1. monsù Tina fotografie ed elaborazioni di Antonio Florino
2. Per 6 persone occorrono 750 gr di alici grandi,freschissime,aceto di vino rosso fatto in casa( a me piacciono i gusti intensi ma senza coprire i sapori ; è possibile usare il limone) olio ev, aglio qb, peperoncino tritato, petrosino( prezzemolo) abbondante e un po’ di amore per gli ospiti
10. Qui iniziano i miei vizi che spero apprezzerete. Io amo i gusti intensi quindi niente limone e niente aceto da supermercato che con l’aceto vero non sono neanche lontani parenti
11. Quando qualche amico mi regala del vino vero, in questo caso Aglianico del Taburno,quello fatto in casa,è sufficiente tenerlo aperto un paio di giorni perché inizi a andare di spunto(diventare aceto) cosa che non accade neanche dopo mesi con un vino con etichetta che contiene oltre a chissà cosa anche conservanti
12. Noi usiamo aggiungerlo ad altro aceto di nostra produzione in recipienti più grandi a contatto della “ mamma dell’aceto” e senza tappare, si otterà un’aceto di alta gradazione di acidità davvero ottimo
17. Il colore in apparenza anca un po’ rossiccio non è sangue ma colore residuo dll’aceto rosso. Scomparirà,in ogni caso questo aceto non è particolarmente invecchiato altrimenti avrebbe perduto molto del suo colore
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19. Aggiungiamo olio ev di oliva , questo anch’esso viene direttamente dai frantoi Pugliesi
33. Le nostre alici così protette possono restare in frigo anche più di una settimana, saranno solo un po’ meno consistenti
34. L’ “Accademia” approva quindi perché non provare? Ovviamente per gli amici che possono procurarsi il prodotto basi- le alici, regine del piatto- e dato l’alto contenuto di omega 3 anche il vostro cuore vi ringrazierà oltre al vostro palato. Buona fame da monsù Tina e da Aflo [email_address]