3. LENIN
Lenin, nacque nel 1870 a Simbirsk, da
una famiglia di intellettuali borghesi e antizaristi. Egli si
avvicinò al pensiero marxista e per le sue idee politiche, fu più
volte arrestato, espulso dall'università, costretto all'esilio o alla
clandestinità. Nel 1895 fu condannato a tre anni di
clandestinità
deportazione in Siberia. Nel 1900 fu costretto a rifugiarsi in
Occidente.
Lenin reinterpretò il pensiero di Marx adeguandolo alla
situazione russa. La dottrina che ne scaturì è stata chiamata
russa
marxismo-leninismo. La Russia non era un paese capitalista; e
marxismo-leninismo
la classe operaia era poco numerosa e molto debole. Dunque
non esistevano le condizioni che Marx aveva previsto per la
rivoluzione socialista.
Vladimir Uljanov, detto
4. Rivoluzione bolscevica
Il 4 aprile 1917, arrivò a Pietrogrado Lenin dall'esilio, egli
1917
dall'esilio
propose ai bolscevichi di organizzare subito una seconda
rivoluzione di ispirazione socialista con questi obiettivi:
- tutto il potere ai soviet : cioè abbattere con la forza il
governo provvisorio e consegnare tutti i poteri ai soviet;
- pace: far uscire immediatamente la Russia dalla guerra;
pace
- la terra ai contadini: confiscare la terra e metterla a
disposizione dei soviet locali.
Le truppe al fronte ormai rifiutavano la guerra.
In seguito alla Rivoluzione di febbraio , Lo zar Nicola fu
costretto ad abdicare. Finì così il potere zarista e nacque la
repubblica.
Iniziò così quella che passò alla storia come la
Rivoluzione d'ottobre.
d'ottobre