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Tecnologia,
tecniche, tecnici
fra primo, secondo
e terzo mondo
 G.Busato
 Spec. Anest. Rian. Tecnologie Biomed.
 (e parecchi anni di Africa)
La Geografia Politica
La geografia della (non)Salute

                265.000 donne
                 decedute all’anno per
                 maternità (50% nel
                 mondo)

                4.400.000 bambini
                 deceduti all’anno (50%
                 nel mondo)
Terzo mondo? Un altro
pianeta

    Dove la
    “gravità” è
    diversa
Glossario minimo
 Tecnologia: gli strumenti per fare
 Tecnica (o procedura): l’impiego
  ordinato degli strumenti per uno
  scopo
 Tecnico: la persona appositamente
  istruita che utilizza la specifica tecnologia
  secondo la giusta tecnica per un
  determinato scopo
 (useremo « tecnologia » in senso
  onnicomprensivo )
Chiariamoci le idee, subito
 Globalizzazione = omogeneizzazione della tecnologia?

 NO
 La tecnologia del Nord del mondo è « la tecnologia »?

 NO
 Progresso è far arrivare il SUD del mondo al livello
  tecnologico del NORD?
 NO
 La tecnologia nel SUD è affare industriale-finanziario
  come al NORD?

 NO!, è strettamente interconnessa con lo
  sviluppo politico e umano, con l’indipendenza e
  la democrazia, col benessere anche del NORD
Intendere correttamente la
 GLOBALIZZAZIONE
 Per fortuna c’è ancora una       Per fortuna c’è una
  sostanziale infinita varietà      profonda
                                    differenziazione delle
  di contesti antropologici,
                                    esigenze e delle risposte
  culturali, economici e            possibili.
  sanitari oltre che climatici,
                                   Non esiste in assoluto la
  ecologici ecc.:tenerne            soluzione migliore
  conto e approfittarne!
                                   Non esiste in assoluto
 Putroppo ci sono profonde         una tecnologia di primo
  differenze economiche:le          e secondo e terzo ordine
  economie avanzate sono           L’esportazione
  spesso malate di opulenza         dell’opulenza
  mentre gran parte del             peggiora la miseria
  mondo è nella miseria
Tra la miseria e l’opulenza la
    sfida dell’Appropriatezza
                                 Riportare a casa nel NORD
 Tenere conto del contesto      una riflessione pratica
  e delle risorse disponibili    (etica?) sull’opulenza
   Sfruttare ed adattare       No ai vantaggi economici
    l’esperienza del NORD        (temporanei e falsi) di una
   Inventare assieme agli       esportazione dissennata
    « indigeni » esperti la     Riprendere i vantaggi di
    tecnologia adatta al SUD
                                 una cooperazione vera di
   Produrre nuova tecnologia    idee e di produzione
    , studiare nuove tecniche,
                                Ri-formare i tecnici del
   APPROPRIATI, non
    d’esportazione
                                 NORD, formare quelli del
                                 SUD
Un principio fondamentale
 Non si può cercare l’appropriatezza e
 la sostenibilità in un Campo (p.es. la
 SALUTE)
 Se non si persegue la
 sostenibilità e
 l’appropriatezza in Campi
 correlati (p.es. nutrizione,
 igiene, reddito famigliare,
 sviluppo sociale, pace ……
Un altro Mondo, diverso,
interconnesso con il
nostro ma non da
assimilare
      La sfida della
      globalizzazione
      intelligente
La globalizzazione
  tecnologica stupida
 La presunzione che la progettazione e gli
  studi fatti al Nord siano le uniche guide
  possibili
 La (quasi) totale assenza di studio delle realtà
  e dei bisogni del SUD al Nord come al Sud
 La mancanza (quasi)totale di consulenza
  esperta e le scelte incongrue dei donatori al
  Nord
 L’abbaglio del Sud: solo quello che viene dal
  Nord è buono
Il Gap tecnologico: da una
parte l’Opulenza ma dall’altra?
Distinguere:         Altro è la
 Altro è l’assenza   tecnologia non-
  o la carenza        appropriata:
  estrema di        1. Apparecchi e
  tecnologia:          procedure inefficaci,
                          dannosi, obsoleti e
La non-                  tecnici non preparati
  tecnologia           2. Apparecchi e
                          procedure non
                          adattabili, tecnici
                          preparati « altrove »
Un ragionevole DIVIDE
 Al Nord tecnologia                  Al Sud tecnologia
                                 appropriata
    opulenta giustificata (!?)   improntata a:
    da:
                                Semplicità
   progresso tecnologico
    autoreferenziale
                                Stretto rapporto
                                         costo/beneficio,
    interdipendente,
                                        Beneficio diffuso
    benefici marginali, comodità,       (equità, accessibilità)
   ragioni finanziarie,                Rispetto del contesto
   ragioni (pretestuose?) di           Ricorso a risorse
    sicurezza,                           esistenti
   status symbol,                      Indipendenza da fonti
                                         esterne
   Principio della necessità
    consumi progressivi e dei           Sostenibilità intrinseca
    ricambi a scadenze
Il ragionevole divide interessa
anche i trattori e i mattoni e
gli alberi da piantare

Vedere
http://wwwkickstarter.com/projects
http://opensourceecology.org/
Parliamo di tecnologie
  sanitarie:OMS
 “tecnologie pratiche,
  scientificamente valide e
  socialmente accettabili
  rese disponibili
  universalmente agli
  individui ed alle famiglie
  nella comunità attraverso
  la loro piena
  partecipazione ed ad un
  costo che la comunità ed i
  paesi possono sostenere
  in ogni fase del proprio
  sviluppo in spirito di auto-
  determinazione”
La tecnologia sanitaria
 paradigma di tutte le tecnologie:
La cura della salute ha  La tecnologia del NORD
   fondamentale bisogno di è (spesso) esasperata,
   tecnologia              costosa, male impiegata,
Diagnostica                non equa, poco
Terapeutica                accessibile,
Riabilitativa              spersonalizzata
La scienza mette a disposizione
  una enormità di mezzi          La tecnologia del SUD
Per guidarli al bene              (quando c’è) è spesso
  comune:                         primitiva, obsoleta, da
Quale la cultura?                 bricoleur , pericolosa
Quale la politica?
Prima di tutto una questione di
cultura e finanza
 Con qualche modesta eccezione , le Società Medico
    scientifiche non hanno spazio per i problemi
    profondi della Salute nel SUD del mondo;
   l’Industria farmaceutica fa ricerca solo con
    prospettiva di lauto rientro, elimina anche il buono
    se non rende
   Le grandi organizzazioni internazionali e gli Stati si
    occupano di “Progetti Verticali” (5-10% della spesa)
   La finanza internazionale si occupa del rientro dei
    debiti e impone i FEES
   La sanità locale è sostenuta finanziariamente
    bene o male dal Volontariato (50 0 più%) e
    soprattutto con volontari (opera, presenza, idee)
 Il resto è PAGATO dal povero
 Si fanno avanti le comunità regionali con un forte
  ruolo di coordinamento e sinergia
E’ il Volontariato che sostiene –
bene o male- la massima parte
dell’assistenza sanitaria nel Sud
del mondo
con tecnici e tecnologie
     Il volontariato va sostenuto,
     regolamentato, coordinato, reso
     intelligente
     Dobbiamo tutti far parte del
     volontariato per il nostro stesso bene
Un grande esempio
                    •7 Paesi
                    •92 Persone
                    •36 Progetti
                    •14 Ospedali
                    •14 Distretti
                    •6 Scuole
                    infermiere
                    •3 Università
Un altro esempio
                           La Fondazione        Corti dal 1993 sostiene                   con aiuto
                           tecnico        il Lacor Hospital
                                      ed economico
                           di Gulu, Nord -Uganda .
       Fondato nel 1959 dai missionari      comboniani,  il Lacor Hospital è oggi il secondo
       ospedale privato non -profit dell’Uganda . Piero e Lucille Corti hanno speso la loro
       intera vita professionale     da 1961 fino alla loro morte per Lacor attraverso
                                                                                  ,
       momenti difficilissimi     a causa della guerra civile ; Lucile è morta di AIDS
       contratto   al tavolo operatorio . Una ventina di operatori,        tra cui un medico,
       Lukwjia , hanno dato la loro vita durante l’ pidemia
                                                    e           di Ebola . Su questi sacrifici si
       è basato lo sviluppo dell’Ospedale    .

       DA :
         TI
       • Cura, a costi nulli o simbolici,    270mila pazienti all’ nno
                                                                 a
       • Dà impiego a circa 600 dipendenti (con 31 Medici, tutti ugandesi)
       • Ha 476 letti + 72 nei suoi 3 centri periferici
       • Ospita 300 studenti       residenti    all’ nno
                                                   a      nelle sue scuole (professionali    per
       infermieri,   tecnici di Anestesia     e tecnici di Laboratorio, sede di insegnamento
       per la Facoltà di Medicina di Gulu e sede di tirocinio per medici neolaureati)

       NellAF 2010/11:
           ’
       • I ricoveri sono stati oltre 35mila ,                                   www.fondazionecorti.      it
       • Oltre 233mila pazienti ambulatoriali
                                                                                www. lacor hospital.   org
       • Parti : 5348 (10% Cesarei)
       •Interventi   chirurgici 3250 (anche con equipes        specialistiche      straniere)
       • Oltre 42mila esami Rx ed Eco

       SPESE CORRENTI :
       3,3 MILIONI DI EURO (La Fondazione       contribuisce       all’ 80%)
Un altro esempio
Bethania Hospital
Services , un gruppo di
anestesisti, in sette
anni ha preparato una
ventina di tecnici, ha
aperto una scuola
universitaria che ne
diploma una decina
all’anno, ha distribuito
una ventina di
workstations di
anestesia negli
ospedali del Sud KIVU,
Rep. Dem. Del Congo
Ma sono solo esempi


    Quanto resta da
    fare?

    Che cosa possiamo
    fare?
Il paradigma nel paradigma:
l’Anestesia      L’Anestesia nel SUD è
 La Chirurgia nel SUD ha       negletta:
  un rapporto                  Mortalità 1/150?
  costo/beneficio pari alle
  Cure Primarie (OMS)          Morbilità???
                               Cause:
 La Chirurgia nel             Tecnologie non appropriate
  SUD è da                      assenti (fonti di ossigeno,
  considerarsi                  apparecchi da anestesia, )
  “Neglected Disease”          Tecniche primitive,
                                (mancanza controllo
                                respirazione, farmaci
 Ma se vogliamo una            inadeguati)
  Chirurgia efficace ed        Tecnici rari, isolati, formati
  umana essa dipende            male, non riconosciuti, mal
                                pagati, non aggiornati.
  dall’Anestesia
Apprpriatezza e ridondanza…
Due mondi                    SUD (idealmente,
 NORD                          raramente)
                               Un apparecchio
 Un apparecchio >50.000
  €, 50 funzioni usate al       <10.000€, funzioni 4-5
  20%                           usate al 100%
                               Aria ambiente +O2 da
 Gas compressi senza
  limiti, farmaci costosi       concentratore
  fino 100€/ora                Farmaci essenziali max
 Parti a gettare o a
                                1€/ora
  scadenza, manutenzione       Nessuna parte a gettare,
  specializzata                 manutenzione minima
 Operatore medico             Operatore tecnico ben
  altamente specializzato       preparato e riconosciuto
  +assistente
DOVE si arriva all’ideale
(TECNOLOGIA, TECNICHE, TECNICI
APPROPRIATI)

        Le qualità delle prestazioni (efficacia,
        sicurezza, umanità) possono essere
        anche migliori che al NORD, nulla di
        secondo ordine!



        (Magari qualcosa da insegnare!)
Il controsenso a livello dei
Tecnici
 L’abbaglio commerciale nei grandi ospedali del SUD
 La formazione superspecialistica nel NORD
 La formazione (sopratutto universitaria) al Nord ed
    anche al SUD sulla base di tecnologie opulente
   La conseguente inappropriatezza dei tecnici
    formati NORD e SUD ad affrontare i problemi più
    largamente diffusi nel mondo
   La conseguente richiesta incongrua seguita da
    donazioni/acquisti di tecnologie opulente
    inappropriate insostenibili , spreco immane
   La perdita della diffusibilità, dell’accessibilità,
    dell’equità del servizio al SUD
   L’incomunicabilità tra tecnici appropriati e non
Il controsenso in tecnologia
 In scarsezza di cultura e prassi di
  tecnologie appropriate,
 La mancanza di una politica di
  cooperazione/collaborazione intelligente,
 L’ingenuità/presunzione dei donatori
 Il disinteresse industriale/commerciale del NORD
 Anche i paesi emergenti (Cina, India)
  propongono tecnologie quasi-opulente
 Non si arriva alla diffusione di tecnologie
  appropriate per tutti
 È favorita l’avanzata delle tecnologie opulente
  per pochi e male
 Si ignora il ragionevole DIVIDE
 Si peggiora il GAP, la miseria
  sanitaria
Strumenti appropriati:
Esportazione? Recupero? Produzione?
 Non c’è più in Europa (e non c’è mai stata in
  Nord-America) una produzione esportabile
  (salvo pochi esempi che o occupano il campo da
  soli o non sono pubblicizzati)
 Non c’è quasi più materiale hard da recuperare
  (autoclavi, apparecchi radiologici e da anestesia, tavoli
  operatori, strumenti da laboratorio; il materiale soft
  (ecografi, fibroscopi, microscopi, ventilatori automatici ) ha
  bisogno di revisioni e pezzi
 Cina ed India, entro certi limiti, producono
  strumenti adatti/adattabili ma c’è il problema
  della scelta
 Ogni produzione (anche solo assemblaggio)
  locale trova l’opposizione degli importatori
Che fare?                Tecnologia:
                         Studio e progettazione
 Tecnici:                con indotto scientifico
 Un volontariato         e di comprensione
  intelligente            culturale
 ben formato            Produzione specifica
 per affiancare, non     con indotto
                          occupazionale Nord e
  sostituire, i tecnici
                          Sud
  locali
                         Scelta oculata sul
 Aiutare la              mercato
  formazione locale
                         Recupero solo se ben
                          vagliato, revisionato
Che fare allora qui in FVG?
 Centro di riferimento tecnologico (e
    magari anche farmacologico)
   Studio e progettazione, coinvolgimento di
    produttori italiani
   Consulenza esperta per capire i bisogni dei
    singoli enti clienti –o stabilire linee generali- e
    indicare soluzioni progettuali ; eventuale ricorso
    diretto/indiretto al mercato per le forniture
   Interventi tecnici individuali in loco
   Sostegno all’attività locale di manutenzione e
    riparazione fino all’assemblaggio (invio di tecnici,
    accoglienza in Italia per formazione)
Personale sanitario?
                                 I medici che espatriano
 Medici/infermieri/tecnici      Quanti hanno conoscenze
  locali normalmente hanno        specifiche esportabili?
  una forte esperienza “locale”
                                 Riescono a stare un tempo
 Sono pochi
                                  sufficiente per capire,
 Sono totipotenti ma             inserirsi e poi dare opera e
  mancano le specialità           formazione?
 Sono poco aggiornati           Riescono a non lasciare
 Sono stanchi                    problemi nuovi?
 Sono poco pagati               Riescono a lasciare
 Sono tentati dalla fuga         conoscenze e tecnologia?
                                 Riescono a non farsi
                                  prendere dalla sindrome di
                                  Tarzan?
Gli obblighi per chi vuole
fare cooperazione sanitaria
 Avere una eccellente       Entrare in un progetto
  professionalità             affidabile
 E metterla in stand-by     Cercare/conoscere
 Fare tesoro della           strumenti e procedure
  propria esperienza          appropriati
 E fare lo sforzo di        Affiancarsi con
  contestualizzarla           prudenza e amicizia
                              (diplomazia?) agli
 Ri-formarsi per potersi
                              indigeni
  muovere nel diverso
  campo gravitazionale
Andare in Africa? Per periodi definiti:
                
 Per la vita: roba da eroi      Progetto definito,
                                    specialistico, meglio se di
 Turismo sanitario?                équipe
 Senza preconcetti                Risposta ad una richiesta
 Osservare e capire prima di       precisa
  giudicare e parlare              Preparazione dei casi,
 Riflettere e mettersi poi         garanzia di non lasciare
  all’opera per offrire             scoperti
  tecnologia appropriata e         Coinvolgimento dei locali
  sostenibile, amicizia,            senza esibizione
  sostegno a distanza              Portare (tecnologia,
                                    tecniche) appropriate e
                                    sostenibili, da lasciare
                                   Non creare problemi
                                    logistici
                                   Persistere nel sostegno
                                    anche a distanza
Che fare qui in FVG?
 Centro di riferimento
  professionale
 Censimento delle disponibilità di livello
  esperto e di livello base
 Studio e sperimentazione di Tecniche sulla
  base di ricerche sul campo
 Corsi di ri-formazione specifica in
  collegamento con Enti/Persone esperte
 Supporto al Volontariato ed agli Enti sul
  campo per la ricerca/selezione/formazione
IL Friuli-Venezia Giulia,
Crocevia d’Europa
Ponga qualche
cartello anche
per orientare e
far progredire la
cooperazione
sanitaria tra
NORD e SUD
del Mondo
Grazie!
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AVANTI A CAPIRE E
SPERIMENTARE LA
“GRAVITÀ” DI UN ALTRO
MONDO

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Cooperare per la salute - Busato

  • 1. Tecnologia, tecniche, tecnici fra primo, secondo e terzo mondo  G.Busato  Spec. Anest. Rian. Tecnologie Biomed.  (e parecchi anni di Africa)
  • 3. La geografia della (non)Salute  265.000 donne decedute all’anno per maternità (50% nel mondo)  4.400.000 bambini deceduti all’anno (50% nel mondo)
  • 4. Terzo mondo? Un altro pianeta Dove la “gravità” è diversa
  • 5. Glossario minimo  Tecnologia: gli strumenti per fare  Tecnica (o procedura): l’impiego ordinato degli strumenti per uno scopo  Tecnico: la persona appositamente istruita che utilizza la specifica tecnologia secondo la giusta tecnica per un determinato scopo  (useremo « tecnologia » in senso onnicomprensivo )
  • 6. Chiariamoci le idee, subito  Globalizzazione = omogeneizzazione della tecnologia?  NO  La tecnologia del Nord del mondo è « la tecnologia »?  NO  Progresso è far arrivare il SUD del mondo al livello tecnologico del NORD?  NO  La tecnologia nel SUD è affare industriale-finanziario come al NORD?  NO!, è strettamente interconnessa con lo sviluppo politico e umano, con l’indipendenza e la democrazia, col benessere anche del NORD
  • 7. Intendere correttamente la GLOBALIZZAZIONE  Per fortuna c’è ancora una  Per fortuna c’è una sostanziale infinita varietà profonda differenziazione delle di contesti antropologici, esigenze e delle risposte culturali, economici e possibili. sanitari oltre che climatici,  Non esiste in assoluto la ecologici ecc.:tenerne soluzione migliore conto e approfittarne!  Non esiste in assoluto  Putroppo ci sono profonde una tecnologia di primo differenze economiche:le e secondo e terzo ordine economie avanzate sono  L’esportazione spesso malate di opulenza dell’opulenza mentre gran parte del peggiora la miseria mondo è nella miseria
  • 8. Tra la miseria e l’opulenza la sfida dell’Appropriatezza  Riportare a casa nel NORD  Tenere conto del contesto una riflessione pratica e delle risorse disponibili (etica?) sull’opulenza  Sfruttare ed adattare  No ai vantaggi economici l’esperienza del NORD (temporanei e falsi) di una  Inventare assieme agli esportazione dissennata « indigeni » esperti la  Riprendere i vantaggi di tecnologia adatta al SUD una cooperazione vera di  Produrre nuova tecnologia idee e di produzione , studiare nuove tecniche,  Ri-formare i tecnici del  APPROPRIATI, non d’esportazione NORD, formare quelli del SUD
  • 9. Un principio fondamentale  Non si può cercare l’appropriatezza e la sostenibilità in un Campo (p.es. la SALUTE)  Se non si persegue la sostenibilità e l’appropriatezza in Campi correlati (p.es. nutrizione, igiene, reddito famigliare, sviluppo sociale, pace ……
  • 10. Un altro Mondo, diverso, interconnesso con il nostro ma non da assimilare La sfida della globalizzazione intelligente
  • 11. La globalizzazione tecnologica stupida  La presunzione che la progettazione e gli studi fatti al Nord siano le uniche guide possibili  La (quasi) totale assenza di studio delle realtà e dei bisogni del SUD al Nord come al Sud  La mancanza (quasi)totale di consulenza esperta e le scelte incongrue dei donatori al Nord  L’abbaglio del Sud: solo quello che viene dal Nord è buono
  • 12. Il Gap tecnologico: da una parte l’Opulenza ma dall’altra? Distinguere:  Altro è la  Altro è l’assenza tecnologia non- o la carenza appropriata: estrema di 1. Apparecchi e tecnologia: procedure inefficaci, dannosi, obsoleti e La non- tecnici non preparati tecnologia 2. Apparecchi e procedure non adattabili, tecnici preparati « altrove »
  • 13. Un ragionevole DIVIDE  Al Nord tecnologia  Al Sud tecnologia appropriata opulenta giustificata (!?) improntata a: da:  Semplicità  progresso tecnologico autoreferenziale  Stretto rapporto costo/beneficio, interdipendente,  Beneficio diffuso  benefici marginali, comodità, (equità, accessibilità)  ragioni finanziarie,  Rispetto del contesto  ragioni (pretestuose?) di  Ricorso a risorse sicurezza, esistenti  status symbol,  Indipendenza da fonti esterne  Principio della necessità consumi progressivi e dei  Sostenibilità intrinseca ricambi a scadenze
  • 14. Il ragionevole divide interessa anche i trattori e i mattoni e gli alberi da piantare Vedere http://wwwkickstarter.com/projects http://opensourceecology.org/
  • 15. Parliamo di tecnologie sanitarie:OMS  “tecnologie pratiche, scientificamente valide e socialmente accettabili rese disponibili universalmente agli individui ed alle famiglie nella comunità attraverso la loro piena partecipazione ed ad un costo che la comunità ed i paesi possono sostenere in ogni fase del proprio sviluppo in spirito di auto- determinazione”
  • 16. La tecnologia sanitaria paradigma di tutte le tecnologie: La cura della salute ha  La tecnologia del NORD fondamentale bisogno di è (spesso) esasperata, tecnologia costosa, male impiegata, Diagnostica non equa, poco Terapeutica accessibile, Riabilitativa spersonalizzata La scienza mette a disposizione una enormità di mezzi  La tecnologia del SUD Per guidarli al bene (quando c’è) è spesso comune: primitiva, obsoleta, da Quale la cultura? bricoleur , pericolosa Quale la politica?
  • 17. Prima di tutto una questione di cultura e finanza  Con qualche modesta eccezione , le Società Medico scientifiche non hanno spazio per i problemi profondi della Salute nel SUD del mondo;  l’Industria farmaceutica fa ricerca solo con prospettiva di lauto rientro, elimina anche il buono se non rende  Le grandi organizzazioni internazionali e gli Stati si occupano di “Progetti Verticali” (5-10% della spesa)  La finanza internazionale si occupa del rientro dei debiti e impone i FEES  La sanità locale è sostenuta finanziariamente bene o male dal Volontariato (50 0 più%) e soprattutto con volontari (opera, presenza, idee)  Il resto è PAGATO dal povero  Si fanno avanti le comunità regionali con un forte ruolo di coordinamento e sinergia
  • 18. E’ il Volontariato che sostiene – bene o male- la massima parte dell’assistenza sanitaria nel Sud del mondo con tecnici e tecnologie Il volontariato va sostenuto, regolamentato, coordinato, reso intelligente Dobbiamo tutti far parte del volontariato per il nostro stesso bene
  • 19. Un grande esempio •7 Paesi •92 Persone •36 Progetti •14 Ospedali •14 Distretti •6 Scuole infermiere •3 Università
  • 20. Un altro esempio La Fondazione Corti dal 1993 sostiene con aiuto tecnico il Lacor Hospital ed economico di Gulu, Nord -Uganda . Fondato nel 1959 dai missionari comboniani, il Lacor Hospital è oggi il secondo ospedale privato non -profit dell’Uganda . Piero e Lucille Corti hanno speso la loro intera vita professionale da 1961 fino alla loro morte per Lacor attraverso , momenti difficilissimi a causa della guerra civile ; Lucile è morta di AIDS contratto al tavolo operatorio . Una ventina di operatori, tra cui un medico, Lukwjia , hanno dato la loro vita durante l’ pidemia e di Ebola . Su questi sacrifici si è basato lo sviluppo dell’Ospedale . DA : TI • Cura, a costi nulli o simbolici, 270mila pazienti all’ nno a • Dà impiego a circa 600 dipendenti (con 31 Medici, tutti ugandesi) • Ha 476 letti + 72 nei suoi 3 centri periferici • Ospita 300 studenti residenti all’ nno a nelle sue scuole (professionali per infermieri, tecnici di Anestesia e tecnici di Laboratorio, sede di insegnamento per la Facoltà di Medicina di Gulu e sede di tirocinio per medici neolaureati) NellAF 2010/11: ’ • I ricoveri sono stati oltre 35mila , www.fondazionecorti. it • Oltre 233mila pazienti ambulatoriali www. lacor hospital. org • Parti : 5348 (10% Cesarei) •Interventi chirurgici 3250 (anche con equipes specialistiche straniere) • Oltre 42mila esami Rx ed Eco SPESE CORRENTI : 3,3 MILIONI DI EURO (La Fondazione contribuisce all’ 80%)
  • 21. Un altro esempio Bethania Hospital Services , un gruppo di anestesisti, in sette anni ha preparato una ventina di tecnici, ha aperto una scuola universitaria che ne diploma una decina all’anno, ha distribuito una ventina di workstations di anestesia negli ospedali del Sud KIVU, Rep. Dem. Del Congo
  • 22. Ma sono solo esempi Quanto resta da fare? Che cosa possiamo fare?
  • 23. Il paradigma nel paradigma: l’Anestesia  L’Anestesia nel SUD è  La Chirurgia nel SUD ha negletta: un rapporto  Mortalità 1/150? costo/beneficio pari alle Cure Primarie (OMS)  Morbilità???  Cause:  La Chirurgia nel  Tecnologie non appropriate SUD è da assenti (fonti di ossigeno, considerarsi apparecchi da anestesia, ) “Neglected Disease”  Tecniche primitive, (mancanza controllo respirazione, farmaci  Ma se vogliamo una inadeguati) Chirurgia efficace ed  Tecnici rari, isolati, formati umana essa dipende male, non riconosciuti, mal pagati, non aggiornati. dall’Anestesia
  • 25. Due mondi  SUD (idealmente,  NORD raramente)  Un apparecchio  Un apparecchio >50.000 €, 50 funzioni usate al <10.000€, funzioni 4-5 20% usate al 100%  Aria ambiente +O2 da  Gas compressi senza limiti, farmaci costosi concentratore fino 100€/ora  Farmaci essenziali max  Parti a gettare o a 1€/ora scadenza, manutenzione  Nessuna parte a gettare, specializzata manutenzione minima  Operatore medico  Operatore tecnico ben altamente specializzato preparato e riconosciuto +assistente
  • 26. DOVE si arriva all’ideale (TECNOLOGIA, TECNICHE, TECNICI APPROPRIATI) Le qualità delle prestazioni (efficacia, sicurezza, umanità) possono essere anche migliori che al NORD, nulla di secondo ordine! (Magari qualcosa da insegnare!)
  • 27. Il controsenso a livello dei Tecnici  L’abbaglio commerciale nei grandi ospedali del SUD  La formazione superspecialistica nel NORD  La formazione (sopratutto universitaria) al Nord ed anche al SUD sulla base di tecnologie opulente  La conseguente inappropriatezza dei tecnici formati NORD e SUD ad affrontare i problemi più largamente diffusi nel mondo  La conseguente richiesta incongrua seguita da donazioni/acquisti di tecnologie opulente inappropriate insostenibili , spreco immane  La perdita della diffusibilità, dell’accessibilità, dell’equità del servizio al SUD  L’incomunicabilità tra tecnici appropriati e non
  • 28. Il controsenso in tecnologia  In scarsezza di cultura e prassi di tecnologie appropriate,  La mancanza di una politica di cooperazione/collaborazione intelligente,  L’ingenuità/presunzione dei donatori  Il disinteresse industriale/commerciale del NORD  Anche i paesi emergenti (Cina, India) propongono tecnologie quasi-opulente  Non si arriva alla diffusione di tecnologie appropriate per tutti  È favorita l’avanzata delle tecnologie opulente per pochi e male  Si ignora il ragionevole DIVIDE  Si peggiora il GAP, la miseria sanitaria
  • 29. Strumenti appropriati: Esportazione? Recupero? Produzione?  Non c’è più in Europa (e non c’è mai stata in Nord-America) una produzione esportabile (salvo pochi esempi che o occupano il campo da soli o non sono pubblicizzati)  Non c’è quasi più materiale hard da recuperare (autoclavi, apparecchi radiologici e da anestesia, tavoli operatori, strumenti da laboratorio; il materiale soft (ecografi, fibroscopi, microscopi, ventilatori automatici ) ha bisogno di revisioni e pezzi  Cina ed India, entro certi limiti, producono strumenti adatti/adattabili ma c’è il problema della scelta  Ogni produzione (anche solo assemblaggio) locale trova l’opposizione degli importatori
  • 30. Che fare?  Tecnologia:  Studio e progettazione  Tecnici: con indotto scientifico  Un volontariato e di comprensione intelligente culturale  ben formato  Produzione specifica  per affiancare, non con indotto occupazionale Nord e sostituire, i tecnici Sud locali  Scelta oculata sul  Aiutare la mercato formazione locale  Recupero solo se ben vagliato, revisionato
  • 31. Che fare allora qui in FVG?  Centro di riferimento tecnologico (e magari anche farmacologico)  Studio e progettazione, coinvolgimento di produttori italiani  Consulenza esperta per capire i bisogni dei singoli enti clienti –o stabilire linee generali- e indicare soluzioni progettuali ; eventuale ricorso diretto/indiretto al mercato per le forniture  Interventi tecnici individuali in loco  Sostegno all’attività locale di manutenzione e riparazione fino all’assemblaggio (invio di tecnici, accoglienza in Italia per formazione)
  • 32. Personale sanitario?  I medici che espatriano  Medici/infermieri/tecnici  Quanti hanno conoscenze locali normalmente hanno specifiche esportabili? una forte esperienza “locale”  Riescono a stare un tempo  Sono pochi sufficiente per capire,  Sono totipotenti ma inserirsi e poi dare opera e mancano le specialità formazione?  Sono poco aggiornati  Riescono a non lasciare  Sono stanchi problemi nuovi?  Sono poco pagati  Riescono a lasciare  Sono tentati dalla fuga conoscenze e tecnologia?  Riescono a non farsi prendere dalla sindrome di Tarzan?
  • 33. Gli obblighi per chi vuole fare cooperazione sanitaria  Avere una eccellente  Entrare in un progetto professionalità affidabile  E metterla in stand-by  Cercare/conoscere  Fare tesoro della strumenti e procedure propria esperienza appropriati  E fare lo sforzo di  Affiancarsi con contestualizzarla prudenza e amicizia (diplomazia?) agli  Ri-formarsi per potersi indigeni muovere nel diverso campo gravitazionale
  • 34. Andare in Africa? Per periodi definiti:   Per la vita: roba da eroi  Progetto definito, specialistico, meglio se di  Turismo sanitario? équipe  Senza preconcetti  Risposta ad una richiesta  Osservare e capire prima di precisa giudicare e parlare  Preparazione dei casi,  Riflettere e mettersi poi garanzia di non lasciare all’opera per offrire scoperti tecnologia appropriata e  Coinvolgimento dei locali sostenibile, amicizia, senza esibizione sostegno a distanza  Portare (tecnologia, tecniche) appropriate e sostenibili, da lasciare  Non creare problemi logistici  Persistere nel sostegno anche a distanza
  • 35. Che fare qui in FVG?  Centro di riferimento professionale  Censimento delle disponibilità di livello esperto e di livello base  Studio e sperimentazione di Tecniche sulla base di ricerche sul campo  Corsi di ri-formazione specifica in collegamento con Enti/Persone esperte  Supporto al Volontariato ed agli Enti sul campo per la ricerca/selezione/formazione
  • 36. IL Friuli-Venezia Giulia, Crocevia d’Europa Ponga qualche cartello anche per orientare e far progredire la cooperazione sanitaria tra NORD e SUD del Mondo
  • 37. Grazie! GRAZIE PER VOLER ANDARE AVANTI A CAPIRE E SPERIMENTARE LA “GRAVITÀ” DI UN ALTRO MONDO