1. Leader, Capo o mezza sega ? Quanti di voi ne
incontrano e quanti vi hanno detto dovresti
dirigere tu l’azienda ...?
DONATO DONISH VIMINI·VENERDÌ 9 DICEMBRE 2016
Stasera, sentendomi con colleghi in Italia e nel Mondo e chiudendo la serata, il venerdi lavorativo, vi lascio con una
breve lezione di "dirigenza aziendale" ....
Proviamo adesso a pensare a quanti capi incontriamo o veri leader. Quello che posso dirvi è che nella mia vita ho
incontrato pochi leader per ora e molti capi a cui ho tentato di insegnare cosa significa lavorare, pensare agire e dirigere
come un leader.
E per questo non mi fermo mai e guardo avanti convinto che solo se credi in te stesso ce la fai e vai avanti, se sei figlio
di papà e senza doti umane e professionali duri poco o finché durano i soldi di papà.... di solito una generazione
costruisce, una mantiene e l'altra sfascia.
Ma torniamo a noi....... ragazzi ...
Il termine leader deriva dall’inglese “to lead” che significa dirigere, guidare, stabilire una direzione ed influenzare gli
altri a seguirla. Il verbo inglese “to lead” deriva dall’antico sassone “ledian” o germanico “leiten” che significa
condurre.
La parola italiana “condurre” deriva dal latino cum = insieme e ducere = tirare da cui deriva anche la parola dux =
condottiero.
La capacità di esprimersi come leader è la Leadership. Esistono innumerevoli definizioni di Leadership, che è possibile
trovare nell’abbondante letteratura in merito; qui ti propongo la definizione secondo la quale la leadership consiste nella
capacità di influenzare in maniera stabile gli altri favorendone il cambiamento e la crescita, umanizzando le relazioni,
promuovendo il coinvolgimento di tutti nella partecipazione attiva e corresponsabile, condivisa, attraverso un dialogo
aperto all’accoglienza della diversità. In altre parole è la capacità di costruzione di relazioni di fiducia con il proprio
gruppo di lavoro al fine di guidare, condurre le persone verso il raggiungimento degli obiettivi, della mission aziendale,
valorizzando tutti, cavalcando il cambiamento.
2. Oggi la tua attenzione come titolare è sui conti e sui numeri, sull’equilibrio finanziario, sulle aree merceologiche, sullo
sviluppo dei nuovi servizi, ed è giusto che tu ti interessi a tutto questo, ma devi anche lavorare sul tuo stile di
Leadership e imparare a creare processi di “empowering”, accompagnare te stesso ed i collaboratori nel processo di
apprendimento e approfondimento del personale potenziale a beneficio di tutta l’azienda. Per aiutarti a capire se sei un
Leader, nella tua azienda, oppure se sei solo un Titolare-Capo, di seguito ti segnalo le abilità razionali ed emotive e le
competenze tecniche di un vero Leader :
Avere coscienza di sé: in primo luogo, bisogna essere consapevoli delle proprie capacità e usarle al meglio per il
raggiungimento dei propri obiettivi
Essere credibili, affidabili, onesti e leali: questo consente di godere della fiducia dei propri collaboratori, dote
indispensabile per favorire un sano spirito di squadra
Trasmettere empatia: essere cioè capaci di “vedere il mondo con gli occhi degli altri”, in modo da ridurre le
incomprensioni e saper puntare sulle giuste leve motivazionali delle persone che fanno parte del proprio Team
Sviluppare un’ottima capacità di comunicazione, sia nell’esprimersi che nella capacità di ascoltare e capire in modo
“attivo”
Un vero leader ha sempre una vision, ossia la capacità di guardare lontano sapendo quali sono gli obiettivi finali da
raggiungere. A ciò si affianca l’abilità di trasmettere la sua vision anche al proprio staff.
Evoluzione costante delle proprie competenze, lettura e sensibilità al mutare degli scenari e delle esigenze del
consumatore
Costante ricerca di miglioramento del servizio ai clienti
Autodisciplina, Impegno, Discernimento, Focalizzazione, Generosità, Passione: ciò che distingue le persone d’azione
dai semplici sognatori
Ricettività, Flessibilità, Adattamento, Coerenza: per restare alla guida, continuare ad imparare adottando più modelli
comportamentali in relazione al contesto competitivo, al gruppo di lavoro, al singolo collaboratore
Approccio trasversale: attività a fianco del proprio team per trasmettere in modo efficace la propria visione di servizio e
la competenza di consiglio; riunioni organizzate di team e colloqui individuali per monitorare e supervisionare il
funzionamento dell’intera azienda. Tornando a me .... beh ragazzi vediamo cosa riserva il futuro....... Donish è avanti.....
;)