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SCentro Territoriale per l’Inclusione di Verdellino
Sede: Istituto Comprensivo di Verdellino, Largo Cartesio 1 - 24040 Verdellino, Loc. Zingonia
Tel. 035 884516 email: ctiverdellino@scuoleverdellino.it
Centro Territoriale per l’Inclusione
Verdellino
Giovedì, 26 marzo 2015
S
Proposta di PAI unificato
per le 16 scuole afferenti al
CTI di Verdellino
Centro Territoriale per l’Inclusione di Verdellino
Sede: Istituto Comprensivo di Verdellino, Largo Cartesio 1 - 24040 Verdellino, Loc. Zingonia
Tel. 035 884516 email: ctiverdellino@scuoleverdellino.it
SCentro Territoriale per l’Inclusione di Verdellino
Sede: Istituto Comprensivo di Verdellino, Largo Cartesio 1 - 24040 Verdellino, Loc. Zingonia
Tel. 035 884516 email: ctiverdellino@scuoleverdellino.it
Ogni Istituto personalizza la presentazione
con i propri dati
E’ prevista una parte comune a tutte le scuole
ed una relativa ai singoli Istituti
ed alle proprie specificità.
S
Piano Annuale dell’Inclusione
Istituto Comprensivo
«……»
………
Sede dell’I.C.: via….. – telefono 035 …..
“……”
Istituto Comprensivo
“……”
Istituto Comprensivo
Il Piano Annuale dell’Inclusività,
per praticità chiamato P.A.I.,
intende raccogliere, in un quadro organico,
gli interventi messi in atto nella scuola
per favorire lo sviluppo
di un ambiente di apprendimento inclusivo.
Cos’è il PAI
Sono coinvolti diversi soggetti:
- la scuola
- la famiglia
- le agenzie del territorio
- i servizi specialistici
E’ pertanto necessario organizzare e coordinare
tali interventi.
E’ necessario infatti
cogliere e comprendere
il funzionamento di una persona
da diverse prospettive
interconnesse e reciprocamente causali.
Quando i vari fattori (biologici, sociali e culturali)
interagiscono in maniera positiva
è garantito il benessere della persona.
Nel caso contrario
potrebbero originarsi condizioni sfavorevoli
per un sereno percorso didattico-educativo.
E’ fondamentale non dare mai niente per scontato
e trovare il modo di dare spazio ed opportunità
a tutti gli alunni,
considerando le peculiarità di ciascuno,
dalle fragilità alle eccellenze.
E’ infatti compito dei docenti
intervenire in “maniera adeguata”
per rispondere ai bisogni degli alunni,
se necessario anche
predisponendo attività personalizzate,
come già previsto dalla Legge 53 del 2003.
L’identificazione degli alunni che manifestano fragilità
non deve avvenire solo sulla base
di un’eventuale certificazione.
I docenti
hanno la responsabilità di individuare
l’eterogeneità dei bisogni
ed attuare di conseguenza idonei percorsi.
Tale concezione prevede la possibilità
che nel corso della propria vita
ogni persona possa manifestare una fragilità,
anche temporanea e per qualsiasi causa,
che necessita di una “presa in carico”
da parte della scuola
flessibile, integrata e dinamica.
Pertanto,
l’obiettivo fondamentale è…
mettere l’alunno
 al centro dell’azione educativa
 vero protagonista del suo percorso di crescita
Il PAI costituisce una parte fondamentale del POF.
Ribadisce infatti
alcuni concetti fondamentali
in esso contenuti.
PIANO ANNUALE DELL’INCLUSIONE
“Una scuola che “include” è una scuola che “pensa” e che “progetta”
tenendo a mente proprio tutti.
Una scuola che non si deve muovere sempre
nella condizione di emergenza,
in risposta cioè al bisogno di un alunno con delle specificità
che si differenziano da quelle della maggioranza degli alunni
“normali” della scuola.
Una scuola inclusiva è una scuola che si deve muovere
sul binario del miglioramento organizzativo
perché nessun alunno sia sentito come non appartenente,
non pensato e quindi non accolto.”
(P. Sandri, Scuola di qualità e inclusione)
(Ogni Istituto inserisce le proprie scelte educative)
Scelte educative
……
GLI SPAZI
Obiettivo:
creare un ambiente di apprendimento inclusivo,
attento a tutte le diversità.
“La diversità come ricchezza”Ogni persona è unica,
speciale, diversa dall'altra,
così come diversa
è la sua storia scolastica,
familiare e relazionale.
un patrimonio della comunità
da valorizzare come ricchezza,
ma che a volte viene ancora “vista”
come una difficoltà,
un ostacolo da scavalcare,
un pericolo da arginare.
La diversità è infatti
Ogni studente,
in un particolare momento
della propria vita
per un tempo indeterminato,
può manifestare un
bisogno educativo speciale.
È pertanto necessario
cercare di sviluppare in tutti
uno spirito accogliente,
che aiuti i singoli a porsi
in un’ottica di ascolto ed apertura,
con l’obiettivo di
conoscere e scoprire l’altro
senza dare nulla per scontato.
Per questo occorre rivalutare
il contesto
in cui gli alunni sono inseriti,
e l'ambiente socio culturale e
relazionale che rappresenta
lo stimolo o la negazione
all'inclusività.
È proprio attraverso il lavoro sul
contesto,
che si promuove
la partecipazione sociale ed il
coinvolgimento delle persone
che si trovano
in una situazione di fragilità.
Nel 2001 infatti l’Organizzazione Mondiale della Sanità
è pervenuta alla stesura della Classificazione
Internazionale del Funzionamento,
della Disabilità e della Salute (ICF),
che individua la disabilità come
il risultato della relazione tra condizione di salute,
fattori personali e ambientali.
Parlare della dimensione inclusiva della
scuola significa perciò
progettare un lavoro scolastico
che consideri costantemente
le implicazioni e gli esiti di tali relazioni.
Occorre quindi partire dall'ambiente,
intervenendo affinché si possa
eliminare o diminuire
ciò che limita la realizzazione della
persona in ogni suo aspetto:
relazionale, cognitivo e lavorativo.
Ogni istituto inserisce una breve
sintesi dei diversi plessi
(si allega un possibile esempio)
L’Istituto Comprensivo è costituito da
un totale di ….. plessi,
…. della scuola primaria
e …. della secondaria di primo
grado, guidati dal Dirigente
Scolastico,
prof. ……..
“……..”
Primaria di …….
n°…. ore settimanali
senza la mensa
n°…. ore settimanali
- dalle ore ….. alle ore …..
attività didattica
- dalle ….. alle …….
mensa e dopo-mensa
- dalle ….. alle …..:
attività didattica
oppure
“…….”
0
2
4
6
8
10
12
14
16
18
20
classe 1 classe 2 classe 3 classe 4 classe 5
n° classi
n° alunni
maschi
femmine
Plesso ……
tempo ordinario:
tempo prolungato:
n°… ore settimanali
fino ad un massimo di
n°… ore settimanali
solo al mattino
dalle …. alle ….
con …. rientri
pomeridiani
dalle …. alle ….
Secondaria di Primo Grado
“…..”
classe 1 classe 2 classe 3
2 2 2
50 50 50
20 20 20
30 30 30
n° classi n° alunni maschi femmine
Tutti i gruppi di lavoro della scuola
contribuiscono alla costruzione di un
POF unico
assumendo come principio ispiratore
la realizzazione di un ambiente
inclusivo che risponda
a bisogni ed aspettative di tutti,
nessuno escluso.
P.A.I.
P.A.I.
Il presente Piano Annuale di Inclusione (PAI)
predisposto dal G.L.I.
dell’Istituto Comprensivo “…..”
di ……,
può essere definito
“work in progress”.
un documento in continua evoluzione,
un progetto di lavoro, una sorta di prontuario,
una guida, un faro che illumina il cammino
per favorire il continuo sviluppo di un clima accogliente
e predisposto all’ascolto dei diversi bisogni,
non solo degli alunni che manifestano
Bisogni Educativi Speciali,
ma di tutti:
studenti, famiglie, personale docente e non docente.
Rappresenta infatti
l’aspetto quantitativo
della popolazione scolastica
 esplicita
le informazioni qualitative
relative al contesto
 analizza
principi, criteri e strategie
utili per favorire
il processo di inclusione
 definisce
- compiti e ruoli delle figure
operanti nell’Istituto
- le azioni e le metodologie
ritenute
più indicate per facilitare
l’attuazione di un efficace
percorso didattico-educativo
 chiarisce
uno strumento di lavoro
dinamico, funzionale,
da rivisitare annualmente e che,
a partire dalla specificità
di ciascun alunno,
si propone di documentare e diffondere
buone pratiche in atto nella scuola.
Costituisce quindi
in itinere si arricchirà di
protocolli burocratici,
amministrativi, comunicativi,
educativi, didattici e sociali
che di anno in anno costituiranno
l’archivio storico, ma anche
la guida operativa dell’Istituto.
Inoltre…
P.A.I.
I dati di seguito riportati
sono inseriti casualmente
(non hanno perciò alcun valore)
per permettere a ciascuna scuola
di modificarli con i propri.
Saranno poi utilizzati per definire il PAI
degli Istituti afferenti al CTI di Verdellino.
il quadro generale
dell’Istituto Comprensivo
“…..” di ……..,
può essere sintetizzato come di
seguito indicato
Al ……. 2015
P.A.I.
Alunni
Numero alunni
Primaria, 200
Secondaria, 150
Alunni
Primaria/Secondaria – maschi e femmine
0
10
20
30
40
50
60
70
80
50
80
50
70
Primaria
Secondaria
Alunni
Primaria/Secondaria – suddivisi per classe
classe 1 classe 2 classe 3 classe 4 classe 5
30
20
25
35
22
50
55
44
0 0
Primaria Secondaria
Alunni
Primaria/Secondaria – suddivisi per plesso
30
30
45
35
20
A B C 1 2
Ancora alunni
maschi e femmine – suddivisi per plesso
0
5
10
15
20
25
30
35
40
45
Classe 1 Classe 2 Classe 3 Classe 4 Classe 5
Plesso A maschi Plesso A femmine Plesso B maschi Plesso B femmine
Plesso C maschi Plesso C femmine Sede 1 maschi Sede 1 femmine
Sede 2 maschi Sede 2 femmine
Classi
Diversità!!!
Classi
Primaria, 50
Secondaria, 22
Classi
suddivise per ordine di scuola
Primaria
Secondaria
5
8
6
6
7
7
8
0
7
0
Classe 1 Classe 2 Classe 3 Classe 4 Classe 5
33 21
totale
54
classi
Classi
suddivise per plesso
0
1
2
3
4
5
A B C 1 2
classe 1 Classe 2 Classe 3 Classe 4 Classe 5
Alunni
con Bisogni Educativi Speciali
Alunni con
Bisogni Educativi Speciali
DVA, 45
DSA, 30
Altri BES, 42
Alunni con BES
0
2
4
6
8
10
12
14
16
18
20
DVA DSA Altri BES
primaria maschi
primaria femmine
secondaria maschi
secondaria femmine
Alunni con BES
0
2
4
6
8
10
12
14
16
18
DVA DSA Altri BES
A maschi
A femmine
B maschi
B femmine
C maschi
C femmine
1 maschi
1 femmine
2 maschi
2 femmine
Risorsa aggiuntiva nelle classi
con alunni DVA
solo docente
sostegno
docente
sostegno e
ass.
educatore
solo ass.
educatore
docente
sostegno e
SPIDS
senza
supporto
8
12
10
0
1
15 16
12
3
2
Primaria Secondaria
Docenti
Docenti in servizio nell’I.C.
“…..”
Tempo
indeterminato
85%
Tempo
determinato
15%
Docenti in servizio ….
Docenti in servizio
14%
86%
maschi
femmine
Docenti a tempo indeterminato
78%
18%
2% 2%
curriculari
di sostegno
lingua comunitaria
religione
Docenti a tempo determinato
17%
69%
4% 10%
curriculari di sostegno di religione spezzoni
Docenti in servizio
Primaria
89%
11%
Tempo indeterminato
Tempo determinato
Docenti Primaria in servizio
9%
91%
Maschi
Femmine
Docenti in servizio
Secondaria
25%
75%
Tempo determinato
Tempo indeterminato
Docenti in servizio
Secondaria
29%
71%
Maschi
Femmine
Altre figure
Assistenti
educatori
maschi
Assistenti
educatori
femmine
Istruttori SPIDS
femmine
Educatori
professionali
femmine
Personale amministrativo
DSGA
Amministrativi a
tempo pieno
Amministrativi a
tempo parziale
Collaboratori scolastici
0
1
2
3
4
5
A B C 1 2
Maschi Femmine
Personale docente
con incarichi specifici
Collaboratore
del DS, 1
Responsabile di
plesso, 5
Funzione
strumentale, 5
Referenti
progetti, 4
Tutor anno di
prova, 3
Tutor per
tirocinanti, 2
Non solo dati……..
Dietro ogni numero c’è un mondo,
una diversa realtà
da scoprire e valorizzare.
P.A.I.
Un questionario
come termometro della situazione
Tratto
dall’Index
per
l’Inclusione
e
liberamente
modificato
Dall’Index per l’Inclusione…
“Iniziare il percorso
è già un primo passo
verso l’Inclusione”
QUESTIONARIO
PER I
GENITORI
QUESTIONARIO PER I GENITORI
LA SCUOLA DI MIO/A FIGLIO/A……
molto
d’accordo
d’accordo
abbastanza
d’accordo
poco
d’accordo
perniente
d’accordo
1. Generalmente mio/a figlio/a è contento/a di andare a scuola
2. Mio/a figlio/a sta imparando molto in questa scuola
3. La mia percezione è che in classe, tra i ragazzi, ci sia un clima positivo
4. Quando mio/a figlio/a è a scuola, sono tranquillo/a
5. Docenti e studenti hanno un buon rapporto di fiducia e collaborazione
6. Sono contento/a degli insegnanti di mio/a figlio/a
7. Quando faccio un colloquio con gli insegnanti mi sento ascoltato/a ed accolto/a
8. Docenti e genitori costruiscono insieme il progetto educativo e collaborano per la
sua realizzazione
9. La scuola mi tiene informato/a rispetto alla vita scolastica (dinamiche di classe,
proposte formative, ecc.)
QUESTIONARIO PER I GENITORI
LA SCUOLA DI MIO/A FIGLIO/A…… (seconda parte)
molto
d’accordo
d’accordo
abbastanza
d’accordo
poco
d’accordo
perniente
d’accordo
10. I docenti cercano di rispettare e valorizzare le peculiarità di ciascun alunno/a
11. Trovo positivo che mio/a figlio/a condivida il percorso scolastico con compagni
che gli permettono di confrontarsi con le differenti diversità
12. La mia percezione è che tutti siano ben accolti in questa scuola
13. Se la percezione è di un clima poco accogliente, quale parte dell’organigramma
ha evidenziato una fragilità
1) Altri genitori
2) Docenti
3) Collaboratori scolastici
4) Personale di segreteria
5) Dirigenza
1
2
3
4
5
14. Gli studenti con fragilità sono ben integrati nel gruppo classe, in un clima di serena
accoglienza
15. I docenti considerano prioritari il percorso e l’impegno, rispetto ai punteggi
ottenuti nelle verifiche
16. Gli alunni sono stimolati ad aiutarsi quando sono in difficoltà
QUESTIONARIO PER I GENITORI
LA SCUOLA DI MIO/A FIGLIO/A…… (terza parte)
molto
d’accordo
d’accordo
abbastanza
d’accordo
poco
d’accordo
perniente
d’accordo
17. I docenti cercano di sostenere gli studenti anche quando hanno un problema
personale
18. La scuola è pulita e curata
19. Rispetto allo star bene a scuola, penso che i docenti potrebbero attivare una
riflessione sul tema …………..….…. (scrivere l’argomento che si ritiene utile
affrontare)
20. A mio/a figlio/a piace il cibo della mensa
21. Mio/a figlio/a sta bene durante il tempo mensa
22. Ritengo che i compiti a casa siano adeguati, per cui credo che non sia necessario
cambiare niente
23. I compiti a casa sono un’opportunità; aiutano mio/a figlio/a a fissare meglio le
idee
Le tre cose che mi piacciono di più di questa scuola:
Le tre cose che vorrei cambiare di questa scuola:
QUESTIONARIO
PER GLI
ALUNNI
dalla terza elementare in
su
QUESTIONARIO PER GLI ALUNNI
LA MIA SCUOLA
molto
d’accordo
d’accordo
abbastanza
d’accordo
poco
d’accordo
perniente
d’accordo
1. Non vedo l’ora di andare a scuola
2. Quando sono a scuola sto bene
3. Gli insegnanti mi aiutano a stare bene con me stesso e con gli altri
4. Noi studenti andiamo d’accordo tra noi
5. Noi alunni ci aiutiamo l’un l’altro
6. Adulti e studenti vanno d’accordo
7. Mi piace che a scuola ci siano studenti provenienti da ambienti diversi
8. Sto imparando a capire che il mio comportamento influenza il rapporto con gli altri
9. Mi piacciono i miei insegnanti
10. Quando gli insegnanti dichiarano che prenderanno dei provvedimenti, poi
mantengono la parola
QUESTIONARIO PER GLI ALUNNI
LA MIA SCUOLA (terza parte)
molto
d’accordo
d’accordo
abbastanza
d’accordo
poco
d’accordo
perniente
d’accordo
11. Se qualcuno fa il prepotente lo riferisco ad un insegnante
12. Penso che gli insegnanti siano giusti
13. Per gli insegnanti l’impegno messo dagli alunni nelle attività è più importante del
voto preso
14. Se ho un problema o una difficoltà, so che posso contare su un docente che mi
aiuterà
15. Mi piace la maggior parte delle cose che si fanno a scuola
16. Se in classe c’è l’insegnante di sostegno so che posso contare sul suo aiuto
17. Sono capace di capire quando ho fatto un buon lavoro
18. Penso che la quantità de i compiti a casa sia adeguata
19. Penso che i compiti a casa siano utili
QUESTIONARIO PER GLI ALUNNI
LA MIA SCUOLA (terza parte)
moltod’accordo
d’accordo
abbastanza
d’accordo
poco
d’accordo
perniente
d’accordo
20. La scuola è pulita
21. Il cibo della mensa è buono
22. Sto bene durante il tempo mensa
Le tre cose che mi piacciono di più di questa scuola:
Le tre cose che vorrei cambiare di questa scuola:
QUESTIONARIO
PER GLI
ALUNNI
prima e seconda elementare
QUESTIONARIO PER GLI ALUNNI
LA MIA SCUOLA si no
non
so
1. Sono contento di andare a scuola
2. Sto bene a scuola
3.Mi piace la mia scuola
4. Mi piacciono i miei insegnanti
5. A scuola i bambini sono gentili gli uni con gli altri
6. A scuola gli adulti sono gentili con i bambini
7. Mi piace raccontare alla mia famiglia quello che faccio a scuola
8. I bambini si aiutano durante le attività
9. Se ho un problema o una difficoltà posso chiedere aiuto a un adulto
10. Sto imparando molte cose interessanti a scuola
QUESTIONARIO PER GLI ALUNNI
LA MIA SCUOLA Si no
non
so
11. Gli insegnanti mi ascoltano quando parlo
12. I bambini ascoltano quello che dicono gli altri bambini
13. Il cibo della scuola è buono
14. Sto bene durante il tempo mensa
Le tre cose che mi piacciono di più di questa scuola:
Le tre cose che vorrei cambiare di questa scuola:
Questionario
PER IL
PERSONALE
SCOLASTICO
QUESTIONARIO
PER IL PERSONALE SCOLASTICO
Si prega di indicare da quanti anni svolge il proprio ruolo all’interno dell’attuale scuola
☐da quest’anno ☐da 1 a 3 anni ☐da 3 a 5 anni ☐da 5 a 10 anni ☐da più di 10
anni
A1 - CREARE CULTURE INCLUSIVE: Costruire comunità
moltod’accordo
d’accordo
abbastanza
d’accordo
poco
d’accordo
perniente
d’accordo
1. Sto bene nell’ambiente scolastico
2. Penso che la scuola sia accogliente con tutti
3. Il rispetto verso gli altri è un obiettivo che tutti cercano di perseguire (personale
docente e non docente, alunni, famiglie)
4. I docenti collaborano tra loro e cercano di instaurare un clima di accoglienza
4. Gli alunni si aiutano l’un l’altro
5. I docenti e le famiglie collaborano
6. I docenti lavorano per sensibilizzare la comunità scolastica alle differenze di vario
genere
7. I docenti sono attenti ad accogliere i vissuti scolastici e familiari degli alunni e ad
offrire il proprio supporto
QUESTIONARIO
PER IL PERSONALE SCOLASTICO
A2 - AFFERMARE VALORI INCLUSIVI
molto
d’accordo
d’accordo
abbastanza
d’accordo
poco
d’accordo
perniente
d’accordo
1.La scuola cerca di sviluppare valori inclusivi condivisi
2. La scuola incoraggia al rispetto e alla valorizzazione del territorio
3. L’inclusione è una possibilità per coinvolgere e responsabilizzare tutti (alunni e
adulti)
4. I docenti cercano di valorizzare tutti gli alunni
5. I docenti incoraggiano minori e adulti a sentirsi bene con se stessi
6. La scuola cerca di favorire lo sviluppo di un clima empatico tra gli alunni
QUESTIONARIO
PER IL PERSONALE SCOLASTICO
B – CREARE POLITICHE INCLUSIVE
molto
d’accordo
d’accordo
abbastanza
d’accordo
poco
d’accordo
perniente
d’accordo
B1: sviluppare la scuola per tutti
1. Le competenze del personale sono riconosciute e valorizzate
2. I nuovi arrivati tra il personale vengono aiutati ad ambientarsi nella scuola
3. La scuola promuove l’accoglienza di tutti
4. La formazione delle classi e dei gruppi rispetta precisi criteri di equità
5. Gli edifici scolastici e le aree circostanti sono organizzati in modo da essere
funzionali a tutti
6. I docenti operano per far sì che quando gli alunni escono dal ciclo scolastico attuale,
risultino ben preparati ad inserirsi in un nuovo contesto
7. La scuola rende le proprie strutture fisicamente accessibili a tutti
QUESTIONARIO
PER IL PERSONALE SCOLASTICO
B – CREARE POLITICHE INCLUSIVE
molto
d’accordo
d’accordo
abbastanza
d’accordo
poco
d’accordo
perniente
d’accordo
B2: organizzare il sostegno alla diversità
1. Tutti i docenti contribuiscono ad attivare forme di sostegno al percorso scolastico
2. Le attività di formazione costituiscono una risorsa per stimolare il personale
scolastico ad accogliere e valorizzare le differenze degli alunni
3. La scuola sostiene la continuità educativa nei confronti degli alunni
4. I docenti ricorrono in maniera adeguata alle misure disciplinari punitive
5. Gli ostacoli emotivi rispetto all’accesso e alla frequenza scolastica vengono
riconosciuti e gestiti
QUESTIONARIO
PER IL PERSONALE SCOLASTICO
C. SVILUPPARE PRATICHE INCLUSIVE
molto
d’accordo
d’accordo
abbastanza
d’accordo
poco
d’accordo
perniente
d’accordo
C1: costruire curricoli per tutti
1. I docenti guidano gli alunni a riflettere su come e perché le persone si spostano sia
nel contesto locale che in quello globale
2. I docenti guidano gli alunni a riflettere sull’importanza della salute e delle relazioni
3. I docenti guidano gli alunni a riflettere sull’importanza della comunicazione e delle
tecnologie per la comunicazione
4. I docenti guidano gli alunni ad avvicinarsi alla letteratura, alla musica, all’arte e
danno vita a creazioni personali
5. Gli alunni sono sostenuti nella scoperta delle loro attitudini e guidati a riflettere
sull’importanza della futura scelta in campo lavorativo
6. I docenti guidano gli alunni a riflettere su concetti importanti, quali l’etica, il potere
e la democrazia
QUESTIONARIO
PER IL PERSONALE SCOLASTICO
C. SVILUPPARE PRATICHE INCLUSIVE
molto
d’accordo
d’accordo
abbastanza
d’accordo
poco
d’accordo
perniente
d’accordo
C2: coordinare l’apprendimento
1. Gli alunni sono incoraggiati ad aver fiducia nelle proprie capacità
2. I docenti progettano le attività per l’apprendimento tenendo conto delle capacità di
tutti gli alunni
3. I docenti cercano di coinvolgere tutti gli alunni nel proprio percorso di
apprendimento
4. I docenti cercano di valorizzare l’apprendimento cooperativo
5. I docenti, in fase valutativa, tengono conto del percorso dei singoli alunni
6. I docenti collaborano attivamente nel progettare, attivare e valutare il percorso degli alunni
7. I docenti per le attività di sostegno sono contitolari nelle classi in cui operano, pertanto
partecipano attivamente alla costruzione del progetto didattico-educativo della classe
8. I docenti, nel proporre attività da svolgere a casa, tengono conto delle abilità degli alunni
9. Le attività di studio a casa, sono proposte in maniera equilibrata, tenendo conto del carico
di lavoro richiesto
QUESTIONARIO
PER IL PERSONALE SCOLASTICO
RIFLESSIONI PERSONALI
Le tre cose che mi piacciono di più di questa scuola
Le tre cose che mi piacerebbe venissero prese in considerazione per un futuro piano di miglioramento
SUGGERIMENTI UTILI:
P.A.I.
Ogni istituto inserisce i propri
obiettivi di miglioramento
Non bisogna compilare tutti i riquadri di
progettazione,
ma solamente quelli sui quali si decide di intervenire
“Work in progress”
I nostri obiettivi
di
miglioramento
Obiettivi di incremento dell’inclusività
proposti per il prossimo anno
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento
inclusivo
(chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.)
Le modalità di intervento prevedono vari livelli:
- azione del singolo docente
- coinvolgimento del coordinatore di classe
- quando necessario, condivisione all’interno dell’equipe/consiglio di classe delle
situazioni di fragilità emergenti
- se necessario, coinvolgimento del responsabile di plesso e/o del docente
referente per i BES
Il Dirigente Scolastico viene sempre messo al corrente delle diverse situazioni
emerse.
(si allegano ruoli e compiti specifici delle diverse figure operanti all’interno dell’Istituto)
Obiettivi di incremento dell’inclusività
proposti per il prossimo anno
Si allegano ruoli e compiti specifici delle diverse figure/organi istituzionali
operanti nell’Istituto
preposti per una specifica attenzione all’inclusione.
DIRIGENTE SCOLASTICO
COLLABORATORE DEL DIRIGENTE
FUNZIONE STRUMENTALE PER I BES
G.L.I.
CONSIGLIO DI CLASSE - TEAM DEI DOCENTI
DOCENTI DI SOSTEGNO
ASSISTENTI EDUCATORI
COLLEGIO DOCENTI
Obiettivi di incremento dell’inclusività
proposti per il prossimo anno
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e
aggiornamento degli insegnanti
Obiettivi di incremento dell’inclusività
proposti per il prossimo anno
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi
inclusive
Obiettivi di incremento dell’inclusività
proposti per il prossimo anno
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno
della scuola
Obiettivi di incremento dell’inclusività
proposti per il prossimo anno
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno
della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti
Obiettivi di incremento dell’inclusività
proposti per il prossimo anno
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel
partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle
attività educative
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proposti per il prossimo anno
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proposti per il prossimo anno
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono
l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi
ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.
LAVORI IN CORSO…..
I Progetti attivi
E PER CONCLUDERE…..
Ogni
suggerimento
è sempre
ben gradito,
soprattutto se fatto
in un’ottica di
fiducia, stima e
“Il problema può anche non esserci
se lo si guarda da una prospettiva
diversa”.
Scuola e famiglia
devono essere vincenti insieme
senza voler “vincere”!
GRAZIE PER
L’ATTENZIONE!
G.L.I.
Per garantire una buona “politica per l’inclusione”
la Direttiva Ministeriale del 27 Dicembre 2012
individua nel G.L.I. l’organo istituzionale
preposto a tale funzione.
G.L.I.
Ogni Istituto inserisce i propri dati
………
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Presentazione PAI ver. 3/2015

  • 1. SCentro Territoriale per l’Inclusione di Verdellino Sede: Istituto Comprensivo di Verdellino, Largo Cartesio 1 - 24040 Verdellino, Loc. Zingonia Tel. 035 884516 email: ctiverdellino@scuoleverdellino.it Centro Territoriale per l’Inclusione Verdellino Giovedì, 26 marzo 2015
  • 2. S Proposta di PAI unificato per le 16 scuole afferenti al CTI di Verdellino Centro Territoriale per l’Inclusione di Verdellino Sede: Istituto Comprensivo di Verdellino, Largo Cartesio 1 - 24040 Verdellino, Loc. Zingonia Tel. 035 884516 email: ctiverdellino@scuoleverdellino.it
  • 3. SCentro Territoriale per l’Inclusione di Verdellino Sede: Istituto Comprensivo di Verdellino, Largo Cartesio 1 - 24040 Verdellino, Loc. Zingonia Tel. 035 884516 email: ctiverdellino@scuoleverdellino.it Ogni Istituto personalizza la presentazione con i propri dati E’ prevista una parte comune a tutte le scuole ed una relativa ai singoli Istituti ed alle proprie specificità.
  • 4. S Piano Annuale dell’Inclusione Istituto Comprensivo «……» ……… Sede dell’I.C.: via….. – telefono 035 …..
  • 7.
  • 8. Il Piano Annuale dell’Inclusività, per praticità chiamato P.A.I., intende raccogliere, in un quadro organico, gli interventi messi in atto nella scuola per favorire lo sviluppo di un ambiente di apprendimento inclusivo. Cos’è il PAI
  • 9. Sono coinvolti diversi soggetti: - la scuola - la famiglia - le agenzie del territorio - i servizi specialistici E’ pertanto necessario organizzare e coordinare tali interventi.
  • 10. E’ necessario infatti cogliere e comprendere il funzionamento di una persona da diverse prospettive interconnesse e reciprocamente causali.
  • 11. Quando i vari fattori (biologici, sociali e culturali) interagiscono in maniera positiva è garantito il benessere della persona. Nel caso contrario potrebbero originarsi condizioni sfavorevoli per un sereno percorso didattico-educativo.
  • 12. E’ fondamentale non dare mai niente per scontato e trovare il modo di dare spazio ed opportunità a tutti gli alunni, considerando le peculiarità di ciascuno, dalle fragilità alle eccellenze.
  • 13. E’ infatti compito dei docenti intervenire in “maniera adeguata” per rispondere ai bisogni degli alunni, se necessario anche predisponendo attività personalizzate, come già previsto dalla Legge 53 del 2003.
  • 14. L’identificazione degli alunni che manifestano fragilità non deve avvenire solo sulla base di un’eventuale certificazione. I docenti hanno la responsabilità di individuare l’eterogeneità dei bisogni ed attuare di conseguenza idonei percorsi.
  • 15. Tale concezione prevede la possibilità che nel corso della propria vita ogni persona possa manifestare una fragilità, anche temporanea e per qualsiasi causa, che necessita di una “presa in carico” da parte della scuola flessibile, integrata e dinamica.
  • 16. Pertanto, l’obiettivo fondamentale è… mettere l’alunno  al centro dell’azione educativa  vero protagonista del suo percorso di crescita
  • 17.
  • 18. Il PAI costituisce una parte fondamentale del POF. Ribadisce infatti alcuni concetti fondamentali in esso contenuti.
  • 19. PIANO ANNUALE DELL’INCLUSIONE “Una scuola che “include” è una scuola che “pensa” e che “progetta” tenendo a mente proprio tutti. Una scuola che non si deve muovere sempre nella condizione di emergenza, in risposta cioè al bisogno di un alunno con delle specificità che si differenziano da quelle della maggioranza degli alunni “normali” della scuola. Una scuola inclusiva è una scuola che si deve muovere sul binario del miglioramento organizzativo perché nessun alunno sia sentito come non appartenente, non pensato e quindi non accolto.” (P. Sandri, Scuola di qualità e inclusione)
  • 20. (Ogni Istituto inserisce le proprie scelte educative)
  • 22. GLI SPAZI Obiettivo: creare un ambiente di apprendimento inclusivo, attento a tutte le diversità.
  • 23.
  • 24. “La diversità come ricchezza”Ogni persona è unica, speciale, diversa dall'altra, così come diversa è la sua storia scolastica, familiare e relazionale.
  • 25. un patrimonio della comunità da valorizzare come ricchezza, ma che a volte viene ancora “vista” come una difficoltà, un ostacolo da scavalcare, un pericolo da arginare. La diversità è infatti
  • 26. Ogni studente, in un particolare momento della propria vita per un tempo indeterminato, può manifestare un bisogno educativo speciale.
  • 27. È pertanto necessario cercare di sviluppare in tutti uno spirito accogliente, che aiuti i singoli a porsi in un’ottica di ascolto ed apertura, con l’obiettivo di conoscere e scoprire l’altro senza dare nulla per scontato.
  • 28. Per questo occorre rivalutare il contesto in cui gli alunni sono inseriti, e l'ambiente socio culturale e relazionale che rappresenta lo stimolo o la negazione all'inclusività.
  • 29. È proprio attraverso il lavoro sul contesto, che si promuove la partecipazione sociale ed il coinvolgimento delle persone che si trovano in una situazione di fragilità.
  • 30. Nel 2001 infatti l’Organizzazione Mondiale della Sanità è pervenuta alla stesura della Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute (ICF), che individua la disabilità come il risultato della relazione tra condizione di salute, fattori personali e ambientali.
  • 31. Parlare della dimensione inclusiva della scuola significa perciò progettare un lavoro scolastico che consideri costantemente le implicazioni e gli esiti di tali relazioni.
  • 32. Occorre quindi partire dall'ambiente, intervenendo affinché si possa eliminare o diminuire ciò che limita la realizzazione della persona in ogni suo aspetto: relazionale, cognitivo e lavorativo.
  • 33. Ogni istituto inserisce una breve sintesi dei diversi plessi (si allega un possibile esempio)
  • 34. L’Istituto Comprensivo è costituito da un totale di ….. plessi, …. della scuola primaria e …. della secondaria di primo grado, guidati dal Dirigente Scolastico, prof. ……..
  • 35. “……..” Primaria di ……. n°…. ore settimanali senza la mensa n°…. ore settimanali - dalle ore ….. alle ore ….. attività didattica - dalle ….. alle ……. mensa e dopo-mensa - dalle ….. alle …..: attività didattica oppure
  • 36. “…….” 0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 classe 1 classe 2 classe 3 classe 4 classe 5 n° classi n° alunni maschi femmine
  • 37. Plesso …… tempo ordinario: tempo prolungato: n°… ore settimanali fino ad un massimo di n°… ore settimanali solo al mattino dalle …. alle …. con …. rientri pomeridiani dalle …. alle …. Secondaria di Primo Grado
  • 38. “…..” classe 1 classe 2 classe 3 2 2 2 50 50 50 20 20 20 30 30 30 n° classi n° alunni maschi femmine
  • 39. Tutti i gruppi di lavoro della scuola contribuiscono alla costruzione di un POF unico assumendo come principio ispiratore la realizzazione di un ambiente inclusivo che risponda a bisogni ed aspettative di tutti, nessuno escluso.
  • 41. P.A.I. Il presente Piano Annuale di Inclusione (PAI) predisposto dal G.L.I. dell’Istituto Comprensivo “…..” di ……, può essere definito “work in progress”.
  • 42. un documento in continua evoluzione, un progetto di lavoro, una sorta di prontuario, una guida, un faro che illumina il cammino per favorire il continuo sviluppo di un clima accogliente e predisposto all’ascolto dei diversi bisogni, non solo degli alunni che manifestano Bisogni Educativi Speciali, ma di tutti: studenti, famiglie, personale docente e non docente. Rappresenta infatti
  • 43. l’aspetto quantitativo della popolazione scolastica  esplicita
  • 44. le informazioni qualitative relative al contesto  analizza
  • 45. principi, criteri e strategie utili per favorire il processo di inclusione  definisce
  • 46. - compiti e ruoli delle figure operanti nell’Istituto - le azioni e le metodologie ritenute più indicate per facilitare l’attuazione di un efficace percorso didattico-educativo  chiarisce
  • 47. uno strumento di lavoro dinamico, funzionale, da rivisitare annualmente e che, a partire dalla specificità di ciascun alunno, si propone di documentare e diffondere buone pratiche in atto nella scuola. Costituisce quindi
  • 48. in itinere si arricchirà di protocolli burocratici, amministrativi, comunicativi, educativi, didattici e sociali che di anno in anno costituiranno l’archivio storico, ma anche la guida operativa dell’Istituto. Inoltre…
  • 50. I dati di seguito riportati sono inseriti casualmente (non hanno perciò alcun valore) per permettere a ciascuna scuola di modificarli con i propri. Saranno poi utilizzati per definire il PAI degli Istituti afferenti al CTI di Verdellino.
  • 51. il quadro generale dell’Istituto Comprensivo “…..” di …….., può essere sintetizzato come di seguito indicato Al ……. 2015
  • 55. Alunni Primaria/Secondaria – maschi e femmine 0 10 20 30 40 50 60 70 80 50 80 50 70 Primaria Secondaria
  • 56. Alunni Primaria/Secondaria – suddivisi per classe classe 1 classe 2 classe 3 classe 4 classe 5 30 20 25 35 22 50 55 44 0 0 Primaria Secondaria
  • 57. Alunni Primaria/Secondaria – suddivisi per plesso 30 30 45 35 20 A B C 1 2
  • 58. Ancora alunni maschi e femmine – suddivisi per plesso 0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 Classe 1 Classe 2 Classe 3 Classe 4 Classe 5 Plesso A maschi Plesso A femmine Plesso B maschi Plesso B femmine Plesso C maschi Plesso C femmine Sede 1 maschi Sede 1 femmine Sede 2 maschi Sede 2 femmine
  • 61. Classi suddivise per ordine di scuola Primaria Secondaria 5 8 6 6 7 7 8 0 7 0 Classe 1 Classe 2 Classe 3 Classe 4 Classe 5 33 21 totale 54 classi
  • 62. Classi suddivise per plesso 0 1 2 3 4 5 A B C 1 2 classe 1 Classe 2 Classe 3 Classe 4 Classe 5
  • 64. Alunni con Bisogni Educativi Speciali DVA, 45 DSA, 30 Altri BES, 42
  • 65. Alunni con BES 0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 DVA DSA Altri BES primaria maschi primaria femmine secondaria maschi secondaria femmine
  • 66. Alunni con BES 0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 DVA DSA Altri BES A maschi A femmine B maschi B femmine C maschi C femmine 1 maschi 1 femmine 2 maschi 2 femmine
  • 67. Risorsa aggiuntiva nelle classi con alunni DVA solo docente sostegno docente sostegno e ass. educatore solo ass. educatore docente sostegno e SPIDS senza supporto 8 12 10 0 1 15 16 12 3 2 Primaria Secondaria
  • 69. Docenti in servizio nell’I.C. “…..” Tempo indeterminato 85% Tempo determinato 15% Docenti in servizio ….
  • 71. Docenti a tempo indeterminato 78% 18% 2% 2% curriculari di sostegno lingua comunitaria religione
  • 72. Docenti a tempo determinato 17% 69% 4% 10% curriculari di sostegno di religione spezzoni
  • 73. Docenti in servizio Primaria 89% 11% Tempo indeterminato Tempo determinato
  • 74. Docenti Primaria in servizio 9% 91% Maschi Femmine
  • 75. Docenti in servizio Secondaria 25% 75% Tempo determinato Tempo indeterminato
  • 78. Personale amministrativo DSGA Amministrativi a tempo pieno Amministrativi a tempo parziale
  • 80. Personale docente con incarichi specifici Collaboratore del DS, 1 Responsabile di plesso, 5 Funzione strumentale, 5 Referenti progetti, 4 Tutor anno di prova, 3 Tutor per tirocinanti, 2
  • 81. Non solo dati…….. Dietro ogni numero c’è un mondo, una diversa realtà da scoprire e valorizzare.
  • 83. Un questionario come termometro della situazione Tratto dall’Index per l’Inclusione e liberamente modificato
  • 84. Dall’Index per l’Inclusione… “Iniziare il percorso è già un primo passo verso l’Inclusione”
  • 86. QUESTIONARIO PER I GENITORI LA SCUOLA DI MIO/A FIGLIO/A…… molto d’accordo d’accordo abbastanza d’accordo poco d’accordo perniente d’accordo 1. Generalmente mio/a figlio/a è contento/a di andare a scuola 2. Mio/a figlio/a sta imparando molto in questa scuola 3. La mia percezione è che in classe, tra i ragazzi, ci sia un clima positivo 4. Quando mio/a figlio/a è a scuola, sono tranquillo/a 5. Docenti e studenti hanno un buon rapporto di fiducia e collaborazione 6. Sono contento/a degli insegnanti di mio/a figlio/a 7. Quando faccio un colloquio con gli insegnanti mi sento ascoltato/a ed accolto/a 8. Docenti e genitori costruiscono insieme il progetto educativo e collaborano per la sua realizzazione 9. La scuola mi tiene informato/a rispetto alla vita scolastica (dinamiche di classe, proposte formative, ecc.)
  • 87. QUESTIONARIO PER I GENITORI LA SCUOLA DI MIO/A FIGLIO/A…… (seconda parte) molto d’accordo d’accordo abbastanza d’accordo poco d’accordo perniente d’accordo 10. I docenti cercano di rispettare e valorizzare le peculiarità di ciascun alunno/a 11. Trovo positivo che mio/a figlio/a condivida il percorso scolastico con compagni che gli permettono di confrontarsi con le differenti diversità 12. La mia percezione è che tutti siano ben accolti in questa scuola 13. Se la percezione è di un clima poco accogliente, quale parte dell’organigramma ha evidenziato una fragilità 1) Altri genitori 2) Docenti 3) Collaboratori scolastici 4) Personale di segreteria 5) Dirigenza 1 2 3 4 5 14. Gli studenti con fragilità sono ben integrati nel gruppo classe, in un clima di serena accoglienza 15. I docenti considerano prioritari il percorso e l’impegno, rispetto ai punteggi ottenuti nelle verifiche 16. Gli alunni sono stimolati ad aiutarsi quando sono in difficoltà
  • 88. QUESTIONARIO PER I GENITORI LA SCUOLA DI MIO/A FIGLIO/A…… (terza parte) molto d’accordo d’accordo abbastanza d’accordo poco d’accordo perniente d’accordo 17. I docenti cercano di sostenere gli studenti anche quando hanno un problema personale 18. La scuola è pulita e curata 19. Rispetto allo star bene a scuola, penso che i docenti potrebbero attivare una riflessione sul tema …………..….…. (scrivere l’argomento che si ritiene utile affrontare) 20. A mio/a figlio/a piace il cibo della mensa 21. Mio/a figlio/a sta bene durante il tempo mensa 22. Ritengo che i compiti a casa siano adeguati, per cui credo che non sia necessario cambiare niente 23. I compiti a casa sono un’opportunità; aiutano mio/a figlio/a a fissare meglio le idee Le tre cose che mi piacciono di più di questa scuola: Le tre cose che vorrei cambiare di questa scuola:
  • 90. QUESTIONARIO PER GLI ALUNNI LA MIA SCUOLA molto d’accordo d’accordo abbastanza d’accordo poco d’accordo perniente d’accordo 1. Non vedo l’ora di andare a scuola 2. Quando sono a scuola sto bene 3. Gli insegnanti mi aiutano a stare bene con me stesso e con gli altri 4. Noi studenti andiamo d’accordo tra noi 5. Noi alunni ci aiutiamo l’un l’altro 6. Adulti e studenti vanno d’accordo 7. Mi piace che a scuola ci siano studenti provenienti da ambienti diversi 8. Sto imparando a capire che il mio comportamento influenza il rapporto con gli altri 9. Mi piacciono i miei insegnanti 10. Quando gli insegnanti dichiarano che prenderanno dei provvedimenti, poi mantengono la parola
  • 91. QUESTIONARIO PER GLI ALUNNI LA MIA SCUOLA (terza parte) molto d’accordo d’accordo abbastanza d’accordo poco d’accordo perniente d’accordo 11. Se qualcuno fa il prepotente lo riferisco ad un insegnante 12. Penso che gli insegnanti siano giusti 13. Per gli insegnanti l’impegno messo dagli alunni nelle attività è più importante del voto preso 14. Se ho un problema o una difficoltà, so che posso contare su un docente che mi aiuterà 15. Mi piace la maggior parte delle cose che si fanno a scuola 16. Se in classe c’è l’insegnante di sostegno so che posso contare sul suo aiuto 17. Sono capace di capire quando ho fatto un buon lavoro 18. Penso che la quantità de i compiti a casa sia adeguata 19. Penso che i compiti a casa siano utili
  • 92. QUESTIONARIO PER GLI ALUNNI LA MIA SCUOLA (terza parte) moltod’accordo d’accordo abbastanza d’accordo poco d’accordo perniente d’accordo 20. La scuola è pulita 21. Il cibo della mensa è buono 22. Sto bene durante il tempo mensa Le tre cose che mi piacciono di più di questa scuola: Le tre cose che vorrei cambiare di questa scuola:
  • 94. QUESTIONARIO PER GLI ALUNNI LA MIA SCUOLA si no non so 1. Sono contento di andare a scuola 2. Sto bene a scuola 3.Mi piace la mia scuola 4. Mi piacciono i miei insegnanti 5. A scuola i bambini sono gentili gli uni con gli altri 6. A scuola gli adulti sono gentili con i bambini 7. Mi piace raccontare alla mia famiglia quello che faccio a scuola 8. I bambini si aiutano durante le attività 9. Se ho un problema o una difficoltà posso chiedere aiuto a un adulto 10. Sto imparando molte cose interessanti a scuola
  • 95. QUESTIONARIO PER GLI ALUNNI LA MIA SCUOLA Si no non so 11. Gli insegnanti mi ascoltano quando parlo 12. I bambini ascoltano quello che dicono gli altri bambini 13. Il cibo della scuola è buono 14. Sto bene durante il tempo mensa Le tre cose che mi piacciono di più di questa scuola: Le tre cose che vorrei cambiare di questa scuola:
  • 97. QUESTIONARIO PER IL PERSONALE SCOLASTICO Si prega di indicare da quanti anni svolge il proprio ruolo all’interno dell’attuale scuola ☐da quest’anno ☐da 1 a 3 anni ☐da 3 a 5 anni ☐da 5 a 10 anni ☐da più di 10 anni A1 - CREARE CULTURE INCLUSIVE: Costruire comunità moltod’accordo d’accordo abbastanza d’accordo poco d’accordo perniente d’accordo 1. Sto bene nell’ambiente scolastico 2. Penso che la scuola sia accogliente con tutti 3. Il rispetto verso gli altri è un obiettivo che tutti cercano di perseguire (personale docente e non docente, alunni, famiglie) 4. I docenti collaborano tra loro e cercano di instaurare un clima di accoglienza 4. Gli alunni si aiutano l’un l’altro 5. I docenti e le famiglie collaborano 6. I docenti lavorano per sensibilizzare la comunità scolastica alle differenze di vario genere 7. I docenti sono attenti ad accogliere i vissuti scolastici e familiari degli alunni e ad offrire il proprio supporto
  • 98. QUESTIONARIO PER IL PERSONALE SCOLASTICO A2 - AFFERMARE VALORI INCLUSIVI molto d’accordo d’accordo abbastanza d’accordo poco d’accordo perniente d’accordo 1.La scuola cerca di sviluppare valori inclusivi condivisi 2. La scuola incoraggia al rispetto e alla valorizzazione del territorio 3. L’inclusione è una possibilità per coinvolgere e responsabilizzare tutti (alunni e adulti) 4. I docenti cercano di valorizzare tutti gli alunni 5. I docenti incoraggiano minori e adulti a sentirsi bene con se stessi 6. La scuola cerca di favorire lo sviluppo di un clima empatico tra gli alunni
  • 99. QUESTIONARIO PER IL PERSONALE SCOLASTICO B – CREARE POLITICHE INCLUSIVE molto d’accordo d’accordo abbastanza d’accordo poco d’accordo perniente d’accordo B1: sviluppare la scuola per tutti 1. Le competenze del personale sono riconosciute e valorizzate 2. I nuovi arrivati tra il personale vengono aiutati ad ambientarsi nella scuola 3. La scuola promuove l’accoglienza di tutti 4. La formazione delle classi e dei gruppi rispetta precisi criteri di equità 5. Gli edifici scolastici e le aree circostanti sono organizzati in modo da essere funzionali a tutti 6. I docenti operano per far sì che quando gli alunni escono dal ciclo scolastico attuale, risultino ben preparati ad inserirsi in un nuovo contesto 7. La scuola rende le proprie strutture fisicamente accessibili a tutti
  • 100. QUESTIONARIO PER IL PERSONALE SCOLASTICO B – CREARE POLITICHE INCLUSIVE molto d’accordo d’accordo abbastanza d’accordo poco d’accordo perniente d’accordo B2: organizzare il sostegno alla diversità 1. Tutti i docenti contribuiscono ad attivare forme di sostegno al percorso scolastico 2. Le attività di formazione costituiscono una risorsa per stimolare il personale scolastico ad accogliere e valorizzare le differenze degli alunni 3. La scuola sostiene la continuità educativa nei confronti degli alunni 4. I docenti ricorrono in maniera adeguata alle misure disciplinari punitive 5. Gli ostacoli emotivi rispetto all’accesso e alla frequenza scolastica vengono riconosciuti e gestiti
  • 101. QUESTIONARIO PER IL PERSONALE SCOLASTICO C. SVILUPPARE PRATICHE INCLUSIVE molto d’accordo d’accordo abbastanza d’accordo poco d’accordo perniente d’accordo C1: costruire curricoli per tutti 1. I docenti guidano gli alunni a riflettere su come e perché le persone si spostano sia nel contesto locale che in quello globale 2. I docenti guidano gli alunni a riflettere sull’importanza della salute e delle relazioni 3. I docenti guidano gli alunni a riflettere sull’importanza della comunicazione e delle tecnologie per la comunicazione 4. I docenti guidano gli alunni ad avvicinarsi alla letteratura, alla musica, all’arte e danno vita a creazioni personali 5. Gli alunni sono sostenuti nella scoperta delle loro attitudini e guidati a riflettere sull’importanza della futura scelta in campo lavorativo 6. I docenti guidano gli alunni a riflettere su concetti importanti, quali l’etica, il potere e la democrazia
  • 102. QUESTIONARIO PER IL PERSONALE SCOLASTICO C. SVILUPPARE PRATICHE INCLUSIVE molto d’accordo d’accordo abbastanza d’accordo poco d’accordo perniente d’accordo C2: coordinare l’apprendimento 1. Gli alunni sono incoraggiati ad aver fiducia nelle proprie capacità 2. I docenti progettano le attività per l’apprendimento tenendo conto delle capacità di tutti gli alunni 3. I docenti cercano di coinvolgere tutti gli alunni nel proprio percorso di apprendimento 4. I docenti cercano di valorizzare l’apprendimento cooperativo 5. I docenti, in fase valutativa, tengono conto del percorso dei singoli alunni 6. I docenti collaborano attivamente nel progettare, attivare e valutare il percorso degli alunni 7. I docenti per le attività di sostegno sono contitolari nelle classi in cui operano, pertanto partecipano attivamente alla costruzione del progetto didattico-educativo della classe 8. I docenti, nel proporre attività da svolgere a casa, tengono conto delle abilità degli alunni 9. Le attività di studio a casa, sono proposte in maniera equilibrata, tenendo conto del carico di lavoro richiesto
  • 103. QUESTIONARIO PER IL PERSONALE SCOLASTICO RIFLESSIONI PERSONALI Le tre cose che mi piacciono di più di questa scuola Le tre cose che mi piacerebbe venissero prese in considerazione per un futuro piano di miglioramento SUGGERIMENTI UTILI:
  • 104. P.A.I.
  • 105. Ogni istituto inserisce i propri obiettivi di miglioramento Non bisogna compilare tutti i riquadri di progettazione, ma solamente quelli sui quali si decide di intervenire
  • 106. “Work in progress” I nostri obiettivi di miglioramento
  • 107. Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.) Le modalità di intervento prevedono vari livelli: - azione del singolo docente - coinvolgimento del coordinatore di classe - quando necessario, condivisione all’interno dell’equipe/consiglio di classe delle situazioni di fragilità emergenti - se necessario, coinvolgimento del responsabile di plesso e/o del docente referente per i BES Il Dirigente Scolastico viene sempre messo al corrente delle diverse situazioni emerse. (si allegano ruoli e compiti specifici delle diverse figure operanti all’interno dell’Istituto)
  • 108. Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno Si allegano ruoli e compiti specifici delle diverse figure/organi istituzionali operanti nell’Istituto preposti per una specifica attenzione all’inclusione. DIRIGENTE SCOLASTICO COLLABORATORE DEL DIRIGENTE FUNZIONE STRUMENTALE PER I BES G.L.I. CONSIGLIO DI CLASSE - TEAM DEI DOCENTI DOCENTI DI SOSTEGNO ASSISTENTI EDUCATORI COLLEGIO DOCENTI
  • 109. Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti
  • 110. Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive
  • 111. Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola
  • 112. Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti
  • 113. Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative
  • 114. Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi
  • 115. Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno Valorizzazione delle risorse esistenti
  • 116. Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione
  • 117. Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.
  • 118. LAVORI IN CORSO….. I Progetti attivi
  • 119. E PER CONCLUDERE….. Ogni suggerimento è sempre ben gradito, soprattutto se fatto in un’ottica di fiducia, stima e “Il problema può anche non esserci se lo si guarda da una prospettiva diversa”.
  • 120. Scuola e famiglia devono essere vincenti insieme senza voler “vincere”!
  • 122. G.L.I. Per garantire una buona “politica per l’inclusione” la Direttiva Ministeriale del 27 Dicembre 2012 individua nel G.L.I. l’organo istituzionale preposto a tale funzione.
  • 123. G.L.I. Ogni Istituto inserisce i propri dati ……… Esempio: Da chi è composto il G.L.I.
  • 124. LAVORI IN CORSO….. (Inserire un progetto in ogni pagina)