In Val di Sole pochi dei boschi di neoformazione sono caratterizzati dalla mancanza di gestione e naturale evoluzione che riduce spazio all’agricoltura e ai benefici delle diversità biologica a causa dell’abbandono di prati e campi negli anni ’60-’70.
I paesaggi culturali (interazione tra ecosistemi naturali e uomo) e gli ambienti di confine (ecotoni) tra le foreste e gli terreni agrari sono sempre stati il principale fattore che caratterizza il paesaggio: la loro perdita riduce la frammentazione e aumenta l‘omogeneità del panorama. Il loro mantenimento a fini estetici, ambientali, economici e sociali risulta molto spesso poco conveniente per gli agricoltori.
Questo progetto è, dunque, volto a DIVULGARE UNA SENSIBILITÀ : rendere di pubblico dominio la questione che i boschi di neoformazione, dopo l’invasione dei coltivi, dei prati e dei pascoli abbandonati, hanno apportato modifiche importanti sul paesaggio solandro accrescendone l’omogeneità e determinando la progressiva perdita dei paesaggi culturali.
Procedure tecniche del FUT - Fondo Unico Territoriale
Il recupero delle aree marginali del bosco - Filiera Bosco - legno - energia della Valle di Sole
1. FILIERA
BOSCO LEGNO ENERGIA
PROPOSTA PER L’ATTUAZIONE DI UN PROGETTO PER IL
RECUPERO DELLE AREE MARGINALI INTERESSATE DA
RIPRISTINO AMBIENTALE
Dott. For. Massimo Negrin
Tel: 347 9150322
Mail: massimonegrin@gmail.com
PEC: m.negrin@conafpec.it
2. CARATTERISTICHE FORESTALI DELLA VAL DI SOLE
Fonte: banca dati della pianificazione forestale al 31.12.2007
•
•
•
•
78% delle superfici assestate
84,6% proprietà pubblica
23.992 ha conifere
526 ha latifoglie (440 ha privati)
3. CARATTERISTICHE FORESTALI DELLA VAL DI SOLE
Ripresa annua, legna potenzialmente ritraibile, usi civici assegnati, legna teoricamente
rimasta in bosco e legna raccolta dalle imprese nel distretto di Malè (VdS).
TOTALE
Ripresa annua (m3)
Legna disponibile (m3)
N° sorti concesse
m3/sorte
Usi civici assegnati (m3)
Usi civici da ripresa (m3)
Usi civici da cascami (m3)
Legna rimasta in bosco (m3)
Legna Raccolta dalle imprese (m3)
51.630
15.659
1.986
5,2
10.352
4.881
5.471
5.308
2.214
Volume tariffario e assortimentale annuo, mediamente esboscato dalla VdS.
mc tariffari
indice mct/mca
mc assortimentali
51.000
0,7
35.700
47%
53%
4. OBIETTIVI DELLO STUDIO
1. Determinazione domanda e localizzazione
cippato (< 500 kW; tra 500 e 1.000 kW; > 1.000 kW)
2. Definizione dello stato dell’arte e potenzialità
produttiva in VdS (analisi quantitativa e qualitativa)
3. Definizione del modello logistico
4. Possibile sviluppo della filiera
5. Valutazione benefici ottenibili, in termini di
approvvigionamento di biomassa, dagli interventi
di ripristino e riqualificazione ambientale
5. PROBLEMATICHE FILIERA BOSCO-LEGNO-ENERGIA IN VAL DI SOLE
• distribuzione non concentrata della biomassa
• problematiche logistiche viabilità
• dimensione dei lotti e possibilità di intervenire con
meccanizzazione spinta
• scarsa trasparenza nel mercato del cippato (qualità)
• necessità di stoccaggio di cascami organizzazione
logistica invernale
• necessità di trovare una collocazione al materiale di
scarsa qualità (cantieri esbosco pianta intera +
processore)
• problematiche a fornire un prodotto di qualità
impianti di piccola taglia
7. DISPONIBILITÀ DI BIOMASSA TOTALE IN VDS
Disponibilità complessiva di cippato attuale, potenziale nel breve
periodo e potenziale teorica in VdS distinta per origine e qualità.
9. DISPONIBILITÀ DI BIOMASSA TOTALE IN VDS
Distribuzione della disponibilità attuale e potenziale nel breve
periodo di cippato in VdS, distinta per tipologia origine.
msr/y
50.000
tot. 41.150 msr/y
45.000
40.000
tot. 34.150 msr/y
Ripulitura alvei
Cip B: 11.550
35.000
Cip B: 7.495
30.000
25.000
Bosco diradamenti
9.500
6.555
Bosco - Cimali
20.000
Cip. A: 29.600
15.000
10.000
Cip A: 26.655
20.100
Ripristini ambientali
20.100
Bosco - Tondame A/B
Bosco - Tondame A
Segherie
5.000
0
Stato dell'arte (msr)
Potenziale [breve periodo] (msr)
10. DISPONIBILITÀ DI BIOMASSA TOTALE IN VDS
Disponibilità annua attuale di cippato in VdS, distinta per origine e qualità
Cip A
MERCATO …
Totale
Cip B
~7.500
~26.650
Segherie VdS
34.150
20.100
Az. VdS + cip. extra-VdS
9.250
Az. VdS + cip. VdS
4.800
0
10.000
20.000
30.000
Cip A
40.000
Cip B
msr/y
Tot
Az. VdS + cip. VdS
1.680
3.120
4.800
Az. VdS + cip. extra-VdS
4.875
4.375
9.250
Segherie VdS
20.100
0
20.100
Totale
26.655
7.495
34.150
11. DOMANDA DI CIPPATO IN VDS
Volumi di cippato consumati in VdS e numero di impianti
per categoria di impianto considerato
Domanda annua
(MWh EP)
16.000
~ 14.800 MWh EP
14.000
12.000
10.000
8.000
~ 7.800 MWh EP
6.000
N° 3 imp.
N° 6 imp.
500-1.000 kW
N° 7 imp.
TLR
>1.000 kW
< 500 kW
4.000
2.000
0
Singoli impianti
TLR o CHP
Consumo msr
Singoli impianti
TLR o CHP
Totale
<500 kW
500-1.000 kW
>1.500 kW
Consumo t
N° impianti
M
3.300
7.240
20.500
31.040
795
1.745
6.417
8.957
7
6
3
16
35
35
50
Cons.
MWh EP
2.462
5.401
14.852
22.715
12. LOCALIZZAZIONE DELLA DOMANDA DI CIPPATO IN VDS
Distribuzione degli impianti sul territorio della VdS in relazione al
consumo annuo di cippato, espresso in MWh di energia primaria (EP).
13. DOMANDA VS DISPONIBILITÀ DI CIPPATO IN VDS
Incrocio tra domanda attuale e offerta di cippato attuale, potenziale nel
breve periodo e potenziale teorica, espressa in MWh EP/y.
MWh EP/y
45.000
41.836
40.000
35.000
30.132
27.304
30.000
25.000
20.000
19.127 19.885
22.891
22.082
25.109
14.532
15.000
8.050
10.000
3.764
5.000
5.224
0
Cip A
DOMANDA
Cip B
OFFERTA
OFFERTA potenziale BP
TOTALE
OFFERTA potenziale teorica
14. FLUSSI DI BIOMASSA IN VDS
Flussi di compravendita del cippato in Val di Sole
Venduto in valle
Venduto fuori valle
msr
msr
Az. VdS + cip. VdS
4.800
0
Az. VdS + cip. extra-VdS
7.250
2.000
Segherie VdS
5.300
14.800
Totale
17.350
16.800
Acquistato in
Acquistato fuori
valle
msr/y
Singoli impianti
TLR o CHP
Totale
valle
msr/y
<500 kW
2.455
475
500-1.000 kW
5.980
1.630
>1.500 kW
8.915
11.585
17.350
13.690
15. PROPOSTA 1: PIATTAFORMA LOGISTICO COMMERCIALE
Taglio e raccolta
Logistica intermedia
Conferimento agli impianti
16. PROPOSTA 1: PIATTAFORMA LOGISTICO COMMERCIALE
Differenza degli utili netti finali. Viene rappresentata la variazione degli utili netti finali, al
variare della frazione (%) di materiale tal quale conferito in piattaforma prima della cippatura.
Differenza utili
SI-NO piattaforma (€/y)
40.000
30.000
VAN (€)
20.000
100.000
50.000
10.000
0
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20
-50.000
0
10%
15%
20%
25%
30%
35%
40%
45%
50%
-100.000
-10.000
-150.000
-200.000
55%
60%
65%
70%
75%
80%
85%
90%
95%
100%
% di materiale che arriva in piattaforma
17. PROPOSTA 2: INCREMENTARE IL NUMERO DI IMPIANTI
Calcolo del carico termico soddisfabile e
dimensionamento di un ipotetico impianto
18. PROPOSTA 3 – RECUPERO E VALORIZZAZIONE DELLE AREE MARGINALI
Implicazioni portate dalla ricolonizzazione forestale
• Abbandono aree a pascolo e prato mancata gestione attiva del
paesaggio da parte della popolazione locale
• Deterioramento delle strutture che caratterizzavano il paesaggio locale
• Modificazione degli habitat utilizzabili dalla fauna selvatica
• Semplificazione/omogeneizzazione del paesaggio
• Riduzione attività agricola turismo meno collegato al territorio
• Trasformazione dei prati in colture frutticole
• Comparto zootecnico maggiormente estensivo (riduzione allevatori)
• Urbanizzazione del fondovalle
19. PROPOSTA 3 – RECUPERO E VALORIZZAZIONE DELLE AREE MARGINALI
Aumento della superficie boscata
e riduzione della superficie a
preti e pascoli in Val di Sole dal
1930 a oggi
+ 4.865 ha di bosco (+22,6%)
- 3.400 ha prati e pascoli (-21,8%)
ANNO
Bosco
[ha]
Prati e pascoli
[ha]
1930
21.499
15.644
1970
21.911
14.679
1982
21.739
13.809
1990
22.246
14.235
2000
24.447
13.392
2010
26.364
12.241
20. PROPOSTA 3 – RECUPERO E VALORIZZAZIONE DELLE AREE MARGINALI
msr/y
60.000
50.000
40.000
30.000
20.000
10.000
0
Attuale
4,5 ha
Potenziale
BP - 10 ha
Ripristini ambientali (RA)
20 ha
30 ha
40 ha
50 ha
Sup. a Ripristino Ambientale (ha)
Cippato Cl. B - RA
Cippato Cl. A
21. PROPOSTA 3 – RECUPERO E VALORIZZAZIONE DELLE AREE MARGINALI
Obiettivi del recupero delle aree marginali
• Aumento della diversità biologica maggiore resistenza del sistema
• Maggiore stabilità idrogeologica nel lungo periodo (rispetto a boschi
abbandonati)
• Diversificazione del territorio Impatto paesaggistico (zonizzazione)
• Attrazione turistica (cura del paesaggio)
• Coinvolgimento attori locali:
• Proprietari fondiari
• Imprese che operano la gestione attiva
• Aziende agricole/zootecniche (concessione fondi pubblici)
• Esercenti
• Valorizzazione energetica delle risorse ottenibili dagli interventi di ripristino
ambientale
22. PROPOSTA 3 – RECUPERO E VALORIZZAZIONE DELLE AREE MARGINALI
23. PROPOSTA 3 – RECUPERO E VALORIZZAZIONE DELLE AREE MARGINALI -AZIONI DEL PROGETTO
Azione 1 - Redazione di una pubblicazione divulgativa
Azione 2 - Coinvolgimento della popolazione locale attraverso la presentazione del
progetto
Azione 3 - Individuazione e studio delle possibili aree destinate ad intervento
Azione 4 - Definizione delle linee guida per il recupero delle aree marginali:
pianificazione delle superfici, logistica e definizione del programma
1.
2.
3.
4.
ripristino e/o mantenimento del paesaggio
valorizzazione energetica della biomassa ottenuta dagli interventi
conservazione della biodiversità e degli habitat di animali e piante
valorizzazione culturale e turistico-ricreativa della foresta
Azione 5 - Diffusione dei risultati
Azione 6 - Programmazione degli interventi
1. raccolta degli intenti degli stakeholders
2. progettazione delle azioni pratiche,
3. progettazione delle pratiche di mantenimento dell’intervento