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LA MIA FAMIGLIA E ALTRI ORRORI di David Safier
           La famiglia Wiinschmann non è felice. La libreria di mamma Emma è sull'orlo del
           fallimento, papà Frank è stressato dal lavoro, la figlia Fee - in piena pubertà - non
           combina nulla, insegue amori sbagliati e va male a scuola, dove la testa di suo
           fratello Max viene regolarmente infilata nella tazza del gabinetto dalla compagna di
           cui lui, imberbe dodicenne, è segretamente innamorato. Un disastro. Finché un
           giorno una vecchia amica di Emma le offre l'opportunità di risollevare le sorti del
negozio invitandola a una grande festa in maschera in onore di un'autrice famosa. Questo
almeno è quello che capisce Emma. I Wiinschmann si presentano quindi trepidanti e travestiti
da mostri: Frank è Frankenstein, Fee una mummia, Max un lupo mannaro ed Emma una
vampira. Peccato che al party siano tutti in abito da sera! Occasione persa e umore sotto le
scarpe. Lo strano quartetto, sempre più depresso, si avvia verso casa. Ma l'incontro con una
finta mendicante sta per cambiare per sempre il corso delle loro vite...

             LA NOTTE DEL GATTO NERO di Antonio Pagliaro
             È una vita come tante, quella del palermitano Giovanni Ribaudo: un lavoro
             dignitoso, una moglie, Vera, e un figlio, Salvatore, che frequenta l'ultimo anno delle
             superiori. Un ragazzo simile a molti altri, con un po' di sogni per la testa e qualche
             piccolo segreto. Ma una notte la paura che è di ogni genitore diventa realtà: una
             telefonata sveglia di soprassalto i Ribaudo, una sconosciuta cerca Salvatore con
             voce agitata. Salvatore però non è rientrato. La mattina, dopo angosciose ricerche,
Giovanni scopre che suo figlio è stato arrestato: un reato grave, un'accusa incomprensibile. E
per quest'uomo, che ha sempre creduto a parole come onestà, giustizia, serietà, e ha cercato
di viverle, inizia un incubo, nel quale precipita tutta la sua famiglia. Schiacciato negli affetti,
assurdamente e crudelmente privato di un figlio, si trova a dover combattere una battaglia
personale contro un muro di indifferenza, di arroganza, di corruzione: una macchina capace di
stritolare chiunque, che lo porterà lontano, molto lontano dalla persona che era... Una storia di
sopraffazione e una requisitoria morale che investe un mondo intero.

            LA NOTTE INGLESE di Arturo Cattaneo
            Una sera d'estate tiepida e piena di promesse, a Cambridge, tra le palazzine
            austere e i prati verdissimi dei college. Riccardo ha diciannove anni e si sta
            preparando a uno degli eventi più importanti della vita studentesca: il Society Night
            Dinner, la cena di gala che si svolge secondo regole uguali da secoli. Quando il
            Master pronuncia la frase di rito "Follow me, boy sì", il sipario si apre e gli ospiti
sciamano nel salone ovattato di legno chiaro e tendaggi di velluto: circondati dalle foto in
bianco e nero delle generazioni che li hanno preceduti, i partecipanti si accingono a una cena
che si ripete uguale a se stessa da tempo immemorabile ma insieme è il preludio a una notte
destinata a rimanere unica - inimitabile come la giovinezza. Gradualmente, l'ufficialità lascia il
posto a un carnevale che annulla gerarchie e rituali: la piccola umanità racchiusa nel college -
etero e gay, laici e credenti, adulti e soprattutto giovani di ogni nazionalità - è investita da una
corrente crescente di erotismo ed ebbrezza. Per Riccardo, studente italiano la cui brillante
intelligenza nasconde il segreto tarlo di un'inadeguatezza, il girotondo sempre più veloce dei
volti, dei dialoghi, degli sguardi ha in serbo una rivelazione: tra le pieghe di questa notte
veloce l'amore è in agguato, irridente e imprendibile, assoluto e perentorio come solo a
vent'anni. In quel teatro naturale che è un college di Cambridge, Riccardo sta prendendo le
distanze dall'Italia e dalla famiglia, scoprendo se stesso...

           LA SOGNATRICE BUGIARDA di Harry Bernstein
           Jim non aveva mai notato una donna prima di quel momento, troppo concentrato
           sulla fuga dalla miseria della casa in Irlanda in cui era nato, sul lavoro da
           apprendista cuoco nella cittadina inglese di Stockport che aveva appena trovato.
           Ma quella che stava di fronte a lui era diversa da tutte le altre. Dall'aspetto si
           sarebbe detta una gran signora, i modi raffinati e la pelliccia di visone adagiata
           sulle spalle. Gli occhi, però, erano inconfondibili: quella donna aveva fame. Jim
aveva deciso di non fare domande, le aveva preparato il suo piatto migliore e l'aveva lasciata


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andare via, senza saldare il conto e senza una parola. Rose era fatta così. Amava fingersi una
persona che non era, costruirsi ogni giorno una vita diversa. Fin da bambina raccoglieva dalla
strada cartoni laceri e li portava a casa come se fossero gli eleganti arredi del suo palazzo.
Quando, però, anni dopo il loro primo incontro, Rose e Jim si ritrovano per caso in una strada
di New York, lei sarta in un magazzino putrido e malfrequentato e lui venditore ambulante di
hot-dog, tutto quello che sono stati costretti ad affrontare e le menzogne che hanno
accompagnato il loro primo incontro sembrano scomparire. Per Rose, lui potrebbe
rappresentare l'occasione per amare finalmente la propria vita e per smettere di inventarne
una migliore. Un omaggio dedicato dall'autore a sua sorella Rose, l'elemento più ribelle e
audace della famiglia Bernstein.

           LEGGENDO TURGENEV di William Trevor
           Pur di sfuggire alla modesta fattoria in cui è nata e cresciuta e coronare il sogno di
           vivere in città, spinta dall'illusione del benessere e dell'affrancamento sociale,
           l'ingenua Mary Louise accetta di sposare il poco attraente Elmer, più vecchio di lei e
           desideroso di trovare moglie solo per dare un erede all'attività di famiglia. Si trova
           dunque intrappolata in un matrimonio senza amore, tormentata per giunta dalle
           cognate nubili che non le perdonano di aver turbato la loro esistenza rigida e
abitudinaria, tesa a conservare un'apparenza di rispettabilità, e si rintana in un mondo tutto
suo, al confine tra realtà e immaginazione, in compagnia del cugino invalido Robert. Tra i due
nasce un amore romantico, mai consumato e per questo più intenso, a cui Mary Louise
consacrerà la vita, trovando finalmente le parole per esprimere i propri sentimenti nei romanzi
russi che Robert le legge in un cimitero di campagna abbandonato. Ma nell'ambiente chiuso e
conformista che la circonda basta un minimo scarto dalla norma per veder segnato il proprio
destino.

            LUCERNARIO di José Saramago
            L'azione si svolge a Lisbona a metà del XX secolo, in un palazzo di un quartiere
            popolare non meglio identificato dove vivono sei famiglie. Su questa scena si
            animano personaggi minati da tristezza e rimpianto le cui esistenze paiono
            ravvivarsi solo per l'improvvisa eco di un concerto di musica classica trasmesso alla
            radio o per l'instancabile elaborazione delle strategie, fatte di piccole ipocrisie e
compromessi, con cui si tenta di fugare la minaccia dell'indigenza o di realizzare le aspirazioni
conformiste della piccola borghesia. Un universo di mantenute, mogli tradite e dolenti, uomini
sconfitti dalla vita che hanno rinunciato al futuro a cui fanno da contrappunto gli inserti del
diario di una giovane sognatrice, vittima di una vicenda dalla morbosità inaspettata, o ancora
le pagine di grande letteratura disseminate in forma di citazioni, ma soprattutto, gli ideali del
protagonista Abel, giovane intellettuale libertario, figura paradigmatica di un determinato
universo politico, specie considerando il contesto in cui il romanzo fu scritto, ovvero il
Portogallo salazarista, paese isolato, retrivo e misero dominato da una dittatura fascista.
Palesemente debitore della tradizione del grande romanzo russo da un lato e della coeva
generazione dei neorealisti portoghesi dall'altro, "Lucernario" mostra evidenti le qualità
destinate a caratterizzare il corpus del Saramago più noto: profondo scavo psicologico dei
personaggi, grande respiro narrativo, capacità di catturare l'attenzione del lettore.

            LA LOCANDA DEI SOGNI RITROVATI di Julia Stagg
            Fogas, un piccolo paese nei Pirenei. Chloé, una bambina di nove anni, si lancia in
            spericolati salti mortali, svettando sull'erba alta. La sua compagna di giochi è una
            gatta, Tomate, che la accompagna nelle forsennate piroette. Sullo sfondo, un'antica
            locanda di pietra grigia, accoccolata in una valle baciata dal sole sulle sponde
            placide di un fiume. Lorna e Paul si guardano intorno e non potrebbero essere più
felici. Questo angolo di paradiso è finalmente tutto loro. Il sogno di andarsene dall'Inghilterra e
aprire un ristorante in Francia si è avverato. Un luogo dove cucinare gustose torte e fumanti
stufati, accompagnati da un corposo calice di vino rosso e dalle chiacchiere degli amici, mentre
il vento accarezza le fronde degli alberi. Ad aiutarli Stéphanie, la cameriera gitana, e sua figlia
Chloé, che da grande vuole fare l'acrobata. Ma il sogno è ben diverso dalla realtà. Perché Lorna
e Paul hanno un nemico nel paese di Fogas: Serge Papon, il sindaco. Un nemico potente che
voleva la locanda per sé, e che adesso è deciso a riprendersi quello che ritiene suo di diritto. Le


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sue armi sono astute: cavilli burocratici, ispezioni continue, ma soprattutto maldicenze, perché
gli inglesi, si sa, non sono capaci di cucinare. Il loro ristorante manderebbe in rovina l'industria
turistica dell'intera regione. La locanda è in pericolo, ma Lorna e Paul non sono soli, perché la
piccola Chloé, insieme alla fida gattina Tomate, è pronta anche a fare i salti mortali, pur di
aiutarli.

            L’ATTIMO IN CUI SIAMO FELICI di Valerio Millefoglie
            Per riprendersi dalla scomparsa del padre, l'autore ha un'idea: fare un'inchiesta sulla
            felicità degli altri e verificarne le proprietà terapeutiche. Per questo distribuisce in
            bar, chiese, carceri, manicomi, scuole, negozi, banche e supermercati di Milano e
            hinterland migliaia di questionari, chiedendo di descrivere e cronometrare i propri
            momenti di felicità nel corso di una settimana qualsiasi. Poi incontra e intervista tutti
quelli che li hanno compilati. Il risultato è un'avventura in una normale metropoli alla scoperta
delle sue allegrie quotidiane e della sua gioia nascosta. Pagina dopo pagina, scorre una serie di
incontri che incantano per originalità e delicatezza. E alla fine riscaldano e, forse, un po'
curano.

              TRA AMICI di Amos Oz
              Con poche pennellate precise, Amos Oz ricrea il microcosmo di un kibbutz
              israeliano negli anni cinquanta. Dal giardiniere timido e solitario che ha la
              passione di dare brutte notizie alla donna lasciata dal marito per un'altra che le
              vive praticamente accanto; dal mite elettricista che, con sbigottita discrezione,
              non riesce a capacitarsi dell'amore della figlia diciottenne per il suo insegnante di
              storia al falegname pettegolo che, in preda all'ira, si accanisce su un bambino per
              dare una lezione a chi ha maltrattato suo figlio; dalle tentazioni sensuali del
segretario del kibbutz durante la sua ronda notturna allo struggente racconto agrodolce degli
ultimi giorni di un calzolaio anarchico, appassionato di esperanto e del futuro dell'umanità.
Infine, due scelte opposte di fronte al dilemma tra andare e stare: quella di Moshe, che
confrontandosi con il padre malato in ospedale finisce per riconoscersi in tutto e per tutto
membro del kibbutz, e quella di Yotam, che invece dentro il kibbutz soffre e vorrebbe andare a
studiare in Italia, dallo zio che lì ha fatto fortuna. Un affresco popolato di personaggi che
ritornano di storia in storia e che devono la loro forza a un'intensa, luminosa umanità.

             ROSA CANDIDA di AA Olafsdottir
             Lobbi ha ventidue anni quando accetta di prendersi cura di un leggendario roseto in
             un monastero del Nord Europa. E stata la madre, morta da poco in un incidente
             d'auto, a trasmettergli l'amore per la natura, i fiori e l'arte di accudirli, il
             giardinaggio. Cosi Lobbi decide di lasciare l'Islanda, un anziano padre perso dietro
             al quaderno di ricette della moglie, e un fratello gemello autistico. Lascia anche
             qualcun altro: Flòra Sòl, la figlia di sette mesi avuta dopo una sola notte d'amore
(anzi, precisa lui, "un quinto di notte") con Anna. Con sé Lobbi porta alcune piantine di una
rara varietà di rose a otto petali, molto cara alla madre, la Rosa candida. Questi fiori saranno i
silenziosi compagni di un viaggio avventuroso come solo i viaggi che ti cambiano la vita sanno
essere. Ad accoglierlo al monastero c'è padre Thomas, un monaco cinefilo che con la sua
saggezza e una sua personale "cine-terapia" saprà diradare le ombre dal cuore di Lobbi. Ma
sarà soprattutto l'arrivo di Anna e Flòra Sòl in quell'angolo fatato di mondo a provocare i
cambiamenti più profondi e imprevisti nell'animo del ragazzo. Perché, per la prima volta, Lobbi
scopre in sé un desiderio nuovo, che non è solo amore per la figlia e attrazione per Anna: è il
desiderio di una famiglia.

              E’ INIZIATA COSI’ DI Penelope Lively
              Sette vite trasformate da un singolo, minuscolo evento, travolte dalla valanga
              scatenata in una mattina di aprile a Londra dallo scippo dell'anziana Charlotte,
              che costringe la figlia Rose a rinunciare ad accompagnare a Manchester il suo
              datore di lavoro, Lord Henry Peters, celebre professore di storia, il quale decide
              allora di portare con sé la nipote Marion, costretta a inviare al proprio amante un
              messaggio, puntualmente intercettato dalla moglie, che in questo modo scopre la
              loro relazione... Una sequenza apparentemente inarrestabile. Perché se il battito


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d'ali di una farfalla può scatenare una tempesta, se le dimensioni del naso di Cleopatra
avrebbero potuto mutare la storia di Roma - un'idea che affascina il professor Peters -, a
maggior ragione le nostre minuscole esistenze personali sono in balia del caso: le scelte che
crediamo di compiere sono modellate da circostanze esterne su cui non abbiamo alcun
controllo e una persona che non abbiamo mai nemmeno incontrato può alterare per sempre il
nostro destino. Penelope Lively mette le sue doti narrative al servizio di questa teoria,
seguendo con il consueto sguardo caloroso ed empatico un cast di personaggi, cesellati con
perizia e amore, dentro e fuori dalle loro vicende intrecciate e mostrandoci come, malgrado
tante svolte arbitrarie e imprevedibili, l'avventura della vita valga davvero la pena di essere
vissuta fino in fondo.

             LE DIFETTOSE di Eleonora Mazzoni
             Carla ha quasi quarant'anni, un compagno praticamente perfetto, un lavoro
             stimolante e un certo fascino. Ma non riesce ad avere un figlio. E per una come lei,
             abituata a centrare l'obiettivo, il senso di fallimento brucia senza consumarsi.
             Perché l'ossessione della maternità si può affinare al punto da dare dipendenza.
             Accade a molte delle donne che Carla incontra quando decide di tentare la
             fecondazione assistita. Tutte stanno in fila, mese dopo mese, per eseguire lo
stesso rituale: gli ormoni, il pick-up, il transfer, l'attesa. Conoscono il proprio corpo e i suoi
segnali con una precisione maniacale. Usano un oscuro gergo da iniziate. Perché loro non
aspettano un bambino, "fanno la cova", non rimangono incinte, "s'incicognano". Mentre a forza
di medicine si gonfiano come galline d'allevamento, le donne "difettose" si sfogano, si danno
conforto, nelle sale ospedaliere o nelle chat. Nel suo viaggio alla ricerca della maternità, e di
una forma di saggezza che pare sempre scivolarle fra le dita, Carla può contare su di loro, ma
anche su due guide spirituali d'eccezione: Seneca, oggetto dei suoi studi di latinista, e nonna
Rina, che prima di diventare solida come una quercia era stata fragile come un albero
rinsecchito. Nonostante persino la Bibbia sia piena di vecchie sterili che all'improvviso riescono
a procreare, Carla forse deve mettersi in testa che un figlio non è un diritto, come le dice
Marco, il suo compagno, con quella sua franchezza generosa e un po' leggera.

             LA FENICE ROSSA di Tess Gerritsen
             La sconosciuta che giace sul tavolo settorio dell'anatomopatologa Maura Isles è
             molto giovane. E molto bella. I lunghi capelli castano ramato contrastano con la
             pelle chiara, tesa sugli zigomi alti. È stata ritrovata sul tetto di un edificio nella
             Chinatown di Boston, da un gruppo di turisti in cerca di brividi durante un Ghost
             Tour tra i misteri e le leggende dell'antico quartiere. Qualcuno le ha sparato un
             colpo di pistola, poi le ha mozzato una mano. La scoperta più inquietante però è
quella fatta da Maura durante l'autopsia: sul corpo della vittima infatti viene ritrovato un
misterioso capello argentato che, dalle prime analisi, non sembra appartenere a nessuna
specie conosciuta. Inizia così per l'ispettore Jane Rizzoli una difficile indagine. Unico,
sottilissimo elemento in suo possesso il fatto che l'edificio dov'è stata ritrovata la ragazza
diciannove anni prima ospitava un ristorante cinese, "La Fenice rossa", che era stato teatro di
una strage. Il cuoco del ristorante aveva ucciso quattro clienti e si era suicidato. Cinque
vittime, senza alcun legame tra loro, una carneficina subito attribuita a un attimo di follia. Ma
qualcuno, evidentemente, non sembra pensarla così. Qualcuno venuto dal passato e pronto a
tutto pur di ristabilire la verità, anche a uccidere...


                                LIBRI DONATI DAGLI UTENTI


            COME I BACI SU L’ACQUA di Liala
            Arno Dala, campione motonautico di offshore, incontra durante una regata Nais
            Argento, da sempre innamorata dei motoscafi. Fra loro, la dolce Mabel, squisita
            stilista. E, come in una gara, l'amore per giungere al traguardo gioca con i cuori,
            offrendo la felicità a uno e precipitando nel dolore l'altro.




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I PIACERI INTIMI DEL CIOCCOLATO di Frances Park
             Un giorno senza cioccolato è un giorno perso. Sin da bambine questa è stata la
             massima di Ginger e Frances, nate sotto la costellazione più affollata di tutte:
             quella delle cioccolato-centriche. Cresciute cuocendo dolcetti al cacao nel Dolce
             Forno e ascoltando i racconti della mamma, che per vincere la paura durante i
             bombardamenti nel suo paese, la Corea, mangiava tavolette in carta argentata, per
             loro il cioccolato è come la colonna sonora in un film. Carezza nei momenti tristi,
ricompensa per i successi, afrodisiaco per l'amore, tonico per lo spirito. Per questo, poco più
che ventenni, decidono di aprire a Washington un piccolo negozio dedicato fin dall'insegna al
loro cibo preferito: Chocolate Chocolate. In breve, il negozio diventa un paradiso per una
clientela affezionata in cerca di piccoli piaceri. Tanto che, tra bancone e scaffali, spunta persino
un Angolo delle Confidenze, dove nascono amicizie e si confidano segreti. Tra i clienti, c'è la
Bella del Sud, che quando arriva porta il sole, il Dottor Zivago, di origini russe, che sembra
uscito da un romanzo di Tolstoj. E l'esplosiva Gypsy Bess, esuberante coi suoi orecchini ad
anello e gli abiti svolazzanti, femminista convinta e migliore amica di Ginger. Amori, delusioni,
bambini in arrivo, clienti che se ne vanno e altri che arrivano con nuove storie da raccontare,
la vita di Ginger e Frances scorre tra gli effluvi corroboranti e curativi del cioccolato. E se le
cose si mettono male, come a volte capita, basta prendere un Tartufo...

             HO DECISO DI NON MANGIARE PIU’ di Justine
             Una ciotola per dosare il cibo da concedersi in una giornata: grande al massimo
             per una fetta di prosciutto, tre fagiolini e uno yogurt. E se il contenuto superava il
             bordo del recipiente, era una catastrofe. Un cucchiaino per mangiare tutto più
             lentamente e non finire prima dei genitori: restare a guardarli mentre
             continuavano a cenare sarebbe stata una tortura per lei, in perenne lotta contro la
             fame. E poi, le pietanze tagliate in pezzi minuscoli, da sparpagliare e appiattire
bene sul piatto, in modo da far sembrare più abbondante quel poco che mandava giù. Tattiche,
manie e inganni con cui Justine ha cercato per mesi di nascondere una verità evidente:
l'anoressia, che nel giro di tre anni l'ha portata dai 76 ai 40 chili. E a un passo dalla morte. Un
tunnel nel quale è caduta per sfidare gli sguardi impietosi e le battute sulla sua taglia forte. Un
male che ha attecchito sulla base di piccole ossessioni e insicurezze, normali incomprensioni
familiari, e sul desiderio di ribellarsi al ruolo di figlia e studentessa modello. Sui disagi,
insomma, di un'adolescente come tante. Justine ha raccontato in un blog le tappe del calvario
che ha segnato la sua vita dai 14 ai 17 anni: anoressia, bulimia, dall'illusione di onnipotenza
sul proprio corpo al crollo fisico e psicologico, che l'ha costretta al ricovero e all'interruzione
degli studi. E il suo diario sul web ha attirato l'attenzione di migliaia di persone, soprattutto
giovani, diventando un vero e proprio caso in Francia.

              L’UOMO CHE ANDO’ IN FUMO di Maj Sjowall
              Martin Beck, il commissario della polizia di Stoccolma, è chiamato a indagare sulla
              scomparsa di un uomo. Alf Matsson è sparito senza lasciare tracce. È, o era, un
              giornalista di successo: brutto personaggio, alcolista e attaccabrighe, nessuno
              rimpiangerebbe la sua presenza o si meraviglierebbe che stesse smaltendo la
              sbornia in qualche tana. Ma il direttore del giornale dove lavora minaccia un caso
internazionale perché l'ultima volta è stato localizzato a Budapest, oltrecortina, ed è lì che
Matsson sembra essere svanito. Perciò Beck è convocato in via riservata proprio mentre è in
procinto di partire per le vacanze estive, per raggiungere moglie e figli. Il commissario, che
rifiuta per metodo ogni ipotesi preconcetta e ogni partito preso, segue due piste diverse e
successive, serpeggianti dentro il sottomondo frequentato dal giornalista (un gruppo di colleghi
compagni di bevute e fracassoni, e un terzetto equivoco di trafficanti), prima a Budapest e poi
di ritorno in Svezia. Si lascia prendere dalla solita routine del suo metodico lavoro di squadra,
con un poliziotto ungherese, Vilmos Szluka, con cui scatta una silenziosa simpatia, e con il
collega e amico fraterno Kollberg, intelligente ipercritico e lamentoso. Alla fine è la cura dei
dettagli, il passare e ripassare i particolari, a farlo inciampare nell'indizio che smentisce tutti gli
altri e guida a una soluzione, sul caso dell'uomo in fumo, come sempre, tutt'altro che
romantica o clamorosa.




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QUASI QUASI M’INNAMORO di Anna Mittone
             Ci sono momenti nella vita in cui si vorrebbe scomparire, "mandare avanti veloce",
             come davanti a un film dell'orrore. E questo per Consolata Bogetto è uno di quei
             momenti. Mentre aspetta l'autobus sotto una pioggia scrosciante, ovviamente
             sprovvista di ombrello, in attesa di raggiungere l'odiato ma inevitabile pranzo
             domenicale dai suoi, incontra l'uomo che le ha spezzato il cuore. E lei non è, come in
tutti i sogni a occhi aperti che ha fatto nell'ultimo anno (e cinque mesi e relativi giorni e ore),
accompagnata da un uomo meraviglioso e adorante. Ma in mezzo alla strada, con i capelli
incollati al volto e il trucco sciolto, mentre lui la saluta da un ombrello formato famiglia accanto
alla nuova impeccabile compagna e a una carrozzina rosa. Meno male che nella vita di
Consolata ci sono alcuni punti fermi. La famiglia: una madre logorroica che per vederla sposata
sarebbe pronta a uccidere, un padre depresso e una sorella già sistemata da anni. Il lavoro in
una libreria che le ha dato grandi soddisfazioni, come passare dal reparto Hobby e Turismo a
Gola e Cucina. Per non parlare del suo migliore amico, l'unica nota allegra e costante della sua
esistenza che, da quando ha ben pensato di innamorarsi della donna perfetta, la trascura. Ma
forse a tutto questo c'è una soluzione. Un articolo letto per caso su un giornale di moda e un
incontro tutt'altro che banale con un famoso cantante le faranno capire che a volte i sogni
possono realizzarsi davvero.

             UN DIAMANTE DA TIFFANY di Karen Swan
             New York, Parigi, Londra: quale sarà la città per iniziare una nuova vita? Cassie ha
             appena lasciato il marito, dopo aver scoperto la terribile verità su un matrimonio
             che pensava perfetto. Sa che è il momento di voltare pagina e ricominciare. E
             allora, quale migliore aiuto di quello che possono offrirle le sue preziose amiche
             d'infanzia? Kelly, Anouk e Suzy, brillanti, alla moda e vitali, sono pronte a ospitarla
             e a farle vivere l'atmosfera glamour della Grande Mela, la passione e la seduzione
della Ville Lumière e la frenesia londinese. In un viaggio alla scoperta di una se stessa che non
conosceva, Cassie vivrà le esperienze più diverse: lavorerà con acclamati stilisti newyorkesi e
parigini, poserà per un quotato fotografo, prenderà lezioni di cucina da un famoso chef e
organizzerà matrimoni. Ad attenderla, al suo arrivo in ogni città, c'è una strana lista di cose da
fare... Qualcuno che conosce da tanto tempo la compila per lei. Qualcuno che le fa trovare una
sorpresa speciale sotto il grande albero di Natale nello scintillante negozio di Tiffany. Qualcuno
che le regala dei semi di fiori, ogni volta diversi, da piantare e far crescere, come in un
romantico messaggio cifrato. Il destino ha in serbo per lei la tanto attesa scatolina blu? E se un
giorno il passato lasciato alle spalle dovesse all'improvviso tornare?

              TABU’ di Casey Hill
              Reilly Steel, giovane investigatrice forense di origine irlandese nata e cresciuta in
              California, viene chiamata a dirigere il laboratorio della Scientifica di Dublino. È
              una donna brillante, intelligente e molto bella, la cui esistenza è stata segnata da
              una terribile storia familiare, culminata nella sparizione della sorella minore, che
              ancora la perseguita in tutti i suoi peggiori incubi. Lasciandosi alle spalle la
              frenesia di San Francisco, Reilly spera di riuscire finalmente a mettere da parte i
fantasmi del passato e ripartire da zero. Ben presto, però, questo desiderio si rivela
un'illusione: Reilly inizia infatti a occuparsi di una serie di morti misteriose, in apparenza
scollegate tra loro, che stanno terrorizzando l'intera città. Ad affiancarla nelle indagini c'è il
detective Chris Delaney, anch'egli tormentato da un segreto: un grave problema di salute con
cui si trova a dover fare i conti. Analizzando e confrontando gli eventi, Reilly e Chris capiscono
di essere di fronte a un serial killer che obbliga le sue vittime a infrangere i tabù più inviolabili,
come l'incesto o il cannibalismo. In una frenetica caccia all'assassino, grazie alle sue notevoli
doti intuitive Reilly scopre che il colpevole è molto più vicino a lei di quanto creda.


            TUTTI I COLORI DEL MONDO di Giovanni Montanaro
            1881, Gheel, anche conosciuto come "il paese dei matti". Teresa Senzasogni non è
            pazza, ma come tale è stata registrata per poter godere, come è uso in quel
            villaggio fiammingo, dell'ospitalità della famiglia Vanheim. Un giorno avrà una dote
            e sposerà il suo Icarus, che le racconta le ingiustizie del mondo. Ma poi arriva un

                                                  6
nuovo ospite, un vagabondo rosso di capelli, schivo, rude, gli occhi accesi da una febbre
sconosciuta, e Teresa sembra riconoscere in lui un destino incompiuto: diventerà un pittore -
lei lo sa, lei lo sente -, troverà nei colori una strada universale. Quando la "profezia" si avvera
sono passati una decina d'anni e molto è accaduto, a Teresa e a Vincent van Gogh. Teresa
scrive al caro signor Van Gogh perché si ricordi, perché la aiuti a mettere ordine nel disordine,
speranza nella disperazione, amore nel disamore e colore nel grigio. Lui, in verità, è l'unico
vero amore di tutta la sua vita. E come tutti gli amori è pieno di luce e di futuro. Il romanzo di
Giovanni Montanaro è una lunga letterache si trasforma in una storia di anime in gabbia, di
sentimenti che vogliono lasciare il segno e di un bisogno di libertà grande quanto
l'immaginazione che lo contiene.

               COSI’ IN TERRA di Davide Enia
               Davidù sale sul ring per la prima volta a nove anni. Cresciuto senza un padre - il
               Paladino, pugile fenomenale, morto poco prima della sua nascita - in una
               Palermo sporca, violenta e luminosa, sotto la protezione del gigantesco zio
               Umbertino e dell'enigmatico nonno Rosario, ci racconta cinquant'anni di storia,
               dal '42 al '92, accompagnato da una schiera di personaggi memorabili: il
               compagno di giochi Gerruso, il Maestro di boxe Franco, la madre discreta e
               premurosa, il tenente D'Arpa, la saggia nonna Provvidenza, compare Randazzo,
Nina dalla "bocca di gelso" e altri ancora. Le loro storie, comiche e tragiche, scivolano le une
nelle pieghe delle altre, componendo il ritratto di una famiglia, di una città, di un mondo in
battaglia, pieno di grazia e ferocia.

             I BAMBINI DELLA GINESTRA di Maria Rosa Cutrufelli
             1° maggio 1947: festa del lavoro a Portella della Ginestra. È un bel giorno per i
             lavoratori che, a centinaia, si danno appuntamento in mezzo alle montagne
             sassose del palermitano. L'Italia è ormai una Repubblica e la Sicilia non vuole più
             essere l'isola dei gattopardi, dei gabellotti, delle "coppole di velluto". Così i paesani
             festeggiano e scendono a piedi, in bicicletta, con i muli, a Portella della Ginestra, in
             quel naturale punto d'incrocio tra le coste della Pizzuta e della Kumeta. Ma è
proprio da lì, dagli speroni bianchi di quelle antiche montagne, che Salvatore Giuliano ordina il
massacro. Undici morti, ventisette feriti. Tra gli spettatori muti della strage, due ragazzetti:
Lillo ed Enza. A lui ammazzano il padre, lei vede in faccia i banditi. Sono i bambini della
Ginestra, segnati dalla Storia. E anche dall'ingiustizia, perché invano i sopravvissuti
chiederanno risposta alle loro domande. Perché e per conto di chi aveva sparato Salvatore
Giuliano? Ed era stato soltanto il suo gruppo a sparare? Chi si nascondeva, in realtà, dietro le
rocce della Kumeta? Le strade di Enza e di Lillo si congiungono su quella piana, in un giorno di
festa che, improvvisamente, diventa tragedia. Una tragedia senza giustizia. Enza e Lillo
crescono segnati da questo trauma. Un'esperienza che li unisce e, al tempo stesso, li divide.
Non possono più "fidarsi". Non riescono ad abbandonarsi ai sentimenti. Poi la voglia di vivere
prende il sopravvento.

              LE PENULTIME LABBRA di Giancarlo Marinelli
              Una telefonata sulla segreteria della moglie Giulia subito prima di imbarcarsi su un
              aereo diretto in Europa dal Brasile: è questa l'ultima traccia lasciata da Antonio
              Branco, il cui volo si inabissa in pieno oceano poche ore dopo il decollo. Ma il suo
              nome, inesplicabilmente, non compare nella lista dei passeggeri, e così Giulia
              decide di andare a casa dei suoceri per fare chiarezza - nel destino di Antonio e
              nella propria vita. Intorno a questo nucleo narrativo, "Le penultime labbra"
intreccia una serie di vicende che delineano un ricchissimo affresco di casi umani e di
psicologie: due liceali alle prese con la paura di, crescere e di incontrarsi, un grande poeta
sconvolto dalla morte del figlio, una misteriosa figura che abita una casa abbandonata, due
anziani coniugi che devono fare i conti con le incomprensioni del passalo, i tradimenti reali e
suggeriti di Antonio...




                                                  7
LA LEGGE DELLA GIUNGLA di Enrico Brizzi
           L'infanzia trascorsa a Bologna nello stabile centrale del lotto Iacipì, sotto l'ala
           protettiva di una nonna cattolicissima, una combriccola di zii comunisti e due
           genitori insegnanti, convinti che la società italiana sia conformista e superficiale; un
           matrimonio a quattro anni con Sissi la Piagnona e giochi all'aperto turbolenti e
           scalmanati; anni divertenti, senza dubbio, ma fuori dal cortile ci sono troppi pericoli.
È per questo che il narratore viene catapultato nell'avventuroso mondo inventato da Baden-
Powell, in compagnia di Akela, Bagheera, Balù e un intero branco di nuovi amici. Dopo "La vita
quotidiana a Bologna ai tempi di Vasco" e "La vita quotidiana in Italia ai tempi di Silvio", è la
volta della vita quotidiana al tempo dei lupetti, fra uscite all'aria aperta, scoperte e promesse
non sempre facili da mantenere.

            IL TERZO GIORNO di Chochana Boukhobza
            A Gerusalemme il soffio caldo dello Sharav accarezza gli oleandri dei viali, le
            sinagoghe e le moschee, la vita quotidiana di una città all'apparenza pacifica. Così
            come sembra serena la vita di due donne, due musiciste, giunte in Israele per
            tenere un concerto: Elisheva, una famosa violoncellista, e Rachel, la sua allieva
            prediletta, vengono da New York e resteranno a Gerusalemme solo tre giorni. Per
entrambe, però, quello è un viaggio nel passato: Rachel, la più giovane, torna in famiglia,
combattuta tra l'affetto per il padre, il senso di colpa (sente di aver tradito le sue aspettative di
ebreo ortodosso) e il desiderio di fuggire da lui e dalla sua cultura. Anche la più anziana
Elisheva è fuggita da qualcosa, anzi sopravvissuta: al campo di concentramento di Majdanek. E
scampata alla morte, ma non ai ricordi che non hanno smesso di ossessionarla un solo giorno.
A Gerusalemme incontra il suo figlioccio, Daniel, la cui madre era internata insieme a lei.
Daniel, che è diventato un agente del Mossad, le consegna una valigia: all'interno c'è un'arma
con cui la musicista vuole uccidere l'uomo noto solo come "Henker", il boia di Majdanek.
Fuggito in Sudamerica, Henker si è costruito una nuova identità e proprio in quei giorni è a
Gerusalemme con una comitiva di turisti. In un romanzo in cui ogni personaggio presenta la
sua verità, Chochana Boukhobza intreccia due storie che segretamente risuonano l'una
nell'altra, due storie di ferite mai rimarginate, di promesse fatte ai morti, di vendetta.

            L’ESCLUSIVA di AnnaLena Mcafee
            Alla soglia degli ottant'anni la più riverita penna del giornalismo britannico, Honor
            Tait, famosa tanto per un cinquantennio di reportage scottanti dai più importanti
            scenari internazionali, quanto per le rutilanti frequentazioni culturali e mondane, si
            appresta a dare alle stampe la sua ultima fatica. Per un infelice qui pro quo, a
            intervistarla per conto del prestigioso supplemento culturale "Sunday" viene
            spedita la ventisettenne Tamara Sim, contrattista precaria per il settimanale di
costume "Pssst!" e reginetta delle classifiche dell'in e dell'out fra i vip della tv. L'incontro fra
due donne tanto diverse diventa anche scontro fra antitetici approcci al giornalismo: quello
impegnato, di prima linea di Honor, sicura di sé sui principali teatri bellici dal secondo
dopoguerra in avanti; e il gossip selvaggio in cui sguazza Tamara, ochetta sbadata e un po'
ignorante che, anziché fra le pieghe della Storia, per mestiere fruga fra le lenzuola e negli
armadietti dei medicinali delle celebrità pop. Insomma, Martha Gellhorn incontra Bridget Jones,
e l'esito sarebbe scontato. Non fosse che a legare l'improbabile duo c'è la comune
determinazione a raggiungere il proprio obiettivo: per Honor, riscrivere l'articolo sulla
liberazione di Buchenwald; e per Tamara, trovare lo scoop che la sottrarrà al sottobosco dei
tabloid per trasformarla in una firma. Un impietoso ritratto del mondo dell'informazione e dei
meccanismi che regolano "il mercato delle news".

             UN SOSPIRO NEL VENTO di Laurell K. Hamilton
             Da quando ha lasciato il mondo degli umani, la principessa Meredith Gentry è
             stata costantemente in pericolo di vita: prima a causa di suo cugino Cel, che
             voleva eliminarla per diventare l'unico erede della Corte Unseelie; poi per via di re
             Taranis, che ha cercato di uccidere lei e le sue guardie del corpo. Ecco perché,
             adesso che è incinta, ha deciso di rinunciare al trono per far ritorno a Los Angeles,
             dove spera di essere al sicuro. Ma non ha di certo voltato le spalle al suo popolo.

                                                 8
Così, quando la Grey Detective Agency le chiede di tornare al lavoro per occuparsi di un caso,
Meredith accetta senza esitare. Le vittime, infatti, sono dodici demi-fey, trovati con la gola
squarciata su una collina fuori città. I detective sono convinti che sia opera di finti-elfi - uomini
che si sono sottoposti a interventi chirurgici per somigliare alle creature magiche -, tuttavia
Merry sospetta che la realtà sia ben diversa: sebbene siano alti poco più di un palmo, i demy-
fey sono creature estremamente rapide e forti, ed è impossibile che un essere umano ne abbia
uccisi così tanti. Quella è opera di un killer di Faerie. E ora la principessa teme che il prossimo
obiettivo dell'assassino sia proprio lei...

              UNA STORIA CHIUSA di Clara Sereni
              Ci sono luoghi dove i ricordi di più persone si intrecciano, senza riuscire a
              diventare memoria condivisa. Giovanna, magistrata a rischio costretta a vivere
              sotto copertura benché ormai fuori dai ranghi, cerca in una casa di riposo qualcosa
              che sarà pena o sollievo, dipenderà anche dalle sue scelte. I suoi compagni di
              viaggio si conoscono fra di loro più per le malattie di cui soffrono che per nome, e
              condividerne la quotidiana fatica a sopravvivere, costantemente avvelenata dal
              rancore per le promesse non mantenute dalla vita, impegna Giovanna in una lotta
vischiosa con se stessa. La grande Storia ha attraversato la piccola esistenza di ciascuno,
imprimendovi cicatrici incancellabili: c'è Olga, che celebra accendendo candele le stragi di
Stato; Virginia, che tutti chiamano Vandaosiris; e poi Quintina con la sua religiosità rabbiosa,
l'ex partigiano Carlo, Dante che ostinatamente crede nei valori della Costituzione, e Federico,
che per il segreto di cui si fa scudo rischia di trasformarsi, nei pensieri di ognuno, in capro
espiatorio. Però sarà proprio Federico, per un malanno misterioso, a costituirsi per tutti in
occasione di ripensamento, in opportunità di pacificazione nei confronti di se stessi e degli altri,
in possibilità di percepirsi non come sommatoria di insofferenze e sospetti individuali ma come
comunità. Un romanzo che ci racconta da dove veniamo e traccia un ritratto non rassegnato
del presente: un'Italia fragile, invecchiata che non rinuncia in un impegno verso il futuro.

             SUL FONDO DEL MARE C’E’ UNA VITA LEGGERA di Lucrezia Lerro
             Lui si chiama Piero, ha quarantaquattro anni ed è inabile al lavoro perché infelice.
             Invece per tutti in paese è Cibicotti, quello "strano", quello che parla in modo
             stralunato. Piero non fa male a nessuno, neanche a una mosca, e trascorre la sua
             esistenza alle prese solo con i piccoli accadimenti quotidiani: i continui litigi con
             sua moglie, la Bella, e con la madre, vera origine di molte delle sue stranezze; i
             frequenti screzi, e persino le botte, con i suoi feroci compaesani, sempre pronti a
deriderlo; i mancamenti provocati dalle belle milanesi in vacanza. Il suo tempo, insomma,
trascorre pigramente, con qualche fissazione di troppo e qualche malinconia difficile da
scacciare. Fino a quando, il giorno di Natale, per lui il più triste dell'anno, Cibicotti decide di
rubare il presepe della Chiesa. Un'avventura tragicomica raccontata in prima persona dal
protagonista nella forma di un lungo monologo, dove le cupe ombre del suo passato si
mescolano alla commovente goffaggine di un'impresa irripetibile.

           CHI E’ MARA DYER di Michelle Hodkin
           Era solo un gioco. Eppure Mara non voleva partecipare alla seduta spiritica con le
           sue amiche Rachel e Claire. Sei mesi dopo, Mara si risveglia dal coma in una stanza
           di ospedale. E le sue amiche sono morte. Cos'è successo quella notte al manicomio
           abbandonato? Perché Mara è l'unica sopravvissuta? Orribili allucinazioni iniziano a
           perseguitarla e un dubbio si insinua nella sua mente: e se fosse stata lei a causare
quelle morti, come aveva predetto la seduta spiritica? L'incontro con il turbolento, bellissimo
Noah potrebbe essere la sua salvezza o la sua definitiva condanna. Perché anche Noah ha un
segreto, legato al grande mistero che la tormenta: chi è Mara Dyer?

             STORIE CINICHE di Somerset Maugham
             "Deve essere un mio difetto, ma i peccati altrui non mi scandalizzano - sempre
             che non mi riguardino personalmente". La leggendaria sprezzatura di Maugham
             pervade tutti i racconti di questa raccolta, popolata di personaggi tanto più veri in
             quanto tratti dalla sua vita multiforme di medico, scrittore, drammaturgo e
             agente segreto. Il nostro insaziabile viaggiatore spazia da una bettola di

                                                 9
Vladivostok al bel mondo della Costa Azzurra, e il suo occhio spietato mette a nudo con
sublime cattiveria, o anche con dissimulata compassione, intime tragedie e abissali fallimenti di
un pittoresco campionario umano: impostori di lungo corso, madri efferate, coniugi assassini -
tutti in balìa della casualità della vita e della cecità delle passioni. Come Elizabeth, "una
giocatrice d'azzardo, una scialacquatrice e una donna lasciva"; o come Morton che, tornato in
Inghilterra, si sentiva più solo che nella giungla. E segreti ben custoditi, acrobatici patti e
rischiosi tradimenti concordati ci apriranno un mondo in cui nulla obbedisce a una rassicurante
prevedibilità.

              MILIONI DI MILIONI di Marco Malvaldi
              Nei gialli alla maniera di Malvaldi, in cui si ride della cinica ironia dei personaggi, i
              luoghi sono fondamentali per l'equilibrio tra umorismo e suspense. Montesodi
              Marittimo è un paesino toscano di una certa altitudine, nonostante il nome, per di
              più molto scosceso. Una persona su due porta un doppio patronimico, il secondo
              dei quali è sempre Palla. Eredità di un marchese Filopanti Palla, gran gaudente,
              pentitosi in punto di morte di lasciare tanti bambini senza un nome legittimo.
Inoltre su Montesodi aleggia un mistero: è considerato "il paese più forte d'Europa". Per
scoprirne la causa, vengono mandati dall'Università un genetista, Piergiorgio Pazzi, e una
esperta di archivi, Margherita Castelli. Trascorsi i primi giorni, nel panorama umano che gli si
offre, i due non trovano nulla di cui meravigliarsi, tranne la forza. È un mondo abitudinario,
dominato da due gruppi familiari: il sindaco, l'onesto e schietto Armando Benvenuti, con la
moglie Viola, e la maestra Annamaria Zerbi Palla, anziana vedova, con un figlio poco amato. La
sorpresa arriva con una tremenda tempesta di neve che isola il paese per giorni. Piergiorgio,
che alloggia nella casa della Zerbi, una mattina trova l'energica signora abbandonata in
poltrona senza vita. Sembra, a prima vista, un attacco di cuore, ma Piergiorgio capisce che non
si tratta di morte naturale e poiché il paese è isolato l'assassino non può essere andato via.

              UNA VOCE DI NOTTE di Andrea Camilleri
              Tutto congiura perché Montalbano prenda atto del proprio compleanno e,
              bravando e brontolando, si lasci ferire dalla ruvida evidenza dei suoi cinquantotto
              anni. Soliloquista e monologatore, il commissario di Vigàta scivola talvolta in una
              dimensione immaginativa di minacciosa intensità, ma sa come governare la
              giostra che il mondo gli fa intorno e deludere i toni di urgenza e le intimazioni di
              resa. Nuovi accidenti e strani, vili crudeltà e ampie atrocità, messinscene squallide
o di fastosa turpitudine, si incastrano capziosamente in un gioco di scatole cinesi irto di
replicazioni. Tutto comincia con il furto degli incassi in un supermercato. Seguono a valanga,
come per una reazione a catena, delitti di crescente impatto. Il medico legale, Pasquano, ha il
suo da fare fra tanto aroma di sangue. È burbero come sempre, nei suoi larghi giri di
indisponenza; ma è cauteloso come mai. Si fiuta aria d'intimidazione tutt'attorno. Si intuisce
un disegno criminale guidato, con mano di ghiaccio e cinica impudicizia, lungo la zona d'ombra
nella quale il potere politico convive e si confonde con quello del malaffare e della mafia: non
senza i dimenamenti, le scorrettezze o le connivenze, più o meno attive, persino di alcune
autorità preposte al rispetto della legge. Lo stesso Montalbano, che è un rigoroso supervisore
di dettagli e ha esatta intuizione scenica, è indotto a una cordialità cauta con i superiori ipocriti
e pelosamente prudenti." (Salvatore Silvano Nigro)



                     Le immagini e i contenuti sono tratti dal sito www.ibs.it




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  • 1. LA MIA FAMIGLIA E ALTRI ORRORI di David Safier La famiglia Wiinschmann non è felice. La libreria di mamma Emma è sull'orlo del fallimento, papà Frank è stressato dal lavoro, la figlia Fee - in piena pubertà - non combina nulla, insegue amori sbagliati e va male a scuola, dove la testa di suo fratello Max viene regolarmente infilata nella tazza del gabinetto dalla compagna di cui lui, imberbe dodicenne, è segretamente innamorato. Un disastro. Finché un giorno una vecchia amica di Emma le offre l'opportunità di risollevare le sorti del negozio invitandola a una grande festa in maschera in onore di un'autrice famosa. Questo almeno è quello che capisce Emma. I Wiinschmann si presentano quindi trepidanti e travestiti da mostri: Frank è Frankenstein, Fee una mummia, Max un lupo mannaro ed Emma una vampira. Peccato che al party siano tutti in abito da sera! Occasione persa e umore sotto le scarpe. Lo strano quartetto, sempre più depresso, si avvia verso casa. Ma l'incontro con una finta mendicante sta per cambiare per sempre il corso delle loro vite... LA NOTTE DEL GATTO NERO di Antonio Pagliaro È una vita come tante, quella del palermitano Giovanni Ribaudo: un lavoro dignitoso, una moglie, Vera, e un figlio, Salvatore, che frequenta l'ultimo anno delle superiori. Un ragazzo simile a molti altri, con un po' di sogni per la testa e qualche piccolo segreto. Ma una notte la paura che è di ogni genitore diventa realtà: una telefonata sveglia di soprassalto i Ribaudo, una sconosciuta cerca Salvatore con voce agitata. Salvatore però non è rientrato. La mattina, dopo angosciose ricerche, Giovanni scopre che suo figlio è stato arrestato: un reato grave, un'accusa incomprensibile. E per quest'uomo, che ha sempre creduto a parole come onestà, giustizia, serietà, e ha cercato di viverle, inizia un incubo, nel quale precipita tutta la sua famiglia. Schiacciato negli affetti, assurdamente e crudelmente privato di un figlio, si trova a dover combattere una battaglia personale contro un muro di indifferenza, di arroganza, di corruzione: una macchina capace di stritolare chiunque, che lo porterà lontano, molto lontano dalla persona che era... Una storia di sopraffazione e una requisitoria morale che investe un mondo intero. LA NOTTE INGLESE di Arturo Cattaneo Una sera d'estate tiepida e piena di promesse, a Cambridge, tra le palazzine austere e i prati verdissimi dei college. Riccardo ha diciannove anni e si sta preparando a uno degli eventi più importanti della vita studentesca: il Society Night Dinner, la cena di gala che si svolge secondo regole uguali da secoli. Quando il Master pronuncia la frase di rito "Follow me, boy sì", il sipario si apre e gli ospiti sciamano nel salone ovattato di legno chiaro e tendaggi di velluto: circondati dalle foto in bianco e nero delle generazioni che li hanno preceduti, i partecipanti si accingono a una cena che si ripete uguale a se stessa da tempo immemorabile ma insieme è il preludio a una notte destinata a rimanere unica - inimitabile come la giovinezza. Gradualmente, l'ufficialità lascia il posto a un carnevale che annulla gerarchie e rituali: la piccola umanità racchiusa nel college - etero e gay, laici e credenti, adulti e soprattutto giovani di ogni nazionalità - è investita da una corrente crescente di erotismo ed ebbrezza. Per Riccardo, studente italiano la cui brillante intelligenza nasconde il segreto tarlo di un'inadeguatezza, il girotondo sempre più veloce dei volti, dei dialoghi, degli sguardi ha in serbo una rivelazione: tra le pieghe di questa notte veloce l'amore è in agguato, irridente e imprendibile, assoluto e perentorio come solo a vent'anni. In quel teatro naturale che è un college di Cambridge, Riccardo sta prendendo le distanze dall'Italia e dalla famiglia, scoprendo se stesso... LA SOGNATRICE BUGIARDA di Harry Bernstein Jim non aveva mai notato una donna prima di quel momento, troppo concentrato sulla fuga dalla miseria della casa in Irlanda in cui era nato, sul lavoro da apprendista cuoco nella cittadina inglese di Stockport che aveva appena trovato. Ma quella che stava di fronte a lui era diversa da tutte le altre. Dall'aspetto si sarebbe detta una gran signora, i modi raffinati e la pelliccia di visone adagiata sulle spalle. Gli occhi, però, erano inconfondibili: quella donna aveva fame. Jim aveva deciso di non fare domande, le aveva preparato il suo piatto migliore e l'aveva lasciata 1
  • 2. andare via, senza saldare il conto e senza una parola. Rose era fatta così. Amava fingersi una persona che non era, costruirsi ogni giorno una vita diversa. Fin da bambina raccoglieva dalla strada cartoni laceri e li portava a casa come se fossero gli eleganti arredi del suo palazzo. Quando, però, anni dopo il loro primo incontro, Rose e Jim si ritrovano per caso in una strada di New York, lei sarta in un magazzino putrido e malfrequentato e lui venditore ambulante di hot-dog, tutto quello che sono stati costretti ad affrontare e le menzogne che hanno accompagnato il loro primo incontro sembrano scomparire. Per Rose, lui potrebbe rappresentare l'occasione per amare finalmente la propria vita e per smettere di inventarne una migliore. Un omaggio dedicato dall'autore a sua sorella Rose, l'elemento più ribelle e audace della famiglia Bernstein. LEGGENDO TURGENEV di William Trevor Pur di sfuggire alla modesta fattoria in cui è nata e cresciuta e coronare il sogno di vivere in città, spinta dall'illusione del benessere e dell'affrancamento sociale, l'ingenua Mary Louise accetta di sposare il poco attraente Elmer, più vecchio di lei e desideroso di trovare moglie solo per dare un erede all'attività di famiglia. Si trova dunque intrappolata in un matrimonio senza amore, tormentata per giunta dalle cognate nubili che non le perdonano di aver turbato la loro esistenza rigida e abitudinaria, tesa a conservare un'apparenza di rispettabilità, e si rintana in un mondo tutto suo, al confine tra realtà e immaginazione, in compagnia del cugino invalido Robert. Tra i due nasce un amore romantico, mai consumato e per questo più intenso, a cui Mary Louise consacrerà la vita, trovando finalmente le parole per esprimere i propri sentimenti nei romanzi russi che Robert le legge in un cimitero di campagna abbandonato. Ma nell'ambiente chiuso e conformista che la circonda basta un minimo scarto dalla norma per veder segnato il proprio destino. LUCERNARIO di José Saramago L'azione si svolge a Lisbona a metà del XX secolo, in un palazzo di un quartiere popolare non meglio identificato dove vivono sei famiglie. Su questa scena si animano personaggi minati da tristezza e rimpianto le cui esistenze paiono ravvivarsi solo per l'improvvisa eco di un concerto di musica classica trasmesso alla radio o per l'instancabile elaborazione delle strategie, fatte di piccole ipocrisie e compromessi, con cui si tenta di fugare la minaccia dell'indigenza o di realizzare le aspirazioni conformiste della piccola borghesia. Un universo di mantenute, mogli tradite e dolenti, uomini sconfitti dalla vita che hanno rinunciato al futuro a cui fanno da contrappunto gli inserti del diario di una giovane sognatrice, vittima di una vicenda dalla morbosità inaspettata, o ancora le pagine di grande letteratura disseminate in forma di citazioni, ma soprattutto, gli ideali del protagonista Abel, giovane intellettuale libertario, figura paradigmatica di un determinato universo politico, specie considerando il contesto in cui il romanzo fu scritto, ovvero il Portogallo salazarista, paese isolato, retrivo e misero dominato da una dittatura fascista. Palesemente debitore della tradizione del grande romanzo russo da un lato e della coeva generazione dei neorealisti portoghesi dall'altro, "Lucernario" mostra evidenti le qualità destinate a caratterizzare il corpus del Saramago più noto: profondo scavo psicologico dei personaggi, grande respiro narrativo, capacità di catturare l'attenzione del lettore. LA LOCANDA DEI SOGNI RITROVATI di Julia Stagg Fogas, un piccolo paese nei Pirenei. Chloé, una bambina di nove anni, si lancia in spericolati salti mortali, svettando sull'erba alta. La sua compagna di giochi è una gatta, Tomate, che la accompagna nelle forsennate piroette. Sullo sfondo, un'antica locanda di pietra grigia, accoccolata in una valle baciata dal sole sulle sponde placide di un fiume. Lorna e Paul si guardano intorno e non potrebbero essere più felici. Questo angolo di paradiso è finalmente tutto loro. Il sogno di andarsene dall'Inghilterra e aprire un ristorante in Francia si è avverato. Un luogo dove cucinare gustose torte e fumanti stufati, accompagnati da un corposo calice di vino rosso e dalle chiacchiere degli amici, mentre il vento accarezza le fronde degli alberi. Ad aiutarli Stéphanie, la cameriera gitana, e sua figlia Chloé, che da grande vuole fare l'acrobata. Ma il sogno è ben diverso dalla realtà. Perché Lorna e Paul hanno un nemico nel paese di Fogas: Serge Papon, il sindaco. Un nemico potente che voleva la locanda per sé, e che adesso è deciso a riprendersi quello che ritiene suo di diritto. Le 2
  • 3. sue armi sono astute: cavilli burocratici, ispezioni continue, ma soprattutto maldicenze, perché gli inglesi, si sa, non sono capaci di cucinare. Il loro ristorante manderebbe in rovina l'industria turistica dell'intera regione. La locanda è in pericolo, ma Lorna e Paul non sono soli, perché la piccola Chloé, insieme alla fida gattina Tomate, è pronta anche a fare i salti mortali, pur di aiutarli. L’ATTIMO IN CUI SIAMO FELICI di Valerio Millefoglie Per riprendersi dalla scomparsa del padre, l'autore ha un'idea: fare un'inchiesta sulla felicità degli altri e verificarne le proprietà terapeutiche. Per questo distribuisce in bar, chiese, carceri, manicomi, scuole, negozi, banche e supermercati di Milano e hinterland migliaia di questionari, chiedendo di descrivere e cronometrare i propri momenti di felicità nel corso di una settimana qualsiasi. Poi incontra e intervista tutti quelli che li hanno compilati. Il risultato è un'avventura in una normale metropoli alla scoperta delle sue allegrie quotidiane e della sua gioia nascosta. Pagina dopo pagina, scorre una serie di incontri che incantano per originalità e delicatezza. E alla fine riscaldano e, forse, un po' curano. TRA AMICI di Amos Oz Con poche pennellate precise, Amos Oz ricrea il microcosmo di un kibbutz israeliano negli anni cinquanta. Dal giardiniere timido e solitario che ha la passione di dare brutte notizie alla donna lasciata dal marito per un'altra che le vive praticamente accanto; dal mite elettricista che, con sbigottita discrezione, non riesce a capacitarsi dell'amore della figlia diciottenne per il suo insegnante di storia al falegname pettegolo che, in preda all'ira, si accanisce su un bambino per dare una lezione a chi ha maltrattato suo figlio; dalle tentazioni sensuali del segretario del kibbutz durante la sua ronda notturna allo struggente racconto agrodolce degli ultimi giorni di un calzolaio anarchico, appassionato di esperanto e del futuro dell'umanità. Infine, due scelte opposte di fronte al dilemma tra andare e stare: quella di Moshe, che confrontandosi con il padre malato in ospedale finisce per riconoscersi in tutto e per tutto membro del kibbutz, e quella di Yotam, che invece dentro il kibbutz soffre e vorrebbe andare a studiare in Italia, dallo zio che lì ha fatto fortuna. Un affresco popolato di personaggi che ritornano di storia in storia e che devono la loro forza a un'intensa, luminosa umanità. ROSA CANDIDA di AA Olafsdottir Lobbi ha ventidue anni quando accetta di prendersi cura di un leggendario roseto in un monastero del Nord Europa. E stata la madre, morta da poco in un incidente d'auto, a trasmettergli l'amore per la natura, i fiori e l'arte di accudirli, il giardinaggio. Cosi Lobbi decide di lasciare l'Islanda, un anziano padre perso dietro al quaderno di ricette della moglie, e un fratello gemello autistico. Lascia anche qualcun altro: Flòra Sòl, la figlia di sette mesi avuta dopo una sola notte d'amore (anzi, precisa lui, "un quinto di notte") con Anna. Con sé Lobbi porta alcune piantine di una rara varietà di rose a otto petali, molto cara alla madre, la Rosa candida. Questi fiori saranno i silenziosi compagni di un viaggio avventuroso come solo i viaggi che ti cambiano la vita sanno essere. Ad accoglierlo al monastero c'è padre Thomas, un monaco cinefilo che con la sua saggezza e una sua personale "cine-terapia" saprà diradare le ombre dal cuore di Lobbi. Ma sarà soprattutto l'arrivo di Anna e Flòra Sòl in quell'angolo fatato di mondo a provocare i cambiamenti più profondi e imprevisti nell'animo del ragazzo. Perché, per la prima volta, Lobbi scopre in sé un desiderio nuovo, che non è solo amore per la figlia e attrazione per Anna: è il desiderio di una famiglia. E’ INIZIATA COSI’ DI Penelope Lively Sette vite trasformate da un singolo, minuscolo evento, travolte dalla valanga scatenata in una mattina di aprile a Londra dallo scippo dell'anziana Charlotte, che costringe la figlia Rose a rinunciare ad accompagnare a Manchester il suo datore di lavoro, Lord Henry Peters, celebre professore di storia, il quale decide allora di portare con sé la nipote Marion, costretta a inviare al proprio amante un messaggio, puntualmente intercettato dalla moglie, che in questo modo scopre la loro relazione... Una sequenza apparentemente inarrestabile. Perché se il battito 3
  • 4. d'ali di una farfalla può scatenare una tempesta, se le dimensioni del naso di Cleopatra avrebbero potuto mutare la storia di Roma - un'idea che affascina il professor Peters -, a maggior ragione le nostre minuscole esistenze personali sono in balia del caso: le scelte che crediamo di compiere sono modellate da circostanze esterne su cui non abbiamo alcun controllo e una persona che non abbiamo mai nemmeno incontrato può alterare per sempre il nostro destino. Penelope Lively mette le sue doti narrative al servizio di questa teoria, seguendo con il consueto sguardo caloroso ed empatico un cast di personaggi, cesellati con perizia e amore, dentro e fuori dalle loro vicende intrecciate e mostrandoci come, malgrado tante svolte arbitrarie e imprevedibili, l'avventura della vita valga davvero la pena di essere vissuta fino in fondo. LE DIFETTOSE di Eleonora Mazzoni Carla ha quasi quarant'anni, un compagno praticamente perfetto, un lavoro stimolante e un certo fascino. Ma non riesce ad avere un figlio. E per una come lei, abituata a centrare l'obiettivo, il senso di fallimento brucia senza consumarsi. Perché l'ossessione della maternità si può affinare al punto da dare dipendenza. Accade a molte delle donne che Carla incontra quando decide di tentare la fecondazione assistita. Tutte stanno in fila, mese dopo mese, per eseguire lo stesso rituale: gli ormoni, il pick-up, il transfer, l'attesa. Conoscono il proprio corpo e i suoi segnali con una precisione maniacale. Usano un oscuro gergo da iniziate. Perché loro non aspettano un bambino, "fanno la cova", non rimangono incinte, "s'incicognano". Mentre a forza di medicine si gonfiano come galline d'allevamento, le donne "difettose" si sfogano, si danno conforto, nelle sale ospedaliere o nelle chat. Nel suo viaggio alla ricerca della maternità, e di una forma di saggezza che pare sempre scivolarle fra le dita, Carla può contare su di loro, ma anche su due guide spirituali d'eccezione: Seneca, oggetto dei suoi studi di latinista, e nonna Rina, che prima di diventare solida come una quercia era stata fragile come un albero rinsecchito. Nonostante persino la Bibbia sia piena di vecchie sterili che all'improvviso riescono a procreare, Carla forse deve mettersi in testa che un figlio non è un diritto, come le dice Marco, il suo compagno, con quella sua franchezza generosa e un po' leggera. LA FENICE ROSSA di Tess Gerritsen La sconosciuta che giace sul tavolo settorio dell'anatomopatologa Maura Isles è molto giovane. E molto bella. I lunghi capelli castano ramato contrastano con la pelle chiara, tesa sugli zigomi alti. È stata ritrovata sul tetto di un edificio nella Chinatown di Boston, da un gruppo di turisti in cerca di brividi durante un Ghost Tour tra i misteri e le leggende dell'antico quartiere. Qualcuno le ha sparato un colpo di pistola, poi le ha mozzato una mano. La scoperta più inquietante però è quella fatta da Maura durante l'autopsia: sul corpo della vittima infatti viene ritrovato un misterioso capello argentato che, dalle prime analisi, non sembra appartenere a nessuna specie conosciuta. Inizia così per l'ispettore Jane Rizzoli una difficile indagine. Unico, sottilissimo elemento in suo possesso il fatto che l'edificio dov'è stata ritrovata la ragazza diciannove anni prima ospitava un ristorante cinese, "La Fenice rossa", che era stato teatro di una strage. Il cuoco del ristorante aveva ucciso quattro clienti e si era suicidato. Cinque vittime, senza alcun legame tra loro, una carneficina subito attribuita a un attimo di follia. Ma qualcuno, evidentemente, non sembra pensarla così. Qualcuno venuto dal passato e pronto a tutto pur di ristabilire la verità, anche a uccidere... LIBRI DONATI DAGLI UTENTI COME I BACI SU L’ACQUA di Liala Arno Dala, campione motonautico di offshore, incontra durante una regata Nais Argento, da sempre innamorata dei motoscafi. Fra loro, la dolce Mabel, squisita stilista. E, come in una gara, l'amore per giungere al traguardo gioca con i cuori, offrendo la felicità a uno e precipitando nel dolore l'altro. 4
  • 5. I PIACERI INTIMI DEL CIOCCOLATO di Frances Park Un giorno senza cioccolato è un giorno perso. Sin da bambine questa è stata la massima di Ginger e Frances, nate sotto la costellazione più affollata di tutte: quella delle cioccolato-centriche. Cresciute cuocendo dolcetti al cacao nel Dolce Forno e ascoltando i racconti della mamma, che per vincere la paura durante i bombardamenti nel suo paese, la Corea, mangiava tavolette in carta argentata, per loro il cioccolato è come la colonna sonora in un film. Carezza nei momenti tristi, ricompensa per i successi, afrodisiaco per l'amore, tonico per lo spirito. Per questo, poco più che ventenni, decidono di aprire a Washington un piccolo negozio dedicato fin dall'insegna al loro cibo preferito: Chocolate Chocolate. In breve, il negozio diventa un paradiso per una clientela affezionata in cerca di piccoli piaceri. Tanto che, tra bancone e scaffali, spunta persino un Angolo delle Confidenze, dove nascono amicizie e si confidano segreti. Tra i clienti, c'è la Bella del Sud, che quando arriva porta il sole, il Dottor Zivago, di origini russe, che sembra uscito da un romanzo di Tolstoj. E l'esplosiva Gypsy Bess, esuberante coi suoi orecchini ad anello e gli abiti svolazzanti, femminista convinta e migliore amica di Ginger. Amori, delusioni, bambini in arrivo, clienti che se ne vanno e altri che arrivano con nuove storie da raccontare, la vita di Ginger e Frances scorre tra gli effluvi corroboranti e curativi del cioccolato. E se le cose si mettono male, come a volte capita, basta prendere un Tartufo... HO DECISO DI NON MANGIARE PIU’ di Justine Una ciotola per dosare il cibo da concedersi in una giornata: grande al massimo per una fetta di prosciutto, tre fagiolini e uno yogurt. E se il contenuto superava il bordo del recipiente, era una catastrofe. Un cucchiaino per mangiare tutto più lentamente e non finire prima dei genitori: restare a guardarli mentre continuavano a cenare sarebbe stata una tortura per lei, in perenne lotta contro la fame. E poi, le pietanze tagliate in pezzi minuscoli, da sparpagliare e appiattire bene sul piatto, in modo da far sembrare più abbondante quel poco che mandava giù. Tattiche, manie e inganni con cui Justine ha cercato per mesi di nascondere una verità evidente: l'anoressia, che nel giro di tre anni l'ha portata dai 76 ai 40 chili. E a un passo dalla morte. Un tunnel nel quale è caduta per sfidare gli sguardi impietosi e le battute sulla sua taglia forte. Un male che ha attecchito sulla base di piccole ossessioni e insicurezze, normali incomprensioni familiari, e sul desiderio di ribellarsi al ruolo di figlia e studentessa modello. Sui disagi, insomma, di un'adolescente come tante. Justine ha raccontato in un blog le tappe del calvario che ha segnato la sua vita dai 14 ai 17 anni: anoressia, bulimia, dall'illusione di onnipotenza sul proprio corpo al crollo fisico e psicologico, che l'ha costretta al ricovero e all'interruzione degli studi. E il suo diario sul web ha attirato l'attenzione di migliaia di persone, soprattutto giovani, diventando un vero e proprio caso in Francia. L’UOMO CHE ANDO’ IN FUMO di Maj Sjowall Martin Beck, il commissario della polizia di Stoccolma, è chiamato a indagare sulla scomparsa di un uomo. Alf Matsson è sparito senza lasciare tracce. È, o era, un giornalista di successo: brutto personaggio, alcolista e attaccabrighe, nessuno rimpiangerebbe la sua presenza o si meraviglierebbe che stesse smaltendo la sbornia in qualche tana. Ma il direttore del giornale dove lavora minaccia un caso internazionale perché l'ultima volta è stato localizzato a Budapest, oltrecortina, ed è lì che Matsson sembra essere svanito. Perciò Beck è convocato in via riservata proprio mentre è in procinto di partire per le vacanze estive, per raggiungere moglie e figli. Il commissario, che rifiuta per metodo ogni ipotesi preconcetta e ogni partito preso, segue due piste diverse e successive, serpeggianti dentro il sottomondo frequentato dal giornalista (un gruppo di colleghi compagni di bevute e fracassoni, e un terzetto equivoco di trafficanti), prima a Budapest e poi di ritorno in Svezia. Si lascia prendere dalla solita routine del suo metodico lavoro di squadra, con un poliziotto ungherese, Vilmos Szluka, con cui scatta una silenziosa simpatia, e con il collega e amico fraterno Kollberg, intelligente ipercritico e lamentoso. Alla fine è la cura dei dettagli, il passare e ripassare i particolari, a farlo inciampare nell'indizio che smentisce tutti gli altri e guida a una soluzione, sul caso dell'uomo in fumo, come sempre, tutt'altro che romantica o clamorosa. 5
  • 6. QUASI QUASI M’INNAMORO di Anna Mittone Ci sono momenti nella vita in cui si vorrebbe scomparire, "mandare avanti veloce", come davanti a un film dell'orrore. E questo per Consolata Bogetto è uno di quei momenti. Mentre aspetta l'autobus sotto una pioggia scrosciante, ovviamente sprovvista di ombrello, in attesa di raggiungere l'odiato ma inevitabile pranzo domenicale dai suoi, incontra l'uomo che le ha spezzato il cuore. E lei non è, come in tutti i sogni a occhi aperti che ha fatto nell'ultimo anno (e cinque mesi e relativi giorni e ore), accompagnata da un uomo meraviglioso e adorante. Ma in mezzo alla strada, con i capelli incollati al volto e il trucco sciolto, mentre lui la saluta da un ombrello formato famiglia accanto alla nuova impeccabile compagna e a una carrozzina rosa. Meno male che nella vita di Consolata ci sono alcuni punti fermi. La famiglia: una madre logorroica che per vederla sposata sarebbe pronta a uccidere, un padre depresso e una sorella già sistemata da anni. Il lavoro in una libreria che le ha dato grandi soddisfazioni, come passare dal reparto Hobby e Turismo a Gola e Cucina. Per non parlare del suo migliore amico, l'unica nota allegra e costante della sua esistenza che, da quando ha ben pensato di innamorarsi della donna perfetta, la trascura. Ma forse a tutto questo c'è una soluzione. Un articolo letto per caso su un giornale di moda e un incontro tutt'altro che banale con un famoso cantante le faranno capire che a volte i sogni possono realizzarsi davvero. UN DIAMANTE DA TIFFANY di Karen Swan New York, Parigi, Londra: quale sarà la città per iniziare una nuova vita? Cassie ha appena lasciato il marito, dopo aver scoperto la terribile verità su un matrimonio che pensava perfetto. Sa che è il momento di voltare pagina e ricominciare. E allora, quale migliore aiuto di quello che possono offrirle le sue preziose amiche d'infanzia? Kelly, Anouk e Suzy, brillanti, alla moda e vitali, sono pronte a ospitarla e a farle vivere l'atmosfera glamour della Grande Mela, la passione e la seduzione della Ville Lumière e la frenesia londinese. In un viaggio alla scoperta di una se stessa che non conosceva, Cassie vivrà le esperienze più diverse: lavorerà con acclamati stilisti newyorkesi e parigini, poserà per un quotato fotografo, prenderà lezioni di cucina da un famoso chef e organizzerà matrimoni. Ad attenderla, al suo arrivo in ogni città, c'è una strana lista di cose da fare... Qualcuno che conosce da tanto tempo la compila per lei. Qualcuno che le fa trovare una sorpresa speciale sotto il grande albero di Natale nello scintillante negozio di Tiffany. Qualcuno che le regala dei semi di fiori, ogni volta diversi, da piantare e far crescere, come in un romantico messaggio cifrato. Il destino ha in serbo per lei la tanto attesa scatolina blu? E se un giorno il passato lasciato alle spalle dovesse all'improvviso tornare? TABU’ di Casey Hill Reilly Steel, giovane investigatrice forense di origine irlandese nata e cresciuta in California, viene chiamata a dirigere il laboratorio della Scientifica di Dublino. È una donna brillante, intelligente e molto bella, la cui esistenza è stata segnata da una terribile storia familiare, culminata nella sparizione della sorella minore, che ancora la perseguita in tutti i suoi peggiori incubi. Lasciandosi alle spalle la frenesia di San Francisco, Reilly spera di riuscire finalmente a mettere da parte i fantasmi del passato e ripartire da zero. Ben presto, però, questo desiderio si rivela un'illusione: Reilly inizia infatti a occuparsi di una serie di morti misteriose, in apparenza scollegate tra loro, che stanno terrorizzando l'intera città. Ad affiancarla nelle indagini c'è il detective Chris Delaney, anch'egli tormentato da un segreto: un grave problema di salute con cui si trova a dover fare i conti. Analizzando e confrontando gli eventi, Reilly e Chris capiscono di essere di fronte a un serial killer che obbliga le sue vittime a infrangere i tabù più inviolabili, come l'incesto o il cannibalismo. In una frenetica caccia all'assassino, grazie alle sue notevoli doti intuitive Reilly scopre che il colpevole è molto più vicino a lei di quanto creda. TUTTI I COLORI DEL MONDO di Giovanni Montanaro 1881, Gheel, anche conosciuto come "il paese dei matti". Teresa Senzasogni non è pazza, ma come tale è stata registrata per poter godere, come è uso in quel villaggio fiammingo, dell'ospitalità della famiglia Vanheim. Un giorno avrà una dote e sposerà il suo Icarus, che le racconta le ingiustizie del mondo. Ma poi arriva un 6
  • 7. nuovo ospite, un vagabondo rosso di capelli, schivo, rude, gli occhi accesi da una febbre sconosciuta, e Teresa sembra riconoscere in lui un destino incompiuto: diventerà un pittore - lei lo sa, lei lo sente -, troverà nei colori una strada universale. Quando la "profezia" si avvera sono passati una decina d'anni e molto è accaduto, a Teresa e a Vincent van Gogh. Teresa scrive al caro signor Van Gogh perché si ricordi, perché la aiuti a mettere ordine nel disordine, speranza nella disperazione, amore nel disamore e colore nel grigio. Lui, in verità, è l'unico vero amore di tutta la sua vita. E come tutti gli amori è pieno di luce e di futuro. Il romanzo di Giovanni Montanaro è una lunga letterache si trasforma in una storia di anime in gabbia, di sentimenti che vogliono lasciare il segno e di un bisogno di libertà grande quanto l'immaginazione che lo contiene. COSI’ IN TERRA di Davide Enia Davidù sale sul ring per la prima volta a nove anni. Cresciuto senza un padre - il Paladino, pugile fenomenale, morto poco prima della sua nascita - in una Palermo sporca, violenta e luminosa, sotto la protezione del gigantesco zio Umbertino e dell'enigmatico nonno Rosario, ci racconta cinquant'anni di storia, dal '42 al '92, accompagnato da una schiera di personaggi memorabili: il compagno di giochi Gerruso, il Maestro di boxe Franco, la madre discreta e premurosa, il tenente D'Arpa, la saggia nonna Provvidenza, compare Randazzo, Nina dalla "bocca di gelso" e altri ancora. Le loro storie, comiche e tragiche, scivolano le une nelle pieghe delle altre, componendo il ritratto di una famiglia, di una città, di un mondo in battaglia, pieno di grazia e ferocia. I BAMBINI DELLA GINESTRA di Maria Rosa Cutrufelli 1° maggio 1947: festa del lavoro a Portella della Ginestra. È un bel giorno per i lavoratori che, a centinaia, si danno appuntamento in mezzo alle montagne sassose del palermitano. L'Italia è ormai una Repubblica e la Sicilia non vuole più essere l'isola dei gattopardi, dei gabellotti, delle "coppole di velluto". Così i paesani festeggiano e scendono a piedi, in bicicletta, con i muli, a Portella della Ginestra, in quel naturale punto d'incrocio tra le coste della Pizzuta e della Kumeta. Ma è proprio da lì, dagli speroni bianchi di quelle antiche montagne, che Salvatore Giuliano ordina il massacro. Undici morti, ventisette feriti. Tra gli spettatori muti della strage, due ragazzetti: Lillo ed Enza. A lui ammazzano il padre, lei vede in faccia i banditi. Sono i bambini della Ginestra, segnati dalla Storia. E anche dall'ingiustizia, perché invano i sopravvissuti chiederanno risposta alle loro domande. Perché e per conto di chi aveva sparato Salvatore Giuliano? Ed era stato soltanto il suo gruppo a sparare? Chi si nascondeva, in realtà, dietro le rocce della Kumeta? Le strade di Enza e di Lillo si congiungono su quella piana, in un giorno di festa che, improvvisamente, diventa tragedia. Una tragedia senza giustizia. Enza e Lillo crescono segnati da questo trauma. Un'esperienza che li unisce e, al tempo stesso, li divide. Non possono più "fidarsi". Non riescono ad abbandonarsi ai sentimenti. Poi la voglia di vivere prende il sopravvento. LE PENULTIME LABBRA di Giancarlo Marinelli Una telefonata sulla segreteria della moglie Giulia subito prima di imbarcarsi su un aereo diretto in Europa dal Brasile: è questa l'ultima traccia lasciata da Antonio Branco, il cui volo si inabissa in pieno oceano poche ore dopo il decollo. Ma il suo nome, inesplicabilmente, non compare nella lista dei passeggeri, e così Giulia decide di andare a casa dei suoceri per fare chiarezza - nel destino di Antonio e nella propria vita. Intorno a questo nucleo narrativo, "Le penultime labbra" intreccia una serie di vicende che delineano un ricchissimo affresco di casi umani e di psicologie: due liceali alle prese con la paura di, crescere e di incontrarsi, un grande poeta sconvolto dalla morte del figlio, una misteriosa figura che abita una casa abbandonata, due anziani coniugi che devono fare i conti con le incomprensioni del passalo, i tradimenti reali e suggeriti di Antonio... 7
  • 8. LA LEGGE DELLA GIUNGLA di Enrico Brizzi L'infanzia trascorsa a Bologna nello stabile centrale del lotto Iacipì, sotto l'ala protettiva di una nonna cattolicissima, una combriccola di zii comunisti e due genitori insegnanti, convinti che la società italiana sia conformista e superficiale; un matrimonio a quattro anni con Sissi la Piagnona e giochi all'aperto turbolenti e scalmanati; anni divertenti, senza dubbio, ma fuori dal cortile ci sono troppi pericoli. È per questo che il narratore viene catapultato nell'avventuroso mondo inventato da Baden- Powell, in compagnia di Akela, Bagheera, Balù e un intero branco di nuovi amici. Dopo "La vita quotidiana a Bologna ai tempi di Vasco" e "La vita quotidiana in Italia ai tempi di Silvio", è la volta della vita quotidiana al tempo dei lupetti, fra uscite all'aria aperta, scoperte e promesse non sempre facili da mantenere. IL TERZO GIORNO di Chochana Boukhobza A Gerusalemme il soffio caldo dello Sharav accarezza gli oleandri dei viali, le sinagoghe e le moschee, la vita quotidiana di una città all'apparenza pacifica. Così come sembra serena la vita di due donne, due musiciste, giunte in Israele per tenere un concerto: Elisheva, una famosa violoncellista, e Rachel, la sua allieva prediletta, vengono da New York e resteranno a Gerusalemme solo tre giorni. Per entrambe, però, quello è un viaggio nel passato: Rachel, la più giovane, torna in famiglia, combattuta tra l'affetto per il padre, il senso di colpa (sente di aver tradito le sue aspettative di ebreo ortodosso) e il desiderio di fuggire da lui e dalla sua cultura. Anche la più anziana Elisheva è fuggita da qualcosa, anzi sopravvissuta: al campo di concentramento di Majdanek. E scampata alla morte, ma non ai ricordi che non hanno smesso di ossessionarla un solo giorno. A Gerusalemme incontra il suo figlioccio, Daniel, la cui madre era internata insieme a lei. Daniel, che è diventato un agente del Mossad, le consegna una valigia: all'interno c'è un'arma con cui la musicista vuole uccidere l'uomo noto solo come "Henker", il boia di Majdanek. Fuggito in Sudamerica, Henker si è costruito una nuova identità e proprio in quei giorni è a Gerusalemme con una comitiva di turisti. In un romanzo in cui ogni personaggio presenta la sua verità, Chochana Boukhobza intreccia due storie che segretamente risuonano l'una nell'altra, due storie di ferite mai rimarginate, di promesse fatte ai morti, di vendetta. L’ESCLUSIVA di AnnaLena Mcafee Alla soglia degli ottant'anni la più riverita penna del giornalismo britannico, Honor Tait, famosa tanto per un cinquantennio di reportage scottanti dai più importanti scenari internazionali, quanto per le rutilanti frequentazioni culturali e mondane, si appresta a dare alle stampe la sua ultima fatica. Per un infelice qui pro quo, a intervistarla per conto del prestigioso supplemento culturale "Sunday" viene spedita la ventisettenne Tamara Sim, contrattista precaria per il settimanale di costume "Pssst!" e reginetta delle classifiche dell'in e dell'out fra i vip della tv. L'incontro fra due donne tanto diverse diventa anche scontro fra antitetici approcci al giornalismo: quello impegnato, di prima linea di Honor, sicura di sé sui principali teatri bellici dal secondo dopoguerra in avanti; e il gossip selvaggio in cui sguazza Tamara, ochetta sbadata e un po' ignorante che, anziché fra le pieghe della Storia, per mestiere fruga fra le lenzuola e negli armadietti dei medicinali delle celebrità pop. Insomma, Martha Gellhorn incontra Bridget Jones, e l'esito sarebbe scontato. Non fosse che a legare l'improbabile duo c'è la comune determinazione a raggiungere il proprio obiettivo: per Honor, riscrivere l'articolo sulla liberazione di Buchenwald; e per Tamara, trovare lo scoop che la sottrarrà al sottobosco dei tabloid per trasformarla in una firma. Un impietoso ritratto del mondo dell'informazione e dei meccanismi che regolano "il mercato delle news". UN SOSPIRO NEL VENTO di Laurell K. Hamilton Da quando ha lasciato il mondo degli umani, la principessa Meredith Gentry è stata costantemente in pericolo di vita: prima a causa di suo cugino Cel, che voleva eliminarla per diventare l'unico erede della Corte Unseelie; poi per via di re Taranis, che ha cercato di uccidere lei e le sue guardie del corpo. Ecco perché, adesso che è incinta, ha deciso di rinunciare al trono per far ritorno a Los Angeles, dove spera di essere al sicuro. Ma non ha di certo voltato le spalle al suo popolo. 8
  • 9. Così, quando la Grey Detective Agency le chiede di tornare al lavoro per occuparsi di un caso, Meredith accetta senza esitare. Le vittime, infatti, sono dodici demi-fey, trovati con la gola squarciata su una collina fuori città. I detective sono convinti che sia opera di finti-elfi - uomini che si sono sottoposti a interventi chirurgici per somigliare alle creature magiche -, tuttavia Merry sospetta che la realtà sia ben diversa: sebbene siano alti poco più di un palmo, i demy- fey sono creature estremamente rapide e forti, ed è impossibile che un essere umano ne abbia uccisi così tanti. Quella è opera di un killer di Faerie. E ora la principessa teme che il prossimo obiettivo dell'assassino sia proprio lei... UNA STORIA CHIUSA di Clara Sereni Ci sono luoghi dove i ricordi di più persone si intrecciano, senza riuscire a diventare memoria condivisa. Giovanna, magistrata a rischio costretta a vivere sotto copertura benché ormai fuori dai ranghi, cerca in una casa di riposo qualcosa che sarà pena o sollievo, dipenderà anche dalle sue scelte. I suoi compagni di viaggio si conoscono fra di loro più per le malattie di cui soffrono che per nome, e condividerne la quotidiana fatica a sopravvivere, costantemente avvelenata dal rancore per le promesse non mantenute dalla vita, impegna Giovanna in una lotta vischiosa con se stessa. La grande Storia ha attraversato la piccola esistenza di ciascuno, imprimendovi cicatrici incancellabili: c'è Olga, che celebra accendendo candele le stragi di Stato; Virginia, che tutti chiamano Vandaosiris; e poi Quintina con la sua religiosità rabbiosa, l'ex partigiano Carlo, Dante che ostinatamente crede nei valori della Costituzione, e Federico, che per il segreto di cui si fa scudo rischia di trasformarsi, nei pensieri di ognuno, in capro espiatorio. Però sarà proprio Federico, per un malanno misterioso, a costituirsi per tutti in occasione di ripensamento, in opportunità di pacificazione nei confronti di se stessi e degli altri, in possibilità di percepirsi non come sommatoria di insofferenze e sospetti individuali ma come comunità. Un romanzo che ci racconta da dove veniamo e traccia un ritratto non rassegnato del presente: un'Italia fragile, invecchiata che non rinuncia in un impegno verso il futuro. SUL FONDO DEL MARE C’E’ UNA VITA LEGGERA di Lucrezia Lerro Lui si chiama Piero, ha quarantaquattro anni ed è inabile al lavoro perché infelice. Invece per tutti in paese è Cibicotti, quello "strano", quello che parla in modo stralunato. Piero non fa male a nessuno, neanche a una mosca, e trascorre la sua esistenza alle prese solo con i piccoli accadimenti quotidiani: i continui litigi con sua moglie, la Bella, e con la madre, vera origine di molte delle sue stranezze; i frequenti screzi, e persino le botte, con i suoi feroci compaesani, sempre pronti a deriderlo; i mancamenti provocati dalle belle milanesi in vacanza. Il suo tempo, insomma, trascorre pigramente, con qualche fissazione di troppo e qualche malinconia difficile da scacciare. Fino a quando, il giorno di Natale, per lui il più triste dell'anno, Cibicotti decide di rubare il presepe della Chiesa. Un'avventura tragicomica raccontata in prima persona dal protagonista nella forma di un lungo monologo, dove le cupe ombre del suo passato si mescolano alla commovente goffaggine di un'impresa irripetibile. CHI E’ MARA DYER di Michelle Hodkin Era solo un gioco. Eppure Mara non voleva partecipare alla seduta spiritica con le sue amiche Rachel e Claire. Sei mesi dopo, Mara si risveglia dal coma in una stanza di ospedale. E le sue amiche sono morte. Cos'è successo quella notte al manicomio abbandonato? Perché Mara è l'unica sopravvissuta? Orribili allucinazioni iniziano a perseguitarla e un dubbio si insinua nella sua mente: e se fosse stata lei a causare quelle morti, come aveva predetto la seduta spiritica? L'incontro con il turbolento, bellissimo Noah potrebbe essere la sua salvezza o la sua definitiva condanna. Perché anche Noah ha un segreto, legato al grande mistero che la tormenta: chi è Mara Dyer? STORIE CINICHE di Somerset Maugham "Deve essere un mio difetto, ma i peccati altrui non mi scandalizzano - sempre che non mi riguardino personalmente". La leggendaria sprezzatura di Maugham pervade tutti i racconti di questa raccolta, popolata di personaggi tanto più veri in quanto tratti dalla sua vita multiforme di medico, scrittore, drammaturgo e agente segreto. Il nostro insaziabile viaggiatore spazia da una bettola di 9
  • 10. Vladivostok al bel mondo della Costa Azzurra, e il suo occhio spietato mette a nudo con sublime cattiveria, o anche con dissimulata compassione, intime tragedie e abissali fallimenti di un pittoresco campionario umano: impostori di lungo corso, madri efferate, coniugi assassini - tutti in balìa della casualità della vita e della cecità delle passioni. Come Elizabeth, "una giocatrice d'azzardo, una scialacquatrice e una donna lasciva"; o come Morton che, tornato in Inghilterra, si sentiva più solo che nella giungla. E segreti ben custoditi, acrobatici patti e rischiosi tradimenti concordati ci apriranno un mondo in cui nulla obbedisce a una rassicurante prevedibilità. MILIONI DI MILIONI di Marco Malvaldi Nei gialli alla maniera di Malvaldi, in cui si ride della cinica ironia dei personaggi, i luoghi sono fondamentali per l'equilibrio tra umorismo e suspense. Montesodi Marittimo è un paesino toscano di una certa altitudine, nonostante il nome, per di più molto scosceso. Una persona su due porta un doppio patronimico, il secondo dei quali è sempre Palla. Eredità di un marchese Filopanti Palla, gran gaudente, pentitosi in punto di morte di lasciare tanti bambini senza un nome legittimo. Inoltre su Montesodi aleggia un mistero: è considerato "il paese più forte d'Europa". Per scoprirne la causa, vengono mandati dall'Università un genetista, Piergiorgio Pazzi, e una esperta di archivi, Margherita Castelli. Trascorsi i primi giorni, nel panorama umano che gli si offre, i due non trovano nulla di cui meravigliarsi, tranne la forza. È un mondo abitudinario, dominato da due gruppi familiari: il sindaco, l'onesto e schietto Armando Benvenuti, con la moglie Viola, e la maestra Annamaria Zerbi Palla, anziana vedova, con un figlio poco amato. La sorpresa arriva con una tremenda tempesta di neve che isola il paese per giorni. Piergiorgio, che alloggia nella casa della Zerbi, una mattina trova l'energica signora abbandonata in poltrona senza vita. Sembra, a prima vista, un attacco di cuore, ma Piergiorgio capisce che non si tratta di morte naturale e poiché il paese è isolato l'assassino non può essere andato via. UNA VOCE DI NOTTE di Andrea Camilleri Tutto congiura perché Montalbano prenda atto del proprio compleanno e, bravando e brontolando, si lasci ferire dalla ruvida evidenza dei suoi cinquantotto anni. Soliloquista e monologatore, il commissario di Vigàta scivola talvolta in una dimensione immaginativa di minacciosa intensità, ma sa come governare la giostra che il mondo gli fa intorno e deludere i toni di urgenza e le intimazioni di resa. Nuovi accidenti e strani, vili crudeltà e ampie atrocità, messinscene squallide o di fastosa turpitudine, si incastrano capziosamente in un gioco di scatole cinesi irto di replicazioni. Tutto comincia con il furto degli incassi in un supermercato. Seguono a valanga, come per una reazione a catena, delitti di crescente impatto. Il medico legale, Pasquano, ha il suo da fare fra tanto aroma di sangue. È burbero come sempre, nei suoi larghi giri di indisponenza; ma è cauteloso come mai. Si fiuta aria d'intimidazione tutt'attorno. Si intuisce un disegno criminale guidato, con mano di ghiaccio e cinica impudicizia, lungo la zona d'ombra nella quale il potere politico convive e si confonde con quello del malaffare e della mafia: non senza i dimenamenti, le scorrettezze o le connivenze, più o meno attive, persino di alcune autorità preposte al rispetto della legge. Lo stesso Montalbano, che è un rigoroso supervisore di dettagli e ha esatta intuizione scenica, è indotto a una cordialità cauta con i superiori ipocriti e pelosamente prudenti." (Salvatore Silvano Nigro) Le immagini e i contenuti sono tratti dal sito www.ibs.it 10