Vendita opzioni: la volatilità Come abbiamo visto nelle sessioni precedenti la volatilità rappresenta il nervosismo sul mercato di un dato sottostante. Volatilità alta significa che un titolo è piuttosto nervoso per svariati motivi che si possono ricondurre a 3 macro categorie: rumors, earnings e panic selling. E abbiamo anche visto che la volatilità si suddivide in volatilità implicita, quando si riferisce ad un evento futuro, e volatilità storica, quando si riferisce al passato. Quando si tratta di vendere opzioni risulta essere conveniente farlo quando la volatilità è mediamente alta, in quanto i premi saranno sicuramente migliori rispetto a quando la volatilità è bassa. Questo perché con un mercato più imprevedibile e con movimenti più importanti le probabilità che il sottostante raggiunga uno strike di un’opzione da noi venduta saranno maggiori rispetto a quando il mercato è più tranquillo. Un altro dei capisaldi della volatilità è che quando i mercati scendono la volatilità aumenta. E quando i mercati crollano la volatilità esplode letteralmente! Per meglio comprendere questi argomenti spostiamo la nostra attenzione sull’indice della volatilità dell’S&P 5oo, il Vix. Un paio di volte all’anno il mercato tende a ritracciare e di conseguenza la volatilità tende a fare movimenti molto importanti. E per sfruttare situazioni di questo tipo risulta essere estremamente conveniente acquistare periodicamente delle opzioni di tipo call sul vix, soprattutto durante lunghi periodi di lateralità o di rialzi dei mercati. Questo per due motivi, cioè per coprirsi da eventuali ribassi del mercato e per guadagnare da situazioni che ciclicamente si verificano. Per imparare a proteggere i nostri investimenti, nella prossima sessione vedremo come proteggersi mediante lo stop loss