3. Prospettive macroeconomiche sulla Romania
2012 2013 2014 2015 2016 2017
Stipendio medio lordo mensile – euro 469 492 518 541 562 582
Stipendio medio netto mensile - euro 343 359 377 394 408 423
Fonte: INSSE
4. Previsioni dei principali dati macroeconomici in Romania
Secondo le strategie fiscali per il periodo 2013-2017, il Governo romeno stima una
crescita dell’economia del 2,2% nel 2014 e del 2,5% nel 2015. L’aumento del PIL nel
2013 del 3,5% fa sperare che la crescita per il futuro periodo sia realizzabile.
Di seguito si riportano le previsioni della Commissione Nazionale di Previsioni della
Romania relative ai principali dati macroeconomici.
2014 2015 2016 2017
Variazione PIL anno
precedente 2,3 2,5 3,0 3,3
Inflazione media annua 2,4 2,8 2,5 2,3
Inflazione a fine periodo 3,4 2,5 2,3 2,2
Disoccupazione media
annua 7,0 6,8 6,7 6,6
Cambio medio annuo
Lei/EUro 4,45 4,40 4,40 4,37
5. PRINCIPALI INDICATORI MACROECONOMICI
Primo trimestre 2013 Primo trimestre 2014
Tasso di disoccupazione 6.7% 7.2%
Produzione industriale 4.7% 10.1%
Settore edilizia -4.1% -9.4%
Tasso medio annuo di inflazione 4.1% 2.3%
Inflazione a Marzo 5.25% 1.04%
Tasso medio di cambio (1 euro) 4,3915 4,5018
Stipendio medio lordo mensile
(al 31 Marzo)
2.231 lei (508 euro) 2.356 lei (524 euro)
Stipendio medio netto mensile
(al 31 Marzo)
1.617 lei (368 euro) 1.706lei (388 euro)
6. Quadro macroeconomico della Romania
• Il tasso di disoccupazione, calcolato in base ai criteri dell’Organizzazione
Internazionale del Lavoro, era ad aprile 2014 pari al 7,4%, lo 0,1% in meno rispetto
allo stesso periodo dell’anno precedente. In termini reali, il numero di disoccupati ha
raggiunto 736 mila persone, rispetto al 710 mila del giugno dell’anno precedente.
•Secondo i dati pubblicati dall’ICE Bucarest, il valore del PIL nel periodo gennaio-
marzo 2014 è pari a 162,6 miliardi di lei (36,12 miliardi di euro), in aumento dell’
3,8% rispetto allo stesso periodo del 2013.
• Nel 2014, gli investimenti nell’economia nazionale hanno registrato una
riduzione del 9,3%, rispetto al 2013, arrivando ad un valore di 67,86 miliardi di lei (
circa 15,36 miliardi di euro):
❑ Si è registrato una contrazione degli investimenti del 13,1% nel settore delle
macchine e attrezzature, inclusi i mezzi di trasporto, richieste all’estero in
particolare dall’Italia, Germania e Stati Uniti.
7. Quadro macroeconomico della Romania
•Secondo i dati rilevati da Eurostat il tasso medio annuo d’inflazione in
Romania è stato dello 0,7% a giugno 2014, in Italia nello stesso periodo si è
registrato un valore del tasso di inflazione dello 0,3% per una media dei paesi dell’
Ue dello 0,7%.
• Alla fine del primo trimestre del 2014, il debito pubblico registra un valore di
circa 56,4 miliardi di euro (39%) del PIL.
• Il deficit pubblico, a maggio 2014, e’ stato di 1,1 miliardi euro, pari allo 0,24%
del PIL.
• Il corso medio annuo stabilito dalla BNR per il 2013 e’ stato pari a 4.4190
RON/Euro
8. Situazione in Romania: attrattività investizionale
• Vantaggi offerti dal mercato e dalla posizione geografica
1. Mercato in espansione con 21 milioni di abitanti
2. Vicinanza geografica con Italia e fitta copertura di collegamenti soprattutto
aerei tra Italia e Romania (voli diretti con compagnie low-cost;
ammodernamento rete stradale e aeroportuale che garantiscono circolazione
sicura ed efficiente) e prossima attuazione di una rete autostradale
• Vantaggi dovuti alle risorse:
1. Forza lavoro altamente qualificato soprattutto nella tecnologia IT, ingegneria;
esperti a prezzi competitivi, stipendio medio lordo tra i più bassi d’Europa,
conoscenza delle lingue straniere (soprattutto dell’italiano). Produzione
ingente di risorse minerarie e potenziale energetico grazie alla presenza di
gas e petrolio.
2. Territorio ricco di alluminio, ferro, gas naturali, petrolio e legname. La
reperibilità di materia prima è in generale semplice ed il costo non elevato.
Per questi motivi l’industria del legno, il tessile, il calzaturiero, il comparto
meccanico e delle materie plastiche, l’agricoltura e l’allevamento sono
cresciuti molto nel 2013.
9. Situazione in Romania: attrattività investizionale
Vantaggi politici/economici
• La Romania fa parte dell’UE (NO dazi/dogane - legislazione unica europea
- stabilità economica e finanziaria)
• Tasso di crescita del 3-4% annuo negli ultimi anni (almeno 3 volte più alto
della media europea), con tassi di disoccupazione e inflazione ai minimi
storici;
• Normativa per investimenti stranieri (Imposizione fiscale contenuta:
la quota unica di tassazione sia sul profitto delle imprese che sul reddito
delle persone fisiche è del 16% e sulle compravendite immobiliari è al
massimo del 3% sul valore dichiarato);
• Convenzione per evitare la doppia imposizione in materia di imposte sul
reddito e sul patrimonio e per prevenire le evasioni fiscali.
10. Situazione in Romania: attrattività investizionale
• Modernizzazione settore infrastrutture e dei trasporti
• Diversificazione settori in cui si investe con successo
1. Settore energie rinnovabili: investimenti incoraggiati da azioni di Governo
(sblocco mercato energie rinnovabili; rilascio obbligatorio certificati verdi;
aiuti di Stato; esenzione dalle accise sull’energia elettrica prodotta da fonti
di energia rinnovabile; procedure di ammortamento accellerate per
investimenti nel settore); crescita investimenti nel comparto eolico dovuti
per incentivi offerti da: condizioni climatiche, regolamentazione, prospettive
di crescita e rete di trasporto.
2. Disciplina di favore per le imprese che, entro il 31 dicembre 2013,
effettuano investimenti nei parchi industriali (regolati dalla legge n.
490/2002). Tali imprese hanno diritto ad ottenere: esenzione dall'imposta
sui fabbricati; esenzione dall'imposta sui terreni; esenzione dal pagamento
delle imposte legate al cambio di destinazione dei terreni facenti parte dei
parchi industriali; esenzione dal pagamento delle imposte connesse al
cambio di destinazione dei terreni da agricoli a industriali.
3. L’industria manifatturiera è il motore dell ’industria: secondo i dati INS a
fine 2013 si è registrato un aumento nel settore del 10,6%, sopprattutto nei
settori manifatturieri tradizionali (abbigliamento, pelletteria, lavorazione del
legno, industrie alimentari, fabbricazione di mobili)
4. Contributi per progetti di sviluppo di prodotti e tecnologie innovative
11. Situazione in Romania: attrattivita’ investizionale
• La Romania attua una politica di forte liberalizzazione degli investimenti
esteri, incentivata anche da una serie di agevolazioni fiscali, in primis l’
aliquota unica di tassazione dei redditi al 16%, e dalla semplificazione
delle procedure per la costituzione delle società.
La Legge sulla promozione degli investimenti esteri 332/2001:
• Permette agli investitori stranieri di effettuare qualunque tipo di investimento
in qualunque ambito e con qualunque forma prevista dall’ordinamento
romeno, godendo di agevolazioni fiscali e doganali.
• Permette di dedurre l’ammortamento dei beni oggetto di investimento e
permette di assumere e impiegare lavoratori stranieri, conformemente alla
legislazione vigente in materia di lavoro.
12. Situazione in Romania: attrattività investizionale
La Legge 441/2006 che modifica e integra la disciplina delle società
commerciali, contenuta nella legge 31/1990:
o non distingue i soci persone fisiche/giuridiche romeni da quelli esteri,
pertanto, non vi è alcuna distinzione tra società mista ed investimento
estero al 100%, infatti per nessuna tipologia societaria rumena è imposto
che della compagine sociale faccia parte un socio rumeno, ne è prevista un’
autorizzazione preventiva all’investimento, salvo per quelli nel settore
bancario che richiedono l’approvazione della Banca Centrale.
o Gli investitori esteri possono acquisire l’intero capitale nella maggior parte
delle imprese da privatizzare oppure già privatizzate, con la sola eccezione
dei settori della difesa e della sicurezza nazionale, per i quali è necessario il
nulla osta delle autorità competenti.
o Continua l’impegno del Governo per l’implementazione definitiva del
processo di privatizzazione delle principali aziende statali.
13. Investimenti Diretti Esteri
• Nel primo trimestre del 2014, gli investimenti diretti esteri hanno registrato
un valore pari a 570 milioni di euro, rispetto ai 211 milioni di euro del primo
trimestre del 2013. Rispetto al primo trimestre del 2013, si nota un netto
aumento del 30,1% , come risulta dai dati pubblicati dalla BNR. Gli
investimenti diretti esteri in Romania registrano da 5 anni un trend
decrescente e hanno raggiunto nel 2011 il livello più basso degli ultimi 10
anni. Negli ultimi due anni hanno ripreso a crescere, come illustrato nella
tabella seguente:
Investimenti Diretti Esteri in Romania (Valori espressi in milioni di euro)
2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 ° trim
2013
1°trim
2014
Flussi
IDE
5.213 9.059 7.250 9.496 3.448 2.220 1.815 2.138 2.713 211 570
Var.
annua
%
+0.6 +73.8 -20 +31 -63 -36.4 -18.2 +17.8 +26.8 n.d. +30.1
Elaborazione ICE Bucarest su dati BNR
14. I settori piu’ attrattivi per gli investitori stranieri
• Gli analisti considerano che nel 2014 l’agricoltura, il settore IT e l’
outsourcing sono stati i principali settori di interesse per gli investitori
stranieri in Romania.
• Per quanto riguarda l’agricoltura, l’interesse si riversa in particolar modo nei
fondi di investimento per acquisto di terreni e aziende agricole in
Romania e nella coltivazione. Un vantaggio derivante dai terreni agricoli in
Romania risiede nella possibilità di poter avviare la coltivazione di prodotti
biologici.
• L’industria IT continua ad essere un settore nevralgico per gli investimenti,
grazie alla crescente richiesta di applicazioni o allo sviluppo di prodotti
software. Il mercato romeno e’ visto come uno dei mercati piu’ maturi per
questo tipo di servizi.
• Il settore dell’outsourcing presenta un potenziale molto attrattivo. A
differenza di agricoltura e IT, l’outsourcing genera meno profitti per l’
economia, ma presenta un vantaggio: crea occupazione. La Romania è un
paese leader nel settore dell’outsorcing, grazie alla preparazione tecnica del
15. Agricoltura in Romania
• Superficie agricola: 14,74 milioni di ettari (61,9% della superficie totale del
Paese), di cui il 56,3% arabile, il 22,8% adibiti a pascolo e l’1,5% a vigneti e
a frutteti. La media dei terreni coltivabili dei 27 paesi UE e’ del 44%.
• Valore stimato della superficie agricola: 25 miliardi di euro
• La Romania e’ al sesto posto tra i Paesi europei per superficie agricola,
con il 12,5% del totale dei terreni produttivi dell’UE
• La superficie coltivata e’ di 8,3 milioni di ettari (56,3% della superficie
agricola)
• Le coltivazioni piu’ diffuse sono: grano (215 milioni di ettari), mais (2.1
milioni di ettari), orzo (500 mila ettari), girasole (800 mila ettari), colza (540
mila ettari)
• Sono registrate 3,8 milioni aziende agricole, che detengono il 43,4% delle
terre seminative, rispetto al 56,5% delle terre sono detenute dalle persone
fisiche.
16. Agricoltura in Romania
• I terreni agricoli della Romania appartengono per il 90% al settore privato.
• Circa l’8,5% dei terreni arabili della Romania e’ di proprieta’ straniera. L’
Italia ne detiene il 24,3%, la Germania il 15,5%, i paesi arabi il 10%, l’
Ungheria l’8,2%, la Spagna il 6,2%, l’Austria il 6,1%, la Danimarca il 4,5%, l’
Olanda il 2,4%, la Grecia il 2,4% e la Turchia lo 0,8%.
• I prezzi dei terreni agricoli in Romania sono 3 - 7 volte piu’ bassi rispetto
agli altri Paesi europei. I prezzi medi variano tra i 1.500 e 2.700
euro/ettaro, secondo la zona, il grado di accorpamento e la qualita’ della
terra.
• Dal 1° gennaio 2014, la vendita dei terreni agricoli in Romania è stata
liberalizzata.
• Per il periodo 2014-2020, la Politica Agricola Comune ha stanziato alla
Romania circa 17 miliardi di euro.
17. Industria ITC in Romania
• L’industria ITC (software e servizi) e’ uno dei pochi settori dell’economia che
ha registrato un trend positivo nonostante la crisi. Anche se la crescita non
raggiunge più i livelli degli anni precedenti alla crisi (15-20%), si registra
ancora un aumento di circa il 4%.
• L’industria ITC e’ divisa in due settori con attività separate: il ramo dei
servizi e il ramo dei prodotti. La crescita del settore è dovuta in particolar
modo dallo sviluppo dei prodotti.
• L’industria ITC consta di un totale di circa 130.000 dipendenti.
• Circa l’11% delle aziende di software e servizi che sviluppano
esclusivamente prodotti registrano circa il 30% delle entrate. Mentre, il 43%
delle aziende che sviluppa software genera circa il 53% delle entrate.
• Il successo registrato del settore ITC e l’attrattivita’ investizionale sono
dovuti da una parte alle agevolazioni che lo Stato romeno concede al
settore (esenzione dall’imposta sul reddito per i dipendenti) e dall’altra alla
formazione del personale altamente qualificato.
18. Prospettive di crescita economica globale: dichiarazioni
dei CEO romeni
•Secondo il 45% dei CEO romeni intervistati, vi sarà una ripresa economica
mondiale nei prossimi 12 mesi. Questa fiducia è sintomatica dei trend positivi
che caratterizzano l’economia romena. Secondo il parere del 47% dei direttori
esecutivi romeni intervistati, le opportunita’ di crescita vengono dal settore dell’
innovazione di prodotto/servizi. Il 24% considera che la soluzione per il futuro
sia l’aumento della quota nei mercati esistenti.
•Per il 27% dei CEO romeni intervistati il mercato che vedrà un espansione
maggiore è quello tedesco, mentre il 18% guarda verso la Russia.
19. Presenza italiana in Romania
Gli investimenti italiani hanno fornito un notevole contributo alla crescita
economica della Romania, grazie all’operato delle piccole e medie imprese
nel Paese dagli anni ‘90, alle quali si sono aggiunti anche gli investimenti
diretti esteri di grandi gruppi industriali
• Secondo i dati dell’Istituto Nazionale di Statistica, l’interscambio
commerciale tra Italia e Romania ha raggiunto nel primo trmestre del 2014
un valore complessivo di circa 2,96 miliardi di Euro, in aumento del 7,5%
rispetto al periodo simile del 2013.
• In particolare, l’Italia e’ stata nel 2014 il secondo partner commerciale
della Romania in materia di esportazioni, raggiungendo più dell’10.8% del
totale (1.503,7 milioni di euro) e in materia di importazioni, con un valore
pari all’11.4% del totale (1.460,4 milioni di euro)
• L’Italia continua ad essere, da oltre 20 anni, il principale paese
investitore in Romania per numero di aziende registrate, e quella
italiana in Romania è ad oggi la comunità business oltre confine più grande
al mondo.
20. Fondi Europei
La Romania ha a disposizione 38,9 miliardi di Euro di fondi europei, per il
periodo di programmazione 2014-2020, di cui 21,4 mld di euro di
fondistrutturali e 17,5 mld di euro di fondi destinati all’agricoltura. Rispetto
alla programmazione 2007-2013 la Romania ha visto un incremento del
18% di fondi stanziati. Tali fondi sono destinati ai seguenti settori:
Programmi Operativi Fondi stanziati (2014-2020)
“Grandi Infrastrutture” 9,7 mld. euro
“Regioni” 6,47 mld. euro
“Risorse Umane” 3,44 mld. euro
“Competitività” 1,26 mld. euro
“Capacità Amministrativa” 0,52 mld. euro
“Assistenza tecnica” 0,3 md. euro
Programmi di cooperazione Tranfrontaliera 0,45 mld. euro
21. Presenza italiana in Romania
• In base ai dati dell’Ufficio del Registro Nazionale del Commercio, alla fine
dei primi cinque mesi del 2014 sono registrate 38.074 aziende (18.359
attive) a partecipazione italiana, rappresentando il 19,68% del totale delle
società straniere in Romania.
•Solo nei primi cinque mesi del 2014 si sono registrate 1.045 aziende
nuove a partecipazione italiana, quasi il 40% del totale delle nuove imprese
a partecipazione estera.
• Gli imprenditori italiani hanno iniziato a costituire joint ventures o
stipulare contratti con produttori locali e alcuni grandi gruppi italiani per la
produzione di beni e lo sviluppo delle infrastrutture hanno attuato
investimenti diretti esteri. Parallelamente si sono sviluppati anche
investimenti nel settore dei servizi
22. Presenza italiana in Romania
Sebbene l’Italia continui ad essere, da oltre 10 anni, il principale Paese
investitore per numero di aziende registrate in Romania, la situazione cambia
se si considera l’aspetto economico sostanziale degli investimenti.
Infatti, in termini di capitale sociale complessivamente investito dagli
imprenditori italiani, il nostro Paese si colloca soltanto in settima posizione,
con un capitale versato di circa 1,724 miliardi di euro, che rappresenta il 5%
degli investimenti totali esteri in Romania.
Dall’analisi svolta emerge chiaramente che i capitali investiti dalle imprese
italiane in Romania risultano sproporzionati rispetto al loro numero. Dunque,
le nostre imprese, seppure in numero nettamente maggiore, sono di
dimensioni relativamente modeste in confronto alle imprese degli altri Paesi
che investono in Romania.
23. Rapporti bilaterali italo-romeni
A sostegno dell’importanza della presenza italiana e delle relazioni italo-romene
le dichiarazioni dell’Ambasciatrice romena in Italia Dana Costantinescu che
conferma:
•Rapporti maturi fra i due paesi grazie ai comuni legami storici e culturali
•Interscambio in crescita nel primo trimestre del 2014 con 2,8 miliardi di euro, in
aumento del 7,5% rispetto al corrispettivo periodo dello scorso anno
24. Rapporti bilaterali italo-romeni
Alcuni esempi della crescente presenza delle imprese italiane in Romania:
• Il gruppo italiano Walter Tosto, ha acquistato la fabbrica romena FECNE e
ha rilanciato la produzione in seguito ad un investimento di 23 mil. di Euro,
assumendo 500 lavoratori romeni.
• Gruppo ENEL è una delle presenze italiane più importanti in Romania. Nell’
ambito del processo di privatizzazione delle società romene di distribuzione
di energia elettrica, Enel e’ diventato il principale distributore di energia
elettrica del Paese, tramite i processi di acquisto dei pacchetti azionari delle
societa’ di distribuzione.
• Enel Green Power (EGP) ha annunciato l’intenzione di investire nel settore
dell’energia fotovoltaica e di sviluppare nel periodo 2013-2017 parchi solari
della capacità complessiva di 55 MW.
• Prysmian Group ha investito circa 15 milioni di euro per aprire a Slatina un
impianto di produzione di cavi in fibra ottica.
• Maschio Gaspardo ha investito 3,5 milioni di Euro per estendere la
fabbrica di Chisineu-Cris e per l’ acquisto di sistemi di taglio al laser della
lamiera e l’assunzione di ulteriori 40 addetti.
25. Rapporti bilaterali italo-romeni
• Martelli Europe e’ presente in Romania dal 2001. Dopo piu’ di 10 anni, il
gruppo e’ divenuto una delle maggiori fabbriche in Europa nel settore dei
servizi di tintura e finitura abbigliamento e ne ha piu’ di 650 dipendenti.
• ERG Renew, società del gruppo petrolifero ERG, è attiva nei settori delle
energie rinnovabili e dei servizi ambientali. Il piano strategico 2010-2013 di
ERG Renew ha previsto cospicui investimenti finalizzati a consolidare la
crescita dell’impresa nell’Europa Orientale.
• ANSALDO ENERGIA è presente in Romania da quasi 30 anni tramite
Ansaldo Nucleare. Tra i progetti piu’ importanti, da menzionare e’ la
realizzazione e la messa in servizio dei reattori nucleari di Cernavoda, dal
primo al quarto.
• Euroccoper e’ stata costituita nel 1994 con capitale integralmente italiano.
La ditta’ svolge un’attivita’ riconosciuta nel settore del commissionariato e
consulenza doganale e trasporti internazionali. Ad oggi, il gruppo ne ha 3
punti lavoro in Romania e 1 in Italia, con piu’ di 50 dipendenti specializzati
che servono oltre 1000 clienti.
• Terni Energia ha firmato un accordo del valore di circa 2,8 mil. di Euro con
la società Energia per la costruzione di tre parchi fotovoltaici di una potenza
complessiva di 2,5 MWp.
26. Gare d’appalto in Romania vinte da societa’ italiane
• ASTALDI SPA – «Manutenzione stradale per il periodo estivo 2013-2014» D.R.D.P.
CONSTANTA lot 1-7 - 11.966.759 €
• ASTALDI SPA – Manutenzione del manto stradale per il periodo invernale 2012 –
2013 Lot 7 Autostrada A2-A4 – SDN Constanta - 1.625.752 €
• BEOZZO CONSTRUZIONI S.R.L. - Lavori di manutenzione periodica 2013 – 2014 –
Lavori sul manto stradale rete viaria di Bucarest - 15.950.908 €
• ASTALDI SPA – ASTALROM SA - Proseguire e terminare i lavori per il
sottopassaggio di collegamento tra Mihai Bravu e Splaiul Unirii - 28.554.769 €
• FERRARA SNC DI ANGELA&ROSSELLA FERRARA – Manutenzione periodica
2013 Lot 1 - S.D.N. Brasov, Lot 2 – S.D.N. Sibiu, Lot 3 –S.D.N. Targu Mures, Lot 4 –
S.D.N. Miercurea Ciuc, Lot 5 - S.D.N. Sf. Gheorghe - 23.408.265 €
• COLLINI LAVORI S.P.A – Variante di attraversamento Area Targu Jiu - 34.366.282 €
27. Patronato “Confindustria Romania”
In questo contesto si inserisce l’importante presenza di Confindustria
Romania che costituita nel 2003, nel 2005 è stata riconosciuta dal
Governo romeno come “patronato” e come tale partecipa alle trattative
con Governo e sindacati sui temi cruciali per l’impresa, sostenendo e
difendendo gli interessi dei propri associati, aziende romene a
capitale parziale o totale italiano, ispirandosi ai sistemi datoriali italiani
nei quali si riconosce, facendo parte del Sistema italiano di
Confindustria.
Confindustria Romania contribuisce a determinare la crescita delle
imprese ed il progresso socioeconomico perseguendo idonee politiche
di sviluppo produttivo ed industriale nel territorio. Assiste le imprese
associate con qualificati servizi nelle diverse aree di attività e di
interesse del mondo imprenditoriale. Promuove e favorisce la
collaborazione tra le imprese e la solidarietà tra gli imprenditori, per il
rafforzamento del tessuto socioeconomico e produttivo regionale e
locale. Promuove la divulgazione della cultura d’impresa.
28. Confindustria Romania: la ratio
Confindustria Romania, con sede nazionale a Bucarest e presente con
le proprie filiali anche a Timisoara, Cluj e Mures, è:
• l’associazione degli imprenditori composta da imprenditori;
• l’opportunità di realizzare progetti, di crescere e far crescere, di
trovare una risposta ad ogni esigenza;
• l’occasione per essere protagonisti;
• l’opportunità per le aziende di:
•partecipare, con un sistema di rappresentanza istituzionale
esteso a tutti i livelli, nazionale, regionale e locale, che copre tutti i
comparti produttivi ed industriali.
•competere, attraverso una rete di servizi associativi qualificati,
pensati per tutti i campi di interesse dell’impresa moderna.
•risparmiare, con le opportunità ed i vantaggi economici e le
convenzioni che Confindustria offre a tutti gli associati.
29. Servizi patronali offerti ai membri
In ottica associativa, Confindustria Romania offre ai propri membri:
• Rappresentanza e tutela degli interessi degli associati in ambito
nazionale e locale nei confronti delle istituzioni ed amministrazioni,
delle organizzazioni economiche, politiche, sociali e culturali.
• L’ingresso in una comunità d’affari con la quale confrontarsi e
collaborare anche sulle tematiche della propria attività aziendale.
• La realizzazione di seminari tematici ed organizzazione di corsi di
formazione professionale e manageriali.
• La ricerca e negoziazione di condizioni favorevoli con fornitori
qualificati di servizi “critici” per l’azienda, quali convenzioni con le
banche, assicurazioni, ricerca e miglioramento delle condizioni di
trasporto, risposte di primo intervento su temi legali e amministrativi,
gruppi di acquisto.
30. Il servizio dei vari Desk settoriali
1. Desk Contabilità
Confindustria Romania fornisce agli associati servizi di assistenza e consulenza fiscale e
contabile sia nella fase di start-up che nella gestione ordinaria dell’impresa.
2. Desk Finanza Agevolata
Il patronato informa ed è in grado di offrire alle imprese le competenze necessarie per
adempiere le procedure per l’ottenimento di:
– Contributi a fondo perduto: fondi nazionali o UE, subordinati ad una richiesta.
– Finanziamenti agevolati: finanziamenti concessi ad un tasso inferiore.
3. Desk Legale
La struttura fornisce alle aziende un servizio di confronto e assistenza legale in relazione
alle macrocategorie di Diritto Civile, di Diritto Commerciale di Diritto Reale, di diritto del
Lavoro e di diritto Societario.
4. Desk Convezioni
Il patronato ha strutturato una vasta rete di accordi al servizio delle imprese.
31. 5. Centro Studi di Confindustria Romania
Il Centro Studi elabora costantemente e mette a disposizione un ricco patrimonio di
informazioni, ricerche di settore e previsioni economiche.
6. Desk Agricoltura
Fornisce agli associati informazioni legate al settore agricolo, sulle opportunità di finanza
agevolata e le opportunità di investimento nel mecato romeno.
7. Desk Costruzioni
il Gruppo di lavoro “Costruzioni & Infrastrutture” fornisce assistenza, monitoraggio e
individuazione degli appalti pubblici di interesse per gli associati.
32. Calendario Eventi Confindustria Romania 2014
• 20 febbraio - Forum sull’Agricoltura, in presenza del presidente
di Confagricoltura Mario Guidi e di altre personalità di spicco di
standing europeo
• 4 giugno - Assemblea elettiva annuale di Confindustria Romania
• 8 luglio - Evento dedicato ai Fondi Strutturali e alle Reti d’
impresa
• 2 ottobre - Forum Economico “Both Worlds – Finance &
Manufacturing”
• 16 dicembre - Gala di Natale e consegna degli “Awards for
Excellence”di Confindustria Romania
33. Confindustria Romania: analisi della base associativa
Il patronato ha attualmente più di 500 associati che in Romania offrono
lavoro a più di 55.000 dipendenti e da una ripartizione territoriale possiamo
notare che, se anche la maggior parte delle imprese sia di piccole
dimensioni, vi è un buon numero di imprese con oltre 100 dipendenti.
34. Confindustria Romania: presenza territoriale
Per quanto riguarda la ripartizione tra le territoriali romene della
Confindustria, si nota una forte presenza nella zona di Bucarest-Ilfov,
seguita poi dalla regione di Timis. Nel resto del paese, la divisione della
concentrazione di imprese italiane e’ uguale.
35. Confindustria Romania: copertura settoriale
Aggregando le associate per settore di attività, si evince che
appartengono ad aree eterogenee con una prevalenza nel settore dell’
edilizia e della consulenza.
36. Per informazioni sui nostri servizi è possibile
contattare la nostra struttura sita a Bucarest in
Bd. Unirii nr. 76 Bl. J3 A, Mezanin, sector 3.
Tel: +40.(0).31.805.31.85;
Fax: +40.(0).31.805.31.84.
Email: info@confindustria.ro