Essere e apparire

1. Giulia Maragno
III B
Nicola Misasi

2. introduzione

3. Ciascuno crede di essere
“uno”, di avere una
personalità ben definita, ma
è costretto ad assumere
“centomila” volti diversi per
corrispondere all’immagine
che gli altri hanno di lui
annullando la sua
personalità e diventando
“nessuno”
Tutti i modi di apparire
sono diversi tra loro, ma
nessuno di loro è più
vero degli altri.
Ognuno di noi “è” oppure
“appare” come gli altri lo
vedono o come egli stesso
si vede
Pirandello
Imparerai a tue spese, che
lungo il tuo cammino,
incontrerai ogni giorno
«milioni» di maschere e
pochissimi volti.

4. Un volto aperto,
democratico e
liberale
nell’affrontare
i problemi del
Nord
Un volto
conservatore
e senza
scrupoli per
trarre
vantaggio dai
problemi
dal Sud
Nelle vesti di primo ministro
apprezzato dal ceto politico
liberale con guanti, giacca,
scarpe di vernice e cappello a
cilindro
Leader
socialista
con il
cappello,
le scarpe e
il foulard
delle classi
popolari

5. Come appaiono:
il mondo pensa che gli Stati
Uniti siano uno stato
perfetto, con un’economia
avanzatissima, super
tecnologico, con scienziati
eccellenti e tanti soldi e
benessere
Come sono:
un paese con alta disuguaglianza
sociale, dove la ricchezza è per
pochi, e la salute è curata solo
per chi se la può pagare, e le
armi si comprano con la facilità
con cui si compra il pane!

6. Luminosità apparente e assoluta
Magnitudine assoluta (M):
È la luminosità propria della stella a prescindere dal punto di osservazione. Si calcola
portando tutte le stelle ad una distanza (d) di 10 parsec (32,6 anni luce).
Magnitudine apparente (m):
La quantità di luce che riceviamo nel nostro punto di osservazione sulla Terra; essa
dipende da due fattori: la luminosità effettiva della stella e la sua distanza da noi, in
quanto la quantità di luce che riceviamo diminuisce con l’aumentare della distanza.
m/M=d
…Ed è così che la stella apparentemente più debole possa
in realtà essere più brillante ma più lontana.

7. Social network
Oltre l’apparenza c’è un tesoro meraviglioso che è l’essenza! Solo se
siamo noi stessi, se viviamo le vere emozioni, sia belle che brutte, se
esprimiamo le nostre idee, anche in contrasto con i modelli forniti
dalla società attuale, esprimiamo davvero la nostra identità e siamo in
grado di vivere un sincero rapporto con gli altri.
Con l’avvento dei Social Media, ognuno ha la possibilità di
realizzare maschere destinate a mettere in mostra o modificare la
propria identità, al punto di arrivare a presentare sempre più
frequentemente un’immagine di noi che è solo una distorsione
rispetto alla realtà. Questo è spinto da un bisogno legato
all'approvazione sociale, al voler essere accettati e spalleggiati
dagli altri.

8. Dorian Gray is the expression of an hypocritical society
based on appearances:
the most important thing is not what you are but what
you manifest!
This represents the contradictory relationship between
truth and beauty, being and appearing.
Wilde uses the term ‘beauty’ in two different senses: the
outer beauty or a pleasure is contrasted with the inner
beauty of the soul achieved through suffering, and self-
development.
The picture represents Dorian’s double side, the dark side
that is the symbol of immorality, of dirty conscience. On
the other side Dorian with his pure innocent appearance
represents hypocrisy.
The beauty was a mask only, the youth only the hoax!
The Picture di Dorian Gray

9. …….appariamo tutti un po’ come gli albatros in terra se siamo costretti a vivere in un mondo che non ci appartiene
L’albatros è apparentemente goffo e
impacciato finché non riesce ad aprire
le sue enormi ali ed essere libero di
volare sul mare …. Così i poeti
appaiono goffi e zoppicanti nella
banalità dell’esistenza nella società
che li limita e li deride come fanno i
marinai con gli albatros

10. René Magritte
Non basta la fantasia, né
l’immaginazione: per prima
cosa per vedere cose che
non ci sono bisogna essere
in grado di non vedere
quello che già esiste,
andando oltre le apparenze.
Tutto quello che
vediamo nasconde
qualcosa, e noi vogliamo
sempre vedere cosa è
nascosto dietro ciò che
vediamo. C’è un
interesse in ciò che è
nascosto, ciò che il
visibile non ci mostra.
La realtà non è mai
come la si vede: la
verità è
soprattutto
immaginazione.

11. Doping
I limiti sono occasioni di crescita…nessuna
sostanza deve sostituirsi al duro lavoro e
alla voglia di esserci, nello sport come
nella vita!
Cos’è il doping?
 cercare di ottenere un risultato con l’inganno
 non gareggiare con lealtà
 ammettere di aver paura
 esporre l’organismo a malattie
 provocare gravi danni alla salute

12. Adolescenza
Si è sempre più preoccupati di capire “come gira il vento” e di
seguire le mode del momento per adeguarsi e sentirsi
accettati ed è sempre più difficile cercare di capire il proprio
carattere, i propri desideri e inclinazioni.
Nello scoprire e nel conoscere se stessi, il giudizio degli altri
diventa obbligatorio. Non ci si guarda più con i propri occhi,
quelli degli altri diventano il metro che stabilisce se siamo
giusti o no.

13. Esse quam videri (Cicerone) – essere più che sembrare
Bene qui latuit bene vixit (Ovidio) – ha vissuto bene chi
è stato ben nascosto
Nemo suum agit, ceteri multiformes sumus (Seneca) – Nessuno si attiene a un solo ruolo,
siamo tutti multiformi
Già dal tempo degli antichi latini, era diffusa l’idea dell’uomo che non si mostra mai sempre allo stesso modo, ma cambia
maschera e spesso appare diverso da come realmente è, forse perché svelar il proprio essere può renderlo vulnerabile … ciò
ancora oggi è vero!

14. La Costituzione Italiana difende la
libertà di esser se stessi ed esprimere
le proprie opinioni senza esser
costretti ad apparire con idee diverse
dalle proprie per salvare la propria
vita, come accaduto in passato e come
ancora accade in tante parti del
mondo.
Art.21 della Costituzione Italiana
Tutti hanno diritto di manifestare
liberamente il proprio pensiero con
la parola, lo scritto e ogni altro
mezzo di diffusione.
La stampa non può essere soggetta
ad autorizzazioni o censure.

15. Nella musica «essere e apparire» potrebbe essere rappresentato dal titolo della
seguente opera di Verdi…un ballo in maschera…

16. Conclusioni
Caro brutto anatroccolo, non
sei mai stato brutto…
semplicemente non eri un
anatroccolo
…un cigno lo sei sempre
stato, ma non ti riconoscevi
perchè volevi apparire simile
agli altri!
Allora amiamoci per quello che siamo...e impariamo a conoscere la nostra individualità e la nostra
bellezza…siamo perfetti, con pregi e difetti…siamo noi stessi!