diagnosi motivazionale - Fare la cosa giusta al momento giusto
1. Fare la cosa giusta al momento giusto
PROMOZIONE DELLA SALUTE E COMPETENZE NELLA GESTIONE
DEL RISCHIO
Diagnosi Motivazionale
2. Ad ogni persona uno stadio, ad ogni
stadio una strategia
Determ.
Considerare l’idea di
cambiare
Acquisire e mantenere
Il cambiamento
Pre-C Contempl. Azione
Mant.Ricaduta
3. Che fare?
• Rilevare i pazienti che necessitano di un
intervento
• Identificare lo stadio del processo di
cambiamento (diagnosi motivazionale)
• Come?
– Modello “classico” (domande chiuse)
– Modello “counseling” (domande aperte)
4. Identificare lo stadio
modello “classico” (domande chiuse)
– “Le piacerebbe smettere di fumare?”
• Se NO PRECONTEMPLATIVO
– “Potrebbe tentare di smettere nel corso di
questo mese?”
• Se NO CONTEMPLATIVO
• Se SI DETERMINATO
5. Identificare lo stadio
modello “counselling” (domande aperte)
“Lei attualmente fuma sigarette.
Cosa pensa di questo e della possibilità di
smettere?”
6. • “Non ci penso neanche!”
• “Sono tutte sciocchezze, non fa più male
di altre cose!”
PRECONTEMPLATIVO
7. • “Sarebbe giusto. Ma fumare mi piace…”
• “Potrei provare, ma non so se ci
riuscirei…”
• “Ho tentato, ma divento così nervoso…”
CONTEMPLATIVO
8. • “Dovrei farlo. Lei può darmi una mano?”
• “Cosa mi suggerisce di fare?”
DETERMINATO
9. Ed ora… differenziamo gli interventi
• Ogni stadio prevede l’utilizzo di specifiche strategie
• Un intervento efficace per un soggetto determinato
risulterebbe del tutto prematuro nella persona
precontemplativa
• Analizzeremo ora le strategie più adeguate per i
diversi stadi del cambiamento
10. PREC CONT DET ACT MAN
Minimal Advice
Avviso breve
e personalizato
Bilancia
Motivazionale
Costi e Benefici
Definire le azioni
per dare vita al
progetto, invio.
Implementare e
mantenere il piano,
prevenire la ricaduta
Muoversi attraverso gli stadi
11. Conclusioni
• Identificare lo stadio del processo di cambiamento
consente di adattare l’intervento, rendendolo
maggiormente efficace
• Per fare la diagnosi motivazionale si possono usare
domande chiuse (modello classico) o domande
aperte (modello counseling)
Vi sono due strategie di base: la prima, quando la persona non è ancora cambiata, è agire sulla valutazione dei pro e dei contro. Consiste sostanzialmente nell’informare, cercando di risvegliare una reazione emotiva sul comportamento problematico; pesare i motivi che spingono la persona a continuare nel suo comportamento e quelli che invece la spingono a cambiare. La seconda, quando la persona cambia, è di sostenere il suo senso di potercela fare. Sono la scuola elementare e quella superiore del cambiamento, e corrispondono a due strumenti che misurano il cambiamento: la bilancia decisionale e l’autoefficacia.
Diapo successive agli esercizi: schema di possibile differenziazione degli interventi in base allo stato del cambiamento. In primo luogo occorre identificare lo stato del cambiamento con alcune semplici domande (vedi anche gli esercizi svolti). Oppure chiedendo esplicitamente alla persona se è intenzionata a cambiare, e con quale scadenza.