Richiesta consiglio straordinario e mozione urgente per ricorso al tar finale
1. Vercelli, 31/12/2014
Al Sindaco e al Presidente del Consiglio Comunale
Oggetto: richiesta di convocazione di Consiglio comunale ai sensi dell'art. 6 del Regolamento
I Sottoscritti Consiglieri Comunali dei seguenti Gruppi consiliari:
Vercelli Amica, Lega Nord, Forza Italia, Italia Unica, Sinistra e Voce libera, Movimento 5 stelle
Ai sensi del Capo II dell’ Articolo 6, Commi 2 b) e 5 del REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO
COMUNALE, i seguenti Consiglieri Comunali, chiedono la convocazione di
un Consiglio comunale Urgente per discutere la Mozione che si allega sul tema : Ricorso al TAR
contro la la Deliberazione della Giunta Regionale 19 novembre 2014, n. 1-600, Adeguamento
della rete ospedaliera agli standard della legge 135/2012 e del Patto per la Salute 2014/2016 e linee
di indirizzo per lo sviluppo della rete territoriale.
Le firme
Alessandro Stecco
2.
3. Vercelli 31/12/2014
MOZIONE
I Sottoscritti Consiglieri Comunali dei Gruppi
Vercelli Amica, Lega Nord, Forza Italia, Italia unica, Sinistra e Voce libera, Movimento 5 stelle
LETTA la Deliberazione della Giunta Regionale 19 novembre 2014, n. 1-600, Adeguamento della
rete ospedaliera agli standard della legge 135/2012 e del Patto per la Salute 2014/2016 e linee di
indirizzo per lo sviluppo della rete territoriale;
OSSERVATO che a seguito del predetto programma di adeguamento della rete ospedaliera
regionale piemontese, proposto dall’Assessorato alla Sanità, l’Ospedale S. Andrea vedrebbe una
riduzione o la cancellazione di molti reparti attualmente definiti Strutture Complesse;
OSSERVATO che per altri nosocomi del quadrante, aventi le stesse caratteristiche di Ospedale
SPOKE, sono state previste, invece, ben precise collocazioni di molte più Strutture Complesse
anche non attinenti alla distribuzione dei reparti ospedalieri collegati alle attività di DEA di I livello,
quale dovrebbe essere quello dell’Ospedale S. Andrea;
OSSERVATO che i predetti reparti o Strutture Complesse offrono un servizio sanitario ai Cittadini
Vercellesi anche in virtu’ della loro organizzazione e autonomia e che la loro cancellazione o
riduzione potrebbe determinare conseguenti incrementi delle liste di attesa, della mobilità verso altri
ospedali con rischi sanitari conseguenti per ritardata diagnosi, oltre a comportare la perdita di
professionalità e posti di lavoro;
CONSIDERATO che l'articolo 32 della Costituzione Italiana, individua la tutela della salute come
“diritto fondamentale dell’individuo e interesse della collettività”;
APPURATO che il quotidiano “Italia Oggi”, che ha pubblicato la comparazione della efficienza dei
servizi sociali e sanitari, ha dichiarato che la Asl di Vercelli è tra le migliori d'Italia e soprattutto la
migliore del Piemonte;
CONSIDERATO che il predetto giornale afferma che, nella sezione “Sistema salute”, Vercelli si
trova all’ottavo posto: la prima del Piemonte e preceduta nel resto d’Italia solo da Pisa, Milano,
Isernia, Belluno, Siena, Ancona e Genova;
ACCLARATO che gli indicatori presi in considerazione per la suddetta valutazione sono i
cosiddetti “indicatori di struttura” riferiti all’area ospedaliera e specialistica: letti, tecnologie,
dotazione di personale, messi a disposizione degli operatori che erogano le prestazioni sanitarie;
APPURATO che alla luce della predetta analisi, gli interventi dell’ASL Vercelli sono stati
finalizzati a massimizzare la disponibilità di risorse utilizzate dai professionisti sanitari, pur nel
limitante contesto della spending review, risultando tra i più efficienti nel panorama regionale e
nazionale, premiando le misure gestionali-organizzative adottate a livello di direzione strategica;
CONSIDERATO, come emerso dalla conferenza dei servizi, che nel bilancio della ASL di Vercelli
a seguito di riordino e razionalizzazione è risultata altresi’ presente una sopravvenienza attiva pari
ad euro 8.000.000,00 e che tale circostanza fa sì che la ASL di Vercelli sia la maggior finanziatrice
del piano di rientro delle spese sanitarie regionali avviato nel 2013;
VALUTATO che il Sindaco del comune di Tortona, Gianluca Bardone, esponente del PD, ha dato
incarico ad uno studio legale di Torino di presentare un ricorso al Tar regionale contro la delibera
della Giunta Regionale 19 novembre 2014, n. 1-600;
4. VALUTATO, altresì, che al comune di Tortona si è aggiunto il Comune di Asti con altri comuni
più piccoli di quella provincia, guidati dal Sindaco e presidente provinciale Fabrizio Brignolo,
esponente del PD;
CONSIDERATO che le predette azioni legali, se supportate anche da una iniziativa legale del
COMUNE DI VERCELLI potrebbe trasformare in una vera e propria class action il ricorso al TAR
contro la delibera di riordino degli ospedali realizzata dalla Regione e dall’assessore Saitta.
VALUTATO che le ragioni di questa presa di posizione del COMUNE DI VERCELLI nei
confronti della Regione sono:
- un’eccessiva, e a tratti non motivata, azione di depauperamento della sanità Vercellese;
- una delibera che è una variazione sostanziale del piano sanitario regionale, adottata senza seguirne
le procedure, che prescrivono consultazioni e confronti che non sono stati fatti;
APPURATO, tramite lo Studio Legale di riferimento dei predetti Comuni, come la delibera
regionale sia a rischio sospensione o annullamento per ragioni di legittimità oltre che per ragioni
specifiche e particolari di ogni singola realtà locale coinvolta;
ACCERTATO, tramite lo stesso Studio Legale di riferimento degli altri Comuni ricorrenti che il
termine per presentare il predetto Ricorso nell’interesse del Comune di Vercelli scade il 26 gennaio
2015;
CONSIDERANDO che, qualora gli effetti della delibera della Giunta Chiamparino fossero sospesi
o addirittura ad annullati, l’interesse del COMUNE DI VERCELLI, a veder riconosciuta
l’eccellenza della struttura Sanitaria VERCELLESE, sarebbe ragionevolmente ed opportunamente
tutelato;
ACCLARATO che le predette azioni legali potrebbero in alternativa spingere la Giunta Regionale a
portare la predetta delibera in Consiglio regionale per sottoporla alla discussione ed al conseguente
il voto d’Aula, consentendo alle forze politiche di agire con richieste e considerazioni che
evidenzino le necessità e le eccellenze dei territori coinvolti;
VALUTATO come le proteste più o meno latenti per il modus operandi della Regione in materia di
Sanità legate al decisionismo senza alternative, alla diffusione della delibera solo dopo
l’approvazione e senza consultazione con le amministrazioni locali, come anche l’assenza
dell’assessore Saitta dal consiglio Comunale Straordinario su questo tema nel Mese di Dicembre,
abbiano generato proteste tanto di esponenti del Pd che dell’ Opposizione
IMPEGNANO
il Sindaco e la Giunta a
- Impugnare presso il TAR la Deliberazione della Giunta Regionale 19 novembre 2014, n. 1-600,
Adeguamento della rete ospedaliera agli standard della legge 135/2012 e del Patto per la Salute
2014/2016 e linee di indirizzo per lo sviluppo della rete territoriale, valutando se percorrere la strada
di accordarsi con i comuni di Tortona ed Asti e altri comuni della regione, per un ricorso collettivo
con lo stesso studio legale, decisione che per tempi tecnici legali deve avvenire entro il 20/01/2015
per dare mandato allo studio legale ed ottemperare alla scadenza del 26/ 1/ 2015.
- Provvedere ad individuare la copertura della spese relativa nel bilancio 2015.