4. TERRITORIO
Di forma compatta e poco più
grande dell’Italia, la Polonia confina
a est con la Bielorussia e l’Ucraina;
a nord-est con la Lituania e la
provincia di Kaliningrad (una
exclave del territorio russo); a
ovest con la Germania; a sud con
la Repubblica Ceca e con la
Repubblica Slovacca; a Nord è
bagnata dalle acque del mar
Baltico.
5. TERRITORIO
Il territorio prevalentemente pianeggiante (Polska=pianura) formatosi
successivamente al periodo di glaciazione può essere suddiviso in tre
grandi regioni:
Settentrione vicino alle coste dove si
trovano bassi rilievi morenici (accumulo di
detriti portati dai ghiacciai), laghi e paludi.
Le coste sono basse e uniformi e
presentano solo due grandi golfi:
Pomerania (condiviso con la Germania) a
ovest; e Danzica a est;
Centro (Grande Polonia) solcata da fiumi
che formano vaste pianure alluvionali,
laghi e torbiere dove è più evidente
l’impatto umano;
Meridione (Piccola Polonia) geologicamente la più giovane dove si
innalzano altipiani ondulati e catene montuose di media altitudine che
segnano il confine naturale con la Repubblica Ceca (i Sudeti), con quella
Slovacca (i Carpazi con i monti Beschidi e Tatra) e con l’Ucraina a sud-est
con i rilievi dei Roztocze. Le regioni meridionali sono la Slesia (con il
bacino carbonifero) e la Galizia.
6. FIUMI E LAGHI
Numerosi fiumi percorrono da sud a nord la pianura, raggruppati in due
bacini: Vistola (1090 km) e Odra (Oder). I due fiumi sono collegati in
un’unica rete fluviale da un canale nei pressi di Bydgoszcz.
I laghi più grandi, lo Sniardwy e il Mamry, sono nella regione nord-
orientale della Masuria.
7. CLIMA
Di tipo continentale con
forte escursione termica tra
estate e inverno e
precipitazioni poco
abbondanti.
Il mar Baltico non produce
effetti mitigatori per la
bassa profondità dei
fondali.
8. UNA PESANTE EREDITÀ DEL PASSATO
L’ambiente polacco risente dei danni
causati dallo sviluppo dell’industria
pesante e dalla scarsa attenzione alla
prevenzione ambientale che si sono
verificati durante il periodo
dell’economia socialista.
Oggi la situazione sembra migliorata per il declino
dell’industria pesante e per le nuove leggi ambientali
varate dopo il ritorno alla democrazia.
Permangono ancora seri problemi di inquinamento
atmosferico, provocato dalle centrali elettriche che
funzionano a carbone e che forniscono il 90% dell’energia
prodotta nel paese.
9. POPOLAZIONE
Il 62% dei 39 milioni di abitanti della Polonia vive nelle città
(Varsavia e Sud minerario dove si è formata una
conurbazione di una decina di città industriali).
Il 90% della popolazione è di nazionalità polacca, mentre le
minoranze tedesche e ucraine sono entrambe al 4%, quella
Bielorussa è al 0,5%.
La religione cattolica è professata dal 90% della popolazione.
La crescita demografica ha spinto molti polacchi ad emigrare.
Nella prima parte del XX secolo i polacchi si dirigevano verso
gli Stati Uniti e in misura minore Brasile ed Europa
occidentale. Dopo la caduta del sistema comunista
l’emigrazione è ripresa verso i paesi più sviluppati d’Europa.
10. LE CITTÀ
Nel territorio polacco sono presenti numerosi
insediamenti di medie dimensioni, mentre una
quindicina di centri superano i 200.000 abitanti.
Varsavia (2.200.000 abitanti) è la
capitale dalla fine del XVI secolo.
Dopo la distruzione, subita nella 2^
GM, la città oggi si presenta nella
struttura urbanistica e negli edifici
con aspetto moderno.
11. LE CITTÀ - VARSAVIA
Oltre al castello reale vi è anche un’importante
università ed è il cuore dell’attività economica del
paese
12. LE CITTÀ - CRACOVIA
Cracovia (757.000) è l’antica capitale.
È sede vescovile ed ha una prestigiosa università
specializzata negli studi umanistici
13. LE CITTÀ
Nowa Huta sorge 10 km a nord di Cracovia e come
Cracovia vi hanno sede grandi stabilimenti industriali;
Lodz (756.000) è la terza città della Polonia. È specializzata
nelle manifatture tessili ed è un importante centro
cotonifero;
Breslavia, sul fiume Odra, è un notevole centro industriale
della regione meridionale;
Poznan è un rilevante mercato agricolo;
DUE CAPRE SONO IL
SIMBOLO DI POZNAN
14. LE CITTÀ
Danzica e la vicina Gdynia
sul mar Baltico sono il
nucleo portuale del
paese;
Stettino porto fluviale
sull’Odra al confine con la
Germania, è il principale
centro di scambi
commerciali con l’Europa
occidentale.
15. ECONOMIA
AGRICOLTURA
L’agricoltura polacca continua ad avere un peso
significativo sull’economia del paese e gli occupati nel
settore primario sono il 17,1%. L’agricoltura polacca è
ancora piuttosto arretrata, poco meccanizzata e poco
produttiva tuttavia in valore assoluto le produzioni
raggiungono quantitativi rilevanti.
Grande importanza hanno i cereali (segale, frumento e
orzo), le patate e la barbabietola da zucchero.
Notevole è anche l’allevamento - suini ed equini (cavalli
da tiro).
16. ECONOMIA
INDUSTRIA
Nel complesso vi è un alto tasso di industrializzazione e le
principali aree industriali sono quelle della Slesia, Varsavia,
Lodz, Cracovia, Nowa Huta.
Lo sviluppo del settore secondario è stato favorito dalla
presenza di vasti giacimenti di carbone (Slesia), che
soddisfano gran parte del fabbisogno nazionale.
Dopo il passaggio all’economia di mercato l’industria polacca
ha dovuto affrontare un pesante processo di ristrutturazione
che conseguentemente ha diminuito il numero degli
occupati. La situazione attualmente sta migliorando grazie ai
forti investimenti di grandi multinazionali europee, specie nel
settore automobilistico (Fiat, Volkswagen, Peugeot).
17. ECONOMIA
TERZIARIO
Prima del 1989 gli scambi commerciali avvenivano quasi
esclusivamente con gli stati socialisti; oggi la Polonia ha
intensificato le relazioni commerciali con i paesi
dell’Unione Europea, in particolare con la Germania. Con
il commercio si sono sviluppate anche le attività
finanziarie e bancarie, oltre a quelle legate ai trasporti e
alle comunicazioni.
18. ECONOMIA
TURISMO
Tre sono le principali attrattive per i viaggiatori stranieri:
Città d’arte: Varsavia e Cracovia;
CASTELLO DI BEDZIN
23. STORIA
Nell'epoca preistorica, il leggendario capostipite Lech si separa dai
due fratelli (Czech e Rus) e trova la sua dimora nelle terre
dell’odierna Polonia occidentale (là dove vide volare un’aquila
bianca).
Nel 966 il duca della stirpe dei Polani, Mieszko, riceve il battesimo
dalla chiesa romana, già diffusa in Boemia.
Vengono abbattuti gli antichi idoli e al loro posto sorgono chiese e
monasteri.
Il figlio di Mieszko, Boleslao, viene incoronato dal papa Silvestro II
e la Polonia entra nella famiglia dei regni cristiani d’Europa.
Il nuovo regno si espande verso l’est e, nel 1018, Boleslao
conquista Kiev e i territori dell’odierna Ucraina.
24. STORIA
Per mantenere salvi i confini, il Paese è costretto a tener testa alle
incursioni di nemici vicini e lontani tra cui l’ordine militare
teutonico, detto comunemente dei “Cavalieri della Croce”.
Nel 1333, sale al trono polacco Casimiro Magno, il grande
riformatore, del quale i posteri diranno che “trovò la Polonia in
legno e la lasciò in pietra”.
Nel 1364, nasce l’Accademia di Cracovia, la più antica università
dell’Europa centrale, cui seguiranno gli atenei di Praga, Vienna e
Heidelberg. Il paese vive un’epoca di dinamico sviluppo.
Nel 1377, la regina Jadwiga, ultima dell’antica dinastia dei Piasti,
sposa il granduca di Lituania, Jagiełło, dando origine al grande
impero dell’Europa centro-orientale, che in seguito diventerà la
Repubblica delle Due Nazioni.
25. STORIA
Il 15 luglio 1410, la Repubblica conosce il momento della sua più
grande gloria militare, infliggendo una pesante sconfitta
all’arrogante ordine teutonico, rinforzato da migliaia di cavalieri
accorsi dall’Europa occidentale.
La pubblicazione, nel 1543,
dell’opera memorabile del
grande astronomo Kopernik, sul
sistema eliocentrico, testimonia
lo sviluppo della cultura e della
scienza polacche dell’epoca.
NICCOLO’ COPERNICO
(Toruń, 19 febbraio 1473 – Frombork, 24 maggio 1543)
Prete e Astronomo famoso per la sua teoria eliocentrica.
26. STORIA
La potenza dell’esercito polacco si fa sentire di nuovo nel 1673,
quando l’armata guidata dal re Jan III, nella battaglia di Vienna,
difende l’Europa dalla conquista da parte dell’Impero Ottomano.
Nel 1772, però avviene la prima spartizione della Polonia ormai
indebolita.
La prima costituzione europea, emanata in Varsavia nel 1791, non
riesce a risanare la struttura dello Stato, minacciato dagli interessi
delle grandi dinastie europee. Quattro anni dopo, il Regno di
Polonia e il Granducato di Lituania, la potente “Repubblica delle
Due Nazioni”, scompaiono dalla carta geografica d’Europa.
Inizia la lotta clandestina per la libertà nazionale. Le guerre
napoleoniche costituiscono per i patrioti polacchi una nuova
speranza. Nella Repubblica Cisalpina nascono, nel 1797, le “Legioni
di Dąbrowski”, il cui canto diventerà poi l’inno nazionale polacco.
27. STORIA
I polacchi cercano di sfruttare ogni occasione per riconquistare lo
Stato sovrano. Ma le numerose sommosse, soprattutto le due
grandi insurrezioni del novembre 1830 e del gennaio 1863, si
concludono con sconfitte e persecuzioni.
La sopravvivenza della struttura sociale, etnica e culturale dei
Polacchi fa sì che nel primo grande sommovimento, costituito dalla
I^ guerra mondiale, lo Stato polacco rinasca come repubblica nel
1918, nel territorio originale della sua prima dinastia reale, quella
dei Piasti.
L’indipendenza, appena conquistata, della giovane Repubblica
polacca viene subito minacciata dai potenti vicini. Ma nella
famigerata battaglia di Varsavia, detta “il miracolo sulla Vistola”, i
Polacchi mostrano ancora una volta l’eccellente valore militare e
sconfiggono le truppe sovietiche.
28. STORIA
Nel breve periodo del ventennio tra le due guerre mondiali, la
Polonia si afferma come moderno Stato europeo e la sua capitale,
Varsavia, apprezzata per la sua vivacità culturale, si guadagna il
nome di “Parigi del Nord”.
La minaccia nazista mette nuovamente a repentaglio
l’indipendenza nazionale. La più potente armata d’Europa
comincia la “guerra lampo” (01/09/1939). Dopo un mese di dure
battaglie la Polonia è costretta ad arrendersi alla conquista tedesca
dall’ovest e sovietica dall’est (Patto “Molotov-Ribentrop”).
La Polonia, dopo un fugace periodo di libertà, è di nuovo
sottomessa alle potenze vicine. Gran parte della popolazione
rimane in miseria e milioni di cittadini trovano la morte nei campi
di sterminio.
29. STORIA
Ad Auschwitz una fabbrica diventa
un lager
(Arbeit Macht Frei = il lavoro rende
liberi)
30. STORIA
Ma l’armata sconfitta non si arrende. Parte dei soldati continuano
la lotta clandestina in Polonia, e altri si arruolano negli eserciti
alleati e si distinguono sui fronti della seconda guerra mondiale.
Tra le imprese più significative, c'è la partecipazione dei piloti
polacchi alla vittoriosa campagna di difesa nei cieli della Gran
Bretagna (“Battaglia d’Inghilterra”).
Nel 1944, il IIo Corpo d’Armata, guidato dal generale Anders, presta
un importante contributo alla liberazione di Ancona, Bologna e
altre città italiane, e si distingue per l’eroismo nella battaglia di
Monte Cassino.
32. STORIA
Un’altra prova di coraggio, che lascia il mondo senza fiato, è
l’insurrezione di Varsavia, scoppiata il 1° agosto 1944. Malgrado lo
sforzo immane di tutta la sua popolazione, la capitale polacca è
costretta a cedere prima ai Tedeschi e poi all’Armata Rossa. La
Polonia, stremata e distrutta, tradita dagli alleati occidentali,
finisce sotto il giogo sovietico.
La ripresa, dopo sei anni di guerra e di occupazione, è difficile; ma
il popolo riesce a ricostruire il Paese, la sua economia, la cultura e
la vita sociale, nonostante il dominio sovietico ostacoli i ritmi dello
sviluppo.
33. STORIA
Nel 1980 nasce “Solidarność”, il
movimento dei lavoratori più
potente d’Europa, che
influenzerà la storia dell’intero
continente.
Il colpo di stato del generale
Jaruzelski, nel dicembre del
1981, fermerà per sette anni
il processo delle riforme e manterrà al potere
gli impopolari governi filosovietici. Ma
l’Europa sta cambiando e, nel 1989, la vecchia
e la nuova classe politica trovano il famoso
"accordo della tavola rotonda", per la
costruzione di un moderno Stato liberale.
34. STORIA
A partire da quella data, la Polonia conosce il
momento del maggiore sviluppo economico,
dopo decenni di sconfitte e sofferenza.
Varsavia diventa una delle capitali più
moderne d’Europa e nel 2004 la Polonia entra
nell’Unione Europea.
Oggi, per la prima volta dai tempi della
dinastia degli Jaghelloni, la Polonia,
rinchiusa in un territorio più ridotto, ma
certamente più unita e più compatta,
appartiene alle nazioni più potenti d’Europa e
contribuisce sostanzialmente al suo sviluppo
e al suo ruolo nel mondo.
35. POLACCHI FAMOSI NEL MONDO
Oltre a Copernico vi sono altri grandi polacchi che sono
tuttora ben conosciuti nel mondo:
FRYDERYK CHOPIN
(Zelazowa Wola - Varsavia 22
febbraio o 1º
marzo 1810 – Parigi, 17
ottobre 1849),
COMPOSITORE E PIANISTA.
Fu uno dei grandi maestri
della musica romantica ed è
talvolta ricordato come il poeta del
pianoforte
36. POLACCHI FAMOSI NEL MONDO
JOHANNES
HEVELIUS
(Danzica, 28 gennaio
1611 – Danzica, 28
Gennaio 1687 -
ASTRONOMO)
37. POLACCHI FAMOSI NEL MONDO
MARIA SKŁODOWSKA
CURIE
(Varsavia 1867 – Alta Savoia
1934 – SCIENZIATA)
38. POLACCHI FAMOSI NEL MONDO
LECH WALESA
(SINDACALISTA E SUCCESSIVAMENTE PRESIDENTE DELLA POLONIA)