Gli eventi critici collettivi comportano molteplici situazioni di vittimizzazione a cui corrispondono altrettante tipologie di vittime. Tra queste la letteratura riporta:
· le “vittime di primo livello”, nella quale è possibile collocare le persone che hanno subito direttamente l’evento critico;
· le “vittime di secondo livello”, cui fanno parte parenti delle vittime di primo livello;
· le vittime di “terzo livello”, nella quale ritroviamo i soccorritori, professionisti e volontari, chiamati ad intervenire sulla scena dell’evento traumatico, che a loro volta riportano danni psichici per la traumaticità delle situazioni a cui devono far fronte...
3. Evento negativo che causa uno stato di grave
depressione o demoralizzazione,
sconvolgimento o brusco cambiamento tale da
incidere profondamente sulla personalità e sulla
qualità di vita del soggetto
4.
5. L’essere testimone o il venire a conoscenza
(vittime di secondo grado) della morte
violenta o inaspettata, di grave danno o
minaccia di morte o lesioni sopportate da un
membro della famiglia o da altra persona con
cui si è in stretta relazione, ha lo stesso
effetto traumatizzante di chi lo ha vissuto in
prima persona.
6. direttamente
1° persone che hanno subito direttamente
l’evento critico;
2°parenti delle vittime di primo livello
primo
3°soccorritori, professionisti e volontari
4° persone che sono venute a conoscenza
dell’evento critico
7. l’evento traumatico lascia in chi lo subisce segni
tangibili che si manifestano non solo a livello
fisico ma anche e soprattutto a livello
psicologico.
8. vivere in prima persona il trauma anche se non
c’è stato contatto diretto con chi l’ha subito
in prima persona.
Reazioni:
iperinvestimento e invischiamento
atteggiamento distaccato e ostile
9. depressione
cinismo
stanchezza
fatica
senso di inutilità
irritabilità e
aggressività
sintomi psicosomatici
insonnia
problemi con
parenti/amici
crisi familiari
apatia
ritiro
alienazione
pensieri di reiezione della
propria professione
crisi ideologiche
(Pearlman, Saakvitre, 1994)
10.
11. La quantità e la qualità della reazione
soggettiva, ossia il tipo e l’intensità della
risposta, dipendono da una serie di variabili,
tra le quali particolarmente importanti sono:
la natura dell’evento traumatico
il livello di coinvolgimento
le caratteristiche del soggetto e del sistema di
supporto
la qualità e la tempestività dell’intervento di
supporto psicologico