Sistema integrato domiciliarità. Il processo di lavoro
Premio pa sostenibile e resiliente 2020 urf
1. Documento di approfondimento della soluzione:
Una visione per lo sviluppo del territorio – Il Piano Strategico per l’Unione della
Romagna Faentina
INDICE
1. Descrizione della soluzione
L’Unione della Romagna Faentina ha elaborato un Piano Strategico per lo
sviluppo del proprio territorio in prospettiva 2030. Una volta concluso il percorso
di conferimento di tutto il personale e di tutte le funzioni da parte dei Comuni
associati (Brisighella, Casola Valsenio, Castel Bolognese, Faenza, Riolo
Terme e Solarolo) e definita la riforma della governance istituzionale con il
contributo del prof. Sabino Cassese.
2. Descrizione del team e delle proprie risorse e competenze
Per una adeguata costruzione del Piano strategico, è stato definito un Piano
metodologico operativo contenete anche la descrizione dello schema
organizzativo ossia il ruolo e la funzione delle persone coinvolte. Lo schema
identifica quattro strutture con differenti ruoli e compiti:
1. Struttura d’indirizzo: composta dai Sindaci della Giunta dell’Unione della
Romagna Faentina, promuove e orienta il percorso del Piano Strategico.
2. Struttura di coordinamento: è il punto di riferimento metodologico e
organizzativo del Piano. Segue le fasi di sviluppo e implementazione,
elaborando i documenti, curando la comunicazione, organizzando gli eventi e
incontri previsti nelle diverse fasi. La cabina di regia è formata da dirigenti e
funzionari dell’Unione e da un delegato del Presidente dell’Unione.
3. Struttura operativa: composta dai gruppi di lavoro tematici, formati dagli
stakeholder locali, dai referenti tecnici e politici dei comuni dell’Unione, dai
cittadini. Questa struttura formula idee, proposte, fabbisogni in merito alle azioni
da intraprendere all’interno del PS.
4. Struttura decisionale: composta dal Consiglio dell’Unione, approva il
documento finale del Piano.
3. Descrizione dei bisogni che si intende soddisfare
Nel 2012, i Comuni di Brisighella, Castel Bolognese, Casola Valsenio, Faenza,
Riolo Terme e Solarolo hanno costituito l’Unione della Romagna faentina per
offrire ai propri cittadini servizi efficaci e di migliore, unendo territori
all’apparenza molto diversi per caratteristiche geografiche, dimensioni urbane,
economia e turismo. L’Unione si estende su un territorio che passa dalla
2. pianura all’alta collina, racchiude centri urbani con una popolazione che varia
fra 2.000 e 60.000 abitanti e presenta una economia variegata, più rurale in
alcune parti del territorio e più industriale in altre. A otto anni dalla sua
costituzione, i Comuni della Romagna Faentina hanno intrapreso un percorso
di crescita e sviluppo del tutto originale: il conferimento di tutto il personale e di
tutte le funzioni e servizi dai singoli Comuni all’Unione, il riordino istituzionale
con la ridefinizione della governance del sistema Comuni-Unione, che valorizza
le competenze degli Organi dei singoli Comuni in un’ottica di peculiarità
territoriale che eviti sovrapposizioni e conflitti di attribuzione tra Comuni e
Unione, sono gli elementi più caratterizzanti e qualificanti di quanto è avvenuto.
Il Piano Strategico dell’Unione rappresenta il passo necessario per far crescere
ulteriormente l’Unione in quanto soggetto autonomo, alimentato dalla volontà
unitaria dei Comuni che la compongono, i quali riconoscono l’esigenza di
acquisire un maggior peso territoriale, sviluppando una forma organizzativa ad
esso adeguata. Il Piano rappresenta lo strumento attraverso il quale i Comuni
e tutta la comunità territoriale s’immaginano fra dieci anni e quale percorso
ritengono di intraprendere per raggiungere quegli obiettivi. Esso è il frutto di un
lavoro che ha coinvolto in prima persona i Sindaci e i consiglieri dei sei Comuni
e dell’Unione, i dipendenti, i rappresentanti del mondo economico, sociale e i
cittadini e definisce un punto di partenza di un nuovo modo di guardare al futuro
e dare voce al territorio, in maniera organica, attraverso un percorso costante
di verifica e aggiustamento di obiettivi e strumenti sulla base dei risultati e
dell’evoluzione del contesto.
4. Descrizione dei destinatari della misura
I destinatari del Piano strategico sono i cittadini e tutti gli stakeholders (interni
ed esterni) dell’Unione della Romagna Faentina, i dipendenti e tutti gli
amministratori locali.
5. Descrizione della tecnologia adottata
Il Piano strategico è stato elaborato attraverso una modalità partecipata che ha
visto il coinvolgimento attivo di amministratori, dirigenti dipendenti, oltre che dei
rappresentanti del mondo socio-economico territoriale. Esso si è svolto tra
maggio e dicembre 2019, in quattro fasi principali, articolandosi in un workshop
preliminare, sei incontri tematici e un workshop finale. Il workshop preliminare
ha consentito di esplorare la percezione dei temi prioritari che alla luce della
fase di analisi e dell’interpretazione del quadro conoscitivo. hanno messo in
luce. Gli esiti dell’incontro hanno portato all’individuazione di 3 temi prioritari e
di 2 temi trasversali su cui successivamente sono stati organizzati i tavoli di
lavoro tematici. Questi hanno consentito di raccogliere gli stimoli, i fabbisogni e
le idee del territorio in relazione ai temi individuati come assi portanti del Piano
Strategico, una opportunità per i cittadini-stakeholders di affrontare in maniera
strutturata i problemi e le criticità, per costruire insieme uno scenario futuro
3. condiviso e per proporre idee e azioni per il territorio. Ha costituito l’occasione
per promuovere un progressivo cambiamento nelle relazioni tra la comunità
locale, ritagliando per l’Unione un ruolo nuovo. Il Piano strategico si propone
infatti come campo di sperimentazione di queste nuove modalità di relazione e
di pratica di programmazione, non solo tra pubblico e privato, ma anche tra i
diversi soggetti pubblici e cittadini.
6. Indicazione dei valori economici in gioco (costi, risparmi ipotizzati,
investimenti necessari)
Il Piano Strategico delinea le linee di sviluppo del territorio per i prossimi 10
anni e rappresenta il quadro di riferimento per l’ente in sé che per gli
stakeholder che lo hanno condiviso. Rappresenta un nuovo modo per “dare
voce” al territorio nei confronti degli altri livelli istituzionali, esprimendone le
potenzialità e le peculiarità, i bisogni e le necessità su una scala sovracomunale
condivisa e coerente garantendo così un approccio organico all’uso delle
risorse (regionali, nazionali, comunitarie a partire della nuova programmazione
2021-2027);
7. Tempi di progetto
Il Piano Strategico dell’Unione della Romagna Faentina è stato approvato dal
Consiglio dell’Unione il 15 luglio 2020 che ha coinciso con l’apertura della
fase di attuazione del Piano Strategico, che si articolerà nella definizione di
Piani attuativi pluriennali che definiranno le priorità di breve-medio periodo.