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PAGINE A CURA DI KATIA GOLINI
PARTE IL LABORATORIO DEL TEATRO DUE «DOVE VA L’UMANITÀ? BOH!»
Vai a teatro e acquisti creditiLa proposta
L
a Fondazione Teatro Due, in
sintonia con un’Università at-
tentaallaformazione«totale»,
si pone come luogo di in-
contro che, accanto agli spettacoli, offre
iniziative di approfondimento, intratte-
nimento colto e formazione (laboratori,
conferenze, proiezioni, convegni), con-
siderando gli studenti universitari «pub-
blico speciale» di riferimento per gli
artisti che creano gli oltre 40 appun-
tamenti in programma.
In quest’ottica, da una rinnovata col-
laborazione tra Fondazione Teatro Due e
Università degli Studi di Parma, nasce il
laboratorio propedeutico al Teatro «Do-
ve va l’Umanità? Boh!»: un’esperienza
Vorrei restare
in Italia, dove c'è
la mia famiglia, ma
non getterò via
l'esperienza fatta solo
perché qui c'è la crisi
MICHELE LAVEZZINI, TRE LAUREE IN ITALIA, SPAGNA E STATI UNITI
Ingegnere in erba
alla conquista del mondo
NUOVA SEDE E NUOVI PROGRAMMI
RadioRevolution,
ritorno
in grande stile
E
state lontano dai libri e dallo
studio, compreso quello di
registrazione. Ma con le va-
canze ormai abbondantemen-
te alle spalle, torna la musica e l’allegria di
RadiorEvolution, la web emittente ra-
diofonica degli studenti universitari di
Parma. E si tratta di un ritorno con tante
novità, a partire dalla sede: dopo i primi
passi mossi in un accogliente ma pic-
colissimo studio insonorizzato vicino al
dipartimento di Chimica, al Campus,
RadiorEvolutionha infattifinalmentetro-
vato casa in centro, nel plesso di via
D’Azeglio. Secondo piano, dipartimento
Lass: fare un salto per incontrare e
conoscere gli speaker che danno voce
all’Università di Parma dal 2010 è perciò
diventato molto più semplice. Ma dopo
un’estate trascorsa ad arredare la nuova
sede, dai primi di ottobre, è anche
ripartitaufficialmentelaprogrammazione
online. Qualche trasmissione è andata in
pensione - con tutte le vecchie puntate
comunque sempre disponibili in podcast
su www.radiorevolution.it -, mentre al-
cune nuove sono arrivate grazie all’im-
pegno di uno staff composto comples-
sivamentedaunaquindicinadistudenti(e
neolaureati) provenienti da diverse fa-
coltà. Tra le novità di palinsesto più
importanti, di sicuro spicca «Giovani al
Festival», un programma di cinque pun-
tate condotto da Lidia Contuzzi, Matteo
Niero, DimitrisPappas e Francesco Ban-
dini che, in collaborazione col Teatro
Regio, racconterà una volta a settimana la
kermesse lirica dedicata al Maestro fino
alla fine di ottobre. Retroscena, interviste
dietro le quinte e curiosità anche per chi
non hai messo piede in teatro.
Ma non è tutto: a collaborare con Ra-
diorEvolution, a partire da questi giorni,
sarà anche il Teatro Due, con una nuova
trasmissione pronta ad inserirsi nei pro-
gramma settimanali dell’emittente uni-
versitaria. sempre all’interno di «Giovani
al Festival», con la collaborazione del Tea-
tro Due. Ultima tra le novità, «Once you
goblack»,programmadedicatoallamusica
«black», dall’hip hop all’r’n’b, condotto
dalla«stationmanager»delgruppo,«Babi»
Barbara Cifalinò. A completare il ricco
palinsesto di RadiorEvolution, ci saranno
come sempre gli approfondimenti di «S’i-
gnora musica», le interviste di «Bianco,
RossoeGialloblu»e«Revolution(a)live»e
le divertenti curiosità di «Ho visto cose» e
«Sex Jungle». Sempre in costante ag-
giornamento, infine, le pagine Facebook e
Twitter della radio e il sito internet, con
tante novità, articoli, foto, video e blog
assolutamente da non perdere. B.F.
teorica e pratica del gioco teatrale, un
primoavvicinamentoaisaperidellascena,
una possibilità per ripensarsi ed essere
altro da sé. Il laboratorio prevede una
simulazione dell’attività dell’intera mac-
china teatrale: i partecipanti verranno
suddivisiingruppielavorerannoatuttigli
aspetti che concorrono alla realizzazione
di una produzione teatrale, dall’analisi
drammaturgica alla relazione con lo spa-
zio scenico fino alla messa in scena. Il
laboratorio sarà condotto da Paola Do-
nati,direttorediFondazioneTeatroDue,
docente del corso di laurea triennale in
Teatro e multimedia dell’Università Iuav
diVenezia;inoltreèprevistal’interazione
di altri professionisti del settore che
collaborano con la Fondazione. Il la-
boratorio è rivolto a tutti gli studenti
iscritti all’Università di Parma; i posti
disponibili sono 30 di cui 15 riservati agli
studentideldipartimentodiLettere,arti,
storia e società (Lass). Solo per questi
ultimi la frequenza al laboratorio da
diritto ad acquisire 4 crediti formativi da
inserire in aera F, per gli studenti di altri
dipartimenti i crediti sono da concordare
con le segreterie didattiche di riferi-
mento.
Illaboratorioprenderàilviail2dicembre
2014 e proseguirà fino a metà febbraio
2015 con due incontri settimanali (mar-
tedì e giovedì) di 3 ore ciascuno, in orario
pomeridiano presso Teatro Due. Ai par-
tecipanti non è richiesta alcuna quota
d’iscrizione; si richiede l’acquisto di un
minimo di 10 spettacoli a scelta fra le
produzioni e le ospitalità della Stagione
2014/2015 della Fondazione Teatro Due,
al prezzo speciale di 90. La visione degli
spettacoli è da considerarsi parte in-
tegrante del laboratorio. Per info: g.giun-
tini@teatrodue.org - 0521208052.
Torna inoltre la proposta di una Stagione
Teatrale a soli 10 euro per gli studenti
universitari dell’Ateneo: presso la bi-
glietteria di Teatro Due presentando il
libretto degli studi è già possibile ac-
quistare i biglietti per tutti gli spettacoli
della Stagione al prezzo speciale. Per info:
www.teatrodue.org.
Studente prodigio
Lucia Brighenti
V
entitré anni, due lauree in
cornice e la terza prevista
per ottobre 2015. Michele
Lavezzini, giovane ingegnere
di Salsomaggiore, è uno degli studenti
selezionati dall’Università degli Studi di
Parma per il progetto Umane, che dà la
possibilità di conseguire tre lauree in
Paesi diversi, come Italia, Spagna e Stati
Uniti. Quello che ci vuole è una media
alta, intraprendenza, flessibilità, padro-
nanza dell’inglese e inventiva. Ne è do-
tato Lavezzini, che ha sfoderato un
colpo di genio trasportando qualcosa di
prettamente parmigiano in un contesto
completamente diverso: la sua tesi
ha infatti riadattato al settore dei co-
smetici un modello di macchina per
tagliare il parmigiano. Un’idea subito
adottata da L’Oréal Usa che ha deciso di
impiegare la macchina a filo per tagliare
i blocchi di rossetto e di balsamo per le
labbra.
Il 15 ottobre, Lavezzini ha conseguito a
Parma la laurea triennale in ingegneria
gestionale (con 110 e lode ed encomio
della commissione) e, lo scorso 20 mag-
gio, la laurea in Ingegneria industriale in
America (summa cum laude). Nel 2015
prenderà la laurea magistrale in inge-
gneria gestionale e una laurea in in-
gegneria meccanica in Spagna.
Come funziona Umane?
«Grazie al prof. Roberto Montanari (che
è il mio relatore e che vorrei rin-
graziare), l’Università di Parma ha par-
tecipato a un bando europeo e ha ot-
tenuto i fondi per finanziare queste bor-
se di studio. Si è creato quindi un
accordo tra l’Università di Parma, l’U-
niversitat Politècnica de València e il
New Jersey Institute of Technology:
ogni anno, in ognuno di questi istituti,
vengono selezionati quattro studenti che
possono ottenere la triplice laurea».
Come avviene la selezione?
«In base al curriculum accademico e
attraverso un colloquio che prevede an-
che un test d’inglese».
Quanto sei stato all’estero e
quali difficoltà hai incontrato?
«Sono stato un anno in America e sei
mesi in Spagna. I primi tempi mettono a
dura prova, perché ti trovi ad avere a
che fare con un Paese completamente
nuovo, una lingua nuova, con un per-
corso di studi ancora da definire. È
molto importante essere uniti tra com-
pagni: noi studenti italiani ci siamo aiu-
tati molto. Quando siamo arrivati a Va-
lencia, non sapevamo una parola di spa-
gnolo, ma in due settimane abbiamo
imparato a cavarcela e, alla fine, sono
riuscito a prendere ottimi voti».
La borsa di studio ha coperto
tutte le spese?
«Non tutte: in America copriva le tasse
universitarie e comprendeva 1.000 euro
al mese, che servivano in gran parte per
l’alloggio. In Spagna avevo una borsa di
studio Erasmus di 250 euro al mese. I
miei genitori hanno dovuto fare qualche
sacrificio per consentirmi di partire».
Ingegneria gestionale, industria-
le e meccanica: come si integra-
no questi settori?
«Ingegneria industriale contiene in sé
quella gestionale: la seconda tratta l’a-
spetto manageriale ed economico della
prima, che si occupa di logistica, im-
piantistica e analisi degli impianti pro-
duttivi. L’ingegneria meccanica riguarda
invece la progettazione delle macchine e
credo che allarghi gli sbocchi lavorativi».
Come è nata l’idea della tua te-
si?
«Si tratta di uno studio ergonomico di
efficienza per alcune linee di cosmetici
de L’Oréal Usa. Gli operai avevano dei
problemi nel tagliare un blocco di 25 kg
di rossetto: per fare questo usavano una
lama a doppia impugnatura che richie-
deva molto sforzo. Quindi ho preso a
modello la macchina a filo per tagliare il
Parmigiano Reggiano: con questa gli
operai risparmiano il 75% di tempo e
fanno molta meno fatica, con costi bas-
sissimi (300 dollari a macchina). L’Oreal
sta pensando di esportare l’idea negli
impianti del Sudamerica ed europei».
Che differenze hai notato tra
l'Università italiana e quelle
straniere?
«In America e in Spagna, come nel resto
del mondo, c’è una valutazione continua
che si basa su homeworks e progetti da
consegnare durante il corso, cosa che in
Italia non c’è. Qui la valutazione è la-
sciata solo all’esame finale. Per il resto
l’Università di Parma non ha niente da
invidiare alle altre due università stra-
niere che ho frequentato».
Pensi di rimanere in Italia o di
cercare lavoro all’estero?
«Dipende dalle offerte... Vorrei rima-
nere qui, dove ci sono la mia famiglia e
la mia vita, ma non voglio buttare il
tempo investito nello studio solo perché
l’economia va male».
Il progetto Umane è ancora at-
tivo?
«Il progetto sarà attivo ancora per due o
tre anni: i fondi iniziano a scarseggiare e,
chi andrà in America nei prossimi anni,
potrà contare solo sulla copertura delle
tasse universitarie».
L’Università
di Parma non ha
niente da invidiare
agli altri atenei
stranieri che ho
frequentato
11Dialogo e collaborazione,
all’insegna di una forte sinergia tra
mondi contigui. Queste le parole
chiave scaturite dall’incontro tra
l’Università di Parma e le Scuole
superiori del territorio svoltosi nei
giorni scorsi al Campus Universitario.
Il dirigente dell’Ufficio scolastico
provinciale di Parma, i dirigenti
scolastici e gli insegnanti responsabili
delle attività di orientamento in uscita
degli istituti secondari superiori della
Le scuole
superiori
incontrano
l'Ateneo
DOPPIO ANNUNCIO DEL MINISTRO provincia erano stati invitati dal
Rettore dell’Ateneo, Loris Borghi,
per una giornata di confronto tra
Università e Scuola, sul tema della
scelta scolastico-professionale dei
giovani diplomati.
I lavori della giornata, cui hanno
partecipato i docenti delegati per le
attività di orientamento di tutte le
aree di studio dell’Ateneo, sono stati
aperti da Maria Cristina Ossiprandi,
pro rettrice alla Didattica, che ha
sottolineato il ruolo strategico di una
condivisione di intenti tra Università
e Scuola e l’importanza di un’efficace
progettazione comune di attività per
il miglioramento delle prospettive di
studio e di occupazione dei giovani.
«La disoccupazione giovanile, al 44%,
ha molto a che fare con la scarsa
comunicazione dei due mondi», ha
detto la prof. Ossiprandi. «Le
proposte attuabili sono varie:
innanzitutto un piano di orientamento
nazionale che prenda origine già dalla
scuola media, per accompagnare le
scelte e rafforzare e incrementare le
iscrizioni alle discipline
tecnico-professionali», ha spiegato,
concludendo poi con l’auspicio che
siano creati «una rete efficiente, un
network attivo che colleghi le scuole
con i fabbisogni e i monitoraggi
aziendali e con le necessità territoriali
per legare strettamente la domanda e
l’offerta di lavoro».
Ingegneria Il prof. Roberto Montanari con Michele Lavezzini il giorno della laurea a Parma.