Giornata tecnica da Acque del Chiampo, 27 marzo 2024 | COSTA Lucia
Supply Chain: Gestione delle scorte
1. GestioneGestione delle scortedelle scorte
Formule, Contratti di fornitura, Ordinativi, Riordino, Risk-Pooling, PrevisioniFormule, Contratti di fornitura, Ordinativi, Riordino, Risk-Pooling, Previsioni
2. GestioneGestione delle scortedelle scorte
Scopo:
aumentare il livello di servizio
diminuire i costi.
La gestione riguarda:
– materie prime
– semilavorati
– prodotti finiti.
3. Perché le scorte?Perché le scorte?
Cambiamenti inattesi nella domanda
del cliente
Incertezza nella quantità, nella qualità
e nei costi della fornitura
Per far fronte alla domanda durante il
tempo di approvvigionamento
Economie di scala offerte dalle
compagnie di trasporto
4. Le scorteLe scorte
Sono influenzate da:
domanda dei clienti
tempo di approvvigionamento
numero di prodotti
ampiezza dell'orizzonte di pianificazione
costi di ordinazione
– del prodotto e di trasporto
costi di mantenimento
– mantenimento, imposte e assicurazioni,
obsolescenza, opportunità
requisiti del livello di servizio.
5. EOQEOQ
Economic Order QuantityEconomic Order Quantity
Costo per ordine costante
Costi di mantenimento:
(scorte medie) * (costi di mantenimento)
Costi di setup:
(numero di ordini) * (costo per ordine)
Tempo di approvvigionamento pari a zero
Domanda costante
Trovare la quantità ottimale che minimizza i costi
totali.
9. La previsioneLa previsione
E’sempre errata (è difficile bilanciare
domanda e offerta)
Peggiora se l'orizzonte temporale
aumenta
Le previsioni aggregate sono più
accurate
Molte aziende pianificano la produzione e
la politica delle scorte basandosi sulla
previsione della domanda come se
questa rappresentasse la realtà.
10. Contratti di fornituraContratti di fornitura
Compratore e fornitore si accordano
su:
– prezzo e sconti
– quantità minima e massima di acquisto
– tempo di approvvigionamento
– qualità del prodotto o del materiale
– politiche di resa del materiale.
Permettono la condivisione del rischio e
aumentano i profitti dei vari attori.
11. Contratti di fornituraContratti di fornitura
Buy-back
– venditore riacquista le merci non
vendute ad un prezzo pattuito.
Revenue-sharing
– compratore divide parte delle sue
entrate con il venditore avendo
come contropartita uno sconto sul
prezzo.
12. Contratti di fornituraContratti di fornitura
Quantity-flexible
– fornitore esegue un rimborso totale
della merce invenduta purchè tale
quantità non superi un certo valore.
Sales rebate
– forniscono un incentivo diretto al
dettagliante poichè il fornitore
pratica uno sconto su ogni articolo
venduto oltre una certa soglia.
13. Contratti di fornituraContratti di fornitura
Permettono alle aziende di
passare da un’ottimizzazione
sequenziale a una globale.
Allocano il profitto tra ogni attore
in modo tale che nessuno possa
migliorare il proprio profitto
decidendo di deviare dall'insieme
ottimo di decisioni.
14. Ordine multiploOrdine multiplo
In molte situazioni gli ordini sono
eseguiti ripetutamente nei vari periodi
dell'anno
Le scorte per:
– soddisfare la domanda durante il tempo di
rifornimento
– proteggersi verso l'incertezza nella
domanda
– bilanciare i costi di mantenimento e i costi
fissi di ordinazione
16. Ordine multiploOrdine multiplo
Revisione continua, in cui le scorte
sono prese in esame ogni giorno e viene
deciso se e quanto ordinare.
Revisione periodica, in cui le scorte
sono prese in esame ad intervalli regolari:
dopo ogni revisione viene ordinata una
quantità appropriata.
17. Revisione continuaRevisione continua
La domanda giornaliera è casuale e
segue una distribuzione normale
Per ogni ordine viene pagato un costo
fisso, più un ammontare proporzionale
alla quantità ordinata
L'ordine arriva dopo un certo periodo di
tempo
Se arriva un ordine e questo non può
essere soddisfatto allora viene perso
Viene specificato un certo livello di
servizio.
18. Politica (s, S)Politica (s, S)
s è il punto di riordino, S è il livello
order-up-to
Se il livello delle scorte va al di sotto di
s, allora si produce (si ordina) per
arrivare ad S.
Il punto di riordino è in funzione di:
– Tempo di riordino
– Domanda media
– Variabilità della domanda
– Livello di servizio
19. NotazioneNotazione
AVG = domanda media giornaliera
STD = deviazione standard della
domanda giornaliera
L = tempo di approvvigionamento delle
merci in giorni
h = costo giornaliero di mantenimento di
una unità di prodotto
K = costi fissi
SL = livello di servizio (%). La probabilità
di non soddisfare la domanda con le
scorte è 100% – SL.
20. Politica (Politica (s, Ss, S))
Il punto di riordino (s) ha due
componenti:
– Domanda media durante il periodo di
riordino
L × AVG
– Scorta di sicurezza
z × STD × √L
La quantità da ordinare Q:
√(2 × K × AVG) / h
Il livello order-up-to (S):
S = Q + s
21. Politica (Politica (s, Ss, S))
Il livello massimo di magazzino
(dopo aver ricevuto un ordine) è:
Q + z × STD × √L
Il livello minimo di magazzino:
z × STD × √L
Il livello medio:
Q + z × STD × √L
2
22. Politica (Politica (s, Ss, S))
Tempo
Livellodellescorte
S
s
0
Tempo di
rifornimento
Posizione del
magazzino
23. Tempo di rifornimentoTempo di rifornimento
variabilevariabile
Tempo di rifornimento non noto in
anticipo
Si assume come normalmente
distribuito con:
– AVGL = media
– STDL = deviazione standard
24. Tempo di rifornimentoTempo di rifornimento
variabilevariabile
Il punto di riordino (s) ha due
componenti:
– Domanda media durante il periodo di
riordino
AVGL × AVG
– Scorta di sicurezza
z × √AVGL × STD2
+ AVG2
× STDL2
La quantità da ordinare Q:
√(2 × K × AVG) / h
Il livello order-up-to (S):
S=Q + s
25. Revisione periodicaRevisione periodica
Ogni volta che viene eseguita una
revisione il livello di base-stock è
il livello a cui bisogna portare le
scorte
I costi fissi di riordino possono
essere ignorati
Notazione:
– r = periodo di revisione
27. Revisione periodicaRevisione periodica
Il livello di base-stock ha due
componenti:
– Domanda media durante r + L giorni
(r + L) × AVG
– Scorta di sicurezza
z × STD × √r + L
28. Revisione periodicaRevisione periodica
Il livello massimo di magazzino
(dopo aver ricevuto un ordine) è:
r × AVG + z × STD × √r + L
Il livello minimo di magazzino:
z × STD × √r + L
Il livello medio:
(r × AVG) + z × STD × √r + L
2
29. Risk poolingRisk pooling
Consiste nella riduzione della
variabilità grazie all'aggregazione
della domanda:
se la domanda di qualche dettagliante
è più alta della media, è probabile che
possa essere compensata da una
domanda minore presso qualche altro
dettagliante.
30. Risk poolingRisk pooling
Riduce sia la scorta di sicurezza,
sia la scorta media del sistema
Più alto è il coefficiente di
variazione, più elevati sono i
benefici che si ottengono dai
sistemi centralizzati
I benefici dipendono dal
comportamento della domanda nei
vari mercati: meglio se domanda
negativamente correlata
32. Centralizzare oCentralizzare o
non centralizzarenon centralizzare
Bisogna valutare:
– Scorta di sicurezza
– Livello di servizio
– Costi generali
– Tempo di consegna al cliente
– Costi di trasporto
34. Politica delle scortePolitica delle scorte
“echelon”“echelon”
Le decisioni relative alle scorte
sono prese da un unico
responsabile con il fine di
minimizzare i costi
Il decisore ha accesso alle
informazioni relative ad ogni
dettagliante e ad ogni magazzino.
35. Politica delle scortePolitica delle scorte
“echelon”“echelon”
Notazione:
– Le
= tempo di rifornimento “echelon”
– AVG = domanda media di tutti i
dettaglianti
– STD = deviazione standard
Punto di riordino (s):
Le
× AVG + z × STD × √ Le
36. Strategie praticheStrategie pratiche
Politica di revisione periodica
Gestire i tempi di approvvigionamento e
la scorta di sicurezza
Introdurre o aumentare la pratica del
ciclo di conteggio
Approccio ABC
Spostare scorte o il possesso di queste
presso i fornitori
Approcci quantitativi (tasso di rotazione)
37. Previsione (1)Previsione (1)
Metodi di opinione: considera le opinioni
di esperti
– Sales-force composite: stima fatta dal
personale di vendita
– Commissione di esperti: interni, esterni o
entrambi
– Metodo Delphi: ogni membro esprime la
propria opinione. Queste sono raccolte.
Ognuno può cambiare la propria valutazione
dopo aver visto il risultato.
38. Previsione (2)Previsione (2)
Metodi delle ricerche di mercato:
adatti per sviluppare previsioni
relative all'introduzione di nuovi
prodotti
– Testing di mercato: gruppi di
potenziali clienti la cui risposta è
usata per stimare la reazione
dell'intero mercato
– Indagini di mercato: interviste,
indagini telefoniche etc.
39. Previsione (3)Previsione (3)
Metodi delle serie temporali: usa dati
storici per stimare quelli futuri
– Media mobile
– Smoothing esponenziale
– Metodi per dati con trend:
Analisi di regressione
Metodi di Holt
– Metodi per dati stagionali
– Metodi più complessi (non usati in pratica)
40. Previsione (4)Previsione (4)
Metodi causali: la previsione è
sui dati “reali” piuttosto che su
quelli predetti (come nelle serie
temporali). Si basano su altri
dati:
– Tasso di inflazione
– Tasso di disoccupazione
– Vendite di altri prodotti
41. Quale approccio?Quale approccio?
Qual è il fine della previsione? Come
usarla?
Quali sono le dinamiche del sistema?
Il passato è importante per prevedere il
futuro?
Ciclo di vita del prodotto
– Testing e introduzione: metodi di opinione e
ricerche di mercato
– Crescita: serie temporali
– Maturità: metodi causali e serie temporali