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061 - Non è vero oppure È vero riguardo alla dottrina Buddhista. È vero riguardo alla Dottrina Cristiana dell’Ordine Gesù Redentore

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riguardo alla Dottrina Cristiana dell...
Firenze 77 (tramite il medium Roberto Setti) “ 40
1. NON è vero che l’uomo vive una volta soltanto sulla Terra; in verità ...
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061 - Non è vero oppure È vero riguardo alla dottrina Buddhista. È vero riguardo alla Dottrina Cristiana dell’Ordine Gesù Redentore

  1. 1. << Non è vero >> oppure << È vero >> riguardo alla dottrina Buddhista . << È vero >> riguardo alla Dottrina Cristiana dell’Ordine Gesù Redentore SOMMARIO 1. Non è vero che l’uomo vive una sola volta sulla Terra ( come deriverebbe dall’erronea teoria dell’ impermanenza e quindi dal non riconoscimento della Scintilla Divina ( o Sé o Spirito ) dell’uomo; l’io del Buddha pagina 2 2. E quindi non è vero che all’uomo manca una Scintilla Divina( o Sé) come corpo immortale “ 5 3. Perché furono creati l’universo e gli uomini? “ 6 4. Perché tutto è così? “ 7 4 bis. Non è vero che Divinità e demoni non possono né servire, né nuocere e che ognuno si debba fidare solo di se stesso “ 8 5. È vero che il Buddha sbagliò a non parlare del Dio Assoluto “ 9 6. È vero che Satana-Mara inganna, schiavizza e tormenta l’uomo “ 9 7. Non è vero che il Buddha è un essere semidivino “ 12 8. Non è vero che il dolore è un male “ 14 9. Non è vero che il Buddha trovò il modo di eliminare le sofferenze dal mondo, ma è vero che Siddhartha scoprì le regole di funzionamento della egge karmica “ 16 10. Non è vero che il Buddha trovò il modo di fare cessare la catena delle nascite e delle morti “ 17 11. Non è vero che la vita sulla Terra sia soltanto un’illusione perché è una Realtà relativa che dipende dalla nostra percezione della Realtà assoluta “ 19 12. Non è vero che il Nirvana sia le meta finale dell’uomo, ovvero il Piano più alto della vita che è, invece il Piano Divino, cioè il Regno dei Cieli “ 21 13. Non è vero che Dio non esiste solo perché il Buddha non ne ha parlato “ 22 14. Non è vero che l’uomo si può salvare da solo o tramite altri uomini come lui fosse anche un maestro come il Buddha “ 24 15. Non è vero che gli uomini sono separati da Dio “ 24 16. Non è vero che le Quattro Nobili Verità donano la liberazione “ 26 17. Non è vero che si può ottenere la liberazione con lo Yoga o con la dottrina del Buddha “ 28 18. È vero che il Signore Gesù, il Cristo, libera l’uomo “ 29 19. Non è vero che siamo spiritualmente soli al mondo perché Dio è dentro di noi “ 29 20. Non è vero che il comandamento del Buddha di conoscere solo per se stessi sia un buon comandamento “ 31 21. Non è vero che il Buddha Siddhartha sia la verità assoluta “ 32 22. Non è vero che l’uomo si salva o si libera prendendo rifugio nel Buddha, nel suo metodo( il Dharma ) e nel Sangha. Invece è vero che l’uomo si salva o si libera per mezzo di Gesù Cristo “ 33 23. Non è vero che l’uomo possa crescere spiritualmente per liberarsi dal ciclo delle nascite e delle morti senza amore e senza aver fede e fiducia totali in Dio, che ci insegna cos’è l’amore “ 37 24. È vero che il nostro magistero è fondato sulla Parola di Dio, che è Verità. La Parola di Dio, incarnata nel Signore Gesù il Messia di tutti i popoli, è stata tratta dai Vangeli antichi ( Matteo, Marco, Luca, Giovanni e Tommaso ) e moderni ( rivelati nel XIX secolo a Jakob Lorber e nel XX secolo a Maria Valtorta ). La Parola di Dio è stata tratta anche dall’Antico Testamento ( la Bibbia ), nonché dalla Rivelazione di Findhorn del XX secolo a Eileen Caddy. Ci siamo avvalsi anche della Rivelazione della Madonna a Medjugorje ( Croazia ) che è iniziata nel 1981 ed è tutt’ora in corso (Aprile 2006), nonché della “celestiale ” Rivelazione del XX secolo fatta dai Maestri disincarnati del Cerchio 1
  2. 2. Firenze 77 (tramite il medium Roberto Setti) “ 40 1. NON è vero che l’uomo vive una volta soltanto sulla Terra; in verità non mi risulta che i Buddhismi lo affermino, ma a questo portano le tesi dell’assenza del Sé o Anatta e la teoria dei Cinque fattori 1 con il non riconoscimento dello Spirito ( o Sé o Scintilla Divina ) nell’uomo; la teoria dei Cinque fattori non riconosce la Coscienza come secondo corpo eterno dell’uomo; tale Coscienza si sviluppa gradualmente durante le molteplici incarnazioni terrestri della Scintilla Divina in uomini differenti per fare ampliare la loro Coscienza 2 . La Scintilla Divina e la Coscienza sono i due corpi necessari per la progressiva evoluzione dell’uomo attraverso le reincarnazioni sulla Terra; non ci potrebbe essere reincarnazione se non ci fosse la Scintilla Divina che ci anima, un Sé eterno che con la coscienza forma l’Ego “ (.) che è ciò che permane dell’individuo quando questi ha terminato l’evoluzione come uomo 3 “ . Gli Occidentali chiamano erroneamente Anima lo Spirito dell’uomo, mentre l’Anima è la Coscienza o il Corpo akasico dell’uomo 4 e le Anime sono le Coscienze degli uomini. La Goccia o Scintilla Divina, il Sé 5 , è lo Spirito che anima l’uomo durante le sue quattro esistenze nei quattro piani o mondi del Cosmo 6 ; l’uomo è un insieme formato da quattro corpi animati, appunto, dalla Scintilla Divina: il fisico, l’astrale, il mentale, l’Akasico ( o della Coscienza ) 7 i quali sono necessari all’uomo ognuno nell’omonimo piano o mondo 8 . Inoltre nel corpo mentale, sino da bambini, si forma anche l’io umano o sé inferiore che noi scriviamo con la esse minuscola per distinguerlo dal Sé superiore ( o Scintilla Divina) che si scrive con la esse maiuscola. Ciò premesso, se non si capisce la differenza che c’è tra Scintilla Divina, il Sé - cioè lo Spirito - il corpo increato dell’uomo - corpo che è oltre il Cosmo - e il sé inferiore o io umano che nasce nella mente dell’uomo 9 e poi muore nel piano mentale - cioè dentro il Cosmo si può capire perché il Buddha cadde in errore, non avendo avuto nessuna prova dell’esistenza di un’anima personale (Atman) o del suo equivalente cosmico, il Brahman 10 . Il Buddha non ne ebbe riscontro poiché la Scintilla Divina o Sé è oltre il Cosmo, mentre lui ne pretendeva il riscontro con la 1 Damien Keown, Buddhismo, pages 49-51, Einaudi Tascabili ; Alexandra David – Néel, Il Buddismo del Buddha, pagina 49, 55, 56, 57, ECIG 16125 Genova, Via Brignole De Ferrari 9 2 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 206 (Evoluzione) e pagina 205 (Corpo Akasico uguale Coscienza), Mediterranee 3 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 206 (Ego), Mediterranee 4 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 28-29 (Anima), Mediterranee 5 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 207 (Goccia o Scintilla Divina – Spirito – Sé, Fulcro dell’esistenza individuale non soggetto ad evoluzione. Emanazione Divina che determina l’Individualità e la vita dell’Individuo o microcosmo ), Mediterranee 6 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 64-65 (Cosmo), Mediterranee 7 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 58-60 (Corpi), Mediterranee 8 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 215-221 (piani o mondi di esistenza), Mediterranee 9 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 208-209 (l’io), Mediterranee 10 Damien Keown, Buddhismo, pagina 50, Einaudi Tascabili; Michael Carrithers, Buddha, page 50, Einaudi Tascabili 2
  3. 3. mente, cioè nel Cosmo; il Buddha avrebbe potuto ottenere un riscontro soltanto meditando nel suo cuore, dove il Signore Dio aspetta ognuno di noi 11 . La Scintilla Divina o Sé è accompagnata dalla Coscienza o Corpo akasico ad ogni incarnazione dell’uomo in uno dei quattro mondi del Cosmo; Scintilla Divina e Coscienza formano l’Ego 12 . La Scintilla Divina è l’Individualità 13 che si incarna negli individui 14 per conseguire gli scopi della legge dell’Evoluzione, che consistono nell’ampliare la Coscienza degli uomini stessi ad ogni incarnazione umana finché saranno diventati santi. Vivendo sulla Terra si può avere riscontro dell’esistenza del Brahman (Dio) e del Sé o Scintilla Divina solo con un particolare stato di coscienza che il Buddha, evidentemente, non aveva. Tale stato di coscienza dipende anche dal riconoscere il Brahman come il Dio Assoluto - il che implica fede e fiducia totali in Lui 15 – in modo da consentirGli di emergere nel nostro cuore con una vita evangelicamente vissuta 16 . Non trovandosi in tali condizioni Gotama Siddhattha non ebbe riscontro nemmeno del Sé o Scintilla Divina e perciò negò l’esistenza dell’Atman (il Sé o Scintilla Divina 17 ) che anima l’uomo nel Cosmo 18 (piano o mondo fisico con la Terra, mondo astrale, mondo mentale e mondo akasico o della Coscienza 19 . Il Sé o Scintilla Divina è una parte virtuale dello Spirito di Dio 20 . Si ripete che il Sé o Spirito si scrive con la esse maiuscola ed è increato ed eterno; il Sé o la Scintilla Divina è l’Individualità 21 che si incarna numerose volte in uomini o individui differenti 22 allo scopo di fare conseguire agli individui stessi ampliamenti di coscienza ad ogni esistenza terrena, mentre l’io umano o io o sé inferiore si scrive con la esse minuscola. Solo il sé che noi si scrive con la esse minuscola e che nasce nella mente è impermanente – cioè mortale, perché non accompagna l’uomo durante tutte le incarnazioni della Sua Coscienza nel pianeta Terra durante l’arco di oltre cinquantamila anni 23 ; infatti ad ogni esistenza terrena l’uomo riceve anche un nuovo corpo mentale - che lo accompagna per una vita soltanto ( o una incarnazione cosmica soltanto ) nel quale nasce un nuovo io umano o piccolo sé, perché i corpi fisico, eterico, astrale e mentale sono nuovi ad ogni incarnazione 24 . Il piccolo sé che nasce nella mente dell’uomo, dunque, è nuovo per ogni incarnazione terrena e perciò è 11 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 30 Agosto e del 4 Settembre, Amrita ; 12 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 206 (Ego), Mediterranee 13 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 208 (Individualità), Mediterranee 14 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 208 (Individuo), Mediterranee 15 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 22 Luglio e del 12 Novembre, Amrita 16 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 29 Maggio, Amrita; i Vangeli antichi ( Matteo, Marco, Luca, Giovanni e Tommaso ) e moderni ( Jakob Lorber e Maria Valtorta ) 17 Michael Carrithers, Buddha, pagina 50, Einaudi Tascabili ; Damien Keown, Buddhismo, pagina 50, Einaudi Tascabili 18 Cerchio Firenze 77, La Fonte Preziosa, pagina 267, Mediterranee 19 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 64-65 (Cosmo), Mediterranee 20 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 122 (Frantumazione dell’Uno nei molti), Mediterranee 21 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 208 ( Individualità ), Mediterranee 22 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 208 (Individuo), Mediterranee 23 Cerchio Firenze 77, Oltre l’illusione, pagina 185, Mediterranee 24 Cerchio Firenze 77, Maestro perché ?, pagina 53, Mediterranee 3
  4. 4. impermanente o mortale e ogni volta muore dopo ogni esistenza di ogni uomo nel piano mentale (Si veda il paragrafo 4 del nostro documento “Le scoperte e gli errori del Buddha Gotama Siddhattha”. L’efficacia e l’importanza dell’io e l’enigma del Sé e del sé della Bhavagad Gita. Il corpo mentale - è molto importante per l’attività di pensiero dell’uomo ( perché con il pensiero l’uomo stesso crea anche il suo futuro 25 ) – e viene rinnovato quindi ad ogni incarnazione terrena come i corpi fisico e astrale. L’io umano nasce, come si è detto nel corpo mentale fino da bambini ed è essenzialmente egoista e contrasta con la Coscienza che nel frattempo si forma. I corpi eterni dell’uomo sono la Scintilla Divina e la Coscienza o Corpo akasico 26 , che insieme formano l’Ego 27 ; gli altri corpi mortali (fisico, astrale e mentale) dopo ogni vita muoiono negli omonimi piani o mondi; dopodiché l’uomo continua a vivere nel mondo akasico o della Coscienza sempre animato dalla Scintilla Divina. I corpi mortali dell’uomo e cioè il fisico, l’astrale e il mentale servono ad ogni persona per vivere una sola esistenza nei tre omonimi piani o mondi del Cosmo; tali corpi muoiono negli omonimi piani o mondi, come già si è detto. È in forza di tali cambiamenti di corpi che l’uomo vive un’avventura sempre differente ad ogni nuova incarnazione terrestre con una nuova personalità. I nuovi corpi fisico, eterico, astrale e mentale gli servono per vivere nella prima zona del Cosmo28 , la zona della percezione 29 che è composta dai piani o mondi fisico, astrale e mentale. È per merito di tali nuovi corpi che l’uomo ha - ad ogni incarnazione - sempre personalità rinnovate, ciascuna idonea a mettere in grado l’uomo di potere beneficiare delle esperienze della nuova incarnazione terrestre per ampliare la sua coscienza, scopo della vita sulla Terra. L’uomo non muore mai perché vive in continuazione in uno dei quattro piani o mondi del Cosmo; i suoi corpi sono sempre animati dalla Scintilla Divina o Sé, il principale corpo eterno dell’uomo; il suo secondo corpo eterno è la coscienza che si amplia vivendo numerose volte in uno dei mondi del Cosmo finché l’uomo sarà diventato santo e allora vivrà nel Piano Divino; perciò, in realtà, la morte non esiste 30 . Le personalità differenti fanno capo a individui sempre differenti e sempre più evoluti poiché l’Evoluzione consiste in un << Processo per il quale la vita attraverso a forme sempre più organizzate esprime gradi sempre maggiori di Mente e di Spirito 31 >> . Ogni nuova persona dà 25 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagine 139-141 (Come l’uomo pensa così sarà), Mediterranee 26 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 205 (Corpo akasico uguale Coscienza), Mediterranee 27 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagine 206 (Ego) e 207 (Goccia o Scintilla Divina – Spirito – Sé). Si veda anche Individualità, stesso libro, pagina 208, Mediterranee 28 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 64-65 (Cosmo), Mediterranee 29 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 210-213 (Percezione), Mediterranee 30 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 188-189 (Morte), Mediterranee 31 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 206 Evoluzione), Mediterranee 4
  5. 5. vita, nel corpo mentale, ad un nuovo piccolo sé o io inferiore, egoista e egocentrico 32 , ma perfettamente adatto alla nuova incarnazione. Il Buddha era orgoglioso e caparbio 33 ; aveva anche una fortissima volontà dimostrata dalla sua vita di asceta errante fino all’illuminazione che si fondò sulla scoperta delle regole di funzionamento della divina legge del karma; se tutto ciò è vero come a pare posso dedurne che Siddhattha avesse anche un io forte e prepotente; lo deduco anche dal fatto che dopo 2500 anni Siddhattha non si è ancora convertito alla dottrina di Cristo (la Carità-Amore 34 ) . Ciò significa che dopo 2500 anni il Buddha non ha ancora seguito gli insegnamenti delle Guide spirituali 35 per presuntuosità che certamente avrà avuto in ciò confortato dai successi della religione buddhista che certamente conosceva e conosce; tuttavia il Buddha dovrebbe capire che la sua dottrina è sbagliata perché non è ancora capace di benedire la Terra senza l’aiuto del Signore Gesù 36 ; perciò io ritengo che non abbia ancora riconosciuto Dio per consentirGli di emergere anche dentro di lui 37 . Io penso anche che il Buddha ritenga che le sue Quattro nobili verità siano il massimo della perfezione, mentre sono o incomplete o in parte sbagliate Si vedano il paragrafo 11 del nostro documento “La vita con tutti gli esseri viventi è il capolavoro di Dio” e i paragrafi 11-12-13-14 del nostro documento “Le scoperte e gli errori del Buddha Gotama Siddhattha “ in questa stessa cartella. La meditazione introspettiva insegnata dal Buddha serve a poco perché la pace è derivata a Siddhattha dall’osservanza delle sue regole di vita che poi elencò nell’Ottuplice sentiero della Quarta nobile verità, perché premiate dalla Divina legge del karma, mentre la capacità di fare un’analisi approfondita del suo stato mentale è un risultato non importante perché la vera meditazione 38 è quella che consente all’uomo di fare emergere Dio dentro se stesso meditando nel suo cuore, dove ci aspetta Dio stesso, il Maestro interiore 39 . Il Buddha con tutto il suo orgoglio non sapeva nemmeno che anche il suo stesso corpo era il Tempio dove abitava Dio, così come abita in tutti gli altri uomini (con la Scintilla Divina), a qualsiasi popolo o religione appartengano 40 . 2. E quindi NON è vero come credeva il Buddha che all’uomo manchi un Sé, uno Spirito o Scintilla Divina come corpo immortale, il Fulcro di ogni individuo non soggetto ad evoluzione 41 . L’uomo ha anche un Ego immortale ( formato da Scintilla Divina e Coscienza 42 ) ad ogni nuova incarnazione. Le sofferenze che l’uomo soffre sono l’effetto (conseguenze) del Male che fece in 32 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagine 208-209 (io), Mediterranee 33 Michael Carrithers, Buddha, pagina 43, Einaudi Tascabili 34 Cerchio Firenze 77, Le grandi verità ricercate dall’uomo, pagina 160, Mediterranee 35 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagina 178, Armenia 36 Giuditta Dembech, Conoscere il Wesak, pagine 14-18, L’Ariete 37 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 29 Maggio, Amrita 38 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 61 (Le risposte interiori), Mediterranee 39 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 23 e 28 Gennaio, de 28 Marzo, del 8 Aprile, del 17 e 21 Luglio, del 4 Settembre e del 24 Novembre, Amrita 40 Vangelo di Giovanni 14,23 ; Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 4 Settembre, Amrita 41 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, page 207 (Goccia o Scintilla Divina, Sé o Spirito), Mediterranee 42 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 206 (Ego), Mediterranee 5
  6. 6. precedenza (causa) in base alla legge del karma 43 . E se non fosse così che senso etico avrebbero tutte le ingiustizie e le disuguaglianze della vita terrestre (di salute, di censo, di ceto, di bellezza e via e via ) e le conseguenti lotte, tentazioni e dolori 44 ? E quale Dio sarebbe il Dio che avesse ideato, realizzato o permesso una simile massa di iniquità e ingiustizie ? ( Dimostrata dal caos e dal Male che c’è sulla Terra in ogni epoca ). Sarebbe un dio minore e non un Dio amore, onnisciente, onnipotente, infinito e assoluto 45 ; il Dio che avesse rimesso la vita dell’uomo – nel quale si incarnano gli spiriti caduti, cioè i Demoni 46 - al solo caso o a un destino cieco facendogli vivere casualmente - ma tra molte sofferenze - molteplici esistenze nel pianeta Terra senza un fine amorevole e nobilissimo sarebbe un dio minore. Invece il nostro Dio ha lo scopo di farci riunire in Lui, il Padre-Madre-Dio 47 di tutti gli uomini per darci la gioia del Piano Divino o Regno dei Cieli, dopo molteplici incarnazioni sulla Terra quando avremo imparato ad amare 48 . Il Dio dell’amore, del perdono e della Salvezza ha ideato e realizzato la vita sulla Terra, esposta a lotte, tentazioni e dolori perché tali condizioni di vita si sono rivelate all’onniscienza di Dio le uniche in grado di consentire ai Demoni di salvarsi per mezzo del mondo materiale, l’universo e l’uomo; tutta la Storia della Redenzione e della Salvezza è stata ideata e realizzata per fare tornare gli Spiriti dei Demoni nel Piano Divino 49 e consentire loro di ritrovare la perduta plenitudine e riabbracciare il Padre-Madre-Dio di tutto il genere umano 50 . 3. Perché furono creati l’universo e gli uomini ? Furono creati per salvare gli Angeli caduti, cioè i Demoni. Il Signore Gesù ci ha detto nel XIX secolo tramite Jakob Lorber: “ (.) Gli spiriti caduti che si erano volontariamente allontanati da me avevano intrapreso la via sbagliata, non potevano e non volevano sapere niente di progresso, di perfezionamento; tuttavia, per non sbarrare loro completamente la strada, furono posti in condizioni in cui ferma restando la loro libertà personale, possono tornare indietro quando vogliono. Per questo fu ora creato tutto il mondo materiale, l’intero universo, l’uomo. In lui, a seconda del grado della loro malvagità gli spiriti furono rivestiti di materia, esposti a lotte, tentazioni e dolori; in primo luogo per portarli gradualmente, attraverso queste condizioni di vita, alla comprensione dei loro errori, e in secondo luogo per dare inizio in questo modo anche al loro volontario ritorno: perché ovunque per prima cosa c’è il principio di libertà e il principio di perfezionamento viene come secondo (. ) . Tutta la terra e gli innumerevoli altri corpi celesti sono formati dalla grande anima di Satana: tutta la creazione visibile consiste 43 Cerchio Firenze 77, Le grandi verità ricercate dall’uomo, pagine 43-49 (La dinamica del karma), Mediterranee 44 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagina 162, Armenia 45 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 42, Mediterranee ; Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 71-72 (Dio), Mediterranee 46 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagina 162, Armenia 47 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagine 103 - 104, Mediterranee 48 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 16 Novembre, Amrita 49 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagina 157-163, Armenia 50 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagine 103-104, Mediterranee 6
  7. 7. solo di particole del grande spirito di Lucifero e del suo seguito bandito e caduto nella materia; Dio, che è eterno amore e compassione, non avrebbe mai potuto annientare Lucifero, perché ciò che Dio ha chiamato una volta alla vita può sì cambiare forma e passare da una meno nobile a una più nobile, o viceversa, ma non può mai essere annientato 51 “. Questa è anche una conferma che Dio, l’Assoluto, il Perfetto esiste come unica esistenza eterna, infinita, incommensurabile, dalla quale è proceduto tutto il creato. La triplice manifestazione di questa esistenza è detta anche Trinità 52 . Ma l’uomo in qualche particolare modo esiste da sempre e per sempre, così come è dimostrato dal concetto di Assoluto di cui si è riferito, a proposito del quale Dio ha detto parlando di Se stesso: << (.)Per ampliare la tua coscienza non esito ad edificare una civiltà o a distruggerla. Tutto Io faccio in funzione di te, del tuo vero bene. Vedi coloro che ti circondano ? Gioiscono, soffrono, si muovono, vivono e ciò che tu vedi di loro avviene per te. Vedi ciò che accade nel mondo? Accade per te. Anche ciò di cui hai avuto solo una scarna notizia, sentito una lontana eco è avvenuto per te, figlio mio. Il sole sorge e tramonta, le stagioni si susseguono, i pianeti percorrono le loro orbite, gli universi nascono e periscono e tutto ciò io lo faccio accadere per te, figlio mio. Dunque IO SONO la sostanza che ti costituisce e lo spirito che ti anima, poiché tu sei in Me ed io sono in te, figlio mio. Ma non mi fermo solo a questo, perché rendo partecipe di me stesso ogni essere ed a ciascuno mi dono interamente senza riserve, fino al punto che ogni distinzione io e te, ogni separazione, sono solo illusorie, e lo sono quel tanto necessario a farti esistere, a donare all’essere la coscienza assoluta. Questo IO SONO 53 >>. 4. “Perché tutto è così?“: la domanda e la risposta ci vengono dai Maestri disincarnati del Cerchio Firenze 77 : << ( Vedi “Dio” ). Più volte siamo tornati su questo argomento, credendo ogni volta di farvi avvicinare alla comprensione di questo importante quesito che molto spesso viene rivolto da coloro che si avvicinano all’insegnamento. Tutto va bene, tutto è logico e conseguente, ma alla fine scappa imperiosa la domanda: perché tutto è così? Allora, a quel punto, è bene essere chiari ed espliciti. Capire per quale motivo viene fatta la domanda, e quale è l’errore del porre questo tipo di domanda. Molto spesso si sente dire: ma perché Dio ha bisogno di emanare i mondi e poi riassorbirli ? Ed allora si capisce chiaramente che il concetto di Dio non è stato compreso. Perché se si parla in questi termini, si parla in termini di divenire, e Dio non conosce divenire. Esiste un solo Dio che possa realmente esistere, e Dio Assoluto. Ogni altra concezione di Dio non sta in piedi, non regge, non è logicamente sostenibile, non può esistere. Ma per essere Assoluto Dio non deve essere un monolito, non una unità come primo numero della serie dei numeri; ma deve essere poliedrico, molteplice, e l’unità deve risultare dalla fusione-trascendenza di tutte le sue parti costituenti. 51 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagine 162- 163, Armenia 52 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 87, Mediterranee 53 Cerchio Firenze 77, La Fonte Preziosa, pagina 267, Mediterranee 7
  8. 8. Quindi, quando parliamo della realtà esistente non dobbiamo parlare della realtà come appare nel divenire ma come è nella sua essenza reale, nel suo stato reale, nel suo essere. Se si parla di essere, quindi, non ci sono momenti prima e dopo, in Dio; ma il suo virtuale frazionamento che origina gli esseri, e quindi i mondi, è in questo stato di Eterno Presente ( vedi); ed è in una condizione senza tempo nel vero senso di Eternità. Perciò questi esseri, che nella dimensione del divenire – illusoria rispetto alla reale dimensione di essere – sembrano trascorrere, avere un inizio ed una fine, nascere da qualcosa e confluire in qualcos’altro, esistono – invece – ripeto nell’Eterno Presente in eternità in condizione di essere; talché, se si potessero visualizzare li vedremmo tutti scomposti nei loro sentire costituenti; e tutti questi sentire costituenti non sarebbero altro che il prodotto del virtuale frazionamento del Sentire Assoluto ( vedi ”Dio” ). Ripeto: virtuale frazionamento, necessario a creare quella molteplicità, poliedricità di sentire senza la quale Dio Assoluto non potrebbe essere. Per cui non si può dire: che bisogno c’era di emanare e poi riassorbire? Se così si dice si parla in una dimensione di divenire. Si può solo dire: perché le cose sono come sono ? Ed io vi rispondo che le cose sono come sono perché sono nell’unica maniera per la quale può esistere Dio Assoluto. Questa e questa sola. Nessun altra maniera esiste. E quindi la vita degli esseri è la condizione necessaria – se di condizione vogliamo parlare – a rendere Assoluta la Coscienza Divina, l’Esistenza Divina 132f. 172f, 250g 54 >>. 4 bis. Non è vero che Divinità o demoni non possono né servire, né nuocere e che ognuno si debba fidare solo di se stesso 55 perché Dio è il nostro Maestro interiore. Abbiamo già dimostrato nei nostri documenti sul Buddha che la Divinità ci aiuta; qui aggiungiamo che : a. Dio è sempre a disposizione dei Suoi figli, nel loro stesso cuore “ (.) per rispondere a tutte le domande, per aiutare a risolvere i problemi e per guidare e dirigere i tuoi passi (.) 56 “ ; b. Gesù Cristo è il nostro Redentore e Salvatore 57 nonché il nostro Giudice amorevole 58 ; c. La Madonna, la nostra Maestra spirituale ci aiuta da oltre duemila anni; in proposito ricordiamo le tre Rivelazioni molto famose: a Lourdes in Francia nel XIX secolo, a Fatima in Portogallo e a Medjugorje in Croazia nel XX secolo (La Rivelazione di Mejugorje è iniziata nel1981 ed è ancora oggi in corso: 13 Novembre 2014); d. Anche gli Angeli 59 e i Santi ci aiutano da sempre ed ugualmente i Maestri spirituali di tutte le religioni (come il Buddha, ad esempio); particolarmente importante è la Rivelazione 54 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 213 e 214 (Perché tutto è così?), Mediterranee 55 I. M. Italia Missionaria, EMI, Le grandi religioni del mondo, a cura di Carlo Ghislandi, revisione di Angelo Campagnoli, Buddhismo, pagina 26, Bologna 56 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 21 Luglio, Amrita 57 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 24 e 25 Dicembre, Amrita ; Cerchio Firenze 77. Le grandi verità ricercate dall’uomo, pagine 160-161 (“Il ritorno” del Cristo), Mediterranee 58 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagine 181-184 (Il giorno del giudizio e la resurrezione della carne), Armenia 59 Giuditta Dembech, Gli Angeli tra noi, Edizioni L’Ariete ; Paola Giovetti, Angeli, Edizioni Mediterranee 8
  9. 9. filosofica dei Maestri disincarnati del Cerchio Firenze 77 che hanno parlato per circa trenta anni a Firenze nel XX secolo per mezzo del medium Roberto Setti. Quindi non è vero che la Divinità non ci aiuta ed è sbagliato “il fidarsi solo di se stessi” che insegnò il Buddha 60 perché se non si medita nel proprio cuore dove ci aspetta Dio 61 e se si medita al di fuori di noi stessi, nel mondo astrale e mentale come fece il Buddha - e fanno i Buddisti - si può essere ingannati da Satana, il nemico di Dio e nostro, così come si spiega in questo stesso nostro documento e in altri nella cartella del Buddha Gotama Siddhattha. Quindi non è vero che i Demoni non ci nuocciono, come perché tutte le guerre, i conflitti, le violenze e le cattiverie di ogni tipo sono suggerite da Satana 62 e dal suo seguito come insegna la Madonna a Medjugorje. 5. È vero che il Buddha sbagliò a non parlare del Dio Assoluto, cioè dell’Essere supremo 63 . Gotama Siddhattha - non avendo preso posizione sull’Assoluto con i suoi monaci, Assoluto la cui esistenza egli doveva conoscere da maestro quale era - commise due gravissimi errori. Il primo errore è di aver lasciato i suoi discepoli senza Dio. Il secondo è averli lasciati senza difese durante le lunghissime meditazioni nei piani o mondi astrale e mentale contro Satana o Mara, il Maligno e i suoi Demoni . I Buddhisti ignorando Dio “si separano” virtualmente da Lui perché Dio non si separa mai da noi 64 ; inoltre è da ritenere che i Buddhisti – con le lunghissime meditazioni - siano più di altri soggetti agli inganni di Satana. Satana approfitta di tale situazione per attaccare e assaltare gli uomini, così come ci insegna la Madonna da Medjugorje 65 . Satana o Mara può attaccarci dall’Aldilà in quanto è più forte di noi e sa usare le sue energie ( mentre noi si è più deboli di lui specialmente quando ci si comporta male violando la Legge morale ossia la moralità; l’uomo deve vivere osservando il Decalogo del Sinai dettato da Dio al profeta Mosè 66 ; se non lo fa commette un grande peccato e ne diventa schiavo 67 . 6. È vero che Satana inganna, schiavizza e tormenta l’uomo 60 Michael Carrithers, Buddha, pagina 43, Einaudi Tascabili 61 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 23 e 28 Gennaio, del 28 Marzo, del 29 Maggio, del 4 Settembre e del 24 Novembre, Amrita 62 Maria di Nazareth, Messaggi da Medjugorje, Messaggi dell’11 Luglio 1985, dell’8 Agosto 1985, del 30 Gennaio 1986, del 25 Dicembre 1991 (Assalti Satanici), del 25 Febbraio 1992 (Attacchi satanici), del 25 Marzo 1992 (Satana si prende gioco di voi) e del 25 Settembre 2001 (Satana vuole la guerra e l’odio), MIR 63 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 71-72 (Dio), Mediterranee 64 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 29 Maggio, Amrita 65 Maria di Nazareth, Messaggi da Medjugorje, Messaggio del 25 Dicembre1991 (Assalti satanici ), del 25 Febbraio 1992 (Attacchi satanici), del 25 Marzo 1992 (Satana si prende gioco di voi) e del 25 Settembre 2001 (Satana vuole la guerra e l’odio), MIR 66 Esodo 20, 1-21 67 Vangelo di Giovanni 8, 31-37 9
  10. 10. Gli assalti o attacchi satanici sono di diversi tipi: consistono in inganni mediante la “trasmissione” di pensieri molesti e induzione di sogni ( e conseguenti timori, preoccupazioni, paure e angosce ). Tali assalti o attacchi satanici consistono anche nell’invio fraudolento di vibrazioni malevoli per accentuare i nostri difetti e quindi per indurci a comportarci male 68 . Satana o Mara è il nemico più pericoloso per l’uomo perché furtivo , malvagio, crudele, violento, astuto, forte, spietato e vile; per dirla in breve Satana è il delinquente più pericoloso che ci sia per l’uomo, anche perché è invisibile e non si espone in quanto opera contro di noi dall’Aldilà al riparo da ogni eventuale reazione dell’uomo, ammesso, ma non concesso che l’uomo avesse la forza di reagire. Per rendere l’idea di chi sia Satana posso paragonarlo ad un capo mafioso che ordina o induce gli altri mafiosi a fare le attività più turpi e vili dagli assassinii al commercio degli organi dei bambini a quello della droga, dallo sfruttamento e dalla prostituzione dei minori, ai rapimenti e ai ricatti e via e via; ma Satana è anche il suggeritore occulto degli uomini che delinquono dei delitti, delle guerre 69 e del caos che c’è nel mondo. Non c’è attività illecita che Satana non suggerisca e non contribuisca a diffondere con le sue tentazioni, istigazioni, eccitazioni e subordinazioni per fare all’uomo quanto più male può poiché la sua natura è malvagia. Anche nei delitti di ogni epoca e in tutti i comportamenti scorretti fino alla semplice scortesia c’è dietro un suggerimento di Satana o quello di un altro Demone. Per questo si dice che la sua natura è odio in quanto odia tutti e quindi anche i Demoni. Ma gli uomini che lo ascoltano sono tutti corresponsabili dei crimini e delle scorrettezze che commettono. I Demoni lo coadiuvano in tutte le malvagità e con Satana, tutti insieme, formano la mafia dei Demoni che tutti i delitti suggerisce e induce a consumare specialmente se gli uomini sono deboli o malvagi (alle prime incarnazioni umane 70 ) Satana, anche per coloro che non credono a ciò che sto dicendo è il peggior nemico che possa esistere per l’uomo. Tutti gli uomini ce l’hanno contro – nessuno escluso in quanto ci usa come strumenti - ma siccome moltissimi uomini, come i Buddhisti, non lo sanno - quasi tutti ignorano le attività delittuose del Maligno; ce l’hanno contro specialmente coloro che sono al corrente della sua attività 71 . Satana è il nemico evidente di tutti e di ciascuno 72 ; ogni uomo ce l’ha come nemico giurato anche se non ce ne rendiamo conto o non lo crediamo. Gotama Siddhattha era tra questi perché era un Maestro. Infatti nel Corano è scritto: << Esseri satanici. E così ponemmo accanto ad ogni profeta un nemico, esseri satanici fra gli uomini e i ginn, e alcuni di essi suggeriscono ad altri dei discorsi vuoti per indurli in errore. Però se il Signore non l’avesse voluto non l’avrebbe fatto. Lascia perdere 68 Maria di Nazareth, Messaggi da Medjugorje, Messaggi dell’8-8-85, del 25-5-87, 25-9-87, 25-12-91, 25-2-92 e 25-3- 92, Editrice MIR 69 Maria di Nazareth, Messaggi della Regina della Pace, Messaggio del 25-9-2001, Shalom 70 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 228 (Prime incarnazioni umane9, Mediterranee 71 Maria di Nazareth, Messaggi ( da Medjugorje ), Messaggio dell’8 Agosto 1985, MIR 72 Alessandro Nangeroni, Dizionario del Corano, pagina 113, ( sura II 169, sura XXXVI 60-64 e sura CXIV 4-5), Xenia Tascabili 10
  11. 11. loro e quello che dicono. Lascia che ad ascoltare questi discorsi vuoti siano coloro che non credono nell’aldilà; e si accontentino di quello che stanno ottenendo 73 >>. Tornando a scrivere di Gotama Siddhartha, il Buddha << È abbastanza diffusa l’opinione che il Buddha abbia insegnato una dottrina atea. L’impressione è che - piuttosto di negarlo – il Buddha non si curò della nozione di Dio (Mia nota: Buddha “ (.) la ignorò come inutile perché ognuno deve fidarsi di se stesso; divinità o demoni non possono né servire né nuocere (.) (mia nota:Il Buddha non trovò Dio, il quale – essendo infinito e il Tutto – è indefinibile 74 ) . . (.) Nel Buddha troviamo un rifiuto delle immagini imperfette con cui era allora presentata la divinità, ma restano tracce di una realtà superiore . Ad esempio, dopo l’illuminazione esclama: “ È un male rimanere senza nessuno a cui testimoniare venerazione e rispetto ”. E poiché la sua ricerca dell’Assoluto non ha avuto risposta decide di “attaccarsi” alla Legge ( mia nota: la Divina legge del Karma ) che ha scoperto per onorarla, rispettarla e servirla . La “Legge” (Dharma ) sostituisce così la Divinità ” e di fronte ad essa si sente, come ogni altra creatura sottomesso: “Io non ho creato il Dharma e nessuno l’ha creato (mia nota: Non è vero, il Karma è una Legge divina ). ”. La Legge dunque è eterna, assoluta, pura e immutabile: qualità che sono attribuite alla Divinità 75 >>. (mia nota: non può esistere una legge senza un Legislatore! Questo è un altro errore del Buddha) Tornando a Satana, il Maligno persecutore di ogni uomo: da circa quindici anni sono molti coloro che conoscono Satana come nemico spietato, vile e il più pericoloso che ci sia anche perché è invisibile; conoscono meglio Satana i Cristiani che leggono i Messaggi della Madonna da Medjugorje, purché ci riflettano e scandaglino la loro vita e i loro comportamenti non evangelici anche se non sostanzialmente cattivi, ad esempio, semplici scortesie o severità. Ai fratelli Buddhisti dico che la Madonna è una Fonte autorevolissima in quanto è Figlia prediletta di Dio e Mamma del Signore Gesù oltre ad essere diventata la Corredentrice e la Madre del genere umano rinato a Dio 76 . È leggendo i Suoi Messaggi da Medjugorje che ho potuto capire diversi comportamenti scortesi della mia vita passata che non sapevo spiegarmi 77 . Sappiate che Satana è il dispotico principe delle tenebre che asserva tutti i peccatori, poiché è colui che ci induce a peccare e il peccato schiavizza, così come ci disse il Signore Gesù 78 . In pratica la maggioranza delle persone non immagina nemmeno che Satana sia il più scellerato essere che esista in quanto è sempre pronto a far del male a chiunque. Sappiate che non c’è delitto turpe, vile e odioso che possa esserci alla fonte del quale non ci sia il Maligno, il 73 Alessandro Nangeroni, Dizionario del Corano, pagina 43, sura VI 112-113, Xenia Tascabili 74 Cerchio Firenze 77, La Fonte Preziosa, pagina 266, Mediterranee 75 Italia Missionaria, E. M.I. Editrice Missionaria Italiana, Le grandi religioni, Buddhismo, a cura di Carlo Ghislandi, revisione di Angelo Campagnoli, pagina 26, Via Roncati 32, 40134 Bologna, tel 051- 43.43.92 76 Maria Valtorta, L’Evangelo come mi è stato rivelato, vol. I°, pagina 246, CEV srl, 03036 Isola del Liri (FR), Italia 77 Maria di Nazareth, Messaggi (da Medjugorje ), Messaggi del 25-12-1991, del 25-2-1992 , del 25-3-1992, del 25 Settembre 2001 e altri già citati in precedenza, MIR 78 Vangelo di Giovanni 8, 34-38 11
  12. 12. Suggeritore occulto o il Sussurratore furtivo 79 che sussurra nel cuore degli uomini (mia prima nota:non conosco l’arabo, ma ritengo che la traduzione giusta sia la mente, non il cuore ) (mia seconda nota:il prof. Bausani traduce così: Plastica rappresentazione di Satana che bisbiglia nell’orecchio dell’uomo la tentazione per poi scomparire rapidamente (.). Questa traduzione mi sembra la migliore delle quattro che ho letto!. Si veda il Corano, Introduzione, traduzione e commento di A. Bausani, sura CXIV, pagina 738, BUR ) Sussurratore degli uomini così come lo definisce anche il Corano 80 . È bene che tutti sappiano che Satana è nemico di tutti. Ma tutti possiamo difenderci se cominciamo ad osservare integralmente il Decalogo 81 e i Comandamenti dell’amore 82 , rompendo i ponti definitivamente con il peccato, rivolgendosi al Signore Gesù per soccorso spirituale, in quanto tutti ne abbiamo bisogno. Il Signore Gesù ha detto: << In verità, in verità vi dico: non vi è che una schiavitù, quella del peccato. Soltanto chi commette peccato è uno schiavo. E di una schiavitù che nessuna moneta riscatta. E verso un padrone inesorabile e crudele (mia nota: Satana) . E perdente ogni diritto alla libera sovranità nel Regno dei Cieli. Lo schiavo, l’uomo che una guerra o delle sciagure hanno fatto schiavo, può cadere anche in possesso di un buon padrone. Ma è sempre precario il suo benessere, perché il padrone lo può vendere ad altro padrone crudele. Egli è una merce e nulla più. Talora serve anche come moneta per saldare un debito. E non ha neppure il diritto di piangere. Il servo invece vive nella casa del padrone finché però esso non lo licenzia. Ma il figlio resta sempre nella casa del padre, né il padre pensa a scacciarlo. Soltanto per la sua libera volontà ne può uscire. E in questo sta la differenza fra schiavitù e servitù, e fra servitù e figliolanza. La schiavitù mette l’uomo in catene. La servitù lo mette a servizio di un padrone. La figliolanza lo colloca per sempre, e con parità di vita, nella casa del padre. La schiavitù annichila l’uomo. La servitù lo rende soggetto. La figliolanza lo fà libero e felice. Il peccato fa l’uomo schiavo del padrone più crudele e senza termine: Satana. La servitù, in questo caso l’antica Legge, fà l’uomo timoroso di Dio come di un Essere intransigente. La figliolanza, ossia il venire a Dio insieme al suo Primogenito, con Me, fa l’uomo libero e felice, che conosce e ha fiducia nella carità del Padre suo. Accettare la mia dottrina è venire a Dio insieme a Me, primogenito di molti figli diletti. Io spezzerò le vostre catene solo che voi veniate a Me perché le spezzi, e sarete veramente liberi e coeredi con Me del Regno dei Cieli. Lo so che siete posterità di Abramo: ma chi fra di voi cerca di farmi morire non onora più Abramo, ma Satana, e lo serve da schiavo fedele. Perché? Perché respinge la mia Parola, ed essa non può penetrare in molti di voi. Dio non violenta l’uomo a credere. Non lo violenta ad accettarmi. Ma mi manda perché Io vi indichi la sua volontà. Ed io vi dico quello che ho veduto e udito presso il Padre mio. E faccio ciò che Egli vuole. 79 Alessandro Nangeroni, Dizionario del Corano, pagina 113 (Satana), sura CXIV 4-5, Xenia Tascabili 80 Alessandro Nangeroni, Dizionario del Corano, pagina 113 (Satana), sura CXIV 4-5, Xenia Tascabili 81 Deuteronomio 5, 6-22 82 Levitico 19, 17-18 e Deuteronomio 6, 4-9 ; Vangelo di Matteo 22, 34-40 12
  13. 13. Ma quelli tra voi che mi perseguitano fanno quello che hanno imparato dal padre loro (mia nota: Satana) e quello che egli suggerisce 83 >>. Si vedano sul tema di Satana o Mara anche altri nostri documenti nella cartella dedicata ad Angeli e Demoni degli Approfondimenti di questo Catechismo anche nel sito Internet www.ordinegesuredentore.it . 7. Non è vero che il Buddha è un essere semidivino 84 perché era un uomo comune; penso che Gotama Siddhartha con il suo corpo di luce si trovi sempre nel mondo mentale, nella “zona” in cui si trova il Paradiso delle Sette buddiste, un luogo – non luogo chiamato Nirvana 85 . È perciò un’assurdità avvicinare la sua figura a quella di Dio Padre 86 ; si tratta di una delle molte esagerazioni dei Buddhismi. È bene che i Buddhisti sappiano che il figlio prediletto di Dio fu l’uomo Gesù, il Messia con la Parola di Dio, Figlio di Maria di Nazareth e dello Spirito-Volontà di Dio, evento confermato dai Vangeli 87 e dal Corano 88 . Il Signore Dio confermò a Eileen Caddy nel XX secolo: a. che il Signore Gesù Cristo è Suo Figlio 89 ; b. che il Signore Gesù Cristo è la “Presenza Divina“ nell’uomo 90 . Il Signore Gesù dona al Buddha, ogni anno, la Sua potenza Divina per benedire la Terra durante la Festa del Wesak ( una valle dell’Himalaya ), così come ben sanno numerosi sacerdoti Orientali delle diverse religioni i quali partecipano ogni anno da 20 secoli a tale festa. Questa è un’altra dimostrazione che testimonia la natura Divina del Signore Gesù e l’umanità del maestro Gotama Siddhartha. Della Festa del Wesak è stato riferito: “ I pellegrini dell’Himalaya All’approssimarsi della data prevista, migliaia di pellegrini s’incamminano verso questa valle. Per alcuni il viaggio durerà molte settimane, giungono da Ceylon, dal Tibet, dal Nepal da luoghi sperduti, attratti dal sacro richiamo. Chi sono ? Sono guide spirituali, sono discepoli e Maestri di ogni ordine e grado appartenenti alla più svariate correnti religiose, filosofiche o esoteriche. Sono Lama, guru, sadhu, uomini santi che, con la loro parola contribuiscono alla crescita spirituale di milioni di uomini. Raggiunto il luogo, si collocano nella posizione che è consona al loro grado; ciascuno conosce esattamente quale è il suo posto, senza prevaricazione, 83 Maria Valtorta, L’Evangelo come mi è stato rivelato, Vol. VIII, pagine 48 e 49, CEV srl, 03036 Isola del Liri (FR), Italia 84 Damien Keown, Buddhismo, pagina 61 , Einaudi Tascabili 85 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 193 (Nirvana) ; Le grandi verità ricercate dall’uomo, pagine 179- 180 (Il mondo degli ideali sognati), Mediterranee 86 Damien Keown, Buddhismo, pagina 62, Einaudi Tascabili 87 Vangelo di Matteo 3, 13-17 88 Il Corano, trad. L Bonelli, sura III 40 e 52-53, Ulrico Hoepli 89 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 109, Mediterranee 90 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 144, Mediterranee 13
  14. 14. né discussioni. Pur appartenendo a gruppi etnici radicalmente diversi, a religioni differenti, tutti i partecipanti sono ben consci dell’importanza della funzione unificatrice della cerimonia, poiché la radice della conoscenza è unica, come unica è la Divinità. Qui non esistono barriere, né pregiudizi di nessun tipo, tutti lavorano dedicando la vita ad un obiettivo comune: l’evoluzione spirituale del Genere Umano. Quando il momento del plenilunio si avvicina, sull’altare di pietra viene posta una grande coppa di cristallo piena d’acqua. I pellegrini cantano e pregano nell’attesa del grande Evento che sta per verificarsi. L’arrivo dei Maestri Quando tutto è pronto, arrivano i Grandi Iniziati della Gerarchia. Presenziano alla cerimonia nel loro Corpo di Luce, sono anche Loro Maestri Perfetti come il Buddha, sono i Grandi Esseri che nel volgere dei secoli hanno accompagnato la crescita degli esseri umani ed ora, concluso il ciclo di incarnazioni sulla Terra guidano l’Umanità dai piani Superiori dell’esistenza. Prendono posto attorno all’altare di pietra, nello spazio che è stato loro riservato e intonano canti rituali, accompagnati dalla moltitudine dei presenti. Mentre il momento si avvicina, la moltitudine intona il canto della << OM>>, il suono primigenio attraverso cui avvenne la Creazione, l’ineffabile nome di Dio. Accanto all’altare, al centro del gruppo dei Maestri, si materializza nel suo Corpo di Luce il Cristo, venuto ad accogliere il Suo Grande Fratello. Riceverà la benedizione del Buddha e, potenziandola, la riverserà sulla Terra.. L’Apparizione del Buddha Al momento convenuto, sui presenti scende una grande quiete, tutti guardano verso il nord- est. Nel cielo si manifesta un punto luminoso che lentamente si avvicina acquistando nitidezza di contorni. Gradualmente, al suo interno si rende visibile il Buddha, risplendente di luce, seduto nella posizione del loto, avvolto nella veste color zafferano. Con la mano destra alzata in segno di benedizione, si ferma librato sulla roccia sacra. I Maestri intonano un potente mantra, usato per l’occasione una sola volta all’anno. Tutti i presenti sono in ginocchio, l’intensità del momento genera un’energia palpabile. Questa vibrazione instaura una grande corrente di pensiero a cui fa risposta una altrettanto poderosa energia di benedizione. Dalla moltitudine si levano potenti preghiere che culminano con la grande invocazione. Il Buddha sorridente ascolta; la sua presenza benedicente è portatrice di una poderosa energia. Durante la sua apparizione, lungo la valle corre come un fremito che fa sbocciare gli iris viola, fiori di pace e di guarigione, simboli del Wesak. Il Buddha rimane manifesto nel suo corpo di luce per otto minuti, poi lentamente come è venuto, scompare. I partecipanti rimangono ancora in profondo raccoglimento e meditazione, poi lentamente si avvicinano alla roccia-altare. Qui riceveranno dalle mani dei Maestri un sorso d’acqua attinto dalla coppa di cristallo. L’acqua, che a quelle quote è così limpida e pura, rappresenta la continuità dell’unione fra Maestri, discepoli ed esseri umani. Fortemente magnetizzata dall’avvenimento, infonderà nuova energia e determinazione a ciascuno (.) 91 .” 91 Giuditta Dembech, Conoscere il Wesak, pagine 14 - 18, L’Ariete 14
  15. 15. Se il Buddha non ha in sé la forza di benedire la Terra per me significa che non si è ancora unito al Signore Gesù che ha detto in due diverse occasioni: - Nella prima: <<Ve lo assicuro: chi ha fede in me farà anche lui le opere che faccio io, e ne farà di più grandi, perché io ritorno al Padre. E tutto quello che domanderete nel mio nome io lo farò, perché la gloria del Padre sia manifestata nel Figlio 92 >> ; - Nella seconda: << Chiedete e riceverete. Cercate e troverete. Bussate e la porta vi sarà aperta (.) 93 >>. 8. Non è vero che il dolore è un male perché è strumentale con le lotte e le tentazioni all’ampliamento della coscienza degli uomini. Gli uomini e l’universo con la Terra furono creati per salvare gli Angeli caduti; il dolore quindi è un bene, poiché è uno dei tre propulsori dell’evoluzione: gli altri due sono le lotte e le tentazioni come abbiamo già detto 94 . Il Signore Gesù ha spiegato le ragioni del dolore tramite Jakob Lorber nel XIX secolo nel capitolo VI° del libro il Signore parla, dedicato a Satana ( Gesù spiega gli errori di Lucifero e perché Dio ha creato la vita con l’universo incluso l’uomo: ha creato tutto ciò per la salvezza di tutti i Demoni 95 per ridonare ad ogni Angelo ribelle la plenitudine del Piano divino in forza della legge dell’Evoluzione 96 . Sappiamo che il Male consiste nel vivere egoisticamente, mentre il Bene è altruismo e dono di sé, così come ci insegna il Signore Gesù il quale disse: << (.) In che modo però Lucifero, la cui caduta era avvenuta solo a causa di un errore, si sarebbe in seguito conquistata la possibilità di rimediare a questo errore ? Per quale motivo gli spiriti rimasti fedeli avrebbero meritato l’annientamento ? E, infine: dove sarebbe la Mia saggezza se Io non avessi riconosciuto e previsto fin dall’inizio la possibilità di una caduta ? E soprattutto: dove sarebbe il Mio amore, se esso non avesse rinunciato alla distruzione, trovando anzi nella saggezza un mezzo per ricondurre gli esseri perduti alla luce della conoscenza e farli rimanere nel giusto equilibrio delle qualità polari ? Non rimaneva dunque che la seconda via, quella che voi vedete realizzata nella creazione materiale (.) Ora vi sarà anche chiaro come mai Lucifero creda di aver dovuto agire come ha agito, affinché la Materia potesse essere creata; un errore in ogni caso, perché il fine della mia creazione non è la materia, bensì soltanto la libera conoscenza, l’amore e la comprensione della Divinità da parte degli esseri usciti da Me: la materia è stata soltanto un mezzo. Lucifero insistette in questo suo secondo errore e si perse negli estremi delle sue qualità polari, ingannando se stesso nell’idea di dover conservare la materia. Egli volle regnare facendosi principe della materia, che egli considerava sua proprietà e oscurò quindi sempre più gli esseri umani che andavano formandosi, poiché la lotta con Dio gli sembrava grande, magnifica e conservatrice della vita. Questo spiega 92 Vangelo di Giovanni 14, 12-14 93 Vangelo di Matteo 7, 7 -11 94 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagina 162, Armenia 95 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagine 157- 163 (La natura di Satana e le conseguenze della sua caduta), Armenia 96 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 106-112 (Evoluzione) ; Per un mondo migliore, pagina 206 (Evoluzione e pagina 210 (Legge di evoluzione), Mediterranee 15
  16. 16. anche il mistero della Mia incarnazione, che doveva infrangere la materia, che altrimenti, perdendosi Lucifero sempre più nelle asperità del polo opposto, sarebbe divenuta via via più dura. La mia incarnazione significò quindi una sosta e mostrò come ci si poteva liberare dall’idolatria e dall’adorazione delle qualità polari; doveva dimostrare (e questo era il fine primo) come la morte che lega gli uomini alla materia e ai suoi piaceri possa essere superata e vinta, e anche che la vita non si svolge nella materia, ma nello spirito e che quella è solo una prigione di questo. Gli spiriti caduti che si erano volontariamente allontanati da Me e avevano intrapreso la via sbagliata, non potevano e non volevano saper niente di progresso, di perfezionamento; tuttavia, per non sbarrare loro completamente la strada, furono posti in condizioni in cui, ferma restando la loro libertà personale, possono tornare indietro quando vogliono. Per questo fu ora creato il mondo materiale, l’intero universo, l’uomo. In lui, a seconda del grado della loro malvagità, gli spiriti furono rivestiti di materia, esposti a lotte, tentazioni e dolori; in primo luogo per portarli gradualmente, attraverso queste condizioni di vita, alla comprensione dei loro errori, e in secondo luogo per dare inizio in questo modo anche al loro volontario ritorno: perché ovunque per prima cosa c’è il principio di libertà, e il principio del perfezionamento viene come secondo (.) . Tutta la terra e gli innumerevoli altri corpi celesti sono formati dalla grande anima di Satana: tutta la creazione visibile consiste solo di particole del grande spirito di Lucifero e del suo seguito bandito e caduto nella materia. Dio, che è eterno amore e compassione, non avrebbe mai potuto annientare Lucifero, perché ciò che Dio ha chiamato una volta alla vita può si cambiare forma e passare da una meno nobile a una più nobile, o viceversa, ma non può mai essere annientato 97 . >>. 9. Non è vero che il Buddha trovò il modo di eliminare le sofferenze dal mondo come si è spiegato, ad esempio, nel paragrafo 5 del nostro documento “ Gotama Siddhattha, detto il Buddha tra successi e insuccessi “, ma è vero che Siddhattha scoprì le regole del funzionamento della Divina legge del karma; questa legge – e non il metodo buddhico – dona pace e serenità e diminuizione o sospensione del dolore a chi rinuncia alla bramosia e all’attaccamento per i piaceri del mondo e della carne. Il metodo o la dottrina del Buddha non fanno cessare il dolore per merito proprio, ma per merito della Divina legge del Karma e poi per merito dell’Ottuplice sentiero; non può esistere la cessazione del dolore per merito di un uomo; infatti anche il Buddha soffrì dolori atroci, quantomeno nella sua vecchiaia 98 e morì come tutti gli altri uomini. 97 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagine 161 e 162, Armenia 98 Michael Carrithers, Buddha, pagina 106, Einaudi Tascabili ; Leonardo Vittorio Arena, Buddha, pagine 74-76 (Malattia del Buddha), Tascabili economici Newton ; Damien Keown, Buddhismo, pagine 28-30 (La morte), Einaudi Tascabili 16
  17. 17. La sofferenza non è un male, ma un bene perché è uno degli strumenti dell’evoluzione per l’avverarsi della Divina Storia della Salvezza con la Divina legge del karma. Gli altri due strumenti dell’evoluzione dell’uomo sono le lotte e le tentazioni 99 . L’Ottuplice sentiero con i comportamenti saggi e etici che insegnò il Buddha allevia il dolore e dona serenità a chi lo osserva, ma non ha in se stesso il potere di fare cessare il dolore; turravia, ma perché la rinuncia ai piaceri del mondo e della carne sono comportamenti che donano pace e tranquillità e riduzione o sospensione del dolore, ma non cessazione del dolore perché detti comportamenti si inseriscono nel quadro delle norme della legge di causa e di effetto o legge karmica. Infatti risulta, come abbiamo già detto, che il Buddha soffrì, quantomeno nella vecchiaia e morì come tutti gli altri uomini. Ciò accade anche per tutte le altre religioni che hanno dottrine che insegnano comportamenti saggi e etici; perciò si può dire che il Buddha ha saputo bene intuire o interpretare le norme che disciplinano il funzionamento della legge di causa e di effetto o legge karmica, così come risulta dal mantra del karma, ma non dobbiamo attribuirli meriti che non ha: << Ciò che semini raccoglierai, non dimenticarlo. Da ciò che fu viene ciò che è e che sarà. Lo schiavo può nascere principe per le virtù che ebbe, il regnante può tornare in vesti di straccione ed errare senza pace per ciò che fece o non fece. L’Assoluto che sente e vive in te e attraverso di te, soffre e gioisce per i tuoi peccati o i tuoi meriti, ma le Sue leggi sono immutabili, permangono, non possono essere spezzate o frodate. Il bene è compensato con pace e tranquillità, con pene e angosce il male. Il Signore che è in te non conosce collera né perdono, ma è preciso nelle Sue misurazioni. Il tempo per lui non ha valore; può giudicare domani o fra molti giorni. Colui che ha rubato restituisce; colui che uccide sarà ucciso; colui che aiuta sarà aiutato; colui che comprende sarà compreso. Questa è la legge di giustizia dell’Assoluto. La Sua meta è la consumazione. Abbi dunque la forza di sopportare ogni pena per pagare ogni tuo debito, compensa con tanto bene e amore il male che ti è fatto; sii giorno per giorno giusto, misericordioso e puro, e il dolore non ti seguirà più. Ricorda sempre che ciò che farai a te sarà fatto. I frutti ti seguiranno nel cammino 100 >> . 10. Non è vero che il Buddha trovò il modo di fare cessare la catena delle nascite e delle morti sia perché solo Dio è il Signore della vita e della morte, sia perché non ci può essere Salvezza o Liberazione senza la redenzione del Cristo, il Salvatore, e ciò vale per tutti gli uomini 101 , a parer mio vale anche per lo stesso Buddha, poiché la Salvezza o Liberazione è prerogativa Divina 102 , ma l’uomo deve fare sempre la sua parte per meritarla 103 . 99 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagina 162, Armenia 100 Cerchio Firenze 77, Le grandi verità ricercate dall’uomo, pagina 49 (Mantra del karma), Mediterranee 101 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 24 e 25 Dicembre, Amrita ; Jakob Lorber, Il Signore parla, pagina 178, Armenia 102 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 24 e 25 Dicembre, Amrita ; Cerchio Firenze 77, Le grandi verità ricercate dall’uomo, pagine 160-161 (“Il ritorno” del Cristo), Mediterranee 103 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 30 Maggio e del 29 Agosto, Amrita 17
  18. 18. Il Signore Padre-Madre – Dio 104 ha confermato a Findhorn la redenzione cristica per tutti gli uomini con due Messaggi e con tale redenzione la Storia biblica della Salvezza: a. del 24 Dicembre: << (.) Le anime che sono consapevoli della coscienza di Cristo si sentono ora attratte reciprocamente come il ferro verso la calamita; può accadere che esse non ne siano consce al momento, ma lo saranno nei giorni a venire. È questa coscienza che fa sì che sempre più anime si attraggano reciprocamente, affinché tutti voi possiate diventare consapevoli del Cristo interiore e possiate rendere eternamente grazie per questa consapevolezza 105 >>. b. del 25 Dicembre: << Giorno dopo giorno, ti riempi e ti impregni sempre più della coscienza del Cristo. Sei in grado di camminare nella luce e di diventare tutt’uno con essa, finché in te non ci saranno più tenebre; e quando tale processo si instaurerà riuscirai a portare più luce nel mondo. Devi renderTi conto che tutto questo ha inizio in te. Comincia a mettere ordine in casa tua, abbi fede e fiducia nelle tue possibilità e poi fallo. È quanto è racchiuso in te, che si riflette all’esterno: non si tratta di qualcosa per cui è necessario lottare, bensì di qualcosa che accade non appena glielo consenti e colmi il tuo cuore e la tua mente di amore e comprensione. Questo elevato stato di coscienza è nell’aria stessa che respiri. Inspiralo profondamente e lascia che tutto il tuo essere se ne impregni. È così grande che non puoi contenerlo; perciò espiralo e così facendo mantienilo in espansione 106 >> (mia nota: ne deriva che i Demoni si incarnano in uomini per essere salvati con la vita ideata e realizzata dal Dio dell’amore e della vita; questa è la ragione per cui negli uomini ci sono tenebre: tenebre fitte alle prime incarnazioni, che si diradano man mano che l’individualità, la Goccia o Scintilla Divina, o Spirito, o Sé 107 si incarna in uomini con una Coscienza sempre più ampliata. Con l’ampliamento della Coscienza l’ex Demonio cresce in conoscenza e altruismo mediante molteplici incarnazioni terrene in individui o uomini differenti . Ad ogni incarnazione l’uomo ha una personalità differente, ma tutti gli individui di una stessa Goccia o Scintilla Divina hanno la Coscienza accumulata fino a quell’incarnazione 108 ( Si ricorda che la Scintilla Divina e la Coscienza, insieme, formano l’Ego 109 ). I corpi fisico, astrale, e mentale sono diversi ad ogni incarnazione. Quindi si tratta di individui o uomini che pur essendo differenti nelle differenti incarnazioni, fanno parte della stessa Individualità, Scintilla Divina o Spirito o Sé superiore; ogni individuo ha personalità differenti ad ogni incarnazione terrena 110 ). Il fine della trasmigrazione 111 delle Individualità 112 in individui differenti 113 ha lo scopo di fare conseguire loro nuova evoluzione per mezzo dell’espressione di gradi sempre maggiori di 104 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagine 103-104, Mediterranee 105 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 24 Dicembre, Amrita 106 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 25 Dicembre, Amrita 107 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 207 (Goccia o Scintilla Divina – Spirito – Sé), Mediterranee 108 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 206 (Evoluzione), Mediterranee 109 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 205 (Corpo akasico uguale Coscienza) ; 206 (Ego), Mediterranee 110 Cerchio Firenze 77, Maestro perché?, pagina 53, Mediterranee 111 Cerchio Firenze 77, Per n mondo migliore, pagina 214 (Reincarnazione), Mediterranee 112 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 208 (Individualità), Mediterranee 113 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 208 (Individuo), Mediterranee 18
  19. 19. Mente e di Spirito 114 , cioè di Mente e di Coscienza, che è altruismo e che poi diventa amore per gli altri 115 . Il Signore Dio ha anche confermato che il Signore Gesù è Suo figlio e che è il Dio con noi profetato da Isaia 116 : a. “ Sta per venire il tempo in cui diverranno realtà queste parole: << Il figlio di Dio apparirà in tutta la sua gloria perché tutti possano vederlo >>. Sii pronta, perché nessuno conosce il giorno e l’ora. Sii pronta in ogni momento per vedere Lui. Ti dico di non sorprenderti di nulla 117 “. b. “ IO SONO sempre con te. Divieni consapevole di Me in ogni momento. Noi siamo Uno, Uno nel cuore, nella mente e nello Spirito. Tu sei perfettamente consapevole della Presenza Divina, il Cristo in te 118 “. La Salvezza o la Riunione in Dio di tutti gli uomini e quindi di tutti i Demoni è cosa certa, in quanto già avvenuta nel non tempo, ovvero nell’eternità 119 ,ovvero nell’Eterno Presente 120 del Piano Divino, poiché eternità non significa tempo senza fine ma senza tempo, così come infinito non significa “ spazio senza fine, ma senza spazio “; si può dire che nel Piano Divino c’è uno stato d’essere in cui non c’è né spazio, né tempo, ma che tutto è presente in un medesimo istante eterno. A dimostrazione che tutti gli uomini saranno salvati o liberati il Signore Dio, l’Assoluto, ha detto a Eileen Caddy nel XX secolo: << (.) Riverso le Mie benedizioni su ciascuno di voi. Sentiti circondata da un cerchio di amore e di pace. Grida “ Sia Gloria, alleluia “ poiché tutti sono risorti ! Tutti sono Uno 121 >>. I Filosofi disincarnati del Cerchio Firenze 77 hanno detto:<< Nessuno può essere staccato, al di fuori di Dio, altrimenti Dio non sarebbe completo, come più volte abbiamo detto. Tuttavia gli esseri pur essendo in Dio possono non averne coscienza, e voi ben lo sapete per esperienza diretta. Si tratta, perciò, di capire se il senso di separatività 122 ( che evidentemente è illusorio) è destinato a rimanere sempre, oppure no. Se non avesse fine costituirebbe la vera qualità e condizione di ogni essere, perciò sarebbe reale ed essendo tale farebbe degli esseri degli enti che si collegherebbero sul piano assoluto staccati da Dio, pregiudicando in tal modo la completezza di Dio. Inoltre eternità significherebbe tempo senza fine ( e non invece senza tempo ) e il divenire dei mondi sarebbe realtà. Ma se così fosse, poiché come abbiamo visto Dio per essere completo deve contenere in Sé tutto quanto esiste, ne discenderebbe che comprendendo 114 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 206 (Evoluzione), Mediterranee 115 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 24 ( Altruismo), Mediterranee 116 Isaia 7, 7 – 14 e nota 7, 14 117 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 109, Mediterranee 118 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 144, Mediterranee 119 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 103 (Eternità), Mediterranee 120 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 103-104 (Eterno Presente), Mediterranee 121 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 103 (Pensa alla grande), Mediterranee 122 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 29 Maggio, Amrita e Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 215 ( Senso di separatività ), Mediterranee 19
  20. 20. in Sé i mondi in continuo, reale divenire sarebbe un Dio anch’Egli in reale divenire e perciò mai uguale a Sé stesso. L’unica concezione che può conciliare l’assolutezza di Dio con la relatività della molteplicità dei mondi e degli esseri è quella che pone la Realtà quale solo tutto inscindibile, e la vera finale identità degli esseri in un unico essere che tutto contiene, ma al tempo stesso tutto trascende; concezione che fa del tempo, del divenire, della molteplicità, un’apparenza, uno stato d’essere relativo, illusorio, transitorio. Tale stato d’essere origina “ la coscienza di esistere “, prima quale “io” distinto e separato che sente in termini di soggetto-oggetto e poi, in un progressivo rivelarsi ed effondersi del sentire 123 , attraverso il superamento della condizione relativa, quale suprema condizione d’esistenza in cui si ha coscienza della interezza del Tutto, cioè della Realtà assoluta, vera identità di ogni essere 124 >> . È stata quindi spiegata l’origine, la natura e il Destino dell’uomo 125 . 11. Non è vero che la vita sulla Terra sia soltanto un’illusione perché è una Realtà relativa che dipende dalla nostra percezione della Realtà assoluta 126 . La vita nel pianeta Terra è troppo importante per essere considerata soltanto una mera illusione sia perché ha una sua realtà, perché la vita sulla Terra ha per finalità l’ampliamento della Coscienza di tutti gli uomini ai quali Dio donerà la Coscienza assoluta 127 . Non è vero che il mondo è soltanto illusorio, poiché è troppo vero, troppo duro e fà stare , giustamente, troppo male chi si comporta male per le correzioni inflitte dalla legge del karma 128 ( o legge di causa e di effetto ) per poter considerare il mondo un’irrealtà o un illusione. La vita terrena è una realtà che ci consente – durante molteplici incarnazioni – di ampliare la nostra coscienza e di imparare ad amare Dio e i nostri fratelli uomini. La vita terrena è una Realtà relativa confrontata con la Realtà assoluta; il Buddha probabilmente lo capì, ma era troppo ossessionato dalla malattia, dalla vecchiaia, dalla morte e dal dolore, per comprenderne le finalità: L’ampliamento delle coscienze degli uomini Dopo sei anni di vita ascetica con esperienze durissime 129 Siddhattha ebbe la prova e la consapevolezza – dopo l’illuminazione - che le sofferenze potevano essere vinte rinunciando ai piaceri del mondo e della carne per coltivare la virtù morale o etica, e la meditazione (Quarta nobile verità) 130 . Ciò lo portò a credere, almeno inizialmente, che bastasse rinunciare alla bramosia e all’attaccamento per fare cessare le rinascite sulla Terra. Invece la rinuncia alla 123 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 257-264 (Sentire) Mediterranee 124 Cerchio Firenze 77, Le grandi verità ricercate dall’uomo, pagina 189, Mediterranee 125 Si veda l’Elaborato n° 1 di questo Catechismo anche nel sito Internet www.ordinegesuredentore.it tra gli Approfondimenti della cartella “ La natura, la vita e il Destino dell’uomo “ 126 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 210-213 (Percezione), Mediterranee 127 Cerchio Firenze 77, La Fonte Preziosa, pagina 267, Mediterranee 128 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 157-159 (Legge di causa e di effetto o legge karmica), Mediterranee 129 Michael Carrithers, Buddha, pagine 52-53, Einaudi Tascabili 130 Michael Carrithers, Buddha, pagina 78, Einaudi Tascabili 20
  21. 21. bramosia per i piaceri del mondo e della carne si limitava a non originare altri karma negativi che avrebbero dato origine ad altre rinascite (Seconda nobile verità) oltre a quelle che Siddhattha aveva in sospeso prima dell’incarnazione da monaco errante . Questa Seconda nobile verità non è l’origine della sofferenza perché tale origine si deve alla ribellione di Satana e degli altri Angeli ribelli a Dio che ideò la vita con l’uomo nel mondo materiale per salvarli 131 . La seconda nobile verità non eliminava le rinascite per i karma negativi sospesi di Siddhattha all’incarnazione da monaco errante. Siddhattha pensò anche che la rinuncia alla bramosia e all’attaccamento per i piaceri del mondo e della carne facesse cessare le rinascite sulla Terra, ma sbagliava perché non sarebbero cessate quelle relative ai karma negativi sospesi prima dell’incarnazione da monaco errante, così come si è già detto. Con la Terza nobile verità il Buddha dice che le sofferenze cessano rinunciando alla bramosia e all’attaccamento per i piaceri del mondo e della carne, ma non è vero perché il dolore è uno strumento indispensabile ideato e realizzato da Dio per la Salvezza dei Demoni per mezzo della vita e dell’uomo. Mentre la pace e la tranquillità, nonché l’attenuazione, la riduzione o la sospensione delle sofferenze osservando l’Ottuplice sentiero (Quarta nobile Verità) più che merito del Buddha era merito della Divina Legge del Karma il cui funzionamento il Buddha ebbe il merito di scoprire. All’inizio della sua predicazione Siddhattha credette che per liberare l’uomo dalla catena delle nascite e delle morti e fargli conseguire la plenitudine dell’Assoluto bastasse il suo metodo. Ma è stato un altro errore, poiché senza riconoscere Dio e il Signore Gesù, non si giunge alla filiazione Divina e al massimo si rimane in uno dei Cieli delle religioni, i quali sono nel mondo mentale 132 (i Buddhisti rimangono nel Nirvana 133 ). Il Nirvana è un regno di pace e di tranquillità - come quelli delle altre religioni - mentre il Regno di Dio è il Regno della gioia. I Maestri spirituali del Cerchio Firenze 77, definiscono la vita nel Cosmo, e quindi sulla Terra, la Realtà relativa 134 per distinguerla dalla Realtà Assoluta 135 . Il Signore Gesù duemila anni fa disse della carne all’apostolo Tommaso parlando della vita sulla Terra e dello Spirito: << Tommaso tutto quello che tu vedi quassù, tutto quello che tu tocchi e che senti è materia, è carne. Questa è la Grande Madre. “ Maestro, è dunque la carne nobile quanto lo Spirito? ”. Assai di più Tommaso! Se lo Spirito si trasforma in carne è cosa meravigliosa, ma se la carne si trasforma in Spirito, questa è la meraviglia di tutte le meraviglie. È straordinario come tanta ricchezza possa nascere da tanta presunta povertà 136 >>. 131 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagine 157-163 (La natura di Satana e le conseguenze della sua caduta), Armenia 132 Cerchio Firenze 77, Le grandi verità ricercate dall’uomo, pagine 179-180 (Il modo degli ideali sognati), Mediterranee 133 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 193 (Nirvana), Mediterranee 134 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 210-213 (Percezione), Mediterranee 135 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 235-237 ( Realtà – Realtà assoluta – Realtà unica totale), Mediterranee 136 Tommaso apostolo, Il Quinto Vangelo, trad. Mario Pincherle, pagina 101, MacroEdizioni. 21
  22. 22. 12. Non è vero che il Nirvana sia la meta finale dell’uomo, ovvero il piano più alto della Vita, che è, invece, il Piano Divino cioè Regno di Dio o dei Cieli – che è oltre il Cosmo - dove avviene l’identificazione dell’uomo con il suo Dio 137 , poiché Dio dona all’uomo la coscienza assoluta 138 . Il Nirvana si trova in una regione del mondo mentale dove sono i Paradisi delle religioni 139 ; quindi il Nirvana si trova nella prima zona del Cosmo 140 dove si trovano i mondi della percezione ( fisico, astrale e mentale ) e precisamente è nel mondo mentale.. Ne deriva che il Nirvana non è il Piano Divino, il Regno di Dio o il Regno dei Cieli che è oltre il Cosmo, ma in effetti tal Regno dei Cieli è uno stato d’essere o mentale 141 . Bisogna dire che il Nirvana è soltanto un’ipotesi dell’uomo cioè una creazione del pensiero Indù e dei Buddhisti, poiché il pensiero dell’uomo crea 142 . Quindi, l’uomo ha creato anche il Nirvana nel piano mentale. Il Nirvana è uno dei Cieli delle religioni che si trovano nel Piano mentale 143 . Quindi considerare il Nirvana la mèta ultima dell’uomo è un errore gravissimo e allo stesso tempo una limitazione per i Buddhisti nel loro “cammino” verso il Regno dei Cieli. Perciò non dovrebbe essere insegnato che la dottrina del Vuoto o del Nulla libera dal ciclo delle nascite e delle morti perché non è vero. Il Vuoto e il Nulla non possono esistere, tranne che nel mondo mentale come creazione del pensiero degli uomini. Dio è uno stato d’essere, uno stato d’essere gentile (24 Marzo-2006), mentre il Nirvana è soltanto il frutto di pensieri, interpretazioni o traduzioni erronee ed è confinato nel mondo mentale, così come si è già detto . Il Nirvana è uno stato d’essere dell’uomo; è uno stato d’essere di pace, di tranquillità previsto dalla Legge karmica di Dio, una delle Leggi dell’Evoluzione delle menti e delle Coscienze dell’uomo 144 . Del Nirvana è stato detto anche: 1. << Tutta la vita dell’uomo è fondata sull’ “io“, e non solo dell’uomo, anche del Santo. Tutto si fa nel presupposto di accrescere se stessi, anche quando – apparentemente – sembra si voglia annullarsi. L’“io” permea tutti gli insegnamenti, anche i più validi. Il “Nirvana degli orientali è l’ “io” che percepisce la Divinità: suprema illusione ! (.) 145 >>. 2. << Nirvana letteralmente significa “estinguersi” o “spegnersi”, così come si spegne la fiamma di una candela. Ma che cosa si spegne? L’anima dell’individuo , il suo io, la sua 137 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 133 e 134 (Identificazione – Identificazione con l’Assoluto), Mediterranee 138 Cerchio Firenze 77, La Fonte Preziosa, pagina 267, Mediterranee 139 Cerchio Firenze 77, Le grandi verità ricercate dall’uomo, pagine 179-180 (Il mondo degli ideali sognati), Mediterranee 140 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 64-65 (Cosmo), Mediterranee 141 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 1 Giugno, Amrita 142 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 139-141(Come pensate così create), Mediterranee 143 Cerchio Firenze 77, Le grandi verità ricercate dall’uomo, pagine 175-180 (L’evoluzione dopo il trapasso), Mediterranee 144 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 106-112 (Evoluzione), Mediterranee 145 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 193 (Nirvana), Mediterranee 22
  23. 23. identità ? Ciò che sparisce non è né l’io né il senso di identità individuale, sebbene il nirvana certamente implichi uno stato di coscienza radicalmente trasformato e libero dall’ossessione dell’ “io o mio”. Ciò che si estingue in realtà, è il triplice fuoco della bramosia, dell’odio, e dell’ignoranza che conduce alla rinascita (.) >> 146 . 3. La più semplice definizione di nirvana in questa vita “ è la fine di bramosia, odio e ignoranza (S. I.38)”. È chiaro che il “nirvana in questa vita” è una realtà psicologica e etica, una condizione radicalmente trasformata della personalità, caratterizzata dalla pace interiore, dalla gioia spirituale, dalla compassione e da una consapevolezza affinata e sottile. Gli stati mentali negativi e le emozioni, come il dubbio, l’ansia e la paura sono assenti dalla mente illuminata. Santi appartenenti a molte tradizioni religiose mostrano tutte o alcune di queste qualità, e talvolta anche le persone comuni le possiedono in parte, anche se non perfettamente sviluppate. Un essere illuminato come un buddha o un arhat, invece , le possiede in modo completo (.)147 >>. 13. Non è vero che Dio non esiste soltanto perché il Buddha non ne ha parlato. Tutte le religioni concepiscono Dio 148 , ma non tutte le dottrine come quella Buddhista. Il Padre-Madre Dio esiste e sostiene sempre tutti gli uomini per aiutarli ad ampliare la loro coscienza, poiché tutti fanno parte di Lui come figli. L’Essere Supremo ha parlato nel XX secolo ad Eileen Caddy della Comunità di Findhorn in Scozia per circa trent’anni, dal 1953 in poi. Il Signore Gesù è testimone della esistenza di Dio, così come dimostrano i Suoi Vangeli antichi ( Matteo, Marco, Luca, Giovanni e Tommaso ) e quelli moderni ( Jakob Lorber, nel XIX secolo e a Maria Valtorta, nel XX secolo ). Anche i Maestri disincarnati del Cerchio Firenze 77 sono testimoni dell’Onnipotente. Essi hanno parlato dell’Altissimo a Firenze nel XX secolo per circa trent’anni attraverso il medium Roberto Setti; il loro insegnamento è etico e filosofico insieme. Dio è assoluto e quindi infinito, onnipotente, onnisciente, ma rispetta la nostra libertà e non ci impone nulla, neppure Se stesso. Ma ciononostante ci aiuta sempre a crescere spiritualmente direttamente ed indirettamente, ferma restando la nostra libertà di riconoscerLo o meno. Tutto è nelle mani di Dio che ha detto : a.<< (.) Osserva la vita dispiegarsi per te nella perfezione totale, e come ciascuno dei tuoi bisogni viene soddisfatto al momento giusto; aspettati tutto ciò e non lasciare che il dubbio si annidi nella tua coscienza. Abbi un atteggiamento positivo riguardo a tutto, indipendentemente dalle condizioni esterne apparenti, e sentirai sparire i pensieri meschini, sostituiti da qualcosa di più grande e più abbondante. Credi con fede assoluta che tutto andrà benissimo e a buon fine perché è nelle Mie mani 149 >>. 146 Damien Keown, Buddhismo, pagine 54-55, Einaudi Tascabili 147 Damien Keown, Buddhismo, pagina 55, Einaudi Tascabili 148 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 87, Mediterranee 149 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 3 Settembre, Amrita 23
  24. 24. b. << Quando senti di avere toccato il fondo e di non potere compiere nessun altro passo avanti, o quando la vita ti sembra priva di qualsiasi senso, non esiste migliore occasione per ricominciare tutto daccapo! Si tratta di qualcosa che tutte le anime possono fare, se lo desiderano e se lo ammettono, in tutta umiltà che la loro vita diventa un vero disastro quando cercano di gestirla da sole. Ci possono riuscire solo se sono disposte ad affidarmela e a lasciarmela guidare. Rendi eternamente grazie per questo nuovo giorno, per questo nuovo cammino e per questa nuova opportunità di ricominciare. Cerca di capire che ho bisogno di te, e che quando ti trovi in uno stato negativo ti chiudi e mi respingi. Chiamami e Io risponderò; sarò con te nelle difficoltà, ti eleverò, ti indicherò il cammino e guiderò i tuoi passi. IO SONO sempre con te 150 >> . c. << (.) Quando sarai in grado di pensare in grande, tutta la tua vita e il tuo modo di vivere si espanderanno dentro e intorno a te. Ricorda, tutto ha origine in te e con te. Inizia fin d’ora a ritoccare il tuo modo di pensare: trova il tuo nuovo orientamento partendo dal di dentro, e lascialo lavorare interiormente come il lievito nella pasta. Non mancare mai di riconoscere la Mia mano in ogni cosa, e rendi eternamente grazie per questo. Non dare nulla per scontato, ma renditi conto di quanto sei benedetto 151 >>. d. << Sii sempre conscio del fatto che ogni cosa ha il suo lato buono e che ogni esperienza ti viene proposta per aiutarti a crescere e ad espanderti. Renditi conto che senza un’esperienza diretta non saresti in grado di comprendere o di aprire il cuore agli esseri umani tuoi compagni, ma staresti in disparte, limitandoti a giudicare e a condannare. Le esperienze, per strane o difficili che possono essere, ti sono state proposte con un intento preciso: soffermati perciò a cercarlo. Cerca di vedere la Mia mano in ogni cosa, cerca di capire che nulla avviene per caso e che la fortuna e la buona sorte non esistono. Renditi conto che attiri su di te tutto il meglio o tutto il peggio della vita: in essa possono regnare pace, serenità e tranquillità, oppure caos e confusione, ma poiché tutto nasce dall’interno, dal tuo stato di coscienza, non incolpare l’ambiente circostante. Una lumaca porta con sé tutto quello che possiede, persino la casa: anche tu porti con te ogni cosa, e ciò si riflette all’esterno 152 >>. e. << Smetti di tormentarti per qualcosa e lascia semplicemente che gli eventi si dispieghino. Non permettere che l’ansia ti incateni e ti accechi, ma impara invece a scaricare tutti i tuoi fardelli su di Me e a camminare lungo i Miei sentieri . Non posso servirMi di te quando sei impastoiato in te stesso e non riesci a vedere la foresta a causa degli alberi; perciò, rilassati e lasciati andare. Soffermati con tranquillità sulle meraviglie della vita. Lascia che la tua mente dimori in me: apri gli occhi ed osserva la Mia presenza in ogni cosa, e rendiMene eternamente grazie. Quando sei in grado di vederMi in ogni cosa, il tuo cuore è così colmo che non puoi fare a meno di provare gratitudine; essa ribolle semplicemente nel tuo cuore e trabocca all’esterno. Non puoi nascondere un cuore colmo d’amore e di gratitudine, giacché esso si riflette agli occhi di tutti. 150 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 20 Settembre, Amrita 151 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 29 Ottobre, Amrita 152 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 14 Dicembre, Amrita 24
  25. 25. Quando sei in uno stato di gioia e gratitudine, attiri a te gli altri: tutti amano stare in compagnia di un’anima che trabocca d’amore, poiché l’amore attira l’amore 153 >> . 14. Non è vero che l’uomo si può salvare da solo o tramite altri uomini come lui, fosse anche un maestro come il Buddha, perché la vita è nelle mani di Dio; non si può ignorare il Dio Assoluto che ci Padre e Madre e crescere spiritualmente essendo vero il contrario anche perché il nostro Spirito fa parte della virtuale frantumazione dello Spirito di Dio 154 . La liberazione dal ciclo delle nascite e delle morti, almeno nella fase finale, è opera autonoma di Dio nella persona di Gesù Cristo 155 . 15. Non è vero che gli uomini sono separati da Dio; anche i cinque precedenti Messaggi Divini a Eileen Caddy della Comunità di Findhorn del numero 14 che precede lo dimostrano. Ma l’Assoluto ha detto esplicitamente in altri Messaggi che è Uno con gli uomini; ad esempio: a. << IO SONO Spirito. IO SONO ovunque. IO SONO in ogni cosa. Non esiste luogo nel quale IO non SIA. Quando ne prendi interamente coscienza e sei in grado di accettarlo, scopri che il Regno dei Cieli è dentro di te ; puoi cessare la tua ricerca e guardare in te: vi troverai tutto ciò che cerchi. Ben poche anime si comportano oggi in questo modo, perché troppo occupate a cercare le risposte dappertutto tranne che dentro se stesse. Quando accetterai il fatto che IO SONO in te, non ti sentirai mai più solo, e non dovrai mai più cercare all’esterno la risposta ai tuoi problemi. Quando ne sorgerà uno, cercherai questa pace e questa tranquillità interiori. Mi rivolgerai le tue domande e Mi sottoporrai i tuoi problemi ed Io ti fornirò le risposte. È perciò necessario che tu impari ad ubbidire e a seguire esattamente ciò che Io ti rivelo interiormente. Devi imparare a vivere secondo la Mia parola, anziché limitarti ad ascoltarla 156 >>. b. << Tu sei la scintilla di luce nella Mia mente: Sei la Scintilla di luce nel Mio cuore. Quando sarai in grado di accettare questo, quando potrai considerarti il microcosmo nel macrocosmo, smetterai di sminuirti e di pensare male di te stesso. Ti renderai conto di essere davvero fatto a Mia immagine e somiglianza, che siamo Uno e che niente e nessuno potrà separarci. Se ti senti in qualche modo separato da Me, tu ne sei l’artefice, giacché Io non mi separo mai da te. Tu sei a livello individuale ciò che IO SONO a livello universale. Ti sorprende il fatto di dover rinascere per accettare questa verità ? Così tante anime si sono smarrite e si sono separate da Me, al punto da collocarMi nei cieli 157 , tanto in alto che è impossibile raggiungerMi. IO SONO in te, celato nelle tue profondità, ed aspetto che tu Mi riconosca e Mi faccia emergere 158 >>. 153 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 18 Dicembre, Amrita 154 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 122 (Frantumazione dell’Uno nei molti); la Fonte Preziosa, pagina 267, Mediterranee 155 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 24 e 25 Dicembre, Amrita ; Cerchio Firenze 77, Le grandi verità ricercate dall’uomo, pagine 160-161 (“Il ritorno” del Cristo), Mediterranee 156 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 28 Marzo, Amrita 157 Deuteronomio 30, 11 - 14 158 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 29 Maggio, Amrita 25
  26. 26. c. << Per molte anime è difficile accettare la relazione d’amore con tutti gli esseri umani. Tale separazione è all’origine delle sofferenze del mondo, dei conflitti e delle guerre. Il luogo da cui iniziare a rimettere ordine nelle cose è in te stesso e nei tuoi rapporti personali con tutte le anime che incontri: smetti di puntare il dito e di essere critico nei confronti di quelle anime con le quali non riesci ad intenderti, metti in ordine la tua casa. Hai abbastanza da fare in te stesso, senza ridurre in pezzi gli esseri umani tuoi compagni e senza evidenziarne i difetti, i fallimenti ed i torti. Quando sarai disposto a guardarti in faccia e a correggere le cose dentro di te, potrai allora aiutare gli esseri umani tuoi compagni semplicemente attraverso l’esempio, senza critiche, intolleranza e parole di rimprovero. Ama i tuoi simili come Io ti amo. Aiutali, benedicili, incoraggiali, e vedi in loro solo il lato migliore 159 >>. d. << Tutto ciò di cui hai bisogno è contenuto in te, e aspetta solo di essere riconosciuto, sviluppato e portato in superficie. Una ghianda contiene in sé una possente quercia; un enorme potenziale, è racchiuso dentro di te. Così come la ghianda deve essere piantata e curata affinché possa crescere e trasformarsi in una grande quercia, anche ciò che è in te deve essere riconosciuto prima di essere portato alla luce ed utilizzato appieno; altrimenti resta addormentato in te. Nel caso di molte anime, accade che il loro potenziale non si sviluppi mai nel corso di questa vita, che venga trasferito da un’esistenza all’altra. Che trafila inutile ! Adesso è il momento di far emergere e di usare tutto ciò che è contenuto dentro di te. Sappi che puoi fare qualsiasi cosa perché IO SONO qui, a rafforzare e a guidare ogni tuo movimento e ogni tua decisione, finché, come quella ghianda, non avrai rotto il guscio e sarai libero di crescere e di trasformarti nella possente quercia 160 >>. e. << Non appoggiarti a nessuno . Non hai bisogno di alcun sostegno esterno né di essere rassicurato, perché tutto ciò di cui hai bisogno è racchiuso dentro di te. È alla pace interiore che ciascuno aspira, ed essa giunge ogniqualvolta ti soffermi a cercarla. Ti soffermi ad esaminare la verità, oppure accetti senza discernimento tutto ciò che senti, vedi e leggi ? Quando conosci qualcosa dal di dentro, niente e nessuno dall’esterno può scuotere questa tua conoscenza. Diventa per te così reale che non t’importerebbe neppure se il mondo intero dovesse opporvisi dicendoti che hai torto: potresti tranquillamente proseguire il tuo cammino senza esserne minimamente turbato o sbilanciato. Ecco la gioia e la forza della conoscenza interiore, ed è quanto può conferirti la pace che va oltre ogni intendimento…. Allora, quando un dubbio qualsiasi ti assale, volgi lo sguardo dentro di te, ricerca la verità ed Io te la rivelerò ; indi, prosegui in pace e fiducioso per la tua strada 161 >>. 16. Non è vero che le Quattro Nobili Verità donano la liberazione . Non è vero che si ottiene la liberazione con le Quattro nobili verità perché: 159 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 12 Settembre, Amrita 160 Eileen Caddy, Le porta interiori, Messaggio dell’ 11 Novembre, Amrita 161 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio dell’ 8 Aprile, Amrita 26
  27. 27. 1. La Prima nobile verità della sofferenza (dukkha) è una verità parziale perche nella vita ci sono anche amori, amicizie, felicità, gioie, piaceri, soddisfazioni, giochi e simili; 2. La Seconda nobile verità dell’origine della sofferenza (samudaya) non è quella che disse il Buddha perché la sofferenza ebbe origine dalla rivolta degli Angeli ribelli ( i Demoni) a Dio e alla decisione dell’Essere Supremo di salvarli con la creazione del mondo materiale e dell’uomo nel quale si incarnano i Demoni; invece, la scoperta della sete o bramosia (tanha) o attaccamento per i piaceri del mondo e della carne che dà origine alle passioni e coopera alle rinascite con nuovi karma fu una scoperta del Buddha, ma tale scoperta è limitata all’esistenza da Buddhisti che vivono secondo l’Ottuplice sentiero; le rinascite sono previste dalla divina Legge dell’Evoluzione con la reincarnazione e la legge del karma. Su quest’ultima legge è fondata questa Seconda nobile verità. Nel futuro ai Buddhisti saranno impartite le lezioni karmiche per i karma negativi sospesi all’incarnazione da Buddhisti perché tali karma dovranno essere da loro vissuti – nel loro stesso interesse - per acquisire la coscienza che ancora gli mancava; ecco perché gli effetti dei karma sono ineluttabili 162 perché nessuno può sfuggire al karma, nemmeno i Buddhisti. Satana e gli altri Demoni con la loro ribellione a Dio sono i responsabili della sofferenza che l’uomo patisce per salvare loro stessi, i Demoni 163 , i quali sono quindi la vera causa o l’origine della sofferenza e delle rinascite. 3. La Terza nobile verità della cessazione della sofferenza non è una verità perché la sofferenza non cessa, ma si attenua o si riduce o è sospesa quando cessa la bramosia e l’attaccamento del vivere per godere dei piaceri del mondo e della carne in una determinata incarnazione, ad esempio da Buddhisti; Siddhattha scoprì soltanto gli effetti della legge karmica conseguenti alla cessazione della bramosia e dell’attaccamento ai piaceri del mondo e della carne in una determinata incarnazione; la scoperta del funzionamento della divina legge del karma fu un merito del Buddha; 4. La Quarta nobile verità è verità della via (magga); la via del Buddha è l’Ottuplice sentiero, il sentiero virtuoso o etico con la meditazione e la saggezza (sila, samadhi, panna) 164 . Questo sentiero non conduce alla cessazione delle sofferenze, ma alle loro attenuazioni, riduzioni o sospensioni così come accadde allo stesso Buddha Gotama Siddhattha il quale soffrì di nuovo, quantomeno in 162 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 153 (Karma), Mediterranee 163 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagina 162, Armenia 164 Michael Carrithers, Buddha, pagina 78, Einaudi Tascabili 27
  28. 28. vecchiaia 165 ; però tali sollievi sono frutti della Divina Legge del Karma insieme alla pace e alla serenità166 , frutti che il Buddha scoprì con la sua vita virtuosa e saggia e “il servizio agli esseri umani suoi compagni”. La liberazione è un dono di Dio; il Signore Gesù ha detto in proposito: a. << A quegli uomini che in questo mondo non hanno mai avuto modo di conoscere il Mio insegnamento, nell’altro mondo vengono date delle guide, che li conducono al ponte che si trova tra questo mondo e quello spirituale. Se seguono le guide, potranno superare il ponte e raggiungere la vera vita. Se però testardamente permangono nelle loro convinzioni, saranno sempre valutati in base alla loro dottrina e alla conseguente condotta di vita, e non giungeranno alla filiazione divina (.) (mia nota: per me il Buddha non ascoltato le Guide). (.) Ma proprio per queste anime che si sono condannate da sé, Io ho detto due volte cose consolanti: cioè quando vi narrai la parabola del figlio perduto 167 e quando vi dissi che nella casa di Mio Padre ci sono molte dimore 168 – o per dirlo ancora più chiaramente – moltissimi luoghi di insegnamento e correzione , in cui persino i demoni umani più perduti possono venire istruiti e migliorati 169 >>. b. << E così con le Mie dottrine che dò agli uomini sono un vero pane di vita che viene dai Cieli, e l’agire in base ad esse è una vera bevanda di vita, un vino ottimo e fortissimo, che attraverso lo spirito anima tutto l’uomo e lo illumina sempre più con le fiamme dell’amore. Chi mangia questo pane e beve questo vino, non vedrà più la morte per tutta l’eternità. Ora che avete capito queste cose, agite in base ad esse e le Mie parole diventeranno per voi la più piena e vivente verità 170 >>. 17. Non è vero che si può ottenere la Liberazione con lo yoga o con la dottrina del Buddha Gotama Siddhattha. La liberazione è trattata in modo semplice ma esauriente dai Maestri disincarnati del Cerchio Firenze 77: a. << Voi dovete studiare voi stessi, conoscere voi stessi, come ben chiaramente dice e ha sempre detto Claudio, e constatare fino a che punto l’ “io” vi spinge ad agire. Questo continuo riflettere, questo continuo riconoscere l’ ”io”, i vostri limiti, porterà ad una liberazione, ma unicamente per essere consapevoli di voi stessi, 32c, (Vedi Fatalismo), 68c. “La liberazione può avvenire anche in questo momento” purché lo vogliate, purché abbiate sincerità con voi stessi, per poter realizzare quella costante consapevolezza che è liberazione, 69c. Chi credesse di poter trovare nel mondo la felicità (vedi) e si sentisse dire, venendo qua da noi, “questa felicità non sarà 165 Leonardo Vittorio Arena, Buddha, pagine 74-76 (Malattia del Buddha), Tascabili Economici Newton ; Michael Carrithers, Buddha, pagina 106, Einaudi Tascabili ; Damien Keown, Buddhismo, pagine 28-30 (La morte), Einaudi Tascabili 166 Cerchio Firenze 77, Le grandi verità ricercate dall’uomo, pagina 49 (Mantra del Karma), Mediterranee 167 Vangelo di Luca 15, 11-32 168 Vangelo di Giovanni 14, 1- 4 169 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagina 178, Armenia 170 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagina 143, Armenia 28
  29. 29. mai raggiunta nel mondo”, o “questa felicità è irraggiungibile perché la causa dell’infelicità è in te” ; e da queste nostre parole restasse deluso costui non dovrebbe dare la colpa della sua delusione al nostro insegnamento; perché è molto più vicino alla liberazione colui che sa, piuttosto di colui che non sa, 149d 171 (.) >>. b. La liberazione insegnata da varie scuole a cominciare dallo yoga (vedi), è prospettata in senso egoistico, cioè si dice che raggiungendo tale liberazione ci si libera della sofferenza, si spengono i segni dei karma negativi, e così via. E questa non è che una variante del paradiso (vedi) indicato dalla religione cattolica. Ciò è profondamente errato. Colui che cerca di raggiungere la liberazione con questo fine, non la raggiungerà mai. Lo scopo per il quale l’uomo deve migliorarsi è quello di instaurare nel suo mondo, e da questo al mondo degli altri, l’ordine, la giustizia e la rettitudine: questo e basta. Non deve aspettarsi nessuna forma di ricompensa, né spirituale, né materiale. E colui che con volontà ricerca la liberazione a questo fine, è senz’altro aiutato, 243g (.) 172 >> . c. Il volersi cambiare deve avere il solo e unico scopo – lo ripeto ancora una volta - di migliorare il mondo attraverso il miglioramento di se stessi, senza attendersi alcuna ricompensa. Quando l’uomo meditando su se stesso, scopre in sé una serie di difetti, non deve cercare di violentarsi per non avere più difetti, ma deve prendere atto delle sue limitazioni, e, attraverso il meccanismo del porre attenzione e del capire, giungere al comprendere e al superare, 244g 173 >>. 18. È vero che il Signore Gesù Cristo libera l’uomo. In proposito il Signore Dio ha detto a Eileen Caddy, della Comunità di Findhorn in Scozia nel XX secolo: a. che la Coscienza di Cristo riunisce gli uomini che sono consapevoli della Sua coscienza 174 ; b. che la Coscienza di Cristo amplia la nostra coscienza e porta la luce che rischiara le tenebre che sono in noi 175 . Ciò è già accaduto, accade e accadrà anche a molti Buddhisti . In tali modi, per mezzo di Gesù Cristo, gli uomini di ogni popolo e religione vengono liberati dal ciclo delle nascite e delle morti per mezzo del “ritorno” del Cristo dentro di loro 176 . 19. Non è vero che siamo spiritualmente soli al mondo perché Dio è dentro di noi 177 . Il Signore Dio ha detto nel XX secolo ad Eileen Caddy: 171 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 160 (Liberazione), Mediterranee 172 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 160-161 (Liberazione), Mediterranee 173 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 161 (Liberazione), Mediterranee 174 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 24 Dicembre, Amrita 175 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 25 Dicembre, Amrita 176 Cerchio Firenze 77, Le grandi verità ricercate dall’uomo, pagine 160-161 (“Il ritorno” del Cristo), Mediterranee 177 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 23 Gennaio, del 28 Marzo, dell’8 Aprile, del 29 Maggio, del 17 Luglio e del 4 Settembre, Amrita 29

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