1. La parola sostenibilità è al giorno d'oggi molto usata e «di moda»; ognuno di noi percepisce questa parola
secondo la propria sensibilità e formazione. L'ambiente, l'economia e le tematiche sociali sono parti integranti
della vita quotidiana e lavorativa. Il progetto vuol essere una riflessione e una ricerca, anche interdisciplinare, su
come il singolo cittadino percepisce il cambiamento dei tre elementi fondamentali in un’ottica di sostenibilità e
sviluppo. La società proponente intende conoscere il punto di vista dei giovani, con la convinzione che sappiano
esprimere idee nuove e prive dei formalismi dettati dal mondo del lavoro. Da questo lavoro potranno emergere
nuovi spunti per prodotti e servizi, ma soprattutto nuove idee finalizzate ad uno sviluppo sostenibile. Il tutto
dovrà essere presentato attraverso una modalità comunicativa nuova, moderna e realizzabile sul territorio
della Regione Marche.
Ing. Paolo Costantini
Fano 05/03/2012 A.D. Greenergy srl
2. La sostenibilità è la caratteristica di un
processo o di uno stato che può essere
mantenuto ad un certo livello
indefinitamente.*
* http://it.wikipedia.org/wiki/Sostenibilit%C3%A0
3. «Per sostenibilità si intende la capacità di rispondere alle esigenze del presente senza
pregiudicare la capacità delle future generazioni di rispondere alle loro necessità»
- Our Common Future, The World Commission on Environment & Development,
1987.
«Lo sviluppo sostenibile è un concetto molto semplice. Significa garantire una migliore
qualità della vita per tutti, nel presente e per le generazioni future.»
Opportunities for Change, Department of the Environment, Transport and the Regions,
1998.
4. 1972: Conferenza di Stoccolma “Sull’ambiente umano”.
Principi stabiliti: 1998: Cardiff (giugno).
• La libertà, l’uguaglianza e il diritto ad adeguate condizioni di vita Il Consiglio d’Europa chiede ufficialmente che le principali politiche economiche e settoriali
• Le risorse naturali devono essere protette, preservate, opportunamente razionalizzate per il beneficio (agricoltura, trasporti, energia, mercato unico, industria, finanza, sviluppo) facciano proprie anche le
delle generazioni future responsabilità in termini di impatto sull’ambiente e sviluppo sostenibile.
• La conservazione della natura deve avere un ruolo importante all’interno dei processi legislativi ed 1999: Helsinki.
economici degli Stati. Il Consiglio d’Europa rivaluta la transizione verso lo sviluppo sostenibile e decide di concordare
Le NU nella risoluzione 2997 (XXVII) del 15 dicembre 1972 assegnano al Consiglio di Amministrazione del strategie d’azione coesive.
Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP) le sue funzioni, scopi ed obiettivi. 2000: New York (aprile) - CSD 8.
Club di Roma: viene pubblicato il saggio I Limiti dello Sviluppo. L’UE propone i seguenti temi da inserire nel programma dei lavori del Summit di Johannesburg:
1980: World Conservation Strategy (WCG). • Povertà ed ambiente: la dimensione sociale dello sviluppo sostenibile
Gli obiettivi: • Risorse naturali: arrestarne il declino attraverso una maggiore efficienza nell’uso delle risorse
• Mantenimento dei cicli vitali e dei processi ecologici essenziali • Ambiente e sicurezza: la potenziale minaccia di conflitti a causa delle pressioni ambientali
• Conservazione della diversità genetica • Strategie per lo sviluppo sostenibile: attuazione a livello nazionale e locale di iniziative idonee
• Utilizzo “sostenibile” delle specie e degli ecosistemi • Rafforzamento del quadro istituzionale ed internazionale per lo sviluppo sostenibile
1982: I Rapporto UNEP sullo stato dell’ambiente nel mondo (1972-1982). • CSD: riesame del futuro programma di lavoro
1983: Nasce la World Commission on Environment and Development (WCED). Vertice dell’Aia.
1987: World Commission on Environment and Development (WCED). Conferma la necessità di controllare le emissioni di gas serra per l’intero globo e di implementare le
Viene pubblicato Our Common Future, noto come Rapporto Bruntland, nel quale si definisce per la prima relazioni internazionali per rendere operativo il Protocollo di Kyoto.
volta lo sviluppo sostenibile come “lo sviluppo che deve rispondere alle necessità del presente senza G8 Trieste.
compromettere le necessità delle generazioni future”. Tre gli argomenti di discussione dei ministri dell’Ambiente degli otto Paesi industrializzati riunitisi:
1988: Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC). • Il cambiamento climatico
Creato dalla World Meteorological Organization (WMO) e dall’UNEP. • Lo sviluppo sostenibile
International Geosphere Biosphere Programme (IGBP, o Global Change Project). • L’ambiente e la salute
1990: IPCC. Pubblicazione del primo rapporto. 2001: Göteborg (giugno).
1992: United Nations Conference on Environment and Development (UNCED), Rio de Janeiro, 3-14 Il consiglio d’Europa adotta una strategia coesiva per uno sviluppo economicamente, socialmente ed
giugno. ecologicamente sostenibile (EU Sustainable Development Strategy) e presenta nuove strategie
Viene istituita una Commissione per lo Sviluppo Sostenibile (CSD), dipendente dal Consiglio Sociale ed d’integrazione delle politiche ambientali nei diversi settori socio-economici, al fine di raggiungere
Economico delle Nazioni Unite (EcoSoC). uno sviluppo europeo il più possibile sostenibile.
Documenti prodotti: Assieme alla “Strategia per lo sviluppo sostenibile” viene formulato il VI Programma d’Azione
• Dichiarazione di Rio sull’Ambiente e lo Sviluppo Ambientale. Il Sesto Programma Quadro di Ricerca e Sviluppo fissa gli obiettivi e le priorità
• Convenzione sui Cambiamenti Climatici, entrata poi in vigore il 21 marzo 1994 (United Nations ambientali che faranno parte integrante della strategia della Comunità europea per lo sviluppo
Framework Convention on Climate Change, UNFCCC) sostenibile e per le politiche ambientali nell’arco dei successivi 5-10 anni ed illustra con diverso
• Convenzione sulla Diversità Biologica, entrata in vigore il 29 dicembre 1993 (Convention on Biological dettaglio le misure da intraprendere, suddividendo le tematiche prioritarie in quattro voci principali:
Diversity, CBD) • Cambiamento climatico
• Agenda 21 • Natura e biodiversità
• Principi sulle Foreste • Ambiente e salute
1993: V Programma d’Azione Ambientale della Comunità Europea: “Per uno sviluppo durevole e • Gestione sostenibile delle risorse naturali e dei rifiuti
sostenibile” (febbraio). Questo Programma sarà riveduto e corretto nel 2005.
1994: Carta delle città europee per uno sviluppo durevole e sostenibile (Carta di Aalborg). G8 Genova.
Elabora il concetto di sostenibilità, individua le responsabilità ambientali delle città e le impegna a Si vuole dare sempre più attenzione a povertà, Terzo Mondo e ambiente, mentre appare sempre più
sviluppare politiche ed azioni positive favorevoli a rendere le città sostenibili. evidente il distacco tra movimenti, associazioni, organizzazioni e cittadini attenti ai temi di pace e
IPCC. Pubblicazione del secondo rapporto. ambiente, e le istituzioni dei Paesi riuniti.
1996: Conferenza di Lisbona “Dalla Carta all’azione”. IPCC. Pubblicazione del terzo rapporto.
Le città si impegnano ad attuare l’Agenda 21 a livello locale, riconoscendo le proprie responsabilità nella 2002: New York (maggio).
regolamentazione della vita sociale. L’UE ratifica il Protocollo di Kyoto.
1997: Trattato di Amsterdam (giugno). Nairobi (giugno).
Art. 2 “La Comunità Europea promuoverà (…) uno sviluppo sostenibile, armonioso ed equilibrato delle L’UE ratifica il Protocollo di Cartagena sulla Biosicurezza.
attività economiche, un alto livello di occupazione e sicurezza sociale, l’eguaglianza tra donne e uomini, World Summit on Sustainable Development (WSSD), 26 agosto - 4 settembre, Johannesburg.
una crescita economica sostenibile e non inflazionistica (…) un alto grado di protezione e miglioramento Il Summit pone sempre più in evidenza i temi legati alle problematiche sociali ed economiche dello
della qualità dell’ambiente, la crescita degli standard e della qualità della vita, la solidarietà e la coesione sviluppo sostenibile rispetto alle tematiche ambientali.
sociale ed economica tra gli Stati membri”. 2005: Sottoscrizione del Protocollo di Kyoto (16 febbraio)
Protocollo di Kyoto.
Impegna i Paesi industrializzati e i Paesi con economia in transizione a ridurre le emissioni di gas in grado
di alterare l’effetto serra del pianeta entro il 2010.
5. Il protocollo di Kyōto è un trattato internazionale in materia ambientale riguardante il riscaldamento
globale sottoscritto nella città giapponese di Kyōto l'11 dicembre 1997 da più di 160 paesi in
occasione della Conferenza COP3 della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti
climatici (UNFCCC). Il trattato è entrato in vigore il 16 febbraio 2005, dopo la ratifica anche da parte
della Russia.
Il trattato prevede l'obbligo in capo ai paesi industrializzati di operare una riduzione delle emissioni
di elementi inquinanti (biossido di carbonio ed altri cinque gas serra, ovvero metano, ossido di
azoto,idrofluorocarburi, perfluorocarburi ed esafluoruro di zolfo) in una misura non inferiore al 5%
rispetto alle emissioni registrate nel 1990 — considerato come anno base — nel periodo 2008-2012
6. Obiettivo del progetto:
conoscere il punto di vista dei giovani, con la convinzione che sappiano esprimere
idee nuove e prive dei formalismi dettati dal mondo del lavoro.
Quali sono le idee per garantire una migliore qualità della vita per tutti?
Come rendere concreto lo sviluppo sostenibile?
7. Come intende dare risposta alle domande precedenti.
GreenerG è una società nata nel 2008 che,
basandosi sulla DIRETTIVA 2006/32/CE DEL
PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO
del 5 aprile 2006 concernente l'efficienza
degli usi finali dell'energia e i servizi
energetici Recepita dal decreto legislativo
italiano n° 115/2008, eroga servizi
energetici (E.S.Co. Energy Service
Company),per il mercato delle Marche e
del centro Italia.
Si occupa dell’intero processo:
progettazione, autorizzazione,
finanziamento, realizzazione e gestione nel
tempo impianti energetici ad alta
efficienza, con soluzioni personalizzate per
il cliente finale.
GreenerG si pone come interlocutore unico
nella gestione dell’intero processo di
http://www.greenerg.it/ gestione energetica degli edifici.
8. Un esempio di riqualificazione energetica-ambientale:
Associazione sportiva dilettantistica
«Bocciofila di Tavernelle (PU)»
L’immobile, di proprietà del comune,
è utilizzato per attività sportiva da
un’associazione del territorio.
Costruito negli anni ’90, presenta un
involucro esterno scarsamente
isolato, con finestre a vetro singolo e
un’impiantistica non in grado di
riscaldare adeguatamente i locali, se
non con grandi consumi.
8
9. Gli obiettivi dell’intervento
Miglioramento del confort abitativo
Miglioramento della salubrità ambientale
Ottimizzazione dei comportamenti energetici del sistema edificio-impianto
e del suo impatto sull’ambiente
Riduzione dei consumi
Produzione di energia da fonti rinnovabili finalizzate all’autosostenibilità
energetica
9
10. Analisi energetica previsionale
PRIMA DOPO
Energia termica richiesta dal sistema Energia termica richiesta dal sistema –
edificio – impianto esistente impianto dopo l’intervento
Quantità di energia Quantità di
Soluzione esistente Soluzione proposta energia richiesta
richiesta (kWh)
(kWh)
Muratura pref. non
Muratura pref. isolata
isolata
dall’interno
Copertura pref. non
isolata Copertura pref. isolata
Sistema edificio 116.336 Sistema edificio 69.802
Infisso alluminio e lastra
Infisso acciaio e
singola
lastra singola
Generatore modulare
Caldaia tradizionale
Sistema impianto Caldaia tradizionale 4.200 Sistema impianto Generatore modulare 3.818
Totale energia richiesta (kwh/anno) 120.536 Totale energia richiesta (kwh/anno) 73.620 (-39%)
10
11. Analisi energetica previsionale
PRIMA DOPO
Energia elettrica prodotta e/o Energia elettrica prodotta e/o
approvvigionata dall’impianto approvvigionata dall’impianto dopo
esistente l’intervento
Soluzione Quantità di energia Soluzione Quantità di energia
esistente prodotta (kWh) esistente prodotta (kWh)
Produzione Produzione
energia elettrica da fonti energia elettrica da fonti alternative Impianto
/ 0 22.000
alternative (kwh/anno) (kwh/anno) fotovoltaico
Totale prodotta (kWh/anno) 0 22.000
Totale prodotta (kWh/anno)
Approvvigionamento Approvvigionamento
Combustibile ( Gas metano, GPL, altro…) 120.536 73.620 (- 39%)
Combustibile ( Gas metano, GPL, altro…)
Energia elettrica 38.937 Energia elettrica 16.937 (- 57%)
Totale approvvigionata (kWh/anno) 159.473 Totale approvvigionata (kWh/anno) 90.557 ( - 44 %)
11
12. Soluzioni individuate
1. Smaltimento eternit e rifacimento della copertura
2. Realizzazione impianto fotovoltaico
3. Coibentazione della copertura e degli infissi
4. Sostituzione degli infissi
5. Rifacimento impianto termico ed elettrico
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13. Soluzione 1) smaltimento copertura in eternit
PRIMA DOPO
Al fine di migliorare la salubrità degli ambienti abitativi e in conformità alle normative di
riferimento (L.257/92 e D.M.6/09/1994) si è provveduto alla bonifica della copertura con
conseguente rifacimento.
13
14. Soluzione 2) realizzazione dell’impianto fotovoltaico
PRIMA DOPO
Realizzazione di un impianto fotovoltaico in silicio monocristallino di potenza
19,20 kwp per una produzione stimata in grado di coprire il 57% del consumo
elettrico annuale.
14
15. Soluzione 3) coibentazione della copertura e delle pareti
PRIMA DOPO
L’edificio è stato completamente coibentato con 10 cm di polistirene espanso tipo
«Greypor» lungo le pareti perimetrali e con 12 cm di lana di vetro in copertura.
Greenergy Srl Via degli Abeti,160 61122 PESARO (PU)
P.IVA 0233552041 C.F. 02335520413 Tel. 0721-259073
Fax 0721-401005 www.greenerg.it info@greenerg.it 15
16. Soluzione 4) sostituzione degli infissi
PRIMA DOPO
Gli infissi finestrati sono stati sostituiti in favore di moderne finestre a taglio termico.
16
17. Soluzione 5) rifacimento dell’impianto termico ed elettrico
PRIMA DOPO
La caldaia
monoblocco è stata
sostituita con n°2
caldaie a
condensazione ad alta
efficienza in grado di
modulare ed
ottimizzare le
prestazioni
energetiche
complessive. Inoltre
sono state
riammodernate le
distribuzioni ed i corpi
scaldanti in modo da
ricavare diverse zone
ed ambienti, al fine di
migliorare la gestione.
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18. Alle soluzioni tecniche individuate è affiancata la
proposta economico-finanziaria
Risparmio economico globale atteso per
il gestore
Costi di gestione e manutenzione
energetica della struttura in 20 anni
senza interventi € 490.000,00
con interventi € 337.849,00
Risparmio totale € 152.151,00
Risparmio in % 31,05%
Risparmio MEDIO annuale in 20 anni 25,30%
Risparmio MEDIO annuale in 10 anni 8,28%
Risparmio MEDIO annuale in 5 anni 9,50%
Ecco come garantire una migliore qualità della vita per tutti, nel presente e per le
generazioni future
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19. Benefici apportati dall’iniziativa
Al gestore dell’immobile: Al proprietario:
- Miglioramento della - Maggior valore dell’immobile
vivibilità dell’ambiente - Minori costi di manutenzione
- Risparmio nella gestione straordinaria
- Struttura completamente - Minore spesa
rinnovata
- Minori costi delle bollette
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20. LINK UTILI SULLO SVILUPPO SOSTENIBILE
• http://www.sustainableenergyforall.org/
• http://www.ambiente.regione.marche.it/
• http://www.citysec.eu/
• http://www.strategiesostenibili.provincia.pu.it
• http://www.cassaddpp.it/content/groups/public/documents/ace_documenti/0115
15.pdf
• http://www.minambiente.it/
21. Ing. Paolo Costantini
A.D. Greenergy srl
Greenergy Srl
Via degli Abeti 160, 61122 Pesaro
Via Ruggeri 3n, Ancona
Via Natali 12 , Fabriano
Tel. 0721 259073 – Fax 0721 401005
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