discorso generale sulla fisica e le discipline.pptx
Paghe_Augusto Zoni
1. Cos’è il lavoro
subordinato?
E’ un contratto con il quale un lavoratore si impegna a svolgere un lavoro
alle dipendenze di un datore di lavoro.
Il datore di lavoro si impegna:
• A dare una retribuzione (con il cedolino paga chiamato LUL: Libro Unico
del lavoro)
• A versare i contributi previdenziali ed assistenziali (attraverso il modello
F24 corrispondente a quanto calcolato sul modello DM10)
• A versare le ritenute fiscali sempre attraverso il modello F24
2. COME PUO’ ESSERE CONCLUSO UN
CONTRATTO DI LAVORO SUBORDINATO ?
• tempo pieno (40 ore settimanali)
Puo’ essere in 2 modi:
• tempo determinato
(è prevista la scadenza)
• tempo indeterminato
(non è prevista una scadenza)
L’orario di lavoro può essere:
• tempo parziale (meno di 40 ore settimanali)
3. COME INIZIA UN RAPPORTO
DI LAVORO SUBORDINATO
Un rapporto di lavoro subordinato inizia dopo che il datore di lavoro e
il lavoratore hanno firmato la lettera di assunzione, che deve
contenere le seguenti informazioni:
1. Denominazione dell’azienda e del lavoratore
2 . Luogo di lavoro
3. Data di inizio del rapporto di lavoro
4. Durata del contratto (se è a tempo determinato)
5. Durata del periodo di prova (se previsto)
6. Qualifica di assunzione e breve descrizione dell’attività da svolgere
7. Livello di inquadramento
8. Importo della retribuzione e periodo di pagamento
9. Durata delle ferie
10. Orario di lavoro
4. COME VIENE REGOLATO
IL PERIODO DI PROVA
• Il periodo di prova serve per capire se il lavoro è
quello adeguato (che va bene) per il lavoratore.
• Durante questo periodo, il datore di lavoro e il
dipendente possono interrompere il rapporto di lavoro,
senza rispettare il periodo di preavviso.
• La durata del periodo di prova è stabilita dal ccnl che
applica l’azienda.
5. COME VIENE DETERMINATA LA
RETRIBUZIONE DEL LAVORATORE
• L’importo della retribuzione viene stabilito dal ccnl, in base al
livello di inquadramento del lavoratore, che è stato indicato nella
lettera di assunzione.
• Il datore di lavoro non può corrispondere al lavoratore un importo
inferiore di quanto indicato nel ccnl.
• Il datore di lavoro oltre al pagamento dello stipendio, consegnerà
al dipendente il cedolino paga (libro unico) dove sono riportati
tutti i dati inerenti il lavoro svolto nel mese appena terminato.
6. IL DATORE DI LAVORO PUO’
MODIFICARE LE MANSIONI DEL
DIPENDENTE?
• Il lavoratore deve svolgere le mansioni per le quali è stato assunto.
• Gli si potrebbe chiedere di svolgere mansioni superiori; in questo caso
percepirà una paga superiore e se tali mansioni vengono svolte per 3
mesi, il lavoratore viene inquadrato definitivamente a questo livello
superiore.
• Non gli possono essere assegnate mansioni inferiori. Tranne in questi
due casi :
• a) modifica dell’organizzazione aziendale che incida sulla posizione del
lavoratore;
• b) nelle ulteriori ipotesi previste dai contratti collettivi (anche aziendali).
In entrambi i casi il lavoratore ha diritto a mantenere lo stesso
livello di inquadramento e di retribuzione
7. IL DATORE DI LAVORO PUO’
TRASFERIRE IL LAVORATORE DAL SUO
LUOGO DI LAVORO AD UN ALTRO?
• Può solo per ragioni di carattere tecnico, organizzativo
e produttivo.
• La trasferta rappresenta una variazione del luogo di
lavoro solo provvisorio
• Il comando o distacco riguarda invece il lavoratore
inviato a lavorare temporaneamente presso un
soggetto diverso dal proprio datore di lavoro.
8. COSA SI INTENDE PER ORARIO DI LAVORO NORMALE?
• L’orario di lavoro normale (tempo pieno o full time) è quello di 40
ore settimanali.
COSA SI INTENDE PER LAVORO STRAORDINARIO?
• Il lavoro straordinario è quello prestato oltre l’orario di lavoro
normale. Mediamente non sono ammesse più di 8 ore
settimanali di lavoro straordinario.
COME VIENE REGOLATO IL DIRITTO ALLE FERIE ANNUALI?
• Il diritto alle ferie è previsto dall’art. 36 della Costituzione della
Repubblica Italiana.
• Le ferie servono per il recupero psico-fisico del lavoratore e
quindi sono retribuite.
• Le ferie vengono stabilite dal datore di lavoro in accordo con il
lavoratore, in base alle esigenze lavorative e comunque non
possono essere inferiori a 4 settimane annue.
9. COSA ACCADE IN CASO DI ASSENZA
PER INFORTUNIO SUL LAVORO O
PER MALATTIA PROFESSIONALE?
• In caso di infortunio o di malattia professionale, il
lavoratore ha diritto alla conservazione del posto
di lavoro per un periodo stabilito dal ccnl, detto
“periodo di comporto”.
• Nel caso di infortunio sul lavoro, il lavoratore
deve immediatamente informare il datore di
lavoro, per consentirgli di inviare le denunce
previste dalla legge.
10. COSA ACCADE QUANDO IL
LAVORATORE SI AMMALA?
• Anche nel caso di malattia, il lavoratore ha diritto alla conservazione
del posto di lavoro per un periodo stabilito dal ccnl, detto “periodo di
comporto”.
• Il lavoratore che si assenta per malattia deve:
• avvertire il datore di lavoro entro il primo giorno di assenza per malattia
• comunicare al proprio datore di lavoro il numero di protocollo del
certificato medico, per consentirgli di recuperarlo e stamparlo
• Essere reperibile all’eventuale visita medica di controllo, che un
medico dell’Inps o dell’ASL potrebbe effettuare.