1. Paola Panarese - Sapienza, Università di Roma
SISCC – Convegno online Le Reti dei Valori. I Valori delle Reti - 24-25 giugno 2021
L’ESTETICA DELLA DIFFERENZA NEI
RITRATTI DELLE VIRTUAL INFLUENCER.
UNO STUDIO SULLE RAPPRESENTAZIONI DELLE MODELLE DIGITALI SU INSTAGRAM
2. OGGETTO
Immagini su Instagram di
influencer generati al
computer (Barbotti, 2018),
personaggi digitali,
prevalentemente
femminili, che hanno
account ufficiali Facebook
e Instagram e canali
YouTube e Spotify (Darner
e Arvidsson 2019).
6. RAGIONI DI
INTERESSE
§ Tema poco esplorato
§ Rilevanza dell’influencer
marketing nelle strategie di
comunicazione
§ Promozione di standard
estetici, stili di vita e modelli
di genere.
§ Influencer «femministe»
7. BASI
TEORICHE
§ Gender Advertisements
(Goffman, 1976, 1979)
§ Analisi di 827 immagini
pubblicitarie
§ Individuazione di genderismi
(dimensione relativa,
classificazione funzionale,
tocco femminile,
ritualizzazione della
subordinazione e ritiro
autorizzato)
8. § Diversi studi hanno rivisto o ampliato
le categorie di Goffman
§ Bell e Milic (2002) hanno considerato
la distanza dallo spettatore, l'angolo
fotografico e lo 'sguardo’, Kang (1997)
l’esibizione del corpo, Lindner (2004)
l'oggettivazione, ecc.
§ Risultati contraddittori (Eisend 2010;
Hall, Coats e LeBeau 2005; Wolin
2003) e persistenza di alcune
categorie (Belknap e Leonard 1991;
Lindner 2004; Kang 1997; Kuipers,
van der Laan e Arfini, 2016).
BASI
TEORICHE
9. Kohrs e Gill (2021) hanno trovato la
persistenza della forma auto-diretta del
tocco femminile e l'evidenza del regime
visivo del confident appearing, figura
postfemminista della donna moderna
BASI
TEORICHE
10. OBIETTIVI
§ Esplorare le rappresentazioni
su Instagram, nel 2020, delle
tre digital influencer più
seguite - @lilmiquela,
@noonoouri, @shudu.gram -
e verificare la presenza di
genderismi
§ Ricercare il regime visuale
postfemminista del
“confident appearing” (Kohrs
e Gill 2021).
11. METODO
§ Analisi qualitativa del contenuto, costruita a
partire dalle dimensioni di Goffman e con variabili
tratte dagli studi di Kang (1997; body display),
Umiker-Sebeok (1996; movement e location) e
Lindner (2004; objectification), e Bell e Milic
(2002; distanza dal lettore).
§ Sono considerate le pose e le inquadrature
identificate come stereotipicamente femminili
(sorriso, broncio, testa inclinata, il giacere distesi,
l’auto-tocco, lo sguardo distolto, l’esibizione del
corpo e i primi piani) e quelle tipiche del confident
appearing (figura intera, sguardo diretto verso il
pubblico, posizione eretta, ecc.)
20. CONCLUSIONE
§ Il regime visuale prevalente è un
nuovo gender display che offre
messaggi ambivalenti sulla
"femminilità"
§ Corpo mezzo principale di
valorizzazione delle donne
§ Male gaze
§ Necessità di ulteriori analisi
(influencer maschili, prospettiva
intersezionale, pubblici e routine
produttive)