Presentazione realizzata dal laboratorio di urbanistica partecipata (LUP) di Foggia, con la partecipazione del prof. Jose Marìa Yagüe: http://www.lupcittaditutti.altervista.org/
2. Crescita ed espansione di Foggia
premialità della rendita fondiaria di
posizione
Crescita disordinata e casuale
Perdita di qualsiasi rapporto con il territorio.
Nascita di periferie senza servizi,
Con urbanizzazioni pessime, mal
collegate al centro.
Aree periurbane sottratte all’uso agricolo,
con un’aspettativa di edificabilità e per questo
abbandonate in una perenne attesa
3. I piani dell’housing sociale amplificano e consolidano tutte le cattive pratiche di
consumo del suolo
4. Il destino delle aree periurbane
Aree che hanno un’aspettativa di edificabilità. Si tende quindi a produrre un’agricoltura di attesa
poco impegnativa, fin quando quel fondo non diventerà urbano a tutti gli effetti
In questa attesa di edificabilità, molte aree rimangono abbandonate, diventano discariche a cielo aperto,
la loro produttività è azzerata
Nasce un paesaggio ibrido, terra di nessuno. Non è città perché non ha urbanizzazioni o costruzioni,
non è campagna perché il fondo non è coltivato.
5. Proposte per il patto città campagna
Il PUG deve dire con sufficiente chiarezza CHE NON VI E’ ALCUNA NECESSITA’ DI ESPANSIONE IN AREA
AGRICOLA, né per le residenze né per le attività commerciali
La vasta area agricola periurbana va salvaguardata riportandola al suo uso primario. Interessante sarebbe
l’istituzione di un parco agrario, sulla scorta di esperienze storiche quali quelle di Ferrara,
Milano, Palermo
Per quelle aree periurbane già fortemente inglobate nella città e con alte aspettative di edificabilità,
Può essere utile la logica della perequazione. I proprietari si può riconoscere un indice di volumetria
Da utilizzare DENTRO la città
La città deve accettare la logica della crescita all’interno del suo perimetro
6. Dal niente al nulla!
Ilaria Locorotondo, Nunzia Rita, Stefano Cinquepalmi
7. Percorrendo il quartiere CEP-San Lorenzo si prova una sensazione di vuoto; di perdita
d’identità dovuto ad un intreccio di nuovo, ” vecchio e malcostruito”; di cantiere
diffuso. Tutto ciò è dovuto anche alla presenza di numerose discariche a cielo aperto.
Ma attraversando il tratturo regio si percepisce una speranza di rinascita, testimoniata
da un albero piantato nel nulla!
8. Terra di Nessuno: nonluoghi di periferia
senza una vocazione agricola o urbana. Terra di mezzo tra la
campagna e la città, ricca di memoria e di segni.
9.
10. LA RICERCA DELL’IDENTITA’
Terreno senza identità
Terreno sin identidad, terreno valdìo
José Marìa Yague
www.josemariayague.com