1. Dove va la pedagogia?
V EDIZIONE SUMMER
SCHOOL
TRENTO 2010
L’analisi di una pratica di
insegnamento:
il dettato nelle classi
prime della Scuola
Primaria
Elisa Farina
farina.elisa@hotmail.it
2. Contestualizzazione della ricerca
nuove sfide della pedagogia e della didattica
entrare nei luoghi in cui avviene la didattica per fare delle
ricerche utili (Mortari, 2010)
analizzare le pratiche di insegnamento (Altet, 2003;
Laneve, 2005)
- indagare come gli insegnanti lavorano cercando di
cogliere il loro pensiero
- favorire il passaggio da una pratica occasionale a
una pratica riflessiva
- aumentare la consapevolezza degli insegnanti circa
la propria pratica: migliorare la formazione
3. Campo e oggetto della ricerca
didattica della lingua (ricerche psicogenetiche di Ferreiro e
Teberosky)
pratiche sociali di lettura e di scrittura
il dettato come strumento per insegnare a scrivere
- scarsa letteratura nel contesto italiano
- pratica ancora molto diffusa di cui forse c’è poca
consapevolezza
- necessità di riconsiderare il suo valore didattico alla
luce delle trasformazioni sociali e culturali
4. Due direzioni di ricerca:
storica:
- analisi dei Programmi Ministeriali dall’Unità d’Italia a
oggi
empirica:
- obiettivo: osservare, descrivere e analizzare come
avviene la pratica del dettato
- scelta dei soggetti della ricerca
- individuazione di un impianto metodologico coerente
con lo scopo
5. La ricerca empirica
colloquio preliminare con il team docenti
interviste individuali alle insegnanti
prima osservazione in classe (primo quadrimestre)
raccolta delle scritture spontanee dei bambini
trascrizione e analisi delle interviste
trascrizione e analisi dei dettati
confronto tra scritture spontanee e dettati
seconda osservazione (fine dell’anno) e stesso impianto
metodologico della prima osservazione
intervista individuale e colloquio di restituzione in team
6. Le interviste
iniziale
- come insegna a leggere e a scrivere ai bambini?
- si identifica in un metodo particolare?
- segue un libro di testo, come è stato scelto?
- utilizza il dettato per insegnare a scrivere?
- quando detta?
- che cosa detta?
- come detta?
- perché detta?
- secondo lei cosa imparano i bambini con il dettato?
7. Analisi delle interviste
Insegnante1 Insegnanante2 Insegnante3
Metodo di insegnamento Fonico-sillabico: prima le Sillabico; inizia con le vocali, Misto; parte da una frase poi la
vocali poi consonanti e sillabe; poi consonanti e subito sillabe scompone e ricompone, arriva
grande attenzione all’oralità e e unione sillabe per formare alla parola e poi riparte dalle
a come si pronunciano i suoni parola vocali e consonanti
Quando detta Sempre, fin da subito, magari i Non lo chiama proprio dettato Da dopo Natale ha iniziato
bambini dettano le parole da ma: “scrivi le parole”. Ha dettato di sillabe dopo che
scrivere. Dettato di vocali, iniziato dettando sillabe per aveva fatto 5o 6 sillabe
dittonghi ecc.. poi formar parole
Come detta Inizialmente con il continuum Inizialmente guida i bambini Le sillabe senza fonetizzare
fonico; i bambini lo dicono, lei passo passo: “fa” da cosa è
lo ripete e loro scrivono; poi formato? Da F e da A ecc..
autonomo
Perché detta Imparare a percepire i fonemi Per consolidare il meccanismo Per verificare in modo più
e a tradurli in grafemi sistematico quanto fatto, per
verificare il passaggio da
fonema a grafema, per rinforzo
e memorizzazione
Cosa imparano i bambini Imparano a percepire il suono Imparano l’autonomia, per Imparano a stare più attenti
e a tradurlo in grafema staccarsi dall’insegnante all’ascolto e poi iniziano a
imparare le pause
Altro Le verifiche sono stabilite tutte Nelle classi più alte lo usa
insieme, lo usa magari come come sintesi di quanto si è
preverifica. studiato
8. I dettati
Data: 4 Maggio 2010
Luogo: plesso di via Goffredo da Bussero
Classe: insegnante S.
Bambini: presenti 20, che fanno il dettato 19.
L’insegnante è davanti alla lavagna, ogni tanto gira tra i banchi, altrimenti sta davanti ai primi
banchi
1 Ins: Martedì, poi che numero?
((inizia a scrivere la data alla lavagna))
2 B15: quattro
3 Ins: gennaio?
4 Bi : ((in coro)) maggio
[…]
7 Ins: cos’è che facciamo, il de-?
8 Bi: ((in coro)) tato
9 Ins: ° e, ormai avete l’ossessione°
[…]
14 Ins: allora, scrive in minuscolo, chi vu-, chi si-,
chi se la sente scrive in corsivo, [solo chi se
la sente]
15 B13: [ io me la sento, io me la sento di scrivere in
corsivo]
9. […]
25 B1: incominciamo il dettato
31 Ins: dai, iniziamo, seduti
((si crea confusione, qualcuno dice di sì,
altri no))
È
32 B16: con l’accento
33 Ins: sì, sch::
34 B12: con la lettera maiuscola?
35 Ins: uhm, sì
36 B6: ma l’accento ci vuole?
37 Ins: sch:: sì
38 Ins: UN
39 Ins: CALDO
40 Ins: ((rivolta a B4)) °dai amore, come riesci, scrivi
quello che senti, sì, prova, prova a scrivere,
non ti preoccupare°
41 Ins: È UN CALDO MATT:INO ((rafforza il suono della
doppia T)) quante T?
42 Bi: due
43 Ins: È UN CALDO MATTINO
44 Ins: ((sempre rivolta a B4)) prova a scrivere
45 […]
10. La struttura del dettato (Ferreiro, 1984)
introduzione (qualsiasi istruzione antecedente alla presentazione del
dettato ) ( titolo, data, ecc…)
presentazione (lettura del testo specificando la modalità di
presentazione) ( es: sillabando, per fonemi ecc…)
ripetizione (qualsiasi nuova presentazione del testo che può modificare
quella fatta prima) (es: una parola presentata completa viene poi sillabata)
istruzione (qualsiasi tipo di istruzione per scrivere) (es: riferimento alla
grafia, al rapporto tra parola e lettera iniziale, indicazione degli spazi ecc…)
informazione (qualsiasi informazione che intercala la lettura ma che
non riguarda ciò che si deve scrivere)( es: i nomi sono comuni o propri)
correzione individuale e sollecitazioni (qualunque tipo di
intervento che interrompe la dettatura ) ( es: pronti, svelti ecc…)
11. Analisi dei dettati
Insegnante1 Insegnante2 Insegnante3
Cosa detta? (sillabe, dittonghi, Frasi (le presenta una per Sillabe e poi parole Parole
parole, frasi) volta) conta le parole e gli
spazi
Come detta? (dà indicazioni prima, Prima la frase, poi la parola Per le sillabe: le prime allunga Prima presenta la parola, poi
presentazione+ripetizione, intera, poi fa dire ai b. lo la vocale finale poi meno. Per la divide in sillabe, poi ancora
suddivisione in fonemi, in sillabe, spelling, poi le sillabe. Ad un le parole: allunga sempre la unita.
conteggio di parole o lettere) certo punto le sillabe con il vocale della sillaba; ad un
battito certo punto divisione in sillabe
con battito di mani in coro
Presenza di istruzioni? Allunga il Sempre: maiuscole e a capo. Spazio, allunga i suoni delle All’inizio spiega come sarà il
suono, dà istruzioni esplicite… Non accentua sillabe e numero di sillabe e dettato
quadretti necessari Dà istruzione di spazio, di
postura.
Presenza di informazioni Uso della maiuscola (nome
proprio, dopo il punto, a capo)
Ruolo dell’insegnante: sta in Gira tra i banchi ma aiuta più Gira tra i banchi ma meno del In cattedra; si alza solo una
cattedra, aiuta i bi. in difficoltà, gira di tutti B3 solito (situaz.non naturale) volta per aiutare B10
tra i banchi, gira e corregge
Interventi dei bambini: pochi, Sempre risposte alle sue Pertinenti e pochi: rispondono Pochissimi
molti, pertinenti o no all’attività. domande; chiedono a capo e alle sue domande; chiedono
maiuscolo; dicono le frasi che gli spazi
vorrebbero scrivere
Attività in generale: solo dettatura Solo dettatura Solo dettatura Solo dettatura
o anche altro
12. Variabili individuate
il contenuto del dettato
la modalità di intervento dell’insegnante
- prima della dettatura (indicazioni sul comportamento da tenere
durante la dettatura, esplicitazione dello scopo del dettato,
anticipazione del contenuto del dettato)
- durante la dettatura (non verbale, modalità di presentazione del
contenuto, indicazioni o istruzioni durante la dettatura)
- dopo la dettatura (rilettura da parte dei bambini, rilettura
dell’insegnante, riscrittura del dettato alla lavagna)
la correzione
13. Confronto tra scritture spontanee e dettati:
corrispondenza tra scrittura spontanea e dettato
20. Conclusione
il dettato non è una pratica omogenea ma ogni insegnante
adotta una propria metodologia
nonostante la diversità presente è possibile individuare una
struttura comune
dalle interviste emerge che non sempre c’è consapevolezza
del perché si svolge il dettato
non sempre vi è coerenza tra lo scopo per cui si detta e la
modalità in cui si detta
può il dettato essere una pratica che permette anche ai
bambini presillabici di progredire o aiuta soltanto chi è già
competente?