Presentazione effettuata nell'ambito della giornata formativa presso il Ministero dell'Ambiente sul tema de "La comunicazione del rischio" (25 febbraio 2019)
Inquinamento atmosferico: cosa abbiamo imparato in questi anni
La comunicazione del Sistema per la protezione dell'ambiente nelle emergenze
1. LA COMUNICAZIONE DEL RISCHIO
Roma – 25 febbraio 2019
La comunicazione del Sistema
per la protezione dell’ambiente
nelle emergenze
Marco Talluri - Coordinatore Rete ‘Comunicazione e informazione’ SNPA -
Dirigente Comunicazione, informazione e documentazione Arpa Toscana
2. Il Sistema nazionale a rete per la protezione dell’ambiente (SNPA)
istituito dalla legge n.132 del 28.6.2016, approvata alla quasi unanimità dal Parlamento
entrata in vigore il 14 gennaio 2017
10.000 addetti
100.000 ispezioni e sopralluoghi
75.000 istruttorie e pareri
630.000 campioni analizzati
10.400.000 parametri rilevati
3. • Controllo ambientale e monitoraggio ambientale (anche nelle situazioni di
emergenza)
• Supporto e istruttoria tecnico scientifica a favore del Ministero dell’Ambiente,
delle Regioni e degli enti locali nell’esercizio delle loro funzioni in materia
ambientale con particolare riferimento alla formulazione di pareri e valutazioni
tecniche.
• Organizzazione e diffusione della conoscenza ambientale:
– Comunicazione e informazione ambientale (diffusione di notizie, report e dati
ambientali).
– Gestione del Sistema Informativo Regionale dell’Ambiente (SIRA). I dati SNPA
sono il riferimento tecnico ufficiale per l’attività delle P.A
Gli enti del SNPA di cosa si occupano
4. L’ambiente come luogo di aggregazione e di conflitti
Il contesto in cui opera il Snpa:
crescente attenzione e sensibilità nei confronti dell’ambiente, ed ancor di
più riguardo ai rischi per la salute derivanti dallo stato dell’ambiente e dalle
fonti di pressione (industrie, impianti di gestione dei rifiuti, aree da bonificare,
ecc.).
“sfiducia” nei confronti di tutta la pubblica amministrazione
tendenza sempre più accentuata alla conflittualità sui temi ambientali
(anche come pretesto per scontri politici)
Aumento della richiesta di dati e verifiche, con la riduzione delle tempistiche
dei risultati (es. analisi diossine) – certezza scientifica del dato
Le agenzie si devono frequentemente confrontare con le critiche di
cittadini, aziende, comitati, amministratori e politici ogni qual volta
esprimono giudizi non conformi alle loro attese
5. La terzietà delle agenzie ambientali
Il Snpa deve garantre concretamente la propria terzietà.
La legge 132/2016, che isttuisce il Sistema nazionale a rete per la
protezione dell’ambiente (SNPA), riconosce il caratere
tecnico-scientfco della rete delle agenzie ambientali e di Ispra .
La terzietà delle agenzie ambientali consiste anche nel metere a
disposizione di tut dat e innormazioni ambientali (supportate da
metodi certfcat, laboratori accreditat, comparabilità dei risultat,
ecc.), che è uno dei compit più important del SNPA.
Anche atraverso la comunicazione e la difusione dei dat ambientali
in maniera tempestva nacciamo in modo che la nostra autorevolezza
in campo ambientale sia riconosciuta.
6. Rete ‘Comunicazione e informazione’ SNPA
Da quasi tre anni, atraverso un gruppo di lavoro
- che a nebbraio 2018 è diventata una Rete
permanente - abbiamo iniziato a costruire un
tessuto comune di conoscenze ed esperienze fra i
comunicatori, donne e uomini delle Agenzie
ambientali e di Ispra, una vera e propria rete di
relazioni e collaborazioni, indispensabile per
conseguire l’obietvo di una progressiva e sempre
più avanzata integrazione delle atvità di
comunicazione e informazione nel Snpa.
9. AmbienteInforma (dal 26 maggio 2016)
Pubblicati 180 numeri
Oltre 3.000 articoli
Bisettimanale
Destinatari: circa 100.000
Costituisce la testata attraverso la
quale il Sistema assicura un flusso
informativo tempestivo e
qualificato relativo alle proprie
politiche e iniziative, ma anche a
quelle svolte dai singoli enti che lo
compongono.
Si rivolge a tutti gli stakeholder di
riferimento: amministratori
pubblici, tecnici, operatori
dell’informazione, comunità
scientifica, associazioni ambientali
e comitati, imprese, categorie
economiche, ecc.
10. La presenza sui social media
Atvazione dal marzo 2017 d dell’account
isttuzionale SNPA su Twiter e adozione
di una traccia comune di Policy esterna
per la presenza del SNPA e degli ent che
lo compongono sui social media
16. Fra i compiti del SNPA
controllo delle fonti e dei fattori di inquinamento delle
matrici ambientali e delle pressioni sull’ambiente
derivanti da processi territoriali e da fenomeni di origine
antropica o naturale, anche di carattere emergenziale, e
dei relativi impatti, mediante attività di campionamento,
analisi e misura, sopralluogo e ispezione, ivi inclusa la
verifica delle forme di autocontrollo previste dalla
normativa vigente (Art. 3 lettera b Legge 132/2016)
17. Le emergenze QUOTIDIANE con cui si confronta il Snpa
Incendi (di impianti di gestione rifiuti, di aziende, ecc.)
Incidenti stradali con sversamenti di sostanze chimiche
Effrazioni di oleodotti con sversamenti di idrocarburi
Morie di pesci e non solo …
Eventi meteorologici estremi
Abbandono di rifiuti pericolosi in ex aree industriali
Problemi impianti industriali
ecc.
18. Le emergenze: un fatto quotidiano
Quando l’inceneritore di Pisa ha diffuso nell’aria questo
fumo fucsia, il numero verde e la casella di posta
elettronica urp@arpat.toscana.it ha ricevuto varie
richieste di informazione, e anche qualche foto …
19.
20. Informare a caldo … e a freddo
A caldo…
• Una news istantanea sul
sito web
• Tweet e post su Facebook
• Una risposta aggiornata dal
numero verde a chi ci
chiama
• Una risposta ai media che
ci cercano
• …
• E poi…
E’ importante informare l’esterno di
quello che abbiamo fatto, dei
risultati degli accertamenti
successivi, non solo quando si
tratta di rispondere alle critiche che
ci vengono fatte, ma in generale
per far conoscere il nostro lavoro.
Non basta solamente fare, ma
occorre anche far sapere.
21. Per comunicare occorre sapere…
L’organizzazione di ARPAT
per comunicare le emergenze (PO SGQ.99.009)
21
30. Arpa Liguria non dispone di alcun tipo di
drone, ma nelle situazioni in cui è stato
necessario l’utilizzo di simili attrezzature il
Sistema nazionale per la protezione
dell’ambiente ha dato prova di poter
condividere mezzi e conoscenze.
Grazie alla collaborazione con l’Arpa
Valle d’Aosta, ad esempio, all’indomani
dello sversamento di idrocarburi
dall’oleodotto che collega il porto di
Genova a una raffineria di Busalla,
alcune decine di chilometri nell’entroterra,
un drone è stato impiegato per scattare
immagini ad alta risoluzione, che hanno
mostrato una patina oleosa che ha reso
l’intera superficie del tratto terminale del
Polcevera iridescente.
33. Verso LG comunicazione Snpa
Snpa è struttura operativa del Servizio nazionale di Protezione civile e concorre, secondo il proprio ordinamento e le proprie
competenze, alle finalità del Servizio stesso; inoltre, alcune Agenzie svolgono funzione di Centro funzionale del SNPC.
Le modalità operative e organizzative interne alle singole componenti sono state costruite nel tempo per rispondere alle specificità
territoriali di propria competenza e inevitabilmente risentono ancora delle diverse origini; tuttavia stanno procedendo verso la messa a
fattor comune degli elementi principali.
Le situazioni di emergenza ambientale, sono processi complessi, che richiedono l’intervento di molteplici enti e competenze. Una
parte della loro complessità, oltre all’intrinseca difficoltà di operare in certe situazioni, è dovuta al fatto che suscitano grandi attenzioni,
spesso di soggetti con interessi diversificati, se non addirittura contrapposti, che approfittano proprio della visibilità che accompagna
naturalmente le situazioni emergenziali per raggiungere un’ampia platea.
Le LG per la comunicazione in emergenza rappresentano un supporto integrato all’azione tecnica di Snpa. Forniscono infatti
indicazioni di massima da seguire nella comunicazione di sistema che, intrinsecamente, accompagna la gestione di un’emergenza; in
particolare hanno l’obiettivo di:
●
Classificare le emergenze - definizioni e livelli di allerta
●
Descrivere alcuni possibili scenari di riferimento e le funzioni della comunicazione
●
Elencare i diversi step della comunicazione a seconda del livello di emergenza
●
Proporre alcune appendici, in continuo aggiornamento, per focalizzare al meglio aspetti specifici.