Progetto di rete d'impresa

1. v.1
Progetto “WITALY.NET”
Bozza • Apr 18, 2013
VINO, idea per l’aggregazione delle imprese
Italiane
v.1
v.1
VINO, idea per l’aggregazione delle imprese Italiane
1. Introduzione
2. I principi ispiratori
2.1. La nostra natura
2.2. Soluzioni Open Source, un’opportunità per i più piccoli
2.3. “e-commerce chiavi in mano”
3. Il Mercato di riferimento per WITALY.NET
3.1. Il settore Vitivinicolo ed Enoturismo
3.2. Il Web influenza distributori e consumatori
3.3. Tradizione e territorialità delle nostre imprese
3.4. Criticità dimensionali delle nostre imprese
4. Il nostro modello
4.1. Identita degli aderenti
4.2. Investimenti commisurati al risultato ottenuti dall’e-commerce
4.3. Come funziona concretamente
4.4. Conclusioni
AMPLPrepared for John Cooper • Aug 15, 2012
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2. 1. Introduzione
“WITALY.NET” è la denominazione di un nuovo progetto che la nostra società sta sviluppando per tutte le
realtà imprenditoriali medio piccole Italiane che operano principalmente settore Vitivinicolo.
Il nostro progetto d’aggregazione tra le imprese di questo settore è nella fase iniziale, abbiamo già
realizzato dei prototipi per verificare la fattibilità tecnica e funzionale, mentre dobbiamo sviluppare tutte le
attività di marketing e commerciali relative alla rete.
La guida espone le linee strategiche che ispirano il progetto, illustra il prototipo, introduce il business plan e
ci aiuterà nella ricerca di adeguati sponsor istituzionali e/o privati. In questo momento la guida non può
essere interamente esaustiva, è una bozza
2. I principi ispiratori
2.1. La nostra natura
DJack è la società ispiratrice del progetto “WITALY.NET”, sviluppiamo soluzioni software gestionali che per
natura condizionano le modalità con cui le risorse di una determinata organizzazione e/o utenti svolgono
delle attività. Possiamo essere dei veri “innovatori” e per esserlo veramente la nostra mission è
“far rete”
Far rete per noi vuol dire:
■ realizzare soluzioni e servizi più efficienti ed efficaci;
■ aprire alle piccole organizzazioni il mercato internazionale;
■ avvicinare chi tra i consumatori vuole conoscere e approvvigionarsi direttamente dai produttori;
■ favorire la riorganizzazione delle reti di vendita;
■ abbattimento dei costi commerciali;
■ ecc.
Per noi la “rete” è un mezzo per “far squadra” perché:
“Nell’attuale contesto socio economico occorre “far squadra” per permettere alle piccole realtà Italiane di
competere a livello globale”
2.2. Soluzioni Open Source, un’opportunità per i più piccoli
Open Source, in informatica, indica un software i cui autori ne permettono, anzi ne favoriscono il libero
studio e l'apporto di modifiche da parte di altri programmatori indipendenti.
In questi ultimi anni le soluzioni Open Source sono state una vera novità nel panorama ICT ed in particolare
delle soluzioni software. In particolare il modello Open è interessante perché sono nate delle “reti” di
persone ed aziende che sono riusciti a condividere competenze e attività per abbattere i costi di sviluppo di
un “prodotto” migliorando la qualità e la diffusione delle soluzioni.
Il modello “Open” è sicuramente per noi una fonte di d’ispirazione e riteniamo che aiuta le start-up ad
entrare nel tessuto produttivo permettendo l’ideazione di nuovi servizi che possono rappresentare
un’opportunità di crescita per le nostre imprese.
DJack partendo da piattaforme Open si propone nell’ambito delle soluzioni software dedicate all’e-
commerce e gestione ERP
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3. 2.3. “e-commerce chiavi in mano”
Sin dal primo giorno della nostra costituzione abbiamo pensato di proporre sul mercato un servizio
dedicato all’”e-commerce denominato, “e-commerce chiavi in mano” e non una soluzione software che
l’impresa avrebbe dovuto gestire in autonomia. Abbiamo fatto questa scelta nella consapevolezza che tra i
nostri potenziali clienti non c’era un’adeguata infrastruttura organizzativa (persone e strumenti) pronti a
gestire le problematiche dell’e-commerce per cui i nostri interlocutori “gradivano la possibilità di disporre
di una soluzione chiavi in mano che non prevedesse un investimento iniziale per il software, ma
piuttosto un canone mensile commisurato alle effettive vendite fatte”
L’idea di aggregazione tra più imprese è stata una conseguenza diretta di queste istanze raccolte nel nostro
territorio e poi confermate dai piccoli produttori di altre regioni incontrati nel periodo della fiera del VINITALY
2013.
“Pay for sale”
3. Il Mercato di riferimento per WITALY.NET
3.1. Il settore Vitivinicolo ed Enoturismo
La nostra posizione geografica non poteva che portare la nostra attenzione sul settore Vitivinicolo ed
Enoturismo, un settore che anche nel 2012 ha registrato un trend di crescita ed una forte propensione
all’internazionalizzazione.
In particolare per il settore Vitivinicolo nel 2012 l’export di italiano nel mondo ha superato quello francese,
arrivando a oltre 4,7 miliardi di euro, un ottimo segnale considerando un mercato interno stagnante. I
mercati esteri sono l’unica chance per il vino italiano per aumentare i volumi di vendita e se l’orientamento
all’innovazione e al mercato sono strade che possono essere intraprese anche dalle singole imprese (le più
grandi già lo fanno) è ormai confermato da tutti gli osservatori pubblici e/o privati che quello delle relazioni
di rete è il passo necessario per tutti per raggiungere un’adeguata competitività abbattendo i limiti dovuti
alle “dimensioni aziendali”.
I buoni risultati del settore Vitivinicolo sono ovviamente un ottimo trampolino di lancio per sostenere il
settore turistico ed in particolare favorire il fenomeno dell'enoturismo e delle sviluppo dell’ospitalità negli
Agriturismo.
WITALY.net è nato per estendere le nostre iniziative al settore settore turistico come naturale evoluzione
dei servizi che si potranno proporre a consumatori e o distributori.
3.2. Il Web influenza distributori e consumatori
Nei prossimi 3 anni il consumatore sarà sempre più influenzato dal web, l’innovazione digitale e la
diffusione di dei nuovi strumenti quali tablet e smartphone influenzeranno il consumatore e di conseguenza
tutti i produttori.
Al consolidamento dei mercati strategici, USA Europa, si avvicineranno con sempre maggior interesse i
paesi come la RUSSIA, CINA ... e una chiave di lettura tutta da interpretare sarà il ruolo dell’e-commerce.
A nostro avviso, come è avvenuto per altri settori strategici (elettronica) il commercio B2B B2C esploderà
anche un settore come quello Vitivinicolo e le reti di vendita subiranno un ridimensionamento nell’ottica di
un naturale ricerca di abbattimento dei costi:
■ crescerà l'esigenza di gestire ordini on-line di distributori e clienti consumatori
■ aumentare l’esigenza di produttori di strutturare infrastrutture informatiche adeguate a gestire in modo
contemporaneo il mercato B2B e B2C
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4. Nei prossimi 3 anni il consumatore sarà sempre più influenzato dal web, l’innovazione digitale e la
diffusione di dei nuovi strumenti quali tablet e smartphone influenzeranno il consumatore e di conseguenza
tutti i produttori.
3.3. Tradizione e territorialità delle nostre imprese
Le nostre imprese sono riuscite a valorizzare il loro forte legame con il territorio e la tradizione, ovviamente
ci sono ampi margini di sviluppo, ma il lavoro è già stato avviato con ottimi risultati. La tecnologia ha aiutato
questo processo grazie alla diffusione dei software dedicati alla creazione di siti web e/o portali con
tecnologie semplici dal punto di vista della gestione dei contenuti.
Queste infrastrutture vanno sviluppate e innovate per poter gestire i processi di vendita e non solo contenuti
informativi. Le soluzioni gestionali non devono rispondere solo a criteri informativi, devono anche disporre di
adeguati funzioni per gestire le transazioni bancarie, la logistica e l'amministrazione correlata ad una
vendita di un prodotto e/o di un servizio.
3.4. Criticità dimensionali delle nostre imprese
Ben più autorevoli fonti di DJack hanno già evidenziato come sia “critico” avere delle imprese
dimensionalmente piccole per potersi espandere a livello internazionale, noi abbiamo raccolto queste
tematiche e le abbiamo sviluppate.
Per l’e-commerce il fattor “dimensionale” è ancor più critico. A nostro avviso le 80% delle imprese del
settore non avranno alcuna possibilità di riscontrare dei vantaggi dall’e-commerce se non affrontano in
modo sistematico e collegiale questi temi:
■ elevati costi per la gestire i servizi interbancari. Poter ragionare in rete e gestire migliaia di
transazioni implica la possibilità di abbattere i costi di gestione e avere maggiori margini di trattativa con
istituti di intermediazione;
■ elevati costi per l’imballaggio. Idem, se i volumi crescono il pack è più conveniente per l’intera rete
■ elevati costi di spedizioni. Idem, se le transazioni sono gestite centralmente inducono un maggior
margine di trattativa con gli spedizionieri.
■ elevati costi per la gestione delle campagne pubblicitarie. Anche in questo caso la rete può
spuntare accordi più profittevoli abbattendo il costo da ribaltare sul prodotto finito.
Solo un efficiente network può affrontare questi temi in un’ottica gruppo garantendo al consumatore finale di
acquistare il prodotto desiderato ad un costo ragionevole.
4. Il nostro modello
4.1. Identità degli aderenti
Il nostro modello si fonda sul rispetto dell’identità di ogni singolo associato alla rete ed in particolare
abbiamo risposto all’esigenza di valorizzare l’immagine che lo stesso aveva costruito nel tempo.
Non ci sembrava giusto proporre servizi soluzioni innovative imponendo sostituzioni e/o modifiche drastiche
di contenuti informativi già esistenti:
“il nostro centro di servizio si integra con quello dei nostri partner, non lo sostituisce”
Rispettando questo criterio l’aderente non deve modificare il proprio modo di comunicare con il mercato, ma
piuttosto integrarlo con un’infrastruttura adeguata.
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5. 4.2. Investimenti commisurati al risultato ottenuti dall’e-commerce
Gli aderenti non sono soggetti ad alcun investimento per acquisire e/o utilizzare soluzioni software
e hardware.
DJack permette all’aderente di integrare il proprio portale con un piattaforma di e-commerce
dedicata e completamente gestita da DJack in condivisione con gli operatori commerciali
dell’aderente.
Per ogni singolo aderente Djack:
■ gestisce direttamente tutti i server e tutto il software necessario;
■ sovraintende direttamente alla gestione degli ordini dei singoli portali e-commerce;
■ coordina spedizionieri e fornitori di comune utilizzo, come l’imballo;
■ gestisce per conto dell’aderente gli incassi e i servizi interbancari nazionali ed internazionali;
■ espone periodicamente (mensilmente) all'aderente gli incassi e si preoccupa dell’esecuzione delle
transazioni di giroconto (cash sempre disponibile, abbattimento problemi di recupero credito è un
modello che potrebbe essere imposta anche a ristoratori nazionali che si permettono dilazioni
inaccettabili)
■ espone i proprio costi di servizi dividendo tra:
● gestione;
● spese servizi interbancari;
● spese di trasporto
● varie (stiamo centralizzando l’acquisto dei pack certificati adatti alla spedizione di bottiglie)
Quindi l’aderente paga in funzione delle effettive vendite.
Il portale WITALY.net è il supporto informativo della rete:
■ si rivolge al mercato internazionale;
■ non svolge una funzione di vendita on-line;
■ non consente alcun confronto tra prodotti, presenta gli aderenti alla rete e rimanda ai singoli portali delle
aziende da cui si può fare l’acquisto;
■ consente azioni di marketing integrato e/o progettazione di servizi integrati quali: organizzazione di
visite e/tour anch’essi vendibili mediante piattaforma dedicata.
Ogni aderente può tramite questo organizzazione investire in azioni di marketing mirate specificatamente
alla valorizzazione dei propri prodotti e/o marchi, la DJack tramite gli strumenti di web-marketing dei più
diffusi social Network (google +, facebook, ecc.) può agire con annunci mirati e specifici.
4.3. Come funziona concretamente
Dato che l’infrastruttura può essere utilizzata sia dal consumatore finale (B2C) che dal distributore (B2B)
facciamo un distinzione partendo dal caso B2C
B2C.
In questo caso il consumatore raggiunge, mediante:
■ annunci social network;
■ ricerche e/o web marketing;
■ portale WITALY.NET;
■ passa parola …
il portale del produttore del “prodotto” che si desidera acquistare che può essere un prodotto fisico e/o un
servizio ed inizia il percorso gestionale - vedi dettagli nel nostro portale
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6. B2B.
Il distributore, in accordo con il produttore, può disporre nel medesimo portale del produttore di una accesso
ad un’area riservata dal quale fare poter gestire i propri ordini al produttore, di seguito facciamo un esempio
concreto:
■ suppongo che il sottoscritto sia un’agente che opera per l’azienda agricola MONTE TONDO e sono
negli Stati Uniti posso:
● accedere nel sito di MONTE TONDO
● accedere con il menu “Acquisti” all’area e-commerce
● accedere mediante il menu “Ordini agenti” all’area riservata.
4.4. Conclusioni
Stiamo elaborando un modello scalabile e configurabile che metta a fattor comune la gestione per
abbattere le fonti di costi caratteristiche di un commercio on-line. Il nostro Business Plan (BP) è un punto
di partenza per sviluppare il modello di rete d’impresa, ma non è esaustivo non lo potrebbe essere. Il BP
sarà coerente se nell’intorno di questa idea riusciamo a creare un interesse crescente di istituzioni e
finanziatori che consentono alla DJack di sviluppare tutte le tematiche esposte.
Siamo alla ricerca di uno o più Sponsor, (cantine private, consorzi, istituzioni ecc. ) che sulla base dell’idea
di base ci aiuti economicamente a sviluppare l’idea.
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