3. Perché Wikibib?
❏ La maggioranza degli utenti inizia ad informarsi partendo da un motore
di ricerca (quasi nessuno da un catalogo di biblioteca o dal sito di un
museo…)*
❏ Nuove modalità di produzione di dati ed informazioni (es. social
network… > “Internet delle cose”)
❏ Nuovi “attori” nella produzione di dati e metadati - bibliografici e non -
(es. editori, distributori..ma anche utenti finali)
❏ Consente di salvaguardare la ricchezza dei dati già prodotti e dei
cataloghi legacy, rendendoli immediatamente disponibili ad una platea
più ampia
4. Wikidata e Wikibase
Wikidata
❏è un database secondario, libero, collaborativo e multilingue per la raccolta di
dati strutturati
❏può essere letto ed implementato sia dagli umani che dalle macchine
❏ha lo scopo di fornire supporto a Wikipedia, a tutti i suoi progetti fratelli
(Wikimedia Commons, Wikisource…) e a molti altri siti e servizi anche fuori dal
dominio di Wikimedia
❏i suoi contenuti sono disponibili con licenze libere, hanno formati standard (RDF)
e sono collegabili con altri open data sets nel web
>> potrebbe diventare l’hub fondamentale del Web Semantico ed è, di fatto, un
“Super Authority Control” poiché collega identificativi diversi ma equivalenti (es.
VIAF) rendendo riconoscibile un’entità in modo non ambiguo.
5. Wikidata e Wikibase
Wikibase
❏ è il motore di Wikidata
❏ mette a disposizione di tutti (anche ai non esperti di RDF e di OWL) tutto
quello che serve per creare e aggiornare ontologie e dati strutturati (o
metadati) pronti per essere fruiti nel web semantico
❏ facilita sia la collaborazione nella creazione di dati strutturati, sia lo
sviluppo condiviso e aperto dell'ontologia di riferimento
6. Come funziona Wikibase
❏ Organizzato in pagine, ciascuna dedicata ad un’entità
❏ Le entità sono di due tipi: elementi (item) e proprietà
(property)
❏ Un elemento è una risorsa da descrivere
❏ Le proprietà sono “relazioni tra una risorsa soggetto e una
risorsa oggetto”
❏ Gli elementi sono membri di / <istanza di> una classe
❏ Gli elementi possono essere creati di chiunque
es. Il film Arancia meccanica (Q181086)
7. Come funziona Wikibase
❏ Per ogni dichiarazione (una tripla RDF) c’è la possibilità di
indicare sia il contesto - le condizioni di validità nel tempo e
nello spazio, il punto di vista, ecc...- (qualificatori), sia la fonte
o provenienza dell’informazione (riferimenti)
es. Londra (Q84)
> I dati sul patrimonio culturale sono dati “ricchi” perché
fortemente contestualizzati e referenziati!
8. Schema.org
❏Accordo del 2011 tra Google, Yahoo, Bing e Yandex per la codifica nel linguaggio
RDF dei dati all’interno delle normali pagine HTML > per permettere di fare
ricerche più “puntuali", filtrandole per tipologie d’oggetto e in base al contesto
❏Tra gli “oggetti” ricercati attraverso i motori di ricerca ci sono anche libri,
documenti, opere d’arte, biblioteche, istituzioni culturali ecc... > BiblioGraph.net
>> In Wikibib, Schema.org non è pensato per sostituire MARC,
UNIMARC o altri formati di codifica dei record bibliografici ma come
strumento per esporre e rendere ricercabili nel web i dati che
costituiscono tali record, a seguito di un’attività di mapping tra le
diverse ontologie dei diversi domini
9. I dati bibliografici in Wikibase
❏Wikibase è in grado di ospitare i dati bibliografici oggi presenti in Indice senza
perdere informazioni e di farli convivere con informazioni bibliografiche create
in contesti differenti (ad es. cataloghi commerciali)
❏Ogni unità atomica di informazione può essere qualificata e storicizzata (sul
modello wiki): in questo modo siamo sempre in grado di sapere quando, in che
contesto e da chi qualcosa è stato aggiunto/modificato
>> esempio di caricamento di un record UNIMARC di SBN in ambiente Wikibase:
Elogio del disordine (prototipo a cura di Cristian Bacchi,
wikipediano in residenza alla BNCF)
10. Non solo dati bibliografici
Opere d’arte
es. Amore e psiche_Canova
Luoghi della cultura
es. Biblioteca Classense_Ravenna
Documenti d’archivio
es. Dichiarazione d’Indipendenza degli Stati Uniti d’America
>> Schema Architypes Community Group
11. Non solo dati bibliografici ma...
❏ a patto di modificare i modelli (e i livelli!) di
cooperazione
❏ definendo ontologie usabili in domini differenti
❏ mappando le ontologie già in uso
12. Grazie al prezioso lavoro di:
Cristian Bacchi
Giovanni Bergamin
Cristian Consonni
Silvia Dessì
Enrico Francese
Camilla Fusetti
Agnese Galeffi
Valentina Ginepri
Claudio Leombroni
...e molti altri!
Lorenzo Losa
Anna Lucarelli
Lara Mar
Andrea Marchitelli
Luca Martinelli
Raffaele Messuti
Chiara Storti
Simona Turbanti
Andrea Zanni
Editor's Notes
* Commento di Tanja Mer riportato da Maja Žumer (Università di Lubiana) in Old wine, new bottle? Principi e metodi per una reale innovazione nelle prospettive LIS. Il parere di Marshall Breeding, Mauro Guerrini, David Weinberger, Paul Gabriele Weston, Maja Žumer - AIB studi, vol. 55 n. 3 (2015)
* Online Computer Library Center, Perceptions of libraries, 2010: context and community. A report to the OCLC membership. Dublin: OCLC, 2011, <http://oclc.org/reports/2010perceptions.en.html>.