Tecniche comunicative per la risoluzione dei conflitti. Insegnamento dell'italiano LS-L2.
Autori di riferimento: Thomas Gordon, Howard Gardner, Daniel Goleman.
A cura di Alessandro Arpetti.
3. Obiettivo
Rendere più efficace l’insegnamento
Ridurre i conflitti
Aumentare il tempo effettivo di
insegnamento – apprendimento.
Fattore determinante:
Capacità dell’insegnante di stabilire
un rapporto di qualità con gli studenti
4. Rapporto di qualità
Si basa su:
1. Franchezza (sincero e leale)
2. Considerazione (ognuno conta molto per l’altro)
3. Interdipendenza (≠ dipendenza)
4. Autonomia (unicità, creatività, individualità)
5. Rispettoreciproche necessità
Modello alternativo a quello del rinforzo
5. Accettare i problemi
Comportamenti
Accettabili
Linea di separazione
Comportamenti
Inaccettabili
I cambiamenti della linea di separazione dipendono da:
1. Mutamenti negli insegnanti
2. Diversità di sentimenti tra studenti
3. Influenza dell’ambiente e del contesto
6. Di chi è il problema?
Problema dello
studente
Area non
problematica
Linea di separazione
Problema
dell’insegnante
7. Il problema è
dell’insegnante
Es. Lo studente disturba mentre l’insegnante
sta aiutando individualmente altri studenti.
8. Le barriere alla comunicazione
Messaggi Direttivi
(Offrire una soluzione)
Alto rischio di reazioni contrarie.
Il cambiamento positivo del comportamento ma negativo nell’atteggiamento.
Lo studente non può sapere in che modo sta disturbando l’insegnante.
Messaggi Repressivi
(Giudicare, valutare o denigrare / Cercare di cancellare un problema / Contestare l’operato
dello studente)
Lo studente non riceve nessun dato sull’insegnante o sul suo problema.
Possono essere rifiutati o interiorizzati come ulteriore prova di
inadeguatezza.
Messaggi indiretti
(Cambiare argomento)
Funzionano raramente.
L’insegnante dà un’immagine ambigua.
9. I messaggi di assunzione di
responsabilità
d f
c i
e i
o c
c c
d a Codice “Messaggio Tu” Pensa che
Frustrazione o a
i “Sei maleducato” sono cattivo
d
f
i
d f
c i
e i
o c
c c
d a Codice “Messaggio Io”
o a
Frustrazione i “Io sono È insoddisfatto
d
f insoddisfatto”
i
10. Formulare un “messaggio Io”
Comportamento Effetto Sentimento
1. Far capire agli studenti cosa provoca il problema
all’insegnante
Rapporto obiettivo di fatti senza alcuna valutazione personale
(quando…, se…)
2. Esporre l’effetto tangibile e concreto sull’insegnante
causato dal comportamento dello studente
3. Dichiarare i sentimenti provocati all’insegnante con
quel comportamento
11. I “messaggi io” possono:
Sollecitare la volontà di cambiamento
Ridurre la valutazione negativa dello studente
Non pregiudicare il rapporto
I rischi (?) dei “messaggi io”:
Esposizione
Modificazione di sé
Responsabilità
12. Il problema è dello
studente
Es. Durante un’esercitazione in classe uno
studente nervosamente vi dice: “Basta, non riesco
a farlo questo esercizio!”
13. Le barriere alla comunicazione
Offrire una soluzione
• Ordinare, comandare, esigere;
• Avvisare, minacciare;
• Fare la predica, rimproverare;
• Consigliare, dare soluzioni;
• Redarguire, ammonire, fare argomentazioni logiche;
Giudicare, valutare o denigrare
• Giudicare, criticare, disapprovare, biasimare;
• Definire, stereotipare, etichettare;
• Interpretare, analizzare, diagnosticare;
Cercare di cancellare un problema
• Apprezzare, convenire, dare soluzioni positive;
• Rassicurare, mostrare comprensione, considerare, sostenere;
Contestare l’operato dello studente
• Contestare, indagare, mettere in dubbio, interrogare;
Cambiare argomento
• Eludere, distrarre, fare del sarcasmo, fare dello spirito, cambiare argomento.
14. Tecniche comunicative per
l’accettazione
• Ascolto passivo
Bassa
• Cenni di attenzione
interazione
• Espressioni facilitanti
Alta
• Ascolto attivo
interazione
15. L’ascolto attivo
Emittente Ricevente
c c d f
o a e i
d c c È
Codice
Ansia i o a preoccupato
f d
“Faremo presto i
i
una verifica?”
Feedback
“Sei preoccupato di avere presto una verifica?”
16. Requisiti per l’ascolto attivo
Avere fiducia nella capacità degli studenti di risolvere i
problemi
Accettare sinceramente i sentimenti espressi dagli studenti
Capire che i sentimenti sono spesso transitori
Essere disposti ad aiutare e trovare il tempo
Sentirsi partecipi ma non immedesimarsi
Capire che gli studenti difficilmente arrivano al nocciolo del
problema
Rispettare la privacy
17. Vantaggi
Aiuta gli studenti a fronteggiare forti emozioni per
tornare ad occuparsi dell’apprendimento
Aiuta a familiarizzare con le emozioni
Favorisce la risoluzione dei problemi
Fa assumere responsabilità e autonomia agli studenti
Rende gli studenti disponibili ad ascoltare gli
insegnanti
Rende possibile un rapporto più significativo tra
docente e studente
18. Possibili utilizzi dell’ascolto attivo
Fronteggiare la resistenza all’apprendimento
La resistenza è spesso indice di problemi e si manifesta
con codici insoliti.
Aiutare gli studenti dipendenti a sviluppare
autonomia
Favorire discussioni produttive in classe su
argomenti specifici
19. Il problema è di
entrambi
Es. Lo studente arriva tardi a lezione perché si sta
preparando per un altro esame e studia fino a tardi.
20. Il conflitto
Scontro e contrasto tra due o più persone quando:
1. I loro comportamenti interferiscono con le
esigenze degli altri
2. I loro valori sono discordanti
I conflitti non sono né buoni, né cattivi.
21. Le caratteristiche dei metodi
tradizionali
Metodo autoritario Metodo permissivo
Provoca risentimento e ostilità Provoca risentimento e
La sottomissione è esteriore ostilità nell’insegnante
Non c’è motivazione ma paura
Genera egoismo e mancanza
Richiede una continua
di collaborazione
imposizione
Inibisce autonomia e Genera indisciplina e
responsabilità confusione
Inibisce creatività e esplorazione Non produce alto rendimento
Produce basso L’insegnante viene
rendimento, bassa
moralità, molti ritiri considerato debole
Inibisce autodisciplina e
controllo
22. Il metodo collaborativo
Le parti in gioco collaborano per trovare una
soluzione accettabile per tutti, senza subire
l’autorità.
È un processo e richiede interazione
Provoca sentimenti positivi, rispetto reciproco
Non importa chi sarà a trovare la soluzione
La soluzione deve essere accettata solo dalle parti
in gioco
Libera la creatività
23. Il processo di risoluzione
1. Individuare il problema
2. Proporre possibili soluzioni
3. Valutare le varie soluzioni
4. Individuare la soluzione migliore
5. Stabilire in che modo attuare la soluzione
6. Accertarsi che la soluzione abbia risolto il
problema
24. I vantaggi
Assenza di risentimento
Maggiore motivazione nell’attuazione della
soluzione
Processo sinergico
Non è necessaria opera di convincimento
Non serve né potere né autorità
Provoca soddisfazione reciproca
Aiuta a scoprire i problemi reali
Gli studenti diventano più responsabili e maturi
26. Possibili situazioni
problematiche
Uno studente arriva in ritardo a lezione.
Gli studenti parlano durante la lezione.
Uno studente dimostra insofferenza quando parla un suo
compagno.
Gli studenti fanno commenti durante la lezione usando la loro
lingua madre.
Uno studente trova troppo difficile un esercizio e si rifiuta di farlo
Uno studente corregge continuamente un suo collega che
commette degli errori.
Uno studente interviene esageratamente e monopolizza la
conversazione.
Gli studenti si oppongono e non vogliono partecipare a un’attività
comunicativa.
Uno studente contesta il metodo d’insegnamento utilizzato in
classe.
27. Questioni aperte
Che lingua utilizzare per la risoluzione dei
problemi?
Cosa fare se i problemi o i conflitti non vengono
superati?
Cosa fare se i problemi superano la nostra sfera di
competenza e intervento?
È possibile far rientrare le tecniche comunicative
utilizzate per la risoluzione dei problemi in attività
didattiche?