27. Architettura Gotica in Francia, Inghilterra e Italia
1. SCHEMI DI CHIESE IN EUROPA DAL ROMANICO AL
GOTICO
g – schema chiesa romanica italiana
h – schema chiesa gotica italiana
l – schema cattedrale gotica francese/inglese
23. La prima architettura gotica inglese è il coro della Cattedrale di Canterbury, concluso nel 1175 da
un architetto francese di nome Guillame de Sens.
Un anno dopo le campate occidentali della cattedrale di Worcester venivano erette in forme
gotiche, in quello che ormai viene chiamato Early english o Gotico primitivo inglese.
La velocità con cui attecchì il Gotico in Inghilterra deriva dalla predisposizione che l'architettura
romanica anglo-normanna possedeva tra tutti i sotto-stili regionali europei: già nelle cattedrali
romaniche inglesi si riscontra una spiccata verticalità nelle navate centrali grazie all'uso già
consolidato di volte a crociera costolonate con archi a sesto a acuto ed addirittura volte già a sei
spicchi, come nella Cattedrale di Durham terminata nel 1113.
Anche nel caso del Gotico in Inghilterra si svilupparono presto delle caratteristiche peculiari diverse
da quelle continentali:
• grande attenzione all'ornamento, soprattutto della facciata;
• facciate a sviluppo prevalentemente orizzontale;
• transetto incrociato al centro della navata centrale piuttosto che nella zona terminale, o in altre
parole sviluppo longitudinale del coro che arriva a eguagliare in alcuni casi la navata;
• mancanza (salvo rare eccezioni) del deambulatorio absidale e delle cappelle radiali;
• presenza del triforio, al quale talvolta corrispondono ancora dei matronei;
• presenza di una sala capitolare ottagonale, staccata dalla chiesa, e coperta da una volta ad
ombrello sostenuta da un unico pilastro centrale;
• per permettere l'apertura di grandi finestre la struttura è di solito retta da archi rampanti e
contrafforti esterni disposti in maniera radiale.
Ma la caratteristica più innovativa e più immediatamente riconoscibile del Gotico inglese è
quella dell'invenzione delle volte a raggiera e delle volte a ventaglio (tipico esempio di volte
a ventaglio è visibile in modo spettacolare nella abbazia di Bath).
Le membrature della volta si moltiplicano: compaiono nuove nervature intermedie, chiamate anche
tiercerons, che risultano prive di funzione portante.
Esse conducono in un punto situato su un costolone longitudinale e non più alla chiave di volta,
manifestando così il loro ruolo puramente decorativo.
Le nervature si slanciavano infatti dai pilastri senza confluire verso un'unica chiave di volta, ma si
diramano creando un reticolo geometrico che termina lungo una linea centrale (conformazione
"a spina di pesce").
Uno dei primi esempi di tali innovazioni è nella Cattedrale di Lincoln (post 1192).
Il gotico inglese è inoltre ricco per l'inventiva e lo studio di soluzioni coerenti ed esteticamente
pregevoli per particolari problemi strutturali.
Il Gotico inglese si sviluppò in tre fasi:
• Early english (gotico inglese primitivo)
• Decorated style (gotico decorato)
• Perpendicular style (gotico perpendicolare)
28. L'Abbazia di Westminster di Londra (costruita dal 1245)
ruppe con la tradizione locale e tornò ad ispirarsi
direttamente all'architettura francese, con coro e cappelle
radiali nel deambulatorio.
42. L’Abbazia di Chiaravalle Milanese derivava dall'Abbazia Madre
di Clairvaux (nella diocesi di Langres) che aveva 80 abbazie-figlie, le quali - a
loro volta - avevano prodotto altre filiazioni, per un toale di circa 358 abbazie.
Le abbazie figlie di Chiaravalle Milanese sono: Cerreto (LO, 1135-1798),
Cliente (AP, 1141), Chiaravalle di Fiastra (MC, 1142-1624); Follina (TV,1146-
1572); SS. Trinità di Capolago (VA, 1236); Sant’ Ambrogio Maggiore (MI, 1487-
1799); Sant’ Ambrogio della Vittoria (MI,1497-1798).
Chiaravalle Milanese si trova negli immediati dintorni di Milano, a soli 7-8
chilometri dal Duomo, ed è uno dei primi e più importanti monasteri cistercensi.
Fu fondato nel 1135 da San Bernardo, abate di Clairvaux: da questo nome
deriva, infatti, italianizzato, quello attuale.
In questa zona, che prima si chiamava Rovegnano, i monaci cistercensi
crearono uno dei centri più vivi, sia in senso artistico che religioso. Risanarono
la zona, da paludosa che era, e costruirono uno splendido complesso
architettonico, del quale solo la chiesa oggi è rimasta integra.
La chiesa unisce già motivi di ispirazione francese a quelli di tradizione
romanica lombarda: il gioco dei contrafforti e degli archi rampanti, elementi di
chiara derivazione d'oltralpe, si uniscono qui a motivi locali, come gli archetti
che corrono in alto sulla facciata, sui fianchi e sulle testate del transetto.
L'interno ha conservato intatto il suo impianto a croce latina, con le tre navate
divise da pilastri cilindrici: compaiono, per la prima volta, gli archi ogivali,
delineati da sottili cordonature. La mano di artisti toscani si fece sentire nella
decorazione del bel tiburio ottagonale che nasce però da una base quadrata:
qui, ignoti maestri toscani d'ispirazione senese e forse anche giottesca,
affrescarono nella prima metà del trecento le storie sacre della Vergine.
L'Abbazia, la cui dedicazione completa è Santa Maria di Rovegnano, segue
lo schema planimetrico tipico delle Abbazie Cistercensi.
Pianta a croce latina per la chiesa, transetto destro e sinistro, abside piatta a
tre cappelle absidali per ogni braccio.
Tre sono le navate, con copertura a volte a crociera, costolonate. La navata
centrale ha delle campate che sono in rapporto di 1 a 2 con quelle delle navate
laterali.
In origine si doveva vedere tutta una costruzione in mattoni rossi, in cotto,
progressivamente ricoperta da affreschi (dal XIV secolo in avanti).