1. Politecnico di Milano
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Uomini e computer: il progetto CUbRIK sta creando un’architettura
per crowdsourcing con applicazioni nella moda, nei beni culturali e
nell’analisi delle video notizie
Dopo 18 mesi di lavoro, CUbRIK ha sviluppato dei dimostratori che permettono di
scoprire quale sia l'abbigliamento più trendy partendo dalle fotografie pubblicate on line
dagli utenti, o di identificare chi siano determinate persone collegate a fatti storici ritratte
in documenti di archivio, o pronosticare quanta sarà l'acqua disponibile durante l'estate,
considerando le foto scattate dagli escursionisti, o scoprire la fonte originale di una
notizia analizzando video breaking news. Tutto questo grazie al connubio intelligente tra
capacità dell'uomo e capacità del computer, utilizzato per risolvere problemi davanti ai
quali sia l’uomo che il computer da solo sono inadeguati.
A Como, nella sede del Politecnico di Milano, si mettono a punto queste nuove
architetture informatiche capaci di coniugare le abilità umane e quelle dei computer.
Si tratta di forme nuove del cosiddetto crowdsourcing, cioè l’idea di risolvere problemi
difficili (come il riconoscimento degli oggetti nelle immagini, il plagio o la copia non
autorizzata di materiale video, l’identificazione di tendenze o fenomeni naturali a partire
da grandi quantità di foto pubblicate dagli utenti in rete) ripartendo in modo intelligente i
compiti tra gli utenti umani e le macchine.
Questa idea è diventata molto popolare negli ultimi anni, grazie all’avvento delle reti
sociali e al successo dei terminali mobili (tablet, smartphone), che hanno aumentato
enormemente la quantità di tempo che gli utenti trascorrono online. Parte di questo tempo
può essere impiegato per aiutare i computer nello svolgimento di compiti complessi, dove
l’intuizione e la percezione umana sono insuperabili.
La novità di CUbRIK è l’idea di sperimentare diverse forme di crowdsourcing: tramite
giochi online, domande rivolte agli utenti di Facebook o Twitter, domande più “difficili”
indirizzate a esperti identificati all’interno di reti sociali di tipo specialistico (ad esempio:
LinkedIn). CUbRIK ha costruito diversi prototipi di applicazioni che sfruttano il
contributo della crowd in modi differenti e sta valutando le differenze nella quantità e
qualità delle risposte ottenibili e nell’efficienza con cui possono essere risolti i problemi.
Vincenzo Croce, Direttore del progetto, considera «questa nuova generazione di
architetture informatiche molto promettente per l'industria del software che potrà offrire
soluzioni più economiche ed efficaci dai media alla pubblica amministrazione e
all’industria della creatività, su cui si fonda tanta parte del Made in Italy».
«Anche se gli sviluppi sono ancora in corso, il lavoro svolto fin qui in CUbRIK dimostra
il grande potenziale insito nell’idea di riconsiderare problemi affrontati finora in modo
interamente computerizzato per ribaltarne il procedimento di risoluzione grazie a un
Como, 14 Giugno 2013
Notizie per la Stampa
2. contributo ben mirato dell’uomo» commenta il prof. Piero Fraternali, Direttore
Scientifico del progetto.
«Stiamo assistendo alla nascita di un nuovo tipo di applicazioni, dove non è solo il
computer che risolve problemi posti dall’utente, ma anche l’utente che risolve problemi
posti dal computer, creando soluzioni finora non realizzabili» precisa Jasminko Novak,
responsabile dello sviluppo delle applicazioni CUbRIK.
«Se pensiamo al settore delle Digital Humanities, per esempio, né l’esperto né un
programma automatico risultano sufficienti da soli per eseguire ricerche storiche
complesse caratterizzate da enormi moli di dati multimediali sparsi su molteplici archivi.
Per questo tipo di indagine stiamo sviluppando un dimostratore specifico che
sperimenterà le nuove architetture di CUbRIK» aggiunge Lars Wieneke, responsabile
dello sviluppo dell'applicativo History of Europe.
Claudio Massari, che coordina lo sviluppo dell'applicativo CUbRIK Fashion Trend
aggiunge inoltre «non so se riusciremo nell’intento di automatizzare il “cool hunting”,
ma l’idea di estrarre dalle fotografie degli utenti i vestiti più interessanti, elaborare le
immagini più popolari e anticipare così i trend di moda è incredibilmente affascinante e
ha un enorme potenziale per il Made in Italy».
Il consorzio CUbRIK si compone di 15 membri, tra centri di ricerca, università e imprese,
e i lavori del progetto (www.cubrikproject.eu) sono co-finanziati dalla Commissione
Europea nel 70
Programma Quadro per un budget totale di 8.9 milioni di Euro su 3 anni.
La presenza italiana è fortissima e oltre al coordinatore, Engineering Ingegneria
Informatica, include la Università di Trento, il Politecnico di Milano, la società
WebRatio, spinoff del Politecnico di Milano, la società Nexture Consulting e Innovation
Engineering. L'Olanda è rappresentata dalla Delft University of Technology; il Regno
Unito dal Queen Mary University of London; il Lussemburgo dal Centre Virtuel de la
Connaissance sur l'Europe; la Germania dal Fraunhofer IDMT, Empolis, Gottfried
Wilhelm Leibniz Universitaet Hannover e European Institute for Participatory Media; la
Grecia dal Centre for Research and Technology Hellas; la Finlandia dalla società
Microtask; e per finire la Spagna con la società Homeria Open Solutions.
Per ulteriori informazioni il riferimento è: publicrelations@cubrikproject.eu