Alternative all’incenerimento-dei-rifiuti-flaviano-v24
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No inceneritore torino – Aria bene Comune 1
2. Alternative all’incenerimento dei rifiuti
- le motivazioni principali -
FONDAMENTO: Il rifiuto non deve essere considerato “un peso da eliminare” per la
società ma un bene da utilizzare più volte in forme diverse (rifiuto = materiale post-
consumo)
Il “principio dell’incenerimento” oltre a essere altamente inquinante e pericoloso
per la salute umana, è anti-economico (l’energia prodotta dall’incenerimento è solo il
25% di quella che si risparmierebbe riciclando i materiali)
La convenzione di Stoccolma del 2007 (Inquinanti organici persistenti) stabilisce il
principio di prevenzione/precauzione in modo da ridurre al minimo l’impatto e i rischi
sull’ambiente.
La direttiva europea 2008/98/CE in materia di gestione dei rifiuti stabilisce una
gerarchia nella gestione dei rifiuti (il riutilizzo/riciclaggio è prioritario rispetto a
recupero energetico/smaltimento)
4. LA STRATEGIA 5R CHE VA’ VERSO “RIFIUTI ZERO”:
I passi fondamentali …
• riduzione dei rifiuti: No “usa e getta” (ritorno del vuoto a rendere) e “obsolescenza
programmata”, riduzione imballaggi (x legge), acquisti “alla spina”,
• tariffazione puntuale: pago solo l’indifferenziato prodotto
• raccolta porta a porta: alte % RD (70%) con contenitori specifici per materiale e condominio
• compostaggio: incentivo il domestico e impianti in aree agricole.
• riciclaggio: impianti di riciclaggio e recupero per supporto produzione beni
• recupero dei rifiuti residui: realizzazione impianti di “trattamento a freddo TMB”
• centro di ricerca e riprogettazione: ripensare” gli oggetti non riciclabili dei produttori
(Responsabilità Estesa del Produttore) e promuovere pratiche di acquisto, produzione e
consumo.
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• azzeramento rifiuti: raggiungimento entro il 2025 dell' azzera
5. Tmb:Trattamento Meccanico Biologico a
Freddo (a valle della RD)
Il rifiuto indifferenziato viene suddiviso in due grandi categorie:
1. frazione secca
(carta-cartoni-metalli ferrosi e non ferrosi, vetro, plastiche, ecc..)
2. frazione umida
(materiali organici come scarti alimentari, falciature, la carta
contaminata)
Dalle due frazioni si riesce a recuperare:
1. 95% dei metalli ferrosi, 85% dei metalli non ferrosi, 85% della plastica, il
90% del vetro
2. Biogas (60% metano) , materiale x ripristini ambientali (riempitivo)
Il residuo finale da inviare in discarica varia tra il 20-30% 5
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7. IMPIANTI TMB NEL MONDO
Gli impianti MBT che dispongono di separazione della parte secca e di digestione anaerobica,
con produzione di biogas ed aerobica della parte umida sono 146. Di questi soltanto 24 erano
presenti prima del 1996. Dei rimanenti, 50 sono stati realizzati dopo il 2005
GERMANIA : 64 impianti (gestiscono il 35% dei rifiuti indifferenziati)
SVIZZERA: 12 impianti
AUSTRIA: 5 impianti
ITALIA: 6 impianti*
SPAGNA: 20 impianti OLANDA, GRAN BRETAGNA, FINLANDIA: 3 impianti
Elenco degli impianti a più alta capacità ricettiva
Impianti Capacità produttiva Paese Tecnologia Principale Prodotto finale
(Tpa) principale
Madrid 480.000 Spagna Horstmann Suolo
Barcellona (Ecoparc I) 300.000 Spagna Linde Biogas, suolo
Caivano 270.000 Italia VKW Discarica, CDR
Barcellona (Ecoparc II) 265.000 Spagna Horstmann + RosRoca + Biogas, suolo
Valorga
Groningen 230.000 Olanda Grontmij Biogas
Friesland 220.000 Olanda SBI Friesland + Grontmij Biogas
Léon 217.000 Spagna Horstmann + Haase Suolo, biogas
Valladolid 210.000 Spagna Horstmann + Linde Suolo, biogas
Cadiz 210.000 Spagna Valorga Biogas
Neuss 206.000 Germania Sucto Discarica
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8. COSTI E RICAVI DEGLI IMPIANTI TMB
Per un impianto TMB (tecnologia ArrowBio) da 75.000 t/anno, il costo
dell’impianto è di circa 15 milioni di Euro.
Ogni tonnellata di rifiuti in ingresso costa circa 40 Euro, ma produce una
ricchezza (materiali riciclati + Biogas + fertilizzanti) pari a 25 Euro, cioè in
pratica con questo sistema smaltire una tonnellata di rifiuti costa “solo” 15
Euro.
Tanto per fare un raffronto mandare i rifiuti all’inceneritore del Gerbido
costerà ai comuni non meno di 97 Euro a tonnellata e per quanto possa
essere fatto bene ci sarà sempre una percentuale di ceneri e
microparticelle tossiche prodotte
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10. IMPIANTO DI TRATTAMENTO A FREDDO DI
VEDELAGO (Treviso)
Impianto che gestisce indifferenziato da RD “spinte” (min 65%)
con bassissima presenza di umido.
Come altri TMB si recupera vetro, metalli, carta e plastiche da mandare a
recupero
La frazione rimanente, viene estrusa e tritata generando un granulato
plastico utilizzato per;
sabbia da cantiere, riempitivo di mattoni/pali per edilizia e
per creare panchine, bancali, sedie altri manufatti.
Tale impianto riesce a riciclare fino al 98% del materiale indifferenziato in
ingresso
(http://www.centroriciclo.com)
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12. La situazione a Torino e Provincia
• Provincia di Torino (POPOLAZIONE 2 278 000 abitanti)
Produce 1 131 000 tonn/anno
RD 49,6% 560 000 tonn,
INDIFF. 51,4% 581 000 tonn (smaltito in discarica 530 di RSU
50 di scarti della raccolta differenziata )
(Capacità Inceneritore 421 000 tonn/anno x indifferenziata…
avanzano 160 000 tonn/anno da “smaltire…come? In discarica o con secondo
inceneritore a Settimo?!)
• Comune di Torino (POPOLAZIONE 910 000 abitanti)
Produce 500 000 tonn/anno
RD 42% 210 000 tonn, (solo su 400 mila abitanti)
INDIFF. 58% 290 000 tonn. smaltito in discarica
**Nei Comuni della provincia, escluso Torino la rd è al 58%
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13. Dove potremmo arrivare in provincia di Torino ??
Il decreto legislativo 152 del 2006 all’art. 205 prevede che per il 31.12.2012 la raccolta
differenziata debba arrivare almeno al 65%
Obbiettivo della provincia per il 2012 è una diminuzione del 10% del totale rifiuti
prodotti.
- 1.017.000 tonn/anno rifiuto totale provincia di Torino
- con RD 65% = 355.950 tonn/anno rifiuto indifferenziato
- 355,950 tonn/anno indifferenziato da trattare con “impianti a freddo TMB’
- 35.000 tonn/anno residuo NON INQUINANTE dopo TMB (5%
secco+20% umido)
L’impianto di incenerimento del Gerbido (sarebbe comunque sovradimensionato)
produrrebbe 126.000 tonn/annuo di residuo inquinante (25% scorie da
combustione 5% polveri nocive su un totale di 421 mila tonn/anno trattate)
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14. Considerazioni attuali su Torino….
La raccolta differenziata porta a porta è estesa solo sui quartieri
esterni (400 mila persone) e raggiunge una media del 60%.
Qunto costa estendere la rd a tutta Torino:
tra i 10 e i 15 milioni di euro (fonte amiat)
Dove li troviamo i soldi per estendere la RD a tutta la città?
Dai bilanci 2010 AMIAT ricavi per:
– 13 milioni di euro per la vendita del biogas creato dai suoi
rifiuti (generato da discarica basse di stura),
- 6 milioni di euro per la vendita della raccolta differenziata
Con questa estensione avremmo 90 mila tonn/anno in meno di rifiuto
indifferenziato e potremmo ricavare circa 8,5 milioni di euro annui
dalla raccolta differenziata prodotta.
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15. Cosa stiamo facendo a Torino e Provincia?
• Sensibilizzazione della popolazione
(con banchetti, volantinaggio, serate di approfondimento, via
web)
• Proposte a livello amministrativo-locale
(mozioni nei comuni, delibere di iniziativa popolare, raccolta
firme)
• Azioni legali
(volte ad impedire l’entrata in funzione dell’inceneritore)
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16. TMB (Arrowbio)
• Questo metodo consente di recuperare l’80-90% dei materiali riciclabili
(95% dei metalli ferrosi, 85% dei metalli non ferrosi, 85% della plastica, il
90% del vetro), malgrado non necessiti di raccolta differenziata.
• Produce Biogas, essenzialmente metano, utile per ottenere energia elettrica
(per alimentare lo stesso impianto, ad esempio) o come carburante pulito
per il trasporto pubblico al posto dei carburanti fossili altamente inquinanti.
• Non produce cattivi odori, né microparticelle, né diossina, né alcun tipo di
elemento inquinante per l’aria, l’acqua e il suolo.
• La percentuale di residuo è bassa (< 20%) e ulte
• Per quanto riguarda i costi, per un impianto di tipo ArrowBio da 75.000
t/anno, il costo dell’impianto è di circa 15 milioni di Euro. Ogni tonnellata di
rifiuti in ingresso costa circa 40 Euro, ma produce una ricchezza (materiali
riciclati + Biogas + fertilizzanti) pari a 25 Euro, cioè in pratica con questo
sistema smaltire una tonnellata di rifiuti costa “solo” 15 Euro. Tanto per fare
un raffronto mandare i rifiuti all’inceneritore costa 90 Euro a tonnellata e per
quanto possa essere fatto bene ci sarà sempre una percentuale di ceneri e
microparticelle tossiche prodotte.
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18. Dove potremmo arrivare in provincia di Torino ??
(qui si considera una rd obbiettivo del 75% e utilizzo impianti TMB con
scarto al 20%)
Il decreto legislativo 152 del 2006 all’art. 205 prevede che per il 31.12.2012 la raccolta
differenziata debba arrivare almeno al 65%
Obbiettivo della provincia per il 2012 è una diminuzione del 10% del totale rifiuti
prodotti.
- 1.017.000 tonn/anno rifiuto totale provincia di Torino
- con obbiettivo RD 75% = 254.250 tonn/anno rifiuto indifferenziato
- 254,250 tonn/anno indifferenziato da trattare con “impianti a freddo TMB”
- 50.000 tonn/anno residuo NON INQUINANTE dopo TMB
L’impianto di incenerimento del Gerbido (sarebbe comunque sovradimensionato)
produrrebbe 126.000 tonn/annuo di residuo inquinante (25% scorie da
combustione 5% polveri nocive su un totale di 421 mila tonn/anno trattate)
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19. Alternative all’incenerimento dei rifiuti
Il rifiuto non deve essere considerato “un peso” per la società ma un bene da
utilizzare più volte in forme diverse
(rifiuto = materiale post-consumo)
PRINCIPI FONDAMENTALI PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI