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Conferenza MMT 29-09-2012 Carrara, Toscana, Italia
1. Conferenza MMT
/
Marina di Carrara 29 settembre 2012 • di Matteo Bernabè e Daniele Della Bona
"
2. Perché è importante capire
l’economia?
L'economia svolge un ruolo fondamentale per la vita di
ogni cittadino. L’economia governa di fatto tutti gli
aspetti delle nostre vite. L'economia salva o distrugge
vite umane, crea benessere o enormi sofferenze.
È fondamentale quindi comprendere l'economia (in
particolare la macroeconomia e il sistema monetario)
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
per poter fermare il disastro economico, sociale e
umano che oggi ci sta mettendo in ginocchio
3. Che cos’è
la Modern Money Theory?
L a Te o r i a d e l l a M o n e t a M o d e r n a d e s c r ive i l
funzionamento della moneta moderna e come uno Stato a
sovranità monetaria possa utilizzarla per creare piena
occupazione e pieno stato sociale e promuovere il benessere
di tutti i cittadini (famiglie e aziende)
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
Tracceremo una possibile via d’uscita dal distastro
economico presentando gli studi di eminenti economisti del
passato e contemporanei:
4. I nostri economisti di riferimento
Georg Friedrich Knapp John Maynard Keynes Abba P. Lerner
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
Hyman Minsky Wynne Godley
5. I nostri economisti di riferimento
Randall Wray Stephanie Bell Kelton Warren Mosler
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
Bill Mitchell James K. Galbraith Alain Parguez
6. Sommario
Che cos’è la moneta L’euro
I 3 settori dell’economia: Chi ci ha guadagnato
pubblico, privato, estero veramente con l’euro
A cosa servono le tasse Politiche di austerità
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
Il debito pubblico Restrizione del credito da
parte delle banche
7. Che cos’è la moneta?
LA MONETA È UN BENE FINANZIARIO
In ogni economia esistono 2 tipi di beni:
BENI REALI: oggetti concreti, che sono una ricchezza «in
sé» (case, terreni, cibo, ecc…)
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
BENI FINANZIARI: non ha un’utilità intrinseca. È il credito
di un soggetto, a cui corrisponde il debito di un altro.
8. Cosa dà valore alla moneta?
La moneta moderna non ha valore in sé: rappresenta solo
un “codice” per ottenere qualcosa
Il vero valore del denaro è dato dal lavoro e dai beni che
con esso posso acquistare
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
Ogni Stato sceglie una moneta come unità di conto che
utilizza per la propria spesa e accetta come unico mezzo per
il pagamento delle tasse.
9. Moneta Sovrana e
Moneta Non Sovrana
Esistono oggi 2 tipi di moneta:
• MONETA SOVRANA
(Dollaro, Sterlina, Yen, ecc…)
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
• MONETA NON SOVRANA
(Euro)
10. La moneta sovrana moderna
1971: abolizione del sistema aureo (la moneta viene
svincolata dall’oro e diventa FIAT)
Priva di valore intrinseco, quindi non convertibile (lo
Stato, proprietario della moneta, non promette di convertirla
in oro ed è l’unica entità in grado di crearla legalmente)
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
Tasso di cambio fluttuante (scambiata con altre monete a
un tasso stabilito sul mercato come incontro di domanda-
offerta)
11. La gerarchia
della moneta sovrana
Fino al 1971
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
12. Il settore pubblico (lo Stato) e il
settore privato (noi)
All’interno di ogni nazione beni reali e beni finanziari sono
posseduti da 2 entità DISTINTE
SETTORE PUBBLICO (lo Stato)
SETTORE PRIVATO (Famiglie e aziende)
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
LO STATO NON SIAMO NOI!!!
13. Il settore privato (noi)
All’interno di questo settore la
quantità di ricchezza finanziaria non
può aumentare senza un intervento
CITTADINI esterno.
IMPRESE Le transazioni all’interno del settore
FAMIGLIE privato non creano moneta nuova: per
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
una persona che spende per acquistare
un bene reale, ce ne sarà una che
ricava vendendo quel bene. Non può
esserci aumento di reddito per tutti
contemporaneamente.
14. Come si arricchisce
il settore privato?
STATO
Il settore pubblico è il
soggetto che può creare
ricchezza finanziaria al netto
nel settore privato attraverso
la spesa pubblica in deficit
L o Stato quindi deve
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
spendere a debito: spendere
più di quanto toglie in tasse CITTADINI
altrimenti non può arricchire IMPRESE
il settore privato.
FAMIGLIE
15. Cosa deve fare uno Stato
per arricchire i cittadini?
STATO
Lo Stato virtuoso spende
per i propri cittadini più
di quanto gli toglie con le
tasse.
Quindi lo Stato virtuoso
DEVE spendere in deficit
CITTADINI
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
per famiglie e imprese.
IMPRESE
FAMIGLIE DEBITO PUBBLICO
=
CREDITO PRIVATO
16. Il settore estero (import-export)
STATO Ricchezza finanziaria netta per
il settore privato può arrivare
anche dal settore estero, nel
momento in cui le esportazioni
superano le importazioni
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
Ricavi da
CITTADINI EXPORT
IMPRESE ESTERO
FAMIGLIE ORT
Spesa per IMP
17. A cosa servono le tasse?
[1/3]
NON servono a pagare la spesa pubblica e i
servizi perché lo Stato PRIMA SPENDE E POI
TASSA
Servono allo Stato a imporre l’uso di una valuta
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
priva di valore intrinseco: le tasse possono essere
pagate solo nella valuta dello Stato.
18. Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
[2/3]
A cosa servono le tasse?
19. A cosa servono le tasse?
[3/3]
«Le tasse non finiscono da nessuna parte!
Non vengono accumulate in nessun luogo
e certamente non “finanziano” la spesa.
Il settore non governativo non può pagare
le sue tasse finché il governo non spende!
È bene pensare alle tasse come a un
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
drenaggio di liquidità che riflette la
volontà da parte del governo di diminuire
la capacità di spesa del settore non
governativo».
Prof. Bill Mitchell
20. Il debito pubblico
non è un problema
LO STATO…
Non ha bisogno di finanziarsi con le tasse
Non ha bisogno di prendere in prestito la valuta attraverso
l’emissione di titoli di Stato
Non può esaurire i soldi perché non ha alcun limite finanziario (se
non quelli autoimposti) ed è SEMPRE solvibile: per spendere non
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
deve “trovare” prima il denaro quindi…
IL DEBITO PUBBLICO NON È UN PROBLEMA
21. Il debito pubblico
La somma dei deficit annuali rappresentati dalla spesa dello
Stato meno le tasse [G-T]
Rappresenta il risparmio privato: è la
ricchezza finanziaria dei cittadini
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
Il debito dello Stato NON è il debito dei cittadini
perché lo Stato non è come una famiglia (Lo Stato
emette la sua moneta, i cittadini la utilizzano)
22. Debito pubblico = Ricchezza privata
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
23. Italia
12%
10%
8%
6%
4%
Percent of GDP
2%
Government Balance
0% Private Balance
1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
-2%
-4%
-6%
-8%
-10%
Year
24. Regno Unito
15%
10%
5%
Percent of GDP
0% Government Balance
1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
Private Sector Balance
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
-5%
-10%
-15%
Year
25. Giappone
20%
15%
10%
Percent of GDP
5%
Government Balance
Private Balance
0%
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
-5%
-10%
-15%
Year
26. “Non ci sono soldi…” ?!
«Una volta che la gente ha capito il
funzionamento della moneta moderna, il
governo non può più giustificarsi
dicendo che non ci sono soldi per
implementare i servizi pubblici, costruire
ospedali, scuole e infrastrutture. La
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
capacità di spesa dello Stato a moneta
sovrana è di fatto illimitata»
Prof.ssa Stephanie Bell Kelton
27. Cosa può fare uno Stato a
moneta sovrana oggi secondo
l’MMT?
Creare la piena occupazione:
diventare datore di lavoro di ultima
istanza per chiunque voglia lavorare
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
Realizzare il pieno Stato sociale
28. «La spesa pubblica
per il pieno impiego»
«In virtù del suo potere di creare/
distruggere la moneta fiat e del
suo potere di ritirare moneta dalle
persone mediante la tassazione [lo
Stato] è in posizione di tenere il
livello di spesa nell'economia al
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
livello richiesto per [mantenere il
pieno impiego]»
Abba P. Lerner
29. Il caso Euro
L’Unione Monetaria Europea è un caso eccezionale e unico
nella storia:
La valuta è DIVISA dallo Stato: Euro è una valuta straniera
per i singoli Stati
Stati dell’Eurozona hanno ceduto la loro sovranità
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
monetaria e il loro potere di emissione della moneta: non
sono più EMETTITORI che possono creare l’Euro ma solo
UTILIZZATORI dell’Euro
31. Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
La piramide del denaro con l’Euro
32. Cosa significa questo per gli
Stati dell’Eurozona?
Gli Stati devono prendere in prestito il denaro necessario a
finanziare la propria spesa (sanità, pensioni, scuola...) dal
mercato dei capitali privati
I privati, ossia la banche, stabiliscono le condizioni di
prestito (il tasso d’interesse) in base alla situazione
economica dei vari paesi
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
Stato deve realmente restituire gli euro che spende e il suo
debito deve essere ripagato (reale rischio di fallimento)
33. Un debito che è un problema
«La Spagna NON HA UN SOLDO IN CASSA per
pagare i servizi pubblici e se la BCE non avesse
comprato i titoli di Stato, il Paese sarebbe fallito […] È
meglio dire le cose come stanno sensatamente e
tranquillamente»
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
Cristobal Montoro, Ministro del Bilancio spagnolo
20 luglio 2012
34. Debito Pubblico
degli Stati dell’Eurozona
Come si ripaga questo debito?
1. Le tasse servono realmente a ripagare il debito e gli euro vengono
presi dall’economia reale (famiglie e aziende)
2. Lo Stato taglia la spesa pubblica (sanità, pensioni, scuola…)
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
3. Lo Stato è costretto a vendere beni pubblici e a privatizzare i
servizi
4. Contrae nuovi debiti attraverso l’emissione di titoli di stato
35. Da emittenti a utilizzatori della valuta
«Il grande fattore che determina i tassi d’interesse non è il
livello del debito pubblico ma se un governo prende in prestito
la propria valuta. Il Giappone è più profondamente indebitato
dell’Italia, ma il tasso d’interesse a lungo termine sui titoli di
stato giapponesi è attorno solamente all’1% rispetto al 7%
dell’Italia […] Quel che è avvenuto in effetti è che entrando
nell’euro, Spagna e Italia si sono effettivamente ridotte a Paesi
del terzo mondo che DEVONO PRENDERE IN
PRESTITO UNA MONETA STRANIERA CON TUTTI
I DANNI CHE CIÒ IMPLICA. In particolare, da quando i
Paesi dell’Eurozona non possono stampare moneta, nemmeno
in caso di emergenza, sono soggetti a interruzioni di fondi [da
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
parte dei mercati] diversamente dai paesi che emettono la
propria valuta – e il risultato è quello che vediamo oggi»
Prof. Paul Krugman, Premio Nobel per l’economia
New York Times, 10 novembre 2011
36. Paesi a Moneta Sovrana
vs
Paesi a Moneta Non Sovrana
STATO TASSO SUI TITOLI STATO TASSO SUI TITOLI
A 10 ANNI A 10 ANNI
GIAPPONE 0,8 % ITALIA 5,1 %
USA 1,6 % SPAGNA 5,7 %
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
GRAN 1,8 % PORTOGALLO 8,7 %
BRETAGNA
SVEZIA 1,5 % GRECIA 19,4 %
SVIZZERA 0,6 % FRANCIA 2,3 %
Dati al 25 settembre 2012. FONTE: www.bloomberg.com
37. La ricetta dell’Europa si chiama
austerità fiscale
PAREGGIO DI BILANCIO (inserito nelle Costituzioni
nazionali in conformità ai Trattati europei nel corso del
2012).
TAGLI ALLA SPESA PUBBLICA (scuola, sanità,
pensioni, aiuti alle imprese…)
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
AUMENTO DELLE TASSE
38. Ci dicono che l’austerità è
necessaria per salvare il paese
«L’idea che le misure di austerità possano provocare una stagnazione è
SBAGLIATA… In queste circostanze tutto ciò che serve per aumentare il livello di
fiducia delle famiglie, imprese e investitori sulla sostenibilità delle finanze pubbliche
e dunque sulle scelte di rigore dei governi è BUONO. Per gli INVESTIMENTI,
per consolidare la CRESCITA e per CREARE LAVORO»
Jean Claude Trichet, ex presidente BCE, 24 giugno 2010
«Non si può non partire dalla NECESSITÀ di stabilire equilibri nella
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
finanza pubblica nei Paesi dell’Eurozona, scelte riassunte nel termine
austerità, a cui NESSUNO POTEVA SFUGGIRE… non dobbiamo
abbadonare la strada della severità»
Giorgio Napolitano, 18 settembre 2012
39. Il PIL diminuisce…
PIL (var.%)
4,0%
2,0% 1,5%
0,0%
-2,0% -0,6%
-1,5%
-4,0%
-3,3%
-6,0%
-8,0%
-10,0%
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
-12,0%
-14,0%
-13,6%
-16,0%
ITALIA Portogallo Spagna Irlanda Grecia
FONTE: EUROSTAT - AUTORITÀ STATISTICA GRECA - IRELAND CENTRAL STATISTIC OFFICE
40. La produzione cala…
INDICE PRODUZIONE INDUSTRIALE (var.%)
4,0%
2,1%
2,0%
0,0%
-2,0%
-4,0%
-4,1%
-6,0%
-6,4%
-8,0% -7,1%
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
-10,0%
-12,0%
-14,0% -12,9%
ITALIA Portogallo Spagna Irlanda Grecia
FONTE: EUROSTAT
41. La disoccupazione aumenta…
DISOCCUPAZIONE (var.%)
12,0% 11,4%
10,0%
8,0%
6,0%
4,7%
4,0%
3,1%
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
2,0% 1,3%
0,3%
0,0%
ITALIA Portogallo Spagna Irlanda Grecia
FONTE: EUROSTAT
42. … soprattutto fra i giovani…
DISOCCUPAZIONE GIOVANILE (var.%)
30,0%
24,4%
25,0%
20,0%
15,0%
9,9%
10,0%
7,1%
4,6%
5,0%
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
0,0%
-0,6%
-5,0%
ITALIA Portogallo Spagna Irlanda Grecia
FONTE: EUROSTAT
43. Gli investimenti sprofondano…
INVESTIMENTI (var.%)
0,0%
-5,0%
-10,0% -6,0%
-15,0% -11,8%
-20,0% -17,7% -17,0%
-25,0%
-30,0%
-35,0%
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
-40,0%
-45,0%
-43,7%
-50,0%
ITALIA Portogallo Spagna Irlanda Grecia
FONTE: EUROSTAT
44. Le finanze dello Stato non migliorano…
DEBITO PUBBLICO/PIL (var.%)
25,0%
20,3%
20,0%
15,0%
12,0% 12,3%
10,0%
5,2%
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
5,0%
3,2%
0,0%
ITALIA Portogallo Spagna Irlanda Grecia*
FONTE: EUROSTAT | * Dato al 31/12/2011
45. L’austerità non può funzionare:
«La crisi ha a che fare con una mancanza di
crescita. I mercati obbligazionari non
attaccherebbero i governi – uno dopo l’altro –
se le loro economie stessero crescendo e la
disoccupazione fosse bassa […] Non
dobbiamo dimenticare un’idea basilare per
c u i l a S P E S A E ’ U G UA L E A L
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
REDDITO, che a sua volta CREA
OCCUPAZIONE»
Prof. Bill Mitchell
46. La spirale negativa
MENO CAPACITA’ DI MENO
SPESA VENDITE
e e
MENO DOMANDA DI MENO
BENI E SERVIZI PRODUZIONE
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
MENO REDDITI PIU’
e DISOCCUPAZIONE
e
MENO INVESTIMENTI
PIU’ AZIENDE CHE
CHIUDONO
47. Quali finalità nasconde davvero
l’austerità
(S)VENDITA DEI BENI PUBBLICI
PRIVATIZZAZIONE DELLO STATO
PREDAZIONE DELL’ECONOMIE
DEL SUD EUROPA DA PARTE
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
PAESI DEL NORD (GERMANIA)
grazie alla caduta del valore dei capitali
privati
48. L’austerità è necessaria per
migliorare la competitività
STATO Se i governi non possono più
spendere in deficit solo il settore
estero può arricchirci, quindi
dobbiamo “migliorare la nostra
competitività” nei confronti degli
altri paesi
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
Ricavi da
CITTADINI EXPORT
IMPRESE ESTERO
FAMIGLIE ORT
Spesa per IMP
49. Perché (di nuovo) non può
funzionare
«La crescita guidata dalle esportazioni
non può essere applicata a tutte le
nazioni se esse stanno tagliando la loro
domanda interna simultaneamente […]
La tipica strategia dell’Eurozona –
impoverire l’economia nazionale,
minando il diritto alla pensione e i
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
salari e le condizioni dei lavoratori - può
funzionare per un paese ma non per
tutti i paesi»
Bill Mitchell
50. Non si può esportare su
Marte…
Se un paese ha un surplus nei confronti del
resto del mondo significa che qualche altro
paese ha un debito nei suoi confronti
Quindi non tutti i paesi possono essere in
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
surplus contemporaneamente a meno di non
esportare su Marte, Saturno….
51. Quali finalità nasconde (di
nuovo) l’austerità
INDEBOLIMENTO DEL MONDO LAVORO:
aumenta la flessibilità , precarizzazione, peggiorano le
condizioni di lavoro, dimuiscono i salari
CREARE MASSE DI DISOCCUPATI DISPOSTI A
L AVO R A R E P E R S T I P E N D I “ C I N E S I ” ,
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
trasformando così I paesi del Sud Europa nelle nuove
colonie del Nord Europa (Germania)
52. Qualcuno l’aveva detto…
1997 • L’economista Wynne Godley
(approccio dei 3 settori) aveva detto:
« L e n a z i o n i d e l l ’ E u r o, n o n s o l o
rinunceranno alla propria moneta sovrana,
ma anche alla loro capacità di spesa.
Questo rischia di essere troppo costoso per
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
loro, persino impossibile. Le restrizioni di
budget a cui queste nazioni si sottopongono
infliggeranno una depressione economica in
Europa che non si potrà risolvere»
53. E se l’economia va male le
banche non erogano credito a
aziende e famiglie
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
54. Perché la banca non presta
denaro?
«I requisiti di affidabilità creditizia variano all’interno del ciclo
economico [...] non ha senso dire che le banche non hanno più denaro
da prestare […] Le banche presteranno sempre denaro, quando entrerà
un CLIENTE AFFIDABILE dal punto di vista creditizio»
Bill Mitchell
«E sono precisamente persone in grado di pagare le rate del mutuo
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
quello di cui ha più bisogno il sistema bancario per tornare velocemente
in buona salute […] La sola diffrenza fra un buon credito e un cattivo
credito è se il DEBITORE PUÒ O NON PUÒ PAGARE»
Warren Mosler
55. Le banche sono pro-cicliche
Se l’economia va bene le banche erogano credito
perché è probabile che il debitore riuscirà a restituirlo
Se l’economia va male le banche innalzano i requisiti
richiesti per erogare il credito perché sanno che il
debitore avrà più difficoltà a restituirlo
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
Ecco dunque che applicare politiche di austerità fiscale
non fa altro che peggiorare la situazione.
56. Diventa più difficile ripagare i debiti…
SOFFERENZE BANCARIE 2010-2012 (var.%)
120,0%
103,0%
100,0%
80,5%
80,0%
60,0% 57,0%
46,0%
40,0% 36,0%
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
20,0%
0,0%
ITALIA Portogallo Spagna Irlanda Grecia
FONTE: BANCA D’ITALIA / BANCO DE ESPANA / BANCO DE PORTUGAL / CENTRAL BANK OF IRELAND / BANK OF GREECE / WORLD BANK
57. Quelli che: «L’Italia della Liretta»
SOMMA SALDI PARTITE CORRENTI 1993-2001
15,0%
10,0%
5,0%
% PIL
GERMANIA
0,0% ITALIA
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
-5,0%
-10,0%
1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001
FONTE: FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE
58. Agenzie di Rating: cosa
dicevano di noi…
Standard & Poor’s a metà anni ‘90: «L’Italia è una delle
ECONOMIE-LEADER DELL'UNIONE EUROPEA con una
crescita media annua superiore al 2% nell'ultimo decennio“
nonostante "il record di un tasso d'inflazione moderato (media del
5,8% nel decennio); la responsabile condotta della Banca d'Italia,
NONOSTANTE IL PERSISTENTE ELEVATO LIVELLO DEL
DISAVANZO PUBBLICO (stimato nel 9,4% del prodotto interno
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
lordo nel 1994) ed il GRAVOSO E CRESCENTE DEBITO (124%
del Pil); il forte tasso di risparmio (15% del pil) e la concentrazione
in mani nazionali ed europee del debito italiano»
Fonte: La Repubblica del 13 gennaio 2012
59. Quelli che: «L’Euro ci renderà più ricchi»
SOMMA SALDI PARTITE CORRENTI 2002-2012
60,0%
50,0%
40,0%
30,0%
20,0%
% PIL
GERMANIA
10,0% ITALIA
0,0%
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
-10,0%
-20,0%
-30,0%
2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012
FONTE: FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE
60. «La Germania oggi è il paese di gran lunga più
forte e potente d’Europa GRAZIE
ALL’EURO»
Romano Prodi
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
61. I segreti della Germania:
1) deflazione dei salari
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
63. Uno sguardo ai dati
Fra il 2003 e il 2009 i salari reali tedeschi diminuiscono
del 6%, quelli italiani dello 0%
7,4 milioni di lavoratori tedeschi (19% degli occupati)
hanno oggi mini job nel settore dei servizi da 15 ore
settimanali a 400 euro netti [Fonte International
Labour Organization]
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
La Germania, con la riforma Hartz del 2003, ha di
fatto realizzato una PRECARIZZAZIONE
SELVAGGIA del mercato del lavoro che ha
DIMINUITO LA DOMANDA INTERNA DI BENI
E SERVIZI.
64. Ecco la ricetta:
«Il successo delle riforme tedesche, iniziate nel 2003 con
una LIBERALIZZAZIONE DEL MERCATO DEL
LAVORO e un aumento degli stipendi reali inferiore all'
incremento della produttività. Poi è seguito il TAGLIO
DEI COSTI DEL SISTEMA SOCIALE, l' aumento
dell' età pensionabile a 67 anni, la creazione di un
segmento di BASSI SALARI»
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
Roland Berger
consulente governo Schröder - Corriere della Sera del 4 dicembre 2011