Progettare Relazioni

Progettare

relazioni
Hitchcock, i miei nonni,

il design e l'antropologia.
Chiara Albanesi
Scuola Italiana Design - Talk+Lab 2015
chiaraalbanesi.com
@lucciole #TalkLabSID

chiaraalbanesi.comProgettare relazioni @ SID 25.03.2015
@lucciole #TalkLabSID@scuoladelleidee
intro

1. provare a cambiare

punto di vista

2. indagare abitudini

quotidiane con l’etnograﬁa

3. esplorare le possibilità

del raccontare

Cosa ci
aspetta?

1. Punti di vista
Iniziamo con una distinzione fondamentale:
emico vs etico
• Emico ed etico: rispettivamente interno ed esterno
alla comunità/gruppo oggetto di studio.

• Lo sforzo del ricercatore di non confondere la
propria opinione con quella dell’intervistato.

• La consapevolezza della distanza durante il campo.

Posizionamento
Del signiﬁcato di osservazione partecipata, ma non solo.
• Dove racconto delle origini della ricerca
antropologica, e della svolta di Malinowski rispetto
allo stare sul campo.

• I problemi di accesso al campo, di interazione con la
comunità oggetto di studio e di “reclutamento” degli
intervistati

Il principio di
indeterminazione
Del perché Heisenberg sia importante
per l’antropologia culturale.
• L’impossibilità di una visione “oggettiva”, anzi,
l’importanza di dichiarare e deﬁnire il proprio
coinvolgimento.

La parzialità è un valore
e con essa la soggettività o, in poche parole,
gli esseri umani.
• Le due immagine scattate nel 1944 ad Auschwitz.

• Di quanto il contesto sia fondamentale, e della
necessità di testimoniare, malgrado tutto.

Empatia
Brené Brown la sa spiegare meglio di me,
quindi ascoltate lei :-)
• Dove un video descrive meglio di quanto potrei fare
io il suo signiﬁcato (e un momento per spezzare il
discorso).

È tempo di impugnare

carta e penna, per disegnare
una mappa :)

tempo: 5 minuti

Esercizio
#1

Ovvero il motivo per cui siamo qui, e del cosa
signiﬁchi progettare per e con le persone.
Human Centered Design

Umano in che senso?
• Dove non ripeto concetti che conoscete già, ma vi
ricordo che umano=fallibile, e che quindi sbagliare
è auspicabile.

altrimenti detta ricerca qualitativa, lavoro sul
campo, “progetto per cui non abbiamo budget”,
oppure semplicemente…
Etnograﬁa

…strumento.
per cosa?

quando?
per cosa?
Quando?

1. scoprire informazioni

2. identiﬁcare pattern

3. esplorare possibilità
Perché?

© Daniele Tamagni - Gentleman of Bacongo
chi?

1. immersione

2. intervista con esperti/mediatori

3. intervista

4. intervista di gruppo

5. auto-etnograﬁa
Come?

L’intervista

1. strutturata o non

2. 3 persone presenti

3. domande di ampio respiro

4. ascolto, ascolto, ascolto
L’intervista:

“Dialogue should simply be

a sound among other sounds,

just something that comes out of

the mouths of people whose eyes

tell the story in visual terms.”

A.H.

Pensate a un aneddoto
importante e posizionatelo
sulla vostra mappa.

tempo: 1 minuto

Esercizio
#2

Avete tre minuti a testa per
raccontare la vostra vita e
questo aneddoto al vostro
gruppo.

tempo: 9 minuti

Esercizio
#2

Storytelling

“Storytelling reveals meaning

without committing

the error of deﬁning it.”

Hannah Arendt

(grazie Raffaele Boiano)

Io però non lo so fare!
Ci sono strumenti che possono aiutarci :-)

Collage (grazie IDEO)

Card sorting (grazie IDEO)

Tra il dire e il fare c’è il raccontare.
• Dove vi dico che un uso proprio del linguaggio e il
creare una narrazione condivisa possono migliorare
di gran lunga il lavoro in team.

Iniziate ad avere fame?
Ancora pochi minuti, ci sono i compiti a casa!

Il cibo

cosa hai
mangiato?
con chi eri?
dove?
chi ha cucinato?

1. aziende settore F&B

2. start up che vogliono legare cucina e digitale

3. aziende di interni (cucina)

4. enti pubblici o privati legati a turismo
enogastronomico
Clienti
possibili:

tinyurl.com/sid-etno
• Grazie per averli compilati, e scusate i refusi ;-)

Una bibliografia

informale:
A designers’ research manual, AAVV

Interviewing users, Steve Portigal (ma un po’ tutti i libri di rosenfeldmedia.com )

Sul campo, Francesco Ronzon

HCD toolkit by IDEO (su IDEO.org)

Come diventare un esploratore del mondo, Keri Smith

This is service design thinking, AAVV

Design for emotions, Aaron Walter

Il cibo come cultura, Massimo Montanari

Mente Locale, Franco La Cecla
FILM!

Io sono Li, di Andrea Segre

Il vento fa il suo giro, di Giorgio Diritti

grazie a:
Eugenio Farina

Luigi Urru

Sara Giulia Braun

Keri Smith

Carlo Frinolli

Raﬀaele Boiano

Maurizio Guerri

Pietro Paciullo

grazie a voi!
hello@chiaraalbanesi.com

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