Day TWO BTO2017 | TEN
Giovedì 30 novembre
SERENDIPITY Hall
Turismo e Terrorismo: le nuove sfide in rete e a destinazione
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Research
Marco Lombardi ITSTIME Università Cattolica del Sacro Cuore
Discussant
Guillermo Riutort Valtur
Stefano Verrecchia Ministero degli Affari Esteri, Capo Unità di Crisi
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Marco Lombardi
marco.lombardi@unicatt.it http://www.unicatt.it/cattolicaperilturismo
Il turismo sotto attacco
Tra il 2001 e il 2016 il settore turistico e dei trasporti è stato colpito dal terrorismo circa 400 volte, con attacchi che hanno interessato più di 60 paesi, in 8 diverse
regioni del mondo.
In Tunisia, il 18 marzo 2015, uomini armati di AK47 hanno fatto irruzione nel Museo del Bardo (24 morti tra cui 21 turisti. Il 26 giugno 2015, a Sousse 38 turisti
uccisi sulla spiaggia di un resort.
Nelle Filippine, l'8 ottobre 2015, Rolando del Torchio, ristoratore italiano, rapito da miliziani nella pizzeria situata nella regione di Mindanao.
In Egitto, il 31 ottobre 2015 un aereo di linea russo è stato abbattuto nei cieli del Sinai, 224 passeggeri morti. Il 7 gennaio 2016, un bus di turisti arabo-israeliani è
stato assaltato davanti al Three Pyramids Hotel del Cairo. L'8 gennaio 2015 attacco al resort di Hurghada (3 feriti).
In Francia, il 13 novembre 2015, Parigi attacco allo stadio e al Bataclan (129 morti)
In Mali, Il 20 novembre 2015, un commando di 10 miliziani ha preso in ostaggio circa 170 persone presso il Luxury Hotel di Bamako (19 morti).
In Daghestan, il 29 dicembre 2015, un commando ha aperto il fuoco contro un gruppo di turisti alla fortezza di Naryn-Kala, a Derbent (1 morto 11 feriti).
In Turchia, a Istanbul, il 12 gennaio 2016, attacco kamikaze nel cuore turistico della città, Sultanahmet, (10 morti e 15 feriti).
In Indonesia, a Jakarta, il 14 gennaio 2016, una serie di attacchi terroristici contro uno Starbucks e stazione polizia in centro (8 morti, 1 turista).
In Burkina Faso, il 15 gennaio 2016, attacco terroristico all’hotel Splendid, Cappuccino cafè e hotel Yibi a Ouagadougou (30 morti).
In Somalia, il 20 gennaio 2016, attaccato ed assediato il Beach View Cafe situato sul lungomare di Mogadiscio (20 morrti).
In Turchia il 19 marzo 2016 un'esplosione a Istiklal Avenue rivendicata da Daesh (5 morti).
In Belgio il 22 marzo 2016 attacco all’aeroporto di Zaventem e stazione metropolitana di Maalbeek a Bruxelles (32 morti).
In Turchia il 28 giugno 2016 attacco all’aeroporto internazionale Ataturk di Istanbul (41 morti e 239 feriti).
In Bangladesh il 1 luglio 2016, attacco con esplosivi e armi leggere il ristorante Holey Artisan Bakery (22 morti).
In Francia, il 14 luglio 2016 attacco con autocarro sulla folla in occasione della festa nazionale francese, a Nizza (86 morti e 302 feriti).
In Germania il 25 luglio 2016 un terrorista si è fatto detonare a un concerto all’aperto che ospitava circa 2500 persone ad Ansbach (1 morto e 11 feriti).
In Australia il 24 agosto 2016 in un ostello di Home Hill, località del Qeensland, assalto con coltello (1 morto e 1 ferito).
In Libia il 20 settembre 2016, due cittadini italiani ed uno canadese, sono stati rapiti da un uomo legato ad AQIM che ha chiesto 4 milioni di euro di riscatto.
In Costa D’Avorio il 13 marzo 2017, 16 morti conseguenti l’attacco a tre strutture turistiche.
In Mali il 18 giugno 2017 un commando di miliziani jihadisti ha attaccato il resort Le Campement prendendo decine di ostaggi e uccidendo 4 persone.
In Australia il 15 luglio 2017 le autorità hanno fortunatamente sventato un attacco terroristico che aveva previsto il piazzamento di 2 IED, uno inserito all’interno di
una bambola e l’altro in un tritacarne, sul volo Ethiad EY 451 Sidney-Abu Dhabi.
In Burkina Faso il 13 agosto 2017 2 uomini armati hanno ucciso 18 persone in un attacco diretto contro il ristorante turistico Aziz Istanbul, spesso frequentato da
clientela occidentale, nella capitale del Burkina Faso Ouagadougou.
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La guerra ibrida
Delocalizzata, pervasiva e diffusa
“È una mia opinione, ma sono convinto
che noi stiamo vivendo una terza guerra
mondiale a pezzi, a capitoli, dappertutto.”
Papa Francesco, 30 novembre 2014
viaggio di ritorno dalla Turchia
“Il terrorismo, alimentato anche da
fanatiche distorsioni della fede in Dio, sta
cercando di introdurre nel Mediterraneo,
in Medio Oriente, in Africa, i germi di una
terza guerra mondiale.”
Sergio Mattarella, 19 agosto 2015
36° Meeting di Rimini
Il nuovo format: la guerra ibrida
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L’impatto sul turismo dopo gli attacchi del 2015
In Francia le visite estive sono improvvisamente calate del
10% nel 2016.
Le prenotazioni di voli per Nizza cadute del 57% rispetto
l’anno precedente.
Sempre in Francia le previsioni degli arrivi sono scese di 1/5,
secondo ForwardKeys e il settore alberghiero ha una perdita
stimata del 14% (secondo la Union des Metiers et des
Industries de l’Hotellerie).
In Belgio, dopo gli eventi del 22 marzo, il FTSE 350 Travel
and Leisure index ha riscontrato perdite del 1.1% e il TUI
travel ha perso 2.3%.
L’attacco di Parigi del 13 Novembre era inoltre già costato al
turismo belga circa 51.7 milioni di euro al giorno.
La gente ha paura
Il business della
mobilità ha problemi
Il turismo sotto attacco
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A Parigi è stata siglata un’intesa tra i
diversi siti turistici, gli alberghi, i
negozi e i musei per condividere gli
sforzi di sicurezza tra tutti gli operatori
del turismo. D’ora in poi, chi aderirà
all’intesa, potrà affiggere una nuova
vetrofania, oltre al certificato di
eccellenza di TripAdvisor, con la scritta
“securi-site”, che certifica che il luogo
ha valutato i rispettivi dispositivi di
sicurezza, ha formato il proprio
personale, ha disposto l’utilizzo delle
tecnologie necessarie a supporto e ha
apportato modifiche infrastrutturali,
laddove necessarie.
Il “bollino blu” della sicurezza