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Milano, 26 Gennaio 2013




                          ariannabonfiglio.com
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EATING HABITS
ALIMENTAZIONE UMANA - Scelta e consumo consapevole da parte dell’individuo di alimenti e bevande nelle loro
varie combinazioni. È influenzata da fattori biologici e non biologici.


                                                                                                          3
ORAL FEEDING
ALIMENTAZIONE NATURALE - Atto mediante il quale l’individuo apporta energia e nutrienti all’organismo attraverso
l’assunzione di alimenti naturali.


                                                                                                            4
NUTRITION
NUTRIZIONE - Indica il complesso dei processi biologici che consentono o condizionano la crescita, lo sviluppo e
l’integrità dell’organismo vivente in relazione alle disponibilità di energia, nutrienti e altre sostanze nutrizionali.


                                                                                                                          5
FOOD
ALIMENTO - Prodotto non trasformato, semi trasformato o trasformato, in tutto o in parte edibile, destinato al
consumo da parte dell’essere umano. Gli alimenti si distinguono per l’origine: animale, vegetale o minerale.


                                                                                                                 6
INGREDIENT
INGREDIENTE - Qualsiasi sostanza, compresi gli additivi e gli enzimi, utilizzata nella fabbricazione e/o preparazione di
un prodotto alimentare e ancora presente nel prodotto finito, eventualmente anche in forma modificata.


                                                                                                                   7
NUTRIENT
NUTRIENTE - Sostanza che, assorbita nel tratto gastrointestinale, ha un ruolo definito nei processi fisiologici e nel
metabolismo dell’organismo umano. Sono nutrienti: acqua, proteine, carboidrati, grassi, minerali , vitamine.


                                                                                                                    8
ENRICHED FOOD
ALIMENTO ARRICCHITO - Alimento addizionato di micronutrienti e/o altre sostanze di interesse nutrizionale per
generici obiettivi salutistici e/o per recuperare le perdite di tali sostanze avvenute durante i processi di trasformazione.


                                                                                                                     9
ORGANIC FOOD
ALIMENTO BIOLOGICO - Alimento ottenuto con tecniche di agricoltura/allevamento biologico. Produzione e
commercializzazione sono regolate da specifiche norme.


                                                                                                         10
DIETETIC FOOD
ALIMENTO DIETETICO - Prodotto alimentare trasformato e formulato in maniera specifica che ha obiettivi nutrizionali
precisati e composizione definita. Produzione e commercializzazione sono regolate da una specifica normativa.


                                                                                                             11
FORTIFIED FOOD
ALIMENTO FORTIFICATO - Alimento che, sulla base di accertate evidenze scientifiche e di carenze attese nella
popolazione, attraverso specifici processi tecnologici è addizionato di micronutrienti con l’intento di aumentare la loro
assunzione nei singoli individui.

                                                                                                                 12
FUNCTIONAL FOOD
ALIMENTO FUNZIONALE - Alimento che, sulla base di evidenze scientifiche certe, si attende possa influenzare
positivamente una o più funzioni fisiologiche dell’organismo al di là dei suoi effetti nutrizionali in senso stretto.


                                                                                                                        13
GENETICALLY MODIFIED FOOD
ALIMENTO OGM - Alimento che contiene uno o più ingredienti che derivano da organismi geneticamente modificati.
Gli OGM possono essere organismi vegetali, organismi animali o microorganismi.


                                                                                                         14
HEALTHY FOOD
ALIMENTO SALUTISTICO - Alimento cui sono attribuiti effetti positivi sullo stato di salute e benessere dell’individuo.
Il singolo alimento ha effetti che dipendono non solo dalla sua composizione, ma anche dalla quantità, dalla
frequenza di consumo e dal tipo di dieta in cui è inserito.

                                                                                                                 15
JUNK FOOD
CIBO SPAZZATURA - Alimento che è in evidente contrasto con i criteri di una sana alimentazione, per la sua
composizione e/o modalità di preparazione.


                                                                                                             16
TRADITIONAL FOOD
ALIMENTO TRADIZIONALE - Alimento conforme a usanze stabilite e tradizioni riconosciute dalla comunità.



                                                                                                         17
FOOD
CIBO - Termine generico del linguaggio comune che indica tutto ciò che si mangia, cioè che è edibile per l’essere
umano.


                                                                                                                18
DIET
DIETA - Significato “esteso”: alimentazione abituale. Significato “limitato”: alimentazione quantitativamente e
qualitativamente definita, rivolta a conseguire scopi preventivi o terapeutici.


                                                                                                                  19
DIETETICS
DIETETICA - Applicazione dei principi della nutrizione umana per la determinazione dell’adeguatezza nutrizionale
della dieta e per la formulazione di schemi alimentari in condizioni fisiologiche e patologiche.


                                                                                                              20
CLINICAL DIETETICS
DIETOLOGIA - Dietetica delle malattie associate ad alterazioni dello stato nutrizionale e/o del matabolismo.
Con tale termine si indica anche la disciplina che s’interessa di questi argomenti.


                                                                                                               21
NUTRITION EDUCATION
EDUCAZIONE ALIMENTARE - Applicazione delle strategie e dei modelli dell’educazione alla salute nel settore
dell’alimentazione e della nutrizione umana e, per estensione, dell’attività fisica.


                                                                                                             22
DIETARY GUIDELINES
LINEE GUIDA PER UNA SANA ALIMENTAZIONE - Indicazioni e raccomandazioni sulla dieta e sullo stile di formulate per
la popolazione generale e/o suoi segmenti al fine di migliorare o preservare lo stato di salute e benessere.


                                                                                                           23
PUBLIC HEALTH NUTRITION
NUTRIZIONE PER LA SANITA’ PUBBLICA - Promozione della salute nella popolazione attraverso la prevenzione primaria
e secondaria delle malattie a componente nutrizionale. Valuta i principali problemi nutrizionali nella popolazione,
sviluppa politiche nutrizionali e ne studia l’impatto in termini di miglioramento della salute e della qualità di vita.

                                                                                                               24
NUTRITIONAL PREVENTION
PREVENZIONE NUTRIZIONALE - Intervento finalizzato alla diffusione di corretti stili alimentari e di vita per la
promozione della salute e del benessere dell’individuo.


                                                                                                                  25
NUTRITION SURVEILLANCE
SORVEGLIANZA NUTRIZIONEALE - Sistema coordinato di raccolta continuativa di dati analizzati per documentare
presenza e distribuzione in una popolazione di carenze, eccessi o stati morbosi associati o mediati dalla dieta.


                                                                                                              26
DIETARY REFERENCE VALUES
VALORI DI RIFERIMENTO PER LA DIETA - Valori di riferimento (definiti con varia terminologia) relativi agli apporti di
nutrienti con gli alimenti. Sono utilizzati per la valutazione dell’adeguatezza nutrizionale della dieta nella popolazione
generale, in suoi segmenti, in specifiche condizioni fisiologiche ...

                                                                                                                   27
ASSESMENT OF NUTRITIONAL STATUS
VALUTAZIONE DELLO STATO DI NUTRIZIONE - Procedura articolata e standardizzata per l’identificazione della
malnutrizione per difetto o per eccesso nel singolo individuo o nelle collettività. Utilizza in varia combinazione dati
dell’anamnesi, dell’esame obiettivo, di composizione corporea, di laboratorio e funzionali.

                                                                                                                   28
LARN

    SINU               Società Italiana di Nutrizione Umana
                            società senza scopo di lucro
                            riunisce studiosi ed esperti di nutrizione
                            affronta tematiche nutrizionali in modo multidisciplinare
                            promuove la ricerca
                            divulga informazioni in campo alimentare e nutrizionale
                            pubblica i LARN




    LARN               Livello di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed
                       energia per la popolazione italiana.
                          si basano sui valori dei fabbisogni fisiologici dei singoli nutrienti, determinati a
                           partire da studi sperimentali;
                          indicano gli apporti di energia e nutrienti che appaiono più idonei ad assicurare la
                           copertura delle necessità nutrizionali dei diversi gruppi nutrizionali di popolazione;
                          variano a seconda dell’età, del sesso, della condizione fisiologica e del livello di
                           attività fisica e quindi vengono distinti diversi gruppi di individui il più possibile
                           omogenei ai quali va riferito.




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LARN, COSA COMPRENDONO

                Average Requirement
    AR          Fabbisogno Medio - Il livello di assunzione del nutriente che è sufficiente a soddisfare i fabbisogni
                del 50% di soggetti sani in uno specifico gruppo di popolazione.



                Population Reference Intake
    PRI         Assunzione raccomandata per la popolazione - Il livello di assunzione del nutriente sufficiente a
                soddisfare il fabbisogno di quasi tutti (97,5%) i soggetti sani in uno specifico gruppo di popolazione.



                Adequate Intake
     AI         Assunzione adeguata - Il livello di assunzione del nutriente che si assume adeguato a soddisfare i
                fabbisogni della popolazione. In genere si ricava dagli apporti medi osservati in una popolazione
                apparentemente sana ed esente da carenze manifeste. È usato quando AR e PRI non possono
                essere ragionevolmente formulati sulla base delle evidenze scientifiche disponibili.




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LARN, COSA COMPRENDONO

                Reference Intake range for macronutrients
     RI         Intervallo di riferimento per l’assunzione di macronutrienti - L’intervallo di assunzione di lipidi e
                carboidrati (espresso in funzione dell’apporto totale con la dieta) che permette un introduzione
                adeguata di tutti gli altri micro- e macronutrienti. Tiene conto degli effetti sulla salute associati ad
                apporti o a livelli estremi (bassi o alti) di apporto dello specifico macronutriente.


                Tolerable Upper intake Level
     UL         Livello massimo tollerabile di assunzione - Il valore più elevato di assunzione del nutriente che si
                ritiene non associato a effetti avversi sulla salute nella totalità degli individui di uno specifico
                gruppo di popolazione. Superato l’UL, il rischio potenziale di eventi avversi cresce all’aumentare
                degli apporti.


                Suggested Dietary Target
   SDT          Obiettivo nutrizionale per la prevenzione - Il valore più elevato di assunzione del nutriente che si
                ritiene non associato a effetti avversi sulla salute nella totalità degli individui di uno specifico
                gruppo di popolazione. Superato l’UL, il rischio potenziale di eventi avversi cresce all’aumentare
                degli apporti.




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LARN, TABELLE DI SINTESI (ESEMPI)




MB = metabolismo basale - LAF = livello di attività fisica - pct = percentile




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LARN, TABELLE DI SINTESI (ESEMPI)




MB = metabolismo basale - LAF = livello di attività fisica




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LARN, TABELLE DI SINTESI (ESEMPI)




AR = fabbisogno medio - PRI = Assunzione raccomandata per la popolazione




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LARN, TABELLE DI SINTESI (ESEMPI)




SDT = Obiettivo nutrizionale per la prevenzione - AI = Assunzione adeguata - RI = Intervallo di riferimento per l’assunzione di macronutrienti




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LARN, TABELLE DI SINTESI (ESEMPI)




SDT = Obiettivo nutrizionale per la prevenzione - AI = Assunzione adeguata - RI = Intervallo di riferimento per l’assunzione di macronutrienti




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LARN, TABELLE DI SINTESI (ESEMPI)




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LARN, TABELLE DI SINTESI (ESEMPI)




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INRAN

    INRAN              Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione
                       L’obiettivo dell’INRAN è quello di fornire al consumatore una serie di semplici
                       informazioni ed indicazioni per mangiare meglio e con gusto, nel rispetto delle
                       tradizioni italiane del nostro Paese, proteggendo contemporaneamente la salute
                       della popolazione.

                                      INRAN pubblica ‘Linee Guida per una Sana Alimentazione Italiana’
                                      che devono:
                                       essere garantite dalle istituzioni scientifiche;
                                       essere aggiornate nei contenuto (revisioni 1996, 1997, 2003);
                                       presentare un livello di lettura funzionale all’uso quotidiano degli
                                          alimenti, facilmente utilizzabile e comprensibile, con indicazioni
                                          pratiche;
                                       essere riassunte in un decalogo di semplici consigli alimentari e
                                          comportamentali.




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INRAN, LINEE GUIDA: REVISIONI
       Edizione 1986                   Edizione 1997                                Edizione 2003
          [ 7 direttive ]                 [ 7 direttive ]                              [ 10 direttive ]

  Attenti al vostro peso      Controlla il peso e mantieniti attivo   Controlla il peso e mantieniti sempre attivo
  Più amido e più frutta      Più cereali, legumi, ortaggi e frutta   Più cereali, legumi, ortaggi e frutta
  Meno grassi e colesterolo   Quanti grassi, quali grassi             Grassi: scegli la qualità e limita la quantità
  I dolci: come e quanti      Zuccheri e dolci: come e quanti         Zuccheri e dolci e bevande zuccherine: nei
                                                                      giusti limiti
                                                                      Bevi ogni giorno acqua in abbondanza
  Il sale? Meglio poco        Il sale? Meglio non eccedere            Il sale? Meglio poco
  Alcool: se sì, con          Bevande alcoliche: se sì, con           Bevande alcoliche: se sì, soli in quantità
  moderazione                 moderazione                             controllata
  Come e perché variare       Come e perché variare                   Varia spesso le tue scelte a tavola
                                                                      Consigli speciali per persone speciali
                                                                      La sicurezza dei tuoi cibi dipende
                                                                      anche da te




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INRAN, LINEE GUIDA #1
  1. Controlla il PESO e mantieniti sempre attivo
  Mantenere uno stile di vita fisicamente attivo e, se necessario, riportare il proprio peso entro i limiti della
  normalità.

                                                Quantità eccessive di grasso corporeo
                                                costituiscono un pericolo per la salute, per il rischio di insorgenza di:

                                                 Malattie (cardiopatia coronarica, diabete, ipertensione)
                                                 Insufficienza respiratoria(apnee notturne);
                                                 Conseguenze meccaniche provocate dal sovraccarico sulle
                                                    articolazioni (ginocchi, anche, colonna vertebrale).

                                                Quantità ridotte di grasso corporeo, magrezza
                                                non sono compatibili con un buono stato di salute:

                                                 Il corpo per far fronte alle richieste energetiche intacca i propri
                                                    muscoli e organi interni;
                                                 Vengono compromesse funzioni metaboliche ed endocrine, le
                                                    facoltà mentali, l’umore, le relazioni interpersonali e nei casi
                                                    estremi può sopravvenire la morte.



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INRAN, LINEE GUIDA #1
  1. Controlla il PESO e mantieniti sempre attivo
  Mantenere uno stile di vita fisicamente attivo e, se necessario, riportare il proprio peso entro i limiti della
  normalità.

     COME COMPORTARSI
      Il tuo peso dipende anche da te. Pesati almeno una volta al mese controllando che il tuo Indice di Massa
         Corporea (IMC) sia nei limiti normali;
      Qualora il tuo peso sia al di fuori dei limiti normali, riportalo gradatamente entro tali limiti:
          In caso di sovrappeso: consulta il medico, riduci le "entrate" energetiche mangiando meno e
            preferendo cibi a basso contenuto calorico e che saziano di più, come ortaggi e frutta, aumenta le
            "uscite" energetiche svolgendo una maggiore attività fisica e distribuisci opportunamente;
          l'alimentazione lungo tutto l'arco della giornata a partire dalla prima colazione, che non deve
            essere trascurata;
          In caso di sottopeso: consulta il medico e comunque mantieni un giusto livello di attività fisica e
            un’alimentazione variata ed equilibrata, consumando tutti i pasti agli orari abituali.
      Abituati a muoverti di più ogni giorno: cammina, sali e scendi le scale, svolgi piccoli lavori domestici, …
      Evita le diete squilibrate o molto drastiche del tipo “fai da te”, che possono essere dannose per la tua
         salute. Una buona dieta dimagrante deve sempre includere tutti gli alimenti in maniera quanto più
         possibile equilibrata.



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INRAN, LINEE GUIDA #1
  1. Controlla il PESO e mantieniti sempre attivo
  Mantenere uno stile di vita fisicamente attivo e, se necessario, riportare il proprio peso entro i limiti della
  normalità.

        Schema per la valutazione dell’adeguatezza del peso corporeo negli adulti (età > 18 anni)




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INRAN, LINEE GUIDA #2
  2. PIÙ cereali, legumi, ortaggi e frutta
  Dobbiamo consumare più cereali, legumi, ortaggi e frutta perché questi alimenti forniscono Carboidrati Semplici,
  Complessi (Amido e Fibre), Vitamine e Sali minerali.

                                             CARBOIDRATI SEMPLICI
                                             Sono costituiti da una o due molecole e sono per lo più dotati di
                                             sapore dolce, da cui il termine comune di "zuccheri". I più
                                             importanti sono il saccarosio, il glucosio e il fruttosio il lattosio.

                                             CARBOIDRATI COMPLESSI
                                              L’amido, un composto costituito dall'unione di moltissime
                                               molecole di glucosio, è presente in buone quantità soprattutto
                                               nei cereali, nei legumi secchi e nelle patate;
                                              La fibra alimentare si trova in quasi tutti i prodotti vegetali.

                                             Carboidrati semplici e complessi, assunti nelle proporzioni corrette,
                                             assicurano all'organismo un rifornimento di energia costante e
                                             prolungato nel tempo, tale da evitare brusche variazioni del tasso di
                                             glucosio nel sangue (glicemia).




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INRAN, LINEE GUIDA #2
  2. PIÙ cereali, legumi, ortaggi e frutta
  Dobbiamo consumare più cereali, legumi, ortaggi e frutta perché questi alimenti forniscono Carboidrati Semplici,
  Complessi (Amido e Fibre), Vitamine e Sali minerali.

                                             FIBRE
                                              Le fibre insolubili agiscono prevalentemente sul funzionamento
                                               del tratto gastrointestinale, ritardando lo svuotamento gastrico
                                               e facilitando nell'intestino il transito del bolo alimentare e
                                               l'evacuazione delle feci;
                                              Le fibre solubili e regolano l'assorbimento di alcuni nutrienti (ad
                                               esempio zuccheri e grassi) riducendolo e rallentandolo,
                                               contribuendo così al controllo del livello di glucosio e di
                                               colesterolo nel sangue.

                                             VITAMINE
                                             Svolgono un’azione protettiva, prevalentemente di tipo
                                             antiossidante, che si esplica contrastando l’azione dei radicali liberi,
                                             i quali sono in grado di alterare la struttura delle membrane cellulari
                                             e del materiale genetico (il DNA), aprendo la strada a processi di
                                             invecchiamento precoce e a tutta una serie di reazioni che sono
                                             all’origine di diverse forme tumorali.



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INRAN, LINEE GUIDA #2
  2. PIÙ cereali, legumi, ortaggi e frutta
  Dobbiamo consumare più cereali, legumi, ortaggi e frutta perché questi alimenti forniscono Amido, Fibre, Vitamine
  e Sali minerali.

     COME COMPORTARSI
      Consuma quotidianamente più porzioni di ortaggi e frutta fresca, e aumenta il consumo di legumi sia
         freschi che secchi, avendo sempre cura di limitare le aggiunte di oli e di grassi, che vanno eventualmente
         sostituiti con aromi e spezie.
      Consuma regolarmente pane, pasta, riso e altri cereali (meglio se integrali), evitando di aggiungere
         troppi condimenti grassi.
      Quando puoi, scegli prodotti ottenuti a partire da farine integrali e non con la semplice aggiunta di
         crusca o altre fibre (leggi le etichette).
      Per mettere in pratica questi consigli fai riferimento alle porzioni indicate nella Linea Guida numero 8
         “Varia spesso le tue scelte a tavola”.




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INRAN, LINEE GUIDA #3
  3. GRASSI: scegli la qualità e limita la quantità
  Per stare bene è necessario introdurre con l'alimentazione una certa quantità di grassi, ma è altrettanto opportuno
  non eccedere, cosa che si verifica nell’alimentazione degli italiani.

                                              GRASSI
                                              I grassi apportano acidi grassi essenziali della famiglia omega-6
                                              (acido linoleico) e della famiglia omega-3 (acido linolenico) e
                                              favoriscono l’assorbimento delle vitamine liposolubili A, D, E, K e dei
                                              carotenoidi.

                                              QUALITA’ DEI GRASSI
                                              Tutti i grassi sono uguali sul piano dell'apporto di energia, ma sul
                                              piano della qualità possono essere molto diversi. Varia la loro
                                              composizione chimica, e in particolare quella in acidi grassi (saturi,
                                              insaturi, trans). La diversa qualità dei grassi può avere effetti
                                              importanti sullo stato di nutrizione e di salute dell’uomo.

                                              Un eccessivo consumo di grassi nell’alimentazione abituale
                                              rappresenta invece un fattore di rischio per l’insorgenza di obesità,
                                              malattie cardiovascolari e tumori.




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INRAN, LINEE GUIDA #3
  3. GRASSI: scegli la qualità e limita la quantità
  Per stare bene è necessario introdurre con l'alimentazione una certa quantità di grassi, ma è altrettanto opportuno
  non eccedere, cosa che si verifica nell’alimentazione degli italiani.

     I DIFFERENTI TIPI DI GRASSI
      GRASSI SATURI
     I grassi dei cibi ad elevato tenore di acidi grassi saturi tendono a far innalzare il livello di colesterolo nel
     sangue ancor più di quanto non faccia l’apporto alimentare del colesterolo stesso. Fra questi alimenti
     rientrano soprattutto i prodotti lattiero-caseari (formaggi, latte intero, panna, burro), le carni grasse e i loro
     derivati e certi oli vegetali (olio di palma e soprattutto olio di cocco).

      GRASSI INSATURI
     I grassi dei cibi ad elevato tenore di acidi grassi insaturi non fanno innalzare il livello di colesterolo nel
     sangue. Questi alimenti sono rappresentati soprattutto da oli vegetali (di semi e di oliva), noci, nocciole, olive
     e pesce. I grassi insaturi comprendono sia i monoinsaturi che i polinsaturi.

      GRASSI TRANS
     Gli acidi grassi trans tendono a far innalzare il livello di colesterolo nel sangue, favorendo inoltre l’aumento
     del “colesterolo cattivo” rispetto al “colesterolo buono”. Sono presenti naturalmente nei prodotti ricavati
     dagli animali ruminanti (carni e latte) o possono formarsi durante alcuni trattamenti industriali dei grassi
     vegetali e quindi trovarsi negli alimenti trasformati che li contengono.



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INRAN, LINEE GUIDA #3
  3. GRASSI: scegli la qualità e limita la quantità
  Per stare bene è necessario introdurre con l'alimentazione una certa quantità di grassi, ma è altrettanto opportuno
  non eccedere, cosa che si verifica nell’alimentazione degli italiani.

     COME COMPORTARSI
      Modera la quantità di grassi e oli che usi per condire e cucinare. Utilizza eventualmente tegami
       antiaderenti, cotture al cartoccio, forno a microonde, cottura al vapore, ecc.
      Limita il consumo di grassi da condimento di origine animale (burro, lardo, strutto, panna, ecc.);
      Preferisci i grassi da condimento di origine vegetale: soprattutto olio extravergine d'oliva e oli di semi;
      Usa i grassi da condimento preferibilmente a crudo ed evita di riutilizzare i grassi e gli oli già cotti;
      Non eccedere nel consumo di alimenti fritti;
      Mangia più spesso il pesce, sia fresco che surgelato (2-3 volte a settimana);
      Tra le carni, preferisci quelle magre ed elimina il grasso visibile;
      Se ti piacciono le uova ne puoi mangiare fino a 4 per settimana, distribuite nei vari giorni;
      Se consumi tanto latte, scegli preferibilmente quello scremato o parzialmente scremato, che comunque
       mantiene il suo contenuto in calcio;
      Tutti i formaggi contengono quantità elevate di grassi: scegli comunque quelli più magri, oppure
       consumane porzioni più piccole;
      Se vuoi controllare quali e quanti grassi sono contenuti negli alimenti, leggi le etichette.



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INRAN, LINEE GUIDA #4
  4. ZUCCHERI, dolci e bevande zuccherate: nei giusti limiti
  Nell’alimentazione abituale le fonti più importanti di zuccheri sono gli alimenti e le bevande dolci. Occorre sempre
  prestare la giusta attenzione alle quantità.

                                               Il sapore dolce di un cibo è legato a una serie di sostanze sia naturali
                                               che artificiali.

                                               SOSTANZE NATURALI
                                               Le sostanze naturali appartengono per lo più alla categoria dei
                                               carboidrati semplici o zuccheri. I carboidrati complessi, come
                                               l’amido, sono privi di sapore dolce.

                                               SOSTANZE ARTIFICIALI
                                               Le sostanze artificiali sono rappresentate da molecole di diversa
                                               natura chimica.




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INRAN, LINEE GUIDA #4
  4. ZUCCHERI, dolci e bevande zuccherate: nei giusti limiti
  Nell’alimentazione abituale le fonti più importanti di zuccheri sono gli alimenti e le bevande dolci. Occorre sempre
  prestare la giusta attenzione alle quantità.

     COME COMPORTARSI
      Modera il consumo di alimenti e bevande dolci nella giornata, per non superare la quantità di zuccheri
         consentita;
      Tra i dolci preferisci i prodotti da forno della tradizione italiana, che contengono meno grasso e zucchero
         e più amido, come ad esempio biscotti, torte non farcite, ecc…
      Utilizza in quantità controllata i prodotti dolci da spalmare sul pane o sulle fette biscottate (quali
         marmellate, confetture di frutta, miele e creme);
      Limita il consumo di prodotti che contengono molto saccarosio, e specialmente di quelli che si attaccano
         ai denti, come caramelle morbide, torroni, ecc. Lavati comunque i denti dopo il loro consumo;
      Se vuoi consumare alimenti e bevande dolci ipocalorici dolcificati con edulcoranti sostitutivi, leggi
         sull’etichetta il tipo di edulcorante usato e le avvertenze da seguire.




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INRAN, LINEE GUIDA #4
  4. ZUCCHERI, dolci e bevande zuccherate: nei giusti limiti
  Nell’alimentazione abituale le fonti più importanti di zuccheri sono gli alimenti e le bevande dolci. Occorre sempre
  prestare la giusta attenzione alle quantità.

     FALSE CREDENZE SUGLI ZUCCHERI
      Non è vero che il consumo di zuccheri provochi disturbi nel comportamento del bambino. Approfonditi
       studi hanno smentito l’ipotesi che lo zucchero (saccarosio) provochi alterazioni del comportamento, quali
       iperattività. Inoltre, il consumo dello zucchero non ha influenza sulle capacità di apprendimento;
      Non è vero che il valore calorico e le caratteristiche nutritive dello zucchero grezzo siano diverse da
       quelle dello zucchero bianco;
      Non è vero che i succhi di frutta “senza zuccheri aggiunti” siano privi di zuccheri. Contengono comunque
       gli zuccheri naturali della frutta – saccarosio, fruttosio e glucosio – nella misura dell’8-10% e quindi
       forniscono circa 70 kcal per bicchiere (200cc);
      Le caramelle “senza zucchero”, in quanto dolcificate con polialcoli (sorbitolo, xilitolo, e maltitolo),
       inducono un effetto lassativo nell’adulto quando il loro consumo supera 20 g/giorno (circa 10 caramelle);
      Non è vero che i prodotti “light” o “senza zucchero” non facciano ingrassare e quindi possano essere
       consumati liberamente. Molti di questi prodotti apportano calorie anche in notevole quantità. Leggi
       attentamente l’etichetta nutrizionale e ricordati che l’uso di questi alimenti induce un falso senso di
       sicurezza che porta a consumare quantità eccessive sia degli alimenti “light” che degli alimenti normali.



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INRAN, LINEE GUIDA #5
  5. Bevi ogni giorno ACQUA in abbondanza
  Nell’organismo umano l’acqua rappresenta un costituente essenziale per il mantenimento della vita, ed è anche
  quello presente in maggior quantità.

                                             La sua presenza è indispensabile per lo svolgimento di tutti i
                                             processi fisiologici e le reazioni biochimiche del nostro corpo.

                                             ACQUA E PESO CORPOREO
                                             Il nostro organismo è formato principalmente da acqua. Nel
                                             neonato l’acqua rappresenta il 75% circa del peso corporeo. Questa
                                             frazione percentuale diminuisce fino all’età adulta, quando si
                                             stabilizza intorno al 55-60% del peso corporeo. Nell’anziano si ha
                                             un’ulteriore diminuzione della quantità di acqua totale corporea.

                                             ACQUA NELL’ORGANISMO UMANO
                                             Approssimativamente il 75% dei muscoli e degli organi interni e il
                                             10% del tessuto adiposo sono costituiti da acqua. Lo stesso
                                             scheletro è costituito per oltre il 30% da acqua. Il 66% del totale
                                             dell’acqua presente nel nostro organismo è localizzato all’interno
                                             delle cellule e ne determina il volume e il turgore. Il 6-7% è presente
                                             nel plasma, il 2% nella linfa e il 23-25% è acqua extracellulare,
                                             localizzata negli spazi esistenti tra le cellule.


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INRAN, LINEE GUIDA #5
  5. Bevi ogni giorno ACQUA in abbondanza
  Nell’organismo umano l’acqua rappresenta un costituente essenziale per il mantenimento della vita, ed è anche
  quello presente in maggior quantità.

                                             PERDITA CORPOREA DI ACQUA
                                             Perdiamo acqua attraverso le urine, le feci, la sudorazione e la
                                             respirazione.

                                             ACQUA FORNITA DAGLI ALIMENTI
                                             Il contenuto di acqua degli alimenti è estremamente variabile:
                                              frutta, ortaggi, verdura e latte sono costituiti per oltre l’85% da
                                               acqua;
                                              carne, pesce, uova, formaggi freschi ne contengono il 50-80%;
                                               pane e pizza sono costituiti per il 20-40% da acqua;
                                              pasta e riso cotti ne contengono il 60-65%;
                                              biscotti, fette biscottate, grissini e frutta secca ne contengono
                                               meno del 10%.
                                             Pochissimi alimenti (olio, zucchero) sono caratterizzati dalla
                                             pressoché totale assenza di acqua.




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INRAN, LINEE GUIDA #5
  5. Bevi ogni giorno ACQUA in abbondanza
  Nell’organismo umano l’acqua rappresenta un costituente essenziale per il mantenimento della vita, ed è anche
  quello presente in maggior quantità.

                                             ACQUA E ATTIVITÀ FISICA
                                             Durante lo svolgimento di una moderata attività fisica la
                                             sudorazione si aggira, nella maggior parte delle persone, intorno a
                                             1-2 litri per ora.
                                             In casi particolari si può però arrivare a 4-6 litri/ora. La sudorazione
                                             inoltre determina anche perdita di sali minerali (soprattutto sodio,
                                             cloro e potassio).
                                             Nel caso di attività fisica non agonistica, una dieta equilibrata e
                                             sana, ricca di frutta, di verdura e di acqua, è più che sufficiente a
                                             reintegrare i sali persi.




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INRAN, LINEE GUIDA #5
  5. Bevi ogni giorno ACQUA in abbondanza
  Nell’organismo umano l’acqua rappresenta un costituente essenziale per il mantenimento della vita, ed è anche
  quello presente in maggior quantità.

     COME COMPORTARSI
      Asseconda sempre il senso di sete e anzi tenta di anticiparlo, bevendo a sufficienza, mediamente 1,5-2
       litri di acqua al giorno. Ricorda inoltre che i bambini sono maggiormente esposti a rischio di
       disidratazione rispetto agli adulti;
      Bevi frequentemente e in piccole quantità. Bevi lentamente, soprattutto se l’acqua è fredda: infatti un
       brusco abbassamento della temperatura dello stomaco può creare le condizioni per delle congestioni;
      Le persone anziane devono abituarsi a bere frequentemente nell’arco della giornata, durante e al di fuori
       dei pasti, anche quando non avvertono lo stimolo della sete;
      L’equilibrio idrico deve essere mantenuto bevendo essenzialmente acqua. Ricorda che bevande diverse
       (come aranciate, bibite di tipo cola, succhi di frutta, caffè, tè) oltre a fornire acqua apportano anche altre
       sostanze che contengono calorie (ad esempio zuccheri semplici) o che sono farmacologicamente attive
       (ad esempio caffeina). Queste bevande vanno usate con moderazione;
      È sbagliato evitare di bere per il timore di sudare eccessivamente o di ingrassare ;
      Durante e dopo l’attività fisica bevi per reintegrare prontamente e tempestivamente le perdite dovute
       alla sudorazione, ricorrendo prevalentemente all’acqua;
      In determinate condizioni patologiche che provocano una maggiore perdita di acqua (es. stati febbrili),
       l’acqua perduta deve essere reintegrata adeguatamente e tempestivamente.



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INRAN, LINEE GUIDA #5
  5. Bevi ogni giorno ACQUA in abbondanza
  Nell’organismo umano l’acqua rappresenta un costituente essenziale per il mantenimento della vita, ed è anche
  quello presente in maggior quantità.

     FALSE CREDENZE SULL’ACQUA
      Non è vero che l’acqua vada bevuta al di fuori dei pasti;
      Non è vero che l’acqua faccia ingrassare. L’acqua non contiene calorie, e le variazioni di peso dovute
       all’ingestione o eliminazione dell’acqua sono momentanee e ingannevoli;
      Non è vero che bere molta acqua provochi maggiore ritenzione idrica. La ritenzione idrica dipende più
       dal sale e da altre sostanze contenute nei cibi che consumiamo che dalla quantità di acqua che
       ingeriamo;
      Non è vero che occorra preferire le acque oligominerali rispetto alle acque maggiormente mineralizzate
       per mantenere la linea o “curare la cellulite”;
      Non è vero che il calcio presente nell’acqua non sia assorbito dal nostro organismo. Ricerche recenti
       dimostrano il contrario;
      Non è vero che il calcio presente nell’acqua favorisca la formazione dei calcoli renali;
      Non è vero che l’acqua gassata faccia male. Solo quando la quantità di gas è molto elevata si possono
       avere lievi problemi in individui che già soffrano di disturbi gastrici e/o intestinali;
      Non è vero che le saune facciano dimagrire. Le saune fanno semplicemente eliminare sudore.



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INRAN, LINEE GUIDA #6
  6. Il SALE? Meglio poco
  Ogni giorno l'adulto italiano ingerisce in media circa 10 g di sale, quasi dieci volte di più di quello fisiologicamente
  necessario.

                                                DI QUANTO SALE ABBIAMO BISOGNO
                                                Sia il sapore che le proprietà biologiche del sale comune (cloruro di
                                                sodio) sono legate principalmente al sodio; ogni grammo di sale
                                                contiene circa 0,4 g di sodio.

                                                In condizioni normali il nostro organismo elimina giornalmente da
                                                0,1 a 0,6 g di sodio. Questa quantità va reintegrata con la dieta.

                                                Tuttavia, non è necessaria l’aggiunta di sale ai cibi, in quanto già il
                                                sodio contenuto in natura negli alimenti è sufficiente a coprire le
                                                necessità dell’organismo. Solo in condizioni di sudorazione estrema
                                                e prolungata i fabbisogni di sodio possono aumentare.

                                                Ogni giorno l'adulto italiano ingerisce in media circa 10 g di sale
                                                (cioè 4 g di sodio), quindi molto più (quasi dieci volte) di quello
                                                fisiologicamente necessario.




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INRAN, LINEE GUIDA #6
  6. Il SALE? Meglio poco
  Ogni giorno l'adulto italiano ingerisce in media circa 10 g di sale, quasi dieci volte di più di quello fisiologicamente
  necessario.

                                                LE PRINCIPALI FONTI DI SODIO
                                                Le fonti di sodio nell'alimentazione sono di varia natura:
                                                 il sodio contenuto allo stato naturale negli alimenti (acqua,
                                                  frutta, verdura, carne, ecc.);
                                                 il sodio contenuto nel sale aggiunto nella cucina casalinga o a
                                                  tavola;
                                                 il sodio contenuto nei prodotti trasformati (artigianali e
                                                  industriali) nonché nei consumi fuori casa.

      PERCHE’ RIDURRE IL CONSUMO DI SALE
      Un consumo eccessivo di sale :
       può favorire l’instaurarsi dell’ipertensione arteriosa, soprattutto nelle persone predisposte;
       può aumentare il rischio per alcune malattie del cuore, dei vasi sanguigni e dei reni;
       è associato ad un rischio più elevato di tumori dello stomaco, a maggiori perdite urinarie di calcio e
        quindi, probabilmente, ad un maggiore rischio di osteoporosi.



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INRAN, LINEE GUIDA #6
  6. Il SALE? Meglio poco
  Ogni giorno l'adulto italiano ingerisce in media circa 10 g di sale, quasi dieci volte di più di quello fisiologicamente
  necessario.

     COME COMPORTARSI
        Riduci progressivamente l’uso di sale sia a tavola che in cucina;
        Preferisci al sale comune il sale arricchito con iodio (sale iodato);
        Non aggiungere sale nelle pappe dei bambini, almeno per tutto il primo anno di vita;
        Limita l’uso di condimenti alternativi contenenti sodio (dado da brodo, ketchup, salsa di soia, senape,
         ecc.);
        Insaporisci i cibi con erbe aromatiche come aglio, cipolla, basilico, prezzemolo, rosmarino, salvia, menta,
         origano, maggiorana, sedano, porro, timo, semi di finocchio) e spezie (come pepe, peperoncino, noce
         moscata, zafferano, curry;
        Esalta il sapore dei cibi usando succo di limone e aceto;
        Scegli, quando sono disponibili, le linee di prodotti a basso contenuto di sale: pane senza sale, tonno in
         scatola a basso contenuto di sale, ecc…;
        Consuma solo saltuariamente alimenti trasformati ricchi di sale: snacks salati, patatine in sacchetto, olive
         da tavola, alcuni salumi e formaggi;
        Nell’attività sportiva moderata reintegra con la sola acqua i liquidi perduti attraverso la sudorazione.



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INRAN, LINEE GUIDA #6
6. Il SALE? Meglio poco
Ogni giorno l'adulto italiano ingerisce in media circa 10 g di sale, quasi dieci volte di più di quello fisiologicamente
necessario.

 CAMPAGNE MONDIALEI PER LA RIDUZIONE DEL SALE (World Action on Salt & Health)




                                                                                                                           1
INRAN, LINEE GUIDA #7
  7. Bevande ALCOLICHE: se sì, solo in quantità controllata
  Le bevande alcoliche sono costituite per la maggior parte da acqua, e per la restante parte da alcol etilico (o
  etanolo). Pur non essendo un nutriente, l’etanolo apporta una cospicua quantità di calorie.

                                               FALSE CREDENZE SULL’ALCOL
                                                Non è vero che l’alcol aiuti la digestione; al contrario la rallenta e
                                                 produce ipersecrezione gastrica con alterato svuotamento dello
                                                 stomaco;
                                                Non è vero che il vino faccia buon sangue; è vero invece che un
                                                 abuso di alcol può essere responsabile di varie forme di anemia e
                                                 di un aumento dei grassi presenti nel sangue;
                                                Non è vero che le bevande alcoliche dissetino ma, al contrario,
                                                 disidratano;
                                                Non è del tutto vero che l’alcol ci riscaldi. In realtà la
                                                 vasodilatazione di cui è responsabile produce soltanto una
                                                 momentanea e ingannevole sensazione di calore che in breve,
                                                 però, comporta un ulteriore raffreddamento del corpo;
                                                Non è vero che l’alcol aiuti a riprendersi da uno shock: al
                                                 contrario, provocando vasodilatazione periferica, determina un
                                                 diminuito afflusso di sangue agli organi interni e soprattutto al
                                                 cervello.



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INRAN, LINEE GUIDA #7
  7. Bevande ALCOLICHE: se sì, solo in quantità controllata
  Le bevande alcoliche sono costituite per la maggior parte da acqua, e per la restante parte da alcol etilico (o
  etanolo). Pur non essendo un nutriente, l’etanolo apporta una cospicua quantità di calorie.

     COME COMPORTARSI
      Se desideri consumare bevande alcoliche, fallo con moderazione, durante i pasti secondo la tradizione
         italiana, o in ogni caso immediatamente prima o dopo mangiato;
      Fra tutte le bevande alcoliche, dai la preferenza a quelle a basso tenore alcolico (vino e birra);
      Evita del tutto l’assunzione di alcol durante l’infanzia, l’adolescenza, la gravidanza e l’allattamento, riducila
         se sei anziano;
      Non consumare bevande alcoliche se devi metterti alla guida di autoveicoli o devi far uso di
         apparecchiature delicate o pericolose per te o per gli altri, e quindi hai bisogno di conservare intatte
         attenzione, autocritica e coordinazione motoria;
      Se assumi farmaci (compresi molti farmaci che non richiedono la prescrizione medica), evita o riduci il
         consumo di alcol, a meno che tu non abbia ottenuto esplicita autorizzazione da parte del medico curante;
      Riduci o elimina l’assunzione di bevande alcoliche se sei in sovrappeso od obeso o se presenti una
         familiarità per diabete, obesità, ipertrigliceridemia.




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INRAN, LINEE GUIDA #7
7. Bevande ALCOLICHE: se sì, solo in quantità controllata
Le bevande alcoliche sono costituite per la maggior parte da acqua, e per la restante parte da alcol etilico (o
etanolo). Pur non essendo un nutriente, l’etanolo apporta una cospicua quantità di calorie.

 CAMPAGNE SUI RISCHI DELL’ALCOL
Campagna annuale per la prevenzione dell’abuso dell’alcol finanziata dal Ministero della Sanità in collaborazione
con l’Istituto Superiore di Sanità e la Società Italiana di Alcologia.
INRAN, LINEE GUIDA #8
  8. VARIA spesso le tue scelte a tavola
  Per garantire l’apporto di tutte le sostanze nutrienti indispensabili, è fondamentale variare il più possibile le scelte e
  di combinare opportunamente i diversi alimenti.

                                                PERCHE’ VARIARE
                                                La dieta deve assicurare al nostro organismo, oltre alle proteine, i
                                                grassi, i carboidrati e l’energia da essi apportata, anche altri nutrienti
                                                indispensabili, quali l’acqua, le vitamine e i minerali.

                                                 Per garantire l’apporto di tutte le sostanze nutrienti
                                                  indispensabili, è fondamentale variare il più possibile le scelte e di
                                                  combinare opportunamente i diversi alimenti.

                                                 Variare la scelta evita il pericolo di squilibri nutrizionali e
                                                  conseguenti squilibri metabolici, soddisfa maggiormente il gusto e
                                                  combatte la monotonia dei sapori

                                                 Variare l'alimentazione non richiede specifiche integrazioni della
                                                  dieta con vitamine, minerali o altre sostanze nutrienti.




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INRAN, LINEE GUIDA #8
  8. VARIA spesso le tue scelte a tavola
  Per garantire l’apporto di tutte le sostanze nutrienti indispensabili, è fondamentale variare il più possibile le scelte e
  di combinare opportunamente i diversi alimenti.

     GRUPPI DI ALIMENTI (tra i quali variare al propria alimentazione)
     La classificazione degli alimenti, più largamente condivisa, riunisce gli alimenti stessi nei cinque gruppi di
     seguito elencati, con la indicazione delle caratteristiche nutrizionali principali:
     1.   Il gruppo cereali, loro derivati e tuberi: pane, pasta, riso, altri cereali minori (quali mais, avena, orzo,
          farro, ecc.) oltre che patate. Apportano buone quantità di vitamine del complesso B nonché di proteine
          che se unite a quelle dei legumi, dare origine a una miscela proteica di valore biologico paragonabile a
          quello delle proteine animali. Quelli integrali più ricchi di fibra in maniera naturale.

     2.   Il gruppo frutta e ortaggi - comprendente anche legumi freschi - fonte di fibra, di ß-carotene (carote,
          peperoni, pomodori, albicocche, meloni, ecc.), vitamina C (agrumi, fragole, kiwi, pomodori, peperoni)
          vitamine, minerali e antiossidanti

     3.   Il gruppo latte e derivati: latte, lo yogurt, i latticini e i formaggi. La funzione principale fornire calcio, in
          forma biodisponibile, ossia facilmente assorbibile e utilizzabile. Gli alimenti di questo gruppo contengono
          inoltre proteine di ottima qualità biologica ed alcune vitamine (soprattutto B2 e A). Nell'ambito del
          gruppo sono da preferire il latte parzialmente scremato, i latticini e i formaggi meno grassi.




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  8. VARIA spesso le tue scelte a tavola
  Per garantire l’apporto di tutte le sostanze nutrienti indispensabili, è fondamentale variare il più possibile le scelte e
  di combinare opportunamente i diversi alimenti.

     GRUPPI DI ALIMENTI (tra i quali variare al propria alimentazione)
     La classificazione degli alimenti, più largamente condivisa, riunisce gli alimenti stessi nei cinque gruppi di
     seguito elencati, con la indicazione delle caratteristiche nutrizionali principali:
     4.   Il gruppo carne, pesce e uova: forniscono proteine di elevata qualità e oligoelementi (zinco, rame e ferro
          alta-mente biodisponibile, ossia facilmente assorbibile e utilizzabile) vitamine del complesso B (vitamina
          B12). Sono da preferire le carni magre (siano esse bovine, avicole, suine) e il pesce. Per le uova, infine, un
          consumo accettabile per soggetti sani è quello di un uovo 2-4 volte alla settimana. Da un punto di vista
          nutrizionale si includono i legumi secchi forniscono anch'essi quei nutrienti essenziali che sono
          caratteristici della carne, del pesce e delle uova, come ferro, altri oligoelementi e proteine di buona
          qualità biologica.

     5.   Il gruppo grassi da condimento: grassi di origine vegetale quanto quelli di origine animale. Il loro consumo
          deve essere Apportano gli acidi grassi essenziali e vitamine liposolubili (vitamine A, D, E e K), delle quali
          favoriscono anche l'assorbimento. Sono da preferire quelli di origine vegetale (in particolare l'olio
          extravergine d'oliva) rispetto a quelli di origine animale (come burro, panna, lardo, strutto, ecc.).




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  8. VARIA spesso le tue scelte a tavola
  Per garantire l’apporto di tutte le sostanze nutrienti indispensabili, è fondamentale variare il più possibile le scelte e
  di combinare opportunamente i diversi alimenti.

     COME COMPORTARSI (Porzioni consigliate)
     Scegli quantità adeguate (porzioni) di alimenti appartenenti a tutti i diversi gruppi, alternandoli nei vari pasti
     della giornata (vedi Tabelle 1 e 2).

     Il concetto di "porzione" che viene riferito ai diversi alimenti è difficile da quantificare per il consumatore
     italiano, data la notevole variabilità di abitudini alimentari, le differenti tradizioni culinarie e gastronomiche
     regionali, ecc.

     Una porzione, presa come "unità pratica di misura della quantità di alimento consumata", corrisponde ad un
     certo quantitativo in grammi, che si è cercato di ricavare sulla base dei consumi medi di alimenti della
     popolazione italiana, degli alimenti e pietanze tipici della nostra tradizione e delle grammature di alcuni
     prodotti confezionati. Il risultato di questa valutazione sulle porzioni generalmente utilizzate è quello riportato
     nella Tabella 1, che dà il peso netto in grammi delle varie porzioni dei cibi più diffusi.




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INRAN, LINEE GUIDA #8




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INRAN, LINEE GUIDA #9
  9. CONSIGLI speciali per persone speciali
  Nell’universo dei normali consumatori, esistono alcune categorie che vanno considerate più “a rischio” di carenze
  nutritive: gestanti, mamme che allattano, bambini e ragazzi in età scolare, adolescenti, donne in menopausa, anziani.

                                              ESEMPIO: BAMBIMI E RAGAZZI IN ETA’ SCOLARE
                                              Per i bambini e i ragazzi è difficile coprire i propri fabbisogni con i soli
                                              tre pasti principali. È quindi opportuno fornire loro, a complemento
                                              di questi ultimi, anche due merende calibrate.

                                              Come Comportarsi
                                               Consuma la prima colazione, suddividi opportunamente la tua
                                                  alimentazione nel corso della giornata e scegli più
                                                  frequentemente ortaggi e frutta.
                                               Evita di eccedere nel consumo di alimenti dolci e di bevande
                                                  gassate, e di concederti con troppa frequenza i piatti tipici del
                                                  fast-food all’americana.
                                               Dedica almeno 1 ora al giorno all’attività fisica e al movimento
                                                  (camminare, giocare all’aperto, ecc.).




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INRAN, LINEE GUIDA #10
  10. La SICUREZZA dei tuoi cibi dipende anche da te
  Gli alimenti hanno sempre contenuto e conterranno sempre, oltre ai nutrienti che servono al nostro organismo,
  sostanze o agenti potenzialmente tossici.

                                             PRESENZA DI SOSTANZE CHIMICHE ESTRENEE
                                             Gli alimenti possono contenere:
                                              additivi aggiunti intenzionalmente (coloranti, conservanti,
                                               edulcoranti, ecc.)  riportati in etichetta;
                                              contaminanti ambientali (metalli pesanti, pesticidi);
                                              sostanze tossiche prodotte da muffe (micotossine);
                                              residui da trattamenti, da processo (produzione, trasformazione e
                                               preparazione domestica), ecc…

                                             CONTAMINAZIONE MICROBICA DEGLI ALIMENTI
                                             La contaminazione microbica degli alimenti è un importante
                                             problema di sicurezza alimentare, nel quale il consumatore ha un
                                             ruolo importante. I tre momenti in cui il consumatore può ridurre il
                                             rischio di contaminazioni microbiche sono il momento dell’acquisto,
                                             della preparazione e della conservazione degli alimenti.



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INRAN, LINEE GUIDA #10
  10. La SICUREZZA dei tuoi cibi dipende anche da te
  Gli alimenti hanno sempre contenuto e conterranno sempre, oltre ai nutrienti che servono al nostro organismo,
  sostanze o agenti potenzialmente tossici.

                                             SCELTA E ACQUISTO DEGLI ALIMENTI
                                             Prestare attenzione a:
                                                Pulizia e ordine del punto vendita;
                                                Etichette (data di scadenza);
                                                Cibi surgelati e alla loro conservazione;
                                                Pesce, la cui la freschezza si giudica dall’odore delicato (di mare),
                                                 dall’occhio sporgente, dalle branchie rosee o rosse.

                                             PREPARAZIONE DEGLI ALIMENTI
                                             Prestare attenzione a:
                                              Lavaggio (mani, utensili, pentolame, ecc…);
                                              Cottura: se accurata che esercita una consistente azione di
                                               bonifica nei riguardi degli agenti potenzialmente patogeni.;
                                              Avanzi (conservazione e consumo).




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INRAN, LINEE GUIDA #10
  10. La SICUREZZA dei tuoi cibi dipende anche da te
  Gli alimenti hanno sempre contenuto e conterranno sempre, oltre ai nutrienti che servono al nostro organismo,
  sostanze o agenti potenzialmente tossici.

     COME COMPORTARSI
      Varia le scelte di alimenti, anche per ridurre i rischi di ingerire in modo ripetuto sostanze estranee presenti
       negli alimenti, che possono essere dannose;
      In particolare, per anziani, lattanti, bambini e donne in stato di gravidanza, è necessario evitare del tutto il
       consumo di alimenti animali crudi o poco cotti, quali ad esempio: uova poco cotte o salse a base di uova
       crude (zabaione, maionese fatta in casa), carne al sangue, pesce crudo, frutti di mare crudi;
      Fai attenzione alle conserve casalinghe (specie sott’olio o in salamoia). Devono essere preparate
       rispettando scrupolose norme igieniche. Non assaggiare mai una conserva sospetta;
      Non lasciare raffreddare un alimento già cotto fuori dal frigorifero troppo a lungo e senza coprirlo.
       Andrebbe messo in frigorifero al massimo entro due ore dalla cottura (un’ora in estate);
      Quando utilizzi avanzi, riscaldali fino a che non siano molto caldi anche al loro interno.
      Non scongelare gli alimenti di origine animale a temperatura ambiente. Se non li puoi cucinare
       direttamente, riponili in anticipo in frigorifero o mettili a scongelare nel microonde.
      Evita il contatto nel frigorifero tra alimenti diversi, conservando gli avanzi in contenitori chiusi, le uova nel
       loro contenitore d’origine, ecc…
      Non avere un’eccessiva fiducia nella capacità del frigorifero di conservare troppo a lungo i tuoi cibi: non
       svolge nessun azione di bonifica e non conserva in eterno gli alimenti.



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LINEE GUIDA IN ALTRI PAESI
  Paese                Alimenti da consumare in ordine di importanza e per q.tà decrescenti
  Australia            1.Verdura e frutta; 2.cereali; 3.carni magre, uova, pesce, noci; 4.latte, yogurt, formaggio; 5.burro,
                       olio, margarina; 6.zuccheri.
  Canada               1.Cereali; 2.frutta e verdura; 3.prodotti lattiero-caseari; 4.carni magre, pollame, pesce, legumi
                       secchi, uova.
  Danimarca            1.Pane, cereali, patate; 2.verdure; 3.carne, pesce, uova; 4.frutta; 5.latte e formaggi; 6.grassi.

  Finlandia            1.Frutta e verdura; 2.cereali; 3.latte, formaggio e yogurt; 4.carni, pollami, pesce, uova, noci;
                       5.patate; 6.oli e grassi.
  Germania             1.Cereali e patate; 2. verdure, legumi e noci; 3.frutta; 4.bevande; 5.latte e derivati; 6.carni, pesce,
                       uova; 7.grassi e oli
  Italia               1.Frutta e ortaggi; 2.cereali e derivati; 3.carne, pesce, uova, legumi secchi; 4.latte e
                       derivati; 5.grassi da condimento
  Olanda                                                                                                         draft
                       1.pane, cereali e patate; 2.frutta e verdura; 3.carne, pesce, pollame, latte, uova, formaggi; 4.grassi

  Svezia               1.Pane e cereali, patate, latte, formaggio; 2.grassi aggiunti; 3.frutta e verdura, legumi secchi;
                       4.carne e pesce
  UK                   1.Frutta e verdura; 2.pane, cereali e patate; 3.carne, pesce, legumi secchi, noci; 4.latte, yogurt,
                       formaggi; 5. grassi e zuccheri
  USA                  1.Pane e cereali, patate; 2.verdure; 3.frutta; 4.latte, yogurt, formaggi; 5.carne, pollami, pesce,
                       legumi secchi, uova e noci; 6.grassi e zucchero



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PIRAMIDE ALIMENTARE
                  PIRAMIDE ALIMENTARE ITALIANA
                  Educare alla salute per evitare il sovrappeso e la sedentarietà
                  con una scelta informata e consapevole.


                  Lo stile di vita dei nostri giorni è caratterizzato da:

                   grande disponibilità di cibo
                   sempre più diffusa sedentarietà

                  Questo porta a vivere in una situazione di apparente benessere
                  psico-fisico che spesso non corrisponde con lo stato di salute.


                  Viviamo, quindi, in un’epoca ove all’allungarsi dell’aspettativa di
                  vita si registra anche la crescita del rischio di patologie quali:
                     obesità;
                     malattie metaboliche;
                     malattie cardiovascolari;
                     cancro.



                                                                                 80
PIRAMIDE ALIMENTARE
                       PIRAMIDE SETTIMANALE
                       DELLO STILE DI VITA ITALIANA
                       Al fine di orientare la popolazione verso comportamenti
                       alimentari più salutari, il Ministero della Salute ha affidato ad
                       un Gruppo di esperti (D.M. del 1.09.2003) il compito di
                            elaborare un modello di dieta di riferimento che sia
                                coerente con lo stile di vita attuale e con la tradizione
                                    alimentare del nostro Paese.

                                 Nasce così la piramide settimanale dello stile di vita
                                   italiana che si basa sulla definizione di Quantità
                                      Benessere (QB) sia per il cibo che per l’attività
                                         fisica.

                                             Da questo modello di dieta scaturisce la
                                                piramide alimentare italiana, che
                                                indica i consumi alimentari giornalieri
                                                consigliati. Vengono date indicazioni
                       sulle quantità di cibo da consumare ogni giorno secondo il
                       criterio della quantità benessere (QB).




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PIRAMIDE ALIMENTARE
                       PIRAMIDE GIORNALIERA
                       DELLO STILE DI VITA ITALIANA
                       La piramide giornaliera si articola in 6 piani in cui sono disposti
                       in modo scalare i vari gruppi di alimenti con colori diversi per
                       sottolineare che ciascuno è caratterizzato da un differente
                           contenuto di nutrienti e richiede differenti frequenze di
                               consumo.

                               Iniziando dalla base della piramide si trovano gli
                                    alimenti di origine vegetale che sono
                                        caratteristici della “dieta mediterranea” per
                                            la loro abbondanza in nutrienti non
                                                 energetici (vitamine, sali minerali,
                                                     acqua) e di composti protettivi
                                                     (fibra e phytochemicals).


                                      Salendo da un piano all’altro si trovano gli
                       alimenti a maggiore densità energetica e pertanto da
                       consumare in minore quantità, al fine di ridurre il sovrappeso e
                       prevenire l’obesità e le patologie metaboliche.



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PIRAMIDE ALIMENTARE
                       PIRAMIDE DELL’ATTIVITA’ FISICA
                       Lo stile di vita delle società occidentali è caratterizzato da un
                       progressivo aumento della sedentarietà.


                                    spesa energetica                         consumi
                                       organismo                            alimentari



                               Il 30% del dispendio energetico giornaliero di un
                                    soggetto adulto sano dovrebbe essere attribuibile
                                       all’attività fisica.
                                        Si consiglia di praticare almeno 30 minuti al
                                                 giorno di attività fisica moderata,
                                                     corrispondenti più o meno a 3.500
                                                     passi per ottenere benefici per la
                                                     salute.


                       Differenza tra attività sportiva ed attività motoria (usare i
                       propri muscoli per le attività quotidiane, come il camminare e
                       fare le scale).



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PIRAMIDE ALIMENTARE (SVIZZERA)




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PIRAMIDE ALIMENTARE (ASIA-AFRICA)
PIRAMIDE ALIMENTARE (GIAPPONE)




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PIATTO ALIMENTARE (USA)




ariannabonfiglio.com      87
PIRAMIDE ALIMENTARE-AMBIENTALE
Doppia Piramide: favorire scelte alimentari consapevoli
Uno strumento ideato per orientare le nostre scelte alimentari in funzione della sostenibilità.




                                                                                                  88
LE ABITUDINI DEGLI ITALIANI A TAVOLA




                                       89
LE ABITUDINI DEGLI ITALIANI A TAVOLA




                                       90
LE ABITUDINI DEGLI ITALIANI A TAVOLA




                                       91
LE ABITUDINI DEGLI ITALIANI A TAVOLA
  Rischi di una cattiva alimentazione
  L’assunzione errata di alimenti, sia nella quantità che nella qualità, può essere uno dei fattori principali nella
  determinazione di stati patologici quali:

     ipertensione arteriosa;
     malattie dell’apparato cardiocircolatorio;
     sovrappeso e obesità;
     malattie metaboliche (aumento colesterolo e trigliceridi ematici);
     diabete tipo 2;
     osteoporosi;
     litiasi biliare e steatosi epatica (fegato grasso);
     carie dentarie;
     gozzo da carenza iodica;
     alcune forme di tumori.

    Il rischio obesità, in particolare, è determinato oltre che da un eccesso di calorie introdotte, rispetto a quelle
    consumate, anche da uno stile di vita sedentario.




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ariannabonfiglio.com   93
RIFERIMENTI E CONTATTI


                                  GRAZIE!
 Riferimenti
 LINEE GUIDA (INRAN)              inran.it
 LARN (SINU)                      sinu.it
 MIN. SALUTE                      salute.gov.it



 ARIANNA BONFIGLIO
 Nutrizionista
 Specialista in Scienze dell’Alimentazione

       ariannabonfiglio.com                        facebook.com/Dott.ssa.Bonfiglio.Nutrizionista

       arianna.bonfiglio@libero.it                 twitter.com/aribonfiglio

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Alimentazione - Dott.ssa Arianna Bonfiglio, Nutrizionista

  • 1. Milano, 26 Gennaio 2013 ariannabonfiglio.com
  • 3. EATING HABITS ALIMENTAZIONE UMANA - Scelta e consumo consapevole da parte dell’individuo di alimenti e bevande nelle loro varie combinazioni. È influenzata da fattori biologici e non biologici. 3
  • 4. ORAL FEEDING ALIMENTAZIONE NATURALE - Atto mediante il quale l’individuo apporta energia e nutrienti all’organismo attraverso l’assunzione di alimenti naturali. 4
  • 5. NUTRITION NUTRIZIONE - Indica il complesso dei processi biologici che consentono o condizionano la crescita, lo sviluppo e l’integrità dell’organismo vivente in relazione alle disponibilità di energia, nutrienti e altre sostanze nutrizionali. 5
  • 6. FOOD ALIMENTO - Prodotto non trasformato, semi trasformato o trasformato, in tutto o in parte edibile, destinato al consumo da parte dell’essere umano. Gli alimenti si distinguono per l’origine: animale, vegetale o minerale. 6
  • 7. INGREDIENT INGREDIENTE - Qualsiasi sostanza, compresi gli additivi e gli enzimi, utilizzata nella fabbricazione e/o preparazione di un prodotto alimentare e ancora presente nel prodotto finito, eventualmente anche in forma modificata. 7
  • 8. NUTRIENT NUTRIENTE - Sostanza che, assorbita nel tratto gastrointestinale, ha un ruolo definito nei processi fisiologici e nel metabolismo dell’organismo umano. Sono nutrienti: acqua, proteine, carboidrati, grassi, minerali , vitamine. 8
  • 9. ENRICHED FOOD ALIMENTO ARRICCHITO - Alimento addizionato di micronutrienti e/o altre sostanze di interesse nutrizionale per generici obiettivi salutistici e/o per recuperare le perdite di tali sostanze avvenute durante i processi di trasformazione. 9
  • 10. ORGANIC FOOD ALIMENTO BIOLOGICO - Alimento ottenuto con tecniche di agricoltura/allevamento biologico. Produzione e commercializzazione sono regolate da specifiche norme. 10
  • 11. DIETETIC FOOD ALIMENTO DIETETICO - Prodotto alimentare trasformato e formulato in maniera specifica che ha obiettivi nutrizionali precisati e composizione definita. Produzione e commercializzazione sono regolate da una specifica normativa. 11
  • 12. FORTIFIED FOOD ALIMENTO FORTIFICATO - Alimento che, sulla base di accertate evidenze scientifiche e di carenze attese nella popolazione, attraverso specifici processi tecnologici è addizionato di micronutrienti con l’intento di aumentare la loro assunzione nei singoli individui. 12
  • 13. FUNCTIONAL FOOD ALIMENTO FUNZIONALE - Alimento che, sulla base di evidenze scientifiche certe, si attende possa influenzare positivamente una o più funzioni fisiologiche dell’organismo al di là dei suoi effetti nutrizionali in senso stretto. 13
  • 14. GENETICALLY MODIFIED FOOD ALIMENTO OGM - Alimento che contiene uno o più ingredienti che derivano da organismi geneticamente modificati. Gli OGM possono essere organismi vegetali, organismi animali o microorganismi. 14
  • 15. HEALTHY FOOD ALIMENTO SALUTISTICO - Alimento cui sono attribuiti effetti positivi sullo stato di salute e benessere dell’individuo. Il singolo alimento ha effetti che dipendono non solo dalla sua composizione, ma anche dalla quantità, dalla frequenza di consumo e dal tipo di dieta in cui è inserito. 15
  • 16. JUNK FOOD CIBO SPAZZATURA - Alimento che è in evidente contrasto con i criteri di una sana alimentazione, per la sua composizione e/o modalità di preparazione. 16
  • 17. TRADITIONAL FOOD ALIMENTO TRADIZIONALE - Alimento conforme a usanze stabilite e tradizioni riconosciute dalla comunità. 17
  • 18. FOOD CIBO - Termine generico del linguaggio comune che indica tutto ciò che si mangia, cioè che è edibile per l’essere umano. 18
  • 19. DIET DIETA - Significato “esteso”: alimentazione abituale. Significato “limitato”: alimentazione quantitativamente e qualitativamente definita, rivolta a conseguire scopi preventivi o terapeutici. 19
  • 20. DIETETICS DIETETICA - Applicazione dei principi della nutrizione umana per la determinazione dell’adeguatezza nutrizionale della dieta e per la formulazione di schemi alimentari in condizioni fisiologiche e patologiche. 20
  • 21. CLINICAL DIETETICS DIETOLOGIA - Dietetica delle malattie associate ad alterazioni dello stato nutrizionale e/o del matabolismo. Con tale termine si indica anche la disciplina che s’interessa di questi argomenti. 21
  • 22. NUTRITION EDUCATION EDUCAZIONE ALIMENTARE - Applicazione delle strategie e dei modelli dell’educazione alla salute nel settore dell’alimentazione e della nutrizione umana e, per estensione, dell’attività fisica. 22
  • 23. DIETARY GUIDELINES LINEE GUIDA PER UNA SANA ALIMENTAZIONE - Indicazioni e raccomandazioni sulla dieta e sullo stile di formulate per la popolazione generale e/o suoi segmenti al fine di migliorare o preservare lo stato di salute e benessere. 23
  • 24. PUBLIC HEALTH NUTRITION NUTRIZIONE PER LA SANITA’ PUBBLICA - Promozione della salute nella popolazione attraverso la prevenzione primaria e secondaria delle malattie a componente nutrizionale. Valuta i principali problemi nutrizionali nella popolazione, sviluppa politiche nutrizionali e ne studia l’impatto in termini di miglioramento della salute e della qualità di vita. 24
  • 25. NUTRITIONAL PREVENTION PREVENZIONE NUTRIZIONALE - Intervento finalizzato alla diffusione di corretti stili alimentari e di vita per la promozione della salute e del benessere dell’individuo. 25
  • 26. NUTRITION SURVEILLANCE SORVEGLIANZA NUTRIZIONEALE - Sistema coordinato di raccolta continuativa di dati analizzati per documentare presenza e distribuzione in una popolazione di carenze, eccessi o stati morbosi associati o mediati dalla dieta. 26
  • 27. DIETARY REFERENCE VALUES VALORI DI RIFERIMENTO PER LA DIETA - Valori di riferimento (definiti con varia terminologia) relativi agli apporti di nutrienti con gli alimenti. Sono utilizzati per la valutazione dell’adeguatezza nutrizionale della dieta nella popolazione generale, in suoi segmenti, in specifiche condizioni fisiologiche ... 27
  • 28. ASSESMENT OF NUTRITIONAL STATUS VALUTAZIONE DELLO STATO DI NUTRIZIONE - Procedura articolata e standardizzata per l’identificazione della malnutrizione per difetto o per eccesso nel singolo individuo o nelle collettività. Utilizza in varia combinazione dati dell’anamnesi, dell’esame obiettivo, di composizione corporea, di laboratorio e funzionali. 28
  • 29. LARN SINU Società Italiana di Nutrizione Umana  società senza scopo di lucro  riunisce studiosi ed esperti di nutrizione  affronta tematiche nutrizionali in modo multidisciplinare  promuove la ricerca  divulga informazioni in campo alimentare e nutrizionale  pubblica i LARN LARN Livello di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia per la popolazione italiana.  si basano sui valori dei fabbisogni fisiologici dei singoli nutrienti, determinati a partire da studi sperimentali;  indicano gli apporti di energia e nutrienti che appaiono più idonei ad assicurare la copertura delle necessità nutrizionali dei diversi gruppi nutrizionali di popolazione;  variano a seconda dell’età, del sesso, della condizione fisiologica e del livello di attività fisica e quindi vengono distinti diversi gruppi di individui il più possibile omogenei ai quali va riferito. ariannabonfiglio.com 29
  • 30. LARN, COSA COMPRENDONO Average Requirement AR Fabbisogno Medio - Il livello di assunzione del nutriente che è sufficiente a soddisfare i fabbisogni del 50% di soggetti sani in uno specifico gruppo di popolazione. Population Reference Intake PRI Assunzione raccomandata per la popolazione - Il livello di assunzione del nutriente sufficiente a soddisfare il fabbisogno di quasi tutti (97,5%) i soggetti sani in uno specifico gruppo di popolazione. Adequate Intake AI Assunzione adeguata - Il livello di assunzione del nutriente che si assume adeguato a soddisfare i fabbisogni della popolazione. In genere si ricava dagli apporti medi osservati in una popolazione apparentemente sana ed esente da carenze manifeste. È usato quando AR e PRI non possono essere ragionevolmente formulati sulla base delle evidenze scientifiche disponibili. ariannabonfiglio.com 30
  • 31. LARN, COSA COMPRENDONO Reference Intake range for macronutrients RI Intervallo di riferimento per l’assunzione di macronutrienti - L’intervallo di assunzione di lipidi e carboidrati (espresso in funzione dell’apporto totale con la dieta) che permette un introduzione adeguata di tutti gli altri micro- e macronutrienti. Tiene conto degli effetti sulla salute associati ad apporti o a livelli estremi (bassi o alti) di apporto dello specifico macronutriente. Tolerable Upper intake Level UL Livello massimo tollerabile di assunzione - Il valore più elevato di assunzione del nutriente che si ritiene non associato a effetti avversi sulla salute nella totalità degli individui di uno specifico gruppo di popolazione. Superato l’UL, il rischio potenziale di eventi avversi cresce all’aumentare degli apporti. Suggested Dietary Target SDT Obiettivo nutrizionale per la prevenzione - Il valore più elevato di assunzione del nutriente che si ritiene non associato a effetti avversi sulla salute nella totalità degli individui di uno specifico gruppo di popolazione. Superato l’UL, il rischio potenziale di eventi avversi cresce all’aumentare degli apporti. ariannabonfiglio.com 31
  • 32. LARN, TABELLE DI SINTESI (ESEMPI) MB = metabolismo basale - LAF = livello di attività fisica - pct = percentile ariannabonfiglio.com 32
  • 33. LARN, TABELLE DI SINTESI (ESEMPI) MB = metabolismo basale - LAF = livello di attività fisica ariannabonfiglio.com 33
  • 34. LARN, TABELLE DI SINTESI (ESEMPI) AR = fabbisogno medio - PRI = Assunzione raccomandata per la popolazione ariannabonfiglio.com 34
  • 35. LARN, TABELLE DI SINTESI (ESEMPI) SDT = Obiettivo nutrizionale per la prevenzione - AI = Assunzione adeguata - RI = Intervallo di riferimento per l’assunzione di macronutrienti ariannabonfiglio.com 35
  • 36. LARN, TABELLE DI SINTESI (ESEMPI) SDT = Obiettivo nutrizionale per la prevenzione - AI = Assunzione adeguata - RI = Intervallo di riferimento per l’assunzione di macronutrienti ariannabonfiglio.com 36
  • 37. LARN, TABELLE DI SINTESI (ESEMPI) ariannabonfiglio.com 37
  • 38. LARN, TABELLE DI SINTESI (ESEMPI) ariannabonfiglio.com 38
  • 39. LARN, TABELLE DI SINTESI (ESEMPI) ariannabonfiglio.com 39
  • 40. LARN, TABELLE DI SINTESI (ESEMPI) ariannabonfiglio.com 40
  • 41. LARN, TABELLE DI SINTESI (ESEMPI) ariannabonfiglio.com 41
  • 42. INRAN INRAN Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione L’obiettivo dell’INRAN è quello di fornire al consumatore una serie di semplici informazioni ed indicazioni per mangiare meglio e con gusto, nel rispetto delle tradizioni italiane del nostro Paese, proteggendo contemporaneamente la salute della popolazione. INRAN pubblica ‘Linee Guida per una Sana Alimentazione Italiana’ che devono:  essere garantite dalle istituzioni scientifiche;  essere aggiornate nei contenuto (revisioni 1996, 1997, 2003);  presentare un livello di lettura funzionale all’uso quotidiano degli alimenti, facilmente utilizzabile e comprensibile, con indicazioni pratiche;  essere riassunte in un decalogo di semplici consigli alimentari e comportamentali. ariannabonfiglio.com 42
  • 43. INRAN, LINEE GUIDA: REVISIONI Edizione 1986 Edizione 1997 Edizione 2003 [ 7 direttive ] [ 7 direttive ] [ 10 direttive ] Attenti al vostro peso Controlla il peso e mantieniti attivo Controlla il peso e mantieniti sempre attivo Più amido e più frutta Più cereali, legumi, ortaggi e frutta Più cereali, legumi, ortaggi e frutta Meno grassi e colesterolo Quanti grassi, quali grassi Grassi: scegli la qualità e limita la quantità I dolci: come e quanti Zuccheri e dolci: come e quanti Zuccheri e dolci e bevande zuccherine: nei giusti limiti Bevi ogni giorno acqua in abbondanza Il sale? Meglio poco Il sale? Meglio non eccedere Il sale? Meglio poco Alcool: se sì, con Bevande alcoliche: se sì, con Bevande alcoliche: se sì, soli in quantità moderazione moderazione controllata Come e perché variare Come e perché variare Varia spesso le tue scelte a tavola Consigli speciali per persone speciali La sicurezza dei tuoi cibi dipende anche da te ariannabonfiglio.com 43
  • 44. INRAN, LINEE GUIDA #1 1. Controlla il PESO e mantieniti sempre attivo Mantenere uno stile di vita fisicamente attivo e, se necessario, riportare il proprio peso entro i limiti della normalità. Quantità eccessive di grasso corporeo costituiscono un pericolo per la salute, per il rischio di insorgenza di:  Malattie (cardiopatia coronarica, diabete, ipertensione)  Insufficienza respiratoria(apnee notturne);  Conseguenze meccaniche provocate dal sovraccarico sulle articolazioni (ginocchi, anche, colonna vertebrale). Quantità ridotte di grasso corporeo, magrezza non sono compatibili con un buono stato di salute:  Il corpo per far fronte alle richieste energetiche intacca i propri muscoli e organi interni;  Vengono compromesse funzioni metaboliche ed endocrine, le facoltà mentali, l’umore, le relazioni interpersonali e nei casi estremi può sopravvenire la morte. ariannabonfiglio.com 44
  • 45. INRAN, LINEE GUIDA #1 1. Controlla il PESO e mantieniti sempre attivo Mantenere uno stile di vita fisicamente attivo e, se necessario, riportare il proprio peso entro i limiti della normalità. COME COMPORTARSI  Il tuo peso dipende anche da te. Pesati almeno una volta al mese controllando che il tuo Indice di Massa Corporea (IMC) sia nei limiti normali;  Qualora il tuo peso sia al di fuori dei limiti normali, riportalo gradatamente entro tali limiti:  In caso di sovrappeso: consulta il medico, riduci le "entrate" energetiche mangiando meno e preferendo cibi a basso contenuto calorico e che saziano di più, come ortaggi e frutta, aumenta le "uscite" energetiche svolgendo una maggiore attività fisica e distribuisci opportunamente;  l'alimentazione lungo tutto l'arco della giornata a partire dalla prima colazione, che non deve essere trascurata;  In caso di sottopeso: consulta il medico e comunque mantieni un giusto livello di attività fisica e un’alimentazione variata ed equilibrata, consumando tutti i pasti agli orari abituali.  Abituati a muoverti di più ogni giorno: cammina, sali e scendi le scale, svolgi piccoli lavori domestici, …  Evita le diete squilibrate o molto drastiche del tipo “fai da te”, che possono essere dannose per la tua salute. Una buona dieta dimagrante deve sempre includere tutti gli alimenti in maniera quanto più possibile equilibrata. ariannabonfiglio.com 45
  • 46. INRAN, LINEE GUIDA #1 1. Controlla il PESO e mantieniti sempre attivo Mantenere uno stile di vita fisicamente attivo e, se necessario, riportare il proprio peso entro i limiti della normalità. Schema per la valutazione dell’adeguatezza del peso corporeo negli adulti (età > 18 anni) ariannabonfiglio.com 46
  • 47. INRAN, LINEE GUIDA #2 2. PIÙ cereali, legumi, ortaggi e frutta Dobbiamo consumare più cereali, legumi, ortaggi e frutta perché questi alimenti forniscono Carboidrati Semplici, Complessi (Amido e Fibre), Vitamine e Sali minerali. CARBOIDRATI SEMPLICI Sono costituiti da una o due molecole e sono per lo più dotati di sapore dolce, da cui il termine comune di "zuccheri". I più importanti sono il saccarosio, il glucosio e il fruttosio il lattosio. CARBOIDRATI COMPLESSI  L’amido, un composto costituito dall'unione di moltissime molecole di glucosio, è presente in buone quantità soprattutto nei cereali, nei legumi secchi e nelle patate;  La fibra alimentare si trova in quasi tutti i prodotti vegetali. Carboidrati semplici e complessi, assunti nelle proporzioni corrette, assicurano all'organismo un rifornimento di energia costante e prolungato nel tempo, tale da evitare brusche variazioni del tasso di glucosio nel sangue (glicemia). ariannabonfiglio.com 47
  • 48. INRAN, LINEE GUIDA #2 2. PIÙ cereali, legumi, ortaggi e frutta Dobbiamo consumare più cereali, legumi, ortaggi e frutta perché questi alimenti forniscono Carboidrati Semplici, Complessi (Amido e Fibre), Vitamine e Sali minerali. FIBRE  Le fibre insolubili agiscono prevalentemente sul funzionamento del tratto gastrointestinale, ritardando lo svuotamento gastrico e facilitando nell'intestino il transito del bolo alimentare e l'evacuazione delle feci;  Le fibre solubili e regolano l'assorbimento di alcuni nutrienti (ad esempio zuccheri e grassi) riducendolo e rallentandolo, contribuendo così al controllo del livello di glucosio e di colesterolo nel sangue. VITAMINE Svolgono un’azione protettiva, prevalentemente di tipo antiossidante, che si esplica contrastando l’azione dei radicali liberi, i quali sono in grado di alterare la struttura delle membrane cellulari e del materiale genetico (il DNA), aprendo la strada a processi di invecchiamento precoce e a tutta una serie di reazioni che sono all’origine di diverse forme tumorali. ariannabonfiglio.com 48
  • 49. INRAN, LINEE GUIDA #2 2. PIÙ cereali, legumi, ortaggi e frutta Dobbiamo consumare più cereali, legumi, ortaggi e frutta perché questi alimenti forniscono Amido, Fibre, Vitamine e Sali minerali. COME COMPORTARSI  Consuma quotidianamente più porzioni di ortaggi e frutta fresca, e aumenta il consumo di legumi sia freschi che secchi, avendo sempre cura di limitare le aggiunte di oli e di grassi, che vanno eventualmente sostituiti con aromi e spezie.  Consuma regolarmente pane, pasta, riso e altri cereali (meglio se integrali), evitando di aggiungere troppi condimenti grassi.  Quando puoi, scegli prodotti ottenuti a partire da farine integrali e non con la semplice aggiunta di crusca o altre fibre (leggi le etichette).  Per mettere in pratica questi consigli fai riferimento alle porzioni indicate nella Linea Guida numero 8 “Varia spesso le tue scelte a tavola”. ariannabonfiglio.com 49
  • 50. INRAN, LINEE GUIDA #3 3. GRASSI: scegli la qualità e limita la quantità Per stare bene è necessario introdurre con l'alimentazione una certa quantità di grassi, ma è altrettanto opportuno non eccedere, cosa che si verifica nell’alimentazione degli italiani. GRASSI I grassi apportano acidi grassi essenziali della famiglia omega-6 (acido linoleico) e della famiglia omega-3 (acido linolenico) e favoriscono l’assorbimento delle vitamine liposolubili A, D, E, K e dei carotenoidi. QUALITA’ DEI GRASSI Tutti i grassi sono uguali sul piano dell'apporto di energia, ma sul piano della qualità possono essere molto diversi. Varia la loro composizione chimica, e in particolare quella in acidi grassi (saturi, insaturi, trans). La diversa qualità dei grassi può avere effetti importanti sullo stato di nutrizione e di salute dell’uomo. Un eccessivo consumo di grassi nell’alimentazione abituale rappresenta invece un fattore di rischio per l’insorgenza di obesità, malattie cardiovascolari e tumori. ariannabonfiglio.com 50
  • 51. INRAN, LINEE GUIDA #3 3. GRASSI: scegli la qualità e limita la quantità Per stare bene è necessario introdurre con l'alimentazione una certa quantità di grassi, ma è altrettanto opportuno non eccedere, cosa che si verifica nell’alimentazione degli italiani. I DIFFERENTI TIPI DI GRASSI  GRASSI SATURI I grassi dei cibi ad elevato tenore di acidi grassi saturi tendono a far innalzare il livello di colesterolo nel sangue ancor più di quanto non faccia l’apporto alimentare del colesterolo stesso. Fra questi alimenti rientrano soprattutto i prodotti lattiero-caseari (formaggi, latte intero, panna, burro), le carni grasse e i loro derivati e certi oli vegetali (olio di palma e soprattutto olio di cocco).  GRASSI INSATURI I grassi dei cibi ad elevato tenore di acidi grassi insaturi non fanno innalzare il livello di colesterolo nel sangue. Questi alimenti sono rappresentati soprattutto da oli vegetali (di semi e di oliva), noci, nocciole, olive e pesce. I grassi insaturi comprendono sia i monoinsaturi che i polinsaturi.  GRASSI TRANS Gli acidi grassi trans tendono a far innalzare il livello di colesterolo nel sangue, favorendo inoltre l’aumento del “colesterolo cattivo” rispetto al “colesterolo buono”. Sono presenti naturalmente nei prodotti ricavati dagli animali ruminanti (carni e latte) o possono formarsi durante alcuni trattamenti industriali dei grassi vegetali e quindi trovarsi negli alimenti trasformati che li contengono. ariannabonfiglio.com 51
  • 52. INRAN, LINEE GUIDA #3 3. GRASSI: scegli la qualità e limita la quantità Per stare bene è necessario introdurre con l'alimentazione una certa quantità di grassi, ma è altrettanto opportuno non eccedere, cosa che si verifica nell’alimentazione degli italiani. COME COMPORTARSI  Modera la quantità di grassi e oli che usi per condire e cucinare. Utilizza eventualmente tegami antiaderenti, cotture al cartoccio, forno a microonde, cottura al vapore, ecc.  Limita il consumo di grassi da condimento di origine animale (burro, lardo, strutto, panna, ecc.);  Preferisci i grassi da condimento di origine vegetale: soprattutto olio extravergine d'oliva e oli di semi;  Usa i grassi da condimento preferibilmente a crudo ed evita di riutilizzare i grassi e gli oli già cotti;  Non eccedere nel consumo di alimenti fritti;  Mangia più spesso il pesce, sia fresco che surgelato (2-3 volte a settimana);  Tra le carni, preferisci quelle magre ed elimina il grasso visibile;  Se ti piacciono le uova ne puoi mangiare fino a 4 per settimana, distribuite nei vari giorni;  Se consumi tanto latte, scegli preferibilmente quello scremato o parzialmente scremato, che comunque mantiene il suo contenuto in calcio;  Tutti i formaggi contengono quantità elevate di grassi: scegli comunque quelli più magri, oppure consumane porzioni più piccole;  Se vuoi controllare quali e quanti grassi sono contenuti negli alimenti, leggi le etichette. ariannabonfiglio.com 52
  • 53. INRAN, LINEE GUIDA #4 4. ZUCCHERI, dolci e bevande zuccherate: nei giusti limiti Nell’alimentazione abituale le fonti più importanti di zuccheri sono gli alimenti e le bevande dolci. Occorre sempre prestare la giusta attenzione alle quantità. Il sapore dolce di un cibo è legato a una serie di sostanze sia naturali che artificiali. SOSTANZE NATURALI Le sostanze naturali appartengono per lo più alla categoria dei carboidrati semplici o zuccheri. I carboidrati complessi, come l’amido, sono privi di sapore dolce. SOSTANZE ARTIFICIALI Le sostanze artificiali sono rappresentate da molecole di diversa natura chimica. ariannabonfiglio.com 53
  • 54. INRAN, LINEE GUIDA #4 4. ZUCCHERI, dolci e bevande zuccherate: nei giusti limiti Nell’alimentazione abituale le fonti più importanti di zuccheri sono gli alimenti e le bevande dolci. Occorre sempre prestare la giusta attenzione alle quantità. COME COMPORTARSI  Modera il consumo di alimenti e bevande dolci nella giornata, per non superare la quantità di zuccheri consentita;  Tra i dolci preferisci i prodotti da forno della tradizione italiana, che contengono meno grasso e zucchero e più amido, come ad esempio biscotti, torte non farcite, ecc…  Utilizza in quantità controllata i prodotti dolci da spalmare sul pane o sulle fette biscottate (quali marmellate, confetture di frutta, miele e creme);  Limita il consumo di prodotti che contengono molto saccarosio, e specialmente di quelli che si attaccano ai denti, come caramelle morbide, torroni, ecc. Lavati comunque i denti dopo il loro consumo;  Se vuoi consumare alimenti e bevande dolci ipocalorici dolcificati con edulcoranti sostitutivi, leggi sull’etichetta il tipo di edulcorante usato e le avvertenze da seguire. ariannabonfiglio.com 54
  • 55. INRAN, LINEE GUIDA #4 4. ZUCCHERI, dolci e bevande zuccherate: nei giusti limiti Nell’alimentazione abituale le fonti più importanti di zuccheri sono gli alimenti e le bevande dolci. Occorre sempre prestare la giusta attenzione alle quantità. FALSE CREDENZE SUGLI ZUCCHERI  Non è vero che il consumo di zuccheri provochi disturbi nel comportamento del bambino. Approfonditi studi hanno smentito l’ipotesi che lo zucchero (saccarosio) provochi alterazioni del comportamento, quali iperattività. Inoltre, il consumo dello zucchero non ha influenza sulle capacità di apprendimento;  Non è vero che il valore calorico e le caratteristiche nutritive dello zucchero grezzo siano diverse da quelle dello zucchero bianco;  Non è vero che i succhi di frutta “senza zuccheri aggiunti” siano privi di zuccheri. Contengono comunque gli zuccheri naturali della frutta – saccarosio, fruttosio e glucosio – nella misura dell’8-10% e quindi forniscono circa 70 kcal per bicchiere (200cc);  Le caramelle “senza zucchero”, in quanto dolcificate con polialcoli (sorbitolo, xilitolo, e maltitolo), inducono un effetto lassativo nell’adulto quando il loro consumo supera 20 g/giorno (circa 10 caramelle);  Non è vero che i prodotti “light” o “senza zucchero” non facciano ingrassare e quindi possano essere consumati liberamente. Molti di questi prodotti apportano calorie anche in notevole quantità. Leggi attentamente l’etichetta nutrizionale e ricordati che l’uso di questi alimenti induce un falso senso di sicurezza che porta a consumare quantità eccessive sia degli alimenti “light” che degli alimenti normali. ariannabonfiglio.com 55
  • 56. INRAN, LINEE GUIDA #5 5. Bevi ogni giorno ACQUA in abbondanza Nell’organismo umano l’acqua rappresenta un costituente essenziale per il mantenimento della vita, ed è anche quello presente in maggior quantità. La sua presenza è indispensabile per lo svolgimento di tutti i processi fisiologici e le reazioni biochimiche del nostro corpo. ACQUA E PESO CORPOREO Il nostro organismo è formato principalmente da acqua. Nel neonato l’acqua rappresenta il 75% circa del peso corporeo. Questa frazione percentuale diminuisce fino all’età adulta, quando si stabilizza intorno al 55-60% del peso corporeo. Nell’anziano si ha un’ulteriore diminuzione della quantità di acqua totale corporea. ACQUA NELL’ORGANISMO UMANO Approssimativamente il 75% dei muscoli e degli organi interni e il 10% del tessuto adiposo sono costituiti da acqua. Lo stesso scheletro è costituito per oltre il 30% da acqua. Il 66% del totale dell’acqua presente nel nostro organismo è localizzato all’interno delle cellule e ne determina il volume e il turgore. Il 6-7% è presente nel plasma, il 2% nella linfa e il 23-25% è acqua extracellulare, localizzata negli spazi esistenti tra le cellule. ariannabonfiglio.com 56
  • 57. INRAN, LINEE GUIDA #5 5. Bevi ogni giorno ACQUA in abbondanza Nell’organismo umano l’acqua rappresenta un costituente essenziale per il mantenimento della vita, ed è anche quello presente in maggior quantità. PERDITA CORPOREA DI ACQUA Perdiamo acqua attraverso le urine, le feci, la sudorazione e la respirazione. ACQUA FORNITA DAGLI ALIMENTI Il contenuto di acqua degli alimenti è estremamente variabile:  frutta, ortaggi, verdura e latte sono costituiti per oltre l’85% da acqua;  carne, pesce, uova, formaggi freschi ne contengono il 50-80%; pane e pizza sono costituiti per il 20-40% da acqua;  pasta e riso cotti ne contengono il 60-65%;  biscotti, fette biscottate, grissini e frutta secca ne contengono meno del 10%. Pochissimi alimenti (olio, zucchero) sono caratterizzati dalla pressoché totale assenza di acqua. ariannabonfiglio.com 57
  • 58. INRAN, LINEE GUIDA #5 5. Bevi ogni giorno ACQUA in abbondanza Nell’organismo umano l’acqua rappresenta un costituente essenziale per il mantenimento della vita, ed è anche quello presente in maggior quantità. ACQUA E ATTIVITÀ FISICA Durante lo svolgimento di una moderata attività fisica la sudorazione si aggira, nella maggior parte delle persone, intorno a 1-2 litri per ora. In casi particolari si può però arrivare a 4-6 litri/ora. La sudorazione inoltre determina anche perdita di sali minerali (soprattutto sodio, cloro e potassio). Nel caso di attività fisica non agonistica, una dieta equilibrata e sana, ricca di frutta, di verdura e di acqua, è più che sufficiente a reintegrare i sali persi. ariannabonfiglio.com 58
  • 59. INRAN, LINEE GUIDA #5 5. Bevi ogni giorno ACQUA in abbondanza Nell’organismo umano l’acqua rappresenta un costituente essenziale per il mantenimento della vita, ed è anche quello presente in maggior quantità. COME COMPORTARSI  Asseconda sempre il senso di sete e anzi tenta di anticiparlo, bevendo a sufficienza, mediamente 1,5-2 litri di acqua al giorno. Ricorda inoltre che i bambini sono maggiormente esposti a rischio di disidratazione rispetto agli adulti;  Bevi frequentemente e in piccole quantità. Bevi lentamente, soprattutto se l’acqua è fredda: infatti un brusco abbassamento della temperatura dello stomaco può creare le condizioni per delle congestioni;  Le persone anziane devono abituarsi a bere frequentemente nell’arco della giornata, durante e al di fuori dei pasti, anche quando non avvertono lo stimolo della sete;  L’equilibrio idrico deve essere mantenuto bevendo essenzialmente acqua. Ricorda che bevande diverse (come aranciate, bibite di tipo cola, succhi di frutta, caffè, tè) oltre a fornire acqua apportano anche altre sostanze che contengono calorie (ad esempio zuccheri semplici) o che sono farmacologicamente attive (ad esempio caffeina). Queste bevande vanno usate con moderazione;  È sbagliato evitare di bere per il timore di sudare eccessivamente o di ingrassare ;  Durante e dopo l’attività fisica bevi per reintegrare prontamente e tempestivamente le perdite dovute alla sudorazione, ricorrendo prevalentemente all’acqua;  In determinate condizioni patologiche che provocano una maggiore perdita di acqua (es. stati febbrili), l’acqua perduta deve essere reintegrata adeguatamente e tempestivamente. ariannabonfiglio.com 59
  • 60. INRAN, LINEE GUIDA #5 5. Bevi ogni giorno ACQUA in abbondanza Nell’organismo umano l’acqua rappresenta un costituente essenziale per il mantenimento della vita, ed è anche quello presente in maggior quantità. FALSE CREDENZE SULL’ACQUA  Non è vero che l’acqua vada bevuta al di fuori dei pasti;  Non è vero che l’acqua faccia ingrassare. L’acqua non contiene calorie, e le variazioni di peso dovute all’ingestione o eliminazione dell’acqua sono momentanee e ingannevoli;  Non è vero che bere molta acqua provochi maggiore ritenzione idrica. La ritenzione idrica dipende più dal sale e da altre sostanze contenute nei cibi che consumiamo che dalla quantità di acqua che ingeriamo;  Non è vero che occorra preferire le acque oligominerali rispetto alle acque maggiormente mineralizzate per mantenere la linea o “curare la cellulite”;  Non è vero che il calcio presente nell’acqua non sia assorbito dal nostro organismo. Ricerche recenti dimostrano il contrario;  Non è vero che il calcio presente nell’acqua favorisca la formazione dei calcoli renali;  Non è vero che l’acqua gassata faccia male. Solo quando la quantità di gas è molto elevata si possono avere lievi problemi in individui che già soffrano di disturbi gastrici e/o intestinali;  Non è vero che le saune facciano dimagrire. Le saune fanno semplicemente eliminare sudore. ariannabonfiglio.com 60
  • 61. INRAN, LINEE GUIDA #6 6. Il SALE? Meglio poco Ogni giorno l'adulto italiano ingerisce in media circa 10 g di sale, quasi dieci volte di più di quello fisiologicamente necessario. DI QUANTO SALE ABBIAMO BISOGNO Sia il sapore che le proprietà biologiche del sale comune (cloruro di sodio) sono legate principalmente al sodio; ogni grammo di sale contiene circa 0,4 g di sodio. In condizioni normali il nostro organismo elimina giornalmente da 0,1 a 0,6 g di sodio. Questa quantità va reintegrata con la dieta. Tuttavia, non è necessaria l’aggiunta di sale ai cibi, in quanto già il sodio contenuto in natura negli alimenti è sufficiente a coprire le necessità dell’organismo. Solo in condizioni di sudorazione estrema e prolungata i fabbisogni di sodio possono aumentare. Ogni giorno l'adulto italiano ingerisce in media circa 10 g di sale (cioè 4 g di sodio), quindi molto più (quasi dieci volte) di quello fisiologicamente necessario. ariannabonfiglio.com 61
  • 62. INRAN, LINEE GUIDA #6 6. Il SALE? Meglio poco Ogni giorno l'adulto italiano ingerisce in media circa 10 g di sale, quasi dieci volte di più di quello fisiologicamente necessario. LE PRINCIPALI FONTI DI SODIO Le fonti di sodio nell'alimentazione sono di varia natura:  il sodio contenuto allo stato naturale negli alimenti (acqua, frutta, verdura, carne, ecc.);  il sodio contenuto nel sale aggiunto nella cucina casalinga o a tavola;  il sodio contenuto nei prodotti trasformati (artigianali e industriali) nonché nei consumi fuori casa. PERCHE’ RIDURRE IL CONSUMO DI SALE Un consumo eccessivo di sale :  può favorire l’instaurarsi dell’ipertensione arteriosa, soprattutto nelle persone predisposte;  può aumentare il rischio per alcune malattie del cuore, dei vasi sanguigni e dei reni;  è associato ad un rischio più elevato di tumori dello stomaco, a maggiori perdite urinarie di calcio e quindi, probabilmente, ad un maggiore rischio di osteoporosi. ariannabonfiglio.com 62
  • 63. INRAN, LINEE GUIDA #6 6. Il SALE? Meglio poco Ogni giorno l'adulto italiano ingerisce in media circa 10 g di sale, quasi dieci volte di più di quello fisiologicamente necessario. COME COMPORTARSI  Riduci progressivamente l’uso di sale sia a tavola che in cucina;  Preferisci al sale comune il sale arricchito con iodio (sale iodato);  Non aggiungere sale nelle pappe dei bambini, almeno per tutto il primo anno di vita;  Limita l’uso di condimenti alternativi contenenti sodio (dado da brodo, ketchup, salsa di soia, senape, ecc.);  Insaporisci i cibi con erbe aromatiche come aglio, cipolla, basilico, prezzemolo, rosmarino, salvia, menta, origano, maggiorana, sedano, porro, timo, semi di finocchio) e spezie (come pepe, peperoncino, noce moscata, zafferano, curry;  Esalta il sapore dei cibi usando succo di limone e aceto;  Scegli, quando sono disponibili, le linee di prodotti a basso contenuto di sale: pane senza sale, tonno in scatola a basso contenuto di sale, ecc…;  Consuma solo saltuariamente alimenti trasformati ricchi di sale: snacks salati, patatine in sacchetto, olive da tavola, alcuni salumi e formaggi;  Nell’attività sportiva moderata reintegra con la sola acqua i liquidi perduti attraverso la sudorazione. ariannabonfiglio.com 63
  • 64. INRAN, LINEE GUIDA #6 6. Il SALE? Meglio poco Ogni giorno l'adulto italiano ingerisce in media circa 10 g di sale, quasi dieci volte di più di quello fisiologicamente necessario. CAMPAGNE MONDIALEI PER LA RIDUZIONE DEL SALE (World Action on Salt & Health) 1
  • 65. INRAN, LINEE GUIDA #7 7. Bevande ALCOLICHE: se sì, solo in quantità controllata Le bevande alcoliche sono costituite per la maggior parte da acqua, e per la restante parte da alcol etilico (o etanolo). Pur non essendo un nutriente, l’etanolo apporta una cospicua quantità di calorie. FALSE CREDENZE SULL’ALCOL  Non è vero che l’alcol aiuti la digestione; al contrario la rallenta e produce ipersecrezione gastrica con alterato svuotamento dello stomaco;  Non è vero che il vino faccia buon sangue; è vero invece che un abuso di alcol può essere responsabile di varie forme di anemia e di un aumento dei grassi presenti nel sangue;  Non è vero che le bevande alcoliche dissetino ma, al contrario, disidratano;  Non è del tutto vero che l’alcol ci riscaldi. In realtà la vasodilatazione di cui è responsabile produce soltanto una momentanea e ingannevole sensazione di calore che in breve, però, comporta un ulteriore raffreddamento del corpo;  Non è vero che l’alcol aiuti a riprendersi da uno shock: al contrario, provocando vasodilatazione periferica, determina un diminuito afflusso di sangue agli organi interni e soprattutto al cervello. ariannabonfiglio.com 65
  • 66. INRAN, LINEE GUIDA #7 7. Bevande ALCOLICHE: se sì, solo in quantità controllata Le bevande alcoliche sono costituite per la maggior parte da acqua, e per la restante parte da alcol etilico (o etanolo). Pur non essendo un nutriente, l’etanolo apporta una cospicua quantità di calorie. COME COMPORTARSI  Se desideri consumare bevande alcoliche, fallo con moderazione, durante i pasti secondo la tradizione italiana, o in ogni caso immediatamente prima o dopo mangiato;  Fra tutte le bevande alcoliche, dai la preferenza a quelle a basso tenore alcolico (vino e birra);  Evita del tutto l’assunzione di alcol durante l’infanzia, l’adolescenza, la gravidanza e l’allattamento, riducila se sei anziano;  Non consumare bevande alcoliche se devi metterti alla guida di autoveicoli o devi far uso di apparecchiature delicate o pericolose per te o per gli altri, e quindi hai bisogno di conservare intatte attenzione, autocritica e coordinazione motoria;  Se assumi farmaci (compresi molti farmaci che non richiedono la prescrizione medica), evita o riduci il consumo di alcol, a meno che tu non abbia ottenuto esplicita autorizzazione da parte del medico curante;  Riduci o elimina l’assunzione di bevande alcoliche se sei in sovrappeso od obeso o se presenti una familiarità per diabete, obesità, ipertrigliceridemia. ariannabonfiglio.com 66
  • 67. INRAN, LINEE GUIDA #7 7. Bevande ALCOLICHE: se sì, solo in quantità controllata Le bevande alcoliche sono costituite per la maggior parte da acqua, e per la restante parte da alcol etilico (o etanolo). Pur non essendo un nutriente, l’etanolo apporta una cospicua quantità di calorie. CAMPAGNE SUI RISCHI DELL’ALCOL
  • 68. Campagna annuale per la prevenzione dell’abuso dell’alcol finanziata dal Ministero della Sanità in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità e la Società Italiana di Alcologia.
  • 69. INRAN, LINEE GUIDA #8 8. VARIA spesso le tue scelte a tavola Per garantire l’apporto di tutte le sostanze nutrienti indispensabili, è fondamentale variare il più possibile le scelte e di combinare opportunamente i diversi alimenti. PERCHE’ VARIARE La dieta deve assicurare al nostro organismo, oltre alle proteine, i grassi, i carboidrati e l’energia da essi apportata, anche altri nutrienti indispensabili, quali l’acqua, le vitamine e i minerali.  Per garantire l’apporto di tutte le sostanze nutrienti indispensabili, è fondamentale variare il più possibile le scelte e di combinare opportunamente i diversi alimenti.  Variare la scelta evita il pericolo di squilibri nutrizionali e conseguenti squilibri metabolici, soddisfa maggiormente il gusto e combatte la monotonia dei sapori  Variare l'alimentazione non richiede specifiche integrazioni della dieta con vitamine, minerali o altre sostanze nutrienti. ariannabonfiglio.com 69
  • 70. INRAN, LINEE GUIDA #8 8. VARIA spesso le tue scelte a tavola Per garantire l’apporto di tutte le sostanze nutrienti indispensabili, è fondamentale variare il più possibile le scelte e di combinare opportunamente i diversi alimenti. GRUPPI DI ALIMENTI (tra i quali variare al propria alimentazione) La classificazione degli alimenti, più largamente condivisa, riunisce gli alimenti stessi nei cinque gruppi di seguito elencati, con la indicazione delle caratteristiche nutrizionali principali: 1. Il gruppo cereali, loro derivati e tuberi: pane, pasta, riso, altri cereali minori (quali mais, avena, orzo, farro, ecc.) oltre che patate. Apportano buone quantità di vitamine del complesso B nonché di proteine che se unite a quelle dei legumi, dare origine a una miscela proteica di valore biologico paragonabile a quello delle proteine animali. Quelli integrali più ricchi di fibra in maniera naturale. 2. Il gruppo frutta e ortaggi - comprendente anche legumi freschi - fonte di fibra, di ß-carotene (carote, peperoni, pomodori, albicocche, meloni, ecc.), vitamina C (agrumi, fragole, kiwi, pomodori, peperoni) vitamine, minerali e antiossidanti 3. Il gruppo latte e derivati: latte, lo yogurt, i latticini e i formaggi. La funzione principale fornire calcio, in forma biodisponibile, ossia facilmente assorbibile e utilizzabile. Gli alimenti di questo gruppo contengono inoltre proteine di ottima qualità biologica ed alcune vitamine (soprattutto B2 e A). Nell'ambito del gruppo sono da preferire il latte parzialmente scremato, i latticini e i formaggi meno grassi. ariannabonfiglio.com 70
  • 71. INRAN, LINEE GUIDA #8 8. VARIA spesso le tue scelte a tavola Per garantire l’apporto di tutte le sostanze nutrienti indispensabili, è fondamentale variare il più possibile le scelte e di combinare opportunamente i diversi alimenti. GRUPPI DI ALIMENTI (tra i quali variare al propria alimentazione) La classificazione degli alimenti, più largamente condivisa, riunisce gli alimenti stessi nei cinque gruppi di seguito elencati, con la indicazione delle caratteristiche nutrizionali principali: 4. Il gruppo carne, pesce e uova: forniscono proteine di elevata qualità e oligoelementi (zinco, rame e ferro alta-mente biodisponibile, ossia facilmente assorbibile e utilizzabile) vitamine del complesso B (vitamina B12). Sono da preferire le carni magre (siano esse bovine, avicole, suine) e il pesce. Per le uova, infine, un consumo accettabile per soggetti sani è quello di un uovo 2-4 volte alla settimana. Da un punto di vista nutrizionale si includono i legumi secchi forniscono anch'essi quei nutrienti essenziali che sono caratteristici della carne, del pesce e delle uova, come ferro, altri oligoelementi e proteine di buona qualità biologica. 5. Il gruppo grassi da condimento: grassi di origine vegetale quanto quelli di origine animale. Il loro consumo deve essere Apportano gli acidi grassi essenziali e vitamine liposolubili (vitamine A, D, E e K), delle quali favoriscono anche l'assorbimento. Sono da preferire quelli di origine vegetale (in particolare l'olio extravergine d'oliva) rispetto a quelli di origine animale (come burro, panna, lardo, strutto, ecc.). ariannabonfiglio.com 71
  • 72. INRAN, LINEE GUIDA #8 8. VARIA spesso le tue scelte a tavola Per garantire l’apporto di tutte le sostanze nutrienti indispensabili, è fondamentale variare il più possibile le scelte e di combinare opportunamente i diversi alimenti. COME COMPORTARSI (Porzioni consigliate) Scegli quantità adeguate (porzioni) di alimenti appartenenti a tutti i diversi gruppi, alternandoli nei vari pasti della giornata (vedi Tabelle 1 e 2). Il concetto di "porzione" che viene riferito ai diversi alimenti è difficile da quantificare per il consumatore italiano, data la notevole variabilità di abitudini alimentari, le differenti tradizioni culinarie e gastronomiche regionali, ecc. Una porzione, presa come "unità pratica di misura della quantità di alimento consumata", corrisponde ad un certo quantitativo in grammi, che si è cercato di ricavare sulla base dei consumi medi di alimenti della popolazione italiana, degli alimenti e pietanze tipici della nostra tradizione e delle grammature di alcuni prodotti confezionati. Il risultato di questa valutazione sulle porzioni generalmente utilizzate è quello riportato nella Tabella 1, che dà il peso netto in grammi delle varie porzioni dei cibi più diffusi. ariannabonfiglio.com 72
  • 73. INRAN, LINEE GUIDA #8 ariannabonfiglio.com 73
  • 74. INRAN, LINEE GUIDA #8 ariannabonfiglio.com 74
  • 75. INRAN, LINEE GUIDA #9 9. CONSIGLI speciali per persone speciali Nell’universo dei normali consumatori, esistono alcune categorie che vanno considerate più “a rischio” di carenze nutritive: gestanti, mamme che allattano, bambini e ragazzi in età scolare, adolescenti, donne in menopausa, anziani. ESEMPIO: BAMBIMI E RAGAZZI IN ETA’ SCOLARE Per i bambini e i ragazzi è difficile coprire i propri fabbisogni con i soli tre pasti principali. È quindi opportuno fornire loro, a complemento di questi ultimi, anche due merende calibrate. Come Comportarsi  Consuma la prima colazione, suddividi opportunamente la tua alimentazione nel corso della giornata e scegli più frequentemente ortaggi e frutta.  Evita di eccedere nel consumo di alimenti dolci e di bevande gassate, e di concederti con troppa frequenza i piatti tipici del fast-food all’americana.  Dedica almeno 1 ora al giorno all’attività fisica e al movimento (camminare, giocare all’aperto, ecc.). ariannabonfiglio.com 75
  • 76. INRAN, LINEE GUIDA #10 10. La SICUREZZA dei tuoi cibi dipende anche da te Gli alimenti hanno sempre contenuto e conterranno sempre, oltre ai nutrienti che servono al nostro organismo, sostanze o agenti potenzialmente tossici. PRESENZA DI SOSTANZE CHIMICHE ESTRENEE Gli alimenti possono contenere:  additivi aggiunti intenzionalmente (coloranti, conservanti, edulcoranti, ecc.)  riportati in etichetta;  contaminanti ambientali (metalli pesanti, pesticidi);  sostanze tossiche prodotte da muffe (micotossine);  residui da trattamenti, da processo (produzione, trasformazione e preparazione domestica), ecc… CONTAMINAZIONE MICROBICA DEGLI ALIMENTI La contaminazione microbica degli alimenti è un importante problema di sicurezza alimentare, nel quale il consumatore ha un ruolo importante. I tre momenti in cui il consumatore può ridurre il rischio di contaminazioni microbiche sono il momento dell’acquisto, della preparazione e della conservazione degli alimenti. ariannabonfiglio.com 76
  • 77. INRAN, LINEE GUIDA #10 10. La SICUREZZA dei tuoi cibi dipende anche da te Gli alimenti hanno sempre contenuto e conterranno sempre, oltre ai nutrienti che servono al nostro organismo, sostanze o agenti potenzialmente tossici. SCELTA E ACQUISTO DEGLI ALIMENTI Prestare attenzione a:  Pulizia e ordine del punto vendita;  Etichette (data di scadenza);  Cibi surgelati e alla loro conservazione;  Pesce, la cui la freschezza si giudica dall’odore delicato (di mare), dall’occhio sporgente, dalle branchie rosee o rosse. PREPARAZIONE DEGLI ALIMENTI Prestare attenzione a:  Lavaggio (mani, utensili, pentolame, ecc…);  Cottura: se accurata che esercita una consistente azione di bonifica nei riguardi degli agenti potenzialmente patogeni.;  Avanzi (conservazione e consumo). ariannabonfiglio.com 77
  • 78. INRAN, LINEE GUIDA #10 10. La SICUREZZA dei tuoi cibi dipende anche da te Gli alimenti hanno sempre contenuto e conterranno sempre, oltre ai nutrienti che servono al nostro organismo, sostanze o agenti potenzialmente tossici. COME COMPORTARSI  Varia le scelte di alimenti, anche per ridurre i rischi di ingerire in modo ripetuto sostanze estranee presenti negli alimenti, che possono essere dannose;  In particolare, per anziani, lattanti, bambini e donne in stato di gravidanza, è necessario evitare del tutto il consumo di alimenti animali crudi o poco cotti, quali ad esempio: uova poco cotte o salse a base di uova crude (zabaione, maionese fatta in casa), carne al sangue, pesce crudo, frutti di mare crudi;  Fai attenzione alle conserve casalinghe (specie sott’olio o in salamoia). Devono essere preparate rispettando scrupolose norme igieniche. Non assaggiare mai una conserva sospetta;  Non lasciare raffreddare un alimento già cotto fuori dal frigorifero troppo a lungo e senza coprirlo. Andrebbe messo in frigorifero al massimo entro due ore dalla cottura (un’ora in estate);  Quando utilizzi avanzi, riscaldali fino a che non siano molto caldi anche al loro interno.  Non scongelare gli alimenti di origine animale a temperatura ambiente. Se non li puoi cucinare direttamente, riponili in anticipo in frigorifero o mettili a scongelare nel microonde.  Evita il contatto nel frigorifero tra alimenti diversi, conservando gli avanzi in contenitori chiusi, le uova nel loro contenitore d’origine, ecc…  Non avere un’eccessiva fiducia nella capacità del frigorifero di conservare troppo a lungo i tuoi cibi: non svolge nessun azione di bonifica e non conserva in eterno gli alimenti. ariannabonfiglio.com 78
  • 79. LINEE GUIDA IN ALTRI PAESI Paese Alimenti da consumare in ordine di importanza e per q.tà decrescenti Australia 1.Verdura e frutta; 2.cereali; 3.carni magre, uova, pesce, noci; 4.latte, yogurt, formaggio; 5.burro, olio, margarina; 6.zuccheri. Canada 1.Cereali; 2.frutta e verdura; 3.prodotti lattiero-caseari; 4.carni magre, pollame, pesce, legumi secchi, uova. Danimarca 1.Pane, cereali, patate; 2.verdure; 3.carne, pesce, uova; 4.frutta; 5.latte e formaggi; 6.grassi. Finlandia 1.Frutta e verdura; 2.cereali; 3.latte, formaggio e yogurt; 4.carni, pollami, pesce, uova, noci; 5.patate; 6.oli e grassi. Germania 1.Cereali e patate; 2. verdure, legumi e noci; 3.frutta; 4.bevande; 5.latte e derivati; 6.carni, pesce, uova; 7.grassi e oli Italia 1.Frutta e ortaggi; 2.cereali e derivati; 3.carne, pesce, uova, legumi secchi; 4.latte e derivati; 5.grassi da condimento Olanda draft 1.pane, cereali e patate; 2.frutta e verdura; 3.carne, pesce, pollame, latte, uova, formaggi; 4.grassi Svezia 1.Pane e cereali, patate, latte, formaggio; 2.grassi aggiunti; 3.frutta e verdura, legumi secchi; 4.carne e pesce UK 1.Frutta e verdura; 2.pane, cereali e patate; 3.carne, pesce, legumi secchi, noci; 4.latte, yogurt, formaggi; 5. grassi e zuccheri USA 1.Pane e cereali, patate; 2.verdure; 3.frutta; 4.latte, yogurt, formaggi; 5.carne, pollami, pesce, legumi secchi, uova e noci; 6.grassi e zucchero ariannabonfiglio.com 79
  • 80. PIRAMIDE ALIMENTARE PIRAMIDE ALIMENTARE ITALIANA Educare alla salute per evitare il sovrappeso e la sedentarietà con una scelta informata e consapevole. Lo stile di vita dei nostri giorni è caratterizzato da:  grande disponibilità di cibo  sempre più diffusa sedentarietà Questo porta a vivere in una situazione di apparente benessere psico-fisico che spesso non corrisponde con lo stato di salute. Viviamo, quindi, in un’epoca ove all’allungarsi dell’aspettativa di vita si registra anche la crescita del rischio di patologie quali:  obesità;  malattie metaboliche;  malattie cardiovascolari;  cancro. 80
  • 81. PIRAMIDE ALIMENTARE PIRAMIDE SETTIMANALE DELLO STILE DI VITA ITALIANA Al fine di orientare la popolazione verso comportamenti alimentari più salutari, il Ministero della Salute ha affidato ad un Gruppo di esperti (D.M. del 1.09.2003) il compito di elaborare un modello di dieta di riferimento che sia coerente con lo stile di vita attuale e con la tradizione alimentare del nostro Paese. Nasce così la piramide settimanale dello stile di vita italiana che si basa sulla definizione di Quantità Benessere (QB) sia per il cibo che per l’attività fisica. Da questo modello di dieta scaturisce la piramide alimentare italiana, che indica i consumi alimentari giornalieri consigliati. Vengono date indicazioni sulle quantità di cibo da consumare ogni giorno secondo il criterio della quantità benessere (QB). ariannabonfiglio.com 81
  • 82. PIRAMIDE ALIMENTARE PIRAMIDE GIORNALIERA DELLO STILE DI VITA ITALIANA La piramide giornaliera si articola in 6 piani in cui sono disposti in modo scalare i vari gruppi di alimenti con colori diversi per sottolineare che ciascuno è caratterizzato da un differente contenuto di nutrienti e richiede differenti frequenze di consumo. Iniziando dalla base della piramide si trovano gli alimenti di origine vegetale che sono caratteristici della “dieta mediterranea” per la loro abbondanza in nutrienti non energetici (vitamine, sali minerali, acqua) e di composti protettivi (fibra e phytochemicals). Salendo da un piano all’altro si trovano gli alimenti a maggiore densità energetica e pertanto da consumare in minore quantità, al fine di ridurre il sovrappeso e prevenire l’obesità e le patologie metaboliche. ariannabonfiglio.com 82
  • 83. PIRAMIDE ALIMENTARE PIRAMIDE DELL’ATTIVITA’ FISICA Lo stile di vita delle società occidentali è caratterizzato da un progressivo aumento della sedentarietà. spesa energetica consumi organismo alimentari Il 30% del dispendio energetico giornaliero di un soggetto adulto sano dovrebbe essere attribuibile all’attività fisica. Si consiglia di praticare almeno 30 minuti al giorno di attività fisica moderata, corrispondenti più o meno a 3.500 passi per ottenere benefici per la salute. Differenza tra attività sportiva ed attività motoria (usare i propri muscoli per le attività quotidiane, come il camminare e fare le scale). ariannabonfiglio.com 83
  • 88. PIRAMIDE ALIMENTARE-AMBIENTALE Doppia Piramide: favorire scelte alimentari consapevoli Uno strumento ideato per orientare le nostre scelte alimentari in funzione della sostenibilità. 88
  • 89. LE ABITUDINI DEGLI ITALIANI A TAVOLA 89
  • 90. LE ABITUDINI DEGLI ITALIANI A TAVOLA 90
  • 91. LE ABITUDINI DEGLI ITALIANI A TAVOLA 91
  • 92. LE ABITUDINI DEGLI ITALIANI A TAVOLA Rischi di una cattiva alimentazione L’assunzione errata di alimenti, sia nella quantità che nella qualità, può essere uno dei fattori principali nella determinazione di stati patologici quali:  ipertensione arteriosa;  malattie dell’apparato cardiocircolatorio;  sovrappeso e obesità;  malattie metaboliche (aumento colesterolo e trigliceridi ematici);  diabete tipo 2;  osteoporosi;  litiasi biliare e steatosi epatica (fegato grasso);  carie dentarie;  gozzo da carenza iodica;  alcune forme di tumori. Il rischio obesità, in particolare, è determinato oltre che da un eccesso di calorie introdotte, rispetto a quelle consumate, anche da uno stile di vita sedentario. ariannabonfiglio.com 92
  • 94. RIFERIMENTI E CONTATTI GRAZIE! Riferimenti LINEE GUIDA (INRAN)  inran.it LARN (SINU)  sinu.it MIN. SALUTE  salute.gov.it ARIANNA BONFIGLIO Nutrizionista Specialista in Scienze dell’Alimentazione ariannabonfiglio.com facebook.com/Dott.ssa.Bonfiglio.Nutrizionista arianna.bonfiglio@libero.it twitter.com/aribonfiglio