La violenza sulle donne: Il Centro Antiviolenza Fabiana
Opuscoletto nuove dipendenze
1. 1
GUIDA SUI PERICOLI
DELLA CULTURA DELL’ECCESSO
E DELLE NUOVE
DIPENDENZE PATOLOGICHE
(internet, tv, videogioco
e gioco d’azzardo)
Edizioni Mondiversi
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FONDO LOTTA ALLA DROGA EX LEGGE 45/99
PROGETTO SISTEMA - OPUSCOLO INFORMATIVO:
Area Prevenzione - Aria Innovativa - II Annualità
Autori: Tina De Rosis, Anna Di Noia, Antonio Gioiello,
Loredana Meringolo, Elisa Polino, Anna Sapia, Tiziana Scalia
Edizioni: Mondiversi
Foto: Pino Marasco
Grafica: Giovanni Orlando
Stampa: Tecnostampa di Corigliano Calabro
Regione Calabria
Città di
Corigliano Calabro
ASP - Cosenza
3. 3
Nell’epoca attuale lo sviluppo delle nuove tecnologie di comunicazione (utilizzate
in modo appropriato), costituisce indubbiamente una risorsa che permette di
migliorare notevolmente la qualità della vita degli individui e in particolar modo
dell’universo giovanile. La presenza costante della TV consente, inoltre, di
assistere in tempo quasi reale agli avvenimenti che accadono nel mondo.
La comunicazione tra i giovanile oggi, però, avviene con straordinaria rapidità e
GUIDA SUI PERICOLI DELLA CULTURA
DELL’ECCESSO E DELLE NUOVE
DIPENDENZE PATOLOGICHE (INTERNET, TV,
VIDEOGIOCO E GIOCO D’AZZARDO)
4. 4
con l’uso contemporaneo di più strumenti comunicativi, tanto che la generazione
dei (nostri) ragazzi d’oggi viene definita E-GENERATION. Recenti ricerche
dimostrano che i giovani tendono ad utilizzare tv, telefonini e internet come
oggetti preziosi di cui non possono fare più a meno, incuranti degli effetti nocivi,
a volte irreversibili che questi esercitano sulla mente umana quando sono usati
in modo inappropriato.
Spesso l’adolescente dorme col cellulare acceso sul comodino, un modo per non
interrompere mai la comunicazione. Con l’utilizzo costante di internet si pensa
di essere sempre presenti e si ritiene che anche l’altro lo sia (per noi). La realtà
televisiva, d’altro canto, ha cominciato a produrre dei veri e propri modelli di vita
che sono diventati esempi da imitare, non solo per i bambini e per gli adolescenti,
ma anche per gli adulti, sempre più conquistati dai personaggi famosi che spiccano
nelle telenovele, nei film d’azione e nei reality-show (si pensi al “Grande Fratello o
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all’Isola dei Famosi”). La mancanza di modelli reali ha lasciato spazio al consumo
di modelli televisivi, con cui identificarsi e di cui studiare approfonditamente, per
ore ed ore, gli schemi comportamentali da interiorizzare e da riprodurre.
In questo panorama sociale si inserisce anche la passione e l’uso sfrenato del
gioco d’azzardo, che interessa prevalentemente un’ampia fascia di popolazione
adulta, ma che coinvolge anche molti adolescenti. Tra lotto, lotterie, gratta e vinci,
macchinette vi sono fiumi di denaro che vengono spesi, tanto da “sacrificare”
al gioco tutto ciò che si possiede, dalle proprie finanze alla famiglia, dagli amici
all’autostima.
I dati forniti dalle varie agenzie e dallo stesso Monopolio di Stato sono
impressionanti, in quanto la spesa in Italia per il gioco d’azzardo è passata dai
14,3 miliardi di euro incassati nel 2000, agli oltre 47,5 miliardi del 2008 (fonte
Amms – Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato).
6. 6
Da questa serie di fattori rilevanti emerge un’adolescenza che ha bisogno di
CONTATTI e di ASCOLTO veri.
Nel realizzare questa semplice guida, di facile consultazione, vogliamo rivolgere la
nostra attenzione ai giovani aiutandoli ad evitare comportamenti ad alto rischio
di dipendenza ed a riprendere il valore della comunicazione reale, del dialogo
diretto con le persone, della comunicazione fatta di parole scambiate tra esseri
umani concreti, reali, veri. Solo così eviteremo il rischio dell’isolamento e della
costruzione di false identità nelle quali il giovane arriva a perdere se stesso.
7. 7
A CHE GIOCO GIOCHIAMO?
COS’ E’ IL GIOCO D’AZZARDO?
Il gioco d’azzardo nasce dalla propensione umana ad associare il gioco al rischio
dei propri soldi e beni e si presenta una vasta gamma di tipologie di giochi che
comprende le slot machine e le roulette nei casinò, i videogiochi nei bar e negli
esercizi pubblici e le lotterie popolari quali il Lotto, Totocalcio, Tototris e il
Superenalotto.
Il gioco d’azzardo è un’attività ludica che ha tre caratteristiche fondamentali:
- Lo scopo del gioco è l’ottenimento di un premio (denaro, beni materiali, ecc)
- Per parteciparvi è necessario rischiare una somma più o meno ingente di denaro
o equivalenti (propri beni, ecc)
- La vincita è più dovuta al caso che alla perizia del giocatore
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QUANDO IL GIOCO DIVENTA “PATOLOGICO”!
Il giocatore, o la giocatrice, solitamente è una persona normale che usa il gioco
come passatempo occasionale o abituale senza perdere il controllo. E’ in modo
spesso inconsapevole, gradatamente, che si inizia a pensare sempre di più al
gioco, a passare sempre più tempo a giocare, a scommettere somme sempre più
alte. Quando la persona non si accorge che il gioco sta diventando una dipendenza
e non sa dare un freno al suo comportamento, il giocare diventa patologico e
d’azzardo.
In questi casi, il gioco diventa una vera e propria patologia detta “gioco d’azzardo
patologico” (GAP) che si configura come un problema caratterizzato da una
graduale perdita della capacità di autolimitare il proprio comportamento di gioco
9. 9
e che finisce per assorbire, direttamente o indirettamente, sempre più tempo
quotidiano, creando problemi secondari gravi che coinvolgono diverse aree della
vita.
Le caratteristiche del disturbo sono così identificate:
• Il gioco d’azzardo patologico è un disturbo del comportamento che ha in realtà
una grande attinenza con la tossicodipendenza, i comportamenti d’abuso e le
dipendenze tanto da rientrare nell’ area delle cosiddette “dipendenze senza
sostanze”.
• Il giocatore patologico nel tempo mostra una crescente dipendenza nei confronti
del gioco d’ azzardo aumentando la frequenza delle giocate, il tempo passato a
giocare, la somma spesa nel tentativo di recuperare le perdite, investendo più
delle proprie possibilità economiche e trascurando i normali impegni della vita
per dedicarsi al gioco.
• Il processo per arrivare a sviluppare una vera e propria forma di “dipendenza
da gioco d’azzardo” è piuttosto lento, pericoloso e costituito da varie fasi.
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Quindi, inizialmente il gioco è occasionale, un passatempo in cui il giocatore tende
più a vincere che a perdere; di solito riesce a guadagnare grosse somme di denaro
così che in lui si instilla l’idea di essere più abile rispetto agli altri. La persona
inizia a dedicare sempre più tempo e denaro nel gioco e passa alla fase successiva,
caratterizzata da un numero crescente di perdite rispetto alle vincite e da un
bisogno ossessivo di scommettere sempre più nel tentativo di recuperare il denaro
perduto; il soggetto comincia a chiedere prestiti, a indebitarsi arrivando alla fase
finale caratterizzata da uno stato di disperazione con conseguenti problematiche
sociali, familiari ed economiche.
GLI EFFETTI
Le persone affette da “dipendenza da gioco d’azzardo” presentano una serie
di problematiche gravi che a volte tendono a essere sottovalutati e che sono
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suddivisibili in :
• Problemi economici: debiti, bancarotta, usura, indigenza;
• Problemi familiari: crisi e rottura delle relazioni significative come quelle
coniugali e familiari, disinteresse affettivo nei confronti della famiglia e dei
figli:
• Problemi penali: ricorso a comportamenti illegali quali frodi, furti, baro,
falsificazioni;
• Problemi lavorativi: riduzione della produttività, perdita del lavoro, di
opportunità scolastiche e di carriera;
• Problemi fisici: disturbi alimentari, mal di testa, insonnia, apatia, palpitazioni
e tremori
• Problemi psichici: depressione, ansia, ossessioni, attacchi di panico quando si
tenta di controllare o ridurre il gioco d’azzardo
Il giocatore d’azzardo patologico presenta spesso la tendenza ad avere idee suicide
e ad associare il gioco ad altre forme di abuso come il ricorrere a droghe e alcool.
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IL GIOCO D’AZZARDO E’ UN REATO?
Il codice penale
(art. 718 e successive modifiche) punisce chiunque tenga un gioco d’azzardo e lo
agevoli senza l’autorizzazione di una autorità pubblica. La pena prevede:
• l’arresto da tre mesi ad un anno
• un’ammenda non inferiore ad Euro 206. L’art. 720 del medesimo codice punisce
chi, senza concorrere nel reato ex art. 718 codice penale è colto a partecipare
ad un gioco d’azzardo. In questi casi la pena prevede:
• l’arresto fino a sei mesi ovvero, in alternativa, l’ammenda fino ad Euro 516.
La pena è aumentata se il reo è sorpreso in una casa di gioco,ovvero in pubblico
esercizio ovvero sono state impegnate poste rilevanti.
In Italia la legislazione permette il gioco, le scommesse e le lotterie solamente se
svolte in modo autorizzato dall’autorità pubblica. Il gioco d’azzardo è in generale
vietato nei locali pubblici, secondo la tabella dei giochi proibiti.
13. 13
COME INTERVENIRE
NEL DISTURBO DEL GIOCO D’AZZARDO?
Le misure di intervento nei confronti di questa forma di dipendenza sono varie.
In Italia la cura dei giocatori patologici è effettuata, anche se in modo ancora non
omogeneo, dai Servizi Tossicodipendenze delle ASL, che sono generalmente in
grado di fornire informazioni sui centri di cura anche quando non se ne occupano
direttamente. Esistono inoltre alcune realtà private tra le quali Giocatori Anonimi,
associazione gratuita e basata sull’auto-aiuto, affiliata a Gamblers Anonymous
Americano, che aiuta il recupero da questa dipendenza e ha in Italia numerose
sedi. Di fondamentale importanza risultano essere i programmi di tutoraggio
economico e le consulenze legali, laddove il disturbo del gioco ha innescato
problemi con la legge.
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IL VIDEOGIOCO
Il videogioco è un gioco le cui regole sono gestite automaticamente da un dispositivo
elettronico che utilizza un’interfaccia uomo-macchina basata sul display.
L’uso del videogioco può dare dipendenza al pari del gioco d’azzardo e delle droghe;
i giovani (con età compresa tra i 13 e i 30 anni) sono in genere più vulnerabili
agli effetti dell’uso dei videogiochi e possono passare sino a circa 16 ore al giorno
davanti allo schermo.
Oggi nel mondo i videogiochi sono praticati da almeno 130-145 milioni di persone
di tutte le età (stima della Interactive Digital Software Association). In Italia il
numero dei possessori di una console è di 8 milioni.
Spesso l’abuso di videogiochi è seguito da condotte disturbate, come la sedentarietà
(con conseguente rischio di sviluppo di sovrappeso corporeo), il togliere spazio alle
attività connesse all’apprendimento scolastico (spesso praticate frettolosamente
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e con scarsa concentrazione), nonché la sostituzione del videogioco ad ogni altra
forma di relazione sociale (favorendo uno stato di isolamento ed una tendenza a
chiudersi in se stessi).
In alcuni casi i soggetti affetti dalla dipendenza della “droga games” non riescono
a staccarsi dallo schermo, rinunciando persino ai pasti o assumendo ulteriori
droghe per aumentare le proprie prestazioni virtuali.
Nei bambini e ragazzi affetti da videomania uno dei comportamenti che compare
frequentemente è quello di litigare ripetutamente con fratelli, sorelle e altri
coetanei per aggiudicarsi più tempo davanti al videogioco.
Un ulteriore problema, oltre a quello legato alla dipendenza, è quello legato alla
diffusione da parte dei videogiochi di ultima generazione di modelli e scene troppo
violente per adolescenti e adulti utilizzatori, i quali tendono ad apprendere e
imitare comportamenti pericolosi per loro stessi e per amici e compagni.
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FACILE INIZIARE, DIFFICILE SMETTERE?
GLI EFFETTI
Vi indichiamo alcuni rischi e alcune conseguenze fisiche, psicologiche e sociali
derivanti dall’uso eccessivo dei videogiochi
• L’uso costante del videogioco può indurre uno stato di demotivazione verso le
normali attività e perdita di interessi.
• Quando un individuo con dipendenza da videogioco smette di giocare può soffrire
di irrequietezza, agitazione, mal di testa e altre sintomatologie sgradevoli che
prendono il nome di “sindrome da astinenza”, poiché si manifestano quando
l’organismo è privato dal gioco.
• L’ossessione verso l’utilizzo del videogioco può indurre, disturbi del sonno,
dell’alimentazione e di isolamento sociale legati all’eccessivo uso del gioco
virtuale
• In casi di particolare vulnerabilità del soggetto, possono emergere gravi disturbi
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mentali che si manifestano con deliri, allucinazioni, sintomi di mancanza del
senso di realtà e di estraneità delle proprie esperienze psichiche.
• L’uso protratto del videogioco, riducendo le capacità fisiche e mentali, può
quindi avere delle ripercussioni negative sul rendimento scolastico, sportivo e
lavorativo, così come sulle altre attività quotidiane.
•Difrequente,correlatiall’usocisonoancheproblemirelazionali,perlealterazioni
che il gioco crea nei rapporti interpersonali soprattutto nella famiglia.
COME PREVENIRE…?
Resistere all’uso del videogioco è difficile ma certamente possibile.
Prima di tutto informati meglio sulle conseguenze dell’uso dei videogiochi e
scoprirai che forse non conoscevi i veri danni che questi comportamenti a rischio
producono.
• Svolgi il più possibile alternative valide ai videogiochi, in particolar modo
attività che comportano movimento o interazione con altri bambini o ragazzi.
• Ricordati di non superare durante il giorno l’esposizione al videogioco per più
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di due ore.
• Fai delle brevi e frequenti pause, almeno ogni dieci minuti se la sessione di gioco
si protrae a lungo.
• Nei limiti del possibile, utilizza quei videogiochi giocabili in due o più persone;
portano meno a focalizzare l’attenzione sul gioco, e permettono un maggiore
rapporto con la realtà.
• Se sei una persona che usa spesso il videogioco mettiti in contatto con un esperto
per valutare i danni che potresti avere anche se non li hai ancora percepiti.
Molti credono che l’uso protratto non porti nessun effetto, ma dalle più recenti
ricerche è stata dimostrata la pericolosità e la non prevedibilità degli effetti,
che variano tantissimo da persona a persona. La maggior parte delle persone
sta sottovalutando il pericolo e poiché non sente particolari disturbi continua
ad usare questo tipo di giochi pensando che siano innocui. Purtroppo i danni si
potranno vedere anche dopo anni, quando sarà tardi per poter intervenire.
• Nessuno può importi cose che contrastino con le tue scelte ma quello che
sentiamo di dirti è semplicemente: non inquinare il tuo cervello
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LA TELEVISIONE
L’utilizzo della televisione è oggigiorno uno dei comportamenti maggiormente
diffusi. L’ avvento della televisione e la sua diffusione di massa ha portato una
serie di vantaggi come la condivisione di eventi importanti (ricordiamo ad esempio
lo storico “sbarco” sulla luna) o la trasmissione dell’informazione in tempo reale;
inoltre il suo arrivo ha drasticamente modificato “l’intrattenimento” del tempo
libero.
Purtroppo, come può succedere con altri mezzi di comunicazione, l’uso della tv si
può trasformare in abuso, e, addirittura, portare in certe situazioni ad una vera
e propria dipendenza.
La dipendenza dal mezzo televisivo rientra nel quadro delle moderne dipendenze,
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definite come “DIPENDENZE SENZA SOSTANZE”. Essa è il risultato dell’ intreccio
tra fattori psicosociali e fattori comportamentali.
FATTORI PSICOSOCIALI
La televisione è divenuta uno “strumento umanizzato” arrivando a produrre dei
veri e propri modelli di vita che sono diventati esempi da imitare non solo per i
bambini e gli adolescenti ma anche per gli adulti.
Quest’ ultimi sono sempre più conquistati dai personaggi che spiccano nelle
telenovele, nei film d’ azione e nei varietà(talk show e reality tipo Grande
Fratello).
FATTORI COMPORTAMENTALI
Nello sviluppo della teledipendenza assumono grande rilevanza due atteggiamenti
23. 23
comportamentali:
• TELEABUSO: Fa riferimento ad un’osservazione quantitativamente eccessiva
della televisione che viene esercitata in modo regolare, sistematico e
quotidiano.
• TELEFISSAZIONE: Abitudine a guardare la televisione in condizioni del tutto
sconsigliabili, per esempio in un atteggiamento silenzioso ed immobile, da soli o
ignorando la compagnia di possibili persone presenti.
QUALI SONO I RISCHI?
I principali rischi della Teledipendenza sono:
• l'uso (abuso) esclusivo (senza nel frattempo svolgere altre funzioni) della TV
per più di 3 ore al giorno;
• diminuzione o assenza di attività di svago alternative alla TV;
• diminuzione dei rapporti sociali, con apatia di fronte ad inviti allettanti
ma non percepiti come tali dal soggetto teledipendente, e sostituzione della
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comunicazione famigliare con la visione dei programmi TV, durante la quale
non si tollera l'interferenza e il commento;
• nessuna capacità critica e passività mentale di fronte ai contenuti diffusi dal
mezzo TV;
• confusione tra realtà e descrizione della realtà da parte della televisione, con
accettazione di quanto detto dalla TV come realtà assoluta e superiore; (frasi
come “l’hanno detto alla TV!”)
• eccessiva euforia o esaltazione durante lo svolgimento dei programmi televisivi
preferiti;
• crisi di astinenza compulsiva, irritabilità e agitazione ansiosa, nel momento in
cui viene a mancare la disponibilità della TV o si tenta di resistere all’impulso
di accenderla;
• desiderio di acquistare i prodotti pubblicizzati attraverso il mezzo televisivo;
• preoccupazione abnorme e ricorrente associata a notizie apprese in
televisione.
• Tolleranza (ovvero l'esigenza di vedere sempre più tv per raggiungere
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l’appagamento delle volte precedenti)
• e/o Craving (cioè continui pensieri ed impulsi su come e quando poter usufruire
della televisione).
REGOLE PER PREVENIRE O RIDURRE
GLI EFFETTI DELLA TELEDIPENDENZA
• Limitare la dose massima di esposizione giornaliera televisiva a due-tre ore
• Evitare ogni forma di telefissazione, guardando la televisione con un’idonea
postura e luminosità, senza svolgere contemporaneamente altri lavori
• Coltivare altri hobbies alternativi e lasciare spazio ad attività creative e attive
nel corso della settimana
• Mantenere attivi i contatti sociali
• Confrontarelenotizietelevisiveconquelleprovenientidaaltrefonti,mantenendo
un atteggiamento logico e una visione globale dei fenomeni
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DIPENDENZA DA INTERNET
Oggigiorno la comunicazione è realizzata sempre più grazie a mezzi moderni,
tecnologici, efficaci e veloci. Essi consentono oltretutto il superamento dei
limiti spaziali e temporali, fornendo opportunità sempre maggiori di scambio di
informazioni e conoscenze.
Quello che possiede maggiormente tali caratteristiche è Internet, ma va messo in
evidenza il fatto che, come altri strumenti di comunicazione, anche la rete può
essere purtroppo usata in modo pericoloso e/o dannoso (patologico).
Una di queste modalità sbagliate è rappresentata dal suo abuso. Infatti negli
ultimi anni si è potuta osservare nel campo delle scienze che studiano la mente,
la nascita di una moderna forma di dipendenza, definita “Internet-dipendenza” o
28. 28
“Internet Addiction Disorder” (IAD).
Le persone più a rischio sono quelle con difficoltà nella comunicazione e nelle
relazioni, con problemi scolastici, lavorativi, ma soprattutto coniugali, familiari e
con il gruppo dei pari.
In tutti questi casi le persone si rifugiano nella Rete per sfuggire alle proprie
problematiche.
Finoal2005circa,quellicheabusavanodiinternet,eranosoprattuttoiquarantenni
abitanti della città. Attualmente invece, con l’avvento dei Nuovi Media, si parla
di “NATIVI-DIGITALI” per indicare gli individui delle nuove generazioni, che già
durante l’infanzia e la pre- adolescenza imparano facilmente ad usare la rete e
purtroppo sempre più spesso ad abusarne.
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TIPI DI DIPENDENZA ONLINE
Secondo vari studi statunitensi sono descrivibili cinque tipi specifici di dipendenza
on-line:
1. “Dipendenza ciber (pc)-sessuale”, ovvero la dipendenza da pornografia
(immagini di corpi nudi sia di coetanei ma anche di bambini) online (sul
pc), dove gli individui che ne soffrono sono di solito dediti allo scaricamento,
all’utilizzo e al commercio di materiale pornografico online e/o sono coinvolti
in chat-room per soli adulti.
2. “Dipendenza ciber (pc)-relazionale”, definibile anche dipendenza da Social
Networks (es. chat: Facebook). In questo caso gli amici online diventano
rapidamente più importanti dei rapporti reali con la famiglia e gli amici. In
molti casi questo conduce a difficoltà in ambito coniugale, affettivo, familiare,
30. 30
sociale, lavorativo, scolastico, etc.
3. “Net Gaming”, cioè la dipendenza dai giochi in rete che comprende una vasta
categoriadicomportamenti,compresoilgiocod’azzardopatologico,ivideogame,
lo shopping compulsivo e il commercio ondine che diventa un’ ossessione. In
particolare, gli individui utilizzano casinò virtuali, giochi interattivi, siti delle
case d’asta o le scommesse su Internet, arrivando perfino ad interrompere
lavoro e relazioni e perdendo cospicue somme di denaro.
4. “Sovraccarico cognitivo”, dovuto alla vastità dei dati disponibili in rete e che
crea un comportamento ossessivo di navigazione e di utilizzo dei dati del Web.
In tal modo la persona spende sempre più quantità di tempo nella ricerca e
nell’organizzazione di dati provenienti dal Web.
5. “Gioco al computer”, se eccessivamente prolungato si può tramutare in una
ossessione. La persona così passa la maggior parte del giorno a giocare
31. 31
piuttosto che a lavorare, studiare, stare in famiglia, in compagnia, etc.
CONSEGUENZE DELL’ INTERNET ADDICTION DISORDER
L’internetAddictions,comeperqualsiasialtradipendenza,hanotevoliripercussioni
negative in molti ambiti della vita dell’individuo :
• Ambito sociale e familiare. La Dipendenza da Internet ha effetti indubbiamente
negativi, l’individuo viene completamente assorbito dalla realtà virtuale a
discapito degli affetti familiari.
• Ambito lavorativo e scolastico. Anche gli impegni lavorativi e scolastici possono
essere influenzati negativamente dell’eccessivo uso di internet; spesso le molte
ore di navigazione riducono la necessità di sonno con evidenti effetti negativi
sulla vigilanza, l’attenzione e la capacità di concentrarsi;
32. 32
• Ambito della salute. Le molte ore passate dinnanzi al computer non consentono
uno stile di vita sano e comportano una serie di conseguenze all’organismo
(mal di schiena, mal di testa, affaticamento degli occhi, disturbi del sonno,
oltre alle normali problematiche causate dalla vita sedentaria)
• Ambito finanziario. Gli effetti negativi colpiscono anche l’aspetto finanziario
(scommesse online, casinò virtuali, aste, shopping online).
UN AIUTO PER USCIRE DALLA RETE
I“gruppidiauto-aiutoon-line”sonostatiunodeiprimimetodi utilizzati,soprattutto
in America, come supporto per superare il problema della rete-dipendenza.
Sono sempre più diffusi utili test e questionari on line di autovalutazione del
proprio rapporto con la Rete, che possono rappresentare un punto di partenza per
33. 33
rendere consapevole il soggetto del problema che spesso è vissuto a lungo in modo
non preoccupante.
Il passo successivo alla consapevolezza può essere un aiuto professionale
individuale o una condivisione reale del problema con un gruppo di persone con lo
stesso disturbo. Infine, la PREVENZIONE rimane un utile strumento per tutti.
REGOLE NELL’ UTILIZZO DI INTERNET
Alcune regole da eseguire da parte di chi già è coinvolto in un disagio psicologico.
Bisogna ricordare che:
- occorre limitare la quantità di tempo trascorso quotidianamente on line (non
più di una o due ore), possibilmente non instaurando un’abitudine quotidiana
che deve essere a tutti i costi rispettata
34. 34
- la socializzazione reale non deve mai essere totalmente sostituita da quella
non reale (virtuale)
- è importante unire alle attività on line simili attività reali (es. acquisti, svaghi
o relazioni sociali), poiché in tal modo non si trasforma la Rete nello strumento
privilegiato di relax, di evasione e di contatto con se stessi
- nel caso in cui si avverta una necessità incontrollabile di collegarsi ad Internet,
occorre chiedere un aiuto competente
35. 35
NON DIMENTICARE CHE...
Non esistono DIPENDENZE senza PERICOLO.
L’unico modo di EVITARE i rischi è NON ABUSARNE
Le nuove tecnologie facilitano le relazioni,
ma bisogna ricordare che i veri rapporti
sono quelli che costruisci nella realtà
e nel rapporto diretto con le persone.
Pertanto, usa ma non abusare
degli strumenti che la tecnologia ci mette a disposizione
37. 37
Bisogna fare attenzione a non diventare
Schiavo del telefonino, della chat, di Internet,
della TV-Videogiochi e del
Gioco d’Azzardo!”
“COMUNICARE” è la parola chiave!
E’ questo il bello ma
senza esserne vittime
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FATTI UN TEST
TEST 1
1) Tra le nuove tecnologie quale è quella che usi di più?
Telefonino
Videogioco
Televisione
Internet
2) Quanto tempo ci passi al giorno?
a) 1- 2 ore
b) 3 – 4 ore
c) 5 – 6 ore
d) Più di 6 ore
3) Quando lo usi
40. 40
a) Lo utilizzo un po’ per passatempo un po’ per necessità
b) E’ il momento della giornata nel quale mi sento a mio agio
c) E’ il solo modo con il quale so comunicare con gli altri
d) Nonostante abbia altre cose più importanti da fare non riesco a staccarmi
4) Quando non lo usi
a) Non ci penso e faccio altre cose
b) Ho fretta di sbrigarmi per ricominciare
c) Penso sempre al momento in cui lo riuserò
d) Non riesco a concentrarmi in altre attività
TEST 2
1) Giochi e fai scommesse settimanalmente
a) 0 – 1 volte
b) – 3 volte
41. 41
c) 4 – 5 volte
d) 6 e più volte
2) Quando giochi o fai scommesse
a) è un diversivo
b) E’ il momento della giornata nel quale mi sento a mio agio
c) E’ la sola attività dalla quale mi sento attratto
d) Nonostante abbia altre cose più importanti da fare non riesco a staccarmi
e continuo a giocare
3) Quando non giochi o fai scommesse
a) Non ci penso e faccio altre cose
b) Ho fretta di sbrigarmi per ricominciare
c) Penso sempre al momento in cui rigiocherò
d) Non riesco a concentrarmi in altre attività
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Punteggi
Risposta a): punti 0
Risposta b): punti 1
Risposta c): punti 2
Risposta d): punti 4
Valutazione
Calcola separatamente per ciascun test la somma dei punti ottenuti.
punti 0 - 1, non hai alcun problema;
punti 2 - 3, devi stare attento perché può esserci un inizio di abuso;
punti 4 – 5, hai un problema, devi cominciare a ridurre e limitare questo
comportamento;
punti > = 6, è probabile che sei dipendente, forse hai bisogno di aiuto.
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INDIRIZZI UTILI
Se hai un problema di dipendenza per gioco d’azzardo, per uso eccessivo delle
nuove tecnologie o per uso di sostanze stupefacenti ricordati che puoi rivolgerti
al Ser.T. della tua città.
Il Ser.T. è un servizio pubblico e gratuito, nel quale operano medici, infermieri,
psicologi, sociologi, assistenti sociali ed educatori professionali esperti nel
trattamento e nella cura delle dipendenze.
Il Ser.T. di Corigliano si trova in via Stevenson Tel. 0983/885294.
Inoltre, informazioni utili puoi averle presso:
Comune di Corigliano Calabro Settore Servizi Sociali
Via Ariella Tel. 0983/81906
Associazione di Promozione Sociale Mondiversi Onlus
Via Machiavelli (Centro Eccellenza) Tel. 0983/885582