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Lo stato dell’arte della RSI e le iniziative 
              internazionali

             Filippo Amadei
             Filippo Amadei

          19 maggio 2011, Milano
               gg       ,




           www.kyotoclub.org
Cos’è Kyoto Club
Kyoto Club è un’organizzazione non profit costituita da imprese,
    enti, associazioni e amministrazioni locali, impegnati nel
  raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni di
  gas serra assunti con il Protocollo di Kyoto E’ nata nel 1999.
                                         Kyoto.            1999
                     Ad oggi conta 240 soci.

    Kyoto Club è promotore di iniziative di sensibilizzazione
                                             sensibilizzazione,
   informazione e formazione nel campo delle fonti rinnovabili,
  l’efficienza energetica, mobilità sostenibile e, in generale, per
              la riduzione delle emissioni di gas serra.

 Kyoto Club è interlocutore di decisori pubblici e contribuisce a
   definire proposte e politiche di intervento mirate in campo
                      energetico-ambientale.
Gruppi di lavoro del Kyoto Club
                                       Coordinatori
•   Efficienza energetica               Giuliano Dall’O’
•   Enti locali                  Alessandro V
                                 Al      d   Vezzil e Gi
                                                 il Giuseppe
•   Finanza                                   Gamba
•   Fonti rinnovabili                   Carlo M. Magni
•   Foreste                            Mario Gamberale
•   Meccanismi flessibili              Antonio Lumicisi
•   Mobilità sostenibile              Roberto Giacomelli
•   Recupero e riciclo                    Anna Donati
•   Università e Ricerca               Carlo Montalbetti
                                      Alessandro Corsini

      Le attività
                          • Istituzionali
           • Supporto alle Amministrazioni pubbliche
                • Contratti con Aziende private
                           • C
                             Campagne
     • Formazione: corsi per professionisti, tecnici ed aziende
            • Partecipazioni in altri soggetti giuridici
                      • P bbli
                         Pubblicazioni/libri
                                   i i/lib i
                • Comunicazione/informazione
Lo stato dell’arte della RSI e le iniziative 
              internazionali
              i        i   li
La globalizzazione
          La Globalizzazione è “un processo attraverso il quale mercati e
       produzione nei diversi Paesi diventano sempre più interdipendenti, in
       p                                             p p          p
         virtù dello scambio di beni e servizi e del movimento di capitale e
                                    tecnologia”
                                                                        OCSE

• La  globalizzazione ha subito un’accelerazione a causa di fattori legati
all’innovazione
all innovazione tecnologica: fine delle distanze tra nazioni mercati
                                                      nazioni, mercati,
territori.


              Durante la guerra civile americana Benjamin Franklin
                 impiegò 42 giorni per raggiungere la Francia.
                 Al giorno d’oggi avrebbe impiegato poche ore.

        La globalizzazione ha sviluppato una forte mobilità di merci,
        persone, ricchezze, conoscenze e denaro.
Il mondo è piatto
                                p
• Se la globalizzazione ha accelerato le comunicazioni e lo scambio di
beni
b i servizi, capitali, conoscenza, rendendo gli ostacoli geografici
           i i    it li                  d d    li   t    li       fi i
pressoché irrilevanti, allora possiamo affermare di vivere in un
“mondo piatto” che è caratterizzato dalla dispersione della supply-
chain di numerose organizzazioni.

• La sfida che tutti abbiamo, nel “mondo piatto” è trovare un equilibrio
tra appartenenza al territorio e partecipazione ai grandi cluster globali




               Territorio      Equilibrio       Cluster globali




• Una impresa eccellente può essere inserita in un cluster globale
Responsabilità sociale d’impresa: alcune
                          d’impresa:
                 definizioni
La responsabilità sociale d’impresa è “l’integrazione
        p                           p               g
volontaria, da parte delle imprese, delle preoccupazioni
sociali e ambientali nelle loro attività commerciali e nelle
loro relazioni con le parti interessate (stakeholder)”.
                      Dal Libro Verde della Commissione Europea



“Assunzione     di    responsabilità  da     parte    di
un’organizzazione per le conseguenze delle sue decisioni
e attività sulla società e l’ambiente, attraverso un
comportamento etico e trasparente”
                     Definizione contenuta nella norma ISO 26000
Cronologia essenziale della RSI…
Anno   Eventi mondiali                            Eventi italiani
1987   Pubblicazione rapporto Brutland:
       definizione di sviluppo sostenibile
1992   Conferenza mondiale sull’ambiente di
       Rio de Janeiro
1998   Dichiarazione sui diritti e principi del
       lavoro ILO
1999   Convenzione ILO sulle f
       C        i        ll forme peggiori di
                                      i i
       lavoro minorile
2000   Linee guida OCSE destinate alle
       imprese multinazionali
       Consiglio Europeo di Lisbona
2001   Libro Verde sulla CSR della CE

2002   Vertice Mondiale sullo sviluppo            Presentazione progetto CSR SC
                                                                         CSR-SC
       sostenibile di Johannesburg
2003                                              Presidenza italiana sulla CSR
                                                  Ministero del Wellfare istituisce forum italiano
                                                  multistakeholder per la CSR
2004                                              Protocollo italiano tra Ministero Wellfare e
                                                  Unioncamere per diffondere la CSR in Italia
2005                                              Assemblea generale Multi-stakeholder forum
                                                  per la CSR
2006   La commissione europea lancia
       l’Alleanza Europea per la CSR
Cronologia essenziale della RSI…
Anno   Eventi mondiali                       Eventi italiani
2010   o Pubblicazione dell’ISO 26000;
       o Global Compact Leaders Summit di
         Giugno;
       o Processo di aggiornamento delle
         Linee guida OCSE
         Li       id OCSE;
       o Ripresa del processo sulla RSI in
         seno alla nuova Commissione
       Europea;
       o Messa a punto degli obiettivi del
         Millennio.
Governance: i codici etici in Italia -1990
                                      1990…

                  Di 200 manager distribuiti
                 su tutto il territorio nazionale




         solo il 22% degli intervistati rivela
                       g
   l’esistenza di norme scritte di etica degli affari
              nell azienda
              nell’azienda dove lavora.
                                lavora
                                                    Fonte: ASFOR
I codici etici in Italia - oggi
                             oggi…

Il 75% delle imprese italiane dispone di un codice etico.
                                                  Fonte: 'Pkf', 'Atman Project', 2006,
                                  indagine su 200 manager settore industria e servizi




Le imprese dotate di un codice etico da più di 5 anni hanno performance
superiori rispetto alle altre. L'indagine è svolta su 250 società incluse
nell’indice azionario FTSE.
                                              Fonte: The Institute of Business Ethics
Tutela diritti umani e sicurezza: la SA8000
                    nel mondo
                                              % growth
Number of Facilities Certified by Year
                                y
                                              annually
                           2010     2478          18%             Total
                           2009     2103          12%
                                                         Certified Facilities        2,478
                                                                                     2 478
                           2008     1874          19%
                           2007     1580          32%    Countries                       65
                           2006     1200          36%    Represented
                           2005      881          54%
                                                         Industries                      65
                           2004      572          67%
                                                         Represented
                           2003      342          79%
                           2002      191          68%    Number of                  1,421,
                           2001      114          54%    Employees                     035
                           2000          74       95%
                           1999          38      375%
                           1998           8                       Fonte: www.saasaccreditation.org
La SA8000 in Italia: 2010
   Lithuania; 23 Kong; 20
           Hong                  Taiwan; 19
                                         Czech Republic; 18   Greece; 17   Thailand; 14   Sri Lanka; 13
 Spain; 27                                                                                                Number of Facilities, by Country

Portugal; 28

     Vietnam; 48

                Brazil; 94




   Romania; 110


                                                                                                          Italy; 834
   Other; 141




                      Pakistan; 147




                                China; 349




                                                                                  India; 576                 Fonte: www.saasaccreditation.org
Impatto ambientale e prodotti green
                              g
Quotazione in borsa e trasparenza sul mercato
Il 60,0% delle società dispone di un ufficio dedicato ai temi
della CSR                                 Fonte: I Modelli di Responsabilità
                                                   Sociale delle imprese italiane, ISVI-
                                                   Unioncamere




                                                                  World’s Most Ethical
                                                                       Company




                                                              Fonte: Ethicshare.org
Consumatori, clienti e sensibilità alla sostenibilità
                                                                  Fonte: I Modelli di
                                                                  Responsabilità Sociale delle
                                                                  imprese italiane, ISVI-
                                                                  Unioncamere
                                                                  U i




Le richieste di attestazioni/certificazioni si focalizzano specialmente
sull importanza
sull’importanza del tema del controllo etico della supply chain.
                                                               chain

Gli stili di vista dei consumatori CONSUMERISTI, PAUPERISTI,
CRITICI rappresentano nel 2009 il 61% ovvero la maggioranza dei
                                     61%,
consumatori del mercato.
Attenzione alla supply chain in Italia
                         pp y
Su 183 imprese, rappresentative del mercato italiano:

o Oltre un terzo delle imprese considera molto importante la sostenibilità di filiera.
                                                                              filiera

o 29% imprese che dichiarano di avere molta familiarità con questo concetto.

o 45% ha 'abbastanza‘ familiarità’ a conferma della progressiva integrazione di questa
dimensione nella cultura aziendale.

Su 500 consumatori intervistati:

o 76% ritiene molto importante che un'impresa garantisca la sostenibilità della propria
filiera.

o Un quarto dei consumatori italiani sceglie quali prodotti acquistare anche in base
alla sostenibilità di filiera.

o Tre quarti dei consumatori accetterebbero inoltre di pagare di più per un prodotto
garantito in termini di sostenibilità.

                                          Fonte: 'Per una Filiera Sostenibile: il punto di vista di
                                          imprese e consumatori', Laboratorio Pmi e Eurisko
Strumenti e standard internazionali

Promozione dei                                              Guida al tema della RSI e
principi della RSI                                              per l’attuazione dei
 a livello globale                                          principi in tutte le tipologie
                                                                 di organizzazioni
                                                                       g
                        Linee
                        Li
                                            ISO
                        guida
                                           26000
                        OCSE



                                 GRI-G3


                     Accountability standard maggiormente
                         utilizzato dalle organizzazioni
                           nazionali, internazionali e
                                  multinazionali
Linee guida dell’OCSE
                     Li      id d ll’OCSE
o U d i molteplici d
  Uno dei    lt li i documenti che compongono l “Di hi
                               ti h           la “Dichiarazione sugli
                                                           i       li
  Investimenti internazionali”
o E’ il documento dell’OCSE di diretta pertinenza con il tema della
  E               dell OCSE
  RSI
o Approvate il 27 giugno 2000 dai Paesi membri dell’OCSE, con
  l’aggiunta di altri Paesi aderenti (Argentina, Brasile, Cile, Repubblica
  Slovacca)
o Ad oggi hanno aderito alle Linee guida OCSE i 34 Paesi Membri
  dell’OCSE e altri 9 Stati (Argentina, Brasile, Cile, Egitto, Lettonia,
  Lituania, Marocco, Perù e Romania)
o E’ in corso di ultimazione il processo di revisione delle Linee guida.
Linee Guida dell’ OCSE
o Sono raccomandazioni rivolte dai Governi alle imprese
  multinazionali e consigliate alle imprese nazionali
o E
  Enunciano principi e norme volontari per il
         i        i i i                   l t i
  comportamento       responsabile       delle    imprese
  nell adempimento
  nell’adempimento delle leggi applicabili
o Le linee guida sono rispettate dalle imprese in modo
  volontario
o Appoggiano la creazione di Punti di Contatto Nazionali
  (
  (PCN) per promuoverne e incoraggiarne l’uso
        )p p                         gg
Campi di applicazione
                              p      pp
 Pubblicazione di informazioni                   Occupazione e relazioni industriali

      Modelli di governance e                   Politiche di valorizzazione del capitale
     comunicazione d’impresa                                     umano
                                                                          Ambiente
                                                               Strategie e politiche ambientali
        Fiscalità
                                                                  come presupposto per la
   Cooperazione con                                               sostenibilità del business
      le Autorità e
     procedure di                                                      Lotta alla corruzione
    controllo interno
                                                                    Gestione dei rapporti con gli
                                                                    stakeholder nell’ottica della
                                                                                   nell ottica
  Scienza e tecnologia                                           legalità e della creazione di valore
        Condivisione                                                        lunga la filiera
      dell innovazione,
      dell’innovazione,
partnership progettuali per
 lo sviluppo del territorio e                                    Interessi del consumatore
    miglioramento delle                                         Consolidamento reputazione e
             l i i
           relazioni                  Concorrenza                immagine, ascolto e dialogo
                                Etica dei comportamenti e
                                 dei rapporti sul mercato
ISO 26000: caratteristiche generali
                                  g

o   Contrariamente alle norme ISO 9000 e ISO 14000 ISO 26000 non
                                             14000,
    costituirà sistema di gestione, ma linea guida e non sarà
    certificabile e non presupporrà la definizione di requisiti.
o   Fornisce linee guida obiettive e applicabili a tutte le tipologie di
    organizzazioni.
      g
o   Tema affrontato globalmente, con l’obiettivo di dare risposte
    univoche per tutti i Paesi del mondo ai problemi dello sviluppo e
    della crescita sostenibile.
o   Realizzate con il contributo di 500 esperti in rappresentanza di 80
    Paesi sia industrializzati che in via di sviluppo e 40 organizzazioni
    internazionali, suddivisi in 6 categorie di stakeholder.
o   Si apre anche ad una prospettiva esterna ( bi t consumatori,
               h d             tti     t     (ambiente,    t i
    comunità).
Scopo
norma       Overview della ISO 26000   Riconoscere la RSI
                                        e coinvolgere gli
Termini e                                 stakeholder
 defini-
  zioni
                                       Temi fondamentali
                                           della RS
  Com
  Com-
prendere
  la RS




Principi
della RS
                                         Integrare la RS
                                       nell organizzazione
                                       nell’organizzazione
ISO 26000: i temi della RS

                        Governance


    Coinvolgimen
    to e sviluppo
              pp                       Diritti umani
       società                                         Per ogni tema:

                                                       o   Principi
                         ISO                           o   Considerazioni
                                                           C    id    i i
Consumatore
                        26000                          o   Descrizione dell’aspetto specifico
   finale                                     Lavoro   o   Azioni ed aspettative correlate



                Pratiche
                                 Ambiente
              commerciali
Le Linee guida GRI-G3
                            GRI-
Sono uno standard di contenuto: specificatamente dedicate
a supportare l’impresa nella redazione del Bilancio/Rapporto
Sociale/Sostenibilità.
Sociale/Sostenibilità
Assistono inoltre le organizzazioni nel presentare un quadro
ragionevole e bilanciato delle loro prestazioni economiche
                                                economiche,
ambientali e sociali.

Promuovono la comparabilità dei report di sostenibilità,
tenendo comunque in considerazione gli aspetti pratici legati
alla divulgazione di informazioni relative a diversi tipi di
organizzazioni, molte delle quali con strutture estese e
geograficamente disperse
                  disperse.
Standard Reporting GRI-G3
                                           GRI-
                                             Le linee guida GRI sono
                                          attualmente le più utilizzate
                                                           p
                                               dalle organizzazioni
                                            nazionali, internazionali e
                                                   multinazionali




  I livelli di adesione verrebbero
       incrementati nel caso di                                                     Consentono la possibilità di
 certificazione del bilancio da parte                                           sviluppare un livello di adesione
di terza parte indipendente: A+, B+,                                                allo standard (A, B, C) che
                   C+                                                               permette di comunicare agli
                                                                                stakeholder il livello di sostenibilità
                                                                                      raggiunto e, nel tempo, i
                                                                                       miglioramenti adottati
                                                                                        dall’organizzazione

                                          I Livelli forniscono un punto di
                                        partenza per chi redige il report per
                                             la prima volta e rafforzano
                                          l importanza
                                          l’importanza e il valore di un
                                        approccio incrementale all’attività
                                             di reporting, improntata sul
                                         miglioramento continuo nel tempo
Indicatori di performance



        Core
rilevanti per la maggior
                                        Additional
        parte delle                   Affrontano argomenti
                           Report
   organizzazioni e di               che potrebbero essere
     interesse per la               importanti per alcuni tipi
   maggior parte degli                 di organizzazione
       stakeholder
Supplementi di settore
                      o Non in sostituzione dei KPI contenuti nelle
                      Linee guida GRI-G3, ma integrativi
                                  GRI G3,
                      o Si aprono alle peculiarità delle problematiche
                      di sostenibilità di ciascun settore
                      o Indispensabili per raggiungere livello A



      Finali            In via di sviluppo        Versione pilota

 Electric Utilities     Airport Operators          Logistics and

Financial Services      Construction and           Transportation

Food Processing            Real Estate            Public Agency
                                                  P bli A

Mining and Metals       Event Organizers        Telecommunications

      NGO                     Media
                              M di             Apparel and Footwear
                           Oil and Gas
Livelli di applicazione GRI-G3 e verifica
                                GRI-
      Livelli di applicazione                                          Verifica
A (A+ con verifica esterna del bilancio):
                                                              o   Autodichiarazione:
o adesione massima allo standard                                  OBBLIGATORIA
o copertura di tutti gli indicatori core standard di base +   o   GRI checked. OPZIONALE
supplementi specifici di settore
                                                              o   Verifica terza parte esterna e
                                                                  V ifi di t        t    t
o per mancare l’adesione basta non rendicontare un                indipendente: OPZIONALE (+)
solo KPI o non fornire una spiegazione valida di una
eventuale omissione

B (B+ con verifica esterna del bilancio):

o adesione di medio-alto li ll
   d i          di lt livello

o copertura di un minimo di 20 KPI (di cui almeno uno
economico, uno sociale e uno ambientale).
         ,                             )

C (C+ con verifica esterna del bilancio):

o adesione di livello medio

o copertura di un minimo di 10 KPI (di cui almeno uno
economico, uno sociale e uno ambientale).
GRAZIE


rsi@philanthropy.it
   @           y

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Lo stato dell’arte della RSI e le iniziative Internazionali - Kyoto Club

  • 1. Lo stato dell’arte della RSI e le iniziative  internazionali Filippo Amadei Filippo Amadei 19 maggio 2011, Milano gg , www.kyotoclub.org
  • 2. Cos’è Kyoto Club Kyoto Club è un’organizzazione non profit costituita da imprese, enti, associazioni e amministrazioni locali, impegnati nel raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra assunti con il Protocollo di Kyoto E’ nata nel 1999. Kyoto. 1999 Ad oggi conta 240 soci. Kyoto Club è promotore di iniziative di sensibilizzazione sensibilizzazione, informazione e formazione nel campo delle fonti rinnovabili, l’efficienza energetica, mobilità sostenibile e, in generale, per la riduzione delle emissioni di gas serra. Kyoto Club è interlocutore di decisori pubblici e contribuisce a definire proposte e politiche di intervento mirate in campo energetico-ambientale.
  • 3. Gruppi di lavoro del Kyoto Club Coordinatori • Efficienza energetica Giuliano Dall’O’ • Enti locali Alessandro V Al d Vezzil e Gi il Giuseppe • Finanza Gamba • Fonti rinnovabili Carlo M. Magni • Foreste Mario Gamberale • Meccanismi flessibili Antonio Lumicisi • Mobilità sostenibile Roberto Giacomelli • Recupero e riciclo Anna Donati • Università e Ricerca Carlo Montalbetti Alessandro Corsini Le attività • Istituzionali • Supporto alle Amministrazioni pubbliche • Contratti con Aziende private • C Campagne • Formazione: corsi per professionisti, tecnici ed aziende • Partecipazioni in altri soggetti giuridici • P bbli Pubblicazioni/libri i i/lib i • Comunicazione/informazione
  • 5. La globalizzazione La Globalizzazione è “un processo attraverso il quale mercati e produzione nei diversi Paesi diventano sempre più interdipendenti, in p p p p virtù dello scambio di beni e servizi e del movimento di capitale e tecnologia” OCSE • La globalizzazione ha subito un’accelerazione a causa di fattori legati all’innovazione all innovazione tecnologica: fine delle distanze tra nazioni mercati nazioni, mercati, territori. Durante la guerra civile americana Benjamin Franklin impiegò 42 giorni per raggiungere la Francia. Al giorno d’oggi avrebbe impiegato poche ore. La globalizzazione ha sviluppato una forte mobilità di merci, persone, ricchezze, conoscenze e denaro.
  • 6. Il mondo è piatto p • Se la globalizzazione ha accelerato le comunicazioni e lo scambio di beni b i servizi, capitali, conoscenza, rendendo gli ostacoli geografici i i it li d d li t li fi i pressoché irrilevanti, allora possiamo affermare di vivere in un “mondo piatto” che è caratterizzato dalla dispersione della supply- chain di numerose organizzazioni. • La sfida che tutti abbiamo, nel “mondo piatto” è trovare un equilibrio tra appartenenza al territorio e partecipazione ai grandi cluster globali Territorio Equilibrio Cluster globali • Una impresa eccellente può essere inserita in un cluster globale
  • 7. Responsabilità sociale d’impresa: alcune d’impresa: definizioni La responsabilità sociale d’impresa è “l’integrazione p p g volontaria, da parte delle imprese, delle preoccupazioni sociali e ambientali nelle loro attività commerciali e nelle loro relazioni con le parti interessate (stakeholder)”. Dal Libro Verde della Commissione Europea “Assunzione di responsabilità da parte di un’organizzazione per le conseguenze delle sue decisioni e attività sulla società e l’ambiente, attraverso un comportamento etico e trasparente” Definizione contenuta nella norma ISO 26000
  • 8. Cronologia essenziale della RSI… Anno Eventi mondiali Eventi italiani 1987 Pubblicazione rapporto Brutland: definizione di sviluppo sostenibile 1992 Conferenza mondiale sull’ambiente di Rio de Janeiro 1998 Dichiarazione sui diritti e principi del lavoro ILO 1999 Convenzione ILO sulle f C i ll forme peggiori di i i lavoro minorile 2000 Linee guida OCSE destinate alle imprese multinazionali Consiglio Europeo di Lisbona 2001 Libro Verde sulla CSR della CE 2002 Vertice Mondiale sullo sviluppo Presentazione progetto CSR SC CSR-SC sostenibile di Johannesburg 2003 Presidenza italiana sulla CSR Ministero del Wellfare istituisce forum italiano multistakeholder per la CSR 2004 Protocollo italiano tra Ministero Wellfare e Unioncamere per diffondere la CSR in Italia 2005 Assemblea generale Multi-stakeholder forum per la CSR 2006 La commissione europea lancia l’Alleanza Europea per la CSR
  • 9. Cronologia essenziale della RSI… Anno Eventi mondiali Eventi italiani 2010 o Pubblicazione dell’ISO 26000; o Global Compact Leaders Summit di Giugno; o Processo di aggiornamento delle Linee guida OCSE Li id OCSE; o Ripresa del processo sulla RSI in seno alla nuova Commissione Europea; o Messa a punto degli obiettivi del Millennio.
  • 10. Governance: i codici etici in Italia -1990 1990… Di 200 manager distribuiti su tutto il territorio nazionale solo il 22% degli intervistati rivela g l’esistenza di norme scritte di etica degli affari nell azienda nell’azienda dove lavora. lavora Fonte: ASFOR
  • 11. I codici etici in Italia - oggi oggi… Il 75% delle imprese italiane dispone di un codice etico. Fonte: 'Pkf', 'Atman Project', 2006, indagine su 200 manager settore industria e servizi Le imprese dotate di un codice etico da più di 5 anni hanno performance superiori rispetto alle altre. L'indagine è svolta su 250 società incluse nell’indice azionario FTSE. Fonte: The Institute of Business Ethics
  • 12. Tutela diritti umani e sicurezza: la SA8000 nel mondo % growth Number of Facilities Certified by Year y annually 2010 2478 18% Total 2009 2103 12% Certified Facilities 2,478 2 478 2008 1874 19% 2007 1580 32% Countries 65 2006 1200 36% Represented 2005 881 54% Industries 65 2004 572 67% Represented 2003 342 79% 2002 191 68% Number of 1,421, 2001 114 54% Employees 035 2000 74 95% 1999 38 375% 1998 8 Fonte: www.saasaccreditation.org
  • 13. La SA8000 in Italia: 2010 Lithuania; 23 Kong; 20 Hong Taiwan; 19 Czech Republic; 18 Greece; 17 Thailand; 14 Sri Lanka; 13 Spain; 27 Number of Facilities, by Country Portugal; 28 Vietnam; 48 Brazil; 94 Romania; 110 Italy; 834 Other; 141 Pakistan; 147 China; 349 India; 576 Fonte: www.saasaccreditation.org
  • 14. Impatto ambientale e prodotti green g
  • 15. Quotazione in borsa e trasparenza sul mercato Il 60,0% delle società dispone di un ufficio dedicato ai temi della CSR Fonte: I Modelli di Responsabilità Sociale delle imprese italiane, ISVI- Unioncamere World’s Most Ethical Company Fonte: Ethicshare.org
  • 16. Consumatori, clienti e sensibilità alla sostenibilità Fonte: I Modelli di Responsabilità Sociale delle imprese italiane, ISVI- Unioncamere U i Le richieste di attestazioni/certificazioni si focalizzano specialmente sull importanza sull’importanza del tema del controllo etico della supply chain. chain Gli stili di vista dei consumatori CONSUMERISTI, PAUPERISTI, CRITICI rappresentano nel 2009 il 61% ovvero la maggioranza dei 61%, consumatori del mercato.
  • 17. Attenzione alla supply chain in Italia pp y Su 183 imprese, rappresentative del mercato italiano: o Oltre un terzo delle imprese considera molto importante la sostenibilità di filiera. filiera o 29% imprese che dichiarano di avere molta familiarità con questo concetto. o 45% ha 'abbastanza‘ familiarità’ a conferma della progressiva integrazione di questa dimensione nella cultura aziendale. Su 500 consumatori intervistati: o 76% ritiene molto importante che un'impresa garantisca la sostenibilità della propria filiera. o Un quarto dei consumatori italiani sceglie quali prodotti acquistare anche in base alla sostenibilità di filiera. o Tre quarti dei consumatori accetterebbero inoltre di pagare di più per un prodotto garantito in termini di sostenibilità. Fonte: 'Per una Filiera Sostenibile: il punto di vista di imprese e consumatori', Laboratorio Pmi e Eurisko
  • 18. Strumenti e standard internazionali Promozione dei Guida al tema della RSI e principi della RSI per l’attuazione dei a livello globale principi in tutte le tipologie di organizzazioni g Linee Li ISO guida 26000 OCSE GRI-G3 Accountability standard maggiormente utilizzato dalle organizzazioni nazionali, internazionali e multinazionali
  • 19. Linee guida dell’OCSE Li id d ll’OCSE o U d i molteplici d Uno dei lt li i documenti che compongono l “Di hi ti h la “Dichiarazione sugli i li Investimenti internazionali” o E’ il documento dell’OCSE di diretta pertinenza con il tema della E dell OCSE RSI o Approvate il 27 giugno 2000 dai Paesi membri dell’OCSE, con l’aggiunta di altri Paesi aderenti (Argentina, Brasile, Cile, Repubblica Slovacca) o Ad oggi hanno aderito alle Linee guida OCSE i 34 Paesi Membri dell’OCSE e altri 9 Stati (Argentina, Brasile, Cile, Egitto, Lettonia, Lituania, Marocco, Perù e Romania) o E’ in corso di ultimazione il processo di revisione delle Linee guida.
  • 20. Linee Guida dell’ OCSE o Sono raccomandazioni rivolte dai Governi alle imprese multinazionali e consigliate alle imprese nazionali o E Enunciano principi e norme volontari per il i i i i l t i comportamento responsabile delle imprese nell adempimento nell’adempimento delle leggi applicabili o Le linee guida sono rispettate dalle imprese in modo volontario o Appoggiano la creazione di Punti di Contatto Nazionali ( (PCN) per promuoverne e incoraggiarne l’uso )p p gg
  • 21. Campi di applicazione p pp Pubblicazione di informazioni Occupazione e relazioni industriali Modelli di governance e Politiche di valorizzazione del capitale comunicazione d’impresa umano Ambiente Strategie e politiche ambientali Fiscalità come presupposto per la Cooperazione con sostenibilità del business le Autorità e procedure di Lotta alla corruzione controllo interno Gestione dei rapporti con gli stakeholder nell’ottica della nell ottica Scienza e tecnologia legalità e della creazione di valore Condivisione lunga la filiera dell innovazione, dell’innovazione, partnership progettuali per lo sviluppo del territorio e Interessi del consumatore miglioramento delle Consolidamento reputazione e l i i relazioni Concorrenza immagine, ascolto e dialogo Etica dei comportamenti e dei rapporti sul mercato
  • 22. ISO 26000: caratteristiche generali g o Contrariamente alle norme ISO 9000 e ISO 14000 ISO 26000 non 14000, costituirà sistema di gestione, ma linea guida e non sarà certificabile e non presupporrà la definizione di requisiti. o Fornisce linee guida obiettive e applicabili a tutte le tipologie di organizzazioni. g o Tema affrontato globalmente, con l’obiettivo di dare risposte univoche per tutti i Paesi del mondo ai problemi dello sviluppo e della crescita sostenibile. o Realizzate con il contributo di 500 esperti in rappresentanza di 80 Paesi sia industrializzati che in via di sviluppo e 40 organizzazioni internazionali, suddivisi in 6 categorie di stakeholder. o Si apre anche ad una prospettiva esterna ( bi t consumatori, h d tti t (ambiente, t i comunità).
  • 23. Scopo norma Overview della ISO 26000 Riconoscere la RSI e coinvolgere gli Termini e stakeholder defini- zioni Temi fondamentali della RS Com Com- prendere la RS Principi della RS Integrare la RS nell organizzazione nell’organizzazione
  • 24. ISO 26000: i temi della RS Governance Coinvolgimen to e sviluppo pp Diritti umani società Per ogni tema: o Principi ISO o Considerazioni C id i i Consumatore 26000 o Descrizione dell’aspetto specifico finale Lavoro o Azioni ed aspettative correlate Pratiche Ambiente commerciali
  • 25. Le Linee guida GRI-G3 GRI- Sono uno standard di contenuto: specificatamente dedicate a supportare l’impresa nella redazione del Bilancio/Rapporto Sociale/Sostenibilità. Sociale/Sostenibilità Assistono inoltre le organizzazioni nel presentare un quadro ragionevole e bilanciato delle loro prestazioni economiche economiche, ambientali e sociali. Promuovono la comparabilità dei report di sostenibilità, tenendo comunque in considerazione gli aspetti pratici legati alla divulgazione di informazioni relative a diversi tipi di organizzazioni, molte delle quali con strutture estese e geograficamente disperse disperse.
  • 26. Standard Reporting GRI-G3 GRI- Le linee guida GRI sono attualmente le più utilizzate p dalle organizzazioni nazionali, internazionali e multinazionali I livelli di adesione verrebbero incrementati nel caso di Consentono la possibilità di certificazione del bilancio da parte sviluppare un livello di adesione di terza parte indipendente: A+, B+, allo standard (A, B, C) che C+ permette di comunicare agli stakeholder il livello di sostenibilità raggiunto e, nel tempo, i miglioramenti adottati dall’organizzazione I Livelli forniscono un punto di partenza per chi redige il report per la prima volta e rafforzano l importanza l’importanza e il valore di un approccio incrementale all’attività di reporting, improntata sul miglioramento continuo nel tempo
  • 27. Indicatori di performance Core rilevanti per la maggior Additional parte delle Affrontano argomenti Report organizzazioni e di che potrebbero essere interesse per la importanti per alcuni tipi maggior parte degli di organizzazione stakeholder
  • 28. Supplementi di settore o Non in sostituzione dei KPI contenuti nelle Linee guida GRI-G3, ma integrativi GRI G3, o Si aprono alle peculiarità delle problematiche di sostenibilità di ciascun settore o Indispensabili per raggiungere livello A Finali In via di sviluppo Versione pilota Electric Utilities Airport Operators Logistics and Financial Services Construction and Transportation Food Processing Real Estate Public Agency P bli A Mining and Metals Event Organizers Telecommunications NGO Media M di Apparel and Footwear Oil and Gas
  • 29. Livelli di applicazione GRI-G3 e verifica GRI- Livelli di applicazione Verifica A (A+ con verifica esterna del bilancio): o Autodichiarazione: o adesione massima allo standard OBBLIGATORIA o copertura di tutti gli indicatori core standard di base + o GRI checked. OPZIONALE supplementi specifici di settore o Verifica terza parte esterna e V ifi di t t t o per mancare l’adesione basta non rendicontare un indipendente: OPZIONALE (+) solo KPI o non fornire una spiegazione valida di una eventuale omissione B (B+ con verifica esterna del bilancio): o adesione di medio-alto li ll d i di lt livello o copertura di un minimo di 20 KPI (di cui almeno uno economico, uno sociale e uno ambientale). , ) C (C+ con verifica esterna del bilancio): o adesione di livello medio o copertura di un minimo di 10 KPI (di cui almeno uno economico, uno sociale e uno ambientale).