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D.P.I.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI
Protezione degli occhi
Protezione delle vie
respiratorie
Protezione delle mani
Protezione dei piedi
Protezione dell’udito
Protezione del capo
 D.P.I. è qualunque attrezzatura
debba essere indossata per
proteggere da un rischio
 I D.P.I. devono essere impiegati
quando i rischi non possono essere
evitati o sufficientemente ridotti con
altri mezzi
 Gli indumenti e le uniformi di lavoro, a
meno che non proteggano da qualche
rischio, non sono DPI
D.P.I.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI
D.Lgs. 475/92 - TUTTI I DPI DEVONO ESSERE DOTATI
DI MARCATURA CE E ACCOMPAGNATI DA UNA NOTA
INFORMATIVA
CE
 I D.P.I. devono essere:
 adeguati al rischio da prevenire
 adeguati alle condizioni del luogo di
lavoro
 ergonomici
 adattabili all'utilizzatore
Valutare i rischi non eliminabili con altri mezzi
Individuare le caratteristiche dei D.P.I.
necessari
Individuare le condizioni di utilizzo
 Fornire a tutti i lavoratori i necessari D.P.I.
Assicurarne efficienza, igiene e sostituzione
Fornire adeguate istruzioni per l’uso corretto
Informare e formare i lavoratori
Addestramento, almeno per i D.P.I. salvavita e
di protezione dell'udito
Richiedere ai lavoratori l’uso dei D.P.I.
OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO
D.M. 2 maggio 2001
• UNI EN 458 = protezione dell’udito
• UNI 10720 = protezione delle vie respiratorie
• UNI EN 169 = protezione occhi con filtri per saldatura
• UNI EN 170 = protezione occhi con filtri per radiazioni UV
• UNI EN 171 = protezione occhi con filtri per radiazioni infrarosse
• UNI 9609 = indumenti protettivi da agenti chimici
CRITERI DI INDIVIDUAZIONE PER TALUNI DPI
Sottoporsi ai programmi di formazione e addestramento
sull’uso corretto dei D.P.I.
Utilizzarli correttamente
Averne cura e non modificarli
Segnalare immediatamente qualsiasi
difetto o inconveniente
OBBLIGHI DEI LAVORATORI
Dispositivi di protezione individuale di progettazione
complessa destinati a proteggere da rischi di morte
o di lesione grave o a carattere permanente
ENTRANO IN 3a CATEGORIA GLI APPARECCHI
DI PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE
XXX
9913
CE 0086
EN 149
FFP3
Marcatura CE
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
di 3A CATEGORIA (salvavita)
INFORMAZIONE, FORMAZIONE, ADDESTRAMENTO
ALL’USO DEI D.P.I. di 3A CATEGORIA
D.Lgs. 81/2008
FORMAZIONE TEORICA
ADDESTRAMENTO
NORMA UNI 10720
FORMAZIONE TEORICA
ADDESTRAMENTO
FORMATORE
Competente, formato e
segue aggiornamenti
D.P.I.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI
Protezione degli occhi
Protezione delle vie
respiratorie
Protezione delle mani
Protezione dei piedi
Protezione dell’udito
Protezione del capo
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE DELLE VIE
RESPIRATORIE
RESPIRATORI A FILTRO
Respiratori a filtro non assistiti
Dipendenti dall’atmosfera ambiente
Contro polveri Contro gas e vapori
Combinati:
contro gas, vapori e polveri
Respiratori a filtro a ventilazione assistita o forzata
Indipendenti dall’atmosfera ambiente
RESPIRATORI A FILTRO
CONDIZIONI DI UTILIZZO
Percentuale di Ossigeno in aria < al 17%
NON devono essere utilizzati nelle seguenti condizioni:
Concentrazione alta dei contaminanti (maggiore dei
limiti di utilizzo dei respiratori a filtro)
Presenza di gas/vapori con scarse proprietà di
avvertimento (sostanza inodore o soglia olfattiva
maggiore del limite di soglia)
Non nota la natura e/o concentrazione dei contaminanti
RESPIRATORI ISOLANTI
Indipendenti dall’atmosfera ambiente
ESEMPI DI MARCATURA DEL RESPIRATORE O FILTRO
FFP3
P3
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE DELL’UDITO
Danni da rumore Livello rumore
(dBA)
Superamento della soglia del dolore,
trauma acustico
120-130
Aggravamento dei disturbi
precedenti e danni uditivi cronici
85-120
Fastidio, irritabilità, cefalea,
affaticamento, calo concentrazione
70-85
Conversazione difficoltosa, difficoltà
nei lavori di precisione e in lavori
intellettuali
55-70
Fastidio nel sonno 35-55
Nessuno 0-35
CLASSIFICAZIONE DEI PROTETTORI AURICOLARI
Cuffie Archetti Inserti auricolari
Preformati
riutilizzabili
Malleabili/
Espandibili
monouso
Personalizzati
CARATTERISTICHE DEL RUMORE
Individuazione dei protettori per l’udito idonei
FATTORI AMBIENTALI
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Tipo e livello
Temperatura e umidità
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Presenza di polvere
Lavoro fisico
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SCELTA DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE DELL’UDITO
GUIDAALLA SCELTA DEL PROTETTORE AURICOLARE
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I pittogrammi indicano da quali rischi i guanti proteggono
FATTORI DI RISCHIO
RISCHI MECCANICI
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GUANTI PER I RISCHI MECCANICI
XXX YYY
abcd
T 10
CE
fabbricante
modello
pittogramma
per il rischio
meccanico
taglia
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conformità
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resistenza
all’abrasione (0-4)
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Tessuto jersey impregnato in
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GUANTI PER I RISCHI CHIMICI E MICRORGANISMI
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Tipo sostanza Tipo guanto Giudizio
Lattice naturale Sconsigliato
Neoprene Medio
Solvente (toluene) Nitrile Buono
PVC Medio
Fluoroelastomero Eccellente
GUANTI PER LA PROTEZIONE TERMICA
2122 41XX4X
Livelli di prestazione
Resistenza all’infiammabilità
Resistenza al calore da contatto
Resistenza al calore convettivo
Resistenza al calore radiante
Resistenza a piccoli spruzzi di
metallo fuso
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metallo fuso
GUANTI PER LAVORI SOTTO TENSIONE
CEI EN 60903 - CEI 11-3:
Specifica per guanti e muffole
di materiale isolante per
lavori sotto per tensione
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
DEGLI OCCHI
Lancio di detriti; collisione con oggetti statici; scivolamento; presenza di
pulviscolo o particelle fini; abrasione; ustione da liquidi bollenti o solidi fusi
Contatto con parti in tensione o esposizione ad archi elettrici da cortocircuito
Radiazioni infrarosse; abbagliamento; radiazioni ultraviolette; laser
Penetrazione di polveri molto fini, aerosol, liquidi, fumi, vapori e gas,
agenti/virus biologici
TIPOLOGIE DI RISCHI
MECCANICI
ELETTRICI
CHIMICI
RADIAZIONI
MARCATURA DEL D.P.I.
I EN 166 CE 3 F
Norma di
riferimento
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del fabbricante
Marcatura di
conformità
Campo di
utilizzo
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*Resistenza
meccanica
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3 – 2,5 I 1 S 9 N K
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Identificazione
del fabbricante
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all’appannamento
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da 1 a 3
Oculari
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protezione da
luce solare
Resistenza
meccanica
Campo di
utilizzo
Resistenza
all’abrasione
MARCATURA DEL D.P.I.
AMBIENTE DI LAVORO
TEMPO DI UTILIZZO
LAVORATORE
Temperatura ambiente
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SCELTA DELLA PROTEZIONE APPROPRIATA
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE DEI PIEDI
Caduta di oggetti; perforazione della suola; scivolamento; abrasioni; vibrazioni;
urti al malleolo e caviglia; urti o schiacciamento del metatarso
Accumulo di cariche elettrostatiche; contatto con parti in tensione
Calore per contatto; calore radiante; fuoco/fiamme; freddo/intemperie;
proiezione di materiali incandescente
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aggressivi; contaminazione chimica batteriologica
TIPOLOGIE DI RISCHI
MECCANICI
ELETTRICI
CHIMICI
TERMICI
Calzature
da Lavoro
(EN 347–CategoriaO)
Calzature
Protettive
(EN 346–Categoria P)
Calzature
di Sicurezza
(EN 345 – Categoria S)
Assicurano Comfort e
solidità definite da norma
europea
Assicurano Comfort e
solidità definite da norma
europea.
Sono dotate di puntale
protettivo per le dita in
caso di urti pari a 100J e
di schiacciamento sotto un
carico massimo di
1000daN
Assicurano Comfort e
solidità definite da norma
europea.
Sono dotate di puntale
protettivo per le dita in
caso di urti pari a 200J e di
schiacciamento sotto un
carico massimo di
1500daN
CATEGORIE
Codice
Denominazione
Classificazione
I
Scarpe in pelle o altri materiali,
con eccezione della gomma
pura o delle scarpe
completamente in polimero
II
Scarpe completamente in gomma
o scarpe in polimero (scarpe
vulcanizzate o sagomate)
CLASSIFICAZIONE
SISTEMA DI CLASSIFICAZIONE DELLE SCARPE
Categorie Requisiti
essenziali
Requisiti integrativi
S P O
SB PB I o II Dotazione di base
S1 P1 O1 I
Area tallone chiusa. Antistatica. Assorbimento
energia area tallone. Resistenza suola agli oli.
S2 P2 O2 I
Come S1, P1, O1, + materiale tomaia resistente
alla penetrazione all’acqua.
S3 P3 O3 I
Come S2, P2, O2, + resistenza penetrazione suola
a lamina d’acciaio.
S4 P4 O4 II
Antistatica. Assorbimento energia area tallone.
Resistenza suola e tomaia agli oli.
S5 P5 O5 II
Come S4, P4, O4, + resistenza penetrazione
suola con lamina d’acciaio.
REQUISITI AGGIUNTIVI
SIMBOL
O
REQUISITO/CARATTERISTICHE PRESTAZIONE
P Resistenza alla perforazione della suola ≥ 1000 N
E Assorbimento energia in zona tallone ≥ 20 J
A Calzatura antistatica Tra 0,1 e 1000 M
C Calzatura conduttiva < 0,1 M
WRU
Penetrazione e assorbimento di acqua della
tomaia
≥ 60 min.
CI Isolamento dal freddo Prova a – 20° C
HI Isolamento dal caldo Prova a 150° C
HRO Resistenza al calore per contatto Prova a 300° C
ORO Resistenza agli idrocarburi Aumento vol. ≤ 12%
ESEMPIO DI TIMBRATURA DI CALZATURE
XXX YYY
abcd
T 44
CE
EN 345
S3
Fabbricante
Articolo
Norma di
riferimento
Taglia
Marcatura di
conformità
05 - 03
Categoria
Mese ed anno di
fabbricazione
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE DEL CAPO
ELMETTI
Cadute di oggetti, urti, impigliamento dei capelli, ecc.
Contatto diretto con parti in tensione, cariche elettrostatiche
Gocciolamenti, spruzzi, ecc. di prodotti chimici
TIPOLOGIE DI RISCHI
MECCANICI
ELETTRICI
CHIMICI
TERMICI
Caldo/freddo, proiezione di materiali in fusione, fiamme, ecc.
Casco antiurto
per l’industria ( EN 812 )
Elmetto di protezione
per l’industria ( EN 397 )
Destinato a proteggere dagli effetti di un
urto della testa contro un oggetto duro e
immobile, tale da causare lacerazione o
altre ferite superficiali
Destinati a proteggere dal rischio di
lesione per effetto di: caduta di gravi,
cadute accidentali, contatto con
elementi taglienti, contatto con parti
calde o fredde, folgorazione e
schiacciamento per intrappolamento
CLASSIFICAZIONE
Resistenza alla penetrazione
Assorbimento degli urti
Rottura del sottogola
Resistenza alla fiamma
Etichetta
REQUISITI OBBLIGATORI
Temperatura molto alta
Temperatura molto bassa
Deformazione laterale
Proprietà elettriche
Spruzzi di metallo fuso
REQUISITI FACOLTATIVI
Scelta nei colori
Predisposizione altri D.P.I.
Caratteristiche generali
Leggerezza
Comfort
GUIDAALLA SCELTA
ETICHETTA
Elenco delle voci sempre presenti in Etichetta
• Temperatura molto bassa
• Temperatura molto alta
• Isolamento elettrico
• Deformazione laterale
• Spruzzo metallo fuso
• Numero della norma di riferimento
• Marchio o nome del costruttore
• Anno e trimestre di costruzione
• Tipo di elmetto (designazione del fabbricante)
• Taglia o gamma di taglie
• Abbreviazione del materiale della calotta
Elenco dei requisiti facoltativi dichiarati in Etichetta
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  • 1. D.P.I. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI Protezione degli occhi Protezione delle vie respiratorie Protezione delle mani Protezione dei piedi Protezione dell’udito Protezione del capo
  • 2.
  • 3.
  • 4.  D.P.I. è qualunque attrezzatura debba essere indossata per proteggere da un rischio  I D.P.I. devono essere impiegati quando i rischi non possono essere evitati o sufficientemente ridotti con altri mezzi  Gli indumenti e le uniformi di lavoro, a meno che non proteggano da qualche rischio, non sono DPI D.P.I. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI
  • 5. D.Lgs. 475/92 - TUTTI I DPI DEVONO ESSERE DOTATI DI MARCATURA CE E ACCOMPAGNATI DA UNA NOTA INFORMATIVA CE  I D.P.I. devono essere:  adeguati al rischio da prevenire  adeguati alle condizioni del luogo di lavoro  ergonomici  adattabili all'utilizzatore
  • 6. Valutare i rischi non eliminabili con altri mezzi Individuare le caratteristiche dei D.P.I. necessari Individuare le condizioni di utilizzo  Fornire a tutti i lavoratori i necessari D.P.I. Assicurarne efficienza, igiene e sostituzione Fornire adeguate istruzioni per l’uso corretto Informare e formare i lavoratori Addestramento, almeno per i D.P.I. salvavita e di protezione dell'udito Richiedere ai lavoratori l’uso dei D.P.I. OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO
  • 7. D.M. 2 maggio 2001 • UNI EN 458 = protezione dell’udito • UNI 10720 = protezione delle vie respiratorie • UNI EN 169 = protezione occhi con filtri per saldatura • UNI EN 170 = protezione occhi con filtri per radiazioni UV • UNI EN 171 = protezione occhi con filtri per radiazioni infrarosse • UNI 9609 = indumenti protettivi da agenti chimici CRITERI DI INDIVIDUAZIONE PER TALUNI DPI
  • 8. Sottoporsi ai programmi di formazione e addestramento sull’uso corretto dei D.P.I. Utilizzarli correttamente Averne cura e non modificarli Segnalare immediatamente qualsiasi difetto o inconveniente OBBLIGHI DEI LAVORATORI
  • 9.
  • 10.
  • 11. Dispositivi di protezione individuale di progettazione complessa destinati a proteggere da rischi di morte o di lesione grave o a carattere permanente ENTRANO IN 3a CATEGORIA GLI APPARECCHI DI PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE XXX 9913 CE 0086 EN 149 FFP3 Marcatura CE DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE di 3A CATEGORIA (salvavita)
  • 12. INFORMAZIONE, FORMAZIONE, ADDESTRAMENTO ALL’USO DEI D.P.I. di 3A CATEGORIA D.Lgs. 81/2008 FORMAZIONE TEORICA ADDESTRAMENTO NORMA UNI 10720 FORMAZIONE TEORICA ADDESTRAMENTO FORMATORE Competente, formato e segue aggiornamenti
  • 13. D.P.I. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI Protezione degli occhi Protezione delle vie respiratorie Protezione delle mani Protezione dei piedi Protezione dell’udito Protezione del capo
  • 14.
  • 15. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE
  • 16.
  • 17.
  • 18.
  • 19.
  • 20.
  • 21.
  • 22.
  • 23.
  • 24.
  • 25. RESPIRATORI A FILTRO Respiratori a filtro non assistiti Dipendenti dall’atmosfera ambiente Contro polveri Contro gas e vapori Combinati: contro gas, vapori e polveri Respiratori a filtro a ventilazione assistita o forzata Indipendenti dall’atmosfera ambiente
  • 26. RESPIRATORI A FILTRO CONDIZIONI DI UTILIZZO Percentuale di Ossigeno in aria < al 17% NON devono essere utilizzati nelle seguenti condizioni: Concentrazione alta dei contaminanti (maggiore dei limiti di utilizzo dei respiratori a filtro) Presenza di gas/vapori con scarse proprietà di avvertimento (sostanza inodore o soglia olfattiva maggiore del limite di soglia) Non nota la natura e/o concentrazione dei contaminanti
  • 27.
  • 28.
  • 29.
  • 30.
  • 31.
  • 33.
  • 34. ESEMPI DI MARCATURA DEL RESPIRATORE O FILTRO FFP3 P3
  • 36. Danni da rumore Livello rumore (dBA) Superamento della soglia del dolore, trauma acustico 120-130 Aggravamento dei disturbi precedenti e danni uditivi cronici 85-120 Fastidio, irritabilità, cefalea, affaticamento, calo concentrazione 70-85 Conversazione difficoltosa, difficoltà nei lavori di precisione e in lavori intellettuali 55-70 Fastidio nel sonno 35-55 Nessuno 0-35
  • 37. CLASSIFICAZIONE DEI PROTETTORI AURICOLARI Cuffie Archetti Inserti auricolari Preformati riutilizzabili Malleabili/ Espandibili monouso Personalizzati
  • 38. CARATTERISTICHE DEL RUMORE Individuazione dei protettori per l’udito idonei FATTORI AMBIENTALI FATTORI ORGANIZZATIVI FATTORI INDIVIDUALI Tipo e livello Temperatura e umidità Segnali di avvertimento Presenza di polvere Lavoro fisico Durata di utilizzo Giudizio su comfort Praticità, taglia adeguata Patologie dell’orecchio SCELTA DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE DELL’UDITO
  • 39. GUIDAALLA SCELTA DEL PROTETTORE AURICOLARE Tipo di lavoro/ ambiente di lavoro Dispositivo migliore Dispositivo sconsigliato Ambienti con alta T° e umidità - Lavoro fisico Ambienti polverosi Esposizione ripetuta a rumori di breve durata Esposizione continua a rumori dannosi Contemporaneità con altri dispositivi di protezione Tipo di lavoro/ ambiente di lavoro Dispositivo migliore Dispositivo sconsigliato Ambienti con alta T° e umidità - Lavoro fisico Ambienti polverosi Esposizione ripetuta a rumori di breve durata Esposizione continua a rumori dannosi Contemporaneità con altri dispositivi di protezione
  • 41. SCELTA DEI GUANTI DI PROTEZIONE SCELTA DEI GUANTI DI PROTEZIONE Materiali taglienti, abrasivi Scivolamento della presa Elettricità Sostanze chimiche Spruzzi incandescenti Caldo/freddo Sensibilità tattile, destrezza Durata di utilizzo Variabilità del lavoro Disponibilità taglie Morbidezza, traspirabilità, cuciture Sostanze allergizzanti, irritanti Individuazione dei guanti idonei Microrganismi ALTRI FATTORI FATTORI ORGANIZZATIVI FATTORI DI RISCHIO
  • 42. I pittogrammi indicano da quali rischi i guanti proteggono FATTORI DI RISCHIO RISCHI MECCANICI RISCHI CHIMICI E MICROBIOLOGICI TAGLIO DA LAMA ELETTRICITA’ STATICA CALORE E FUOCO FREDDO
  • 43. GUANTI PER I RISCHI MECCANICI XXX YYY abcd T 10 CE fabbricante modello pittogramma per il rischio meccanico taglia marcatura di conformità 2 1 2 2 resistenza all’abrasione (0-4) resistenza al taglio (0-5) resistenza alla perforazione (0-4) resistenza allo strappo (0-4)
  • 44. GUANTI PER I RISCHI MECCANICI - esempi Fibra Kevlar. Resistenza al taglio e calore per contatto Ricoperto in poliuretano. Resistenza al taglio e abrasione Nitrile Tessuto jersey impregnato in NBR (Nitrile-Buthadiene- Rubber). Protezione dall’ olio e grasso
  • 45. GUANTI PER I RISCHI CHIMICI E MICRORGANISMI Es: consultazione della tabella delle resistenze chimiche di un catalogo Tipo sostanza Tipo guanto Giudizio Lattice naturale Sconsigliato Neoprene Medio Solvente (toluene) Nitrile Buono PVC Medio Fluoroelastomero Eccellente
  • 46.
  • 47. GUANTI PER LA PROTEZIONE TERMICA 2122 41XX4X Livelli di prestazione Resistenza all’infiammabilità Resistenza al calore da contatto Resistenza al calore convettivo Resistenza al calore radiante Resistenza a piccoli spruzzi di metallo fuso Resistenza a grandi proiezioni di metallo fuso
  • 48. GUANTI PER LAVORI SOTTO TENSIONE CEI EN 60903 - CEI 11-3: Specifica per guanti e muffole di materiale isolante per lavori sotto per tensione
  • 49.
  • 50.
  • 51.
  • 53. Lancio di detriti; collisione con oggetti statici; scivolamento; presenza di pulviscolo o particelle fini; abrasione; ustione da liquidi bollenti o solidi fusi Contatto con parti in tensione o esposizione ad archi elettrici da cortocircuito Radiazioni infrarosse; abbagliamento; radiazioni ultraviolette; laser Penetrazione di polveri molto fini, aerosol, liquidi, fumi, vapori e gas, agenti/virus biologici TIPOLOGIE DI RISCHI MECCANICI ELETTRICI CHIMICI RADIAZIONI
  • 54. MARCATURA DEL D.P.I. I EN 166 CE 3 F Norma di riferimento Identificazione del fabbricante Marcatura di conformità Campo di utilizzo Montatura *Resistenza meccanica * Dove applicabile
  • 55. 3 – 2,5 I 1 S 9 N K Tipo di filtro: da 2 a 6 Identificazione del fabbricante Resistenza all’appannamento Classe ottica: da 1 a 3 Oculari Grado di protezione da luce solare Resistenza meccanica Campo di utilizzo Resistenza all’abrasione MARCATURA DEL D.P.I.
  • 56. AMBIENTE DI LAVORO TEMPO DI UTILIZZO LAVORATORE Temperatura ambiente Sbalzi di Temperatura Corretta visione dei colori Presenza di elementi abrasivi Presenza di solventi o corrosivi Peso Aerazione Qualità ottica Campo visivo Dimensioni e peso Correzione ottica Compatibilità con altri D.P.I. SCELTA DELLA PROTEZIONE APPROPRIATA
  • 58. Caduta di oggetti; perforazione della suola; scivolamento; abrasioni; vibrazioni; urti al malleolo e caviglia; urti o schiacciamento del metatarso Accumulo di cariche elettrostatiche; contatto con parti in tensione Calore per contatto; calore radiante; fuoco/fiamme; freddo/intemperie; proiezione di materiali incandescente Penetrazione di polveri o prodotti nocivi; gocciolamento di prodotti chimici aggressivi; contaminazione chimica batteriologica TIPOLOGIE DI RISCHI MECCANICI ELETTRICI CHIMICI TERMICI
  • 59. Calzature da Lavoro (EN 347–CategoriaO) Calzature Protettive (EN 346–Categoria P) Calzature di Sicurezza (EN 345 – Categoria S) Assicurano Comfort e solidità definite da norma europea Assicurano Comfort e solidità definite da norma europea. Sono dotate di puntale protettivo per le dita in caso di urti pari a 100J e di schiacciamento sotto un carico massimo di 1000daN Assicurano Comfort e solidità definite da norma europea. Sono dotate di puntale protettivo per le dita in caso di urti pari a 200J e di schiacciamento sotto un carico massimo di 1500daN CATEGORIE
  • 60. Codice Denominazione Classificazione I Scarpe in pelle o altri materiali, con eccezione della gomma pura o delle scarpe completamente in polimero II Scarpe completamente in gomma o scarpe in polimero (scarpe vulcanizzate o sagomate) CLASSIFICAZIONE
  • 61. SISTEMA DI CLASSIFICAZIONE DELLE SCARPE Categorie Requisiti essenziali Requisiti integrativi S P O SB PB I o II Dotazione di base S1 P1 O1 I Area tallone chiusa. Antistatica. Assorbimento energia area tallone. Resistenza suola agli oli. S2 P2 O2 I Come S1, P1, O1, + materiale tomaia resistente alla penetrazione all’acqua. S3 P3 O3 I Come S2, P2, O2, + resistenza penetrazione suola a lamina d’acciaio. S4 P4 O4 II Antistatica. Assorbimento energia area tallone. Resistenza suola e tomaia agli oli. S5 P5 O5 II Come S4, P4, O4, + resistenza penetrazione suola con lamina d’acciaio.
  • 62. REQUISITI AGGIUNTIVI SIMBOL O REQUISITO/CARATTERISTICHE PRESTAZIONE P Resistenza alla perforazione della suola ≥ 1000 N E Assorbimento energia in zona tallone ≥ 20 J A Calzatura antistatica Tra 0,1 e 1000 M C Calzatura conduttiva < 0,1 M WRU Penetrazione e assorbimento di acqua della tomaia ≥ 60 min. CI Isolamento dal freddo Prova a – 20° C HI Isolamento dal caldo Prova a 150° C HRO Resistenza al calore per contatto Prova a 300° C ORO Resistenza agli idrocarburi Aumento vol. ≤ 12%
  • 63. ESEMPIO DI TIMBRATURA DI CALZATURE XXX YYY abcd T 44 CE EN 345 S3 Fabbricante Articolo Norma di riferimento Taglia Marcatura di conformità 05 - 03 Categoria Mese ed anno di fabbricazione
  • 64. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE DEL CAPO ELMETTI
  • 65. Cadute di oggetti, urti, impigliamento dei capelli, ecc. Contatto diretto con parti in tensione, cariche elettrostatiche Gocciolamenti, spruzzi, ecc. di prodotti chimici TIPOLOGIE DI RISCHI MECCANICI ELETTRICI CHIMICI TERMICI Caldo/freddo, proiezione di materiali in fusione, fiamme, ecc.
  • 66. Casco antiurto per l’industria ( EN 812 ) Elmetto di protezione per l’industria ( EN 397 ) Destinato a proteggere dagli effetti di un urto della testa contro un oggetto duro e immobile, tale da causare lacerazione o altre ferite superficiali Destinati a proteggere dal rischio di lesione per effetto di: caduta di gravi, cadute accidentali, contatto con elementi taglienti, contatto con parti calde o fredde, folgorazione e schiacciamento per intrappolamento CLASSIFICAZIONE
  • 67. Resistenza alla penetrazione Assorbimento degli urti Rottura del sottogola Resistenza alla fiamma Etichetta REQUISITI OBBLIGATORI
  • 68. Temperatura molto alta Temperatura molto bassa Deformazione laterale Proprietà elettriche Spruzzi di metallo fuso REQUISITI FACOLTATIVI
  • 69. Scelta nei colori Predisposizione altri D.P.I. Caratteristiche generali Leggerezza Comfort GUIDAALLA SCELTA
  • 70. ETICHETTA Elenco delle voci sempre presenti in Etichetta • Temperatura molto bassa • Temperatura molto alta • Isolamento elettrico • Deformazione laterale • Spruzzo metallo fuso • Numero della norma di riferimento • Marchio o nome del costruttore • Anno e trimestre di costruzione • Tipo di elmetto (designazione del fabbricante) • Taglia o gamma di taglie • Abbreviazione del materiale della calotta Elenco dei requisiti facoltativi dichiarati in Etichetta