Con risoluzione approvata il 29 ottobre 2015, il Parlamento europeo ha definito le linee guida sulla regolamentazione dell’uso commerciale e ricreativo dei sistemi aerei a pilotaggio remoto (droni) da parte della Commissione europea e degli Stati membri.
Secondo il Parlamento, i droni rappresentano un grande potenziale per lo sviluppo economico che tuttavia
può essere frenato dalla mancanza di norme armonizzate in materia: in particolare, le autorizzazioni
nazionali in genere non formano oggetto di reciproco riconoscimento negli altri Stati membri. Pertanto, il
Parlamento ha sollecitato la Commissione a proporre norme europee che consentano alle autorità
competenti di procedere alle convalide e alle attività di sorveglianza, evitando al contempo
regolamentazioni sproporzionate per le imprese che scoraggerebbero gli investimenti e l’innovazione nel
settore.
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DRONI: APPROVATE LE LINEE GUIDA DEL PARLAMENTO EUROPEO SU SICUREZZA,
PRIVACY E RESPONSABILITA’
Federica De Santis
Con risoluzione approvata il 29 ottobre 2015, il Parlamento europeo ha definito le linee guida sulla
regolamentazione dell’uso commerciale e ricreativo dei sistemi aerei a pilotaggio remoto (droni) da parte
della Commissione europea e degli Stati membri.
Secondo il Parlamento, i droni rappresentano un grande potenziale per lo sviluppo economico che tuttavia
può essere frenato dalla mancanza di norme armonizzate in materia: in particolare, le autorizzazioni
nazionali in genere non formano oggetto di reciproco riconoscimento negli altri Stati membri. Pertanto, il
Parlamento ha sollecitato la Commissione a proporre norme europee che consentano alle autorità
competenti di procedere alle convalide e alle attività di sorveglianza, evitando al contempo
regolamentazioni sproporzionate per le imprese che scoraggerebbero gli investimenti e l’innovazione nel
settore.
Allo stesso tempo, le autorità di regolamentazione dovranno affrontare i nuovi rischi derivanti dall’uso
sempre maggiore dei droni e relativi alla sicurezza, alla protezione dei dati personali e alla responsabilità
civile. Al riguardo il Parlamento europeo, richiamandosi espressamente alla Dichiarazione di Riga sui droni
del 6 marzo 2015 (di cui abbiamo parlato nella nostra newsletter di marzo 2015) ha evidenziato come lo
sviluppo e l’impiego di determinati strumenti possa contribuire a garantire la sicurezza e la privacy,
facilitando il perseguimento degli abusi. A tal fine, il Parlamento invita la Commissione europea a sostenere
la ricerca nelle seguenti tecnologie:
chip d’identità, che potrebbero facilitare l’individuazione dei responsabili;
sistemi anticollisione cd. “detect and avoid”, per permettere ai droni capaci di volare oltre la
distanza di visibilità ottica di evitare collisioni con altri utilizzatori dello spazio aereo o con oggetti al
suolo;
tecnologie di cd. geo-fencing in modo da prevenire l’ingresso dei droni in zone con divieto di
sorvolo, quali ad esempio gli aeroporti.
Con specifico riferimento alla tutela dei dati personali, il Parlamento ha chiesto alla Commissione di
promuovere l’elaborazione di norme basate sui concetti di privacy by design (tutela della privacy fin dalla
progettazione) e di privacy by default (impostazioni automatiche di tutela della privacy).
Infine, il Parlamento europeo ha evidenziato la necessità di adattare le norme ai vari livelli di rischio,
distinguendo in particolare fra uso “professionale” e “creativo” a cui siano destinati i droni.
Il testo della risoluzione può essere consultato al seguente link.