Le cellule da cui siamo composti contengono il DNA, che dice loro come comportarsi.
Se il DNA subisce un danno, la cellula rischia di trasformarsi in cellula tumorale.
Le cellule tumorali, invece, rimangono "sempre giovani "
e continuano ad essere in grado di replicarsi.
Le cellule normali, dopo un certo numero di duplicazioni,
si "stancano" e vanno incontro a "invecchiamento".
Le cellule normali iniziano a replicarsi quando ricevono un segnale positivo
dall’organismo, ma smettono immediatamente in presenza di un segnale di arresto.
Le cellule tumorali, invece, si replicano anche senza che l’organismo glielo richieda,
e quando compare un segnale di arresto lo ignorano e continuano nella loro
proliferazione incontrollata.
RADIOTERAPIA
È possibile cercare di colpire una zona specifica di tessuto, dove sono presenti le
cellule tumorali, con un fascio di radiazioni, in modo da danneggiare il DNA delle
cellule e ucciderle.
CHEMIOTERAPIA
Esistono farmaci, i chemioterapici, che sono in grado di colpire selettivamente le
cellule che si stanno replicando.
Siccome le cellule tumorali si replicano più di quelle normali, la chemioterapia colpisce
soprattutto loro, anche se non vengono risparmiate le cellule normali che in quel
momento stanno proliferando.
TERAPIA A BERSAGLIO MOLECOLARE
Si è scoperto che le cellule tumorali presentano sulla loro superficie proteine diverse
da quelle delle cellule normali.
Sono stati quindi sviluppati farmaci in grado di riconoscere specificamente le cellule
tumorali, e di colpire così solo queste.
IMMUNOTERAPIA
Si sta cercando inoltre di insegnare al sistema immunitario a riconoscere le cellule
tumorali e ad attaccarle.