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GREEN MOVING N°3 - La nuova era della Responsabilità Sociale d'Impresa

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LA RIVISTA DI RIFERIMENTO PER LA LOGISTICA E I TRASPORTI
Numero 3
kairosrainbow.it
GDO e società: I servizi agli over 70
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12
Green Moving è di proprietà di
KAIROS RAINBOW SRL
indirizzo: Via Luca Gaurico, 9/11
00143, Roma
tel.: 06 83365443
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Essere imprenditore:
di Salvatore Cortesini, CEO Kairos Rainbow
Quella dell’im-
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GREEN MOVING N°3 - La nuova era della Responsabilità Sociale d'Impresa

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Green Moving è la rivista di Kairos Rainbow destinata a chi si occupa di logistica e trasporti per aiutarli a mantenersi aggiornati sulle soluzioni più innovative e sostenibili del proprio settore.

Per info: info@kairosrainbow.it
Scopri di più: https://www.treedom.net/it/organization/kairos-rainbow-srl/event/greenmoving
https://kairosrainbow.it/

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GREEN MOVING N°3 - La nuova era della Responsabilità Sociale d'Impresa

  1. 1. LA RIVISTA DI RIFERIMENTO PER LA LOGISTICA E I TRASPORTI Numero 3 kairosrainbow.it GDO e società: I servizi agli over 70 DOSSIER Kairos Rainbow e Clinton Foundation: Insieme per un futuro più giusto OCCUPAZIONE Il “Rinascimento" sostenibile del gigante della birra DOSSIER L'impatto della Brexit sulla logistica in Europa: un rischio da mitigare? DOSSIER Logistica e Innovazione: l'era delle Startup 4.0 NEWS La nuova era INNOVAZIONI SOCIALE D'IMPRESA della RESPONSABILITÀ
  2. 2. 12 Green Moving è di proprietà di KAIROS RAINBOW SRL indirizzo: Via Luca Gaurico, 9/11 00143, Roma tel.: 06 83365443 mail: info@kairosrainbow.it web: www.kairosrainbow.it Si accettano pagamenti in Bitcoin Direttore: Salvatore Cortesini Coordinamento: Antonio Serino Testi, grafica e impaginazione a cura di onehourmarketing.it INDICE MAGAZINE IN CARTA RICICLATA 3 Essere imprenditore: una sfida con se stessi, una responsabilità verso gli altri - di Salvatore Cortesini EDITORIALE 4 La nuova responsabilità sociale d'impresa INNOVAZIONI 16 Il “Rinascimento" sostenibile del gigante della birra SOSTENIBILITÀ 20 La strategia sostenibile di Campari TREND 22 L'impatto della Brexit sulla logistica in Europa: un rischio da mitigare? ATTUALITÀ 23 Pillole di CSR: Illuminiamo il futuro! RUBRICHE 12 Logistica e Innovazione: l'era delle Startup 4.0 RICERCA 10 Kairos Rainbow e Clinton Foundation: Insieme per un futuro più giusto OCCUPAZIONE 6 GDO e società: I servizi agli over 70 DOSSIER
  3. 3. GREEN MOVING2 3 Essere imprenditore: di Salvatore Cortesini, CEO Kairos Rainbow Quella dell’im- prenditore non èunacarriera,maunvero e proprio percorso di vita fat- to di continui cambiamenti e balzi in avanti, di obiettivi sempre più ambiziosi e di grandi sogni. Un percorso che io ho cominciato a soli 19 anni. Ogni sera, intorno al tavolo della cucina, con la mia famiglia, sognavamo e pianifica- vamo il futuro. Durante quelle riunioni improvvisate, coi piatti impilati ancora da lavare e il gatto che si strusciava contro le nostre gambe, ho scoperto e fatto miei quei valori che mi avrebbero ac- compagnato in tutta la mia carrie- ra di imprenditore. È stata la mia famiglia a insegnarmi l’importan- za di prendermi cura di chi mi circonda. Non solo dei miei cari e della mia azienda, ma anche della comunità allargata: andare oltre ai confini dettati dai miei interessi immediati, pensare a lungo termi- ne e cercare di trasformare il mon- do in un posto migliore rispetto a quello che ho trovato. E tutto questo si può, si deve fare quando si sceglie di fare imprenditoria. Le aziende in- fatti sono elementi fondamen- tali del tessuto sociale, motori di valorizzazione sociale che generano ricchezza non solo per l’imprendito- sponsabilità sociale, investen- do in tutto quasi 1 miliardo e mezzo di euro, ben il 25% in più rispetto al 2015 (dati dell’Osser- vatorio Socialis 2018). Tra le iniziative di responsabi- lità sociale lanciate da Kairos Rainbow, l’azienda di trasporti e logistica di cui sono CEO, mi sta particolarmente a cuore un progetto di integrazione profes- sionale dei migranti che hanno ottenuto status di rifugiato, vol- to a risolvere due problemi del- la nostra società: la difficoltà nel reperire personale qualificato nel settore Autotrasporti e il bas- sissimo tasso di occupazione di rifugiati in Italia. Il progetto si chiama “Reinven- ting Refugee Integration and Employment in Italy” e ha vinto il premio Featuring Opportuni- ty Award della Clinton Global Initiative (CGI), iniziativa pro- mossa dall’ex Presidente degli Stati Uniti d’America Bill Clin- ton e dalla sua Fondazione. Il mio invito alla Grande Distri- buzione Organizzata e ai suoi fornitori è che sempre più azien- de decidano di percorrere con coraggio una strada di innova- zione e di cambiamento, che dia valore reale alla propria attività, generi ricchezza e sia fonte di benessere sociale per tutti. re, gli azionisti, i collaboratori e i dipendenti, ma, se gestite bene, anche per la società intera. Per questo da diversi anni ho abbracciato la visione della Re- sponsabilità Sociale d’Impresa. Perché credo che sia nostra re- sponsabilità compiere scelte in grado di soddisfare sia i bisogni del presente, sia quelli delle futu- re generazioni. Ogni imprenditore ha il compi- to di creare un clima produttivo e sereno sul lavoro, assicurare i diritti di dipendenti e/o colle- ghi, instaurare rapporti di fidu- cia con i fornitori e offrire un prodotto o un servizio di qualità che migliori la vita dei clienti, anche nelle piccole cose. Ma la nostra responsabilità come esse- ri umani trascende i confini del- la nostra cerchia di conoscenze, fino ad includere l’ambiente. È fondamentale assicurarsi che le proprie attività commerciali non danneggino il mondo, ma anzi, diano un contributo positivo grazie alla ricerca e allo sviluppo di nuove tecnologie e a processi integrativi sani. Posso affermare con gioia di non essere il solo, oggi in Italia, ad avere questa convinzione: nel 2018 85 su 100 imprese, con più di 80 dipendenti, si sono impegnate in iniziative di re- gli altri una sfida con se stessi, una responsabilità verso EDITORIALE
  4. 4. Le aziende oggi considerano l’impegno per l’ambiente, per temi sociali e di governance un fattore determinante per migliorare la performance di lungo periodo perché danno agli investitori chiari segnali sull’efficienza del management e sull’eccellenza dei risultati. GREEN MOVING NUMERO 34 L a Responsabilità Sociale d’Impresa (CSR, dall’in- glese Corporate Sociale Responsibility), non è una tematica nuova. Da almeno ven- ti anni le aziende si preoccupano dell’impatto che la loro attività ha sul mondo, in termini sociali e ambientali, e cercano di dare un contributo positivo al benesse- re delle comunità in cui operano. Ciò che sta cambiando, però, è il modo di concepire la CSR e le mo- tivazioni che spingono le aziende a impegnarsi in tal senso. Per molti anni infatti i piccoli e medi imprenditori hanno consi- derato la CSR come una prerogati- va delle grandi aziende e un modo per “farsi belli, ripulirsi e rifarsi l’immagine”. Per la maggior parte degli impren- ditori, la CSR era solo una leva di marketing, un ornamento non ne- cessario e troppo costoso, al di là della loro portata. Ma sembra che le cose stiano cambiando. 300 miliardi di dol- lari di investimenti a impatto so- ciale e un miliardo di beneficiari nel mondo entro il 2020: questa la dimensione di mercato attesa secondo il Prof. Mario Calderini, fondatore e direttore di Tiresia, il centro di ricerca del Politecnico di Milano sull’innovazione e la fi- nanza per l’impatto sociale. È in atto una trasformazione globale e profonda nei modelli impren- ditoriali, nel terzo settore come nel non profit e sui mercati finan- ziari. Il segno di questa trasfor- mazione è la ricerca, intenzionale, di un impatto sociale misurabile da affiancare agli obiettivi di cre- azione di valore economico. Vuoi discutere di CSR e trovare modi concreti per applicarla nella TUAREALTÀ AZIENDALE? TEL: +39 06 83365443 CEL: +39 345 3100328 MAIL: info@kairosrainbow.it WEB: kairosrainbow.it Come risultato, la società sem- pre più spesso guarda al settore privato e chiede alle aziende di rispondere su tematiche socia- li più ampie". Il messaggio è chiaro: niente impegno sociale, niente fondi. Influenzare i CEO aziendali è una grande novità per BlackRock, che, fino a ieri, si definiva una so- cietà di investimenti passiva. Una società, cioè, che non faceva pres- sioni sui CEO delle aziende in cui investiva e che spesso criticava gli azionisti attivisti, rei di farsi in- fluenzare da mode effimere. Questo cambio di mentalità nel- la politica di investimenti di BlackRock è sintomo di un cam- biamento più ampio e diffuso nei confronti della CSR. La nuova era della RESPONSABILITÀ SOCIALE D'IMPRESA Non solo strumento di marketing, ma segno della solidità aziendale agli occhi degli investitori. Secondo il VIII Rapporto sull’impegno sociale delle azien- de in Italia dell’Osservatorio Socialis, che ha analizzato 400 aziende italiane con più di 80 dipendenti, quasi l’85% delle aziende italiane promuove ini- ziative in qualche modo legate alla CSR con un incremento del 5% negli ultimi due anni. Anche gli investimenti sono aumentati, raggiungendo nel 2017 quasi un miliardo e mezzo di euro, cioè il 25% in più rispetto al 2015. Le aziende oggi considerano l’impegno per l’ambiente, per temi sociali e di governance un fattore determinante per migliorare la performance di lungo periodo perché danno agli investitori chiari segnali sull’efficienza del management e sull’eccellenza dei risultati. È giunto quindi il momento, an- che per gli imprenditori delle PMI italiane, di trovare attività che possano far bene alla società e all’ambiente, e nel contempo rafforzare la propria azienda. Secondo lo stesso rapporto, la ci- fra media spesa in attività di CSR è di 209mila euro all’anno. Che cosa spinge un imprenditore ad investire una tale somma in at- tività di responsabilità sociale? La motivazione più forte data dall’85% degli imprenditori in- tervistati è la convinzione che tali attività attrarranno nuovi investitori, agli occhi dei quali l’azienda risulterà più affidabile in termini di accesso al credito. Questa convinzione delle azien- de italiane è sostenuta dalle af- fermazioni dei big degli investi- menti internazionali. A inizio 2018 Larry Fink, fonda- tore e amministratore delegato di BlackRock, primo investito- re mondiale con 6mila miliar- di di dollari, ha pubblicato una lettera aperta che ha sconvolto la finanza internazionale. "La società chiede che le aziende, pubbliche e private, abbiano uno scopo sociale - scrive Fink -. Per prosperare nel tempo, ogni società non deve solo ottenere risultati fi- nanziari, ma anche mostrare di po- terdareuncontributopositivoalla società. Molti governi non si stanno preparando al futuro su questioni come le pensioni, le infrastrutture per l'automazione e le strategie per non perdere lavoratori. Fonte: VIII Rapporto sull’impegno sociale delle aziende in Italia dell’Osservatorio Socialis (2018) INNOVAZIONI PER ESPLORARE LE POSSIBILITÀ DI PARTNERSHIP! CONTATTACI 2001 44 76 65 69 64 73 80 85 2003 2007 2009 2011 2013 2015 2017
  5. 5. GREEN MOVING NUMERO 2 76 La nuova frontiera della GDO: I servizi agli OVER C hiunque abbia visita- to Parigi e si sia vera- mente immerso nella vita locale, non potrà non aver notato che le strade, spesso anche di sera, sono po- polate da anziani. Può capitare così di imbattersi in un’affaticata signora con i capelli grigi che si fa largo tra i turisti sostenendo- si a due stampelle, o in un uomo sulla 70ina, con problemi alla vi- sta, che si trascina dietro pesanti borse della spesa e incespica sulla strada un po’ dismessa e in salita di Montmartre. Sono due parigi- ni DOC, nati e cresciuti a Parigi, costretti ad allontanarsi dal pro- prio quartiere per fare la spesa a causa dello spropositato aumen- to dei prezzi dei supermercati e delle boulangerie, gonfiati dalla presenza costante dei turisti. Un problema destinato a diffon- dersi sempre più, man mano che la popolazione invecchia. Secondi i dati ISTAT (2016) il 22% degli italiani è over 65. In Francia, il numero dei cittadini anziani è destinato a crescere del 104% entro il 2035 (The Guar- dian 2012). Se si unisce l’avanza- re dell’età alla poca disponibilità economica e spesso alla solitudi- ne tipica di chi vive nelle grandi città, lontano da famiglia e figli, è chiaro che fare la spesa può diventare una vera e propria impresa titanica: “È diventato così difficile salire le scale”, “Da quando è morta mia moglie, per cena apro una lattina e via”, “Non me la sento più di guidare fino al supermercato e non mi è 70 Con l’avanzare dell’età, fare la spesa può diventare una vera e propria impresa titanica: alla poca disponibilità economica si unisce la solitudine di chi vive lontano da famiglia e figli. Quali soluzioni può offrire la Grande Distribuzione Organizzata agli over 70? Secondi i dati ISTAT (2016) il 22% degli italiani è over 65. In Francia, il numero dei cittadini anziani è destinato a crescere del104%entroil2035. (The Guardian 2012). possibile andarci a piedi a causa delle mie ginocchia”. Ma se Maometto non può anda- re alla montagna, la montagna andrà da Maometto. Per fortuna infatti sempre più supermercati e negozi si stanno attrezzando per offrire un servizio di conse- gna a domicilio e molte attività DOSSIER
  6. 6. GREEN MOVING NUMERO 2 98 offrono agevolazioni e sconti sulla consegna per gli anziani. Tra le più famose ci sono Esse- lunga, la E-Coop, Pronto Spesa (CRAI Torino), DrinDrin (che permette di fare acquisti online non solo dai supermercati loca- li ma anche da farmacie e para- farmacie, pastifici, negozi di as- sistenza e vendita di ricambi ed elettrodomestici ecc.), Basko (che offre consegne da panetterie, ma- cellerie e pescherie), TuttoStore. com (dove è possibile acquistare anche articoli casalinghi, di can- Cosa può fare la TUA AZIENDA per tenere in considerazione I BISOGNI DEGLI ANZIANI? volentieri a scambiare quattro chiacchiere, creando un momento sociale che spezza la solitudine per molti anziani. Tuttavia i problemi sono ancora tanti. Da un lato in- fatti, ciò che per noi è sinonimo di comodità può essere un vero grat- tacapo per un over 70. Pensiamo alle insidie nascoste nell’effettuare un ordine online: bisogna avere a disposizione un telefono smart, un tablet o un computer (ed essere in grado di utilizzarlo), accedere alla piattaforma del supermercato di fiducia, scegliere i prodotti fra le migliaia di opzioni che vengono proposte, fare il check out, selezio- nare data e orario di consegna e pagare con carta di credito. poti, e li intrattengono con giochi e quiz pensati apposta per la loro fascia di età. Un altro problema è quello della sicurezza. Molti anziani infatti non si fidano ad aprire la porta di casa ad uno sconosciuto (e fanno bene, considerando che le truffe e i furti ai loro danni sono sempre in aumento). Ladri e truffatori si fingono fattorini per entrare nelle case delle persone anziane e de- rubarle, o per farsi consegnare soldi. Sono in fase di sviluppo alcune app per cellulare che, collegate alla piattaforma di acquisto e di consegna del supermercato, per- mettono all’utente di ricevere in Mentre Coop Lombardia sostiene i costi del trasporto, i volontari di Auser, oltre a realizzare materialmente il servizio, si fermano volentieri a scambiare quattro chiacchiere, creando un momento sociale che spezza la solitudine per molti anziani. celleria e per animali) e Voglio a Domicilio (un elenco di servizi di delivery suddiviso per città e per argomento). Qualche volta poi c’è anche l’aiu- to di associazioni di volontaria- to, come nel caso del progetto “2 mani in più”, l’accordo tra la Coop eAuseraVillasanta(MB),chepre- vede la consegna della spesa a casa per anziani non autosufficienti e il recapito a casa della spesa fatta dall’anziano e lasciata in custodia al supermercato. Mentre la Coop Lombardia sostie- ne i costi del trasporto, i volontari di Auser, oltre a realizzare mate- rialmente il servizio, si fermano Passaggi che per una persona an- ziana possono risultare molto dif- ficili. Per questo negli Stati Uniti, Inghilterra e Australia molti cen- tri per la terza età offrono corsi gratuiti per imparare ad usare la tecnologia. Alcuni esempi sono Older Adults Technology Ser- vices (OATS) a New York e San Francisco e Senior Planet Explo- ration Center a Manhattan, che insegnano agli anziani ad usare device elettronici quali smar- tphone e tablet per accedere ad app che semplificano la loro vita, li aiutano a monitorare l’assun- zione di medicinali, permettono loro di comunicare con figli e ni- anticipo il nome, il numero di ri- conoscimento e la foto di chi ef- fettuerà la consegna. Questo ov- viamente diminuisce il senso di insicurezza e i rischi, perché per- mette alla persona di controllare l’identità del fattorino o dell’auti- sta già dal citofono o dallo spion- cino della porta. Si apre così una grande op- portunità per la GDO e per le aziende partner: offrire un ser- vizio customizzato che aiuti una parte importante della popola- zione del nostro paese, e che nei prossimi anni porterà fatturati importanti e assumerà spessore sempre maggiore. DOSSIER POSSIAMO AIUTARTI A FAR CRESCERE IL TUO BUSINESS! CONTATTACI TEL: +39 06 83365443 CEL: +39 345 3100328 MAIL: info@kairosrainbow.it WEB: kairosrainbow.it
  7. 7. GREEN MOVING NUMERO 2 1110 I l settore della logistica e tra- sporti presenta ormai da diversi anni un problema importante: è sempre più dif- ficile trovare personale qualificato e affidabile. Questo trend negativo ha visto segni di ripresa grazie ad una crescita della categoria Cor- rieri / Corrieri espresso (+11,6%) e a nuove assunzioni nell’Autotra- sporto (+1.871) (dati dell’Osserva- torio Gino Marchet del Politecni- co di Milano). Tuttavia, il 64% dei fornitori ritiene che vi sia ancora una spiccata carenza di autisti, con ripercussioni sull’impostazione delle politiche di acquisto e offerta da parte di committenti e fornitori di servizi logistici. Desiderosa di dare un contri- buto positivo alla risoluzione di questo problema, Kairos Rain- bow ha notato un altro fenomeno problematico: secondo un’analisi della Fondazione Tent, solo 1% di coloro che ottengono lo status di rifugiato politico, tra i 25 e i 35 anni, riesce ad ottenere un lavoro. Il tasso di disoccupazione rimane al 99%. Kairos Rainbow ha visto in questi due problemi sociali ed economici l’opportunità di pro- porre un nuovo modello e nel 2016 è stata la prima azienda a lanciare il progetto “Reinventing Refugee Integration and Employ- ment in Italy”. Questo progetto di responsabilità sociale d’impresa KAIROS RAINBOW E CLINTON FOUNDATION: INSIEME per un futuro più giusto ferente italiano dell’iniziativa. "Clinton Global Initiative è un movimento globale dove ogni parola pronunciata, ogni part- nership scoperta ed ogni promes- sa fatta possono avere un impatto diretto sulla vita di milioni di per- sone nel mondo sulle generazioni che verranno" - Nelson Mandela La Clinton Global Initiative (CGI), iniziativa della Clinton Foundation, affronta dal 2005 grandi temi globali quali inte- grazione, salute, educazione, diritti delle donne, lotta alla povertà e cambiamento clima- tico. Promossa dall'ex Presidente degli Stati Uniti d'America Bill Clinton, l’iniziativa vede la par- tecipazione di esponenti politi- ci, dell'arte, della cultura e della finanza da tutto il mondo. Tra i partecipanti più conosciuti vi sono il Forum Economico Mon- diale, Coca Cola, Unilever e nu- merosi governi. Il progetto di Kairos Rainbow Srl, “Reinventing Refugee Inte- gration and Employment in Italy”, vincitore del Featuring Opportu- nity Award della CGI nel 2016 è ora in fase di sviluppo. Grazie alle sponsorizzazioni dei nostri partner, stiamo formando 180 rifugiati politici per inserir- li tramite tirocini formativi nel mondo del lavoro e in particola- re dei trasporti e della logistica. Vuoi diventare PARTNER DEL PROGETTO o saperne di più? TEL: +39 06 83365443 CEL: +39 345 3100328 MAIL: info@kairosrainbow.it WEB: kairosrainbow.it Questo progetto di responsabilità sociale d’impresa ha l’obiettivo di aumentare il tasso di occupazione tra i rifugiati politici e far fronte alla mancanza di personale qualificato nel settore dei trasporti e della logistica. Riconosciuto tra le 10 iniziative più innovative su oltre 1000, ha vinto il premio Featuring Opportunity Award della CGI. ha l’obiettivo di aumentare il tas- so di occupazione tra i rifugiati politici e far fronte alla mancanza di personale qualificato nel setto- re dei trasporti e della logistica. Riconosciuto tra le 10 iniziative più innovative su oltre 1000, ha vinto il premio Featuring Oppor- tunity Award della CGI. Kairos Rainbow, la PRIMA azienda italiana di logistica e tra- sporti ad aver ottenuto il patro- cinio della Clinton Global Initia- tive (CGI), iniziativa promossa dall'ex Presidente degli Stati Uniti d'America Bill Clinton e dalla sua Fondazione è stata scelta insieme a Unipol, ENEL, Telecom e Fon- dazione Andrea Bocelli come re- CONTATTACI OCCUPAZIONE
  8. 8. GREEN MOVING NUMERO 3 1312 dell’incidenza sul totale del- le attività logistiche: nel 2016 l’outsourcing ha raggiunto una quota del 40,5%, per un valore di mercato (il fatturato diretto ai soli clienti) di 45,2 miliardi di euro (+8,3% in termini reali rispetto al 2009) su un valore complessivo del comparto logi- stico pari a 111,8 miliardi. Sono alcuni risultati della ricer- ca dell'Osservatorio Contract Logistics “Gino Marchet” del- la School of Management del Politecnico di Milano* pre- sentata all’Auditorium MiCo durante il convegno "Customer Experience, Startup e 4.0: la Logistica spicca il volo". “Dal- la ricerca emerge il quadro di LOGISTICA 4.0 La rivoluzione dell’Industria 4.0 entra nella logistica introducen- do nuovi sistemi di stoccaggio, movimentazione e trasporto in grado di automatizzare le atti- vità, di raccogliere e trasmettere dati attraverso oggetti smart che comunicano fra loro e di aumen- tare il grado di autonomia delle macchine, decentralizzando il processo decisionale in molte at- tività logistiche. Le prime soluzioni sono state in- trodotte nei sistemi di logistica di fabbrica, per poi estendersi alla logistica distributiva e mi- gliorare attività di magazzino e trasporto. Ma la ricerca rivela come il principale effetto po- (COMUNICATO STAMPA) La Contract Logistics conferma la sua crescita anche nel 2018, con un fatturato previsto di 82 miliardi di euro e un aumento dello 0,6% in termini reali rispetto all’anno precedente che consolida il trend positivo degli ultimi cinque anni (+1,3% nel 2017, +1,7% nel 2016, +0,7% nel 2015 e +1,4% nel 2014), trainato dall’incremento del traffico merci, dal continuo incremento delle vendite all’estero e dalla ripresa del PIL. Un settore dinamico, come testimoniano 40 operazioni di fusione e acquisizione censite nel solo biennio 2017-2018, che trova nuovo impulso dall’innovazione tecnologica, dalle startup e dall’attenzione alla customer experience da parte delle imprese. L OGISTICA CONTO TERZI E 4.0: LA RICERCA DELL'OSSERVATORIO CONTRACT LOGISTICS Si diffondono infatti soluzioni di Logistica 4.0 che consentono di automatizzare alcune attivi- tà, raccogliere e trasmettere dati attraverso gli oggetti connessi e decentralizzare il processo deci- segmentazione del servizio, oltre a chat, analytics e soluzioni tec- nologiche innovative”. Insieme ai volumi movimen- tati, dopo il vistoso calo degli anni precedenti soprattutto tra gli autotrasportatori, nella lo- gistica conto terzi è tornato a crescere il numero di imprese attive: nel 2016 si contano poco più di 97mila operatori, in au- mento del 2,2% rispetto ai do- dici mesi precedenti, partico- larmente evidente tra corrieri e corrieri espresso (+11,6%) e gestori di magazzino (+3,4%). Mentre continua l’incremento sionale: quasi un operatore del settore su due si aspetta un au- mento della produttività, mentre il 37% prevede una maggiore vi- sibilità sui processi e il 27% mi- gliore tracciabilità. Sono ben 319 le startup di logisti- ca finanziate a livello internazio- nale negli ultimi due anni: nuovi player che hanno realizzato piat- taforme di incontro fra doman- da e offerta di servizi logistici o offrono soluzioni hardware e software di supporto alle attivi- tà di trasporto e di magazzino. Ma l’innovazione interessa an- che il customer service, che vede diffondersi nel b2b gli standard dell’eCommerce B2c, come alta velocità, frequenza di consegna e La ricerca rivela come il principale effetto positivo delle tecnologie 4.0 sia la possibilità di integrare diversi sistemi, non solo all’interno del magazzino, ma lungo l’intera filiera. un settore in crescita per fat- turato, volumi movimentati e numero di operatori, che trova nuovo impulso dalle startup, dall’ingresso nel comparto di soluzioni 4.0 e dalla crescente attenzione delle imprese per la customer experience – affer- ma Marco Melacini, Respon- sabile scientifico dell’Osserva- torio Contract Logistics -. Per evitare che l’innovazione si ri- duca all’investimento in nuo- ve macchine e software, però, occorre sviluppare una visione chiara del processo logistico, rafforzare la collaborazione tra gli attori della filiera e al- largare il livello di competenze degli operatori”. sitivo delle tecnologie 4.0 sia la possibilità di integrare diversi sistemi, non solo all’interno del magazzino, ma lungo l’intera fi- liera. Quasi un operatore del set- tore su due (48%) si aspetta un aumento della produttività, ol- tre un terzo (37%) prevede una maggiore visibilità sui processi, il 27% immagina un migliora- mento della tracciabilità dei pro- dotti e il 23% della sicurezza. Le principali criticità evidenziate dal campione, invece, sono lega- te ai tempi di ritorno dell’investi- mento in tecnologie 4.0 (35%), alla complessità di comunicazio- ne tra sistemi informativi (23%) ed alla mancanza di competenze adeguate (21%). RICERCA Kairos Rainbow sostiene la ricerca dell’Osservatorio Contract Logistics Gino Marchet del Politecnico di Milano Logistica e Innovazione: l'era delle Startup 4.0
  9. 9. GREEN MOVING NUMERO 3 1514 “La Logistica 4.0 può spostare i confini nella relazione dell’out- sourcing – afferma Marco Me- lacini, Responsabile scientifico dell’Osservatorio Contract Lo- gistics -. Al fornitore di servizi logistici è richiesto non solo un coinvolgimento esecutivo ma una sempre maggiore capacità di gestione e integrazione di sistemi complessi. Per coglierne appieno le opportunità, nei prossimi anni sarà necessario investire, da un lato, in strumenti che consentano di integrare soluzioni tecnologi- che basate su sistemi informativi diversi e, dall’altro, nello sviluppo di competenze specifiche per la gestione di queste nuove soluzio- ni, lavorando in termini di for- delle richieste ricevute (75%). Il customer Service del fornitore di servizi logistici, inoltre, interagi- sce prevalentemente con il com- mittente (76% delle relazioni) e solo nel 38% dei casi comunica direttamente con il cliente fina- le. Per migliorare il servizio, i fornitori, da un lato, cercano la collaborazione con il commit- tente per ridurre le richieste al customer service (58%), dall’al- tro intendono ridurre i costi di interfaccia con soluzioni infor- matiche (39%) e migliorare la velocità nella comunicazione con il committente (35%). I committenti di servizi logi- stici sottolineano la necessità di migliorare la proattività nelle ta Damiano Frosi, Direttore dell’Osservatorio Contract Lo- gistics - da interfaccia per la ge- stione delle anomalie a strumen- to per il miglioramento continuo della relazione e del processo lo- gistico, con eventuale riconosci- mento di questa attività a livello contrattuale". LE STARTUP DELLA CON- TRACT LOGISTICS L’Osservatorio ha censito 319 startup a livello internazio- nale che hanno ricevuto finan- ziamenti negli ultimi due anni per un totale di circa 5 miliardi di investimenti raccolti, tra cui 9 startup italiane con finanzia- menti stimati di 1,5 milioni di euro. Tra le startup mondiali, il gruppo principale (110) è costi- tuito da realtà che si propongono come nuovo player della logisti- ca, riscuotendo un notevole in- teresse da parte degli investitori con 2,7 miliardi di finanziamen- ti. Il 70% di queste basa il mo- dello di business sulla fusione tra l’offerta di un servizio logistico e lo sviluppo di un software cloud a supporto. Le soluzioni com- prendono digitalizzazione dei flussi informativi, sistemi digitali per ottimizzare la gestione degli spazi nello stoccaggio e nei mez- zi di trasporto, algoritmi di Big Data Analytics per la pianifica- zione dei trasporti e il tracking, l’analisi dei Big Data per la pia- nificazione dei giri e la stima dei tempi di spedizione nelle conse- gne urbane. Il secondo gruppo di startup più numeroso e finanziato, 100 im- prese per un totale di 1,6 miliardi di investimenti raccolti, propone piattaforme per l’incontro fra la domanda e l’offerta di servizi lo- gistici. Quasi tre su quattro (74%) offrono piattaforme di trasporto che mettono in contatto aziende che hanno bisogno di spedire merci con autotrasportatori che dispongono di mezzi vuoti, in- serendo servizi aggiuntivi come il matching automatico, il rating degli autotrasportatori, la gestio- ne dei pagamenti e il tracking in tempo reale delle spedizioni. Alcune piattaforme estendono questa soluzione all’attività di stoccaggio (3% delle startup cen- site), mentre il restante 23% del- le piattaforme coinvolge utenti non specializzati nell’attività di trasporto e di stoccaggio. Un’ultima area di innovazione suggerita dalle startup riguarda lo sviluppo di soluzioni softwa- re (78 startup, per 373 milioni di dollari di finanziamenti) e hardware (31 startup, per 324 milioni di investimenti raccol- comunicazioni da parte del for- nitore (77% dei rispondenti) e di aumentare la velocità di aggior- namento e risalita di informazio- ni e documenti (69). Circa il 30% dei committenti vorrebbe anche avere a disposizione strumen- ti di Machine Learning e Data Mining a supporto del customer service. Infine, il 38% concorda con i fornitori sulla necessità di una maggiore collaborazione da parte dei committenti al fine di ridurre le richieste. "Si prospetta un cambio di pa- radigma per il customer service che può influire anche sulla rela- zione di outsourcing - commen- "Si prospetta un cambio di paradigma per il customer service che può influire anche sulla relazione di outsourcing da interfaccia per la gestione delle anomalie a strumento per il miglioramento continuo della relazione e del processo logistico, con eventuale riconoscimento di questa attività a livello contrattuale". Damiano Frosi, Direttore dell’Osservatorio Contract Logistics mazione e attrazione di talenti da altre funzioni aziendali e settori”. I MODELLI DI CUSTOMER SER- VICE NEL SETTORE LOGISTICO L’approfondimento dell’Osser- vatorio Contract Logistics sul customer service nel settore lo- gistico mostra un servizio an- cora molto operativo e basato su strumenti tradizionali: quasi un’interazione su due (45%) ri- guarda richieste di informazioni e documenti e l’86% delle co- municazioni avviene ancora via e-mail, fax o telefono, così come il flusso di informazioni interno al fornitore per la risoluzione ti) a supporto delle attività di trasporto e magazzino. La so- luzione software più diffusa fra quelle proposte dalle startup per migliorare il servizio logistico è il Fleet Management, seguita da Supply Chain Visibility, Advan- ced TMS, Data Analytics e In- ventory & Order Management. Fra le soluzioni hardware, inve- ce spiccano quelle di Warehouse Robotics, offerte da 12 startup e capaci di raccogliere l’85% dei finanziamenti destinati a questo gruppo di startup, che impiegano macchine automatiche nelle atti- vità di raccolta e gestione dei col- li all’interno dei magazzini, a cui spesso è affiancata una soluzione software per la programmazione delle istruzioni dei robot. Seguo- no le soluzioni di Smart Vehicle, Smart Mailbox, Wearable Device e Packaging Solutions. L'edizione 2018 dell'Osservatorio Contract Lo- gistics è realizzata in collaborazione con Asso- logistica e con il supporto di numerosi partner e sponsor tra cui KAIROS RAINBOW SRL. RICERCA
  10. 10. GREEN MOVING NUMERO 316 GREEN MOVING del gigante della birra Il "Rinascimento" 17NUMERO 2 M ai bevuto una Beck’s, una Coro- na Extra, una Lef- fe o una Tennent’s Super? Birre diverse, che hanno qualcosa in comune: sono pro- dotte da un’unica azienda, il gi- gante della birra, che distribuisce alcuni dei marchi più apprezzati al mondo. La novità? Da oggi la birra di ABInBev non è solo buona, ma fa anche bene alla società. Un “rinascimento sostenibile” è ciò che sta vivendo ABInBev, la più grande azienda di birra al mondo. Dopo aver acquisito nel 2017 la sua principale riva- le, SABMiller, ABInBev ha ce- mentato la propria posizione come leader nel settore alcolico mondiale e ha iniziato a dedi- carsi a ciò che potrà assicurarle tale primato anche in futuro. In linea con il pensiero dominan- te tra gli investitori mondiali, ABInBev ha compreso che per rafforzare la propria posizione in futuro, deve dedicare una parte del proprio business a migliorare l’impatto che le sue attività han- no sull’ambiente e sulla società. È del 2018 infatti il suo piano di sostenibilità sociale e ambienta- le, che oltre a prevedere obietti- vi severi per il 2025, promuove una visione all’avanguardia che sostiene l’ambiente e le comunità locali dei paesi in cui viene pro- dotta la birra. Di particolare interesse è il caso dell’Africa, dove protezione dell’ambiente e sostegno alle co- munità sono due fattori senza i quali non potrà esservi un futuro per il business. “Proprio qui sta il nocciolo del- la questione”, spiega Zoleka Lisa, Procurement Director of Capa- bilities and Sustainability. La bir- ra proviene dal malto, e il malto viene prodotto quasi totalmente a livello locale. Il modo più effi- cace per assicurarsi di essere an- cora la prima azienda al mondo nella produzione di birra per i prossimi 100+ anni, è protegge- re l’ambiente e aiutare la crescita delle comunità agricole che pro- ducono per loro. ABInBev si è fatta campione di 4 principi che costituiscono gli standard più elevati in termini di sostenibilità ambientale. Il modo più efficace per assicurarsi di essere ancora la prima azienda al mondo nella produzione di birra per i prossimi 100+ anni, è proteggere l’ambiente e aiutare la crescita delle comunità agricole che producono per loro. Zoleka Lisa, Procurement Director of Capabilities and Sustainability sostenibile SOSTENIBILITÀ
  11. 11. GREEN MOVING NUMERO 3 1918 SOSTENIBILITÀ 1. Agricoltura smart ABInBev ha preso l’impegno di formare, connet- tere e rendere finanziariamente più consapevoli il 100% dei suoi agricoltori diretti entro il 2025. Questo si traduce innanzitutto in un programma di protezione del malto lanciato nel 2013, il Smar- tBarley programme, che aiuta gli agricoltori a mo- nitorare e a migliorare la loro produttività e l’im- patto ambientale. Sono circa 5.000 gli agricoltori che hanno partecipato fino ad ora, raccogliendo dati della propria produzione e condividendoli con ABInBev, la quale può così identificare inizia- tive agrarie, di gestione o ambientali che possano davvero migliorare la situazione. In Messico, per esempio, il programma SmartBarley ha eviden- ziato che alcuni contadini tendevano a sommini- strare dosi eccessive di fertilizzante, aumentando i costi e l’impatto negativo sull’ambiente. Questi dati hanno permesso agli agricoltori di ren- dersi conto loro stessi del proprio errore. Il prossi- mo passo sarà quello di usare i dati per creare delle metriche di sostenibilità che permetteranno l’ana- lisi predittiva delle situazioni critiche. 2. Gestione delle acque ABInBev ha incrementato l’efficienza degli impian- ti per la raccolta e la gestione delle acque, lavorando a stretto contatto con quei partner che proteggono e conservano questa preziosa risorsa. “Le nostre quattro sedi di produzione hanno mappato i punti di miglioramento nella propria gestione delle acque” – commenta Zoleka Lisa - “con l’obiettivo di raggiungere entro il 2025 un rapporto nell’uso dell’acqua di 2,8hl/hl”. Lavori di manutenzione sono stati effettuati sui sistemi di pressione dell’acqua, e inoltre sono state intraprese iniziative di grande successo volte a riabilitare fonti e pozzi naturali. Nella città sudafricana di Tshwane, per esempio, l’azienda ha potuto reinserire 9600kl al gior- no all’interno dell’acquedotto municipale. Con il progetto Outeniqua, una partnership tra ABIn- Bev e il WWF, l’azienda ha aiutato a pulire un fiume in- festato da una specie vegetale estranea all’habitat loca- le, che consumava più acqua rispetto alla vegetazione locale.Ilprogettopuntaareintegrarenelsistemaidrico circa un miliardo di litri d’acqua all’anno, che serviran- no a sostenere lo sviluppo agricolo della regione. 3. Confezioni circolari Terzo obiettivo sostenibile dell’azienda è il rein- tegro delle bottiglie in cui vengono distribuite le loro birre. A oggi la maggior parte del volume di bottiglie distribuite sul continente africano sono amiche dell’ambiente: ogni bottiglia viene riuti- lizzata fino a 20 volte prima che sia distrutta e riciclata per crearne una nuova. Lo schema delle bottiglie riutilizzabili prevede la collaborazione dei consumatori che si sono dimostrati volenterosi. L’impatto positivo non è solo in termini economici per l’azienda, ma so- prattutto per l’ambiente, grazie ad una riduzione del peso dei rifiuti sulle discariche del continen- te e un minor spreco di materie prime per pro- durre le bottiglie. 4. Azioni climatiche: energia rinnovabile Infine, il gigante delle birre ha giurato di abbattere le proprie emissioni di CO2 del 25% e di acquistare il 100% dell’elettricità che usa da fonti rinnovabili. Nel 2018 in Sudafrica, l’azienda ha dato il via ad un progetto per sfruttare l’energia del sole, rico- prendo i tetti delle birrerie di pannelli solari. Il progetto, ancora in atto, permetterà di produr- re internamente il 10% del fabbisogno energetico annuo dell’azienda. Operazioni simili verranno fatte anche in Ghana, Nigeria e Zambia. L’approccio assunto da questa azienda all’avan- guardia è molto semplice: invece che considerare la sostenibilità ambientale come un “di più” per cui impegnarsi il minimo necessario, ABInBev ha fat- to della sostenibilità il cuore del proprio business. “È proprio la passione con cui facciamo le cose e ci prendiamo cura dell’ambiente e di chi lavora per noi che ci ha permesso di diventare leader mondiali. La sostenibilità non è solo legata al nostro business, ma è il nostro business.” Assicura Zoleka Lisa. Fonte: Food, Drink & Franchise - Agosto 2018 (www.fdfworld.com)
  12. 12. GREEN MOVING NUMERO 320 Vuoi esplorare anche tu opzioni di TRASPORTO SOSTENIBILE PER LA TUA AZIENDA? TEL: +39 06 83365443 CEL: +39 345 3100328 MAIL: info@kairosrainbow.it WEB: kairosrainbow.it CONTATTACI N ell’arco del 2017 Campari Group ha continuato a svi- luppare le innova- zioni di distribuzione soste- nibile dei propri prodotti già avviate nel corso del 2016, specialmente in Europa. Lo scopo delle sue politiche è co- struire un sistema di trasporto merci sostenibile che veda tutti gli operatori coinvolti operare responsabilmente. Sono quattro le aree principali in cui si è espresso l’impegno di Campari per la sostenibilità ambientale, nell’ambito della di- stribuzione dei suoi prodotti: 1. INTERMODALITÀ 2. ECO-MOBILITY 3. CONSEGNE ECOLOGICHE 4. GESTIONE SOSTENIBILE DEI PALLET 1. INTERMODALITÀ Grazie all’utilizzo di diverse mo- dalità di trasporto fra loro inte- grate è possibile ridurre l’impatto sull’ambiente del trasferimento delle merci. L’anno scorso il 54% dei viaggi di trasporto merci del marchio Campari in Europa è stato effettuato in intermodale, il che significa meno emissioni di CO2, minor traffico strada- le e miglior utilizzo delle infra- strutture europee. In Italia, su 6.206 trasferimenti merce, circa il 10,5% è stato realizzato in in- termodale. 2. ECO-MOBILITY Grazie alla partnership con un’in- novativa società austriaca, che dispone di una flotta un po’ spe- ciale, Campari è stata in grado di ottimizzare il carico di prodotto trasportando due bancali in più rispetto a quanto normalmente 4. GESTIONE SOSTENIBILE DEI PALLET Un metodo innovativo che per- mette di risparmiare migliaia di euro sul trasporto merci. Possibile? Si! Paky, impresa at- tiva nel settore della movimen- tazione dei pallet, si occupa di ritirare i bancali nei punti di scarico trasferendoli al deposito, suo o di altro cliente più vicino, consegnando contestualmente la stessa tipologia di pallet ai punti di carico Campari dai suoi punti di ricovero più vicini. Un metodo intelligente che Campari ha usato per distribuire le proprie merci in Austria, Ger- mania e Svizzera e che dal 2017 ha esteso alla propria rete distri- butiva in Italia. LA STRATEGIA DI SOSTENIBILE CAMPARIAnche quest’anno Campari Group ha pubblicato il report di sostenibilità sulle attività di logistica e distribuzione svolte nel 2017. Si tratta di un report non obbligatorio per legge che elenca le attività di responsabilità sociale di impresa che l’azienda svolge nei vari settori in cui opera. 10,8% 10,5% INTERMODALE STRADA/NAVE INTERMODALE STRADA/ROTAIA TRASFERIMENTI TOTALI6.100 6.206 2016 2017Fonte: Campari Group 2017 concesso da automezzi standard. I nuovi automezzi euro6, costru- iti in acciaio alleggerito, infatti, hanno permesso di diminuire il peso totale a favore di un mag- gior peso delle merci trasportate. 3. CONSEGNE ECOLOGICHE Una nuova attività di logistica lanciata dal gruppo Campari nel 2017 è la distribuzione merci a basso impatto ambientale nei centri storici delle principali cit- tà italiane. Questo tipo di distri- buzione innovativa, già testata a Roma e Milano, si serve di mezzi di smistamento e stoccaggio del- le merci vicini all’area di distribu- zione (proximity hub) e di mezzi di trasporto elettrici o bimodali. Questa flotta ecologica aumen- ta quindi l’eco-friendliness del gruppo, garantendo una diminu- zione del traffico cittadino nelle due grandi città italiane. È possibile leggere il report di sostenibilità di Campari Group per intero al link: www.camparigroup.com/it/sostenibilita TREND
  13. 13. GREEN MOVING NUMERO 3 2322 Sempre più aziende si impegnano nel sociale e per l'ambiente, con progetti innovativi e all'avanguardia. O rmai è una certez- za: la Brexit si farà, i 27 membri dell’UE hanno approvato la bozza di accordo sull’uscita del Regno Unito dall’UE durante una riunione straordinaria del Consiglio Europeo. La domanda da porsi ora è la seguente: quale sarà l’impatto per le supply chain in tutta Europa? Negli ultimi mesi, numerose voci hanno espresso la propria preoccupazione riguardo alla Brexit. In primavera per esem- pio gli armatori europei han- no richiesto un incontro con la Commissione per i Trasporti e il Turismo del Parlamento eu- ropeo per discutere dell'impatto della Brexit sui trasporti marit- timi. «È fondamentale - ha detto il Segretario generale dell'Euro- pean Community Shipowners' Associations (ECSA), Martin Dorsman - che l'UE continui ad essere una regione competitiva per le compagnie di navigazione marittima. Ciò significa parità di condizioni e stretta coope- razione UE-Regno Unito. Riteniamo che l'UE e il Regno Unito debbano diventare mo- delli quanto alle norme e agli standard internazionali per lo shipping e per il commercio globale in generale». Non dobbiamo infatti dimen- ticare che già nel 1849 il Regno Unito abolì tutte le restrizioni re- lative alla bandiera e che, avendo aderito all’OCSE (Organizzazio- “Gliagricoltoripotrebberodover affrontare un embargo per molti dei loro prodotti, una grave mi- naccia alle loro imprese e al loro sostentamento, che avrà effetti de- vastanti – afferma Minette Batters, presidente del Sindacato Naziona- le degli Agricoltori -. Sollecitiamo tutti coloro che partecipano alle negoziazioni a raggiungere un ac- cordo che permetta lo svolgimen- I ricercatori dell’Imperial College di Londra stimano che solo due minuti extra di controlli potreb- bero più che triplicare le code esi- stenti nei porti, portando a code in autostrada lunghe fino a 29 miglia. Proprio per questo, rivela il sondaggio, un quarto delle im- prese britanniche sta pianificando di mettere da parte merci preven- tivamente, immagazzinando que- gli articoli che, a partire da marzo 2019, potrebbero subire ritardi. Il 4% delle aziende ha già iniziato a farlo. La situazione più dramma- tica, però, è in UK. Per quanto si cerchi di mitigarlo attraverso un accordo che protegga il commer- cio tra UE e UK, sarà comunque devastante l’impatto che la Brexit avrà sull’economia inglese. Secon- do alcuni dati (Statistica 2018) se il Regno Unito lasciasse l’Unione doganale e il mercato unico nel 2021, entro il 2030 il suo PIL di- minuirebbe del 3,9%, il commer- cio totale con l’UE del 46% e gli investimenti esteri del 21%. Una scelta, quella di uscire dall’UE, che potrebbe costare al Regno Unito fino a £100 miliardi all’anno. L’impatto della BREXIT sulla logistica in EUROPA: un rischio da mitigare? PILLOLE DI RESPONSABILITÀ SOCIALE D’IMPRESA Illuminiamo il FUTURO! ESSELUNGA LANCIA LA CAMPAGNA “ILLUMINIAMO IL FUTURO” per aiutare i minori in situazioni di povertà educativa:il20%deiquindicenni non raggiunge la soglia minima di competenza in lettura e il 25% quella di matematica. Un impegno che Esselunga porta avanti coinvolgendo tutti i suoi clienti. Fino al 14 aprile infatti, per ogni 500 punti Fidaty raccolti e devoluti, Esselunga donerà 10 euro a Save the Children per sostenere la campagna “Illuminiamo il Futuro”, presente nel territorio italiano dal 2014. Le donazioni verranno utilizzate nei “Punti Luce”, dei luoghi in cui bambini e adolescenti possono seguire attività culturali, educative e ricreative gratuitamente. Scopri di più su: www.savethechildren.it I PALLET ULTRA LEGGERI DELLA CONAD Conad rinnova l’alleanza con il suo partner storico CPR Sy- stem, ideando un metodo in- novativo per ottimizzare la gestione pooling di pallet. Si tratta di un pallet leggero, in- teramente in plastica, robu- sto e inforcabile, che riduce quindi il peso sulla colonna di carico. Un ottimo esempio di economia circolare, in quanto il pallet è anche completamen- te riciclabile. In questo modo è possibile ridurre gli inevasi per danneggiamenti, gli spre- chi alimentari e i resi che cau- sano inefficienza nei flussi. Le pratiche amministrative e la ge- stione dei magazzini hanno visto una maggiore efficienza, dato che i pallet possono essere manipola- ti anche a mano per comporre e scomporre la colonna. Un dirigente su dieci è convinto che la propria azienda rischi il fallimento se le merci dovessereo bloccarsi anche solo per 10-30 minuti alla frontiera. dati: Chartered Institute of Procurement & Supply ne per la Cooperazione e lo Svi- luppo Economico) sin dai suoi albori nel 1961, il paese è ob- bligato a tenere aperti i propri scambi commerciali interna- zionali alla libera concorrenza. Come una valanga, la reazione a catena innescata dalla Brexit sta colpendo tutti. L’industria inglese del food ha cri- ticato aspramente le possibili im- plicazioni tecniche della Brexit. to di attività di commercio libere e senza frizioni tra UK e EU.” Da un sondaggio su oltre 1.300 re- sponsabili della catena di approv- vigionamento del Regno Unito e dell’UE, condotto dal Chartered InstituteofProcurement&Supply, emerge che un dirigente su dieci è convinto che la propria azienda rischia il fallimento se le merci dovessereo bloccarsi anche solo per 10-30 minuti alla frontiera. ATTUALITÀ
  14. 14. NUMERO 3 PER LE EMERGENZE CONTASUDINOI!A qualsiasi ora, di qualsiasi giorno, non andare in panico. ARRIVIAMO NOI AL TUO PUNTO VENDITA! Trasposto refrigerato a 360°, 24 ore su 24, 7 giorni su 7. TEL: +39 06 83365443 | CEL: +39 345 3100328 MAIL: info@kairosrainbow.it | WEB: kairosrainbow.it PERCONOSCEREIDETTAGLI DEL NOSTRO SERVIZIO 24/7 CONTATTACI L’IMPEGNO SOCIALE DI LIDL Sono oltre 400 le tonnellate di cibo recuperato e donato da Lidl a enti caritativi gestiti dalla Fondazione Banco Alimentare negli ultimi 6 mesi. Pane, frutta, verdura e pro- dotti confezionati che non possono più essere venduti ma che rispetta- no ancora gli standard di sicurezza e bontà vengono raccolti ogni gior- no in diversi punti vendita dell’in- segna.Ilprogetto“OltreilCarrello – Lidl contro lo spreco”, lanciato dalla catena leader della grande di- stribuzione italiana, si pone come obiettivo di raggiungere tutti i 600 supermercati Lidl sul territorio na- zionale e di recuperare così oltre 10 milioni di pasti all’anno. MILANO SI VESTE DI VERDE In occasione della Giornata Na- zionale degli Alberi del 21 no- vembre il Comune di Milano pianterà 16.000 nuovi alberi in città. Un progetto significativo, che va a confermare una tenden- za positiva: nel 2017 erano stati 14.921 i nuovi alberi mentre nel 2016 circa 9.200 (+ 74% di inter- venti in due anni). "È un piano ricco e diversificato che comprende sia parchi e giar- dini sia viali, filari e parcheggi della città" spiega l'assessore al Verde Pierfrancesco Maran. "Da un lato quindi rafforziamo il patrimonio arboreo nelle grandi aree verdi, dall'altro rendiamo TI PIACEREBBE AVERE UN ALBERO O REGALARLO? Kairos Rainbow HA PIANTATO UNA FORESTA ad Haiti per compensare le proprie emissioni di CO2. Scannerizza il QR code per ottenere il codice da inserire all’indirizzo www.treedom.net/it/organization/ kairos-rainbow-srl/event/greenmoving RECLAMA IL TUO ALBERO! PIANTARE ALBERI È FACILE, GRAZIE A TREEDOM! Treedom è la più grande piattaforma webalmondochepermettedipiantare un albero a distanza e seguirlo online. Dal 2010 ha piantato più di 400.000 alberi in Africa, Ameri- ca Latina, Asia e Italia, grazie ad accordi con contadini locali, con- tribuendo a produrre benefici am- bientali, sociali ed economici. Ogni albero di Treedom ha una pagina online, viene geolocalizzato e fo- tografato. Può essere custodito o regalato virtualmente a terzi. Potrai scegliere uno degli alberi della nostra foresta (tra Cacao, Mango, Anacardo, Moringa e Cassia), personalizzarlo con il tuo nome e seguirne la crescita, oppure regalarlo a tua volta a qualcuno che ha a cuore l’ambiente. più belli e sostenibili dei luoghi urbani di passaggio. Anche il numero delle alberatu- re cresce, e lo farà maggiormente nei prossimi anni con il piano di forestazione su scala metropolita- na cui abbiamo iniziato a lavorare insieme al Politecnico per costru- ire insieme la Milano del 2030. Una città molto più verde, con almeno venti nuovi parchi, la re- alizzazione del grande Parco Me- tropolitano e tre milioni di nuove aree agricole", conclude. PILLOLE DI CSR
  15. 15. TEMPERATURA CONTROLLATA A 360° Per i nuovi clienti su Roma Offerta valida per GDO e aziende farmaceutiche CHIAMACI! 345 310 0328 INOMAGGIO! LA PRIMA CONSEGNA È

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