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Premio pa sostenibile_2019_regione emilia-romagna - Approfondimento
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Documento di approfondimento della soluzione:
Shaping Fair Cities:
integrare l'Agenda 2030 nelle politiche locali in tempi di grandi migrazioni e
flussi di rifugiati.
Una campagna e un progetto di sensibilizzazione condotto e realizzato dalle
Autorità locali
Un’Agenda 2030 a livello locale: la Regione Emilia-Romagna alla guida del progetto
Shaping Fair Cities.
“I governi subnazionali non dovrebbero essere visti come meri esecutori
dell'Agenda. I governi subnazionali sono i responsabili delle politiche, i catalizzatori
del cambiamento e il livello di governo più adatto a collegare gli obiettivi globali con le
comunità locali”.
(“The Sustainable Development Goals: What Local Governments Need to
Know”, United Cities and Local Governments Organization, 2015)
Gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 (Sustainable
Development Goals, d’ora in poi “SDGs”) sono un insieme di diciassette ambiziosi
obiettivi globali, definiti nel 2015 durante uno storico vertice ONU e sviluppati
attraverso un dialogo senza precedenti tra gli Stati membri delle Nazioni Unite, le
autorità locali, la società civile, il settore privato e tutte le altre parti interessate.
A questo programma d’azione universale a favore di un futuro migliore per le persone
e il pianeta si ispira Shaping Fair Cities, un progetto finanziato nell’ambito dell’Azione
DEAR (Development Education Awareness Raising) dello Strumento di cooperazione
DCI II-Organizzazioni della società civile e Autorità locali, (n. del progetto CSO-
LA/2016/151103-4/18), ideato e coordinato dalla Regione Emilia-Romagna con la
partecipazione di 17 partner di 8 Paesi europei (Italia, Spagna, Grecia, Romania,
Polonia, Croazia, Danimarca e Svezia) e 2 Paesi non UE (Albania e Mozambico).
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Un progetto che, grazie alla sua partnership paneuropea e multi-stakeholder,
aumenta la consapevolezza e coinvolge attivamente i decisori locali, i funzionari
pubblici, le organizzazioni e i cittadini nella localizzazione degli SDG, promuovendo il
ruolo cruciale dei governi locali nell'attuazione della nuova serie di obiettivi e aprendo
la strada a un’Agenda 2030 locale.
Il progetto concentra l’attenzione su quattro SDG:
città sostenibili e resilienti (SDG 11),
società pacifiche e inclusive (SDG 16),
tutela dell’ambiente (SDG 13) e
parità di genere (SDG 5),
con l’obiettivo di integrare l'Agenda 2030 nelle politiche locali - tenendo conto in
particolare delle attuali sfide migratorie - attraverso una campagna di comunicazione
ed un progetto di advocacy, condotti ed implementati dalle autorità locali coinvolte.
In particolare, l’SDG 11 orienta il lavoro di comunicazione e advocacy del progetto
verso le comunità urbane, in linea con il crescente riconoscimento internazionale
dell'importanza della dimensione subnazionale dello sviluppo sostenibile.
Secondo alcune stime, entro il 2030, il 60% della popolazione mondiale si concentrerà̀
nelle aree urbane. Se, fino ad oggi, grandi questioni come la pace, la sicurezza, i
cambiamenti climatici e le migrazioni hanno riguardato principalmente il piano
nazionale e internazionale, in futuro, gli interventi a lungo termine su questi temi
richiederanno sempre più̀ attenzione alla dimensione locale. La maggior parte di
queste sfide necessita infatti di pianificazione, partecipazione e politiche locali mirate.
Una chiave di volta del processo di localizzazione è perciò costituita dalle città, che il
progetto mette al centro della propria azione (Shaping Fair Cities, inteso come dare
forma a città giuste): dei 17 partner di progetto, 10 sono infatti municipalità, quali:
Modena,
Reggio Emilia,
Forlì,
Alicante (ES),
Falköpings (SE),
Patrasso (GR),
Spalato (HR),
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Vejle (DK),
Scutari (AL) e
Pemba (Mozambico),
cui si aggiungono 4 istituzioni regionali:
ROPS-Centro Regionale della Politica Sociale di Poznan - Polonia,
Generalitat Valenciana - Spagna,
BRCT-Ufficio regionale per la cooperazione transfrontaliera di Iaşi - Romania e
Regione Emilia-Romagna,
poi 2 organizzazioni della società civile (GVC e Women Network) e infine l’Università
di Bologna (Facoltà di Scienze politiche e sociali, Campus di Forlì), che si dedica in
particolare alle attività di studio e di ricerca alla base di tutte le altre azioni.
Al fine di comprendere i contesti di riferimento e individuare i messaggi da
enfatizzare e diffondere nelle campagne di comunicazione il progetto ha previsto due
strumenti: in primo luogo un sondaggio sull’opinione pubblica condotto secondo
una metodologia elaborata da UNIBO in tutti i Comuni partner del progetto, realizzato
nel primo anno di attività (2018) per conoscere l’opinione dei cittadini sugli SDG e sul
ruolo che le città dovrebbero svolgere per il loro raggiungimento: sono stati
somministrati oltre 4000 questionari in tutte le città partner, utilizzando tecniche di
rilevamento diverse a seconda dei contesti (ad esempio a Pemba sono state fatte
interviste in strada, mentre a Vejle si è potuto rispondere online). I risultati dei sondaggi
sono stati poi raccolti da UNIBO che li ha uniformati e analizzati e ha prodotto un report
contenente le raccomandazioni per l’attuazione delle campagne di sensibilizzazione
che prenderanno il via nel 2019.
Il secondo strumento è costituito dalla ricerca dei piani locali di attuazione
dell’Agenda 2030. Questa ricerca è stata condotta da esperti e coordinata dalla
Generalitat Valenciana, l’amministrazione che vanta una delle prime esperienze
pilota nella localizzazione degli SDG a livello regionale e urbano, che metterà a
disposizione del progetto le buone pratiche maturate e formulerà raccomandazioni ai
partner per l'attuazione dei piani locali. La relazione finale della ricerca, attesa nella
prima metà del 2019, costituirà sia una guida all'implementazione degli SDG e alle
relative campagne di sensibilizzazione, sia uno strumento di formazione rivolto a
rappresentanti delle autorità locali, funzionari pubblici e responsabili politici, in
particolare nel contesto dell’evento di formazione dei formatori svoltosi a Valencia nel
marzo del 2019.
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Oltre all’evento di Valencia, nell’arco dei prossimi due anni di attività (2019-2020), il
progetto prevede altri momenti e strumenti formativi - consultazioni multilaterali,
tavole rotonde, workshop di capacity building, scuole estive e invernali, eventi pubblici
- per facilitare l'attuazione dell'Agenda nel settore politico di riferimento (cooperazione
decentrata, energia, mobilità, migrazione, alimentazione e agricoltura, cultura e
istruzione, ecc.), valutare le esigenze specifiche e definire le differenti priorità̀ .
Formazione e comunicazione sono, dunque, i due pilastri portanti del progetto
Shaping Fair Cities, per educare e sensibilizzare cittadini e autorità locali. Educare e
sensibilizzare tuttavia non significa solamente far conoscere l'esistenza degli SDG: si
tratta anche di responsabilizzare e spingere le persone a partecipare attivamente
al raggiungimento degli SDG. La campagna di comunicazione è dunque anche un
progetto di advocacy e si sviluppa sia a livello locale, sia internazionale, secondo
obiettivi, strategie e linee guida comuni.
La campagna internazionale è coordinata da ROPS e GVC, con il supporto della
Regione Emilia-Romagna che, in particolare, ha curato la definizione dell’identità
visiva del progetto, delle linee guida per le campagne di comunicazione e della
strategia di comunicazione internazionale. A partire dal Kick off meeting di Bruxelles
(aprile 2018), in accordo con tutti i partner, sono stati sviluppati innanzi tutto il logo e
le linee guida dell’immagine coordinata che verrà messa in campo delle campagne di
comunicazione. Nel secondo e terzo anno di attività verranno quindi prodotti diverse
tipologie di materiali (videoclip, spot, info-grafiche, poster, volantini, cartoline, gadget,
ecc). Strumenti specifici saranno poi sviluppati dalle organizzazioni della società civile,
della cultura e dell'industria creativa che saranno chiamate a partecipare ai bandi e
agli appalti predisposti dai partner nell’ambito delle proprie campagne locali.
A questi output si aggiungeranno diversi strumenti digitali, sviluppati per garantire
sostenibilità, partecipazione e coerenza al progetto, con una particolare attenzione al
coinvolgimento di migranti e gruppi vulnerabili, e in una prospettiva di genere. Tra
questi: una piattaforma di apprendimento delle politiche, una app su SDG e
migrazione, un canale YouTube di progetto e un web doc, prodotto con il
coordinamento della Regione Emilia-Romagna, che racconterà in modo attraente e
interattivo le esperienze sviluppate in ognuno dei Paesi partner, sperimentando come
localizzare gli SDG nel proprio territorio.
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La Regione Emilia-Romagna organizzerà infine i Fair Cities Days, un evento europeo
di tre giorni a Bologna, riservato a rappresentanti delle autorità locali, direttori
aziendali, esperti e professori, che comprenderà laboratori, conferenze e dibattiti
per studiare e approfondire i temi proposti, con l'obiettivo di creare una sinergia tra
politica e aziende ed avviare un dibattito strategico sull'attuazione delle politiche di
sviluppo a livello cittadino. Un'area speciale dell’evento accoglierà gli stand delle città
partner, per mettere in mostra i risultati, gli strumenti e i progetti realizzati.
Con Shaping Fair Cities la Regione Emilia-Romagna implementa ulteriormente
le tematiche individuate dal documento triennale di Cooperazione Internazionale
2016-2018, che ha come base gli SDG. Il progetto conferma il posizionamento
strategico della Regione a livello europeo e internazionale, coinvolgendo in modo
attivo tutti gli attori regionali impegnati nelle attività̀ di cooperazione internazionale,
solidarietà̀ , aiuto umanitario, promozione della pace e della giustizia, in un’ottica di
replicabilità in contesti differenti, capacità di fare rete e di sviluppare partnership e
infine di innovatività grazie a contenuti, strumenti e tecnologie adottate.
Quale indicazione dei valori economici in gioco, il budget totale stimato per il
progetto è pari a 3.736.440 EURO, mentre il contributo UE richiesto è pari a 3.362.796
EURO.
Il contributo UE richiesto come % dei costi totali eleggibili ammonta al 90%.
I tempi di progetto vedono una durata totale dell’azione di 36 mesi, con data
d’inizio il 22/12/2017 e data di conclusione del progetto il 22/12/2020.
Grazie per l’attenzione.