ha per lo meno 3 figli.
Hammarkullen è stata definita dalla Commissione Urbana come
un’area segregata, i cui residenti hanno redditi bassissimi. La
segregazione è definita nel rapporto come una separazione
geografica tra gruppi etnici differenti.
https://gupea.ub.gu.se/bitstream/2077/23105/1/gupea_2077_23105_
1.pdf
Hammarkullen (photo Jensen, 1972), http://www.world-architects.com/en/pages/boy-meets-
wall
Foto: http://sverigesradio.se/sida/artikel.aspx?programid=104&artikel=4187866
12. XI. La base culturale della solidarietà secondo E. Durkheim
Anche attraverso la distinzione tra legge repressiva e legge
restitutiva, Durkheim non trovò che la legge offrisse un adeguato
indice di solidarietà. Nel suo studio sul ‘Suicidio’ (1897) quindi,
attraverso la separazione in tre tipi di distinte forme di
raggruppamenti sociali e delle loro rispettive manifestazioni di
solidarietà, e delle relative forme di suicidio che vi si potevano
notare, altruistico, egoistico, e anomico, Durkheim dimostrò che
solidarietà possedeva una forte base culturale…
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SOCIETA’ comunità
13. S A N P I E T R O B U R G O - L E N I N G R A D O , R U S S I A
‘ x e n o f o b i a ’
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Сделаны в России
В Петербурге осуждена банда неонацистов
‘Fatto in Russia’
A San Pietroburgo, una banda di neonazisti condannati. Il tribunale della città
di San Pietroburgo ha condannato i membri del gruppo neo-nazista. La
banda ha ucciso sette persone, tra cui lo scienziato Nikolai Girenko,
‘colpevole’ di essere un esperto di crimini estremisti. Due degli imputati, tra
cui il leader del gruppo, sono stati condannati al carcere a vita.
Il processo ai neo-nazisti ha visto 14 persone sul banco degli imputati per più
di due anni. Il 19 maggio 2011 la giuria ha emesso un verdetto. Due membri
del gruppo sono stati assolti con formula piena, e gli altri sono stati giudicati
colpevoli senza possibilità di indulto. Oltre ai due che sono stati condannati
all’ergastolo, sei sono stati condannati ad una pena detentiva in colonia per
un periodo di 18 anni. Altri quattro hanno pattuito la libertà condizionale.
Gli investigatori ritengono che le origini del gruppo risalgano ad Alexei
Voevodin - che è stato condannato al carcere a vita - e Dmitry Borovikov,
catturati nel 2006. Entrambi hanno già avuto esperienza di attività estremiste
nel gruppo Mad Crowd, la maggior parte dei cui membri sono stati
condannati nel 2005.
Nel 2003 Borovikov e Voevodin hanno deciso di mettere insieme una propria
banda, che avrebbe agito in modo nascosto.
Poiché lo scopo principale degli organizzatori del gruppo erano attacchi
contro persone di aspetto non europeo, le vittime dei Neo-nazisti erano
cittadini del Senegal, Uzbekistan, Cina e Corea del Nord. Lo stesso gruppo
ha partecipato all'uccisione dell’etnografo Nikolai Girenko. Questi è stato
ucciso nel giugno 2004, colpito da una carabina ‘Mauser’ attraverso la porta
del suo appartamento.
Voevodin era conosciuto con il soprannome di compagno SVR, che
significa “Fatto in Russia” (in lingua russa СВР, "Сделан в России"). E'
stato arrestato prima degli altri. Già nel dicembre 2005, era stato
condannato per il gruppo Mad Crowd. In seguito alla sua sconfitta, la sua
banda di neonazisti ha protestato in piazza a San Pietroburgo e poi si è
sciolta.
Nei primi anni del 2000, secondo la polizia della città di San Pietroburgo,
ci sono stati più di 20 gruppi estremisti, che comprendevano circa 18,000
persone. La maggior parte erano studenti di scuola e d’università. Uno di
loro è dietro le sbarre, ma molti, da adulti, hanno smesso di correre per
le strade e picchiare le persone per un diverso colore della pelle e la
forma degli occhi. Ma è non è detto che cambino il mondo che stanno
trasmettendo ai loro figli. E una nuova generazione sta crescendo. Non è
un caso che dopo la condanna di Vojvodina e dei suoi complici, i loro
sostenitori si sono sciolti gridando: “Gloria alla Russia! Gloria agli eroi!” -
Mani alzate, strillano il saluto nazista.
http://lenta.ru/articles/2011/06/15/madeinrussia/
Foto: http://wondir.it/
Foto: http://it.travellertribe.com/sanpietroburgo/fotografie/
14. R O S T O C K L I C H T E N H A N G E N - A L T A P O M E R A N I A , G E R M A N I A
‘ c r i m i n e d ’ o d i o ’
14
„Als rechte Gewalt beklatscht wurde.” - È stato applaudito come una
violenza di destra
Agosto 1992, le fiamme si alzano dalla casa del girasole a Rostock-
Lichtenhagen. La folla applaude e la polizia sta a guardare. Ci sono
ancora poche risposte su come è potuto accadere il pogrom.
di Manuela Pfohl
La casa del girasole a Rostock-Lichtenhagen è stata attaccata nel mese
di agosto 1992 con bombe incendiarie. Destinatari: gli stranieri che erano
alloggiati nell’edificio.
36 gradi. Il calore del pomeriggio di fine di agosto si è spinto sino a
Rostock. Le strade al di fuori del quartiere Lichtenhagen sono deserte.
Sul prato antistante la casa del girasole grilli gracidano, un gatto sbatte le
palpebre pigramente da una poltrona a brandelli su un mucchio di
spazzatura al sole.
Solo nel "China-take-away" sul lato opposto della massiccia torre domina
vivace trambusto. Nei carrelli portavivande sfrigolano padelle Cinesi e
spiedo döner al kebab. Sotto una tenda di fronte, una dozzina di
Vietnamiti ha accostato le proprie sedie di plastica per chiacchierare. Ma i
discorsi si interrompono bruscamente, non appena si avvicinano stranieri.
Negli ultimi tempi, tornano più spesso, i curiosi, i politici, giornalisti e,
naturalmente, i nazisti. Il motivo: alla fine di agosto 1992, una folla si era
assediata per diversi giorni nella casa del girasole in Lichtenhagen e in
ultimo l’ha data alle fiamme.
L'edificio ospita il punto di contatto focale per i richiedenti asilo (Zast).
250 persone al massimo potevano vivervi. In realtà, in quel momento
più di 600 richiedenti asilo stavano cercando di trovare alloggio nello
Zast. La maggior parte di loro era accampato per necessità sul prato di
fronte all’edificio.
Non appena il 24 Agosto le fiamme del cocktail di molotov divorano i
piani, 115 Vietnamiti, la cui abitazione si trova in due scale dell’edificio,
con difficoltà e all'ultimo minuto trovano salvezza sopra il tetto del
palazzo di dieci piani. Sotto circa 500 nazisti urlano: "Fuori gli
stranieri.” Quasi 2.000 spettatori applaudono, mentre la polizia sta a
guardare pigramente per ore e ore. Tuyet Pham è con il suo ragazzo
alla finestra del proprio appartamento al 5° Piano e guarda dall'alto,
mentre da sotto pietre e bottiglie volano verso la casa. A volte sale del
fumo. La mensa al primo piano brucia. Quando Tuyet Pham, 20 anni
dopo, è stata intervistata oggi dall’“Ostsee Zeitung” su quel giorno, si
risvegliano ricordi del passato del drammatico evento.
http://www.stern.de/panorama/20-jahre-pogrom-von-lichtenhagen-als-
rechte-gewalt-beklatscht-wurde-1882558.html
Neuer Markt in Rostock: http://www.german-architecture.info/GERMANY/HR/HR.htm
L a casa del girasole in Rostock data alle fiamme. Foto:
http://www.ndr.de/regional/mecklenburg-vorpommern/lichtenhagen189.html
15. XII. Le lacune delle democrazie pluraliste
▪ Nella misura in cui ‘partecipazione’ è sempre mediata da ‘potere’
(sia esso politico, economico, di genere o culturale) tra ‘interessati’
che partecipano, tra livelli di governance/governo e tra
istituzioni governative, società civile e potere di mercato in
espansione, l’analisi e la comprensione di queste mobili relazioni
di potere sono una preoccupazione centrale, in particolare alla
luce del legame tra partecipazione, innovazione e sviluppo
sociale (Panayiotis Getimis e Grigoris Kafkalas 2002);
▪ Possiamo allora anche considerare città come uno dei siti per le
contraddizioni della globalizzazione di capitale. Da una parte,
esse concentrano una quota sproporzionata di potere
corporato e sono tra i siti chiave per l’iper-valorizzazione
dell’economia corporata; dall’altra, esse concentrano una quota
sproporzionata di svantaggiati e sono uno dei siti chiave per la
loro de-valorizzazione (Torin Monahan, 2010);
▪ Le lacune democratiche di democrazia pluralista liberale sono
ben note, le procedure di governi democratici sono codificate
formalmente, trasparenti e facilmente leggibili, ma il modus
operandi di associazioni collegate è meno chiaro (Saskia
Sassen, 2012).
15
16. D O W N T O W N E A S T S I D E ( D T E S ) - V A N C O U V E R , C O L U M B I A B R I T A N N I C A , C A N A D A
‘ t o s s i c o d i p e n d e n z a ’
16
Misery Road: Vancouver’s Third World
di Austin Andrews
Il Downtown Eastside va oltre la definizione tradizionale della classe operaia
immersa in un livello di estrema povertà, in genere riservata ai giudizi sul mondo
in via di sviluppo. E’ il codice postale più povero del Canada, certo. A circa il
40%, il tasso di HIV tra i suoi 10,000 residenti è il più alto nel mondo
industrializzato, vestigia di decenni di libero mercato di droghe e prostituzione.
Le Nazioni Unite hanno recentemente dichiarato che è una zona di crisi, con il
portavoce delle Nazioni Unite Patricia Leidl che ha affermato: “E‘ una delle
peggiori aree di degrado urbano che io abbia mai visto e in cui abbia viaggiato
in tutto il mondo.”
http://canadianpolitics.thoughts.com/posts/misery-road-vancouvers-third-world
Vancouver's Downtown Eastside feeling gentrification squeeze
As development in the neighbourhood heats up, some residents feel left out in
the cold.
The Canadian Press - Dec 26, 2012
La trasformazione di Downtown Eastside di Vancouver è caratterizzata
dall’arrivo di caffè alla moda, botteghe alimentari di lusso e costosi saloni che
stanno rapidamente insinuandosi dal labirinto di edifici condominiali di vetro
della città verso il famoso incrocio di Main e Hastings.
Per il residente del quartiere Herb Varley, il cambiamento può essere misurato
dai nuovi prezzi: $ 50 per un taglio di capelli, $ 10 per un panino, o $ 3 per una
ciambella.
Dopo un pomeriggio di quel tipo di spesa, Varley, uomo di 28 anni che
attualmente vive in alloggi sociali, avrebbe gettato via più di un quarto della
parte del suo denaro di assistenza sociale che è messo da parte per cibo e altre
spese primarie.
Varley, che è nato a Vancouver, ma la cui famiglia è originaria della
prima nazione Nisga’a nel nord della provincia (Nisga’a è il nome di una
nazione indigena o prima nazione del Canada, collocata nella valle del
Fiume Nass - British Columbia nord occidentale, n.d.c.), si è trasferito a
Downtown Eastside tre anni fa, dopo un decennio trascorso a dormire
su pavimenti di parenti e divani di amici. Ha trascorso qualche tempo in
una singola di un residence, vivendo in una minuscola camera in un
fatiscente edificio infestato da cimici e scarafaggi, prima di trovare una
suite di recente in un edificio di alloggi sociali per residenti.
http://www.cbc.ca/news/canada/british-columbia/story/2012/12/26/bc-
dtes-gentrification-debate.html
Auto della polizia per un raid contro lo spaccio di droga. Il Dipartimento
di Polizia di Vancouver ha un ramo investigativo specializzato a mezzo
isolato dal bivio con Hastings , ma i residenti sono divisi sul fatto che
una maggiore presenza della polizia abbia reso il loro quartiere – di
gran lunga il più povero del Canada - più sicuro.
Passanti e polizia si affacciano sull’intersezione di Hastings e Cambie.
Questo angolo segna il confine tra il quartiere alla moda Gastown e la
Downtown Eastside, il più povero codice postale Canada e teatro di
sparatorie.
http://www.sequential-one.com/blog/?p=1795
Foto della DTES dal sito ufficiale di Vancouver, http://vancouver.ca/home-property-
development/dtes-local-area-plan.aspx
Foto: Austin Andrews / ZUMA Press
17. H A U T S - D E - R O U E N - R O U E N , H A U T E N O R M A N D I E , F R A N C I A
‘ e s c l u s i o n e d a l m e r c a t o d e l l a v o r o ’
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Anniversaire de l'incendie mortel à Rouen: les Lods ont fait long feu
di J.M. Thuillier - 20 juillet 2012
A la Grand Mare, i Lods in “vetro e acciaio”, edifici costruiti tra il 1968 e il
1970 dall’architetto Marcel Lods, avevano ottenuto all’epoca (1976) il
premio Reynolds, l’Oscar dell’architettura per queste strutture leggere che
traevano spunto da Giappone e Stati Uniti.
Trent’anni dopo, la storia è scritta con il sangue: è appena trascorso un
anno, il 20 luglio 2011 un terribile incendio in un edificio Lods della Grand
Mare causò la morte di due bambine, Lizzy e Ambre, di età compresa tra i 2
anni e i 4 mesi.
Il 22 luglio 2011 allertati dai social network, una sessantina di abitanti degli
edifici, si sono riuniti di fronte al municipio di Rouen. Lanciano una petizione
« Per un trasferimento decente ». I residenti chiedevano anche risarcimenti
al loro fornitore immobiliare sociale IBS (Immobilière basse Seine) e al
Comune.
http://www.paris-normandie.fr/article/societe/anniversaire-de-lincendie-
mortel-a-rouen-les-lods-ont-fait-long-feu
I quartieri di Hauts-de-Rouen, Les Sapins, le Châtelet, la Lombardie, la
Grand-Mare, sono fortemente circoscritti e mal serviti dai mezzi di trasporto
comuni. Sono caratterizzati da grandi insiemi che, nonostante le iniziative di
riabilitazione intraprese tra il 1990 e il 1994, appaiono fortemente degradati.
Questi grandi insiemi sembrano isolati nel tessuto urbano circostante e
vivono un’assenza di strutture culturali e sportive che non permettono
d’identificare questi quartieri in altra maniera che come grandi insiemi di
abitazioni in cattivo stato. D’altronde, la miseria sociale e la giovinezza della
popolazione accentuano la cattiva reputazione di questi quartieri considerati
come zone d’insicurezza.
Se Rouen conosce un tasso di disoccupati di lunga durata del 38%, sono
soprattutto i quartieri di Hauts-de-Rouen, soprattutto le Châtelet e la
Lombardie a concentrare le popolazioni più escluse dal mercato del lavoro.
Il 30,3% degli studenti di seconda media è in ritardo scolastico (contro il 21,5%
del dipartimento) e una forte percentuale di studenti non è ammessa al
diploma alla fine del terzo anno (30,7%). Molti edifici scolastici del circondario
comunale sono situati in Zone d’istruzione prioritarie (ZEP). La città di Rouen
conta 58 scuole (materne e primarie) di cui diciotto sono situate nel ZEP, cioè
il 31% delle scuole.
Sui 22,690 beneficiari del reddito minimo d’inserimento (RMI) nell’insieme del
dipartimento della Senna-Marittima, la città di Rouen rappresenta il 12,7% di
questi destinatari. In oltre, Hauts-de-Rouen concentrano una densità fortissima
di beneficiari del RMI (12,6% a Grand-Mare e più del 22% a Châtelet e alla
Lombardie).
Sui 256 incendi dolosi avvenuti in Rouen nel 1998, i quartieri di Hauts-de-
Rouen ne hanno totalizzati ben 115.
Delle 244 violenze avvenute su trasporti pubblici nell’agglomerato di Rouen nel
1998, 51 incidenti sono stati registrati sulla linea no 1 che serve a fine corsa i
quattro quartieri di Hauts-de-Rouen.
Manuel Boucher, Turbulences, contrôle et régulation sociale: Les logiques
des acteurs sociaux dans les quartiers populaires, L’Harmattan, Paris, 2003,
pp. 578-581.
Foto di France 3, http://haute-normandie.france3.fr/2012/12/26/le-mari-de-la-femme-tuee-
dimanche-rouen-mis-en-examen-170743.html
I Lods costruiti a metà degli anni 1970 ad Hauts-de-Rouen.
for no commercial use
18. G R Ö P E L I N G E N - B R E M E N , G E R M A N I A
‘ c l i m a d i i n t o l l e r a n z a ’
18
Der erste Ortsamtsleiter (SPD) redet KlartextSchiebt die Intensivtäter ab
und die Eltern gleich mit
di Astrid Sievert - 31 ottobre 2012
Il primo dirigente locale (SPD) chiede a chiare lettere il trasferimento di
aggressori insieme ai genitori.
Qui le operazioni di polizia sono all’ordine del giorno. Rapine, minacce, furti,
scambi di droga, violenza. Una pensionata di 89 anni è stata picchiata quasi a
morte da un aggressore. I pochi residenti onesti vivono nella paura. Il dirigente
locale Peter Nowack (SPD) promuove un intervento energico di politica e
autorità. Il socialdemocratico è il primo a parlare senza peli sulla lingua.
“Il metodo del bastone e la carota non funziona più. Diciamogli che la carota è
finita. Ne ho piene le tasche, che alcune grandi famiglie, per lo più Rom, siano
spesate in tutto dallo stato, ma considerino le strade come un vacuum
giuridico. Devono anche praticare disciplina, osservare regole e leggi. Chi non
si attiene, non sarà più scusato amorevolmente.”
http://www.bild.de/regional/bremen/straftaten/intensivtaeter-gewalt-auslaender-
26958242.bild.html
Di recente si sono dovute mettere a disposizione camionette dell’esercito
a metà ottobre per fermare uno scontro di massa tra 50 residenti.
Secondo la polizia, i duellanti erano soprattutto Serbi e Arabi con coltelli,
bastoni e gas irritanti.
La residente del luogo Ramona Nomigkeit non rischia più che il suo bimbo
di 8 anni vada da solo alla porta: “Siamo circondati da bande criminali,
violenze e ruberie.” Anche la vicina Irene Boschen ha paura: “‘Ci gridano,
al diavolo i tedeschi’, hanno anche messo un cartello con la scritta
‘Passaggio proibito ai tedeschi’ tra le loro palazzine del quartiere.”
Già nel 2008, il Senatore del distretto Ulrich Mäurer (61 anni, SPD) aveva
indicato le strade come argomento determinante. “Grandi famiglie di varie
etnie rendono insicuro il quartiere con minacce provocatorie, disordini
intenzionali come anche atti criminali.” Il Ministero dell’Interno nel 2011
aveva stabilito il piano “Lista dei Posti Pericolosi” in Brema. Ma nulla è
migliorato.
Il dirigente locale Nowack richiede misure drastiche: “Per esempio il
15enne arrestato per il tentato omicidio di un’anziana pensionata di 89
anni è in custodia cautelare. Egli non è un cittadino Europeo. Perciò mi
aspetto che sia condannato e trasferito insieme ai suoi genitori. Perché
quando un teenager ha commesso più di 100 crimini, sia la madre che il
padre hanno fallito.”Seewenjestraße / Dirschauer Straße - Gröpelingen. Foto:
http://www.panoramio.com/photo/8809031
Bunker I, Bremen - Gröpelingen. Foto: http://www.panoramio.com/photo/68422415
for no commercial use
19. XVII. La logica di massimizzazione dei profitti individuali
19
SOCIETÀ DEL
CONSUMO
BISOGNI
INSAZIABILI
SANZIONE
DELLA
SCONFITTA
POVERTA’
MATERIALE
Queste economie altamente
sviluppate, nascondono dei
settori di povertà, di
miseria la cui esistenza è
tanto più sconvolgente per il
fatto di contrastare, nella
prossimità immediata, con il
lusso eclatante del
successo, della riuscita
economica e sociale.
(Denis Szabo, 1967)
20. S T O C K T O N - C A L I F O R N I A , U . S . A .
‘ b o o m e d i l i z i o i n c o n t r o l l a t o ’
20
The Building Boom That's Sinking Stockton
di Alison Vekshin ,on April 12, 2012
Nel 2005, Stockton, in California, ha presentato uno scintillante palazzo
dello sport sul suo lungomare, che fa parte di un piano di 145 milioni
dollari per attirare le persone in centro. La struttura a 10.000 posti, con
pareti in vetro simbolo della battaglia della città contro l’imbruttimento del
centro, faceva parte di un boom di riqualificazione che ha visto
aggiungersi anche uno stadio di baseball di circa 5.000 posti, uno spazio
garage di 650 posti, una marina con 66 moli turistici, e l’acquisto di un
Municipio ad otto piani. “Questo è il progetto che sta per portare la gente a
casa, e sta per portare persone provenienti da tutta la regione a Stockton,”
disse l’allora membro comunale Leslie Martin nel 2004, quando la
rinascita del lungomare venne approvata.
Il boom edilizio è stato finanziato con una serie di emissioni
obbligazionarie a partire dal 2003 che hanno contribuito ad incrementare il
carico del debito di Stockton a 977 milioni dollari. Oggi il nuovo Municipio
è vuoto, perché il governo non può permettersi di trasferirvisi, e Stockton è
sull’orlo del collasso finanziario. Alla fine di febbraio la città ha detto che
non assolverà i $ 2 milioni in pagamenti obbligazionari e inizierà trattative
con i creditori, il primo passo con una legge sperimentale dello Stato che
limita la bancarotta comunale.
http://www.businessweek.com/articles/2012-04-12/the-building-boom-
thats-sinking-stockton
A partire dal 1980 Stockton aveva lottato per attirare le persone in centro
visto che gli omicidi, che raggiunsero un record di 55 nel 1992, svuotarono le
strade e spinsero i negozi a trasferirsi in centri commerciali suburbani. Il
record è stato superato l’anno scorso quando gli omicidi sono saliti a 58.
“Riqualificazione del centro era un grosso problema politico per la città,”
afferma Dwane Milnes, il city manager di Stockton dal 1991 al 2001.
“Downtown si stava deteriorando, le imprese avevano chiuso.”
Poi, alla fine del 1990, Stockton, circa 80 km a est di San Francisco, rientrò
nel raggio di acquirenti edilizi della Bay Area alla ricerca di alternative alla
loro portata. La sua popolazione crebbe del 20% in un decennio. Il gettito
fiscale aumentò non appena crebbe grandemente il settore edilizio.
Assumendo debito, la città ha versato fondi a pioggia per il perfezionamento
del centro della città e lo sviluppo del lungomare in un progetto ambizioso
volto a stimolare l’attività economica. “I nostri leader sono stati abbagliati da
proiezioni rosee e dal loro desiderio di far ripartire i progetti di rivitalizzazione
del centro,” afferma David Renison, presidente dell’Associazione dei
Contribuenti di San Joaquin di Stockton. “Stiamo per pagarne il prezzo per
lungo tempo.”
Se le trattative falliscono, Stockton (popolazione 292,000 abitanti) è destinata
a diventare la più grande città degli Stati Uniti che cerca protezione dal
fallimento. Si unirebbero Central Falls, R.I., che ha presentato domanda nel
mese di agosto dopo aver fallito di ottenere le concessioni sindacali, e la
Contea di Jefferson, in Alabama, che nel mese di novembre è diventata il più
grande fallimento municipale (in termini di dollari) nella storia degli Stati Uniti,
con $ 4,2 miliardi di debito.
L’edificio di una ex banca che avrebbe dovuto essere il nuovo municipio - foto di Clifford
Oto/The Record
Downtown Marina e Joan Darrah Promenade sul lungomare di Stockton. Foto del sito
ufficiale: http://www.stocktongov.com/discover/sportMar.html
21. ( S L A V I C V I L L A G E ) C L E V E L A N D - O H I O , U . S . A .
‘ p i g n o r a m e n t o d e i m u t u i ’
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Cleveland comes in 9th on Forbes Magazine's latest list of most
dangerous cities
di Eric Ristow, newsnet5.com (Posted: 10/20/2012)
Cleveland è la nona città più pericolosa della nazione, secondo
l’ultima lista della rivista Forbes.
Secondo Forbes, il tasso di crimini violenti di Cleveland è stato di
1,363 per 100,000 residenti.
La rivista ha citato come ragioni della lista il declino economico della
città, la locazione sulle principali rotte interstato della droga e l’ampia
popolazione di residenti poveri.
Ha anche affermato che il tasso di crimini violenti si è “appena mosso”
lo scorso anno. La rivista ha dato qualche buona notizia, affermando
che gli omicidi sono scesi del 27%.
Detroit è in cima alla lista per il quarto anno di fila. E’ seguita da Saint
Louis, Oakland, in California, Memphis, nel Tennessee, e
Birmingham, in Alabama.
La rivista ha preso in considerazione gli Uniform Crime Reports
dell’FBI per il 2011, e ha incluso solamente città con popolazione
superiore ai 200,000 abitanti.
Atlanta, Baltimore, Stockton, in California, e Buffalo, N.Y., si uniscono
a Cleveland per completare la top 10.
http://www.newsnet5.com/dpp/news/local_news/oh_cuyahoga/clevela
nd-comes-in-at-9-on-forbes-magazines-latest-list-of-most-dangerous-
cities
In Ohio, it's really about the economy
Voters reeling from job losses, housing woes seen playing a key role
di Ben Levisohn (updated 3/4/2008 9:12:41 AM ET )
La crisi abitativa è di grandissima preoccupazione per molti elettori dell’Ohio: il
3,72% di tutti i mutui dello Stato sono in pignoramento, secondo la Mortgage
Bankers Association. Le pratiche di prestito eccessivamente aggressive sono
considerate un po’ dappertutto sostenere gran parte della colpa, ma le
conseguenze si sono aggravate perché molti proprietari di casa hanno perso i loro
lavori o sono finiti in quelli nuovi ad una retribuzione inferiore. Quartieri operai un
tempo fiorenti a Cleveland e in altre città industriali in difficoltà nel nord-est dello
stato sono stati particolarmente colpiti dal fatto che casa dopo casa resta vuota.
Molte esibiscono cartelli “In Vendita” -, ma una combinazione di vandalismo,
surplus di immobili sul mercato, e mancanza di acquirenti le ha lasciate
praticamente invendibili.
Se i problemi sono iniziati nelle città industriali, ora si sono diffusi nelle comunità
della classe media esurbane - espandendo su distese di settori di nuova
costruzione che hanno germogliato in giro per le principali città dello stato negli
ultimi dieci anni o giù di lì. Appena a nord di Columbus, la Contea di Delaware è a
lungo vantata per essere la regione in più rapida crescita dello stato, visto che
chilometri di campi di grano sono stati trasformati in quartieri per una schiera
crescente di colletti bianchi nel campo della sanità, del governo, e di altri settori
terziari. Nel corso degli ultimi due anni, la Contea di Delaware ha guadagnato un
nuovo merito: Tra le più grandi 20 contee dell’Ohio, sta ora soffrendo la crescita
più rapida in pignoramenti.
http://www.nbcnews.com/id/23450934/#.URfH7_JUk_g
Case abbandonate nel quartiere di Slavic Village di Cleveland. La crisi abitativa è di grandissima
preoccupazione per molti elettori dell’Ohio: il 3.72% di tutti i mutui statali sono in pignoramento. Foto di
Bill Delfs / BusinessWeek .Foto di Peggy Turbett, The Plain Deale,
http://www.cleveland.com/business/index.ssf/2012/08/alexander_mann_solutions_cho
se.html
for no commercial use
22. K I L D A R E ( p r o v . L E I N S T E R , c o n t e a K . ) , D U B L I N O - I R L A N D A , G R A N B R E T A G N A
‘ f u r t i i n t r a s f e r t a ’
22
for no commercial use
Burglaries rise sharply as criminals target Dublin's commuter
counties
di Conor Lally - 10.04.2012
I furti sono aumentanti rapidamente da quando i criminali hanno scelto
come bersaglio le contee pendolari di Dublino. Dublino possiede la più
grande concentrazione di popolazione nel paese e alcuni dei peggiori
luoghi simbolo di povertà e tassi di tossicodipendenza della Repubblica,
ed è logico prevedere che effrazioni domestiche siano maggiori che in
qualsiasi altra parte dello Stato.
Delle sei sezioni della capitale, il centro-nord Dublino - che copre la città
interna a nord e un piccolo numero di sobborghi interni - ha registrato il più
basso tasso di furti con scasso nella capitale; 1,027 casi, pari al 4% in più
rispetto all’anno precedente.
Solo una manciata di sezioni fuori Dublino ha registrato tassi di scasso più
elevati di quelli dello scorso anno. Tra queste, Kildare, Wicklow, Meath e
Limerick.
Fonti di Polizia hanno riferito che non sono rimaste sorprese dal fatto che
dopo le sezioni di Dublino, le aree a seguire più colpite sono state quelle
regioni adiacenti alla capitale.
“Per il modo in cui ha avuto luogo lo sviluppo nel corso degli anni, grandi
parti di posti come Meath, Wicklow e Kildare sono adesso quello che si
potrebbe chiamare sobborghi di Dublino, così quello che accade a Dublino
in termini di criminalità, puoi aspettartelo anche in quei luoghi,” ha riferito
una fonte.
“Furti a Dublino sono saliti negli ultimi anni e sembra che le altre aree
vicine stanno adesso rincorrendola.”
Un’altra fonte ha detto: “Un sacco di furti in questi luoghi sono perpetrati da
gente del posto, ma non c’è dubbio che criminali da Dublino stanno
viaggiando un po’ all’infuori e colpendo case in contee vicine a Dublino.”
Sempre confinante con Dublino, la sezione Kildare ha registrato 1,687 furti
l’anno scorso, un significativo 26%.
Tale frequenza e l’aumento nel crimine è stata elevata per gli standard
nazionali, con Kildare che registra più irruzioni di qualsiasi altra sezione di
Garda al di fuori della zona di Dublino. Il tasso di furti con scasso nella
divisione Kildare è stato superiore a ben tre delle sei sezioni di Garda.
Tra le 28 divisioni di Garda , i furti sono aumentati lo scorso anno in 20 di
esse.
I tassi di scasso resistono al trend per i modelli di criminalità in generale a
livello nazionale, con la maggior parte dei tipi di reati in caduta lo scorso
anno e in anni recenti da quando è cominciata la recessione.
Gardaí ritiene che furti con scasso siano aumentati in quanto i criminali
cercano articoli che possono facilmente vendere per fare soldi nonostante
la recessione.
L’aumentato prezzo dell’oro sul mercato mondiale ha anche portato alla
proliferazione di punti vendita di denaro in cambio di oro a livello nazionale.
Fonti di polizia affermano che mentre la maggior parte di questi punti
vendita sono gestiti in modo responsabile, si ritiene che un più piccolo
numero di essi venga utilizzato da scassinatori per vendere rapidamente
gioielli in oro rubati per importi significativi.
http://www.irishtimes.com/newspaper/ireland/2012/0410/1224314567573.ht
ml
Foto del sito ufficiale di Kildare: http://www.kildaretown.ie/
Dublin di Mario Braz, http://www.weather-forecast.com/locations/Dublin/photos/8297
23. CPTEDERIQUALIFICAZIONEAMBIENTALE
XXI. IL FONDAMENTO DI CPTED - ‘LA PREVENZIONE DEL CRIMINE TRAMITE PROGETTAZIONE AMBIENTALE’
XXII. IL CATALOGO DI IPOTESI DEGLI ‘SPAZI DIFENDIBILI’ SECONDO OSCAR NEWMAN (1971)
XXIII. IL PRINCIPIO DEGLI ‘OCCHI SULLA STRADA’ DI JANE JACOBS (1961)
XXIV. GLI OBIETTIVI CARDINE DELLA CPTED
XXV. I PRIMI ESEMPI DI CPTED NEGLI U.S.A.: CASTLE SQUARE A BOSTON E GENESIS PARK A CHARLOTTE
XXVI. LA TESTIMONIANZA DI TED FILLETTE SU ‘GENESIS PARK’ A CHARLOTTE
XXVII. LA CONTRADDIZIONE TRA IL PRINCIPIO DI ‘VITALITA’ URBANA’ DI J.JACOBS E L’ECCESSO DI
MONITORAGGIO DELLA COMUNITA’
XXVIII.LA TATTICA ‘ALT-E-PERQUISIZIONE’ A BROWNSVILLE NEW YORK
XXIX. LA COMUNITA’ MONITORATA A CIUDADELA COLSUBSIDIO A ENGATIVA’
XXX. LA PARTICOLARITA’ DEGLI INTERVENTI DI RIQUALIFICAZIONE IN AMERICA LATINA
XXXI. LA COMUNITA’ URBANA AUTOGESTITA A VILLA EL SALVADOR (VES) NELLA REGIONE DI LIMA
XXXII. IL POTENZIAMENTO DELLA COMUNITA’ A CATUCHE CARACAS
XXXIII.LE ‘ZONE SPECIALI DI INTERESSE SOCIALE’ (ZEIS) A RECIFE NEL PERNAMBUCO
XXXIV.IL MANTENIMENTO E LA RIABILITAZIONE URBANI A SAN PAOLO (BACINO GUARAPIRANGA)
XXXV. COME IMPEDIRE IL DISALLINEAMENTO DELLA PROGETTAZIONE CON GLI OBIETTIVI DI SVILUPPO?
XXXVI.IL PIANO DI VALORIZZAZIONE DELLA ‘KOP VAN ZUID’ A ROTTERDAM
XXXVII.LA ‘CITTA’ CREATIVA’ A BILBAO’ (BILBAO LA VEJA E ABANDOIBARRA)
XXXVIII.IL FUTURO DELL’ECO-CITTA’ A VAUBAN NELLA FRIBURGO TEDESCA
XXXIX.DOCUMENTAZIONE
24. XXI. IL FONDAMENTO DI CPTED
FONDAMENTO
“Noi abbiamo bisogno di comunità
locali più forti e di una migliore
qualità di vita. Strade in cui i
genitori si sentono sicuri di lasciare
camminare i loro bambini verso
scuola. Dove le persone vogliono
utilizzare i parchi. Dove graffiti,
vandalismo, sporcizia e abbandono
non sono tollerati. Dove l’ambiente
in cui viviamo è in grado di
trasmettere più che di alienare un
senso di comunità locale e di
responsabilità reciproca.” (Tony
Blair, Primo Ministro della Gran
Bretagna, Croydon, 2001).
PROCEDURA
La procedura di riqualificazione dei
siti deve prevedere qualche forma di
prevenzione del crimine tramite
progettazione ambientale
24
CPTED RIQUALIFICAZIONE
25. XXII: IL CATALOGO DI IPOTESI DEGLI ‘SPAZI DIFENDIBILI’
SECONDO OSCAR NEWMAN (1971)
CAPACITA’ DI PERCEPIRE ZONE DI
INFLUENZA TERRITORIALE
Meccanismi per la suddivisione di
zone di influenza di particolari edifici
Meccanismi per creare confini che
definiscono una gerarchia di zone
private nella transizione da strade
pubbliche a spazi privati
Meccanismi per la suddivisione di
interni per definire le zone di
influenza di raggruppamenti di unità
abitative
Incorporazione di altre infrastrutture
entro zone definite di influenza che
rispondano alle necessità degli
occupanti
Significato di “numero” nella
suddivisione di edifici e complessi
residenziali
CAPACITA’ DI FORNIRE OPPORTUNITA’
DI SORVEGLIANZA
Giustapposizione di aree di attività in
interni con aree non-private esterne
per facilitare la sorveglianza visuale
dall’interno
Illuminazione, risalto e
posizionamento di aree non private e
vie di accesso in complessi
residenziali per facilitare la
sorveglianza
Predisposizione di illuminazione
interna ed esterna per entrate, vie di
accesso, vialetti, corridoi per facilitare
la pre-osservazione del terreno tra
origini e destinazioni lungo le vie di
circolazione
Riduzione di ambiguità tra aree
pubbliche e private e percorsi nei
complessi in modo da fornire focus e
risalto alla sorveglianza
25
26. SEGUE: IL CATALOGO DI IPOTESI DEGLI ‘SPAZI
DIFENDIBILI’ SECONDO OSCAR NEWMAN (1971)
INFLUENZA DI GIUSTAPPOSIZIONE
GEOGRAFICA CON “ZONE SICURE”
Giustapposizione di aree residenziali
con altre infrastrutture “sicure”:
commerciali, istituzionali, industriali,
e di intrattenimento
Giustapposizione con strade
pubbliche sicure
Dimensionamento delle aree
giustapposte
Significato di “numero” nella
suddivisione di edifici e complessi
residenziali
CAPACITA’ DI PROGETTARE
INFLUENZANDO LA PERCEZIONE
DELL’UNICITA’, ISOLAMENTO, E
STIGMA DI UN COMPLESSO
Distinzione dell’altezza degli edifici
Distinzione di numero, materiali, e
amenità
Distinzione risultante dalle
interruzioni nei modelli di circolazione
urbana
Distinzione di rifiniture e riforniture
interne
Progettazione e simbolizzazione dello
stile
26
27. XXIII: IL PRINCIPIO DEGLI ‘OCCHI SULLA STRADA’ DI JANE JACOBS (1961)
“Sotto l’apparente disordine della città
antica, laddove la città antica funziona
con successo, vi è un modo meraviglioso
per mantenere la sicurezza delle strade e
la libertà della città. È un ordine
complesso. La sua essenza è la
complessità di utilizzo del marciapiede,
che porta con sé un susseguirsi costante
di occhi. Questo ordine è tutto composto
di movimento e cambiamento, e anche se
è vita, non arte, potremmo
fantasiosamente chiamarla la forma
d’arte della città e paragonarla alla
danza - non ad una sempliciotta danza
di meticolosità con ciascuno che
sgambetta allo stesso tempo,
volteggiando all’unisono e inchinandosi
in massa, bensì ad un balletto complesso
in cui i singoli ballerini e gli ensemble
hanno tutti parti individuali che in
maniera stupefacente si rafforzano a
vicenda e compongono un tutto ordinato.
[…].”
- Jane Jacobs, The Death and Life of
Great American Cities
“Una strada della città in grado di gestire gli
estranei, e di possedere una prerogativa di
sicurezza, di per sé, al di là della presenza di
estranei, come le strade dei quartieri di
successo della città fanno sempre, deve avere
tre qualità principali:
In primo luogo, ci deve essere una chiara
demarcazione tra ciò che è lo spazio pubblico e
quello che è lo spazio privato. […].
In secondo luogo, ci devono essere gli occhi
sulla strada, occhi che appartengono a quelli
che potremmo chiamare i proprietari naturali
della strada. Gli edifici su una strada in grado
di gestire gli estranei e per garantire la
sicurezza sia di residenti che estranei, devono
essere orientati verso la strada. […].
E in terzo luogo, il marciapiede deve avere
utenti su di esso in modo abbastanza continuo,
sia per aumentare il numero di occhi efficaci
sulla strada sia per indurre le persone in edifici
lungo la strada a controllare i marciapiedi in
numero sufficiente. Nessuno gode seduto su
una veranda o guardando fuori di una finestra
verso una strada vuota. […].”
- Jane Jacobs, The Death and Life of Great
American Cities
27
In generale l’approccio degli spazi difendibili propone che l’ambiente costruito possa
promuovere la sicurezza e il senso di comunità del quartiere incoraggiando l’appropriazione da
parte dei residenti dello spazio intorno la propria casa.
28. XXIV. Gli obiettivi cardine della ‘Prevenzione del crimine tramite
progettazione ambientale’ (CPTED)
28
Approcci di prevenzione del crimine negli USA
includono: la chiusura di tunnel a piedi e
l’apertura di aree nascoste alla vista di
residenti e staff (Castle Square Apartments,
Boston); la chiusura di una casa della droga
tramite denuncia civile (Clinton Hill
neighborhood, Brooklyn, New York); la
recinzione e costruzione di cancellata intorno
alla comunità (Lockwood Gardens, Oakland;
Mar Vista Gardens, Los Angeles, California;
Diggs Town, Norfolk, Virginia); re-
indirizzamento del traffico e limitazione
dell’accesso dei veicoli in una comunità
(Genesis Park, Charlotte, Nord Carolina; Oak
Park, Illinois; Bridgeport, Connecticut; Five
Oaks, Dayton, Ohio); installazione di
telecamere ad alta tecnologia e pannelli
inclinati come parte centrale di un sistema di
sorveglianza a tre-progetti (Grant Manor,
Boston); la creazione di sottostazioni di polizia
o uffici di sicurezza sul sito (Lockwood
Gardens, Oakland; Oak Park, Illinois); e
l’organizzazione della comunità per approvare
una speciale tassa per migliore illuminazione
stradale e altri miglioramenti pubblici (El
Cortez Heights, Tucson, Arizona)
Obiettivi
cardine
della
CPTED
29. C A S T L E S Q U A R E B O S T O N - M A S S A C H U S E T T S , U . S . A .
G E N E S I S P A R K C H A R L O T T E - N O R T H C A R O L I N A , U . S . A .
‘ p r i m i e s e m p i d i C P T E D n e g l i U S A ’
29
Il precedente proprietario di Castle Square Apartments (CSA) aveva
permesso alla proprietà di deteriorarsi seriamente, perciò un progettista
immobiliare privato cercò all’inizio di acquistarla con l’intento di attendere
che le restrizioni di utilizzo (che richiedevano ospitasse una popolazione
parzialmente a basso reddito) scadessero. Tuttavia, i residenti ebbero
un’altra idea. Dopo un lungo processo di negoziazioni legali e finanziarie
che coinvolsero il precedente proprietario, i residenti, il compratore
potenziale, e diverse agenzie di governo, la proprietà CSA è risultata
come un significativo miglioramento nel proprio quartiere di South End.
Il nuovo proprietario - una partnership del progettista privato e dei residenti
- arruolò un architetto per pianificare riabilitazione con un occhio rivolto
alla sicurezza. Gli edifici CSA sono duplex accatastati (unità a due piani
sopra unità a due piani) ed edifici con ascensore di sette piani che
contengono unità da una, due camere da letto. La strada prospiciente è
stata ridisegnata con più resistenti elementi di sicurezza per gli spazi
commerciali. Recinzione e veduta sono stati aggiunti al sito, e un sistema
di cancellata, chiusa dopo le 9 di sera, è stato installato. Le trombe delle
scale e gli spazi lavanderia degli edifici con ascensore furono chiusi e
controllati. La polizia di Boston, che coordinava un programma
intensificato di pattugliamento insieme al rinnovamento fisico di CSA, ha
sin da allora diminuito il numero di pattuglie in questa zona.
National Institute of Justice (Washington), https://www.ncjrs.gov/
All’inizio degli anni 1990 Genesis Park era un piccolo quartiere del centro
città di Charlotte, Carolina del Nord, U.S.A., descritto come il più grande
mercato all’aperto di droghe in tutta la Carolina del Nord e del Sud: noto
localmente come “il buco”, Genesis Park era pieno di abitazioni fatiscenti
occupate o da trafficanti di droga o da residenti anziani che non potevano
permettersi di spostarsi ed erano praticamente prigionieri nelle loro case. Le
strade erano piene di sporcizia, vetri ed aghi e il suono più frequente udito
nelle strade erano sparatorie dovute al numero enormemente alto di omicidi
e aggressioni che accadevano nella zona.
Durante i fine settimana, gli ufficiali di polizia Tynan e Warren sono spesso
stati visti in Genesis Park, non solo nelle loro familiari uniformi blu, ma in blue
jeans e t-shirt perché donavano il proprio tempo libero agli sforzi di
rinnovamento edilizio. Mentre questi progredivano, Tynan e Warren fornivano
consiglio alla Partnership Edilizia su quali proprietà acquistare in modo da
poter efficacemente rilocare e mandare via i trafficanti di droga. Gli agenti
hanno anche diffuso la voce riguardo il progetto e procurato volontari e
risorse finanziarie da parte di altri gruppi della zona tra cui gli Charlotte
Hornets, la squadra di pallacanestro NBA della città.
Conferimento del premio Herman Goldstein Excellence in Problem Solving
agli ufficiali di polizia Patrick Tynan e Michael Warren del Dipartimento di
Polizia di Charlotte-Mecklenburg, Police Executive Research Forum, July 20,
1995, Washington, pp. 2-5, http://www.popcenter.org/library/awards/gold
stein/1995/95-14.pdf.
Castle Square Apartments nel South End di Boston, Massachusetts. Foto
di Martin LaMonica/CNET, http://reviews.cnet.com/2300-6501_7-
10007845-8.html
Genesis Park - Charlotte. Foto ottenuta via www.trulia.com
for no commercial use
30. XXVI. La testimonianza di Ted Fillette su ‘Genesis Park’ a Charlotte
TED FILLETTE, uno dei promotori della riqualificazione di Genesis Park a Charlotte, Carolina del Nord, U.S.A.
Uno dei motori di sviluppo di queste iniziative è stato attaccare i quartieri degradati in cui la Housing
Authority non era in grado di operare, perché non avrebbe avuto la credibilità per farlo. Quindi, uno dei
primi progetti che abbiamo preso in considerazione è stato il quartiere adiacente al complesso residenziale
pubblico Fairview Homes, questo quartiere è stato considerato probabilmente la più grande
contaminazione di droga nella città di Charlotte. Era situato tra l’autostrada interstatale 77 e le Fairview
Homes. Era relativamente piccolo, ma intensamente popolato, a basso reddito, per lo più un quartiere di
affittuari.
Divenne Genesis Park. Quello che abbiamo fatto non è stato essenzialmente entrare e comprare l’intero
quartiere e convertire fourplexes o duplex in case unifamiliari che avrebbero avuto quattro camere da letto
e due bagni, invece di avere due appartamenti con due camere da letto una accanto all’altra. Abbiamo
buttato giù le proprietà peggiori e sfrattati gli spacciatori e sostanzialmente trasformato un quartiere che
era stato la più grande spina criminale nel fianco della città in un quartiere molto positivo, di proprietari di
casa, in cui la gente poteva comprare una nuova casa con duemila piedi quadrati (=185.81 m2), per
quarantottomila dollari. E’ stato una grossa contrattazione. Certo, doveva essere una grossa contrattazione
per attirare la gente. Le uniche persone che davvero erano disposte a farlo erano persone che erano
stanche di affittare e di non avere alcun ritorno per il pagamento mensile della propria casa, nessun
investimento. Una volta che hai ottenuto un paio di pionieri che l’avrebbe fatto e la città ha assegnato la
polizia municipale a questo quartiere, è stato una sorta di avvento di quel programma, allo stesso tempo,
che ha creato il senso di sicurezza che penso, insieme al valore di contrattazione, ne ha fatto un progetto di
successo.
Sì, è iniziato nel 1988, ma non credo che abbiamo assunto Pat Garrett fino al 1989. Lei è stata il primo
direttore e l'unica progettista che abbiamo avuto.
30
31. XXVII. LA CONTRADDIZIONE TRA IL PRINCIPIO DI ‘VITALITA’ URBANA’ DI
J. JACOBS E L’ECCESSO DI MONITORAGGIO DELLA COMUNITA’
31
1. Il quartiere, e di fatti il più possibile
molte delle sue parti interne, deve servire
per più di una funzione primaria;
preferibilmente più di due ...,
2. La maggior parte degli isolati deve
essere breve; cioè, strade e opportunità di
girare gli angoli devono essere frequenti,
3. Il quartiere deve mescolare edifici che
variano per età e condizione, tra cui una
buona percentuale di quelli vecchi in modo
che essi variano nel rendimento economico
che devono produrre. Questa commistione
deve essere abbastanza sgranellata,
4. Ci deve essere una concentrazione
sufficientemente densa di persone, per
qualsiasi finalità esse possono essere lì ...”
Indagini dimostrano un ruolo
significativo di monitoraggio della
comunità in comparazione con altri
fattori fisici e socio-demografici
(incentivi e disincentivi, “premi e
punizioni”)
Stimolo, incoraggiamento,
sostegno, aiuto a cambiare e
migliorare il monitoraggio
32. ( B R O W N S V I L L E ) N E W Y O R K , N E W Y O R K - U . S . A .
‘ t a t t i c a a l t - e - p e r q u i s i z i o n e ’
32
Brownsville, the 'hood that New York left behind
Voices from Brownsville, Brooklyn
di Daniel Trotta (editing Mohammad Zargham) - Fri, Jul 30 2010
(Reuters) - Josephine Spearman ha alternativamente ricacciato indietro le
lacrime e aumentato aggressivamente la rabbia al momento di discutere
dell’omicidio di suo figlio, una delle 11 vittime negli ultimi 15 giorni che
hanno reso il quartiere di Brownsville, Brooklyn, uno dei più pericolosi degli
Stati Uniti.
“È possibile ottenere una pistola come una scatola di Pampers da queste
parti,” ha detto Spearman, 57 anni, il cui figlio Maurice di 31 anni è stato
ucciso su una delle strade principali a Brownsville, una zona instabile,
prevalentemente di colore, che non è riuscita a tenere il passo con la
famosa riduzione in crimine della città di New York.
Brownsville per decenni è stata uno dei quartieri più pericolosi della città, e
la violenza armata è aumentata di quasi il 50% questo anno dopo un
minimo storico nel 2009.
Soverchiata dall’imborghesimento di Brooklyn, la sua gente è stipata in
progetti di edilizia abitativa a basso costo, intrappolata in un mondo di
disoccupazione, gravidanze adolescenziali e estrema tensione con la
polizia - problemi vecchi di decenni che la nazione più ricca del mondo non
sa ancora come risolvere.
http://www.reuters.com/article/2010/07/30/us-newyork-slum-
idUSTRE66T0P720100730
Il New York City Police Department, che si vanta della diminuzione dei
tassi di criminalità in tutta la città per otto anni consecutivi, prende ad
obiettivo “zone d’impatto” come Brownsville con una massiccia presenza
della polizia fatta in gran parte di poliziotti al loro primo incarico fuori dalla
scuola e supervisionati da veterani.
In un rione di otto palazzine di Brownsville, la polizia ha fermato 93 su ogni
100 residenti a fronte di un tasso in tutta la città di 7 per 100 residenti,
secondo un’analisi del New York Times sulla base dei dati ottenuti dalla
polizia di New York Civil Liberties Union.
Il sindaco Michael Bloomberg dice che la città sta facendo del suo meglio
per tenere fuori armi illegali, ma che ha bisogno di aiuto da parte del
governo degli Stati Uniti per contrastare il potere dei produttori di armi e
della National Rifle Association, che si oppongono a restrizioni.
Il commissario di polizia Ray Kelly considera la tattica “alt, interrogatorio e
perquisizione” vitale. La polizia ha fermato lo scorso anno 575,000 abitanti
in base allo standard di ragionevole sospetto, sventando 762 armi tra cui
65 armi d’assalto e migliaia di coltelli.
La New York Civil Liberties Union prende in considerazione gli stessi
numeri e vi vede il fallimento.
“Abbiamo il dipartimento di polizia che agisce come una forza di
occupazione,” ha detto Donna Lieberman, il direttore esecutivo del
gruppo.
Il corpo di Zurana Horton, la madre di 12 bambini uccisa a colpi di pistola, vittima della
violenza tra bande nel quartiere Newyorkese di Brownsville nel novembre 2011. Foto Debbie
Egan-Chin/ Daily News, http://www.nydailynews.com/opinion/brownsville-murder-zurana-
horton-highlights-renewed-fight-gun-crime-article-1.972342#commentpostform
for no commercial use
Brownsville, uno dei quartieri più pericolosi di New York. Foto di Reed Young,
http://lightbox.time.com/2012/01/31/brownsville-brooklyn/#1
33. ( C I U D A D E L A C O L S U B S I D I O ) E N G A T I V Á , B O G O T A ’ - C O L O M B I A
‘ c o m u n i t à m o n i t o r a t a ’
33
Disminución de delitos en Engativá, reportó Policía durante Consejo de
Seguridad
Mientras en el 2010 se presentaron 43 homicidios de enero a junio, en el
2011 en el mismo lapso de tiempo, se han registrado 31 casos, cifra
porcentual de -27,9%. (Segreteria Municipale del Governo in Engativá)
Mentre nel 2010 ci sono stati 43 omicidi da gennaio a giugno, nello stesso
periodo nel 2011, ci sono stati 31 casi, figura percentuale del -27,9%.
Il Sindaco Locale di Engativá, Sig.ra Leonor Guatibonza Valderrama, ha
guidato martedì 28 giugno, il sesto Consiglio di Sicurezza dell’anno. In tale
evento, il Capo della Polizia, Oscar Cárdenas, assegnato alla Decima
Stazione di Engativá, ha svolto un rapporto completo sulle azioni che sono
state realizzate contro la criminalità dal 1° gennaio al 19 giugno del 2011.
In questa presentazione, l'ufficiale ha evidenziato l’attuale riduzione di atti
criminali in seguito al Piano nazionale di Vigilanza per Quartieri e ha
comparato le statistiche da gennaio a giugno con l'anno precedente. “Ad oggi
ci sono stati 31 omicidi, mentre nel 2010, ne avevamo registrati 43, il che dà
una diminuzione di -27,9%. Per quanto riguarda lesioni più comuni la
statistica di 150 di questo anno a raffronto con le 317 dello scorso anno,
mostra una riduzione del -52,7%. Per quanto riguarda il furto di veicoli, ci
sono stati 186 casi, mentre l'anno scorso, ce ne erano stati 174, il che mostra
un aumento del 6,9%.”
http://www.engativa.gov.co/index.php/noticias/58/691-disminucion-de-delitos-
en-engativa-reporto-policia-durante-consejo-de-seguridad-.html
Concluso il suo intervento, il Sindaco Locale di Engativá ha affermato che
il Piano Nazionale di Vigilanza per Quartieri, in coordinamento con la
Gestione Sociale Integrale che viene eseguita su cinque territori sociali del
quartiere, sta dando risultati chiari, tanto da congratularsi con la polizia.
“Voglio mettere in evidenza il loro lavoro efficace svolto per contrastare la
criminalità.”
Valderrama ha osservato che il nuovo decreto 263 del 2011, che vieta la
vendita e il consumo di bevande alcoliche in vari tipi di esercizi
commerciali tra le 23:00 e le 10:00, sarà uno strumento efficace per i reati
motivati da risse.
Nel corso della riunione, il sindaco ha anche delineato una serie di
strategie attorno ai costi di trasporto, di vendita e di sicurezza informale
nei punti critici, che sono stati approvati dai partecipanti.
Nel Consiglio di sicurezza, erano presenti il Difensore Locale, il
Coordinatore di Convivenza, il rappresentante del DAS, il Coordinatore di
URI (acronimo per Unidad de Reacción Inmediata, n.d.c.), la Polizia
Militare N. 15, che sono intervenuti con importanti contributi.
Infine, la riunione è stata congedata dal Sindaco Locale di Engativá con
un rapporto positivo sulla sicurezza, grazie alle diverse strategie che sono
state adottate e che cercano la sicurezza e la convivenza, una società più
giusta e tollerante.
Ciudadela Colsubsidio - Bogotá. Foto: http://www.panoramio.com/photo/21786309
Ciudadela Colsubsidio - Bogotá. Foto: http://www.inmueblesbogota.net/
for no commercial use
34. XXX: La particolarità degli interventi di riqualificazione in
America Latina
Pianificazione ed esecuzione
integrate, basate sull’area: vengono
adottate un’organizzazione istituzionale
orizzontale e pianificazione ed
esecuzione integrate e basate sull’area,
piuttosto che settoriali;
Stimolazione di proprietà
comunitaria dei nuovi servizi
infrastrutturali: ciò dimostra che il
grado di deterioramento di lavori pubblici
intrapresi come anche i loro costi di
mantenimento si abbassano;
Pianificazione partecipativa di
sviluppo urbano: si promuove
pianificazione partecipativa sull’area
pianificando aree di intervento e
assicurandosi che ciascuna iniziativa
finanziata sia inclusa nel piano di area
dell’insediamento.
L’idea di progettazione affermata in linea
di principio può essere contraddetta nei
fatti da altri aspetti (sociali,
infrastrutturali, economici, ecc.);
I sistemi di progettazione restano esposti
a comportamenti opportunistici ed effetti
imprevisti ed indesiderati;
La lezione sembra essere che strategie
partecipative con scopo solo di risparmi
attraverso mobilitazione di lavoro –
senza obiettivi di portata edilizia e con
solo minima partecipazione nella fase di
pianificazione – non hanno probabilità di
produrre organizzazioni comunitarie che
siano sufficientemente forti da produrre
effettivamente risparmi attraverso input
a livello comunitario.
34
In generale tali programmi hanno lo scopo di migliorare le
condizioni di vita ed i servizi infrastrutturali estremamente poveri
in comunità urbane a basso reddito attraverso sostenuti sforzi
mutuo-aiuto.
35. V I L L A E L S A L V A D O R ( V E S ) - R E G I O N E L I M A , P E R U ’
‘ c o m u n i t à u r b a n a a u t o g e s t i t a ’
35
A partire dalla fine della II Guerra Mondiale, la quota urbana della
popolazione del Perù è andata dal 30 ad oltre il 70 percento. Lo zoccolo
di questa crescita fenomenale ha avuto luogo nella Grande Lima. La
quota della capitale della popolazione del Perù, che era del 5 percento
nel 1950, è oggi di circa il 30 percento. Lima è 10 volte più grande della
seconda più grande città del paese, Arequipa.
Gli insediamenti informali noti come pueblos jovenes o barriadas, dove
oggi vive il 30 percento della popolazione della capitale, hanno contato
per la maggior quota di crescita di Lima negli anni dopo la guerra. Gli
insediamenti informali del Perù si sono sviluppati di contro a uno sfondo
abbastanza differente dalle circostanze esistenti nel resto dell’America
Latina. Da una parte, il deserto che circonda Lima rappresenta una vasta
quantità di terra inutilizzata disponibile pubblica. Dall’altra, la regione ha
una lunga tradizione di aiuto reciproco, che risale ai primi migranti
Andeani. In seguito, già nel 1961, veniva promulgata la legislazione
(Legge 13517, la Legge delle Barriadas) che stabilisce linee guida e
procedure per regolamentare sviluppo di insediamenti informali, con lo
stato che assume un ruolo chiave nel guidare questo sviluppo.
Ivo Imparato e Jeff Ruster, Slum Upgrading and Participation. Lessons
from Latin America, The International Bank for Reconstruction and
Development/The World Bank, Washington D.C., 2003.
VES è stata pianificata e costruita come una partnership tra la comunità e lo
stato. Anche se il sostegno statale è diminuito con la caduta del regime
Velasco nel 1976, la leadership di VES per allora aveva una conoscenza delle
opere di governo e un comando dei meccanismi politici che le permetteva di
guidare ciascuna successiva amministrazione in modo davvero efficace;
La progettazione stradale adottata per VES teneva a mente una città, non una
baraccopoli, e, in termini di ampiezza stradale, taglia di alloggiamento, e
spazio riservato per usi pubblici, contribuiva a sviluppo e addensamento
qualitativi. Essa definiva anche un’unità base di quartiere, il raggruppamento
residenziale, la cui configurazione e taglia la rende un’unità naturale per
organizzazione comunitaria basata sulla zona. Il raggruppamento residenziale
è un quartiere completo con la propria piazza e spazio per sport locali e
strutture scolastiche elementari.
Insieme alla sua progettazione, VES possedeva sin dall’inizio un piano di
sviluppo di zona sviluppato con la partecipazione di ABCO, l’Organizzazione
Comunitaria Basata sulla Zona. Il piano è stato uno strumento così potente
che la terra che esso riservò al parco industriale venne difesa con successo da
parte della comunità per 15 anni dall’occupazione di abitanti di baracche, sino
a che il parco industriale venne infine implementato. Il piano di sviluppo VES fu
rivisitato alla metà degli anni 1980 e passò un’ampia revisione nel 1999, con
sostegno da parte, tra altre NGO, della Desco, una NGO con base a Lima che
ha fornito sostegno alla leadership di VES sin dai primi passi
CUAVES – Comunidad Ubrana Autogestionarie De Villa El Salvador, Perù.
Simbolo dipinto sul muro della sede. Foto di Teresa Cabrera,
http://www.flickr.com/photos/25651835@N04/
Villa El Salvador (VES), blog di Meghan Johnson
http://thesoulshines.wordpress.com/2011/10/13/villa-el-salvador-peace/
for no commercial use
36. ( C A T U C H E ) C A R A C A S - D I S T R E T T O C A P I T A L E , V E N E Z U E L A
‘ p o t e n z i a m e n t o d e l l a c o m u n i t à ’
36
Il Catuche è una delle 115 unità insediative abusive che furono identificate e
delimitate dal ‘Piano Settoriale’ (Plan Sectorial), uno studio degli insediamenti
informali dell’area metropolitana di Caracas intrapreso nel 1993-94 da
un’equipe dell’Università Centrale del Venezuela.
L’insediamento di Catuche è composto di 11 barrios che occupano aree in
pendenza lungo una gola presso l’antico centro città. La sua area totale è 28.3
ettari (0.28 km2), quasi tutta appartenente alla municipalità. La sua
popolazione è di circa 9,000 persone e consiste di circa 2,100 famiglie.
Il costo del rinnovo fu stimato ad una media di $3,500 per famiglia, per un
costo totale di $7.35 milioni. Intervento sulle pendenze e necessità di creare
strade di accesso risultò in un quadro complessivo dei costi del 31 percento
per strade e drenaggio di acque, 29 percento per altre infrastrutture (fornitura
idrica, servizi igienici, ed elettricità), 28 percento per ristabilimento e
ricollocazione, e 12 percento per servizi comunitari e materiale urbano.
La municipalità accettò la proposta e finanziò la preparazione di un piano di
sviluppo dell’area, dettagliato, integrato, e partecipativo per Catuche, portando
il lavoro del Piano Settoriale un passo avanti. I passi successivi furono poi
guidati da un consorzio sociale costituito da una NGO, una ABCO (Area-based
community organization) locale, e un gruppo di professionisti di ingegneria e
pianificazione. Il corpo governativo del consorzio è l’assemblea generale della
comunità. Tra il 1993 e il 1997, questo consorzio è riuscito ad ottenere un
totale di circa $2 milioni dalla municipalità, dal governo centrale e dal
programma di sviluppo delle nazioni unite.
Ivo Imparato e Jeff Ruster, Slum Upgrading and Participation. Lessons from
Latin America, The International Bank for Reconstruction and
Development/The World Bank, Washington D.C., 2003, pp. 80.-81.
Modello di ‘empowerment’ della comunità.
Questo modello deriva da “Potenciacion Comunitaria” un ampio materiale
pubblico pubblicato su Internet dal Dr. Phil Bartle nel 2004. Bartle con diversi
professionisti e traduttori, predispose una serie di materiali semplici per
aiutare le comunità a gestire miglioramenti, favorire leadership,
partecipazione e utilizzare le loro risorse per sfuggire dalla povertà.
Il documento di Bartle raccomanda che il principio per formulare un progetto
parta sempre da alcune domande di base discusse dalla comunità. Dallo
sviluppo o la distribuzione di queste domande, derivano le fasi finali del
progetto.
In sostanza, i quattro temi della gestione sono:
• Che cosa vogliamo?
• Che abbiamo ottenuto?
• Come possiamo utilizzare ciò che abbiamo per ottenere ciò che vogliamo?
• Che succederà quando lo mettiamo in atto?
Da qui può essere tratta una metafora geografica:
• Dove vogliamo andare?
• Dove siamo?
• Come andremo da dove siamo a dove vogliamo essere?
• Accadrà quando ci arriviamo?
Universidad Central de Venezuela, Diseño de un modelo de Gestión de
Comunicación para Catuche Experiencia de integración entre Universidad,
Comunidad y Organizaciones No Gubernamentales, 3 maggio 2006, p. 201.
Dieci anni dopo la firma del piano di ricostruzione Catuche (comunità La Pastora dove la
slavina di Vargas ha lasciato 800 famiglie senza casa), non è stata nemmeno costruita la
metà dei 400 appartamenti promessi. Con un anno di ritardo sono stati dati per primi
107 appartamenti, nel 2003, e poi, con quattro anni di ritardo, altri 92 che non avevano
nemmeno bisogno di dividere le pareti interne. Le restanti 201 famiglie sono ancora in
attesa. Documentazione: http://caracas.eluniversal.com/2010/06/21/ccs_art_proyecto-
habitaciona_1942411.shtml . Foto: http://centrociudadesdelagente.blogspot.it/
Catuche Caracas, http://www.el-nacional.com/caracas/Caracas-peligra-punta-paso-
quebradas_0_76192395.html
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37. R E C I F E - S T A T O P E R N A M B U C O , B R A S I L E
‘ ( Z E I S ) Z o n e S p e c i a l i d i I n t e r e s s e S o c i a l e ’
37
Nel 1983, un anno chiave per la transizione del Brasile dal governo militare
a quello civile, la nuova legge di zonizzazione di Recife instituì Zone speciali
di interesse sociale (ZEIS), le quali riconoscevano legalmente per la prima
volta l’esistenza delle favelas della città. La nuova legge richiese lo
stabilimento di speciali standard di pianificazione per promuovere
regolarizzazione legale e integrazione fisica delle aree di insediamento
informale.
Questo fu realizzato nel 1987, quando, per iniziativa di organizzazioni ed
NGO comunitarie locali, venne presentata una proposta per istituire una
nuova legge il Piano per la Regolarizzazione e Urbanizzazione di Zone
Speciali di Interesse Sociale (PREZEIS); esso è diventato una cornice
completa per regolarizzazione e rinnovo di insediamento informale in
Recife. PREZEIS venne esplicitamente riconosciuto come uno strumento
chiave di politica urbana con la Lei Orgânica Municipal, un tipo di
costituzione municipale, nel 1990, e con il Master Plan di Recife del 1991.
Nel 1993, una nuova legge istituì il Fondo Municipale PREZEIS, un veicolo
dedicato per investimento di rinnovo insediamento.
Uno dei principi della legge PREZEIS è rispettare e costruire sulla base
degli aspetti caratteristici di ciascun insediamento e preservare ciò che è
stato costruito dalla comunità, limitando rimozioni e nuovi insediamenti al
minimo richiesto per aprire strade di accesso e trattare situazioni di rischio.
Ivo Imparato e Jeff Ruster, Slum Upgrading and Participation. Lessons from
Latin America, The International Bank for Reconstruction and
Development/The World Bank, Washington D.C., 2003, p. 87.
Secondo i dati del censimento del 2000, prendendo a riferimento la Regione
Metropolitana di Recife, quasi la metà delle esigenze abitative erano collocate
in Recife. Circa il 42% della sua popolazione di 150,000 famiglie viveva in
Zone speciali di interesse sociale (ZEIS). Miranda (2005) riferisce che in
questo periodo il deficit abitativo è di circa 47,327 abitazioni. Dati della
protezione civile di Recife (CODECIR), nel Piano Comunale per la riduzione
dei rischi (PMR / Recife,2007), sottolineano la precarietà delle famiglie e
portano a più di duemila i posti di rischio nelle zone collinari.
Oltre alle ZEIS, anche altri spazi erano occupati senza fondamento legale o
erano occupati dalla popolazione più emarginata, senza alcuna infrastruttura o
servizi (baraccopoli / baracche, palafitte). Questo fatto dimostra quanto Recife
è eterogeneo e come la discrepanza nella fornitura di servizi e la qualità della
vita in tutto il suo territorio costringe il governo e la società a pensare a
soluzioni nella prospettiva della giustizia sociale.
Vi sono inoltre all'interno del tessuto urbano del Recife zone speciali di
conservazione del patrimonio storico e culturale (Zonas Especiais de
Preservação do Patrimônio Histórico-Cultural - Zephs), riconosciute anche
dalla legge di agibilità del suolo del 30 gennaio 1997, costituite da siti, rovine e
rilevante espressione architettonica storica, culturale e paesaggistica, la cui
manutenzione è necessaria per preservare il patrimonio storico e culturale
della città. Queste aree richiedono parametri e requisiti specifici di
pianificazione urbana e di uso del territorio, grazie alle sue particolari
caratteristiche. Con questo obiettivo, sono ulteriormente suddivise in settori
rigorosi di preservazione (setores de Preservação Rigorosa - SPR) e settori
per la conservazione ambientale (Setores de Preservação Ambiental - (SPAs).
Helenilda Cavalcanti, Maria Rejane Britto Lyra, e Emília Avelino (eds.),
Mosaico Urbano do Recife. Exclusão Inclusão Socioambiental Recife, Editora
Massangana, 2008, pp. 40-42.
Porto Digital in Recife, Pernambuco, Brasile.
Recife, Pernambuco - ZEIS 33 Vila do Vintém, http://www.recife.pe.gov
.br/noticias/imprimir.php?codigo=131773
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38. S Ã O P A U L O ( B A C I N O G U A R A P I R A N G A ) - S T A T O S Ã O P A U L O , B R A S I L E
‘ m a n t e n i m e n t o e r i a b i l i t a z i o n e u r b a n i ’
38
Nel 1976, venne promulgata la Legge per la Protezione della Fornitura
Idrica Statale (Lei Estadual de Proteção aos Mananciais) per proteggere
le aree intorno ai bacini Guarapiranga e Billings. Tuttavia, le restrizioni
legali risultati sulla suddivisione e occupazione delle proprietà limitò le
opportunità per la loro vendita sul mercato formale. In un mercato di
proprietà letargico, queste aree divennero siti di occupazione informale
da parte degli strati più poveri della popolazione.
Il punto di entrata per rinnovamento urbano nel caso di Guarapiranga è
stata nettezza urbana. E’ stato riconosciuto che gli insediamenti informali
del bacino di Guarapiranga sono una parte della città che non andrà
rimossa, e che quindi necessità di infrastrutture sanitarie per ragioni sia
sociali che ambientali. Riconoscimento dell’importanza di interazioni tra
collettore fognante e altri rami infrastrutturali, come strade, drenaggio di
acque, e fornitura idrica, ha condotto all’adozione di un approccio di
rinnovamento integrato più che un approccio settoriale.
Ivo Imparato e Jeff Ruster, Slum Upgrading and Participation. Lessons
from Latin America, The International Bank for Reconstruction and
Development/The World Bank, Washington D.C., 2003, pp. 62.-63.
“In confronto con le prime sette favelas, in cui i piani erano centrati solamente
sull’installazione di un’infrastruttura di base, questa volta ci siamo spinti ad
intraprendere azioni molto più complicate. Piani e lavoro di costruzione
iniziarono ad essere basati sulla teoria di mantenimento e riabilitazione urbana
in modo che quando il lavoro è stato completato, avevamo risolto non
solamente la questione delle fognature e della rimozione di spazzatura, ma
avevamo messo in grado un nuovo quartiere di divenire parte della città e i
suoi residenti ad essere riconosciuti come partecipanti nella pubblica
amministrazione, in particolare come responsabili per la difesa del maggiore
bene della regione, la qualità dell’acqua proveniente dal bacino, e l’unicità del
panorama della regione.”
La seconda fase del programma iniziò nel 2008 con l’inclusione dell’area di
fornitura idrica ambientalmente protetta nei pressi del bacino Billings. Oggi
chiamato Programa Mananciais, il programma ha un budget di circa R$250
milioni da parte del PAC, R$42 milioni da parte del governo statale (SABESP -
Companhia de Saneamento Básico do Estado de São Paulo), e R$660 milioni
da parte del governo cittadino. I fondi servono a ripristinare 81 insediamenti,
favelas e suddivisioni informali, entro il 2012.
Tereza Herling e Elisabete França (eds.), Social Housing in São Paulo:
Challenges and New Management Tools (Capitolo I, Challenges Facing
Housing Policy in the City of São Paulo), The Cities Alliance, Washington,
D.C., June 2009, p. 35.
Programma Guarapiranga in San Paolo del Brasile. Foto in Jardim Copacabana,
http://www.prodam.sp.gov.br/invfut/guara2/gi_lt218.htm
Il bacino idrografico Guarapiranga è responsabile della fornitura di acqua per la parte sud-
occidentale del territorio comunale di San Paolo, che contiene più di tre milioni di persone. Il
bacino è stato a lungo minacciato dalla composizione disordinata del territorio e
dall'inquinamento delle sue acque. I risultati di un’indagine ambientale diagnostica del
bacino Guarapiranga, condotto da ISA nel 1996, aveva rivelato una situazione preoccupante,
denunciando che dal 1989 al 1996, Guarapiranga aveva perso il 15% della sua copertura
vegetale e subito un tasso di crescita urbana del 50%. Foto e documentazione:
http://www.socioambiental.org/e/prg/man.shtm.
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39. XXXV: Come impedire il disallineamento della
progettazione con gli obiettivi di sviluppo?
39
IDEA
METODI
ORGANI
UTILIZZO
Necessità di
coerenza
istituzionale
e
organizzativa
CPTED
VITALITA’
URBANA
SPAZI
DIFENDIBILI
40. ( K O P V A N Z U I D ) R O T T E R D A M , O L A N D A D E L S U D , O L A N D A
‘ p i a n o d i v a l o r i z z a z i o n e ’
40
Kop van Zuid si trova nel 13° distretto di Rotterdam chiamato Feijenoord. Il
primo piano di industria marittima creò un quartiere portuale di magazzini,
cantieri navali, porti, circondato da zone residenziali a basso reddito del
lavoro sino alla seconda guerra mondiale. L'esercito tedesco utilizzò la zona
Landtong della Kop van Zuid come centro di deportazione ebraica nel
campo di concentramento conosciuto come Loods (capannone) 24. La
ricostruzione di Rotterdam ha incluso il trasferimento dell’importante porto
marittimo della Kop van Zuid in una nuova posizione più vicina al Mare del
Nord (ora chiamato Europort). A fine 1960 l'aggiornamento tecnologico del
nuovo Europort aveva reso Kop van Zuid obsoleta e la zona divenne
inattiva.
Il masterplan del 1990 è stato creato da Riek Bakker e Teun Koolhaas. Il
piano urbanistico ha mantenuto un certo numero di edifici storici, come
l'Hotel New York. Inoltre, ha previsto la costruzione della stazione della
metropolitana Wilhelminaplein e del suggestivo Ponte Erasmus qui in
basso.
Sito della UMass Amherst, http://courses.umass.edu/latour/Netherlands/
hartzell/index.html
Si possono ammirare i progetti recenti, come il Teatro Nuovo Luxor di Peter
Wilson, il complesso residenziale Frits van Dongen, il complesso residenziale
torri Montevideo Mecanoo e New Orleans da Alvaro Siza, l'ufficio Torre Sud
di Renzo Piano e il World Port Center di Norman Foster. Anche da non
dimenticare Las Palmas : in origine Broekbakema, ora rinnovato e ampliato
da Benthem Crouwel Architects.
Oggi, la Kop van Zuid ha migliorato la propria immagine ed è diventata una
delle principali destinazioni per il retail, l'alloggio, l'istruzione, l'occupazione, e
l’intrattenimento. Il piano di valorizzazione del Kop van Zuid è visto come una
estensione del centro di Rotterdam e destinato ad attirare residenti di nuovo
nella città.
Il ponte di Erasmo a Rotterdam. Sito ufficiale della città di Rotterdam:
http://en.rotterdam.info/visitors/
De Rotterdam è concepita come una città verticale: tre grattacieli interconnessi ad utilizzo misto
che ospitano uffici, appartamenti, hotel, sale conferenze, palestre, negozi, ristoranti e caffetterie.
Il progetto è iniziato nel 1997, la costruzione è iniziata alla fine del 2009 e il completamento è
previsto per il 2013. I grattacieli sono parte della riqualificazione in corso del vecchio quartiere
portuale di Wilhelminapier, vicino al Ponte di Erasmus. Documentazione e foto:
http://openbuildings.com/buildings/de-rotterdam-profile-42516.
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41. B I L B A O L A V I E J A - B I S C A G L I A , S P A G N A
‘ c i t t à c r e a t i v a ’
41
A proposito del piano di riqualificazione di Bilbao, si può notare che
alcune di queste aree sono zone industriali o portuali poste sulle banchine
del fiume Bilbao: Abandoibarra, Uribitarte, Zorrozaurre; un’altra area
corrisponde ad una vecchia fabbrica di ferro e acciaio (Parco Etxebarría);
e un’area aggiuntiva era una vecchia stazione marittima. Bolueta, dove
apparvero le prime compagnie di acciaio e ferro nel 19mo secolo, è oggi
l’area in cui queste attività continuano, anche se oggi sono minacciate da
questa spinta rigenerativa. Per quanto riguarda le zone minerarie, è stato
creato un nuovo sito residenziale sull’area delle minire di Miravilla, e
nuove infrastrutture per parchi e sport sono in progetto sui meandri del
fiume occupato dalle cosiddette Minas del Morro.anche l’area mineraria in
Ollargan è stata convertita in un parco (Montefuerte o Parco Illumbe). In
aggiunta a queste aree, molto importante la riqualificazione di un quartiere
residenziale, Bilbao la Veja, che presentava un vecchio stigma di degrado.
La funzione residenziale è stata la principale nella sostituzione di utilizzi
minerari e industriali come Amézola e Miravilla; e sarà anche la principale
funzione in Bolueta nel prossimo futuro. La nuova area in Amézola è stata
connessa all’area Rekalde con un nuovo parco. Le vecchie zone
industriali in Etxebarría, Mina del Morro e Ollargan (quest’ultima
appartenente al comune di Arrigorriaga) sono state convertite in parchi per
zone residenziali nei paraggi in base a decisioni assunte da coloro
incaricati della progettazione.
Tra tutte queste aree, quelle che hanno intrapreso una riqualificazione
urbana esemplare o “emblematica” sono quelle presso il fiume e
l’Ensanche (Espansione) di Bilbao, soprattutto Abandoibarra e la sua
continuazione sul fiume in Uribitarte. La loro posizione centrale nel
contesto urbano e la loro condizione “fluviale” li rende adatti per stili
internazionali di riqualificazione di siti prospicienti sull’acqua.
Benché la sopravvivenza di vecchi relitti industriali nelle aree urbane
riqualificate sembra incerta, alcuni tentativi sono stati fatti in questo senso:
tra questi, nell’area di Abandoibarra, il nuovo centro città, sono stati
mantenuti alcuni relitti navali, oggi appartenenti al Museo Marittimo di
Bilbao, ad esempio un argano monumentale della stanza di drenaggio del
Cantiere Navale Euskalduna. La sua pompa drena i bacini in cui sono
esposte le navi. Un altro elemento stupefacente è il Ponte Deusto, che
mantiene il proprio meccanismo di apertura attivo anche se non c’è più
bisogno di lasciar passare grosse imbarcazioni sul fiume, visto che l’altezza
del nuovo ponte Euskalduna rende impossibile la navigazione di grosse
imbarcazioni mercantili. La funzione del Ponte Deusto è quindi quella
“commemorativa”, cioè esso costituisce già un elemento museale.
Per quanto riguarda Bilbao la Veja, sin dalla sua intensa attività di
estrazione mineraria all’inizio del 20mo secolo, essa era divenuta famosa per
attività legate alla prostituzione ed in seguito in tempi più recenti alla droga.
Uno dei primi tentativi di riqualificazione è stato convertire la chiesa La
Merched in una sala concerti municipale - Bilborock. Più tardi, l’antico
mulino di farina – una delle prime strutture in cemento rinforzato di Bilbao –
venne convertito in un Centro Artistico Comunale, Bilbao-Arte, con sale per
mostre e convegni per giovani talenti. Altre misure per rigenerare l’area
sono state intraprese dall’Università Basca che ha contribuito con un
residence per studenti nella zona e con l’organizzazione di workshop per
giovani imprenditori.
Rubén Camillo Lois González (ed.), Urban changes in different scales:
systems and structures. Universidade de Santiago de Compostela.
Santiago de Compostela. 2006, pp. 682-685.
Abandoibarra in Bilbao dopo la riqualificazione. http://fotos-
arquitectura.blogspot.it/2011/05/vista-abandoibarra-bilbao.html
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Bilbao la Veja in Bilbao,
http://bilbaoenconstruccion.com/2010/09/15/bilbao-la-vieja-el-corazon-de-
bilbao-vuelve-a-latir/